Polpettine di maiale allo speck profumate alla
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Polpettine di maiale allo speck profumate alla
Polpettine di maiale speck profumate alla moscata e maggiorana allo noce Ecco un’altra ricettuzza tratta dal Taste & More nr.1 ….queste meravigliose polpettine, che vi assicuro, sono assolutamente da provare! In casa mia, quando vuoi far felice figlia e marito…beh, basta che ti metti a sfornar polpette e il gioco è fatto! Non importa dove, come, quando…devono essere polpette. Tutto il resto è noia, eheheheh! Questa versione è stata particolarmente apprezzata, anche dalla sottoscritta, (a cui va bene davvero tutto…) i profumi della maggiorana e della noce moscata, uniti allo speck…beh, han dato quel tocco in più! Perfette come secondo piatto, ma anche come finger food per un aperitivo ricco, o ancora per un brunch, oppure per una scampagnata primaverile…versatili e squisite, insomma! Cosa darei per averne una bella padellata pronta per cena….in questi giorni sono parecchio inappetente e ancora deboluccia, non nego però che vedendo le foto e ricordando quanto ci erano piaciute…beh, un pochino di appetito arriva a fare capolino! Bisognerà, visto l’andazzo, che mi metta a creare una rubrica culinaria per “donne quarantenni provate dall’influenza che non hanno minimamente voglia di mangiare nè di cucinare”….che ne dite?! …magari risolvo qualcosa…ehehehe! Ingredienti: 500 gr carne trita di maiale 100 gr speck affettato 3 fette di pane in cassetta Un goccio di latte Noce moscata q.b Maggiorana 1 cucchiaio tritata Sale e pepe q.b Olio d’oliva extravergine per me Dante 100% italiano 1 uovo 2 cucchiai di parmigiano grattugiato Farina bianca Preparazione: Ammollare le fette di pane nel latte e poi strizzarle ben bene con le mani: metterle in una ciotola insieme all’uovo leggermente sbattuto col parmigiano e alla carne di maiale. Aggiungere anche lo speck tritato al mixer, la maggiorana, una abbondante grattugiata di noce moscata, regolare di sale e pepe e con le mani impastare in modo da ottenere un composto amalgamato alla perfezione. (Adoro impastare le polpette con le mani…lo trovo rilassante e terapeutico. Non la pensate così anche voi?!) Con questo fare tante piccole polpettine della grandezza di una pallina da ping pong, appiattendole leggermente nel centro. Rotolarle nella farina bianca e cuocerle in padella con abbondante olio extravergine bollente; scolarle su carta da cucina, servirle caldissime accompagnate da pomodorini ciliegia e a piacere con dadini di formaggio stagionato. Adesso vi lascio perchè fra un pò arriva la mamma a darmi una mano…sono più di dieci giorni che trascuro casa e c’è bisogno di una bella ripassata…ma da sola proprio non ce la posso fare. Grazie mamma…dovrei essere io a dare una mano a te, anzichè tu a me…vabbè, soprassediamo…e speriamo in tempi migliori… Un abbraccio, alla prossima In cucina con il tè: Tè ed Agrumi Ed anche questo mese eccomi puntuale a riproporvi la rubrica che in tanti aspettate e gradite, In cucina con il tè, in collaborazione con Gabriella dello Chà Tea Atelier di Milano. E’ bello, mese dopo mese, continuare a scoprire sempre di più su questa bevanda meravigliosa…trovare ogni volta nuovi abbinamenti e nuove idee su come impiegarlo in ricette dolci e salate! Questo mese è stata la volta degli agrumi… Agrumi e tè: un abbinamento davvero speciale! Ho voluto proporvi delle ricette davvero molto semplici ma profumatissime, dove con l’insieme dei due ingredienti ho ottenuto un risultato davvero particolare e intenso. A completare il tutto, un pizzico di menta, che col suo profumo, ha donato quel tocco in più…. Infatti, insieme ad una bella tazza di tè alla menta, voglio proporvi una macedonia di agrumi profumata alla menta e tè…da degustare insieme ad una marmellata davvero molto particolare, al pompelmo e tè…e per finire che ne dite di un liquorino digestivo? Certo che sì…agli agrumi e tè, naturalmente! Prima di passare alle ricette, lascio come sempre la parola a Gabriella che vi parlerà un pò dei tè che questa volta ho impiegato…. Per la macedonia di agrumi profumata alla menta e tè, abbiamo deciso di utilizzare il MARRAKECH MINT TEA Il tè alla menta è la bevanda più diffusa nel nord Africa. Mescolare le foglie di tè verde cinese Gunpowder con le foglie fresche di menta è diventato un vero e proprio rito che accompagna la quotidianità e gli eventi importanti, privati e commerciali, delle persone. E’ un tè molto dissetante da bere caldo anche nei mesi estivi, proprio come la tradizione dei paesi arabi ci insegna. Per la preparazione si consiglia: 2- 3 grammi ogni 150 ml, acqua a 85-90°, 2-3 minuti d’infusione. La ricetta originale prevede l’aggiunta di circa 4-5 zollette di zucchero bianco, foglie di menta fresca e i pinoli. Per la marmellata di pompelmo, invece, il tè utilizzato nella ricetta è il RED WULONG Questo particolarissimo tè rosso di Taiwan viene prodotto con foglie di varietà botaniche normalmente utilizzate per la lavorazione del tè wulong, da qui il suo nome. Tuttavia, a differenza dei tè wulong che vengono ossidati solo parzialmente, nel Red Wulong questo processo che “colora” di rosso le foglie viene completato. Questa specialità, proveniente dalle piantagioni di alta montagna della contea di Nantou, si presenta in tazza come un tè molto aromatico, ricco nel gusto e molto morbido e soffice in gola. Per la preparazione si consiglia: 2-3 grammi ogni 150 ml, acqua a 90-95°, 3-4 minuti d’infusione. Vista la sua qualità, è preferibile il metodo di preparazione orientale: 5-6 grammi ogni 150 ml, acqua a 90-95°, 5-7 infusioni di 30-40 secondi ciascuna, precedute da un breve lavaggio delle foglie di 10 secondi. Nella marmellata sono state utilizzate foglie di tè polverizzate al mortaio. Per la preparazione del liquorino, invece è stata fatta un’infusione con alcool, agrumi e tè RUHUNA PEKOE 1 Questo tè dalle caratteristiche note aromatiche intense e dal colore rosso rubino in tazza proviene dalle piantagioni di Ruhuna, nel sud dello Sri Lanka. Le foreste pluviali incontaminate, le montagne e la pioggia creano le condizioni ideali per un raccolto di qualità. Le foglie secche si presentano ben arricciate e compatte. Un tè ideale per la colazione o per accompagnare una merenda golosa. Per la preparazione si consiglia: 2-3 grammi ogni 150 ml, acqua a 90-95°, 2-3 minuti d’infusione. Se preparato “alla cinese”, con il metodo delle infusioni multiple, supporta bene anche 4-5 preparazioni consecutive. Macedonia di agrumi e Tè alla menta Ingredienti: per 4 ciotoline di macedonia 2 pompelmi 2 arance 4 mandarini o clementine un mazzetto di menta fresca 10 gr zucchero 250 ml acqua 5 gr tè Marrachech mint tea Preparazione: Preparare l’infusione di tè come descritto sopra da Gabriella. Aggiungere lo zucchero, alcune foglioline di menta ben lavate ed asciugare e lasciate raffreddare. Nel frattempo pelare a vivo gli agrumi e farli a spicchi…togliere la pellicina da ogni spicchio, metterli in una terrina e irrorarli con il tè precedentemente preparato. Mettere in frigo e lasciare riposare per circa 2 ore. Servire in coppette accompagnate dal tè profumato e anche da qualche fogliolina di menta fresca colta al momento. Ideale per fine pasto, profumato e digestivo, ma anche come merenda o colazione… Marmellata al pompelmo e tè Ingredienti: 1 kg di pompelmi biologici 1 mela 20 gr circa di tè Red Wulong 500 gr zucchero Preparazione: Lavare e spazzolare ben bene sotto l’acqua corrente i pompelmi; con un pelapatate togliere la buccia di 2 frutti (solo la parte gialla e non quella bianca amara), farla a piccole striscioline e scottarle per 5 minuti in acqua bollente, scolarle e lasciarle da parte. Sbucciare al vivo tutti i pompelmi, dividerli a spicchi e togliere tutte le pellicine da ogni spicchio…si lo so è un lavoraccio, ma va fatto… Lavare la mela, togliere solo il torsolo e il picciolo lasciando la buccia, farla a pezzettini e passarla al mixer, in modo da ottenere una purea. In una casseruola (io ho utilizzato la mia in ghisa), mettere i pompelmi, la purea di mela, lo zucchero, le scorzette e il tè polverizzato un pochetto al mortaio…mettere sul fuoco e iniziare a cuocere a fuoco moderato, sempre mescolando. Io ho cotto per una quarantina di minuti…per vedere se è cotta ed addensata al punto giusto, basta fare questa prova: mettere un cucchiaino di composto su un piattino lasciato in freezer per qualche minuto…se la marmallata si addensa e non cola, vuol dire che è pronta… Versare il tutto in barattoli precedentemente bolliti e sterilizzati sino ad un centimetro dal bordo; chiudere e capovolgere per creare il sottovuoto. Conservare al fresco e consumare entro tre mesi. Io l’ho trovata meravigliosa, davvero…particolarmente aromatica è speciale su del pane fresco e/o tostato…anche su dei biscotti secchi non è davvero niente male! E per finire…. se desiderate un dopocena fresco, aromatico e digestivo…ecco a voi il liquorino di mia invenzione, agli agrumi e tè…un esperimento che devo dire è riuscito davvero alla grande.Liquore agli agrumi e tè Ingredienti: 150 ml acqua naturale 3 gr tè Ruhuna pekoe 1 nero dello Sri Lanka 4 kumquat 1 arancia bio 300 gr alcool per liquori a 90° 350 gr acqua 300 gr zucchero Preparazione: Preparare il tè come da descrizione di Gabriella e far raffreddare. Lavare bene arancia e kumquat, spazzolando la buccia. Bucherellare con una forchetta i kumquat e metterli in un capiente vaso ermetico, insieme alla buccia dell’arancia pelata con l’ausilio di un pelapatate (importante: solo la parte arancione, quella bianca no perchè amara). Versare il tè freddo ne vaso ed aggiungerci l’alcool; lasciare in infusione in un luogo soleggiato e luminoso circa una quindicina di giorni. Passato questo tempo, filtrare, gettare i frutti e preparare uno sciroppo come segue: mettere in una pentola 300 gr di zucchero con 350 gr di acqua e portare ad ebollizione; mescolare per sciogliere bene lo zucchero, poi spegnere la fiamma e lasciar raffreddare perfettamente. Una volta freddo, aggiungere lo sciroppo all’infusione alcoolica, amalgamare bene, lasciar riposare altri 10 giorni e servire, tenendo sempre la preparazione al fresco. A noi è piaciuto tanto… Ed anche questa volta io e Gabriella speriamo di avervi soddisfatto ed incuriosito con le nostre proposte a base di tè…come vedete questa bevanda si presta a mille combinazioni golose e sfiziose in cucina! Ricordo sempre che potete iscrivervi alla newsletter sul sito in modo da ricevere tutte le info e le novità relative all’Atelier…inoltre tutti i tè sempre descritti nelle nostre ricette li potete trovare sia in negozio a Milano che anche in quello on line…comodo e pratico con un clic!Ora vi lascio, sono ancora convalescente e mezza derelitta, spero davvero di rimettermi quanto prima…qualcuno mi può dare dritte su come affrontare delle continue crisi di cervicale? Non ne posso davvero più…questa influenza mi ha lasciato parecchi regali simpatici, direi…… Un abbraccio, a presto…in formissima…spero…sob! Liquore al kumquat mandarino cinese) (o Il post di oggi è dedicato ad una delle mie grandi passioni…preparare liquorini, non tanto da degustare (sono quasi astemia!) ma da regalare! Trovo che regalare qualcosa preparato con le mie mani sia davvero bello e gratificante….in barba a quella persona che mi ha lanciato tempo fa delle strane battute, del tipo che fare questo genere di regali è una sorta di ostentazione delle propria presunta bravura…lascio a voi il giudizio, credo che una persona che dica questa cose è semplicemente una persona ignorante, o forse anche molto invidiosa?! Boh, capire la gente per me è diventato sempre più difficile! Chiudiamo la parentesi, và….e torniamo ai liquorini… Già prima di Natale mi ero lanciata con il tè, e non è finita…(a breve il mio prossimo post sull’argomento, in collaborazione con Gabriella!) Poi qua vi avevo presentato il mio famosissimo arancino…famosissimo perchè tutti quelli che l’hanno assaggiato l’hanno adorato… Qua il liquore alla genziana…qua ancora il simil Bayles per la festa dei papà… …e per finire forse la ricetta più cliccata nel mio blog, che poi è quella della grande Brigida, del liquore cremoso al caffè… beh, se cliccate poi sull’etichetta “Pasticci da bere” ne troverete altri alla menta, all’anice, etc… Non mi pareva vero di aver visto i kumquat al supermercato qualche settimana fa…da quanto li cercavo! Volevo sperimentare qualche pasticcio dei miei, questo piccolo frutto molto strano e aromaticissimo mi ha sempre incuriosito tanto. Ho un ricordo molto vago da piccola…che una zia aveva una bellissima pianta ornamentale, quasi un alberello, che produceva questi piccoli tesori…ricordo una volta di averne azzannato uno con foga, incuriosita, pensando di doverlo masticare o chissàche e…argh…un succo piuttosto aspro e pungente mi ha invaso la bocca, facendomi correre a sciacquarla immediatamente…avrò avuto tre anni e ancora ho questo ricordo, ahahah!!! Il kumquat in realtà non è un agrume…per essere classificato come tale, anche se a tutti gli effetti può sembrarlo, deve avere 8-15 spicchi…il piccolo kumquat in realtà ne ha solo 3-6. Il suo gusto è molto pungente ed aspro, se ne mangia anche la buccia e viene utilizzato per la preparazione di numerosi piatti, dolci e salati. Girando sul web, tante sono state le versioni di ricette, liquorini e quant’altro che ho trovato…ma come sempre mi sono voluta affidare all’esperienza della mitica Brigida, assolutamente maestra in questo campo!! Qualche piccola variante (come al solito ci sta…) ed ecco un liquorino davvero molto particolare…quell’ometto “sofistico” di mio marito deve ancora capire se gli piace o no….per questo però so già che c’è mio cognato che apprezza e gradisce tutte queste mie cosucce, vero Andrea?! Una bottiglietta è sicuramente per te… Ingredienti: 250 gr di kumquat 350 gr zucchero 500 gr acqua 400 gr alcool a 90° per liquori Preparazione: Lavare molto bene i Kumquat, asciugarli e bucherellarli ad uno ad uno in più punti coi rebbi di una forchetta. Metterli in un vaso ermetico coperti di alcool e lasciarli al sole o comunque alla luce diretta (io proprio sul davanzale della finestra!) per 15 gg. Trascorso questo tempo, fare lo sciroppo: mettere l’acqua sul fuoco in una casseruola aggiungendo lo zucchero e portare quasi ad ebollizione; quando lo zucchero si è sciolto completamente, spegnere la fiamma e lasciar raffreddare per bene. Togliere i kumquat dall’alcool, filtrando poi l’infusione ottenuta con una pezzuola finissima di tessuto, in modo da trattenere le eventuali impurità…aggiungere lo sciroppo di zucchero freddissimo (io l’ho messo sul balcone e si è raffreddato in un battibaleno! Con ‘ste temperature polari…) e miscelare bene… Aspettare ancora una quindicina di giorni ( Brii dice anche un mesetto….), prima di consumare e poi…voilà! Eccovi un perfetto liquorino davvero molto aromatico, digestivo e dal colore molto particolare, un giallo paglierino davvero delicato! Che ne dite?…non vi pare una bella idea regalo?! Che poi si prepara quasi da sè… Ora vi lascio, vado a fare l’aerosol…dovete sapere che ieri ho voluto fare un pò l’eroina, nel senso che son dovuta uscire di casa, si erano accumulate un pò di cose da fare, e…..ieri pomeriggio la febbre è ritornata!!!!! ODIO l’inverno e questa influenza! (scusate lo sfogo….) Un abbraccio, buon fine settimana, alla prossima Vellutata agli champignons profumata alla salvia e timo Eccomi riemergere come da una bolla… Sono stata due giorni malata, a dire il vero è un pò che mi trascino una serie di raffreddature e malannucci vari, culminati proprio qualche giorno fa in una bella influenza con la I maiuscola: febbre, tosse, catarro e ieri addirittura con un mega attacco di cervicale in piena regola. Credetemi sono stata così male ieri che non lo augurerei neppure al mio peggior nemico… …comunque sia, oggi sono di nuovo in piedi, sento di stare molto meglio…forse aver avuto la febbre è stato un bene, così il virus si è sfogato per benino e magari ha pure deciso di lasciarmi libera, eheheh! Non sono ancora in forma perfetta, ma almeno riesco a stare al pc, cosa che assolutamente ieri non riuscivo a fare. E assolutamente non ho intenzione di uscire di casa almeno per oggi…stare al calduccio è la migliore cura, ne sono assolutamente certa. In questi giorni non sono riuscita a toccare cibo, se non qualche fetta biscottata spiluccata ogni tanto… Però oggi l’appetito sta tornando a farsi sentire, con la voglia di qualcosa di caldo, morbido e avvolgente…come questa vellutata, per esempio, fatta qualche giorno fa. Peccato non avere in casa i funghi, altrimenti l’avrei sicuramente preparata questa sera per cena… Ero rimasta folgorata dalla ricetta di Sabina, qua… mi piace davvero tanto il suo blog, non manco mai di farci una capatina e trovo le sue ricette molto in linea con i miei gusti. Questa vellutata mi aveva colpito, perchè avevo giusto comprato la mattina stessa dei funghi champignons davvero meravigliosi e invitanti, quindi quale miglior modo di impiegarli se non in una zuppa?! Era poi anche una sfida, perchè volevo davvero far si che mia figlia la mangiasse…tutto quello che è zuppa o minestra o vellutata è assolutamente out per lei…immaginatevi la mia disperazione certe volte, quando cerco invano di farle mangiare la verdura… Detto fatto, mi sono messa all’opera…qualche piccola variante rispetto alla ricetta di Sabina io l’ho apportata (è giusto che ognuno ci metta un pò del suo, non trovate?!) e devo dire che il risultato è stato eccellente…in tutti i sensi…infatti mia figlia (anche se un pochetto riluttante, devo ammetterlo…) ha svuotato il piatto… Evviva!!! Ingredienti per 3 persone 300 gr funghi champignons 1 pezzettino di cipolla bianca 4 foglioline di salvia ed un bel rametto di timo mezzo bicchiere di vino bianco secco 1 noce di burro sale e pepe nero macinato al momento q.b mezzo litro di brodo vegetale, questa volta ho usato Mamma che brodo Knorr, pronto, veloce e comodissimo… 3cucchiai di farina di riso, per me MolinoRossetto Per servire: crostini di pane, gherigli di noce spezzettati, qualche cucchiaio di creme fraiche Preparazione: Tagliare a fettine gli champignons dopo averli ben puliti, lavati sotto l’acqua corrente e asciugati. Rosolare in una capace casseruola antiaderente la noce di burro con la cipolla tritata finissimamente; aggiungere i funghi, rosolarli per bene e sfumare col vino bianco. Tritare le foglie di salvia e aggiungerle ai funghi, insieme alle foglioline di timo, salando e pepando a piacere; continuare la cottura per qualche minuto. Aggiungere poi il brodo, la farina setacciata con un piccolo colino,e mescolare bene; cuocere per circa una decina di minuti, in modo da addensare il liquido. Passare poi il composto col frullatore ad immersione, tritando tutto ben bene in modo da ottenere un effetto vellutato; servire in tavola con un cucchiaio di creme fraiche e qualche gheriglio di noce spezzettato. …davvero confortante…e deliziosa! Ora vi saluto, vado a sdraiarmi un pò, non voglio strapazzarmi troppo….voglio assolutamente evitare ricadute, e visto che la tosse non mi dà tregua…beh, mi metterò a fare l’aerosol…come quando ero bambina, eheheh! Prima però volevo ricordarvi che il mio piccolo blog compare sulla rivista Più dolci di questo mese nello spazio dei Blog da non perdere…grazie di cuore! Un abbraccio, alla prossima Farrotto alla zucca e speck Ecco un’altra mia ricettina tratta da Taste & More. (L’avete sfogliato? Cosa ne pensate?) Una ricetta perfettamente adatta al clima di questi giorni! Sia sabato che ieri qua il tempo è stato da lupi, variava in continuazione…neve, pioggia, ancora neve, poi vento e acqua, poi ancora acqua…l’unica costante era il gran freddo! ….in più io e mia figlia siamo mezze acciaccate, anzi lei più che mezza direi completamente k.o, con febbre, influenza e soprattutto una bruttissima tosse di gola, secca e stizzosa, continua e persistente. Ecco perchè non amo l’inverno… Comunque, cerchiamo di trovare un lato positivo anche in tutto questo…quando ci sono giornate così, questo è davvero il piatto perfetto da preparare per mettere d’accordo tutta la famiglia! (..o quasi…mio marito non ama il farro, ecco perchè in foto vedete solo due scodelle!) Ho ancora l’ultima zucca mantovana in cantina, pronta per essere cucinata… …io di questo meraviglioso ortaggio proprio faccio fatica a farne a meno! La metterei ovunque… Che ne dite, non fa gola questo farrotto? La dolcezza e la morbidezza della zucca, unite alla croccantezza e al sapore dello speck…beh, vi consiglio di provare! Non ve ne pentirete…e l’inverno vi sembrerà meno grigio…. Ingredienti : 1 litro e mezzo circa di brodo vegetale 280 gr farro perlato per me Melandri Gaudenzio Un bel pezzo di zucca di circa 400 gr ancora al lordo degli scarti (buccia, semi e filamenti) 150 gr di speck a dadini o a fiammifero Olio extravergine d’oliva q.b per me Olio Dante 100% italiano Sale q.b Un pezzettino piccolo di cipolla bianca Un pizzico di timo, fresco o secco Mezzo bicchiere di vino bianco secco Qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato Coltello Fissler linea perfection Preparazione: Preparare il brodo vegetale. Risciacquare il farro sotto l’acqua corrente per qualche minuto e farlo scolare ben bene; In una casseruola possibilmente in ghisa o adatta alle lente cotture, mettere un filo d’olio extravergine insieme alla cipolla tritata finissimamente e farla imbiondire appena. Unire i dadini di speck e rosolare a fiamma vivace per qualche minuto. Aggiungere il farro e farlo tostare per qualche minuto, continuando a mescolare con un cucchiaio di legno; unire successivamente la polpa della zucca fatta a dadini piccoli e abbastanza regolari. Mescolare per alcuni minuti e sfumare col vino bianco, facendo evaporare l’alcool. Iniziare ad aggiungere il brodo un mestolo alla volta, come per un normale risotto, e cuocere per circa una quindicina di minuti; a cottura ultimata aggiungere qualche fogliolina di timo fresco, mantecare con un paio di cucchiai di parmigiano grattugiato, regolare di sale e pepe se necessario, impiattare caldissimo e servire, accompagnato da un bel bicchiere di vino rosso. Quando non si sta bene, un piatto caldo e confortante come questo vi rimette in pace col mondo! Ed oggi speriamo vada un pò meglio… A presto, un abbraccio ( e un colpo di tosse…!!)