Morelia Viridis - Ambulatorio veterinario Alba
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AMBULATORIO VETERINARIO ALBA Dott.ssa Valeria Valerii Via G. De Benedictis, 26 (TE) Tel. 0861.190646 - Per emergenze 347.6083202 www.ambulatoriovalerii.it Morelia Viridis La morelia viridis è esteticamente molto attraente, presenta colorazioni vivissime che cambiano con l'età e l'origine della sottospecie. E' molto simile al corallus caninus, animale che si è sviluppato nello stesso tipo di ambiente, sebbene molto lontano dalla zona di origine della morelia viridis. E' della famiglia dei boidi, semi arboricolo, e dall'attività prevalentemente crepuscolare e notturna. Ne esistono diverse tipologie, che si differenziano principalmente in base all'isola di origine e possiedono differenti colorazioni. Le morelie sono serpenti molto attivi, che tendono ad un'aggressività maggiore rispetto ad altre specie, sopratutto nelle varietà che derivano delle isole Biak e Yapen. Posseggono denti molto lunghi che infliggono morsi dolorosi, e spesso mantengono questa caratteristica anche nel tempo. Attenzione sopratutto durante le ore crepuscolari, quando il serpente potrebbe mordere più facilmente, scambiando il calore delle mani per una preda. La facile stressabilità, assieme alla fragilità dei cuccioli, e all'aggressività, lo rendono un serpente adatto ad allevatori esperti. I sottotipi principali sono: Biak/Yapen, Aru, Kofiau , Mainland. DISTRIBUZIONE: la morelia è presente in natura in Iran, Papua nuova Guinea e alcune isolate zone dell'australia. Normalmente l'habitat è costituito da foreste pluviali primarie con precipitazioni annue che possono arrivare a 1800 – 2000 ml/mq. DIMENSIONI: Le dimensioni degli adulti variano da 1,4 a 1,7 metri. IL TERRARIO: fare in modo che il terrario rispetti rigorosamente le indicazioni è l'unica maniera di avere un serpente in salute. Ogni piccola alterazione di temperatura o umidità si ripercuoterà sulla salute del serpente, conducendolo a patologie di solito croniche e a lenta evoluzione, ma inesorabili. E' consigliabile avere per questi rettili un terrario a sviluppo verticale, dato che amano appostarsi tra i rami ad attendere le prede. È possibile vederle spesso a terra, per cui hanno bisogno anche di sviluppo orizzontale. Nel terrario dovranno essere presenti una ciotola di acqua poco profonda e più tronchi di legno, a differenti altezze dove potersi arrampicare. I rami devono essere abbastanza solidi e ben fissati. È consigliabile avere la fonte di calore in alto, e alcune zone di ombra relativamente nascoste in basso. Non utilizzate mai rami trovati in giro, ma solo quelli che potete trovare nei negozi per rettili. I rami reperiti in giro possono rilasciare, una volta messi nell'ambiente caldo ed umido del terrario, sostanze tossiche per il serpente. Il substrato, ossia il materiale che copre il fondo del terrario, può essere vario. Si possono utilizzare pezzi di corteccia ( mai di cedro), che sono esteticamente accettabili e relativamente facili da pulire. Se si utilizza questo fondo, bisogna porre estrema attenzione a non bagnarlo direttamente. È possibile nebulizzare l'acqua sulle pareti e gli arredi del terrario, ma lasciare la corteccia bagnata è assolutamente sconsigliabile. Se si utilizza la corteccia bisogna fare attenzione che durante il pasto il serpente non ne ingerisca dei pezzi. E' possibile accertarsene semplicemente evitando di posare a terra la preda, oppure ponendola su un'altra superficie. Altri tipi di fondi utilizzabili sono il tutolo di mais, o i tappetini sintetici. Anche in questo caso, è consigliabile l'utilizzo di tappetini sintetici formulati appositamente per i rettili. Il terrario deve assolutamente essere ben ventilato, una ottima maniera per ottenere un buon ricircolo d'aria è quella di avere dei fori in alto ed in basso, ai due lati del terrario. Assolutamente vietati quindi gli acquari riciclati. Se utilizzate la corteccia (ben asciutta) , va cambiata totalmente ogni due settimane, e parzialmente ogni volta che lo si renda necessario ( ogni volta che l'animale defeca, ad esempio). Se utilizzate i tappetini sintetici, vanno cambiati, lavati e asciugati ogni settimana. La ciotola dell'acqua va pulita ogni due – tre giorni. TEMPERATURA ED UMIDITA': La base della salute del rettile sono temperatura ed umidità. È assolutamente consigliato l'acquisto di un termometro e di un igrometro per monitorare temperatura ed umidità all'interno del terrario. Idealmente, il terrario dovrebbe essere con una parte calda ed una più fredda. Durante il giorno il gradiente di temperatura tra un lato e l'altro dovrebbe essere di 28° – 32°C. Durante la notte la temperatura potrà scendere a 26° – 28°C. L'umidità, invece, dovrà essere mantenuta intorno al 80% – 90% durante il giorno, e salire anche fino al 95% durante la notte. E' bene dare 12 ore di luce e 12 di buio. La luce riscaldante va protetta o posizionata in modo che il serpente non possa fisicamente raggiungerla. Le morelie amano bere l'acqua dalle gocce che si depositano sulle pareti del terrario, sul corpo dell'animale e sulle foglie. ALIMENTAZIONE: In cattività l'alimentazione si basa su topi di dimensioni correlate a quelle del serpente, che vanno comunque sempre dati morti e ben scongelati. Essendo un animale crepuscolare, è bene somministrare la preda durante le ore serali. E' bene una volta ogni due pasti circa, arricchire le prede con complessi multi vitaminici appositamente formulati per rettili. I piccoli possono mangiare ogni 5/6 giorni, quindi aumenteremo le dimensioni della preda e la distanza temporale tra un pasto e l'altro in funzione della crescita della morelia. Attenzione a non nutrire troppo il vostro serpente, che se obeso, potrà incorrere in patologie epatiche o nutrizionali. Le dimensioni della preda devono essere tali da far in modo che la preda, una volta ingerita, crei nello stomaco una massa ben visibile, ma non di eccessive dimensioni. La somministrazione delle vitamine va effettuata ponendo il topo ben scongelato in un sacchetto con della polvere vitaminica. Una volta chiuso il sacchetto, si agita tutto il contenuto ottenendo così un topo spolverato di vitamine. Ricordatevi che se la preda non è ben scongelata, il serpente non la mangerà. È assolutamente sconsigliabile somministrare al serpente la preda viva, sia per ragioni etiche che sanitarie. Il roditore infatti, può veicolare al serpente numerosi parassiti, che muoiono durante il processo di congelamento. Inoltre, non bisogna mai somministrare pezzi di carne cruda, come manzo o altro, dato che il serpente ha bisogno di mangiare la preda intera, ossa, pelle, interiora etc, non solo la parte muscolare. Dopo il pasto il serpente non va maneggiato, ma lasciato in pace. È possibile che si nasconda e si muova molto poco. Alcuni giorni dopo il pasto, il serpente dovrà defecare. LA MUTA. All'incirca una volta al mese in serpente cambierà pelle, effettuando la muta. I segni distintivi sono la presenza di occhi appannati e la pelle che diventerà chiara. La muta è accompagnata da anoressia, per cui il serpente non mangerà nei giorni precedenti. Durante la muta è consigliabile aumentare l'umidità, nebulizzando più di frequente. SALUTE: E' consigliabile effettuare una visita di controllo periodica con analisi delle feci, ad esempio una volta l'anno. I principali sintomi che invece devono far preoccupare e richiedono una visita sono: variazioni improvvise del colore dell'animale, respiro a bocca aperta, tremori e difficoltà a prendere la preda, rigurgito, anoressia prolungata, immobilità.
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