Pontedera

Transcript

Pontedera
.
INDICE RASSEGNA STAMPA
.
1. Sanità Pisa e provincia
Nazione Pisa
15/08/2014
p. 3
«E ora scatta l'istruttoria della Sds»
1
Nazione Pisa
15/08/2014
p. 8
Servizi
2
Nazione Pontedera
Valdera
15/08/2014
p. 11
PRIMA PAGINA
3
Nazione Pontedera
Valdera
15/08/2014
p. 11
«Chi ha portato l'ecstasy liquida alla festa?». Il mistero si
infittisce
4
Nazione Pontedera
Valdera
15/08/2014
p. 16
Liste d'attesa bloccate per oncologia «Inaccettabile»
5
Nazione Pontedera
Valdera
15/08/2014
p. 16
VOLTERRA Centro Inail, si costituisce il fronte per la difesa
del presidio
6
Tirreno Pisa
15/08/2014
p. II
L'esame è saltato per l'aggressione al medico di turno
7
Tirreno Pontedera
Empoli
15/08/2014
p. VI
Tutti i sindaci fanno quadrato nel difendere la riabilitazione
8
Corriere Della Sera
15/08/2014
p. 17
Quelle tracce di droga dello stupro nel festino hard a bordo
piscina
Giusi Fasano
9
2. Sanità fiorentina e toscana
Repubblica Firenze
15/08/2014
p. VII
L'arte per raccontare la malattia due appuntamenti sulla
salute
Tirreno Pontedera
Empoli
15/08/2014
p. X
Un piano contro le attese pronto soccorso più snello
Tirreno Pontedera
Empoli
15/08/2014
p. X
Utenti insoddisfatti, ma l'emergenza-urgenza funziona
14
Tirreno Prato
Pistoia Montecatini
15/08/2014
p. 1
Radiologia arriva a settembre
15
Tirreno Prato
Pistoia Montecatini
15/08/2014
p. XI
Visita a sorpresa in ospedale dell'assessore
17
Tirreno Prato
Pistoia Montecatini
15/08/2014
p. XI
Pochi posti letto e parcheggi esosi
Nazione Empoli
15/08/2014
p. 3
Pronto soccorso: l'Asl prepara un piano per ridurre le attese
19
Nazione Lucca
15/08/2014
p. 3
Strada e sosta un confronto con Marroni
20
Nazione Lucca
15/08/2014
p. 9
«La sala gessi resta e sarà potenziata» L'Usi smentisce le voci
di possibili tagli
21
Nazione Lucca
15/08/2014
p. 9
«Inaccettabile smantellare i servizi della nostra Valle»
22
Nazione Lucca
15/08/2014
p. 9
Sereni gongola per il documento sul futuro della sanità nella
Valle del Serchio
23
Nazione Pistoia
15/08/2014
p. 1
Marroni al San Jacopo «Nuovo personale per informare»
24
Nazione Prato
15/08/2014
p. 7
«Il 4,5% dei dimessi torna in corsia poco dopo»
26
Nazione Prato
15/08/2014
p. 7
Marroni fa tappa al pronto soccorso, ma è deserto
Nazione Viareggio
15/08/2014
p. 6
«Sono troppo lunghe le liste di attesa per le visite ma il punto
di primo soccorso funziona bene»
28
Qn
15/08/2014
p. 24
La foto del giorno
29
Tirreno Cecina
Rosignano
15/08/2014
p. IV
Distretto sanitario, ok il via libera alla variante
30
Tirreno Lucca
15/08/2014
p. 1-IV Esami all'Asi, tempi lunghi
Tirreno Lucca
15/08/2014
p. IV
Ricetta rossa, occhio al codice
34
Tirreno Lucca
15/08/2014
p. V
L'assessore Marroni visita e promuove il pronto soccorso
35
Indice Rassegna Stampa
11
Marco Pagli
12
Azelio Biagioni
Sara Bessi
18
27
Fabrizio Tonelli
31
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
.
Tirreno Massa
Carrara
15/08/2014
p. VII
Muore a 40 anni, denunciato l'ospedale
36
Tirreno Piombino
Elba
15/08/2014
p. III
Il sindacato sull'Asl «La direzione ha sbagliato tutto»
37
4. Servizi sociali
Tirreno Pisa
15/08/2014
p. III
Controlli sui requisiti per abitare a Coltano
38
Tirreno Pontedera
Empoli
15/08/2014
p. VI
Una casa per i bisognosi
39
5. Sicurezza lavoro e sindacato
Nazione Pontedera
Valdera
15/08/2014
p. 16
Morto folgorato, si apre una nuova pista
40
Tirreno Pontedera
Empoli
15/08/2014
p. VI
«Il silenzio dei lavoratori è preoccupante»
41
6. Educazione alla salute
Tirreno
15/08/2014
p. 5
Coccole alla slot e così volano via il tempo e i soldi
Ilaria Bonuccelli
42
Antonio Mazzi
45
7. Volontariato
Famiglia Cristiana
17/08/2014
Indice Rassegna Stampa
p. 13
L' Italia si conferma il paese della solidarietà
Pagina II
«E ora scatta L 'i struttoria
I TRE nomadi arrestati uno è residente nelle case minime di
Coltano e gli altri due sono presso un altro nucleo familiare. Per
tutti scatterà l'istruttoria della Società della Salute. «Le case di
Coltano sono assegnate secondo un patto con la cittadinanza che
prevede il rispetto delle regole di convivenza e dei diritti di tutti spiega Sandra Capuzzi (foto), presidente della Sds - senza regole non
ci può essere integrazione». «I titolari della concessione si sono
impegnati a favorire l'integrazione e a non commettere reati»,
aggiunge Giuseppe Cecchi, direttore della Sds.
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 1
SERVIZI
Sportello esenzione ticket
Aperto solo di lune di
UFFICI chiusi nel mese di agosto. L'Asl 5 informa tutti i cittadini che dal 18 al 31 agosto, il servizio di esenzione ticket, che ha sede in via Saragat, sarà aperto solo nei giorni di lunedì 18 e lunedì
25, con un orario diverso, dalle
8.30 alle 10. In questo stesso periodo sarà comunque possibile richiedere l'attestato di esenzione
presentandosi agli sportelli Cup.
Si tratta di una chiusura provvisoria, dal 1 settembre infatti, il
servizio riprenderà regolarmente, con tre aperture settimanali
(lunedì, giovedì e venerdì dalle
8.30 alle 10).
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 2
QM LA NAZIONE
& Sposi nel 2015?
www.Lanazione.it/pontedera
e-mail: cronaca.pontederalalanazione.net - spe.pontederafaspeweb.it
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Pontedera
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Spunta un filmato dopo lo stupro
I ragazzi: «Qui è successo un caos»
«QUI E SUCCESSO un casino».
Spunta un video dopo la serata in
villa, quella della presunta violenza sessuale subita da una ventenne a sua insaputa `drogata' con
Ghb. Il video è stato girato da uno
dei ragazzi mentre i quattro erano
in auto subito dopo la serata trascorsa assieme nella villa. Uno dei
due amici - entrambi ora sono
in carcere al Don Bosco di Pisa girava il video con il cellulare,
mentre l'altro era alla guida e staCLAMOROSO
II nostro
cronista mentre
guarda e ascolta
il video girato
dopo il
presunto stupro
pro» sciolta nelle bottigliette di
Schweeppes, bibita analcolica, rinvenute nella villa dalla Polizia di
Pontedera durante le indagini.
All'alba del 2 la ragazza viene trovata per strada da un automobilista che la riaccompagna alla sua
abitazione e non all'ospedale. In
giornata la giovane parla poi con
l'amica che la sera prima era stata
66 VENTI SECONDI
DI «SBALLO»
Girato da uno dei giovani
mentre riaccompagnano
a Pontedera le ragazze
in un clima di euforia
E' La notte fra l ' l e il 2 luglio
di GABRIELE NUTI
die il video si interrompe. Secondo la ricostruzione, confermata
dalla Polizia, la giovane è stata
riaccompagnata a casa. E' la notte
tra il primo e il 2 luglio. La mattina del 2, all'alba, esce di casa ancora stordita probabilmente in preda a vuoti di memoria, secondo
gli inquirenti causati dall'assunzione di Ghb, la «droga dello stu-
,
E' iJ
Aperto 7 giorni su 7
Uscita Autostra da Altopascio,LU)
www. bomboniererosomiba. rt
IL VIDEO CHOC GIRATO IN AUTO DAI DUE VENTENNI DOPO LA FESTA IN VILLA
vano riaccompagnando le due coetanee a Pontedera. Nel video si
sente la voce di uno dei due che
ridendo dice: «Qui è successo un
casino» e riprende l'amica della
vittima mentre, euforica e con le
dita in segno di vittoria, sorride alla fotocamera e ride della ragazza
che china sul sedile posteriore è
filmata mentre sta vomitando. A
questo punto si sente ancorala voce del ragazzo che dice: «Sta vomitando pure l'anima». Pochi secon-
_
0043 anni
1971-2014
a copiamo delle vostre Teste più belle
wn passione e prMesslonalltà
VENERDÌ 15 agosto 2014
EUFORICI
Mentre La ragazza vomita
in macchina, gli amici
ridono e si riprendono
79
ú JJ? a
7O BOMBONIERE CONFEIIIONATE
TR PARTECIPAZIONI STAMPATE
con relativi imiti e bigliettini ed ancora CESTO PER 70 PERSONE
con lei nella villa di uno dei due
ragazzi e apprende di aver avuto
rapporti sessuali con entrambi.
L'AMICA a quel punto l'accompagna al pronto soccorso e scatta
la procedura prevista dal «codice
rosa». I medici avvertono il commissariato di Polizia che inizia le
indagini. Il sequestro delle botti-
gliette di Schweeppes viene fatto
seguire dalle analisi del contenuto rimasto dalla sera precedente.
La Medicina Legale di Pisa rinviene Ghb, un medicinale che viene somministrato anche nella cura della depressione, dell'insonnia e anche dell'alcolismo. Usato
male il Ghb si trasforma in droga,
causa stati di euforia, ma anche
vuoti di memoria e amnesie, oltre
ad aumentare la prestazione sessuale.
Poco più di un mese dopo i due
ventenni di Pontedera, entrambi
di famiglie di imprenditori, vengono arrestati e associati al carcere di Pisa. I legali di entrambi hanno presentato richiesta di scarcerazione al Tribunale del riesame.
«L'atto è stato depositato - dice
l'avvocato Annarosa Francini di
Pisa -, ma non conosciamo ancora la data dell'udienza. Ribadisco,
come già affermato ieri, che i due
assistiti respingono ogni addebito, negano qualsiasi responsabilità e sono in attesa degli esiti di alcuni approfondimenti che abbiamo richiesto». Il periodo ferragostano e le feste di questi giorni,
evidentemente, non aiutano a
sveltire le pratiche del Tribunale.
IL RETROSCENA GLI AMICI DEI GIOVANI ARRESTATI LI DIFENDONO : «NON HANNO BISOGNO DI QUESTI STRATAGEMMI»
«Chi ha portato 1' ecstasy liquida alla festa?». Il mistero si infittisce
RINCHIUSI nel carcere di Pisa i due ventenni di Pontedera, figli di famiglie di imprenditori, non sono in cella di isolamento
e non sono sottoposti a particolari misure
restrittive. Non si trovano nella stessa cella
e sono già comparsi davanti al giudice per
l'interrogatorio di garanzia. Nel frattempo
le indagini della Polizia di Pontedera e del
pubblico ministero Aldo Mantovani della
Procura di Pisa proseguono perché nella vi-
cenda vi sarebbero ancora alcuni aspetti da
chiarire.
PRIMA di tutto chi ha portato il Ghb, la
droga da stupro, nella villa che si trova in
un paese vicino a Pontedera, di proprietà
della famiglia di uno dei due giovani e dove la notte tra il primo e il 2 luglio scorsi
sarebbe avvenuta la violenza sessuale. La
serata in villa non sarebbe stata pianificata
CORSI DI RECUPERO ANNI SCOLASTICI:
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dai ragazzi, ma sarebbe nata in modo spontaneo e improvvisato da un incontro casuale fra alcuni di loro avvenuto la sera stessa.
Come è possibile reperire in poco tempo il
Ghb a Pontedera? Gli amici dei due ventenni sono attoniti e non credono che i due ragazzi possano aver commesso un reato gravissimo come la violenza sessuale dopo
aver fatto bere la droga sciolta nella
Schweeppes. Secondo gli amici i due non si
drogano, uno dei due non fuma e non beve
alcol. «Li conosciamo da dieci anni - dicono -. Non hanno questi vizi e non hanno
alcun problema di approccio con le ragazze
al punto da dover usare la droga». La vicenda sta suscitando clamore a Pontedera e nei
dintorni. Nei prossimi giorni, dopo Ferragosto, non è da escludere che possano esservi nuovi risvolti. Una delle due ragazze, intanto, quella che ha denunciato di essere
stata violentata, sta partecipando a un concorso di bellezza in giro perla Toscana.
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1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 3
, GLI AMICI DEI GIOVANI ARRESTATI LI DIFENDONO: «NON HANNO BISOGNO DI QUESTI STRATAGEMMA»
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S Sy liquida alla fes ta ?».
RINCHIUSI nel carcere di Pisa i due ventenni di Pontedera, figli di famiglie di imprenditori, non sono in cella di isolamento
e non sono sottoposti a particolari misure
restrittive . Non si trovano nella stessa cella
e sono già comparsi davanti al giudice per
l'interrogatorio di garanzia . Nel frattempo
le indagini della Polizia di Pontedera e del
pubblico ministero Aldo Mantovani della
Procura di Pisa proseguono perché nella vicenda vi sarebbero ancora alcuni aspetti da
chiarire.
dai ragazzi, ma sarebbe nata in modo spontaneo e improvvisato da un incontro casuale fra alcuni di loro avvenuto la sera stessa.
Come è possibile reperire in poco tempo il
Ghb a Pontedera ? Gli amici dei due ventenni sono attoniti e non credono che i due ragazzi possano aver commesso un reato gravissimo come la violenza sessuale dopo
aver fatto bere la droga sciolta nella
Schweeppes. Secondo gli amici i due non si
drogano, uno dei due non fuma e non beve
mistero si infitti sce
alcol. «Li conosciamo da dieci anni - dicono -. Non hanno questi vizi e non hanno
alcun problema di approccio con le ragazze
al punto da dover usare la droga ». La vicenda sta suscitando clamore a Pontedera e nei
dintorni . Nei prossimi giorni , dopo Ferragosto, non è da escludere che possano esservi nuovi risvolti . Una delle due ragazze, intanto, quella che ha denunciato di essere
stata violentata, sta partecipando a un concorso di bellezza in giro per la Toscana.
PRIMA di tutto chi ha portato il Ghb, la
droga da stupro, nella villa che si trova in
un paese vicino a Pontedera, di proprietà
della famiglia di uno dei due giovani e dove la notte tra il primo e il 2 luglio scorsi
sarebbe avvenuta la violenza sessuale. La
serata in villa non sarebbe stata pianificata
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 4
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ESPLODE il caso sulle liste
bloccate nel reparto
ginecologico del Santa
Maria Maddalena per gli
screening su patologie
cancerose e precancerose.
L'allarme arriva dalla
consigliera di opposizione
Angela Piccicuto di Volterra
Futura, che ha presentato
un'interrogazione sul blocco
delle liste di attesa al
sindaco Marco Buselli,
chiedendo quali saranno le
azioni che il Comune
intenderà mettere in campo
per far luce sulla faccenda.
«Nel gennaio 2014 il cup di
Volterra ha comunicato alle
pazienti la chiusura delle
liste per gli esami
diagnostici ginecologici fino
al mese di luglio - spiega la
consigliera - ma, lo scorso
31 luglio, è arrivata una
nuova doccia fredda, perché,
per gli accertamenti, la
prima data disponibile è
quella del mese di
novembre all'ospedale Santa
Chiara di Pisa o addirittura
a gennaio 2015 al Lotti di
Pontedera». Quindi le liste
di attesa per gli screening
ginecologici restano tutt'ora
bloccate, con l'unica chance,
per le pazienti volterrane, di
macinare chilometri su
chilometri per fare gli esami
diagnostici a Pisa o
Pontedera. «E'
inconcepibile. Il fatto che il
territorio volterrano sia
periferica non giustifica
scelte di questo tipo. Che il
sindaco trasmetta
l'interrogazione al direttore
Asl Rocco Damone ed
all'assessore regionale
Marroni».
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 5
_: Centro
LE FASCE tricolori dell'Alta Valdicecina fanno quadrato contro ogni possibile
manovra di smantellamento del centro
specialistico di riabilitazione motoria
Inail. Dopo il documento approvato
all'unanimità in consiglio comunale a Volterra, anche dagli altri campanili del terri-
1. Sanità Pisa e provincia
i , sì costituisce i fronte per la dffesa del presidio
torio arriva un chiaro messaggio contro
ogni minaccia che metta in discussione la
sopravvivenza del polo volterrano . I sindaci Loris Martignoni (Pomarance), Sandro
Cerri (Montecatini Valdicecina) e Alberto Ferrini (Castelnuovo Valdicecina), si
sono detti «concordi con la necessità di
preservare il ruolo centrale della riabilitazione volterrana, come valore aggiunto di
un territorio che è stato capace di dare risposte in termini sanitari alla comunità».
Il sindaco Marco Buselli ha invitato i colleghi dell'Alta Valdicecina al consiglio comunale aperto , convocato per il prossimo
mese proprio per chiarire una faccenda ancora nebulosa, nonostante il dietrofront
sull'ipotesi di una chiusura del centro, a
favore di un polo per la riabilitazione di
prossima apertura a Firenze. Al consiglio
comunale su Inail sarà presente l'assessore regionale alla salute Luigi Marroni.
Pagina 6
RISPONDE L'OSPEDALE
L'esame C saltato
per l'aggressione
e 'c® dì turno
1 PISA
«Il signor Sergio Barsocchi
non è l'unico paziente cui, purtroppo, martedì 5 agosto è stato rimandato l'esame ecografico. Il medico che avrebbe dovuto eseguire l'esame diagnostico, Marco Taddei, pochi minuti prima di iniziare le visite è
stato infatti aggredito da un
paziente psicotico e tossicodipendente. Svenuto, Taddei è
stato portato al Pronto soccorso e in reparto è intervenuta la
polizia».
Lo rende noto l'azienda
ospedaliera rispondendo al paziente che si era lamentato per
i ritardi di una visita. «L' evento
era del tutto imprevedibile ed
essendo accaduto a ridosso
dell'inizio dell'attività ambulatoriale, non è stato possibile attivare l'usuale percorso previsto per garantire ai pazienti la
sostituzione dello specialista e
la prestazione sanitaria prenotata - prosegue la nota -. Il personale sanitario ha cercato di
informare tutti i pazienti di
quanto successo, ma ciò non è
accaduto con il signor Sergio
Barsocchi. Di questo l'Aoup si
scusa. Non è però corretta l'affermazione che Barsocchi
avrebbe aspettato sei mesi per
la visita. Nel suo caso le visite
sono programmate e svolte di
sei mesi in sei mesi, come previsto dai protocolli sanitari».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 7
Tutti 1* sindan
famo quadrato
nel difendere
la riabilitazione
® POMARANCE
Nell'ultima seduta del consiglio comunale sia la maggioranza che l'opposizione si sono
schierati a difesa del centro di
riabilitazione Inail di Volterra.
«Non è stato approvato un
ordine del giorno specifico - dice il sindaco Loris Martignoni ma ce la chiara volontà da parte di tutti di schierarsi per il
mantenimento di un servizio
importante per il nostro territorio».
La scelta del consiglio di Pomarance si somma a quella già
approvata a Volterra.
A palazzo dei Priori nell'ultima seduta pubblica è stato approvato un ordine del giorno
urgente per il mantenimento e
il rilancio della sede Inail locale. All'appuntamento si sono
presentati anche i dipendenti
del centro locale.
Le preoccupazioni sono sorte all'indomani della decisione
dell'Inail di aprire una struttura nazionale a Firenze (accanto
al Cto). A seguito di questa scelta sono arrivate le rassicurazioni da parte della Regione.
Al prossimo consiglio comunale (previsto a settembre) parteciperà l'assessore regionale
alla salute Luigi Marroni e vedrà la presenza dei sindaci di
Volterra, Pomarance, Montecatini e Castelnuovo.
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1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 8
1:
Avrebbero stordito la giovane vittima con il Ghb. Su Whatsapp trovati indizi di altri incontri a sfondo sessuale
Quelle tracce cli droga dello stupro
nel festino hard a bordo piscina
Pontedera , arrestati due ventenni. P sospetto delle violenze seriali
DALLA NOSTRA INVIATA
PONTEDERA (Pisa) - Vent'anni a
testa o poco più. In tasca biglietti da
cento euro e carte di credito, in testa
l'idea fissa del sesso e abbastanza
prepotenza per ottenere con l'inganno un sì alle loro avances sessuali.
Con la droga, per la precisione.
Stiamo parlando dei due ragazzi
arrestati una settimana fa dal giudice delle indagini preliminari di Pisa.
Accuse: violenza sessuale di gruppo
e cessione di sostanze stupefacenti.
Perché hanno offerto da bere a una
ragazza, anche lei ventenne, aggiungendo nel suo bicchiere una buona
dose di Ghb, più nota ai tossicologi
come «droga dello stupro» poiché
capace praticamente di annullare i
freni inibitori della vittima. Il tutto è
successo nella villa di uno dei ragazzi, Mattia Rizza, la sera del 4 luglio
scorso a Pontedera (Pisa). Figlio di
Gianna Meliani, nota stilista di scarpe del Pisano, Mattia quella sera era
con il suo amico Edoardo Nieri, anche lui rampollo di una delle famiglie più conosciute della zona: i proprietari della Pasticceria Roxy Bar di
Ponsacco, sempre in provincia di Pisa.
Gli uomini del vice questore aggiunto di Pontedera, Luigi Fezza,
hanno messo assieme un fascicolo
dal quale sembrano evidenti gli «indizi gravi e concordanti» sull'episodio del4luglio, appunto. Mala domanda adesso è un'altra: è stato un
caso isolato oppure i due indagati
hanno usato lo stesso metodo più
volte? Per dirla con gli inquirenti:
esiste «una certa serialità di comportamenti»? Sono ipotizzabili «altre vittime»?
II dubbio che siano violentatori
seriali viene dalle parole e dalle immagini che i due si sono scambiati
fra loro attraverso whatsapp, sistema di messaggistica istantanea che
va per la maggiore fra i giovanissimi
perché consente, gratis, anche lo
scambio di immagini e video.
1. Sanità Pisa e provincia
Finora niente più di un sospetto.
Quanto basta, comunque, per tenere
aperto il caso cercando di risalire all'identità delle ragazze che si vedono
nelle fotografie trovate sui cellulari
degli arrestati. Anzi: su quello di uno
soltanto di loro, perché l'altro ha
cancellato tutto quando i quotidiani
locali hanno pubblicato notizia di
due giovani della zona inquisiti per
violenza sessuale. «Hai visto che dice il giornale?» chiede preoccupato
uno dei due all'altro. La risposta è:
«Non ti preoccupare». Quasi una
certezza di impunità. Come dire che
tanto nessuno potrà mai provare che
il rapporto non fosse consenziente.
E invece qualcosa nel piano non
ha funzionato. Con i due ragazzi e
con la vittima quella sera c'era anche
un'amica di lei che non ama i superalcolici e detestala schweppes. Dettagli non secondari visto che proprio una bottiglia della bibita e una
di vodka sono state poi sequestrate
nella villa con piscina del festino
hard e sono diventate il punto-chiave dell'inchiesta. Perché in quel che
era rimasto da bere i consulenti del
pubblico ministero hanno scovato,
guarda caso, tracce di Ghb.
L'amica della ragazza violentata
aveva rifiutato di bere e di partecipare al crescendo di proposte sessuali
dei due ragazzi. Aveva anche provato
a interrompere quella specie di festino hard e a convincere l'altra a tor-
L'indilizillo
I resti dello stupefacente
sono stati trovati
su bottiglie e bicchieri
in casa di uno
dei giovani indagati
nare a casa ma si era sentita dire «lasciami stare, mi sto divertendo». La
stessa voce che ha negato tutto il
giorno dopo: «Non è possibile, non
posso aver fatto questo, non posso
aver detto così» ha ripetuto incredula la vittima della violenza ascoltando il resoconto di una notte vissuta
senza rendersene conto. Non ricordava nulla, nemmeno un dettaglio.
Soltanto una sorta di effetto-sbornia
svegliandosi il mattino dopo a casa
dell'amica che è diventata poi la testimone delle richieste pornografiche dei due accusati. Confusa, stordita, incapace di ricostruire anche
un solo passaggio della nottata, la
ragazza ha raccontato tutto a sua
madre, poi alle operatrici del «codice rosa» dell'ospedale di Pontedera e
infine alla polizia.
Quando gli agenti hanno perquisito le ville dei due ragazzi non osavano sperare di trovare indizi utili
alle indagini. Troppo facile disfarsi
di eventuali prove per l'inchiesta. E
invece c'erano le bottiglie con i resti
«contaminati».
Loro negano di aver mai utilizzato
Ghb: si è trattato semmai di sesso
consenziente fra persone adulte,
giurano ai loro avvocati e alle loro
famiglie, mentre davanti al giudice
hanno preferito non dare nessuna
risposta. Anna Francini difende
Edoardo Nieri: «L'ho visto molto
provato» dice, specificando che il
suo assistito «non ammette niente e
non sa assolutamente nulla di Ghb»,
anticipo di una difesa che potrebbe
rompere l'amicizia dei due. Le bottiglie incriminate erano a casa dell'altro. Niente di più probabile che alla
fine si arrivi ad accusarsi a vicenda.
Giusi Fasano
0 RIPRODUZIONE RISERVATA
La dilifesa
1 giovani sostengono che si
è trattato di un incontro
consenziente, mala ragazza
dice che di quella serata
non ricorda più niente
Pagina 9
Il gammaG//i 1AA idrossibutirrato, che
viene identificato più
comunemente con l'acronimo
Ghb, è la cosiddetta «droga
dello stupro » e ha effetti
molto simili a quelli prodotti
dall'alcolfacendo perdere i
freni inibitori e soprattutto
provocando una vera e
propria amnesia relativa alle
ore successive
all'assunzione . In Italia
questa sostanza (con il nome
commerciale di Alcover) è
stata approvata per l'utilizzo
nella terapia dell'alcolismo.
Il Ghb è stato anche
utilizzato per trattare la
depressione clinica e
l'insonnia . La sostanza
provoca dipendenza fisica
con crisi di astinenza della
durata di 3-15 giorni
caratterizzate da ansia,
tremori, crampi muscolari e
insonnia. Il Ghb si può
rintracciare nelle urine con
un esame eseguito entro 24
ore dall'assunzione
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 10
CAPALBIO
L'arte per raccontare la malattia
due appuntamenti sulla salute
usvRE l'arte - quella visiva, la
danza, il cinema, la musica per raccontare le malattie. E'
la filosofia alla base di Capalbio salute , ideato e condotto
dallagiornalista IsabellaMazza e organizzato con il Comune della cittadina toscana, il
ministero della Salute e La Repubblica. L'appuntamento è
per domani e per il 23 agosto
in piazza Magenta alle 21.
Nelle due serate si affronteranno i temi della salute in
modo non accademico, per
stare lontani dall'informazione troppo tecnica e dalla pericolosatendenzadel "fai da te"
incentivata da internet. La
di medicina estetica Anadela
Serra Visconti. L'illustratore
di Repubblica Paolo Samarelli, con i suoi disegni sintetizzerà quello che viene detto sul
palcoeAnnaVeneruso, anche
lei di Repubblica, darà consigli sull' alimentazione e offrirà assaggi. Interverrà anche la coreografa Ilaria Tinac-
prima serata si intitola "La
c i.
memoria allo specchio. Il taccuino della vita" e affronta il
tema dell'invecchiamento.
Sulpalco ci saranno ilgeriatra
del Gemelli di Roma Roberto
Bernabei, il neurologo dell'ospedale di Grosseto Roberto
Marconi, la sessuologa Adele
F ab riz i e il c ardiologo F ab io B iferali. Per raccontare la pelle
che cambia ci sarà il dermatologo Massimo Papi e l'esperta
Il titolo della serata del 2 3 è
"Concerto notturno per orecchio, naso e gola. Un terzetto
senza età, il viaggio continua". Protagonisti saranno
l'otorinolaringoiatraFabrizio
Salvinelli , Enrico Grassi, Simone Beccuzzi , Giovanni
Lenzi, Grazia Attili e Celestino Pio Lombardi. Anche a
questo appuntamento parteciperà Paolo Samarelli.
2. Sanità fiorentina e toscana
Medici ed esperti, le
illustrazioni di Paolo
Samarelli e i consigli
di Anna Veneruso
Pagina 11
Un piano contro lelo 94attese
pronto soccorso più snello
Dopo la bocciatura del report realizzato dal Sant'Anna, l'AsI 11 corre ai ripari
Un gruppo di lavoro mette a puntole soluzioni che serviranno a ridurre i disagi
di Marco Pagil
1 EMPOLI
Se un cittadino su tre ogni anno si rivolge al pronto soccorso, esiste un problema. Ma se
il 25% di questi accessi avviene per cause che potrebbero
essere risolte anche attraverso
canali diversi, il problema diventa grosso. La sirena d'allarme suona da anni e da anni i
tentativi di risolvere questa situazione si moltiplicano. Tuttavia, ancora una via d'uscita
non è stata imboccata . Così la
direzione aziendale ha deciso
di aggiungere un'altra freccia
all'arco dell' efficientamento
di un organo vitale all'interno
del polo ospedaliero San Giuseppe.
Si tratta di una task force,
nata pochi mesi fa e attiva dal
giugno scorso , che ha «il mandato - come si legge nella nota
diffusa dall 'Asl 11 - di analizzare i percorsi e l'organizzazione del pronto soccorso , individuare le criticità e i punti di
forza e definire possibili azioni di miglioramento a breve e
a lungo termine ». Le valutazioni contenute nel report del laboratorio Management e Sanità della scuola superiore
Sant'Anna hanno fatto da detonatore ad una situazione
che ha dell'insostenibile sia
per gli operatori sanitari - medici e infermieri sempre più
sotto pressione - sia per gli
utenti. Insomma, se questi ultimi stroncano e di brutto
l'operato dei primi, i quali però raggiungono standard di
prestazioni giudicati positivi
quando non addirittura eccellenti, il bandolo della matassa
va cercato altrove. E probabilmente è stato anche trovato:
come ripetono ormai da tempo all'interno dell' azienda sanitaria e come ribadiscono
2. Sanità fiorentina e toscana
nella stessa nota, "i 17.000 accessi a bassa priorità (codice
bianco e azzurro) nel nostro
pronto soccorso nell'ultimo
anno (cioè il 25% degli accessi) sono indubbiamente una
delle cause principali delle
lunghe attese e, quindi, uno
dei motivi di insofferenza e
percezione negativa ne confronti del servizio". Lo scorso
anno gli accessi sono stati
67.531, ovvero 358 ogni mille
abitanti. Di questi i codici rossi (cioè i più gravi) sono stati
979, i codici gialli 9.507, quelli
verdi 39.811 (poco meno del
60% del totale), mentre gli azzurri 13.064 e i bianchi 4.055.
Gli ultimi due codici, che sono
considerati a bassa priorità,
sono stati appunto un quarto
del totale: in una parola, troppi. Dunque, è di qui che si parte per riavvicinare la domanda all'offerta. L'obiettivo che
la direzione dell'Asl 11 si è daè
ta
proprio
questo:
"individuare, progettare, implementare e verificare gli interventi di miglioramento finalizzati alla soddisfazione
dei cittadini che accedono al
pronto soccorso". Un traguardo, però, che rimarrà irraggiungibile senza una mirata
azione che punti ad abbassare
la tensione magnetica che il
pronto soccorso esercita nei
confronti della cittadinanza.
Ed eccoci, quindi, alle linee
guida che la task force sarà
chiamata a mettere in pratica:
«aumentare l'appropriatezza
degli accessi rispondendo ai
bisogni sul territorio in modo
da ridurre l'afflusso, selezionare in maniera adeguatale problematiche in modo da indirizzare il paziente nel percorso idoneo e rendere così più
fluidi i percorsi, assicurare un
adeguato flusso verso i reparti
di degenza per quei pazienti
che necessitano di ricovero in
modo da liberare risorse». Nella pratica alcune contromisure sono già state delineate, ma
in questo un ruolo importante
lo giocherà anche la capacità
di interazione tra personale
ed utenza.
CRIPRODUZIOf>E RISERVATA
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pronto —cono pìàçnello
Pagina 12
Confronto con dipendenti e sindacati
Le tappe che dovrebbero
condurre al miglioramento del
pronto soccorso del San Giuseppe
sono già state tracciate dall'ASI ii
guidata da Monica Piovi (foto). La
task force è già in funzione da
circa due mesi e le linee guida già
definite. Quello che, invece,
manca e che sarà sviluppato nelle
prossime settimane è
l'applicazione pratica degli
intenti della direzione aziendale.
Quest' ultima il 2 settembre
prossimo si incontrerà con le
organizzazioni sindacali (che
hanno già ricevuto la bozza di
progetto). Mentre il giorno
successivo toccherà al personale
del pronto soccorso e delle
strutture ospedaliere che
interagiscono con esso. Gli
incontri serviranno ad ottenere la
massima condivisione e
diffusione dei contenuti . Inoltre, i
vertici dell 'ASI il intendono
istituire dei focus group tra
operatori e cittadini che facciano
emergere le osservazioni degli
utenti sul servizio erogato dal
pronto soccorso e che ricalibrino
continuamente strategie e
pratiche di miglioramento.
Il pronto soccorso di Empoli (foto d'archivio)
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 13
LA CONTRADDIZIONE
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l'
1 EMPOLI
La contraddizione, contenuta
nel report del laboratorio Mes
del Sant'Anna, è servita: un percorso emergenza-urgenza sopra gli standard regionali e una
soddisfazione degli utenti del
pronto soccorso che gravita
nella fascia più bassa di giudizio. Nel primo campo ci sono
indicatori come la percentuale
di pazienti con codice giallo visitati entro trenta minuti (il
l' emergenza-urgenza fimziona
91,72%) o quella di codici verdi
visitati entro un ora (l'86,48%).
E ancora la percentuale - minima, appena il 4,47% - di accessi
ripetuti in pronto soccorso entro 72 ore e l'intervallo allarme-target dei mezzi di soccorso sotto i 13 minuti. Positivo anche l'indicatore relativo agli abbandoni dal pronto soccorso
dopo il triage, sono solo l'1,25%
degli accessi totali. Nel complesso la performance riceve
un punteggio di 3,15 su 5. Detto
questo, è preoccupante il giudizio che i pazienti riservano al
servizio: l'Asl 11 ottiene 0,99
punti su 5, fascia "molto scarsa". Molto scarse sono state valutate la chiarezza delle informazioni fornite dal personale
infermieristico, le informazioni alle dimissioni e la cortesia al
triage. Scarse la cortesia e il lavoro di squadra del personale
medico, così come la cortesia e
la fiducia in quello infermieristico, l'tunanizzazione e il coinvolgimento, senza contare i
tempi di attesa e la fiducia nel
triage. Insomma, una vera e
propria batosta che si abbatte
sull'operato del personale del
pronto soccorso.
Ma limitarsi a gettare la croce sulle spalle di una forza lavoro esposta ad un flusso ininterrotto di pazienti, in un ambiente caratterizzato da un'estrema
tensione e pressione e con turni spesso massacranti, è forse
troppo riduttivo.
(m.p.)
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2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 14
Radiologia arriva a settembre
scia, l' n
ci dell'assessore Marroni
SPINOSI IN CRONACA
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2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 15
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«Non far sentire i pazienti abbandonaty>
L'assessore Marroni durante la visita al pronto soccorso: «L'aspetto clinico è ottimo, ma occorre lavorare sull'accoglienza»
1 PISTOIA
Il rapporto ospedale-paziente:
questo il fronte su cui, secondo
l'assessore regionale alla sanità Luigi Marroni, ieri in visita al
San Jacopo, bisogna lavorare
per permettere alla sanità di fare il salto di qualità.
Per rendersi conto dei problemi - laddove esistessero non era stato scelto probabilmente il giorno migliore. Il periodo vacanziero (e soprattutto la vigilia di ferragosto) è infatti taumaturgico per quella
lunga serie di dolori e doloretti
che, classificati sotto i nomi di
"codice azzurro" o "codice
bianco" portano ad affollare i
pronto soccorso degli ospedali
(con conseguenze sui tempi di
attesa per la visita). Per questo,
all'assessore Marroni, la visita
al pronto soccorso del San Jacopo non ha probabilmente
potuto dare il polso della situazione di quello che dagli utenti
viene avvertito - reale o meno
che sia - come il principale problema del reparto, quello dei
tempi di attesa.
Questo nonostante un arrivo "parzialmente a sorpresa",
nel senso che l'assessore, atteso da programma per l'una
(con orari che di solito tendono a dilatarsi) è invece arrivato
prima di mezzogiorno. Una visita, come ha spiegato lo stesso
Marroni che fa parte di un tour
in tutti gli ospedali toscani, e,
nello specifico, nei diversi
pronto soccorso, spesso primo
interfaccia tra cittadino e sanità.
Marroni ha fatto un giro dei
vari spazi del pronto soccorso,
accompagnato dal direttore generale dell'Asl 3 Roberto Abati
e dal direttore del reparto Andrea Cai, soffermandosi in particolare davanti a un monitor:
lo schermo appeso alla parete
che indica i tempi di attesa dei
pazienti. Uno schermo dai numeri che, come detto all'inizio,
ieri (così come presumibilmente oggi), non davano indicazioni significative del disagio vissuto dagli utenti sotto forma di
tempi di attesa. Una questione
molto sentita, oggetto appena
pochi giorni fa di una sorta di
blitz del consigliere regionale
di An Fratelli d'Italia Giovanni
Donzelli che, tra i vari problemi che aveva evidenziato, aveva puntato il dito in particolare
proprio sul quanto devono
aspettare le persone prima di
essere visitate.
Una questione affrontata
dallo stesso Marroni nel discorso di fine visita, anche se all'interno di un contesto più ampio, quello dell'accoglienza.
Un discorso che, probabilmente, vale per Pistoia come per le
altre realtà ospedaliere della
nostra regione, visto che lo
stesso Marroni, affrontando
l'argomento, parla al plurale:
«Sto dedicando queste due settimane alla visita degli ospedali della Toscana e, in particolare ai reparti di pronto soccorso. Reparti che rappresentano
spesso un luogo di tensione.
Ho chiesto ai direttori generali
sul conte si sono organizzati
nei pronto soccorso sul lato
dell'accoglienza e dell'informazione».
È su questo fronte, infatti,
che secondo l'assessore occorre lavorare: «Sul lato clinico,
sul ciò che accade al paziente
una volta preso in carico dai sanitari - ha proseguito Marroni
- il livello è ottimo. Il percorso
delle cure va bene, quello che
spesso manca è il rapporto di
comunicazione, del percorso e
dei tempi, in modo che pazienti e familiari non si sentano abbandonati. Occorre in un certo
senso lavorare sull'empatia, è
su questo fronte che possiamo
chiedere di più, perché anche
la percezione è importante».
Una percezione (o un problema reale, a seconda dei punti
di vista), che al momento non
è evidentemente eccellente.
Pesciaw pochi giorni per la nuova radíología
in arrivo anche augiogra.fo e a.mrmografo
Non solo Pistoia. N ella visita
lampo di ieri dell 'assessore
regionale Marroni si è pilato
anche degli altri due ospedali
aziendali . quelli di Pescia e San
Marcello , Su Pescia Marroni ha
ricordato come il reparto dei
pronto soccorso sia stato
r`ssanovato appena pochi mesi fa,
con il raddoppio degli spazi a
disposizione , e a ricordato anche
l'imminente arrivo della nuova
radiologia, quella che troverà
posto esattamente sotto il reparto del pronto soccorso dando tempi
hrevisshaai ( i primi di settembre , quindi questione di giorni pini che di
setthaaane) e il prossimo arrivo deii 'angiografo . In quest'ultimo caso
però non sono stati indicati tempi precisi (anche perché stando tagli
annunci fatti in passato da altri quell'apparecchio avrebbe già
dovuto essere presente) . Nel discorso Pescia è poi intervenuto
anche Abati ( nella foto), corno icando anche il prossimo arrivo di un
mammografo al Cosma e Damiano. Una notizia quest ' ultima sconto
attesa, visto che quello presente adesso aveva cominciato a
risentire dell 'età, cola numerosi guasti e conseguenti proteste.
Sempre Abati è poi intervenuto sulla questione di San Marcella e in
particolare - visto il soggetto della visita di ieri sul pronto soccorso
dell'ospedale montino: «Contrariamente aquanto si sente dire il
pronto soccorso di San Marcello non è stato soppresso. La realtà di
prima è la stessa di adesso , anzi, con qualcosa in pio. Chi dice che
abbiamo chiuso quel reparto semplicemente dice il falso.
Addirittura adesso che ne abbiamola possibilità stiamo pensando
di farvi del lavori di ammodernamento»
Lo dimostra l'annuncio del
direttore Roberto Abati, il quale, confermando la «necessità
di migliorare i rapporti di comunicazione» ha annunciato
che l'AsI 3 sta «lavorando per
potenziare il personale di Pistoia e anche di Pescia per facilitare in particolare il rapporto tra
sanitari e familiari dei pazienti».
2. Sanità fiorentina e toscana
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Visita a sorpresa in ospedale dell'assessore
L'amministratore regionale Marroni ha visto il pronto soccorso e ha incontrato i pazienti
1 PRATO
Giornata molto intensa, anche
quella di ieri, per l'assessore al
diritto alla salute Luigi Marroni, che, proseguendo nel suo
programma di visite nei pronto
soccorso degli ospedali toscani, è stato oggi nei pronto soccorso degli ospedali di Prato, Pistoia e Lucca. La visita è partita
da Prato. L'assessore Marroni
ha incontrato i pazienti e gli
operatori del pronto soccorso e
si è intrattenuto a lungo a parlare con loro. Ha visitato la control room, la centrale di controllo, punto nevralgico dell'ospedale. E anche il pronto soccorso pediatrico: all'interno del
pronto soccorso, sono state al-
lestite infatti una sala d'attesa
dedicata ai bambini, con giochi
e tv, e due sale visite . In funzione anche l ' osservazione breve
pediatrica. In un anno, il pronto soccorso del Santo Stefano
ha registrato un aumento di accessi di bambini del 40 % . Nel
2013, il pronto soccorso dell'
ospedale di Prato (prima nel
vecchio, poi nel nuovo ospedale) ha registrato 90.500 accessi.
Gli accessi registrano un aumento del 5 % ogni anno. Nonostante l'aumento di accessi, il
pronto soccorso di Prato mantiene ottimi standard , sia in termini di prestazioni che di tassi
di ricovero. "Come Regione abbiamo finanziato un Piano speciale per Prato di 3 milioni e
mezzo - ha ricordato l'assessore Marroni - Una serie di misure per favorire iniziative sul territorio, per alleggerire la pressione sul pronto soccorso, sia
in entrata che in uscita. Iniziative che verranno messe in atto
nei prossimi mesi". Da Prato,
l'assessore si è spostato a Pistoia, per visitare il pronto soccorso del nuovo ospedale. Anche lì
ha incontrato cittadini e operatori, ponendo grande attenzione ai percorsi all'interno del
pronto soccorso, dove una cartellonistica informa in tempo
reale quanti sono i pazienti in
trattamento e di che codice colore, e avverte anche quando i
tempi si prolungano, per un'
emergenza in atto.
II pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano
2. Sanità fiorentina e toscana
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Pochi posti letto e parcheggi esosi
il rapporto di Ferragosto del Centro peri diritti del malato: le "ferite aperte" del nuovo ospedale Santo Stefano
di Azelio Biagioni
D PRATO
Ospedale e magagne. E' il Centro per i diritti del inalato a stilare un bilancio, tradizionale
appuntamento di Ferragost, di
quanto non va al "Santo Stefano", oltre ad altre problematiche inerenti il mondo della sanità a Prato.
«Il nostro nosocomio è piccolo - spiega Fabio Baldi presidente del Centro per i diritti
del malato - Devo dire che è
bello, funzionale e moderno,
ed è grazie alla professionalità
degli operatori se finora ha retto bene ai bisogni della popolazione. In merito alla ' capienza'
piccola, il dato lo conferma la
conferenza Stato-Regioni, visto che i nuovi standard ospedalieri prevedono il tetto di 3,7
posti letto ogni mille residenti
ufficiali (di cui tre per gli acuti
e 0,7 per lungodegenze - cure
intermedie). A Prato i posti letto all'ospedale sono 540 afronte delle 253mila persone residenti. Inoltre, ma forse mi può
essere sfuggito, non ho visto
l'apertura di altri diciotto posti
letto per le cure intermedie a
luglio come annunciato dalla
Regione».
Fabio Baldi prosegue raccontando come già nel gennaio 2012, in fase di cantiere,
avesse espresso la necessità,
come Centro per i diritti del
malato, di fare delle modifiche
per l'uscita e l'entrata dei malati.
«Nella zona barellati - dice i pazienti vengono scaricati
dalle anibulanze in un piazzale dove non ci sono protezioni.
Si tratta di quanti devono accedere al nosocomio per accertamenti oppure per radiografie
o visite. Le persone escono dal
mezzo caldo e soprattutto in
inverno devono transitare per
una zona con uno sbalzo notevole di temperatura, dove i familiari, in caso di pioggia, sono costretti ad aprire l'ombrello per riparare almeno la testa
del loro congiunto. E' necessario creare, dunque, modifiche
perché questa situazione non
si verifichi più».
Altro problema che il Centro
per i diritti del malato segnala
è quello inerente la cartellonista per il pronto soccorso.
«Che - sostengono - non è sufficientemente chiara. La scrit-
ta in verticale non aiuta nella
lettura, soprattutto gli anziani
e gli stranieri. Inoltre, le indicazioni per il Pronto soccorso dovrebbero essere riportare pure
in altre lingue, così come era al
`Misericordia e Dolce'. Oltre a
facilitazioni di accesso al Pronto soccorso con l'utilizzo della
camera calda per quanti arrivano con mezzi propri». Il Centro per i diritti del malato ricorda, poi, il recente rapporto
dell'Istituto superiore della
Scuola Sant'Anna, secondo
cui il 4,5% dei malati usciti in
dimissione nel giro di pochi
giorni viene di nuovo ricoverato. Ed ancora dito puntato contro il parcheggio a pagamento
(dal 21 marzo) dell'ospedale.
«Il parcheggio è semideserto commenta Fabio Baldi - Le
persone lasciano i propri mezzi al parcheggio gratuito di via
Foscolo e nelle vie di Galciana.
E preferiscono farsi un pezzo a
piedi per raggiungere la struttura anziché pagare un giuro
l'ora. Tra l'altro - sottolinea il
presidente del Centro per i diritti del malato - per arrivare al
S. Stefano non ci sono marciapiedi e le persone che lasciano
la loro auto altrove percorrono
la carreggiata, e la cosa è se-
condo me pericolosa». La proposta che Baldi lancia è di ridurre la tariffa del 50% per
uno-due mesi e vedere se c'è
maggior utilizzo vista la tariffa
più bassa. Dall'ospedale, il
Centro per i diritti del malato
passa ad analizzare il tema delle liste d'attesa. A Roma- spiegano - si sono impegnati a tenere aperti trentadue centri,
uno per distretto, che garantiranno assistenza per dodici
ore al giorno, anche nei festivi.
In Toscana molti sono già
chiusi nei prefestivi. Baldi torna, inoltre, a ribadire l'importanza del numero unico per le
emergenze. «L'Unione Europa
lo ha chiesto nel 2010 - spiega
il presidente del Centro - La
Lombardia ed il Lazio lo stanno applicando ed all'estero sono attivi. Dobbiamo accelerare i tempi». Infine, le barriere
architettoniche. «Sembra che
queste non interessino a nessuno - tuonano dal Centro Ed il 28 luglio a Casale un bambino con difficoltà motorie si è
lamentato col sindaco per i vari ostacoli che rappresentano
una limitazione alla sua libertà
di movimento. C'è tanto ancora da fare - concludono - per
togliere questi 'muri'».
01 RIPRODUZIONE RISERVATA
L'insufficienza dei posti letto dei nuovo ospedale Santo Stefano è n tema centrale nel rapporto annuale dei Centro per i diritti dei malato
2. Sanità fiorentina e toscana
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'TROPPI ACCESSI IMPROPRI AL SAN GIUSEPPE. AL VIA A SETTEMBRE UN PROGETTO SPERIMENTALE PER MIGLIORARE IL SERVIZIO
aonto soccorso: 19s
PRONTO soccorso ingolfato dai codici bianchi e azzurri, quelli a bassa priorità. Nel 2013
hanno rappresentato il 25 per cento degli accessi totali risultando una delle principali cause delle lunghe attese e quindi uno dei motivi
di insofferenza e percezione negativa nei confronti del servizio.
L'Asl 11 ha quindi deciso di correre ai ripari.
Come? Attraverso un progetto sperimentale
che patirà a settembre, dopo averne condivisiso le linee guida con le organizzazioni sindacali e il personale aziendale. I dati che hanno fatto scattare il campanello d'allarme si riferiscono agli accessi impropri nell'anno 2013: circa
17.000, dei 67.531 complessivi, sono stati a bassa priorità (codice bianco e azzurro). L'analisi
dei dati dell'anno passato e il trend dei primi
mesi del 2014, nonché il confronto dei corrispondenti periodi degli stessi anni, hanno convinto la direzione aziendale dell'Asl 11 sulla
necessità di elaborare un progetto per il miglioramento del pronto soccorso del San Giuseppe.
«Nel mese di giugno - spiega l'Asl - la direzione aziendale ha costituito e coordinato una
task force con il compito di analizzare i percorsi e l'organizzazione del PS, individuare
criticità e punti di forza e definire possibili
azioni di miglioramento. L'obiettivo assegnato al gruppo è di individuare, progettare, implementare e verificare gli interventi di miglioramento finalizzati alla soddisfazione dei
cittadini che accedono al PS e che dovranno
tenere conto di varie finalità: assicurare tempi
di visita del malato dopo il triage secondo gli
standard delle linee-guida; avviare le persone
verso le strutture ambulatoriali e diagnostiche
un piano per fiduiTe le attese
ni per la promozione della salute e l'accesso ai
servizi sanitari, sviluppando in particolare il
concetto di `uso corretto' del PS. Per il raggiungimento di tali obiettivi saranno anche
istituiti dei focus group tra operatori e cittadini: questi ultimi saranno coinvolti per acquisire le loro osservazioni circa il servizio del PS e
che in prima persona hanno sperimentato».
«LA TASK FORCE - prosegue l'Asl - ha
delineato, quindi, le seguenti strategie: aumentare l'appropriatezza degli accessi rispondendo ai bisogni sul territorio in modo da ridurre l'afflusso; selezionare in modo adeguato
le problematiche in modo da indirizzare il paziente nel percorso idoneo e rendere così più
fluidi i percorsi; assicurare un adeguato flusso
verso i reparti di degenza per quei pazienti
che necessitano di ricovero in modo da liberare risorse. Le azioni e soluzioni individuate saranno oggetto di confronto il 2 settembre con
le organizzazioni sindacali (che hanno già ricevuto la bozza di progetto in visione), e con il
personale del PS e delle strutture ospedaliere
che interagiscono con il medesimo (il 3 settembre), il tutto allo scopo di ottenere la massima condivisione e diffusione dei contenuti.
Dopodiché sarà dato il via al progetto da sperimentare nel corso di un anno».
l DATI
Nel 2013 un quarto degli accessi
(17mila dei 67.531 totali) sono stati codici
bianchi e azzurri, quelli a bassa priorità
secondo tempi e percorsi congrui con la loro
condizione di salute; garantire elevati standard di valutazione infermieristica, tempestivi e in spazi idonei a garantire la privacy della
persona; assicurare informazioni tempestive
ai pazienti e in sala d'attesa mediante pannelli, schede, audiovisivi che diano indicazioni,
in italiano e in inglese; sviluppare l'impiego
di mediatori culturali per le persone straniere
al fine di sviluppare la consapevolezza e la responsabilizzazione del ruolo attivo dei cittadi-
eSPEt aALE Pronto soccorso dei
San Giuseppe di Empoli
2. Sanità fiorentina e toscana
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Strada e
un confronto
con Marroni
L'ASSESSORE al diritto
alla salute della regione Toscana, Luigi Marroni, ieri
era in visita al pronto soccorso dell'ospedale «San Luca».
Una visita che rientrava in
una serie di sopralluoghi effettuati nelle strutture di
pronto soccorso toscane. A
margine della visita il sindaco Alessandro Tambellini
ha accompagnato l'assessore
regionale sul luogo del cantiere dove sari aperta la muova strada di collegamento tra
l'ospedale e la via Romana,
per la quale è stato ottenuto
ire qu_. arni il via libera
da parte della Soprintendenza ai beni archeologici dopo
i relativi saggi di scavo . Il sindaco Tambellini e l'assessore Marroni hanno anche affrontato nel loro colloquio la
problematica legata alla sosta delle auto per quanti si recano al San Luca. Il sindaco
su questa specifica questione
ha ribadito la volontà
dell'amministrazione comunale di andare a reperire alcune aree in zona da destinare
al parcheggio gratuito a servizio dell'ospedale.
2. Sanità fiorentina e toscana
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D I REZI ON E AZI ENDALE E PRI MAR I O RILANCIANO I PIANI Di SVILUPPO
«LA CHIUSURA della sala gessi
dell'ospedale di Castelnuovo?
Una notizia totalmente destituita
di fondamento». La direzione
aziendale dell'Usl chiude senza
appello la voce di cui ci siamo occupati nell'edizione di ieri. Anzi
ribadesce «gli ottimi risultati conseguiti dalla struttura di ortopedia di Castelnuovo, guidata dal
dottor Alessandro Giusti, insieme a quella di Lucca diretta dal
dottor Andrea Gallacci», sottolinea che l'obiettivo è anzi quello di
un ulteriore sviluppo e di un'implementazione
del
settore.
«Nell'ambito della progettualità
legata alle nuove sale operatorie
- spiegano all'Azienda UsI - è
infatti previsto nei prossimi mesi
un ampliamento e adeguamento
.
della sala gessi».
«L'ORTOPEDIA di Castelnuovo - aggiunge il dottor Giusti è una struttura funzionale, ben
supportata dalla sala gessi, che
rappresenta uno dei suoi principali biglietti da visita. Non capiamo
come possano diffondersi voci
senza alcun fondamento, su un
servizio che non è mai stato messo in discussione, perché fondamentale per la cittadinanza e per
l'organizzazione aziendale, e che
anzi nei prossimi mesi verrà migliorato dal punto di vista strutturale. I risultati ottenuti e che otterremo sono legati alla disponibilità e alla professionalità del personale e alle buone condizioni in
cui la direzione aziendale, che rin-
grazio, ci ha permesso di operare
in questi anni».
I TIMORI che hanno originato
le voci di chiusura della sala gessi
i
«Le informazioni che stanno
circolan o non trovano
riscontro nei documenti»
si legano al prolungato assalto alla
sanità nella valle del Serchio. Come abbiamo scritto nell'edizione
di ieri negli ultimi cinque anni è
stato necessario un lavoro «di contenimento» all'assalto della regione all'ospedale «Santa Croce» da
parte dell'assessore comunale
Franco Bianchini e del sindaco
Gaddo Gaddimentre ora spetta al
nuovo sindaco Andrea Tagliasacchi e all'assessore alla sanità Patricia Tolaini stare con «gli occhi
aperti» e agire in tutte le sedi competenti per garantire e tutelare la
funzionalità del presidio ospedaliero di Castelnuovo. Sulla bontà
dell'ortopedia di Castelnuovo, oltre agli studi di budget e alle statistiche dell'assessorato regionale
alla sanità, ci sono le continue
espressioni di soddisfazione dei
pazienti che hanno beneficiato degli ottimi servizi medico-professionali e di grande umanità durante il loro ricovero nella struttura
di Castelnuovo.
1 E L'Azienda U si smonta le voci di ridimensionamento dell'ortopedia
í la 1,11 g-i n-:fo 1—ù w-ráfy,
il -enüxr. Ir. —idi nn-l,l l [,gli
2. Sanità fiorentina e toscana
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II
PARLA
il smantellare
«I jcc
i servizi della nostra Valle»
F ERMA contrarietà a qualsiasi ipotesi di taglio
riguardante i servizi ospedalieri della Valle. Così il sindaco di Barga M arco Bonini a seguito
delle voci di possibili tagli all'ortopedia
dell'ospedale Santa Croce di Castelnuovo. Voce per la quale ha voluto esprimere tutta la sua
preoccupazione. «Impossibile anche solo pensare che in un ospedale come quello di Castelnuovo, dove esiste un pronto soccorso, che
non possa più esistere una sala gessi - commenta Bonini -. Nello spirito anche dell'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Barga, noi siamo per la massima difesa dei
servizi dei due ospedali di Barga e di Castelnuovo. Ci opporremo a qualsiasi eventuale ipotesi
di tagli riguardante un servizio fondamentale
per tutta la Valle come quello di ortopedia».
2. Sanità fiorentina e toscana
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`E1rrJ gongola
per fl documento
sul futuro della sanítà
nella Valle dei Serchío
ESPRIME la sua piena soddisfaziol'esito del consiglio comunane,
le che nei giorni scorsi ha affrontato il tema della sanità in valle del
Serchio, Umberto Sereni, consigliere di opposizione. L'ordine del giorno approvato congiuntamente da
maggioranza ed opposizione, dove
di fatto si considera definitivamente tramontato il progetto ospedale
unico e si rilancia un impegno per
la difesa e la salvaguardia dei due
presidi ospedalieri, (così lo vede
l'ex sindaco ndr) viene considerato
dallo stesso come una vittoria del
proprio gruppo: «Abbiamo imposto la discussione sull'argomento sanità - dichiara - ed abbiamo ottenuto la votazione di un documento
congiunto di tutto il consiglio comunale che di fatto fa decadere la
sciagurata linea portata avanti in
questi cinque anni dal sindaco Bonini relativamente alla realizzazione dell'ospedale unico. Una linea
che ha portato solo allo sfascio politico e di unità di intenti della Valle
del Serchio che per questo si è indebolita. Di fatto - aggiunge Sereni
- con questo ordine del giorno, si
rilancia quella che era la mia linea
di intervento, volta unire alta e bassa Valle del Serchio nella difesa dei
due presidi».
SECONDO Sereni adesso l'amministrazione comunale si deve affrettare a distribuire il documento approvato alla Regione Toscana e al
Governatore Rossi per far capire
quali sono le reali intenzioni circa
la politica sanitaria. Anche perché,
secondo lui, i continui colpi alle
fondamenta della sanità della Valle
del Serchio, i continui tentativi di
indebolimento e di riduzione dei
suoi servizi, sono frutto della politica di questi anni: «Le guerre della
Valle hanno favorito gli attacchi di
chi vorrebbe la sanità della Valle
del Serchio come bacino di sfogo,
capro espiatorio, delle disgrazie della sanità lucchese».
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alivil.r
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2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 23
L'assessore regionale alla Sanità
Luigi Marroni ieri in visita
all'ospedale San Jacopo
A pagina 7
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 24
OSPEDALE
A sinistra l 'assessore
Luigi M arroni al
pronto soccorso
durante la sua visita
di ieri mattina.
N ella foto piccola,
l'ingresso
al parcheggio del San
Jacopo ancora
al centro di
polemiche
NUOVO PERSONALE
«COMUN ICARE» CON I PAZI ENTI
Usita al San Jacopo dell'assessore regionale Marroni
FIN AIV nuovo personale per migliorare capacità di accoglienza e comunicazione del pronto soccorso dell'ospedale San Jacopo. Questo, almeno, è quanto
annunciato dal direttore dell'Azienda sanitaria locale, Roberto Abati, ieri, in occasione della visita dell'assessore regionale
alla sanità, Luigi Marroni, nel pieno del
suo tour ferragostano fra gli ospedali.
STESSO rappresentante della giunta Toscana ha assicurato il suo sostegno a
un'operazione necessaria per rispondere
a uno dei bisogni più sentiti dalle tante
persone che ogni giorno si recano al pronto soccorso e si trovano poi molto spesso
costrette a lunghe ore di attesa senza nes-
2. Sanità fiorentina e toscana
suna informazione. L'intenzione è quella di «rendere i pronto soccorso, posti più
amichevoli, in cui il cittadino percepisca
di essere curato prima ancora di essere curato». «Abbiamo già chiesto al direttore
generale - ha spiegato Marroni - una
riflessione sull'organizzazione soprattutto per quanto riguarda gli aspetti dell'accoglienza e della comunicazione. Il servizio clinico è infatti già di ottimo livello
ma sappiamo che i cittadini chiedono
una maggiore empatia».
A DOVER cambiare marcia, quindi, secondo gli input della Regione, sono tanto i servizi sanitari offerti quanto l'approccio ail cittadino. Vale per il San Jaco-
po a poco più di un anno dall'inaugurazione, come per i presidi di Pescia e San
Marcello. «Non è vero che con la riorganizzazione abbiamo soppresso il servizio
sulla montagna - ha sottolineato in proposito Abati -. Intanto, stiamo anche lavorando per potenziare il personale a Pistoia e Pescia, per facilitare le relazioni
con chi è in attesa. Si tratta di un aspetto
- ha ammesso Abati - che forse avevamo sottovalutato».
QUANTO alla centrale 118 unificata
con Empoli, l'assessore ha confermato
che l'operazione sarà conclusa entro l'anno e che pertanto presto sarà presentato
il progetto della sede operativa.
Pagina 25
Al
' 5%
de i d i mess i
torna i n cors i a
poco dopo »
FABIO BALDI si
sofferma a riflettere su un
dato che è stato reso noto
di recente dalla Scuola
Superiore Sant'Anna.
«Nel report viene segnalato
che il 4,5% di malati usciti
in dimissione nel giro di
pochi giorni si ricovera
nuovamente. Forse la
formula per intensità di
cura deve essere ancora
messo a punto soprattutto
con l'organizzazione
sanitaria adeguata del
territorio», dice il
presidente del Centro
diritti del malato.
Baldi lancia anche un'idea
per abbattere le liste
d'attesa prendendo spunto
dall'esempio di Roma:
«Nella Capitale da ottobre
si sono impegnati a tenere
aperti 32 centri, uno per
distretto, che garantiranno
assistenza per 12 ore al
giorno anche nei festivi...
Qui, in Toscana, molti
sono chiusi già fin dai
prefestivi».
C'è poi una domanda: «Qui
siamo sempre in Italia, ma
a Roma e a Milano esiste il
numero unico delle
emergenze, il 112. A
quando il numero unico
dell'emergenza anche per
la Toscana?». Non è
escluso che per Prato possa
essere in arrivo qualche
importante novità proprio
su questo fronte.
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 26
L'ASSESSORE REGIONALE HA COLTO L'OCCASIONE PER RICONFERMARE IL PIANO SPECIALE PER PRATO
Marroni fa tappa al pronto soccorso, ma e deserto
PRONTO soccorso non riconoscibile rispetto ai giorni di routine con pochi pazienti
in visita, un paio di utenti in barella nei corridoi e nessun utente nella sala d'attesa: la classica inflessione della settimana centrale d'agosto
per uno dei pronto soccorso toscani che nel
2013 ha registrato 90.500 accessi con trend di
crescita annuale del 5% e in un solo anno con
un aumento di accessi di bambini del 40%. È
quanto ha trovato ieri mattina l'assessore regionale alla salute Luigi Marroni nel varcare la soglia del «Santo Stefano», tappa con Pistoia e
Lucca, del suo tour agostano nelle strutture
ospedaliere toscane. Un po' diverso rispetto alla quotidianità, ma comunque un'occasione
per l'amministratore regionale «di incontrare e
ringraziare quanti in questi giorni estivi garantiscono un lavoro efficiente a servizio della salute dei cittadini. E un modo anche per esprimere la mia vicinanza al lavoro di tanti professionisti». Marroni è stato accolto dal direttore
generale dell'Asl 4, Edoardo Majno, dal diretto-
RH CORSRA Al centro l'assessore Marroni Attalmi
re sanitario Simona Carli, dal direttore del
pronto soccorso Simone Magazzini insieme al
suo staff di medici e infermieri, da Lucia Livatino, che hanno tracciato il punto della situazione, mostrando locali e novità apportate al
pronto soccorso. Presto nella sala d'attesa arriverà lo schermo con il quale monitorare lo stato dei codici in accesso. Un servizio di prima
linea che ieri si è mostrato senza particolari affollamenti e come fa sapere il direttore sanitario Carli « senza problemi di letti per i ricoveri.
Anche stamani (ieri, ndr) ne abbiamo 20 liberi». Marroni si è congratulato per le migliorie
apportate alla struttura del pronto soccorso, in
particolare per l'ala delle emergenze pediatriche ricavata in apposito spazio con giochi e tv,
due sale visite e l'osservazione breve pediatrica.
Marroni ha riconfermato la volontà di partire
fra settembre ed ottobre col piano speciale per
Prato da 3 milioni e mezzo di euro che interesserà la organizzazione sanitaria sul territorio
«con casa della salute, letti a bassa intensità di
cura e percorsi con i medici di medicina generale a supporto dell'ospedale per intensità di cura per alleggerire la pressione sul pronto soccorso, sia in entrata che in uscita. Si lavorerà anche su altri due fronti: l'abbattimento delle liste d'attesa e il settore odontoiatrico».
Sara Bessi
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 27
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'incontro dell'assessore Marroni alla Croce Verde di Viareggio
«Sono troppo lunghe k fiste di attesa, per R ske
1-na H punto di prímo soccorso funziona, bene»
«LA VISITA dell'assessore regiona.le alla. Sa.lutep Luigi Marroni ci
ha. fatto molto piacere: il nostro `osservatorio' ,gßi ha offerto un
bello spaccato di come va la sanità in Versilia.». Il presidente della.
Croce Verde, Carla ViaFoli sintetizza cosi l'incontro che l-ra avuto
nel pomeriggio con il numero uno della Toscana. in fatto di salute
pubblica. «Gli abbiamo spiegato qual è la nostra attività sottolinea. ancora ----- in convenzione con l'Asl 12 Via.reggío.
Parlando con l'addetta. al Cup ad esempio ha. avuto la
controprova che il vero limite della sanità. sono le liste di attesa:
c'è il caso di un'ecodoppler per il quale servono 140 giorni. `Ci
stiamo lavorando' ha. risposto Marron'r». Insomma. l'assessore
regionale si è reso conto che sul territorio la risposta operativa
c'è. «Gli abbiamo mostrato i dati del nostro punto di prí5-sro
soccorso -- ha. concluso Carla Vivoli -: è stata una. verifica.
positiva per rivela.re in questo rnodo possano essere limitato il
numero dei pazienti che in maniera impropria. si recano al pronto
soccorso dell'ospedale unico».
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 28
FOTO DEL C;,°;
, -,/„ •,,-,,-
L'ASSESSßkE re äonate at diritto atta salute
prosegue it suo 'tour' negli ospedali toscani. Ieri
ha visitato i pronto soccorso dei nuovi nosocomi di
Prato, Pistoia e Lucca
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 29
PARTITO DEMOCRATICO
Distretto sanitario 0Kima libera alla variante
,
/ ROSIGNANO
Il Pd di Rosignano saluta con
soddisfazione l'approvazione
definitiva della variante urbanistica, dopo l'adozione del 6 febbraio. «Con tale atto - scrive la
segreteria - l'amministrazione
comunale si è dotata dello strumento urbanistico per la realizzazione del nuovo distretto socio-sanitario, denominato la
"Casa della Salute", che sorgerà
in località Casalino a Rosignano
Solvay, in una zona baricentrica, e facilmente raggiungibile
da tutte le frazioni del Comune
e non solo. In questo modo si
completerà, in tempi che si auspicano brevi, quella visione dei
servizi sociali e sanitari territoriali pubblici per Rosignano e
tutta la Bassa Val di Cecina; visione che aveva cominciato a realizzarsi con la costruzione dell'
Ospedale zonale di Cecina». E
continua: « Sarà una struttura di
circa 10 mila mq., da realizzarsi
con criteri della bioarchitettura
e della bioedilizia. La nuova
struttura ospiterà oltre ad attività già esistenti nel distretto di
Rosignano anche nuovi servizi
diagnostici, ambulatoriali e sociali in un'ottica di integrazione
con il volontariato ed il privato
sociale, oltre che con i medici
del territorio ed i medici della
continuità assistenziale».
di
Rosignano
Il
Pd
"continuerà a mantenere un impegno attivo nei riguardi di tutti
i soggetti interessati a questa realizzazione: l'amministrazione
comunale, l'Azienda Usl 6, nonché le organizzazioni sindacali
(Cgil, Cisl e Uil) della Provincia
di Livorno, in modo tale che la
"Casa della Salute" sia realizzata al più presto ed in modo da rispondere al meglio, alle esigenze dei cittadini interessati. Proprio perché la Casa della Salute
è rivolta a tutti i cittadini di Rosignano e della Bassa Val di Cecina, al nostro partito dispiace
che i gruppi di opposizione, in
consiglio comunale, abbiamo
votato contro questo provvedimento».
ILTIRRENO
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 30
i aH AsI, tenipi 1,
Lucca: mesi d i attesa per Tac e risonanza, in arrivo il polo territoriale
In attesa che decolli l'attività al
San Luca e che al Campo di
Marte venga creato il polo radiologico territoriale sono lunghi i tempi di attesa per una serie di esami Asl, in particolari
quelli legati a Tac e risonanza.
IN CRONACA
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 31
(a
e
Attese dì mesi per rison,
e eT
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Per le prestazioni programmate si aspetta da 49 a 187 giorni. L'Asi lavora per introdurre miglioramenti organizzativi
di Fabrizio Tonelli
® LUCCA
Ci sono due categorie di tempi
di attesa nella tabella che l'Asl
aggiorna periodicamente sulle prestazioni e le visite erogate nei centri dell'azienda.
Quella cosiddetta differibile,
per una prestazione di routine
da eseguire entro 15-30 giorni
perle visite o entro 30-60 giorni per gli accertamenti diagnostici. E quella definita programmata, in base alla quale
la prestazione può essere fissata in un arco di tempo maggiore in quanto non influenza la
prognosi, il dolore, la disfunzione, la disabilità.
Se si tiene conto della prima
categoria, l'Asl sostiene di essere in grado di erogare una visita specialistica al massimo
entro 14 giorni e una Tac e una
risonanza entro 10-11 giorni.
Se però il parametro di riferimento è la classe programmata, quella più comune, vediamo che i tempi di attesa si allungano a dismisura, raggiungendo addirittura i 111 giorni
per una visita dermatologica e
i 187 giorni per la risonanza
della colonna senza contrasto.
L'apertura del nuovo ospedale, l'installazione e la messa
a regime di alcune grandi tecnologie, la prossima attivazione di un polo radiologico terri toriale al Campo di Marte nell'
ottica di arrivare a una vera e
propria cittadella della salute,
stanno influenzando ovviamente anche i tempi di attesa
delle prestazioni, degli esami
più ancora che delle visite specialistiche. Vediamo il quadro
attuale.
Le visite. Il tempo massimo di
attesa in classe differibile previsto dalla Regione per la visita fisiatrica e quella pneumologia è di 30 giorni, per le altre
è di 15 giorni. Stando ai rilevamenti pubblicati dall'Asl 2 sul
proprio sito Internet, gli obiettivi vengono rispettati. Se però
dalla classe differibile si passa
a quella programmata ci si
rende conto che, oltre a dermatologia, anche per oculisti ca e ortopedia si attende più di
30 giorni, che diventano 49
per pneumologia e 67 per fisiatri a.
Risonanze e Tac. In classe differibile tutto ok, esami garantiti
2. Sanità fiorentina e toscana
Risonanza encefalo
83
Risonanza encefalo con contrasto
73
Risonanza colonna
187
Risonanza colonna con contrasto
73
Risonanza addome con o senza contrasto
49
Tac capo
Tac torace
52
Tac addome
80
Tac addome con contrasto
56
Tac rachide
52
Tac rachide con contrasto
91
Tac bacino
52
Rx colonna
21
Rx torace
5
Ecocolordopplergrafia cardiaca
59
Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici
102
Ecografia addome superiore o inferiore
12
Ecografia addome completo
80
Ecografia ginecologica
25
Esofagogastroduodenoscopia
73
Colonscopia
112
Spirometria
5
Test cardiovascolare da sforzo
Elettrocardiogramma
40
5
Elettromiografia
185
Esame del fundus oculi
109
Fonte: Asl
Va meglio
la situazione
per gli
accertamenti
della radiologia
tradizionale. Tempi rapidi
solo nella classe
differibile
Una cittadina
protesta:
mi hanno
fissato al 28 agosto
un esame urgente, avrei
speso 46 euro, l'ho fatto
subito dal privato
pagando meno
entro 11 giorni. In classe programmata la situazione cambia e l'accertamento che richiede minori attese è la risonanza all'addome inferiore
con contrasto o quella muscolo scheletrica che vengono effettuate in 49 giorni. Attese
più lunghe come detto per la
Rm della colonna (187 giorni),
per le Tac all'addome inferio-
re senza contrasto e del rachide con contrasto, che richiedono 91 giorni.
La radiologia tradizionale. Qui
i dati, tutti in classe programmata, indicano tempi di attesa accettabili, nella maggior
parte dei casi gli esami vengono svolti entro 5-6 giorni, maglia nera per la radiografia di
ossa della faccia, l'unica che
Pagina 32
I
Visita cardiologica
28
Visita chirurgica generale
19
Visita dermatologica
111
Visita ginecologica
13
Visita neurologica
4
Visita oculistica
38
Visita ortopedica
33
Visita otorinolaringoiatrica
12
Visita urologica
12
Visita fisiatrica
67
Visita pneumologia
49
Fonte: Asl 2
supera i 30 giorni di attesa
(per la precisione ne servono
35).
Altre prestazioni . Le attività
ecografiche, sempre molto richieste, hanno tempi lunghi,
soprattutto in classe programmata ma in qualche caso anche in quella differibile (43
giorni per l'ecolocolordopplergrafia cardiaca). Impressiona-
2. Sanità fiorentina e toscana
no i 252 giorni per l'ecografia
della mammella, anche se bisogna ricordare che in questo
campo funziona bene l'attività di screening mammografico. Ci sono poi da segnalare i
102 giorni per l'ecolocolordoppler dei tronchi sovraortici e
degli arti superiori o inferiori.
Grande la forbice, tra classe
differibile e programmata, per
alcune prestazioni: l'esofagogastroduodenoscopia passa
da 13 a 73 giorni, la colonscopia da 13 a 112, lo stesso la polipectomia endoscopica dell'
intestino crasso e retto.
I tempi di attesa sono comunque sempre all'attenzione dei vertici dell'Asl. Ne ha
fatto riferimento, in occasione
della sua presentazione, il neo
direttore sanitario Lorenzo Roti (che sarà operativo dalla
prossima settimana), chiamato a operare per dare grande
impulso alle attività territoriali. E ne parla spesso il direttore
generale Joseph Polimeni,
convinto che una volta a regime il San Luca, l'offerta potrà
essere aumentata, grazie anche al lavoro che si sta portando avanti per ottimizzare i
tempi delle prestazioni.
1 tempari . Attualmente il Cup
fissa una visita medica ogni
15-20 minuti, una risonanza e
una Tac ogni 30 minuti, una
ecografia ogni 20 minuti. E
l'Asl sta proprio verificando
se, con una diversa organizzazione, i tempi di esecuzione di
alcuni accertamenti possano
essere ridotti così da farne crescere il numero. Anche se la
vera sfida è quella di cui si parla da anni, ovvero l'appropri atezza prescrittiva (l'Asl 2 è una
delle aziende che ha il tasso di
prescrizione più alto in Toscana) e che riguarda non solo gli
esami, ma anche i farmaci.
La protesta . Una lettrice, Giuseppina Pirrello, affida il suo
caso alla pagina Facebbok del
nostro giornale. «Voglio esprimere un disappunto per quanto riguarda l'assistenza medica. Ho dovuto effettuare un
esame radiologico con urgenza e il Cup mi ha dato appuntamento per il 28 agosto spendendo 46euro Mi sono rivolta
ad uno studio medico e con
grande sorpresa ho effettuato
il controllo ieri mattina spendendo 40euro. Sono una contribuente che ha pagato per 38
anni tutte le tasse e questo è
quello che ci ripagala sanitá».
CRIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 33
Ricetta rossa, occhio ai codice
l 10 ottobre sarà il medico
/ LUCCA
Occhio al codice sulla ricetta
elettronica. I lucchesi chiamati a
pagare il ticket (gli esenti a vario
titolo sono circa 40mila nell'ambito dell'Asl, sui circa 228 mila
assistiti) dal l'ottobre dovranno
fare particolare attenzione alla
sigla, posta in alto sulla ricetta,
che di fatto indica la fascia di
reddito di appartenenza, che appunto determina l'ammontare
del ticket da versare su medicinali, visite specialistiche, esami
e prestazioni di diagnostica strumentale.
Da quella data, il 1° ottobre,
apporre le sigle che determinano il ticket
cambia infatti la modalità di autocertificazione della fascia economica per il pagamento del ticket. Non si potrà più compilare
l'auto certificazione all'atto della
fruizione della prestazione specialistica o, in farmacia, siglare
la ricetta alla consegna dei farmaci. Sulla ricetta infatti, con il
passaggio alla ricetta elettronica, sarà già presente il codice
della fascia economica certificata, risultante cioè dalla banca dati dell'Agenzia delle Entrate e
dell'Inps, riportato dal medico
prescrittore. All'atto dell'erogazione della prestazione ambulatoriale o in farmacia questo dato
non potrà più essere modificato.
E' quindi opportuno verificare
fin da subito e poi annualmente,
nei modi previsti, che il codice
della propria fascia economica
sia presente e che sia corretto. E'
giusto che non sia presente solo
se la fascia economica di appartenenza è superiore a 100mila.
Se il codice è sbagliato o non appare, si dovrà fare un'autocertificazione, a validità annuale, per
evitare di pagare un importo errato.
Dal l'ottobre 2014, se nessun
codice è presente sulla ricetta, si
è tenuti al pagamento del ticket
corrispondente all'importo mas-
simo. È possibile verificare ed
eventualmente autocertificare
la propria fascia economica con
la carta sanitaria elettronica attivata direttamente sul sito della
Regione Toscana oppure ai totem Punto Si presenti anche in
vari punti nei presidi dell'Asl.
In ogni caso è possibile recarsi agli sportelli dell'Asl. Le attestazioni relative all'Isee hanno
validità fino alla scadenza dell'
Indicatore Isee stesso, ossia un
anno dalla compilazione. Le attestazioni e le auto certificazioni
relative al reddito familiare fiscale hanno validità fino al 31 marzo dell'anno successivo.
Ricette rosse, stop alle autocertificazioni per pagare il ticket
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 34
L'assessore M 0
visita e promuove
il pronto soccorso
li operatori»
«Alta qualita dei servizio offerto e dedizione
II sindaco lo accompagna sul tracciato della nuova strada
1 LUCCA
L'assessore regionale alla sanità Luigi Marroni promuove
il pronto soccorso del San Luca: alta qualità del servizio offerto e dedizione degli operatori.
Il riconoscimento arriva dopo la visita che l'assessore ha
effettuato al nuovo ospedale,
dove ha parlato con cittadini
e operatori, e ha visitato le sale di attesa esterne e interne,
le sale visita, l'area osservazione, la medicina d'urgenza al
primo piano (struttura per il
ricovero per un massimo di
72 ore, dipendente anch'essa
dal pronto soccorso).
Tra le particolarità evidenziate, il fatto che al pronto soccorso di Lucca in ogni sala visita ci sono due postazioni
(una con computer fisso, l'altra con portatile), organizzate
in modo sinergico e integrato,
in maniera da favorire la visita
del paziente. Oltre al pronto
il cantiere per la strada
soccorso, l'assessore ha fatto
un sopralluogo anche in terapia intensiva e subintensiva.
Nel 2013 gli accessi al pronto soccorso di Lucca sono stati 64.077 (in aumento rispetto
al 2012), di cui 39% con codici
a medio-alta priorità (rossi e
gialli). Nel 2012 tali codici erano stati il 34,2% del totale.
A margine della visita al San
Luca, il sindaco Alessandro
Tambellini ha accompagnato
l'assessore regionale sul luo-
go del cantiere dove sarà aperta la nuova strada di collegamento tra l'ospedale e la via
Romana, per la quale è stato
ottenuto in questi giorni il via
libera da parte della Soprintendenza ai beni archeologici
dopo i relativi saggi di scavo.
Un tratto di poco meno di
un chilometro che collegherà
l'attuale seconda rotonda alla
via Romana all'altezza di Antraccoli, favorendo l'afflusso
al San Luca da parte degli
utenti che provengono dalla
Piana.
Il sindaco Tambellini e l'assessore Marroni hanno anche
affrontato nel loro colloquio
la problematica legata alla sosta delle auto per quanti si recan o al San Luca.
Il sindaco su questa specifica questione ha ribadito la volontà dell'amministrazione
comunale di andare a reperire alcune aree in zona da destinare al parcheggio gratuito
a servizio dell'ospedale.
ú j,
waruni e Tai»beHini in visita al San "-
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 35
Muore a 40
denunciato l'ospedale
La donna è deceduta dopo alcuni malori, i carabinieri hanno sequestrato i certificati emessi dal Pronto soccorso
1 CARRARA
L morta a quarant'anni. Dopo
aver accusato alcuni malori. a
livello respiratorio, ed essere
entrata e uscita due volte dal
Pronto Soccorso nella stessa
giornata.
Silvia Lazzerini è morta l'altra notte a casa sua, aBonascola in viaAcquafiora.
I familiari, la donna viveva
con la sorella, hanno presentato un esposto contro l'ospedale e i carabinieri si sono già
mossi.
Proprio nelle scorse ore i militari hanno sequestrato le cartelle, o meglio i certificati clinici emessi dal Pronto soccorso.
Al momento non trapela nulla,
solo che le indagini sono in
corso. Intanto è stato effettuato sul copro della giovane donna morta l'esame autoptico,
svolto dal medico legale, dottoressa Susanna Gamba.
Da quanto si apprende, in
questa prima fase di una vicenda delicatissima, l'esame sulla
salma avrebbe escluso che la
morte della quarantenne sia
stata causata da un'embolia
polmonare, come invece si era
pensato in un primo momento.
Si sarebbe trattato, invece,
di una grave insufficienza cardiaca ma, sulle ragioni del decesso, i familiari di Silvia vogliono vederci chiaro e soprattutto capire se la giovane donna poteva essere salvata.
Domaní saranno celebrafi í funerali nella parrocchia dí Bnnnscoln
t0NASCOLA. I funeral`a dl Silvia
Lazzerini si svolgeranno domani,
sabato, alle 9 e 30 nella
parrocchia di F3onascola(nella
foto) e saranno celebrati da don
Piero Alhanesi.
il nulla osta era già arrivato nelle
scorse ore ma si e dovuto fare i
conti con il giorno di festa di oggi
e quindi tutto è stato rinviato
alle prime ore della mattinata di
domani.
Le indagini intanto proseguono e
alcune risposte, pergli
sarebbe poi sopraggiunta la
crisi più grave, quella che poi
non le ha lasciato scampo.
Una morte che resta avvolta
nel giallo. L stata disposta l'autopsia sulla salma e avrebbe
escluso l'embolia polmonare.
Sui fatti al momento gli inquirenti preferiscono non sbilanciarsi. Sembra che la donna
abbia accusato un malore e, a
inizio settimana, si sarebbe recata al Pronto soccorso.
Da qui, poi, sarebbe uscita
e, proprio nello stesso giorno,
a distanza sembra di poche
ore, avrebbe di nuovo accusato gli stessi sintomi che l'avevano già portata la primavolta in
ospedale.
Ma ancora una volta, sempre da quello che trapela dalle
indagini, la donna sembrava
essersi ripresa e quindi sarebbe tornata a casa. Proprio nella
sua abitazione, a Bonascola,
2. Sanità fiorentina e toscana
Ipotesi che invece sembrerebbe essere stata esclusa: il decesso sarebbe dovuto a uno
choc cardiocircolatorio, una
grave insufficienza cardiaca
che le ha tolto la vita. La morte
della quarantenne ha suscita-
lnqu`arentl , potrebbero arrivare
dai certificati medici che sono
stati requisiti dal pronto
soccorso dopo le due visite della
donna.
Da quello che si apprende la
quarantenne non soffrivadi
particolari malattie ed è proprio
per questo motivo chela
fasaaiglia, o meglio la sorella che
viveva con lei , vuole fare
chiarezza sulle cause di un
decesso avvenuto i
quarant'annL
to cordoglio a Bonascola dove,
anche se conduceva una vita
molto appartata, in molti la conoscevano e la ricordano come una donna schiva ma molto gentile.
(a. viv.)
©RIPRODUZIOfNE RISERVATA
LA VITTIMA È DI PAVIA
Ucciso da un infarto a 43
mentre e ra
c
1 CARRARA
Era in vacanza a Carrara, insie-
me alla moglie e alla suocera.
Si è sentito male a casa, all'ora
di cena, due sere fa: un infarto
lo ha stroncato prima di fare ritorno a casa.
Per lui, il quarantatrenne di
Pavia Alberto Federico Mattacchini non c'è stato nulla da fare. E stato stroncato da un attacco cardiaco.
L'uomo è stato portato, con
una corsa disperata, al Pronto
soccorso dall'ambulanza del
118 che era stata immediatamente allertata dai familiari
che lo avevano visto accasciar-
si privo di sensi e non rispondere più ai loro richiami. Ma a
nulla sono valsi i soccorsi.
Alberto Federico Mattacchini avrebbe compiuto 43 anni a
novembre, era in vacanza e da
qui a pochi giorni avrebbe fatto ritorno a Pavia.
Nella sua città, purtroppo, ci
tornerà da morto domani
quando alle 9 del mattino farà
rientro a Pavia per il funerale.
Il decesso è avvenuto per
cause naturali, ma sono state
fatte passare le 48 ore che - per
legge- sono necessarie per le
morti causate da attacchi cardiaci.
(a. v.)
NIlime q I enmf, d- mncinto Posln
Pagina 36
B sindacato sull'Asi
«La dîrezieone
ha sbagliato tutti»
Fialsall'attacco dopo la visita di Marroni a Piombino:
«Per il rilancio si deve investire sulla risorsa-personale»
1 PIOMBINO
Dopo la visita a Piombino
dell'assessore regionale alla sanità, Marroni, il sindacato
Fials, con il segretario provinciale Massimo Ferrucci parla
di "fallimento della direzione
aziendale".
«Le rituali ottimistiche dichiarazioni dell'assessore Toscana Marroni non servono a
nascondere il fallimento della
direzione aziendale dell'Asl 6.
La sanità pubblica nella zona
della Val di Corniaversa in uno
stato preoccupante di degrado. I fatti sono noti: la chiusura
della breve osservazione del
Pronto Soccorso di Piombino,
la scelta di ricoverare i cittadini aumentando le degenze improprie e aumentando la spesa è frutto di improvvisazione
ed incapacità di programmazione delle assunzioni - il modello per intensità di cura si è
rivelato una formula per ridurre il personale medico e del
comparto (infermieri ed ope-
ratori socio sanitari) - le assunzioni per coprire il turn over
2013 e 2014 non si sono realizzate ed il piano assunzioni
triennale per tutti i profili non
è stato prodotto. Il miraggio
della costruzione di un nuovo
ospedale è una narrazione fantasiosa senza fondamento per
distogliere i cittadini ed i lavoratori dai veri problemi della
sanità locale. I diritti dei lavoratori sono per la direzione Asl
6 una variabile da derogare e
violare a piacimento: nessuna
corresponsione del salario di
produttività alle cadenze naturali, riposi non fruiti, lavoro
straordinario programmato,
chiamate in disponibilità coattiva senza corresponsione di
indennità per coprire le assenze improvvise»
«E - prosegue la Fials - mentre tutto questo avviene la direzione aziendale visita i centri
sanitari privati e si appresta a
stipulare convenzioni. Il messaggio ai cittadini è chiaro: rivolgetevi al privato».
Il Fials dice basta e chiama
alla mobilitazione: «Occorre
una programmazione che rilanci la sanità pubblica della
Val di Cornia per questo è necessario investire sulla risorsa
personale aumentando gli organici per corrispondere prestazioni in quantità e qualità
superiore; ridurre le liste di attesa con progetti ed investimenti ed al contempo dare
nuovo impulso alle attività di
chirurgia e medicina generale
anche la revisione del modello
per intensità di cura; realizzare un Pronto Soccorso idoneo
per strutture e prestazioni di
corrispondere ai diritti dei cittadini; investire ed attuare le
Case della Salute ed aumentare le prestazioni di assistenza
domiciliare; bloccare l'ulteriore smantellamento delle attività di laboratorio; nuove assunzioni del personale del comparto secondo gli accordi sottoscritti con laAsl 6 e per l'area
medica utilizzando gli importi
a disposizione secondo legge.
t inaccettabile ogni anno avere speso 7 milioni di euro meno del tetto previsto come spesa per il personale. Chiediamo
la corresponsione del salario
di produttività per l'anno 2013
e il calcolo dei fondi contrattuali secondo le disposizioni
della conferenza Stato-Regioni perché non ci stiamo a farci
togliere un milione di euro.
Siamo pronti alla denuncia alle autorità competenti per la
non fruizione dei riposi settimanali e giornalieri e la formazione obbligatoria. Inoltre le
prestazioni debbono essere
pagate per questo la chiamata
fuori della pronta disponibilità deve cessare perché illegittima».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
II NnAocalu snll',4s1
Iu elui8 ú ta l ul l o,.
Marroni e Porfido ai Viliamarina nei giorni scorsi
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 37
Co ntrolli
Il maggiore Stefano Bove
i requ isiti per ab itare
Dei tre nomadi arrestati uno è
residente nelle case minime di
Coltano e gli altri due sono
aggregati ad un altro nucleo
familiare. Per tutti scatterà
subito l'istruttoria prevista dalla
Società della salute in questi casi:
verrà presa una decisione che può
arrivare fino alla revoca
dell'assegnazione dell'alloggio
come è già avvenuto in altri casi.
«Gli alloggi di Coltano sono
assegnati secondo un preciso
patto con la cittadinanza che
prevede il rispetto delle regole di
convivenzaedei diritti di tutti -
oitano
spiega Sandra Capuzzi,
presidente della Società della
salute - senza regole non ci può
essere integrazione».
«Nel momento dell'assegnazione
delle case i titolari della
concessione si sono impegnati sia
ad assumere una serie di
comportamenti per favorire
l'integrazione, sia a non
commettere reati -aggiunge
Giuseppe Cecchi , direttore della
Sds - in caso contrario le
condizioni contenute nella
concessione prevedono che
l'assegnazione decada».
Furti so eamper e mrtn
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4. Servizi sociali
Pagina 38
IL BANDO
410
Una casa per i bisognosi
0 MONTECATINI VAL DI CECINA
Unmini appartamento (daun
posto) nella residenza assistita di Montecatini val di Cecina.
Sarà riservato ai cittadini residenti nel Comune over 60 o
anche di età inferiore qualora
«presentino bisogni assistenziali non altrimenti risolvibili»
o che sono impropriamente ricoverati.
Gli interessati possono presentare domanda al direttore
generale dell'Asl 5 , zona pisana in borgo San Lazzero a Volterra. Si tratta di una soluzione in più in un momento di
grave emergenza abitativa e di
4. Servizi sociali
indigenza.
Tutta la modulistica per accedere al bando può essere ritirata nella sede del servizio
sociale a Pontegionori in via
Marconi. La domanda deve essere presentata in busta chiusa entro le 12 del 22 agosto e
dovrà essere corredata da tutta la certificazione richiesta
dall'Asl 5. La graduatoria formulata dalla commissione sarà valida per un anno dalla data di pubblicazione all'albo
pretorio del Comune di Montecatini vai di Cecina.
Questa graduatoria potrà essere utilizzata per altri alloggi
che si dovessero liberare durante il periodo di validità.
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Morto folgorato, si apre una nuova pista
Indagini sulle condizioni di sicurezza: le verifiche ai dispositivi salvavita
FORSE Dzevdet Ferati ha avuto
un malore, si è accasciato a terra
ed è stato colpito da una pesante
scarica elettrica. In mano aveva
un martello pneumatico e, a terra,
nella postazione di lavoro, era presente dell'acqua. Potrebbe così delinearsi una nuova pista investigativa per la tragica morte dell'operaio 42enne di origini macedoni,
che ha perso la vita lo scorso 7 agosto in un'ala della Locatelli di Saline di Volterra mentre stava eseguendo una manutenzione edile
per conto del suo datore di lavoro,
l'impresa Marcello Saitta. Quindi
prima sarebbe avvenuto l'arresto
cardiocircolatorio e poi la folgorazione. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi. Il giorno della tragedia. La chiamata disperata ai
soccorsi è scattata pochi minuti
prima di mezzogiorno. A trovare
il corpo, probabilmente già privo
di vita, sono stati i colleghi di lavoro, che hanno tentato di rianimare Ferati con il massaggio cardiaco. Ma l'uomo non ha più ripreso
conoscenza.
LE ANALISI sul cadavere. L'esame autoptico sulla salma dell'operaio parla di una diagnosi differenziale fra morte naturale e morte
per folgorazione. Sul corpo senza
vita dell'uomo, sono state riscontrate lesioni cutanee, ovvero ustioni, sulla mano, sul braccio e sul torace. E sul cadavere sono stati individuati i due punti di entrata e
di uscita dall'organismo della corrente elettrica.
stigatori, resta il luogo dove l'operaio ha trovato la morte. Sulla scena, infatti, oltre all'acqua presente
a terra (che fa pensare ad un ambiente piuttosto umido), c'era
una pompa ad immersione. E la
Procura sta raccogliendo elementi per verificare il funzionamento
dei dispositivi di produzione salvavita. Le polemiche per il mancato stop delle attività della fabbrica
nel giorno del dramma. «A più di
una settimana dalla morte di Fera-
ti, l'impresa è ancora chiusa in un
silenzio assordante - sottolineano i rappresentanti della Cgil che,
quel maledetto giorno, erano fuori dai cancelli della Locatelli e
che non hanno avuto possibilità
di entrare nello stabilimento l'azienda non ha fermato il ciclo
di produzione, nonostante la tragedia e su questo comportamento
inaccettabile deve delle spiegazioni».
LA T RAGEDIA DI SALINE Il carro funebre fa ingresso nello stabilimento Locatelli perla morte di Ferati
LE INDAGINI della Procura.
Gli inquirenti, nei giorni successivi alla tragedia, hanno raccolto le
testimonianze, in fabbrica, dei colleghi di lavoro di Ferati. Le indagini proseguono a tutto campo e,
uno dei nodi al vaglio degli inve-
5. Sicurezza lavoro e sindacato
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RSA SMITH SULLA MORTE ALLA LOCATELLI
0 la 0 la
« sîlenzio
lenzio de lavoraton" ' preoccupante»
0 SALINE
É passata una settimana da
quando di Dzevdet Ferati, 42
anni, è morto folgorato mentre stava lavorando alla Locatelli a Saline.
La vittima, di origine macedone, era un dipendente di un'
azienda esterna. La tragedia
che ha pietrificato gli animi
dei lavoratori dell'Alta Valdicecina. Forse fin troppo.
Un dramma che forse sarà
dimenticato velocemente, purtroppo. Almeno fino a quando
nonne accadrà un altro.
In questo clima decidono di
prendere la parola i rappresentanti dei lavoratori dello stabi-
5. Sicurezza lavoro e sindacato
limento Sinith International di
Saline.
I capannoni della Smith si
trovano a circa trecento metri
da quelli delle ex Salina di Stato, luogo del dramma. O meglio, dell'ennesima morte
bianca. Perché questo è il colore che si conferisce alla morte
quando enon è naturale, nia
allo stesso tempo non si riesce,
o non si vuole, individuarne
una causa e una eventuale responsabilità oltre la vittima.
«Una morte anacronistica
in questo contesto storico, e
pesante per tutto il nostro territorio - mette in evidenza
l'Rsu della Smith International
di Saline di Volterra - le leggi
sulla sicurezza ci sono, dunque diventa ancora più irritante il fatto che nell'agosto del
2014, in Valdicecina, ci si alzi la
mattina per andare al lavoro e
lisi perda lavita».
E ancora. «Ci pare che sia
preoccupante il silenzio dei lavoratori della ex Salina di Stato
e ancor di più quello dei loro
rappresentanti sindacali - si afferma dall'Rsu della Smith un silenzio assordante, a causa del quale ci è parso giusto
dichiarare apertamente la nostra opinione, come lavoratori
e come cittadini di questo territorio». Per la famiglia Ferati
la Misericordia di Saline ha
raccolto 3mila euro. (g.b.)
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Coccole alla slot
e così volano via
il tempo e i soldi
di Ilaria Bonuccelli
INVIATA A LIDO DI CAMAIORE
Clink, clink, clink. Le monete
scendono giù rapide. «Salute».
«Una vincita da niente: 66 euro,
quelli che abbiamo appena giocato». Un cenno del capo, i tre
uomini si girano e in un attimo
sono di nuovo concentrati sulla
slot machine. E appena l'ora di
pranzo, ma non c'è tempo di
conversare allo Slot show. Non
te lo danno le macchine: metti la
moneta o la banconota e devi
premere il pulsante. "Quattro,
tre, due, uno" conta lo schermo:
se non pigi, i rulli scattano in automatico. E il giocatore teme di
aver bruciato l'occasione. A 50
centesimi al colpo è un conto; a
dieci euro al secondo un altro.
Niente orologi, per far dimenticare
il tempo. Il tempo è sospeso nel
casinò telematico di Lido di Camaiore. Dentro i giocatori trovano tutto: il bar con gli snack; i tavolini con le sedie imbottite di
velluto rosso, la musica al giusto
volume, la sala fumatori, l'illuminazione non invasiva. Il personale offre drink a chi si trattiene a lungo. «0 ai nuovi clienti».
Proprio come a Las Vegas, la capitale americana delle scommesse. Il miraggio nel deserto: a
Lido la sabbia non manca. In più
ha il mare. Ora pure le slot. Naturale che i gestori (toscani) adotti no le tecniche della capitale
mondiale dei casinò: l'obiettivo
di offrire da bere è evitare che
chi gioca «si accorga del tempo
che passa». Più stai, più scommetti. Perciò, nel luogo dove
non manca niente per il comfort
- divanetti bianchi e sedie ergonomiche davanti alle slot - non
ci sono orologi. Sono sostituiti
da schermi che elencano le attrazioni dei giochi e aggiornano, in
tempo reale, la crescita dei
jackpot. Un invito a tentare la
sorte dove il montepremi è più
6. Educazione alla salute
Drink gratuiti al mini-casinò di Lido di C aiore
e niente orologi: si punta per venti ore di fila
alto. Se mai cene fosse bisogno.
Sala record in Toscana. Di mattina il lavoro, in effetti, è un po'
fiacco. Le sale, però, non sono
deserte. In tre annidi attività si è
sparsa la voce che con i suoi 480
metri quadri lo Slot show è uno
dei punti gioco più importanti
della Toscana. Ce n'è uno più
grande a Pisa e uno a Prato. E,
comunque, a renderlo attraente
non sono i Tnetri quadri: sono le
"macchine". Qui prima che in
ogni altra parte d'Italia sono arrivate le americane, le "Bally": le
videolottery che vanno per la
maggiore a Las Vegas. Miele per
i giocatori che con le loro recensioni hanno fatto diventare lo
Slot show l'attrazione numero
20 delle 24 segnalate a Lido. Se ci
si aggiunge che qui è stato centrato anche qualche "jackpot"
nazionale la quotazione è completata: a ottobre 2012 c'è stata
una vincita da 402mila euro al
"Soccer fever", gioco ispirato al
calcio; poi sono arrivati jackpot
da 124mila euro, da 27mila e un
colpo da 110mila euro da parte
di un turista russo. Perché la sala
di Lido è frequentata «molto anche dai turisti» conferma il personale. Infatti, verso le 11,30 la
prima coppia che esce si avvia
verso un'auto bianca a noleggio.
Aperti 20 ore al giorno. Probabilmente sono stati fra i primi giocatori della giornata. La sala, infatti, apre alle 10 del mattino.
Poi slot e videolottery non si fermano più fino alle 6 del giorno
successivo: 20 ore di puntate
ininterrotte, con una pausa di 4
per le pulizie. Cosi delle giocate
precedenti non resta più traccia.
Il tappeto rosso che accoglie gli
ospiti dagli scalini dell'ingresso
è pulito: vuole ispirare l'idea di
un luogo "speciale". Inviterebbe
a un abbigliamento formale. Invece, già di di mattina i giocatori
- qualche ragazzo, pochi uomini
e alcune donne - vestono casual.
Molte donne e anziani . Le presenze aumentano nel pomeriggio,
ma in estate il pienone è la sera.
La clientela ha un tratto in comune: non ama essere osservata. «Vediamo entrare anziani e
molte donne», raccontano le
persone della zona. E tutti «camminano rapidamente sul tappeto rosso, con la testa chinata. Anche i più vecchi che hanno difficoltà a muoversi. Le clienti più
assidue, però, sono le donne».
Di giorno il fenomeno si nota.
Arrivano alla spicciolata. Dopo
le 13 entra una ragazza con la felpa "salvataggio": forse è una bagnina. Gioca per meno di
un'ora. Le donne più avanti con
l'età, invece, restano a lungo.
Hanno quasi tutte capelli lunghi, legati un elastico o una pinza. Niente piega, borsa appog-
per tornare a giocare in una
mezz'ora. Uno stacco per gli occhi. E per il portafoglio, vista la
velocità con cui i soldi se ne vanno nelle macchinette.
Si spendono 15 euro al minuto. In
un minuto, andando lenti - premendo il tasto della giocata una
volta ogni 4 secondi - si punta 15
volte. Ora è vero che quasi tutti i
giochi (compresi quelli con il
jackpot) consentono puntate da
50 centesimi, ma molti scommettono di più sperando in vincite consistenti. Poi con giocate
minime, quante volte è possibile
far girare i rulli: due? Una? A 1
euro a puntata, sono 15 euro al
minuto. Nelle newslot le puntate possono essere anche di 5 euro a volta; nelle videolottery di
10 euro. Così si sale in fretta: infatti ci sono macchine - nella sala Las Vegas - che prendono ban-
Donne e anziani
i giocatori
più assidui, il personale
deve fare in modo
«che la gente non si
accorga dei tempo
che scorre». Più sta dentro
più gioca, più spende
giara alla sedia. Poco prima delle
due del pomeriggio, iniziano le
telefonate a o da casa; qualcuna
fa una pausa per il pranzo. Niente panino al bar interno: «Andiamo a mangiare qualche cosa, ci
vediamo fra poco», avvisano il
personale. Si allontanano con
amici. A fianco, il bar-ristorante
Il Piroscafo ha una cucina
espressa: chiedono spaghetti,
oa , nlsinn cisi
il tempo c i soldi
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La Slot show
versiliese è
una delle sale più grandi
della Toscana: qui sono
arrivate, prime in Italia,
le videolottery americane,
per scommettere si usa
la carta di credito
conote fino a 50 euro.
Carte di credito e carte vip. Eppure, allo Slot show non esiste bancomat. Allora come procurarsi i
soldi? Un cliente si avvicina al
bancone dell'ingresso e svela
l'arcano. Tira fuori la carta di credito. Concorda la cifra: 350 euro.
Strisciata, firma e il cash compare. Accanto a una serie di avvertimenti dei Monopoli - gioco vie-
tato ai minori di 18 anni - e
dell'Asl Versilia sui rischi della
dipendenza da gioco. Il giocatore li ignora: incassa i soldi e si
fionda di nuovo alle slot machine. Cambia solo postazione. Anche le signore sono molto mobili. Tentano la sorte su più
"tavoli". L'invito ripetuto lunedì
sera, quando sul piazzale del locale, Slot show di lido ha festeggiato il terzo compleanno. Buffet, gigantesca roulette (puntate
gratuite) e gadget per tutti: borse, penne, portacomputer. Anche mazzi di carte. Per chi non
c'era, premio di consolazione: la
carta "vip". La danno a tutti, fa
guadagnare punti. Più frequenti
la sala, più ne accumuli: 900 se
in un mese ti presenti 24 volte. E
se "convinci" un amico - lo porti
a giocare" - hai un bonus di altri
300.
Pistoia deride: niente fondi per ristrutturare
se il circolo ha le macchinette mangia-soldi
Niente contributi ai circoli che hanno le slot machine. il Comune di
Pistoia anticipa anche la Regione nelle "sanzioni" alle attività che
non sfrattano le macchinette mangiasoldi. il 30 giugno, infatti, il
consiglio com unale ha messo una zeppa anti-slot nel regolamento
per la ripartizione degli oneri di urbanizzazione secondaria
destinati alle chiese, agli edifici religiosi ai centri sociali e culturali,
oltre che alle attrezzature sanitarie.
La disposizione esclude la possibilità di concedere fondi ai circoli
per le spese da sostenere per adeguamenti strutturali,
igienico-sanitari o impiantistici, come l'eliminazione delle barriere
architettoniche, opere per il risparmio energetico, lavori di
manutenzione straordinaria, ristrutturazioni o restauro e così via.
I i Com une di Pistoia - recita il regolamento - in virtù della propria
«autonomia decisionale stabilisce di escludere dall'assegnazione
dei contributi di urbanizzazione secondaria i soggetti nei cui locali
siano installati (al momento della presentazione della domanda e
fino al termine della destinazione d'uso dei locali) apparecchi del
tipo "slot machines"v.
PRATO
CARRARA
PISA
E APOLI
FIRENZE
CA€API BISENZIO
AREZZO
GROSSETO
Nota: Per mini-casinò si intendono esclusivamente le attività
nelle quale sono istallate solo Videolottery e New slot-machine;
rtèP,ëiD
N1ei1 i9 pol Cíarci
Pizza Giovanni C.iar cii
PISA
La SLnte
Via di PidTale
LIDO 0 1 CAMAIORE
51 T Sü«'iv,
Via Aurelia 11-B
sono esciuae quinai sale Dingo, sale giocni, negozi ai g(o(
fra i quali rientrano, ad esempio, le sale scommesse Snai
Fonte: Agenzia Monopoli di Stato
6. Educazione alla salute
Pagina 43
I LOCALI VIRTUOSI SEGNALATI DAI LETTORI
M a dà l ' esemp io ,
1 LIVORNO
Proseguono le segnalazioni di
locali no-slot da parte dei lettori e degli stessi esercenti che
ci tengono a sottolineare le loro scelte.
E il caso di Massimiliano
Spinelli, titolare dal maggio
del 2013 de "La tana del riccio", un'osteria-bar tabacchi
a Crespina in provincia di Pisa. «Al momento dell'acquisto di questa attività - spiega
Spinelli - all'interno del locale
c'erano due slot che ho subito
fatto togliere prima di fare
l'inaugurazione. Questo non
per voler fare il moralista, ma
solo per non dare la soddisfa-
altrí 3
Sl
zione agli alti poteri di pappare alle spalle della povera gente che malata dal gioco si rovina e rovina le proprie famiglie».
1 genitori del titolare del Cafè Ippogrifo, in via dell'Aeroporto 37 a Pisa, rivendicano il
merito del figlio di aver fatto
questa scelta fin dall'inizio
dell'attività. «Non ha avuto bisogno di rimuovere le slot,
perché nel suo locale non ci
sono mai entrate».
Infine una lettrice segnala il
circolo L'Ortaccio a Vicopisano. Anche in questo caso il circolo ha tolto le slot machine
dal locale.
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6. Educazione alla salute
Pagina 44
di Antonio Mazzi
IL MONDO DEL VOLONTARIATO
L' ITALIA
Si CONFERMA
IL PAESE DELLA
SOLI DARIETÀ
Anche di fronte alla crisi questo
settore resta più vivo che mai
1 volontariato è un fenomeno che gode di
momenti ad altalena. L'abbiamo scoperto
noi italiani e siamo il Paese che più si impegna; dai missionari alle adozioni, ai medici
ed educatori senza frontiere, agli obiettori,
per continuare con centinaia di altre più o
meno piccole realtà.
Anche qui non tutto è oro ciò che luccica ma,
nei fatti, uri italiano su otto è impegnato in attività solidali e graluite o quasi e, secondo un bel
titolo di Avvenire, "Il volontariato fa viaggiare
l'Italia". La frase è particolarmente indovinata,
soprattutto se interpretata e analizzata in questo periodo difficile e critico.
Ci tengo a sottolineare alcune prerogative. I
milioni di volontari sono quasi sette. Il lavoro
che fanno ha una durata inedia di tre'anni, con
pochissimi cambiamenti di campo e arriva (per
il 37,7%) fino ai dieci anni. Edoardo Patriarca, presidente dei Centro nazionale per il volontariato,
dice che il volontariato lia tliinostrato solidità e
motivazioni profonde , C'è stato, tempo fa, un periodo nel quale si accennava a una brutta parola:
forte diminuzione. Non è mai stato vero. Anche
questo settore ha subìto i cicli che ogni attività
sociale, economica e politica subisce.
7. Volontariato
I MILIONI DI VOLONTARI SONO
QUASI SETTE . IL LAVORO CHE
FANNO HA UNA DURATA MEDIA
DI TRE ANNI, CON POCHISSIMI
CAMBIAMENTI DI CAMPO
Si è inoltre inserita una burlesca interpretazione del fenomeno, soprattutto da parte di tiri
certo tipo di laici e di una tipologia di giovanotti
debosciati, specializzati nel demolire le iniziative cariche di generosità. Per loro la vita è soprattutto capriccio. La gratuità non fa parte del loro
vocabolario. L'egoismo ha ucciso molti animi.
Finisco chiarendo alcuni numeri. Da una vita vivo solo di volontariato . Pertinu i cosiddetti
operatori, educatori e assistenti assunti sorto
"presi in giro" proprio da quelli clie citavo sopia. Le paghe partono da piccoli rimborsi spese,
da 50o a 80o euro per i giovani che corrono per il
mondo ad animare le attività più svariate, ai più
pagati (con famiglia) tra i 1.000 e i 1,400 euro.
Molti non vogliono niente e quasi sempre si
pagano i viaggi. L'età dei miei va da 18 a 40-45
anni. Più di metà sono donne e del Sud. Exodus
noti è il mondo, ma una realtà viva e combattiva
o
di volontariato: siamo più di 500!
UNA SCEi. iA ili ili A
Secondo l'indagine
"Attività gratuite
a beneficio di altri"
presentata (la Istat,
Csvnet e Fondazione
Volontariato e
partecipazione,
un italiano sii otto,
dai 14 anni in su,
è impegnato nella
solidarietà. Più della
metà svolge attività
di volontariato
tieli'arnbito
di organizzazioni.
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