vicini di pagina schillaci bas ris
Transcript
vicini di pagina schillaci bas ris
Foto: © Alex Calderone PER LA RASSEGNA DI INCONTRI LETTERARI VICINI di pagina Totò Schillaci, nato a Palermo nel 1964, capocannoniere ai Mondiali di Italia ’90, Scarpa d’oro nel ‘90 e secondo nella classifica del Pallone d’oro alle spalle di Lotar Matthäus nello stesso anno. Ha giocato nel Messina (capocannoniere della serie B nell’89), nella Juventus dal 1989 al 1992 (Coppa Uefa ’90 e Coppa Italia ‘90), prima di passare all’Inter (Coppa Uefa ’94) e poi alla squadra giapponese Jubilo Iwata. Dal ritiro, nel 1999, gestisce un centro sportivo per ragazzi a Palermo. TOTÒ SCHILLACI presenta il suo libro IL GOL È TUTTO CON ANDREA MERCURIO, COAUTORE LETTURE DI NOEMI BIGARELLA Andrea Mercurio, milanese, autore radiotelevisivo, scrittore e musicista, ha collaborato con le principali emittenti radiofoniche italiane. Biblioteca Comunale - Segrate Centro Civico “Giuseppe Verdi” Via XXV Aprile - Segrate (MI) Tel. 02.26902374 / 366 [email protected] www.comune.segrate.mi.it D COME DONNA Associazione di Promozione Sociale CENTRO D’ASCOLTO – INFORMAZIONE – CONSULENZA – SOLIDARIETÀ Centro Civico “Giuseppe Verdi”, via XXV Aprile - Segrate Tel. /Fax 02.2133039 [email protected] www.dcomedonna.it progetto grafico roberto spoldi INFORMAZIONI Martedì 21 giugno - Ore 17,30 Sala Polifunzionale Centro Civico “G. Verdi” Via XXV Aprile, Segrate La Presidente di D come Donna Enza Orlando Il Sindaco Paolo Micheli L’Assessore alla Cultura e Ricerca Gianluca Poldi VICINI di pagina Martedì 21 giugno, ore 17,30 Totò Schillaci con Andrea Mercurio IL GOL È TUTTO (Edizioni Piemme) Crediamo nella capacità di raccontarci e di raccontare. Crediamo che ogni testo biografico sia una scoperta, fonte di emozione e riflessione. Vinícius de Moraes diceva “la vita è l’arte dell’incontro”: anche leggere un libro lo è. Crediamo che condividere un libro, anche solo qualche pagina, con un’altra persona, sia una forma di prossimità che può aprire vite e mondi. Vicini di pagina significa avvicinarsi attraverso un testo ad altre persone e sensibilità, a un autore come pure agli altri lettori, magari sconosciuti e accomunati solo dall’affetto per le stesse pagine, storie, scrittori. Ospitiamo questa volta un noto calciatore, Totò Schillaci, un piccolo-grande mito del nostro sport recente, un uomo che ci ha regalato dei sogni e che, soprattutto, ha fronteggiato la sua storia personale insieme a quella del suo luogo d’origine, al mondo dello sport e alla ribalta dei riflettori dello “star system”. Una persona che ha fin da ragazzo lottato con passione sul campo e non solo, anche per non perdere l’equilibrio. Siamo grati a lui e al segratese Andrea Mercurio per questo libro scritto assieme, che ci racconta che tutta la vita è una costellazione di incontri, anche a partire dagli incontri con gli avversari (momentanei!) e coi compagni di squadra. Il gol, lo sappiamo, non è tutto: o meglio lo è la rete segnata in campo se non è accompagnata dal gol nella vita: il vero gol è darsi da fare per potercela fare, lottare per delle mete, per esprimersi al meglio. Gianluca Poldi Assessore alla Cultura e Ricerca Sala Polifunzionale Centro Civico “G. Verdi” Via XXV Aprile - Segrate (MI) - Ingresso libero Per gli italiani, il Mondiale del ‘90 inizia ufficialmente il 9 giugno, al 78° minuto di Italia-Austria. Salvatore Schillaci, ultimo convocato, scende in campo e in quattro minuti segna il gol della vittoria. Iniziano allora le notti magiche, i girotondi di clacson, lo sventolio di bandiere e l’inno a Totò gol, in una vertigine che sembra non finire mai. I suoi occhi spiritati fanno il giro del mondo, sono gli occhi di chi per essere lì ha preso a morsi il destino. Solo così un bambino nato al Cep poteva salvarsi. Il quartiere popolare di Palermo è un posto dove i ragazzini si scambiano droga come altrove le figurine e rischi la vita anche per una partita in cortile. Se non hai un sogno a proteggerti, soccombi. Quel sogno per Totò è il pallone. Sono le mille lire che zu Paluzzo gli paga per ogni rete segnata, perché il gol è tutto. È così che si coltiva l’istinto. Dalla squadra dell’azienda degli autobus di Palermo al Messina e poi alla Juventus, e infine ai Mondiali, Schillaci si trova a confrontarsi con quei grandi che poco prima ammirava solo alla tv, il divin codino Baggio, il trio olandese delle meraviglie, Gullit-Rijkaard-Van Basten, e perfino re Maradona, che ha voluto scambiare proprio con lui la maglia. Che il successo non fosse scontato lo dimostra la parabola di suo cugino Maurizio Schillaci, anche lui calciatore, secondo Zeman «un grande talento, un fenomeno». Era Maurizio in famiglia «il fuoriclasse». Prima che un infortunio e la droga lo facessero precipitare nell’abisso, e vivere come un senzatetto. C’è tutto questo negli occhi euforici e spalancati sul mondo di Totò, insieme alla rivincita sui pregiudizi che lui da siciliano ha subito a lungo. Persino il grande Trapattoni all’indomani della strage di Capaci l’aveva accolto con un tagliente: «Avete ucciso anche Falcone». Racconta tutto adesso, Totò. Le sue origini, il suo carattere focoso, la passione per le donne e il sesso, che lo ha messo spesso nei guai, gli alti e bassi di una straordinaria carriera. E quella sensazione di camminare sempre su un filo molto sottile. Ma anche un’Italia dove tutti erano più felici senza saperlo e dove c’era ancora posto per tutto, perfino per la speranza. Dialogano con gli autori Francesco Di Chio, assessore allo Sport Roberto Spoldi, bibliotecario e coordinatore Gruppo di Lettura Segrate Letture Noemi Bigarella, regista e attrice