slide Dainese - Anffas Bologna Onlus
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“Inclusione scolastica e didattica: il singolo in un quadro di pluralità. Riflessioni attraverso i dati di ricerca” ! Bologna, 31/01/2014 differenze individuare per emarginare o per includere? ! ! - prendere in considerazione tutte le persone; - intervenire prima sui contesti e poi sull’individuo; - trasformare la risposta specialistica in ordinaria. contesto Non è possibile separare le azioni dell’uomo dalle circostanze (contesto) nelle quali queste azioni si realizzano. La costruzione della conoscenza è ancorata al contesto di apprendimento e si attua attraverso forme di interazione e collaborazione. È influenzata dalle convinzioni contesto contesto/i di apprendimento: intrecci di: come, cosa, dove, aspettative, credenze … ALUNNO INSEGNANTE/I COMPAGNI GENITORI contesto e alunno STATO EMOTIVO SENSO DELLA COMPETENZA MOTIVAZIONE PADRONANZA DELLA MATERIA PARTECIPAZIONE !5 - aspettative: attese nutrite circa la qualità delle prestazioni - valori: credenze circa la desiderabilità di certi risultati o obiettivi Eccles e coll. 2000 Modello aspettative valori (Fonte: De Beni, Moè 2000:111) !6 … imparo se … (Vygotskij) !7 imparare se … costruzione della conoscenza sostegno/i - gli aiuti partecipazione compensare dispensare interconnessioni supporto sociale interdipendenze cooperazione aiuti prossimali e Intenzionali (Vygotskij) imparare dove fuori portata zona di sviluppo prossimale impara attraverso ponteggi procede senza ostacoli Il concetto di autoefficacia, in generale, si riferisce alla “convinzione nelle proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che incontreremo in modo da raggiungere i risultati prefissati. Le convinzioni di efficacia influenzano il modo in cui le persone pensano, si sentono, trovano le motivazioni personali e agiscono”. (Bandura 1986) !10 atteggiamento accogliente “Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola. É un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. (don Milani) apprendere la propria impotenza Martin Seligman teoria del learned helplessness ovvero dell’impotenza appresa. !12 atteggiamento che va oltre “Se faccio il bambino e trovo una mamma, continuerò a fare il bambino; se piango e trovo un consolatore, continuerò a piangere; se faccio l’handicappato e trovo un operatore per handicappati, continuerò a fare l’handicappato” (Montobbio) … contro e a favore … LA PERCEZIONE DELLE PROPRIE CAPACITÀ LE CONVINZIONI SULLA/E DISCIPLINA/E … essere «portati» …avere una «mente matematica» …avere una «mente storica» … … avere una «buona intelligenza» … !14 Cambiamento nella Didattica solo per lui 1:1, isolamento per lui, per ciascuno e ! per la classe cooperazione !15 prospettive escludere includere DIPENDE DALL’INADEGUATEZZA DELL’ALUNNO PROMOZIONE DI UN CAMBIAMENTO SOSTANZIALE DEI MODELLI DI INSEGNAMENTO Una didattica: flessibile, disponibile, inclusiva, … cambiamento È limitante ipotizzare una didattica speciale rivolta a sostenere in maniera specialistica ed esclusiva le azioni per e con un alunno, mentre è più opportuno pensare a una didattica che si riferisce a tutti salvaguardando le esigenze di ciascuno, … l’apprendimento che nasce, si evolve, si fissa come co-costruzione e non come trasferimento di elementi da implementare o da sommare. Dainese R. (2012). Pensare la didattica come pratica inclusiva. Riflessioni, ricerche, prospettive. Padova: CLEUP. trasformando la risposta specialistica in ordinaria personalizzare e individualizzare “L’integrazione scolastica nella percezione degli insegnanti” Canevaro A., Ianes D., d’Alonzo L., Caldin R. (2009-2010) - ha coinvolto più di 3200 professionisti della scuola; - il 64,3% degli insegnanti dichiara che il PEI è realizzato esclusivamente dall’insegnante di sostegno; - il 17,6% ritiene che il PEI viene condiviso solo con pochi colleghi; - solo il 18,1%, la minoranza assoluta degli insegnanti, afferma che l’intero team docente si prende carico del PEI. dove? personalizzare e individualizzare • l’alunno con disabilità sta sempre in classe (valori inferiori rispetto alla successiva); • l’alunno con disabilità sta in parte in classe, in parte fuori (aumentano nella scuola primaria; 62,5% scuola sec. I grado); • l’alunno con disabilità sta sempre fuori (6,8% scuola sec. I grado; nb: scuola professionale). “L’integrazione scolastica di alunni con disabilità dal 1977 al 2007” (Canevaro, d’Alonzo, Ianes, 2009) ! - un questionario dedicato alle persone con disabilità e alle loro famiglie, su un campione di 1877 soggetti; - in uno degli item si sono messe a confronto le stesse tre diverse tipologie di percorsi già richiamate: - l’alunno con disabilità trascorre tutto il tempo con i propri compagni; - l’alunno sta con i compagni e, in altri momenti, viene portato fuori dal gruppo o dalla classe; - l’alunno sta sempre fuori dal proprio gruppo o classe. ! In tutti gli ordini di scuola la prima modalità è la più diffusa, che in tutti gli ordini di scuola per quanto riguarda, invece, la seconda modalità, emerge una crescita graduale negli anni dei valori percentuali. Inoltre, nella scuola primaria e in quella secondaria di I grado, gradualmente, la seconda modalità supera la prima, quella dell’integrazione totale. La terza modalità in tutti gli ordini di scuola è in una posizione minoritaria rispetto alle altre due, ma si nota una tendenza, pur lieve, alla crescita. “Lineamenti di un Progetto di studio e ricerca su Alunni con disabilità, figli di migranti. Approcci culturali, questioni educative, prospettive inclusive” (Caldin R., Dainese R., Argiropoulos D., Leonardi B., Gori E.) ! - il PEI sembra aver perso la sua essenza di progetto integrato; - emerge che la collaborazione e la condivisione delle azioni tra gli insegnanti di sostegno e quelli curricolari sembra di non facile realizzazione; - PDV??? nessuna ricetta 1. OUTPUT! INPUT 2. AZIONI SUL CONTESTO - si cura l’accessibilità - gruppi di apprendimento cooperativo! - motivazione! - contesti operativi significativi nessuna ricetta tempo 3. FACILITAZIONI modi/! strumenti organizzatori ! anticipati spiegazioni ! aggiuntive mappe, schemi 4. RIDUZIONI quantità Componenti della didattica inclusiva Apprendimento cooperativo Tutoring Attenzione ai materiali Didattica metacognitiva Dainese Roberto PhD Dipartimento di Scienze dell'Educazione! Università degli Studi di Bologna ! Via Filippo Re 6, 40126 Bologna! [email protected]! ! www.unibo.it !25