IL BACCHIGLIONE BEAT

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IL BACCHIGLIONE BEAT
IL BACCHIGLIONE BEAT
(Mario Benicà)
Negli anni 60 il Regno Unito fu il trampolino di lancio di un nuovo genere musicale: il Beat, che raccoglieva
velocemente le preferenze della gioventù di quegli anni. Principalmente questo genere ebbe la luce nella
città industriale di Liverpool nelle cantine e bar del porto e della zona industriale chiamate localmente
“Cavern” anche per il loro aspetto angusto.
Molti gruppi ebbero origine in questi locali di Liverpool,Gerry & The Pacemakers, The Merseybeats, The
Swinging Bluejeans,The Serachers, The Undertakers senza dimenticare il più famoso : The Beatles.
A quel tempo a Liverpool venne creato un giornale specializzato che parlava di musica, giornale fondato dal
giornalista Bill Harry, il quale coniò il nome Merseybeat in quanto Liverpool è attraversata dal Fiume Mersey
che in quella città sfocia nel canale di S. Giorgio, mare tra l’Irlanda e l’Inghilterra.
Negli anni successivi in tutto il mondo gruppi di giovani si ritrovavano per fare questa nuova musica, allegra,
che metteva voglia di vivere non altisonante ma orecchiabile, e come in altre nazioni anche in Italia gruppi di
giovani si stavano formano in tutte le città per fare musica, ma la città di Padova, dalle cronache di quei
giorni, era la città in cui i gruppi musicali sorgevano con più velocità, e molti di essi riuscivano anche ad
emergere alle cronache dei giornali o a incidere dischi, che per quei tempi era un traguardo non da
sottovalutare, tra questi ricordiamo I Delfini, I Ranger Sound, i Ragazzi dai Capelli Verdi, i Royals, Gildo
Fattori, Giuliano Giarardi, The Holls, e tanti altri, tanti gruppi i quali attirarono l’attenzione di un giornalista
che battezzò Padova come la Liverpool italiana e coniò per la prima volta il termine di Bacchiglione Beat ©, il
Bacchiglione è il fiume che attraversa Padova per fare una similitudine con il più famoso MerseyBeat
inglese.
Dopo molti anni, Franco Maria Serena cantante prima dei Ranger Sound poi dei Ragazzi dai Capelli Verdi,
pensò di dare nuova vita a tutti quei gruppi, cercando di riunirli e rifare la musica di quegli anni, e rivivere e
far rivivere le stesse emozioni degli anni 60.
Con pazienza certosina, e con la collaborazione di molti vennero raccolte foto, documentazioni, testi e
musiche originali di quegli anni, che diedero vita a una serie di iniziative tra cui calendari, ma anche libri, e gli
incontri musicali registrati e filmati sono dei cari ricordi in videocassette o DVD.
Venne creato anche il Club degli Artisti, un'associazione senza scopi di lucro che si promuove la
divulgazione e la conoscenza degli artisti Padovani che hanno dato e continuano a dare un importante
contributo, anche a livello nazionale ed internazionale, alla musica leggera Padovana che ebbe il suo apice
nei favolosi anni 60.
Molti di quegli artisti ancora oggi hanno un ruolo importante nel mondo artistico musicale, altri collaborano
con il Club degli Artisti, dando una molteplice collaborazione artistica, musicale, professionale, o dando
semplicemente il loro contributo di ricordi o materiale fotografico, che il Club raccoglie al fine di creare dei
documenti storici di quell'epoca.
Il Bacchiglione Beat è lieto di contattare quanti hanno partecipato in vario modo alla creazione di quegli anni
rimasti nella memoria nazionale come i "Favolosi anni 60" di cui Padova era comunemente riconosciuta
come il centro di tali movimenti musicali