Al Sig. Sindaco del Comune di Faenza

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Al Sig. Sindaco del Comune di Faenza
Al Sig. Sindaco
del Comune di Faenza
COMUNE DI FAENZA
Tit. ____________ Cl. ____________
Data ____________________________
bollo
Prot. Gen. ________________________
Faenza, ……………….....……..
(data di compilazione)
Fascicolo_________________________
Oggetto: domanda di rilascio di licenza di cui all’art. 86 c. 3 del RD 773/1931 (1) per
l’esercizio dell’attività di: (barrare la fattispecie che interessa)
…
produzione
…
importazione
…
distribuzione
di apparecchi da gioco di cui all’art. 110, commi 6 e 7 del RD 773/1931(2)
Il/la sottoscritto/a
Cognome ………………………..............…..................……………… nome ………………………..........................................…………
CF |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|
data di nascita …..……/….……/………… Cittadinanza …………..................................................…… sesso M … F …
luogo di nascita: Stato …………………..……................... Provincia ..…....... Comune ……………………….......................
residenza: Comune …………...........……………..........................................…...………………………………... CAP …..…............
in (Via, Piazza, ecc.) ….............................................…..…….………….................………… n ...........…. Tel. ……............/….......….......
in qualità di: (barrare il quadratino corrispondente)
… titolare dell'omonima impresa individuale ........................................................………….....................…................
(denominazione)
.............................….......................................................................…................. P.
IVA |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|
con sede nel Comune di ...........…...……………..............................................……… CAP .....………… Provincia ..............
in (Via, Piazza, ecc.) ….............................................…..…….………….................………… n ...........…. Tel. ……............/….......….......
n. di iscrizione al Registro Imprese ..……………...........................…....... CCIAA di ..…...….………...................................
… legale rappresentante della .………………………………………………………..................……….......................................
(ragione sociale, denominazione associazione)
..............................……………...............................…....……………..........................…............…………........................................................
CF |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|
P. IVA |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|
(se diversa da C.F.)
con sede nel Comune di ...........…...……………..............................................……… CAP .....………… Provincia ..............
in (Via, Piazza, ecc.) ….............................................…..…….………….................………… n ...........…. Tel. ……............/….......….......
n. di iscrizione al Registro Imprese ..…………….................................... CCIAA di ..……………….....................................
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CHIEDE
ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 86 c. 3 del RD 773/1931(1) il rilascio della licenza per
l’esercizio dell’attività di: (barrare la fattispecie che interessa)
… produzione
… importazione
… distribuzione
di apparecchi da gioco di cui all’art. 110, commi 6 e 7 del RD 773/1931 (2)
A tal fine dichiara:
− che l’attività viene svolta nei locali siti in
(Via, Piazza, ecc.) …........................................................….………….................…………
n
...........….
aventi una superficie
di mq ............................................... (indicare se sono presenti magazzini, depositi): ......................................................................
................................................................................................................................................................................................................
−
−
−
−
−
−
−
−
−
che i locali risultano conformi alle normative vigenti in materia di destinazione d’uso e di
agibilità: (indicare gli estremi del cert. di agibilità) ...........................................................................................................................;
che con la presente dichiarazione intende: (barrare la fattispecie che interessa)
… produrre
… importare
… distribuire
apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici di cui all’art. 110 c. 6 e c. 7 del
RD 773/1931 TULPS;
che gli apparecchi oggetto dell’attività sono omologati e conformi alla disposizioni vigenti di cui
agli artt. 86 e 110 del TULPS (RD 773/1931) e che per gli stessi, nei casi previsti (c. 6 e c. 7
dell’art. 110) è stato rilasciato il nulla osta di cui all’art. 14–bis c. 1 del DPR 640/1972 e
successive modificazioni e sono state assolte le relative imposte;
che gli apparecchi di cui all’art. 110 c. 6 e c. 7 del TULPS (RD 773/1931), oggetto dell’attività
alla data di presentazione della presente domanda sono complessivamente: (indicare il numero
complessivo) ............................;
che il sottoscritto non provvederà successivamente al rilascio della licenza a comunicare al
Comune le variazioni al numero o alla tipologia dei giochi, riservandosi di dimostrare in sede di
controllo presso la propria sede la legittimità e il corretto funzionamento degli apparecchi in
dotazione, nonché la conformità degli stessi alle disposizioni vigenti;
che in caso di cessazione dell’attività o di rinuncia sarà mia cura comunicare tale situazione al
Comune;
di non aver riportato condanne di cui agli artt. 11 (3) e 92 (4) del TULPS (RD 773/1931) e di
non essere sottoposto a sorveglianza speciale o a misura di sicurezza personale, né di essere
stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza;
che non sussistono nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui
all’art. 10 della L 575/1965 (antimafia) (5) (a);
che sussistono i presupposti e i requisiti prescritti dalla legge per lo svolgimento dell’attività.
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole:
dei propri diritti in materia di “privacy” di cui al D.Lgs 196/2003; (6)
che il responsabile del trattamento dei dati è il responsabile del Servizio Commercio e Licenze
del Comune di Faenza;
− che i dati forniti sono necessari all’istruttoria del procedimento per ottenere quanto richiesto;
− che tali dati saranno utilizzati, anche con strumenti informatici, dal Comune di Faenza solo per
l’espletamento dell’istruttoria del presente procedimento.
−
−
Il sottoscritto è consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano
l’applicazione delle sanzioni penali previste dal DPR 445/2000 - art. 76. (7) (Nel caso di firma apposta NON in
presenza dell’addetto dell’ufficio dovrà essere allegata fotocopia di un documento d’identità valido del dichiarante. Nel
caso di firma apposta in presenza dell’addetto dell’ufficio la persona dovrà essere identificata con estremi del documento
d’identità)
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Allegati: (barrare il quadratino corrispondente)
… copia completa di un documento di identità valido del dichiarante, in applicazione del DPR
445/2000 art. 38. (7)
FIRMA
......................................................................................................
Indicare un referente (associazione, studio commerciale, altri) per eventuali comunicazioni (solo se diverso dal richiedente):
....……………………..........................................……………………………..............................….……. (tel. ……….…...…..../......……….……….......…...
fax …...…………......./........…......……......... e-mail ……...……………………..…...........................@..........................................................……………..)
L CHIARIMENTI, AVVERTENZE E SPIEGAZIONI
(a) Le dichiarazioni di altre persone (amministratori, soci) indicate nell’art. 2 del DPR 252/1998 ai fini antimafia vanno rese:
- per le S.N.C. da parte di tutti i soci;
- per le S.A.S. da parte dei soci accomandatari;
- per le società di capitali (ad es. S.R.L., S.P.A. ecc...) dal legale rappresentante ed eventuali altri componenti dell’organo di amministrazione come
previsto dall’art. 2 DPR 252/1998.
NORMATIVA
(1) RD 773/1931 “Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza” – art. 86
“1.Non possono esercitarsi, senza licenza del Questore, alberghi, compresi quelli diurni, locande, pensioni, trattorie, osterie, caffè o altri esercizi in
cui si vendono al minuto o si consumano vino, birra, liquori od altre bevande anche non alcooliche, né sale pubbliche per bigliardi o per altri giuochi
leciti o stabilimenti di bagni, ovvero locali di stallaggio e simili. 2 La licenza è necessaria anche per lo spaccio al minuto o il consumo di vino, di birra
o di qualsiasi bevanda alcoolica presso enti collettivi o circoli privati di qualunque specie, anche se la vendita o il consumo siano limitati ai soli soc..
3 Relativamente agli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici di cui all'articolo 110, commi 6 e 7, la licenza è altresì
necessaria:a) per l'attività di produzione o di importazione;b) per l'attività di distribuzione e di gestione, anche indiretta;c) per l'installazione in
esercizi commerciali o pubblici diversi da quelli già in possesso di altre licenze di cui al primo o secondo comma o di cui all'articolo 88 ovvero per
l'installazione in altre aree aperte al pubblico od in circoli privati”.
(2) RD 773/1931 “Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza - art. 110 c.6 e c.7
“6. Si considerano apparecchi idonei per il gioco lecito: a) quelli che, obbligatoriamente collegati alla rete telematica di cui all'articolo 14-bis, comma
4, del DPR 640/1972, e successive modificazioni, si attivano con l'introduzione di moneta metallica ovvero con appositi strumenti di pagamento
elettronico definiti con provvedimenti del Ministero dell'economia e delle finanze - Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, nei quali gli
elementi di abilità o intrattenimento sono presenti insieme all'elemento aleatorio, il costo della partita non supera 1 euro, la durata minima della
partita è di quattro secondi e che distribuiscono vincite in denaro, ciascuna comunque di valore non superiore a 100 euro, erogate dalla macchina
in monete metalliche. Le vincite, computate dall'apparecchio in modo non predeterminabile su un ciclo complessivo di non più di 140.000 partite,
devono risultare non inferiori al 75 per cento delle somme giocate. In ogni caso tali apparecchi non possono riprodurre il gioco del poker o
comunque le sue regole fondamentali; b) quelli, facenti parte della rete telematica di cui all'articolo 14-bis, comma 4, del DPR 640/1972, e
successive modificazioni, che si attivano esclusivamente in presenza di un collegamento ad un sistema di elaborazione della rete stessa. Per tali
apparecchi, con regolamento del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro dell'interno, da adottare ai sensi dell'articolo 17,
comma 3, della L n.400/1988, sono definiti, tenendo conto delle specifiche condizioni di mercato: 1) il costo e le modalità di pagamento di ciascuna
partita; 2) la percentuale minima della raccolta da destinare a vincite; 3) l'importo massimo e le modalità di riscossione delle vincite; 4) le specifiche
di immodificabilità e di sicurezza, riferite anche al sistema di elaborazione a cui tali apparecchi sono connessi; 5) le soluzioni di
responsabilizzazione del giocatore da adottare sugli apparecchi; 6) le tipologie e le caratteristiche degli esercizi pubblici e degli altri punti autorizzati
alla raccolta di giochi nei quali possono essere installati gli apparecchi di cui alla presente lettera.
7. Si considerano, altresì, apparecchi e congegni per il gioco lecito: a) quelli elettromeccanici privi di monitor attraverso i quali il giocatore esprime
la sua abilità fisica, mentale o strategica, attivabili unicamente con l'introduzione di monete metalliche, di valore complessivo non superiore, per
ciascuna partita, a un euro, che distribuiscono, direttamente e immediatamente dopo la conclusione della partita, premi consistenti in prodotti di
piccola oggettistica, non convertibili in denaro o scambiabili con premi di diversa specie. In tal caso il valore complessivo di ogni premio non è
superiore a venti volte il costo della partita; b) [quelli automatici, semiautomatici ed elettronici da trattenimento o da gioco di abilità che si attivano
solo con l'introduzione di moneta metallica, di valore non superiore per ciascuna partita a 50 centesimi di euro, nei quali gli elementi di abilità o
trattenimento sono preponderanti rispetto all'elemento aleatorio, che possono consentire per ciascuna partita, subito dopo la sua conclusione, il
prolungamento o la ripetizione della partita, fino a un massimo di dieci volte. Dal 1° gennaio 2003, gli apparecchi di cui alla presente lettera
possono essere impiegati solo se denunciati ai sensi dell'articolo 14-bis del DPR 640/1972, e successive modificazioni, e se per essi sono state
assolte le relative imposte. Dal 1° gennaio 2004, tali apparecchi non possono consentire il prolungamento o la ripetizione della partita e, ove non
ne sia possibile la conversione in uno degli apparecchi per il gioco lecito, essi sono rimossi. Per la conversione degli apparecchi restano ferme le
disposizioni di cui all'articolo 38 della L n.388/2000, e successive modificazioni] (abrogato); c) quelli, basati sulla sola abilità fisica, mentale o
strategica, che non distribuiscono premi, per i quali la durata della partita può variare in relazione all'abilità del giocatore e il costo della singola
partita può essere superiore a 50 centesimi di euro.
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(3) RD 773/1931 “Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza - art.11
“ Salve le condizioni particolari stabilite dalla legge nei singoli casi, le autorizzazioni di polizia debbono essere negate:
1° a chi ha riportato una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo e non ha ottenuto la
riabilitazione;
2° a chi è sottoposto all'ammonizione o a misura di sicurezza personale o è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza.
Le autorizzazioni di polizia possono essere negate a chi ha riportato condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro l'ordine pubblico,
ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza, o per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione, o
per violenza o resistenza all'autorità, e a chi non può provare la sua buona condotta.
Le autorizzazioni devono essere revocate quando nella persona autorizzata vengono a mancare, in tutto o in parte, le condizioni alle quali sono
subordinate, e possono essere revocate quando sopraggiungono o vengono a risultare circostanze che avrebbero imposto o consentito il diniego
della autorizzazione”.
(4) RD 773/1931 “Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza - art.92
“Oltre a quanto è preveduto dall'art. 11, la licenza di esercizio pubblico e l'autorizzazione di cui all'art. 89 non possono essere date a chi sia stato
condannato per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, o contro la sanità pubblica o per giuochi d'azzardo, o per delitti commessi in
istato di ubriachezza o per contravvenzioni concernenti la prevenzione dell'alcoolismo, o per infrazioni alla legge sul lotto, o per abuso di sostanze
stupefacenti.
(5) L 575/1965 “Disposizioni contro la mafia”
(6) D.Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”
(7) DPR 445/2000 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia di documentazione amministrativa”
Consegnare a: Comune di Faenza - Settore Sviluppo economico - Servizio Commercio e Licenze-Suap - piazza Rampi, 7 – Faenza
tel. 0546-691269 - fax 0546-691259/691264 - e-mail: [email protected]
sito Internet: http://www.comune.faenza.ra.it “Cosa fare per….guida ai servizi comunali”
posta elettronica certificata: [email protected]
COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Il presente modello va presentato in duplice copia; nel caso di presentazione dell’istanza direttamente al Servizio
Commercio e Licenze – Suap, la copia restituita all’utente costituisce:
comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell’art. 7 della L 241/1990
relativamente al procedimento di cui al presente atto.
La data di avvio del procedimento corrisponde alla data di presentazione dell’istanza, riportata nel frontespizio del
presente modello.
Il procedimento deve concludersi entro 30 giorni, salvo sospensione dei termini.
Organo competente sul diniego: ricorso al Tar entro 60 giorni.
I rimedi esperibili in caso di inerzia del Comune sono: ricorso al Tar entro 1 anno.
Responsabile del procedimento:
Dr. Maurizio Marani Tel. 0546 691269; fax 0546 691259 - e-mail: [email protected] .
Ufficio per la visione degli atti:
Comune di Faenza - Settore Sviluppo economico - Servizio Commercio e Licenze/Suap
Piazza Rampi, 7 - 48018 Faenza.
In caso di presentazione del modello per posta, o non direttamente al Servizio di cui sopra, la comunicazione di avvio
del procedimento ai sensi della L 241/1990 art. 7 sarà trasmessa con le modalità previste dalle disposizioni vigenti in
materia.
p. il responsabile del procedimento
l’incaricato
…………………………………………………………….
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