PROGRAMMA PLURIENNALE e RELAZIONE PREVISIONALE E

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PROGRAMMA PLURIENNALE e RELAZIONE PREVISIONALE E
Allegato alle delibere del Consiglio Camerale nn.4 e 5 del 30 ottobre 2012.
PROGRAMMA PLURIENNALE
e RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER
L’ANNO 2013.
(redatti ai sensi dell’art. 11, comma 1,lettere c) e d) della legge 580/1993 e degli artt.4 e 5, del D.P.R. 254/2005)
Sommario
Programma Pluriennale 2012 - 2017
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Premessa
Sviluppo della competitività del sistema delle imprese.
Costituzione e crescita di nuove imprese.
Formazione del Capitale Umano
Implemento delle infrastrutture del territorio
Promozione della Tutela dell’Ambiente
Promozione della cultura fattore di Sviluppo Economico-Sociale ed affermazione di Legalità.
Valorizzazione delle produzioni tipiche.
Valorizzazione turistica del territorio.
Istituzione di un osservatorio Economico-Congiunturale
Credito e finanza
La valorizzazione delle risorse umane
Il Governo dell’Ente e le risorse finanziarie
L’Azienda Speciale
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2013
1.
2
3
4
5
Contesto economico di riferimento
Punti di forza e debolezza dell’economia locale
Contesto istituzionale e associativo
Contesto normativo di riferimento
Ambiti di intervento per l’anno 2013
Programma Pluriennale 2012 - 2017
della Camera di Commercio di Caltanissetta.
Il programma pluriennale, in ossequio alla previsione normativa – L.
580/1993 e DPR 254/2005 – costituisce l’ossatura sulla quale l’azione della
Camera di Commercio deve adeguarsi.
Il Presidente Montante ha, nell’ultima relazione previsionale e
programmatica, confermato e delineato con maggiore puntualità la politica
che questa stessa compagine amministrativa ha espresso nel quinquennio
2007 – 2012.
La policy, forse per questo territorio innovativa ma di sicuro
dirompente, ha posto come interesse primario l’affermazione della legalità.
Legalità come costume di vita in tutte le varie sfaccettature; legalità come
valore aggiunto di un’economia che è stata mortificata per decenni da poteri,
criminali e non, che hanno perseguito con poco vigore l’interesse collettivo.
E’ sufficiente dare uno sguardo alle statistiche degli ultimi anni per
rendersi conto di quanto il territorio nisseno sia rimasto spettatore di uno
sviluppo mancato.
A questo si vuole sopperire con l’azione di una Camera di Commercio
che abbia la forza di ergersi ad interlocutore comune di parti private e di parti
pubbliche, intermediaria di interessi che non debbono essere considerati
“contrapposti”
ma
anzi
che
devono
convergere
sinergicamente
al
conseguimento del benessere sociale.
In sintesi l’impegno di questa Amministrazione è volto a fare
assurgere la Camera di Commercio quale punto di riferimento della legalità'
intesa come motore di sviluppo per la realtà socio economica nissena per le
esigenze delle imprese, dei consumatori e degli altri stakeholders con
autorevolezza, efficienza e professionalità.
La relazione previsionale e programmatica per il 2013 viene proposta
unitamente al programma pluriennale e deriva dai suoi orientamenti.
Quest’anno si è ritenuto di tenere maggiormente conto del contesto
economico che presenta seri problemi di sussistenza nonché del quadro
normativo nazionale e regionale, particolarmente dinamico e problematico, in
quest’ultimo periodo.
Con la finalità di migliorare sempre il servizio della Camera di
Commercio reso al sistema economico provinciale, il 2013 si caratterizza per
la messa a regime del ciclo delle performance e con l’estensione
dell’operatività del sistema di qualità ISO 9001.
La
relazione
previsionale
e
programmatica
diventa
così
il
fondamentale strumento con cui il Consiglio camerale individua in maniera
chiara ed univoca gli indirizzi da cui far discendere in modo coerente gli
obiettivi operativi per l’Ente, la dirigenza e tutto il personale.
Con questo si ritiene che, oltre ad una migliore gestione del ciclo
della performance come richiesto dalla riforma del D. Lgs. 150/2009 per
l’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e
trasparenza delle pubbliche amministrazioni, la Camera di Commercio di
Caltanissetta possa rendere ancora più efficace ed incisiva la sua azione per
la promozione del sistema economico provinciale in questo difficile momento
congiunturale.
Piano di Azione della Camera di Commercio di Caltanissetta.
L'Ente camerale, come accennato in premessa, ha l’obiettivo di
proporsi come soggetto portatore di istanze di sviluppo economico,
interagendo con gli altri organismi territoriali, sostenendo e potenziando una
serie di servizi innovativi, che assicurino sia i criteri di correttezza che quelli di
qualità, a garanzia dell'impresa e del consumatore. Occorre proporre, creando
alleanze e accordi – tramite la partecipazione al Tavolo Unico di Regia per lo
Sviluppo e la Legalità – la definizione di percorsi operativi finalizzati
all’individuazione delle priorità del nostro territorio a supporto di iniziative in
favore
del
sistema
territoriale.
E’
necessario
promuovere
l'internazionalizzazione, la regolazione del mercato, la formazione, ribadendo
l'importanza di assumere un ruolo autorevole nel processo di governo locale
dell'innovazione.
Così, come viene di seguito esplicato, si dovrà continuare a puntare
su quegli obiettivi che potranno costituire la chiave per la crescita economica,
una vera e propria svolta.
1 Sviluppo della competitività del sistema delle imprese.
Una delle azioni più originali e nel contempo efficaci può essere
quella legata allo sviluppo del c.d. “RATING ANTIMAFIA DI LEGALITA’”.
L’idea è quella di attribuire un rating anche alle imprese che
investono e vivono nei mercati grazie a processi di legalità e a codici
anticorruzione. Lo spread negativo sui fattori di crescita non può
comprendere soltanto l’andamento dei titoli di stato, delle banche o delle
assicurazioni; oggi il problema fondamentale delle imprese è la mancanza di
rating e la mancanza di liquidità. L’attribuzione di un rating aziendale, oltre a
rappresentare un incentivo per gli imprenditori permetterebbe a molte
aziende di passare ”da un mercato offuscato” ad “un mercato legale con
meno concorrenza sleale” con vantaggi in termini di PIL e competizione.
La valutazione dei fattori di competitività delle imprese è un
presupposto per le scelte programmatiche di qualsiasi Camera di Commercio.
Anche questo Consiglio ha mantenuto ferma l’intenzione di sostenere le PMI,
siano esse industriali, commerciali, artigianali o agricole.
In tal senso, la Camera di Commercio intende sostenere i Tavoli
giuridicamente
costituiti,
per
offrire
valido
sostegno
al
potenziale
dell’economia centrosiciliana e alle sue laboriose imprese, programmando un
nuovo modello competitivo. Tale azione potrebbe contribuire al recupero del
gap storico che con la crisi in atto si è accentuato.
Sempre in tema di competitività delle imprese bisogna che queste si
indirizzino ad esportare prodotti di eccellenza. La storia del made in Italy e
dei nostri marchi può far si che l’internazionalizzazione porti ricchezza al
nostro paese. Solo con l’eccellenza non si va in concorrenza con i paesi e i
prodotti low cost, altrimenti c’è il rischio di farsi schiacciare da quella realtà
dove la manodopera e le materie prime costano meno.
Gli strumenti per realizzare l’obiettivo in oggetto, dunque, si
concretizzano nei seguenti processi:
a)
innovazione tecnologica;
b)
formazione agli imprenditori ed ai manager;
c)
sostegno all’internazionalizzazione.
La capacità di innovare rappresenta la vera sfida per le medie e le
piccole imprese, per le quali l’introduzione di innovazione tecnologica, ma
anche di prodotto, di processo e di gestione, resta la sfida per competere con
successo sui mercati internazionali. In questo scenario, la Camera, nell’ambito
del più ampio obiettivo di evoluzione del servizio della P.A. per le imprese,
considera come importante impegno per gli anni a venire quello di contribuire
in modo attivo alla costruzione di una politica per l’innovazione.
A tal fine si delineano due obiettivi fondamentali:
a) Promuovere e supportare l’innovazione all’interno delle imprese.
b) Continuare l’interlocuzione col sistema istituzionale nei processi di governo
dell’innovazione locale, regionale, nazionale ed europeo.
Riguardo al primo obiettivo, si potranno stimolare gli interventi
innovativi su prodotti, processi produttivi e fasi della produzione;
incrementare la collaborazione e i rapporti con le Scuole, le Università e i
Centri di Ricerca per favorire il trasferimento tecnologico e l’applicazione dei
risultati della ricerca scientifica.
Riguardo al secondo obiettivo, l’ulteriore potenziamento dell’Ufficio
Infocenter, già operativo dall’inizio del 2010, che rende al cittadino un
servizio più tempestivo, efficiente e moderno da poter competere ai livelli
qualitativi europei.
A proposito della politica a favore dello sviluppo competitivo delle
imprese, infatti, si ritiene ancora che si dovrebbe proseguire sulla via della
semplificazione delle procedure amministrative che coinvolgono direttamente
l’Ente, promuovendo la razionalizzazione del rapporto tra soggetti economici
e Pubbliche Amministrazioni e agendo come portavoce delle istanze e delle
proposte locali presso le diverse sedi.
In considerazione del sostegno all’internazionalizzazione, si ritiene
che occorrerà favorire la ricerca di nuovi canali distributivi per i prodotti locali
nei mercati europei ed internazionali. In questo ambito l’Ente continuerà a
trovare nuove soluzioni di sbocco verso nuovi mercati nazionali ed
internazionali di interesse strategico, per stipulare accordi commerciali, aprire
nuovi sportelli, show rooms di prodotti di eccellenza del nostro territorio,
accordi concreti con la SIMEST, la SACE, INVITALIA, Consolati ed Ambasciate.
Dopo le positive esperienze di outgoing in Marocco ed in Russia e
quella di incoming con gli USA, realizzate anche con la collaborazione delle
Camere di Commercio italiane all’estero, si potrà proseguire con i paesi
emergenti del sud America. In particolare si potrà realizzare una iniziativa di
incoming con il Brasile.
La Camera, per le funzioni che la legge le attribuisce e
considerando la rete di strutture e di rapporti che ha intessuto con organismi
pubblici e privati, ritiene che possa quindi legittimamente giocare il ruolo di
punto di riferimento e supporto avanzato per favorire l’internazionalizzazione
delle piccole e medie imprese.
In ordine all’azione di formazione di imprenditori e managers, la
Camera propone di rivolgere l’attenzione alla qualità della formazione ed allo
sviluppo delle “risorse umane”. A tal proposito, la Camera si impegnerà ad
organizzare dei masters - in maniera autonoma o in collaborazione con le
Università – che riescano ad attrarre interessi nazionali in materia di
comunicazione, marketing, sviluppo e strategia d’impresa e criminologia.
Tale azione dovrebbe costituire una delle più efficaci strategie per
rafforzare la competitività di un sistema economico e valorizzare la sua
posizione a livello internazionale.
2 Costituzione e crescita di nuove imprese.
L’obiettivo che ci si è prefissato richiede il miglioramento
dell’organizzazione e della gestione di tutte le attività imprenditoriali e la
creazione di un vero e proprio piano industriale della nostra provincia in base
alle sue caratteristiche, come un vero biglietto da visita per i potenziali
investitori che possano portare lo sviluppo di nuove e sane imprese.
In tal senso gli imprenditori si attendono un’istituzione solida ed
affidabile che svolga con efficacia le funzioni di garanzia, oltre che di
promozione, dell’interesse generale delle imprese; istituzione che garantisca i
prodotti di qualità, salvaguardi la certezza delle regole, la trasparenza e la
libera concorrenza, contrastando i comportamenti fraudolenti, le posizioni
dominanti e quelle barriere all’entrata che risultino eccessivamente tossiche
per l’economia.
In quest’ambito, come pure in quello della metrologia legale,
dovranno essere intensificate le azioni di verifica sui requisiti di beni e servizi,
degli strumenti di misura; azioni da intensificare in applicazione delle attività
di tutela del mercato e dei consumatori e in relazione alla L. 580/1993 e D.lgs.
112/1998.
Pertanto, occorrerà attivare strumenti diretti di diffusione delle
informazioni, tramite consulenze mirate allo sviluppo della qualità, della
legalità, della sostenibilità ambientale, del trasferimento tecnologico,
dell’innovazione e dell’internazionalizzazione.
Non di secondo piano, per la nascita e la crescita delle imprese, è il
potere fornire agli imprenditori tutte le informazioni riguardanti le
provvidenze e le agevolazioni che sono poste in essere dallo Stato, dalla
Regione e da altri enti. In questa ottica la Camera di Commercio amplierà
l’offerta di sportelli informativi e possibilmente operativi quali la CRIAS (già
presente), Sviluppo Italia Sicilia e di altri enti che concorrono allo sviluppo
economico.
3 Formazione del Capitale Umano
Tra i principali obiettivi che l’Amministrazione individua nel
Programma pluriennale viene privilegiato il capitale umano che è la risorsa
strategica per ogni azienda privata e pubblica, in cui sono protagoniste le
nuove figure dirigenziali.
Le persone, con le loro capacità, fanno la differenza in una
organizzazione. Loro portano avanti il percorso di crescita e dettano la
velocità di adattamento al cambiamento.
4 Implementazione delle infrastrutture del territorio
La Camera di Commercio, nell’ambito del suo programma, ha
puntato a partecipare attivamente ai processi di governance del territorio.
Occorre impegnare anche negli anni successivi ulteriori risorse per
favorire la realizzazione di opere infrastrutturali e assicurare così una più
efficiente mobilità dei flussi di beni, servizi, capitali e persone che animano il
nostro territorio al fine di promuovere la compatibilità ambientale dei processi
produttivi.
Si ritiene che le infrastrutture debbano puntare allo sviluppo di due
punti in particolare:
• produzione delle eccellenze locali;
• organizzazione di fiere e di eventi sul territorio locale.
5 Promozione della Tutela dell’Ambiente
Si è affermato che qualità ambientale, sicurezza, legalità, sono tutti
elementi indispensabili che fanno di un popolo una comunità avanzata e
senza le quali si sbriciola la coesione sociale.
L’Ente camerale auspica che negli anni prossimi possa sostenere
ogni attività di sensibilizzazione alla tutela ambientale, attraverso la
predisposizione di materiale informativo circa i suoi costi e benefici economici,
depliants promozionali, nonché attraverso attività seminariali di formazione
alle imprese per incentivare la certificazione ambientale, le pratiche
produttive ecosostenibili e il ricorso alla produzione e all’uso dell’energia
rinnovabile prodotta dallo sfruttamento di fonti naturali.
In particolare, anche al fine di costituire un esempio di best practice,
la Camera si propone di porre in essere azioni e comportamenti che
producano un effetto di riduzione dei consumi energetici, di minore
utilizzazione del supporto cartaceo e, in generale, di risparmio dei costi di
gestione. Tali azioni confluiranno, altresì, nella redazione del piano delle
performance, in esecuzione del D.Lgs. 150/2009 (c.d. decreto Brunetta), nel
prosieguo più ampiamente descritto.
6 Promozione della cultura quale fattore di Sviluppo EconomicoSociale ed affermazione di Legalità a tutti i livelli.
Va affermato che questa azione continua a prospettarsi come leva
complementare importantissima, ai fini della creazione di nuova occupazione
e di nuove opportunità e per supportare la rinnovata immagine della
provincia nissena.
L’affermazione della legalità come più volte ribadito – intesa come
punto di forza principale per renderci più competitivi - non può prescindere
proprio dalla diffusione di cultura a tutti i livelli (civica, economica,
imprenditoriale e sociale).
Da Caltanissetta, dal suo mondo imprenditoriale, istituzionale e civile
è partita la rivoluzione culturale per il ripristino della legalità, primo modello
esportato in tutta Italia.
Il progetto di Zona Franca per la Legalità nasce dalla convinzione
che nella nostra provincia e in Sicilia: “il fenomeno della criminalità
organizzata impedisce qualsiasi crescita dell’economia ed il rilancio delle
attività produttive di piccole, medie e grandi dimensioni. La mafia sembra
avvinghiata all’economia e a tutte le attività produttive esistenti, seppur in
presenza di una debole economia, tanto da far pensare che lo sviluppo è
frenato da un costante controllo “occulto“ sugli appalti e nell’assunzione di
manodopera, per non affrontare l’argomento ancor più grave del racket delle
estorsioni e del fenomeno dell’usura. La sana imprenditoria è spesso costretta
a dover affrontare una concorrenza sleale per la presenza elevata di lavoro
nero e il sistema bancario non facilita i rapporti tra imprenditori della stessa
area economica non solo per il costo elevato del denaro, ma per la scarsa
fiducia del sistema bancario alle imprese operanti nel nostro territorio. Lo
sviluppo di una regione come la Sicilia e in particolare della nostra provincia
si ottiene, a nostro giudizio, sconfiggendo la cultura mafiosa che ostacola la
crescita del territorio e realizzando iniziative di forte contrasto tra l’economia
stagnante e l’azione di sviluppo che aiuta la crescita civile e sociale”.
A fronte di tali fenomeni, si è costituito un “Tavolo di Regia per lo
Sviluppo e la Legalità” il quale ha presentato una proposta per realizzare, in
provincia, una “zona sicura” con l’intento di creare un’area affrancata da ogni
fenomeno “malavitoso “ e col concorso delle istituzioni, salvaguardare gli
investimenti, dare certezza alle imprese, realizzare un costante controllo delle
attività. E’ necessario fornire corsie preferenziali per l’apertura di nuove
imprese, attraverso uno sportello unico. L’idea della zona franca così
individuata, oltre ad esaltare l’efficienza delle Pubbliche Amministrazioni
interessate (sportello impresa) dà la possibilità di rafforzare la presenza delle
Forze dell’Ordine al fine di aiutare il territorio con l’applicazione delle misure
previste dal PON sicurezza. Su tale area, è necessario applicare la fiscalità di
vantaggio per le imprese che intendono investire nel progetto a condizione
che si verifichi il rispetto delle norme sulla legislazione del lavoro, la
modernità delle tecnologie, la tutela ambientale, la durata dell’investimento.
E’ necessario far si che si sposti l’asse dello sviluppo nel Meridione d’Italia,
nella nostra Regione e in particolare nella nostra Provincia, utilizzando tutti gli
strumenti posti nella disponibilità per lo sviluppo comunitario, creando un
collegamento con i Paesi dell’area del Mediterraneo per una rilevanza
economica internazionale del nostro territorio e individuando i punti strategici
“protetti“ nella nostra realtà.
Lo sviluppo dell’area sarà maggiormente garantito da una completa
sinergia tra i vari attori del sistema: governo nazionale, governo regionale,
enti locali e sistema bancario.
Gli interventi dei predetti infonderanno fiducia negli imprenditori
nisseni.
Il Parlamento Siciliano ha emanato la legge n. 15 del 20 novembre
2008 la quale, all’art. 3, recepisce il principio da tempo sostenuto dal nostro
territorio di istituire una o più zone franche per la legalità (ZFL). Ciò dimostra
come il concorso e la sinergia fra le forze della rappresentanza sociale e la
rappresentanza politica, quando è propositiva, arriva ad importanti risultati.
Ecco perché il territorio provinciale è stato individuato quale “zona franca per
la legalità”.
La Camera di
Commercio ha deliberato, altresì, di assicurare
sostenibilità ai progetti con Associazioni datoriali o con i Ministeri.
L’Amministrazione avrà cura certamente di osservare con interesse
l’attività parallela che svolgono le associazioni di categoria locali e siciliane, le
quali hanno messo in luce la capacità della nostra società nel contrastare la
malavita e dire basta - senza se e senza ma - alle organizzazioni criminali, ai
colletti bianchi, alla mala burocrazia ed alla mala politica. L’intensa e
coraggiosa azione della nostra realtà imprenditoriale sviluppa idee e
conquista intese importantissime, che sono le prime del genere in Italia; ci si
riferisce ai Protocolli d’intesa con la Procura Generale della Repubblica di
Caltanissetta, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta,
la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, la Direzione Nazionale
Antimafia, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, il
Comando Provinciale Arma dei Carabinieri. Trattasi di un’azione volta allo
scambio di quei dati che possono far rilevare le attività malavitose che
tentano di inquinare il tessuto economico e produttivo. Detti protocolli
prevedono, tra l’altro, la fornitura di particolari software di accesso e ricerca
alla banca dati del Registro delle Imprese ed anche l’assegnazione di
personale camerale agli stessi. Inoltre, è stato sottoscritto il Protocollo
d’intesa con le Camere di Commercio di Reggio Emilia, Modena e Crotone
teso all’affermazione della legalità quale fattore di sviluppo.
L’immagine di Caltanissetta come Provincia legale, libera e
irreprensibile, infatti, è un presupposto che influenza positivamente
l’attrattività economico-territoriale di una provincia che vuole vivere nella
legalità e confrontarsi con i veri mercati e non con i sistemi assistenzialistici e
clientelari.
L’obiettivo imposto da questa Amministrazione sarà quello di
rincorrere questo fenomeno coinvolgendo ancora maggiormente la società
civile, in funzione di una più forte promozione della cultura della sicurezza e
della legalità, anche in relazione alla conoscenza e al controllo del territorio.
Ciò presuppone perseverare sulle sinergie tra Enti Locali territoriali,
Associazioni di categoria, Forze dell’ordine e altri soggetti istituzionali.
In questo contesto e, come già ribadito, lo Sportello Legalità
rappresenterà, anche negli anni successivi, l’opportunità grazie alla quale si
metteranno in rete una serie di iniziative e strategie comuni, al fine di
ottenere interventi statali decisivi per l’annientamento del fenomeno
criminoso. Una serie di attività culturali e formative, indirizzate in particolare
al mondo dei giovani, con le quali si intende sostenere l’importanza
dell’impegno personale e della collaborazione tra società civile e Istituzioni,
per l’affermazione del diritto e per la costruzione di una società solidale.
Si prevede di potenziare lo Sportello Legalità mediante l’attivazione
di un numero verde al quale tutti potranno denunciare - oltre a casi di racket,
usura ed estorsioni - situazioni di mala burocrazia e fatti per cui non sia
possibile ricorrere alla mediazione civile.
Giova evidenziare che l’estensione dell’impianto di videosorveglianza
collegato con le centrali operative delle Forze dell’Ordine messo a
disposizione di tutte le ditte interessate, l’Osservatorio per la Legalità che
serve da supporto allo Sportello medesimo con la collaborazione delle
Associazioni di Categoria e le Associazioni antiracket, la costituzione dell’Ente
quale parte civile, in collaborazione con le Forze dell’ordine e la Magistratura,
nei processi per mafia, racket ed usura al fianco degli imprenditori offesi,
nonché nei processi a carico di istituti e società di credito per reati posti in
essere a danno di imprese o di imprenditori vessati, il provvedimento
adottato dalla Camera con il quale si è deciso di esonerare dall’obbligo del
pagamento del diritto annuale - per un triennio - gli imprenditori che
denunciano alle Forze di Polizia, alla Magistratura o allo Sportello di Legalità,
fatti di estorsione, racket ed usura da loro subiti, sono stati gli strumenti,
posti in atto dal precedente Consiglio e condiviso dall’attuale, con cui si
persegue il fine della promozione di Cultura e Legalità diffusa.
Sempre in tema di legalità è stato deliberato un’ulteriore supporto
all’attività della magistratura, che potrà divenire operativo nel 2013. Si tratta
di un’azione di sostegno agli Uffici Giudiziari del nostro territorio che,
cogliendo gli aspetti salienti dell’azione di UNIONCAMERE nazionale, mira alla
costituzione di una fondazione che abbia il compito di coinvolgere gli Istituti
bancari, gli Ordini professionali, gli Enti più rappresentativi del territorio e
quanti intendano partecipare alla scommessa di cambiamento “culturale e
sociale del territorio”, in un rapporto sinergico di collaborazione con la
Camera di Commercio, in virtù di altre esperienze già consolidate nel resto
d’Italia. Tale azione, oltre a contribuire al sostegno dell’Amministrazione
giudiziaria, concorre a migliorare i servizi erogati dagli apparati giudiziari alle
imprese, al cittadino- utente e a quanti hanno un intrinseco rapporto con le
attività giudiziarie del territorio.
Occorre, inoltre, agire concretamente alla realizzazione della
semplificazione amministrativa.
Al riguardo, “nell’ambito delle attività tese ad agevolare la creazione
di nuove imprese e in correlazione alle norme riguardanti l’”impresa in un
giorno”, la Camera si adopera nei confronti
dei Comuni non ancora
adempienti alla divulgazione dello Sportello Unico Attività Produttive – SUAP –
camerale o, con più vigore, all’apertura dei SUAP comunali.
7 Valorizzazione delle produzioni tipiche
Si è sempre evidenziato che i legami che uniscono il territorio alle
sue produzioni può permettere di riconoscerne la storia.
Le produzioni tipiche sono, infatti, uno dei patrimoni più suggestivi
del bagaglio di identità di una provincia. Per le aree vocate all’eccellenza
artigianale e agroalimentare, la tutela e la promozione di questa ricchezza
possono essere una grande opportunità.
La tutela delle tradizioni culturali che risiedono in ogni prodotto
tipico, va sempre interpretata quindi dalla Camera come una strategia
necessaria per conseguire l’obiettivo del sostegno e consolidamento
dell’economia locale.
L’adozione del “marchio collettivo“ e del “marchio DOC” di cui si
discute, condiviso con tutte le associazioni di categoria, permetterebbe di
contraddistinguere i prodotti tipici di eccellenza della nostra provincia; ciò a
vantaggio, non solo degli operatori che vedono riconosciuta la provenienza
tipica dei loro prodotti, ma anche dei consumatori che vedono garantita la
loro scelta d’acquisto che predilige la qualità.
La promozione dei prodotti in parola potrebbe essere favorita anche
tramite l’istituzione di speciali fiere settoriali, tra le più uniche in Italia ed in
Europa.
Si ritiene che occorre fare sistema per dare forte impulso al tessuto
economico attraverso la partecipazione al Gal Terre del Nisseno, attraverso
l’adesione al Distretto turistico-culturale delle Miniere (contribuendo alla
costituzione di società di capitali di gestione di aree demaniali per il rilancio
del turismo industriale grazie all’inserimento nei circuiti internazionali),
attraverso protocolli d’intesa più o meno specifici, con l’appoggio o meno
delle altre aziende pubbliche. Gli strumenti sono tanti, ma la sfida culturale
che questa Amministrazione dovrà affrontare sarà di certo quella di insistere
nella creazione di sistemi di imprese, per meglio rispondere alle esigenze di
competitività attraverso l’uso di tecniche di marketing territoriale, dedicate
soprattutto alla promozione dei prodotti d’eccellenza.
Come già delineato nel precedente Programma Pluriennale, si
potrebbe creare un Nucleo di Promozione con il compito di divulgare alle
imprese tutti i provvedimenti delle Amministrazioni e degli Organi che mirano
alla valorizzazione ed alla promozione di tutti i settori economici.
8 Valorizzazione turistica del territorio.
L'importanza del settore turismo come fattore di sviluppo per
qualsiasi area siciliana è unanimemente riconosciuta. L’importanza cresce nei
territori in cui, per tradizione culturale e inclinazione imprenditoriale, è
ramificata la presenza della piccola impresa agricola, dell'artigianato e delle
nicchie di mercato. Certamente, pur non essendo il turismo un settore
trainante, il suo sviluppo potrà essere un fenomeno positivamente
complementare agli altri comparti (d’eccellenza) in provincia di Caltanissetta;
la sua vocazione potrà essere quella di diventare meta di turismo relazionale,
come è stato detto in più sedi, sfruttando la centralità di Caltanissetta e la
posizione strategica del sud della provincia nel Mediterraneo.
In quest'ottica il Consiglio saprà cogliere questo aspetto per
promuovere e valorizzare la qualità dell'offerta turistica nella sua più ampia
accezione, nella convinzione che, in un mercato turistico che ha sviluppato
anch’esso le sue “nicchie”, il territorio nisseno – caratterizzato da ampi spazi
olograficamente e demograficamente quieti – può trovare risposta alla sua
offerta di turismo sostenibile, naturalistico e culturale.
Sarà di certo un percorso ambizioso, ma realizzabile, che richiede
azioni efficaci su tutte le singole realtà che compongono il "sistema turistico"
e che lavorano per accrescere la qualità del prodotto offerto dal territorio nel
suo insieme, anche con il rilancio dei centri storici tramite la valorizzazione
dell’architettura di edifici che rendono unica la nostra provincia.
Per quanto riguarda gli eventi capaci di attrarre il turismo, va
evidenziato che il nostro territorio è fortemente caratterizzato dal turismo
religioso, ma è possibile puntare ad attrarre anche appuntamenti sportivi di
rilievo nazionale ed internazionale.
In atto, la realtà turistica gravita soprattutto attorno alla
realizzazione di una delle manifestazioni più importanti della nostra provincia,
la Settimana Santa; evento inserito nei circuiti sia di turismo religioso che
culturale
che
ha
avuto
l’immancabile
appoggio
dalla
Amministrazione con l’approvazione di un protocollo d’intesa.
precedente
Il disciplinare tende a valorizzare e ravvivare l’antico e prestigioso
mondo delle maestranze nissene, attraverso il mantenimento della tradizione
e il rilancio della stessa nelle occasione formative dei giovani da concretizzare
con l’istituzione di una scuola di artigianato artistico e tradizionale: il desiderio
più grande dell’Associazione nostra partner.
Il
rilancio
del
turismo
scolastico
potrebbe
avvenire
grazie
all’istituzione di concorsi per le scuole, volti alla valorizzazione del territorio
visitato. Il territorio, grazie alla posizione geografica e alle risorse
naturalistiche, offre diverse opportunità spendibili in tal senso. Al riguardo
meritano di essere citati i musei, i siti archeologici, i castelli, le chiese, i
santuari e i parchi.
La Camera di Commercio potrà fornire ulteriore impulso al turismo
scolastico offrendo la consultazione di pubblicazioni sulla storia economica
provinciale, anche inedite, dal 1800 ad oggi, nella “Biblioteca della Legalità”,
per attrarre studenti da tutta l’Italia.
Questo Consiglio ritiene che sia necessario quindi valorizzare le
tipicità della nostra provincia, valorizzare la centralità nell’ambito del sistema
dei trasporti regionali e diffondere l’immagine attraverso la realizzazione di
una pubblicazione e di un portale turistico unico che sia da riferimento sia per
il turista che per gli intermediari.
La Camera per il futuro potrebbe proporre, altresì, l’attuazione di un
Piano per il rilancio dell’Economia suddiviso per singole aree geografiche.
Detto Piano, da condividere con gli Enti Locali (soprattutto Comuni,
Provincia e Regione), dovrebbe contenere non solo le indicazioni sulle
possibilità di sviluppo, ma anche evidenziare i fabbisogni delle aree locali in
termini soprattutto di infrastrutturazione e di servizi.
9 Istituzione di un osservatorio Economico-Congiunturale
Ripercorrendo i punti indicati nel Programma Pluriennale precedente,
si rileva che uno sviluppo concreto del territorio non può realizzarsi senza una
struttura organizzativa qualificata e deputata alla raccolta ed alla elaborazione
continua e costante di dati quali-quantitativi concernenti l’economia e la
società locali.
La Camera auspica che Caltanissetta si doti di un Osservatorio
Economico Congiunturale. L’Ente, in quest’ottica, ritiene che la situazione
economica del nostro territorio vada rivisitata al fine di mettere a confronto
ogni possibile elemento saliente che, aggiornato, possa costituire un punto di
forza in più per rilanciare lo sviluppo del tessuto economico provinciale.
10 Credito e finanza
Il credito, come è noto, è il mezzo che permette l’accesso agli
strumenti finanziari alle c.d. categorie più deboli, nelle quali frequentemente
si trovano uomini, donne e giovani con cittadinanza italiana o estera, artigiani,
piccoli commercianti, ambulanti, oppure soggetti che svolgono attività
produttive finanche molto contenute e circoscritte, ma che hanno rilevante
possibilità di allargarsi, se sostenuti con prestazioni finanziarie specifiche e
sostenibili.
Il microcredito rappresenta, inoltre, un valido strumento per
combattere il fenomeno dell’usura, specialmente in un territorio affetto dalla
piaga della criminalità organizzata; può promuovere efficacemente lo sviluppo
economico e sociale del territorio e far emergere il sommerso attraverso la
ufficializzazione di micro attività per poter accedere ai servizi finanziari.
Nella consapevolezza di quanto affermato, anche in attuazione del
progetto “Basilea“, già negli anni precedenti si sono attivati dei percorsi di
informazione attraverso dei convegni con operatori economici del mercato,
per diffondere la cultura finanziaria necessaria, al fine di modificare le
dinamiche del credito e dei rapporti banca-impresa.
Va evidenziato il regolamento adottato dalla Camera che consente
di erogare contributi di partecipazione alla copertura per il fondo rischi in
favore di consorzi fidi di cooperative Fidi e dei Confidi.
Come già disposto negli ultimi anni, l’Ente potrebbe contribuire
attraverso dei progetti a valere sul Fondo perequativo, erogando contributi in
conto interessi alle ditte partecipanti agli inviti ad evidenza pubblica.
È necessario insistere con le attività collaterali; così, le imprese della
provincia di Caltanissetta che hanno posto in essere un’operazione di accesso
al credito potrebbero usufruire di un contributo in conto interessi.
La Camera di Commercio in questo ambito si è prefissa di sostenere
l’accesso a piccoli crediti chirografari delle micro imprese, mediante
l’assegnazione di contributi su finanziamenti concessi dagli istituti bancari
attivi sul territorio.
11 La valorizzazione delle risorse umane
La gestione delle risorse umane è influenzata dal decreto attuativo
della Legge 15/2009, vale a dire il D.lgs 150/2009, noto anche come Riforma
Brunetta, che introduce nell’ordinamento programmatorio il “Piano della
performance”, documento di programmazione previsto dall’articolo 10 come
strumento per assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei
documenti di rappresentazione della performance. La sua adozione non può
essere ritenuta meramente funzionale ad un adempimento degli obblighi
previsti dal decreto 150, in quanto rappresenta una occasione per gestire in
maniera integrata e coordinata i diversi strumenti di pianificazione e
programmazione già previsti dal Decreto Legislativo 254 del 2005, al fine di:
• migliorare il coordinamento tra le diverse funzioni e strutture
organizzative;
• rendere più efficaci i meccanismi di comunicazione interna ed esterna;
• individuare
e incorporare le attese dei portatori di interesse
(stakeholders);
• favorire una effettiva accountability e trasparenza.
Il decreto contiene disposizioni innovative e modificative alle norme
vigenti e riserva particolare attenzione alla valorizzazione e regolamentazione
della valutazione. La programmazione delle attività, sia in ordine agli obiettivi
dell’Amministrazione nel suo complesso sia delle diverse aree organizzative,
dovrà infatti essere sempre più orientata al raggiungimento degli obiettivi,
alla misurazione e alla rendicontazione delle prestazioni anche ai fini del
controllo interno ed esterno. Attività queste che la Camera espleta già
dall’entrata in vigore del DPR 254/2005 ma che tuttavia la riforma Brunetta
intensifica.
Altre
rilevanti
modifiche
introdotte
dal
D.lgs
150/2009
impatteranno sulla gestione delle risorse sempre con l’obiettivo ultimo di
migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione; la dirigenza avrà più
attribuzioni e più responsabilità, in particolare sull’effettiva produttività delle
risorse umane assegnate e sull’efficienza della struttura.
Infine, in aggiunta alle norme statali e regionali che regolano la
prestazione lavorativa nel pubblico impiego, sarà approntato un codice etico
al quale si uniformeranno non solo i dipendenti camerali ma anche gli
amministratori.
12 Il Governo dell’Ente e le risorse finanziarie
Nell’ambito delle linee strategiche individuate già nel Programma
Pluriennale precedente, questa Amministrazione ha percorso il processo di
restauro dell’immobile camerale, in linea con il progetto di ristrutturazione e
pianificazione ambientale approvato. La ristrutturazione, che richiede degli
interventi definitivi, abbraccia anche il riassetto organico del parco mobili.
In questo ambito si deve evidenziare che è in corso l’acquisto di un
immobile da destinare ai fini istituzionali. Il relativo investimento patrimoniale
ha costituito un ambizioso traguardo posto sin dall’inizio del mandato. La
Camera potrebbe così rafforzare la dotazione immobiliare con riflessi positivi
anche in termini di organizzazione del lavoro e razionalizzazione degli edifici,
che si traducono in economicità ed erogazione ottimizzata dei servizi, oltre
che di immagine. Ciò nella considerazione che la Camera di Commercio ha
per molti anni pagato canoni di affitto per circa 90.000,00 Euro annui, senza
fare aumentare il patrimonio della Camera di Commercio, sia in favore
dell’Ente medesimo che dei suoi dipendenti. D’altra parte, ha dovuto
mantenere un fondo pensioni per i dipendenti, senza possibilità di
ricapitalizzazione.
La disponibilità di maggiori spazi permetterà una più efficace
razionalizzazione degli stessi in previsione, anche, di una maggiore efficienza
dei servizi erogati all’utenza – si pensi agli uffici Metrico e Conciliazione e
soprattutto l’Ufficio di Mediazione - e di un migliore assetto delle attività
amministrative di supporto.
D’altro canto va evidenziato che l’acquisto di immobili a prezzo
vantaggioso, oltre a favorire un miglioramento ed un ampliamento dei servizi,
determina l’accrescimento della garanzia patrimoniale a vantaggio dei
dipendenti.
Nel corso di questi ultimi anni si è proceduto con convinzione nel
miglioramento dell’immagine che la Camera offre all’utenza. In questo ambito
è stato radicalmente trasformato il principale punto di contatto rappresentato
dall’Infocenter. Si è voluto evidenziare come un ente pubblico possa dotarsi
di strutture, attrezzature e sistemi gestionali moderni e innovativi per tendere
al continuo miglioramento della performance a servizio dell’utenza e, aspetto
non trascurabile, la motivazione dei dipendenti.
Già gran parte del “dialogo” tra funzionari camerali ed utenza
avviene tramite e-mail garantendo, così, rapidità di intervento e, sopratutto,
abbattimento dei costi di trasferta degli stessi utenti.
Le informazioni, in specie quelle rivolte all’utenza professionale,
vengono somministrate attraverso il sito web camerale o, in casi particolari
come quelli relativi alle scadenze di taluni adempimenti, attraverso l’invio di
mail direttamente al professionista.
Al fine di garantire la qualità dei servizi camerali, è stata conclusa la
fase di consulenza propedeutica alla Certificazione ISO 9001 delle procedure
operative e della modulistica; sono stati analizzati tutti i procedimenti
amministrativi ed i relativi moduli, al fine di renderli uniformi nell’erogazione
dei vari servizi all’utenza.
In definitiva, il messaggio che si vuole trasmettere all’utenza non è
semplicemente quello di autoreferenziarsi con un bel vestito ma quello di fare
constatare che l’innovazione porta a conseguire risultati tangibili in termini di
efficienza.
D’altro canto propugnare l’innovazione nelle imprese e non
perseguirla nel proprio ambito rappresenterebbe una contraddizione che
minerebbe la credibilità dell’ente.
Nella stessa ottica si procederà alla realizzazione informatica
dell’inventario camerale con descrizione iconografica di tutto ciò che ne fa
parte, ivi compresa l’archiviazione elettronica delle pubblicazioni cartacee
conservate nella biblioteca.
Si prevede anche l’accrescimento del patrimonio mobiliare artistico.
I quadri, le statue e i bronzi che ornano gli uffici camerali furono acquistati
dai fondatori e dai lungimiranti amministratori in carica tra l’800 e il 900 che,
così, hanno ritenuto di arricchire la “casa delle imprese” e le hanno conferito
l’importanza che le è dovuta. Appare opportuno riprendere questa
consuetudine riservando una quota, pari al quindici per cento, delle somme
destinate agli interventi promozionali all’acquisto di prodotti artistici a
patrimonializzazione dell’Ente.
In relazione alle risorse finanziarie va sottolineato che i principali
elementi che continueranno a determinare lo stato di instabilità economica
sono conseguenza del pagamento delle pensioni al personale in quiescenza
che, costituendo ancora un pesante onere del Bilancio Camerale, sottrae
risorse necessarie all’economia generale.
Inoltre, va evidenziato che la Camera attenziona l’aspetto
finanziario riguardante l’accantonamento del fondo pensioni. Al riguardo,
nell’ottica di rendere all’investimento di cui sopra un maggiore rendimento, la
Camera intende orientarsi anche verso l’acquisto di titoli societari sottoposti al
controllo degli organi di vigilanza; tale investimento potrebbe fare accrescere
il patrimonio della Camera di Commercio a garanzia dei propri dipendenti.
In ragione dei superiori fattori questo Ente auspica che sia portato
avanti come priorità il percorso tendente a risanare la situazione tributaria
pregressa attraverso una contrazione dell’evasione, al fine di garantire una
maggiore disponibilità del Fondo di Cassa e poter contenere il disavanzo
economico della Gestione Corrente.
In tal senso questo Ente auspica che, con la fattiva collaborazione
dei Dirigenti, possa richiedere, con assoluta decisione, anche interventi
normativi agli Enti Regionali e Statali atti a reperire finanziamenti concreti per
la risoluzione dei problemi che assillano i bilanci camerali delle altre Camere
isolane.
L’attuale crisi economica, che può avere risvolti anche sul livello di
riscossione del Diritto annuale, impone l’esigenza primaria di definire un
bilancio improntato all’equilibrio delle poste contabili, a fronte delle varie
attività programmate.
Con gli elementi delineati e le strategie poste in essere e che
saranno ampliate e migliorate dal nuovo Consiglio camerale e dall’esecutivo
che ne risulterà, siamo certi che la Camera di Commercio negli anni futuri
potrà ricoprire il suo ruolo propulsore in maniera tale da porsi ancora una
volta quale leader tra le istituzioni locali.
13 L’Azienda Speciale
Secondo quanto disposto dal comma 2 dell’art. 7 della L. 580/93 e s.
m., la Camera ha portato avanti la costituzione di una Azienda speciale
denominata “Centro Sicilia Sviluppo” al fine di realizzare
una efficiente
quanto efficace struttura utile alle nuove esigenze imprenditoriali e destinata
ad essere competitiva sul mercato, al servizio delle imprese e delle
associazioni datoriali del nostro territorio.
Con l’espandersi delle aspettative e delle conseguenti richieste da
parte dei protagonisti del mercato e con l’aumento dei servizi affidati agli Enti
camerali, l’Azienda potrebbe far fronte alle soluzioni di dette esigenze
impegnando
personale,
mezzi
e
strategie
adeguatamente
preposti,
reggendosi autonomamente dal punto di vista finanziario, dopo la fase di
start-up.
Nominato il Consiglio di Amministrazione e gli altri organi, l’azienda
potrà dare prova delle sue capacità già nel 2013.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2013
1
Contesto economico di riferimento
La provincia di Caltanissetta, con 273.155 abitanti (dati ISTAT provvisori
Censimento 2011), è tra le province meno popolose della Sicilia e presenta
una struttura insediativa a bassa densità demografica (circa 127,7 abitanti
per kmq contro i 201,2 dell’Italia). Il 90% del territorio è collinare e vi si
distribuiscono 22 comuni con 105.435 famiglie.
La qualità della vita nel nisseno, come nelle limitrofe realtà ennese ed
agrigentina, è molto bassa. Nelle graduatorie stilate dai maggiori quotidiani
economici e da Legambiente si colloca tra la 98° e la 102° posizione delle 110
province italiane.
Il valore del reddito pro capite – secondo i dati Tagliacarne - si attesta a
11.760 euro a fronte di un dato medio nazionale di 16.863 euro. Anche i
consumi interni risultano inferiori alla media nazionale (11.341 contro 15.261).
Caltanissetta, nonostante sia il baricentro geografico siciliano, non
riesce ad assolvere l’ideale funzione di collegamento dei trasporti della
regione. Il territorio provinciale, infatti, è sprovvisto di aeroporti e l’unico
importante scalo marittimo è il porto di Gela, specializzato però unicamente
nella movimentazione dei prodotti petroliferi. Strade e ferrovie sono al di
sotto delle esigenze provinciali.
Deficitarie sono anche le infrastrutture
idriche, delle telecomunicazioni e in genere dei servizi alle imprese.
Abbastanza preoccupante la situazione nella provincia dal punto di vista
della sicurezza: il valore del rapporto fra i delitti denunciati e la popolazione
risulta di poco inferiore al dato italiano (47%) e del Mezzogiorno.
Per quanto riguarda gli scambi con l’estero la situazione non appare
particolarmente splendente. La provincia infatti, nel 2010 ha esportato merci
per un valore complessivo di oltre 501 milioni di euro (di cui il 41,9 %
trafficati con l’Europa, ed in particolare con l’Unione Europea, il 13,6% con
l’America ed il 27,7% con l’Africa) risultando l’82-esima provincia italiana nella
relativa graduatoria.
L’anno che volge al termine è stato senza dubbio, dal punto di vista
economico, uno dei peggiori della nostra storia recente. Da parecchio tempo
non si parlava di recessione e sebbene la crescita negli ultimi anni fosse
ridotta si trattava pur sempre di crescita.
L’impatto della crisi, che ha origini lontane ed espansione mondiale,
nella nostra provincia ha avuto conseguenze devastanti su una economia non
certo florida.
Si assiste, ormai, ad un centellinare di sconfitte economiche, ad un calo
dei consumi, ad una paurosa disoccupazione.
Il tessuto economico provinciale, costituito da circa 25.000 imprese
iscritte al Registro delle Imprese, è caratterizzato da una forte presenza del
terziario seguita da una buona compagine di imprese agricole come illustrato
nella tabella riportata di seguito:
Marginale appare il peso dell’artigianato sul tessuto economico locale
che fa della provincia nissena la quinta a minore vocazione artigiana del
Paese con una quota pari al 14,8 % (dato 2011).
Per
quanto
riguarda
la
tipologia
di
imprese prevale in maniera spiccata la presenza
di imprese individuali, che concorrono per il
66% e che collocano la provincia al 22° posto
nella relativa graduatoria nazionale.
2 Punti di forza, debolezza e potenzialità dell’economia locale.
Si possono individuare alcuni punti di forza del sistema economico
nisseno che costituiscono dei fattori di competitivita’ del territorio, anche
nell’attuale fase di incertezza sugli esiti della crisi in atto:
- una significativa presenza di imprese agricole (sopratutto nei settori
vitivinicolo e oleario) con produzioni di eccellenza qualitativa, la cui
crescita è proseguita malgrado la recessione dell’ultimo periodo;
- la potenzialità di sfruttamento dell’energia fotovoltaica atteso l’elevato
irraggiamento solare.
I punti di debolezza del sistema sono:
- un sistema bancario poco dinamico nella concessione del credito e con
tassi di interesse tra i più elevati a livello regionale e nazionale;
- una
dotazione
infrastrutturale
di
bassissimo
livello
e
scarsa
competitività in ambito regionale, sia per la logistica e i servizi
immateriali, che per le reti di trasporto;
- basso tasso di crescita demografica delle imprese;
- un tasso di disoccupazione giovanile elevatissimo, tra i più alti d’Italia;
- un numero ridotto di imprese coinvolte nei contratti di rete, in quanto
strumento in grado di accrescere le dimensioni e la competitività
aziendale, rispetto a quanto avviene in altre parti del territorio
nazionale.
3 Contesto istituzionale e associativo
La Camera di Commercio di Caltanissetta ha intrapreso da tempo un
percorso di condivisione con gli altri enti e con le realtà associative delle
problematiche e delle iniziative inerenti il sostegno e lo sviluppo economico.
La Camera continuerà a partecipare a tutte le concertazioni e i tavoli
di regia finalizzati anche alla progettazione di una nuova economia come, da
più fonti autorevoli, viene raffigurata.
Per l’anno 2013 si ritiene opportuno rafforzare tali presenze nel
contesto istituzionale per mezzo dell’azienda speciale “Centro Sicilia Sviluppo”
che sarà chiamata ad attivarsi in diversi ambiti.
Le Camere di Commercio rappresentano il naturale punto di incontro
tra imprese e cittadini, tra imprese e mercato, tra imprese ed istituzioni;
attraverso questo ruolo le Camere di Commercio si qualificano sempre di più
come soggetti attivi per favorire lo sviluppo economico, in collaborazione con
le Associazioni di rappresentanza delle imprese.
Alle loro rappresentanze organizzate si aggiungono altri interlocutori,
dagli Ordini ed Associazioni professionali, alle Associazioni dei consumatori,
dalle pubbliche amministrazioni locali ai sindacati, ai singoli utenti.
Le linee di azione locale non possono essere disgiunte da un’opera di
intervento largamente condivisa a livello nazionale; l’agire della Camera di
Commercio, anche se indirizzato sulla base delle proprie peculiarità locali,
deve infatti essere caratterizzato da un’ampia condivisione, in modo da
perseguire quegli interessi di carattere generale che costituiscono l’obiettivo
primario del sistema camerale, che si configura come sistema “a rete”
pluridimensionale e integrate tra il contesto locale e quello nazionale e
internazionale.
Sempre sul versante della collaborazione con i Comuni si riscontra
l’assoluta valenza strategica della nuova competenza assegnata alla Camera
di Commercio per quanto concerne la “promozione della semplificazione delle
procedure per l'avvio e lo svolgimento di attività economiche” (art. 2.1 lettera
b della legge 580/1993) che è stata introdotta con la riforma del 2010 (D.lgs.
n. 23/2010).
Un primo asse operativo di questa nuova importante competenza è
rappresentato
dal
supporto
fornito
dalla
Camera
di
Commercio
di
Caltanissetta per la gestione del SUAP (Sportello Unico delle Attività
Produttive) per il quale è previsto - anche nel 2013 - lo sviluppo delle attività.
La Camera si propone di proseguire le attività di assistenza non solo per i
comuni c.d. “in delega”, ovvero che hanno espressamente delegato la
Camera a gestire l’infrastruttura tecnologica del SUAP ai sensi del D.P.R.
160/2010, ma anche per i comuni che si sono autonomamente accreditati al
portale www.impresainungiorno.gov.it. Questo al fine di consentire alle
imprese e agli intermediari (Associazioni, professionisti ecc.) utilizzatori del
servizio di avere - quanto più possibile - un ambiente tecnologico standard su
cui gestire le pratica esclusivamente per via telematica con l’utilizzo della
Firma digitale e della Posta elettronica certificata (PEC).
Tale attività mira, altresì, ad evitare che i singoli comuni facciano
scelte disomogenee che costringono le imprese a confrontarsi con le più
diverse piattaforme creando una fastidiosa “complessità telematica”.
La Camera fa parte di quella organizzazione di “rete” del sistema
camerale italiano che è chiamato a coniugare tra loro decentramento e
semplificazione, ma anche efficienza e coordinamento.
Oltre che con gli altri livelli del governo locale la Camera di Commercio
deve costantemente e direttamente raccordarsi, nello sviluppo strategico
delle proprie attività, con il sistema degli interessi economici locali e in
particolare
con
le
associazioni
di
categoria
imprenditoriali,
con
le
rappresentanze sindacali e con le rappresentanze del mondo dei consumatori.
Il 2013 si caratterizza anche per l’avvio dell’attività della Consulta delle
Professioni nuovo strumento previsto dalla riforma del 2010 per valorizzare il
ruolo e il contributo dall’interno del Consiglio camerale (art. 10.6 legge n.
580/1993) del mondo dei liberi professionisti a favore del sistema economico
locale.
La presenza dei professionisti all’interno del consiglio camerale è
un’opportunità che va colta al fine di valorizzare le competenze professionali
di cui sono portatori.
Vanno mantenute le condizioni per sviluppare un sistema di maggiore
integrazione e sinergia con la struttura delle associazioni di categoria, anche
nel quadro di una più capillare diffusione sul territorio dei servizi camerali che
non si caratterizzano per particolari vincoli di tipo legale correlati alla funzione
pubblica (diffusioni degli sportelli visure, agevolazione della distribuzione della
CNS/firma digitale e della PEC, sportelli informativi a supporto del SUAP ecc).
4 Contesto normativo di riferimento
La legge di riforma del 1993 (legge n. 580) e la sua ancora recente
revisione del 2010 (D.lgs. n. 23), rappresenta le Camere di Commercio
Industria Artigianato ed Agricoltura (in breve Camere di Commercio) come
"enti pubblici dotati di autonomia funzionale che svolgono, nell'ambito della
circoscrizione territoriale di competenza, sulla base del principio di
sussidiarieta' di cui all'articolo 118 della Costituzione, funzioni di interesse
generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell'ambito delle
economie locali".
Dopo quasi vent'anni da tale importante intervento normativo, si
afferma un passaggio rilevante che coinvolge il mondo delle Camere di
Commercio rafforzandone la propria autonomia funzionale, nonché altri
importanti ambiti quali: ruolo, mission, organizzazione e governance.
Le principali novità introdotte possono essere così sinteticamente
riassunte:
una nuova identità per le Camere di Commercio, con conseguente
affermazione delle competenze specifiche indicate nell’elencazione di cui
all’articolo 2.2 che le Camere sono ora chiamate a svolgere in senso
obbligatorio e superando la vecchia distinzione tra competenze obbligatorie e
facoltative.
La nuova articolazione delle competenze è così strutturata:
“2. Le Camere di Commercio, singolarmente o in forma associata,
svolgono in particolare le funzioni e i compiti relativi a:
a) tenuta del registro delle imprese, del Repertorio economico
amministrativo, ai sensi dell'articolo 8 della presente legge, e degli
altri registri ed albi attribuiti alle Camere di Commercio dalla legge;
b) promozione della semplificazione delle procedure per l'avvio e lo
svolgimento di attivita' economiche;
c) promozione del territorio e delle economie locali al fine di
accrescerne la competitivita',
favorendo l'accesso al credito per le PMI anche attraverso il
supporto ai consorzi fidi;
d) realizzazione di osservatori dell'economia locale e diffusione di
informazione economica;
e) supporto all'internazionalizzazione per la promozione del sistema
italiano delle imprese all'estero, raccordandosi, tra l'altro, con i
programmi del Ministero dello sviluppo economico;
f) promozione dell'innovazione e del trasferimento tecnologico per
le imprese, anche attraverso la realizzazione di servizi e
infrastrutture informatiche e telematiche;
g) costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la
risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e
consumatori e utenti;
h) predisposizione di contratti-tipo tra imprese, loro associazioni e
associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti;
i) promozione di forme di controllo sulla presenza di clausole inique
inserite nei contratti;
l) vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale e
rilascio dei certificati d'origine delle merci;
m) raccolta degli usi e delle consuetudini;
n) cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie, in
materia di alternanza scuola-lavoro e per l'orientamento al lavoro e
alle professioni.”
Le Camere di Commercio sono definite quali “enti pubblici dotati di
autonomia funzionale”, attribuendo loro per legge il ruolo di enti
rappresentativi ed esponenziali di comunità autonome come quella delle
imprese, riconosciute esse stesse come portatori di interessi particolari e
specifici, anche di valore sociale (il “fare impresa”).
Esce inoltre rafforzata dalla riforma l’identità di tutto il sistema che
trova un espresso riconoscimento di “sistema camerale italiano”: un
sistema di natura pubblica, a cui sono assegnate una dimensione ed una
identità nuove, del quale fanno parte le Camere di Commercio italiane, le
unioni regionali delle Camere di Commercio, Unioncamere italiana, le Camere
di Commercio italiane all’estero e estere in Italia legalmente riconosciute dallo
Stato italiano.
Le Camere, in qualità di enti pubblici, si trovano a ricoprire un ruolo
di interfaccia tra il settore pubblico "tradizionale" e quello privato e
per svolgere le proprie funzioni utilizzano, quando in concreto è possibile, il
principio
della
sussidiarietà;
in
pratica
collaborano
e
utilizzano
le
professionalità di altri organismi privati, come associazioni imprenditoriali,
professionali, dei consumatori e sindacali che, essendo in stretto rapporto con
gli utenti della Camera, consentono di operare in sinergia e rendere più
efficaci gli interventi.
La Camera di Commercio di Caltanissetta, così come le altre Camere
italiane, ha la sua ragione
d’essere nella fornitura di servizi e nell’organizzazione di iniziative
utili per la crescita e lo sviluppo delle imprese nissene, ovviamente con
particolare attenzione alle micro, piccole e medie imprese.
Ma essa è anche l’interprete delle domande che vengono dal mondo
dell’economia e delle professioni e altresì di quelle che arrivano dai cittadini in
qualità di utenti-consumatori dei servizi delle imprese. In questi ultimissimi
anni sono sempre più numerosi e tecnicamente evoluti i servizi resi e
innovativi gli interventi promozionali.
Si segnala in particolare l’attività camerale svolta in materia di
mediazione a seguito dell’entrata in vigore dal 21 marzo 2011 del tentativo
obbligatorio di mediazione per una serie di materie previste dall’art. 5 del D.
Lgs 28/2010, il che ha aumentato notevolmente le domande presentate al
nostro Sportello di conciliazione.
Nell’ambito del quadro normativo generale di riferimento per le
camere, occorre inoltre richiamare il Decreto Legislativo 27.10.2009, n. 150 –
in vigore dal 15.11.2009 - (cosiddetto “Decreto Brunetta”), che dà attuazione
ai principi fondamentali della riforma della pubblica amministrazione,
stabilendo regole sulla programmazione, la trasparenza, il controllo, la
premialità, la contrattazione collettiva, la dirigenza e le sanzioni disciplinari.
Istituisce inoltre due soggetti fondamentali della riforma, gli Organismi
indipendenti di valutazione e la Commissione per la valutazione, la
trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche.
Il decreto 150/2009 richiede alle amministrazioni pubbliche di
organizzare il proprio lavoro in un’ottica di miglioramento continuo,
introducendo un “ciclo generale di gestione della performance”, che
offre alle amministrazioni stesse un quadro di azione che realizza il passaggio
dalla logica dei mezzi (input) a quella dei risultati (output ed out come), per
produrre un miglioramento tangibile e garantire la trasparenza dei risultati.
5 Ambiti di intervento per l’anno 2013
a: Struttura e attrezzature
- Rifacimento della copertura dell’edificio camerale;
- Manutenzione del prospetto;
- Sostituzione infissi;
- Completamento sostituzione impianto sollevamento;
- Sistema rilevazione presenze personale;
- Acquisto immobile;
- Realizzazione Biblioteca della Legalità;
- Acquisto prodotti artistici per la patrimonializzazione dell’Ente;
- Implementazione programmi informatici.
b) Miglioramento qualità servizi all’utenza
- Implementazione personale ufficio metrico;
- Implementazione e divulgazione sportello PatLib;
- Realizzazione indagine customer satisfaction ;
- Estensione ISO 9001 altri settori;
c) Sviluppo Economico
- Attività di orientamento, formazione, informazione, attivabili
attraverso workshop, incontri tematici, focus groups, rivolti al
personale delle associazioni, o gruppi, e dei Tavoli giuridicamente
costituiti;
- Costituzione di una fondazione a sostegno dell’Amministrazione
Giudiziaria;
- Rinnovo del premio al merito del lavoro ed al progresso economico;
- Realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo dell’imprenditoria:
Progetto ”Facilitazione e accompagnamento di imprese
innovative” avente come obiettivi sia la creazione di una rete di
competenze per migliorare - laddove esistenti - o per realizzare
servizi di assistenza alle imprese, in materia di trasferimento
tecnologico, che la promozione della rete sul territorio.
Progetto
”I
servizi
integrati
per
la
nuova
imprenditorialità e il sostegno all’occupazione” avente quale
obiettivo una riduzione del costo medio del capitale delle imprese,
con conseguente, migliore valutazione del proprio rating, attraverso
soluzioni finanziarie di supporto volte alla ottimizzazione della
struttura patrimoniale e finanziaria delle stesse, soprattutto in fase
di avvio.
Progetto ”Promozione dell’internazionalizzazione delle
piccole e medie imprese” volto a favorire la collaborazione tra
imprese, settori e filiere, al fine di creare nuove forme di
aggregazione e consentire loro di affrontare le sfide imposte dal
mercato.
Progetto ” Nuove imprese esportatrici” , il cui obiettivo è
quello di contribuire alla realizzazione di politiche orientate alla
crescita delle imprese esportatrici, con lo scopo, quindi, di favorire
l’aggregazione delle PMI e di rafforzarne la competitività per
affrontare con maggiori capacità i mercati internazionali.
Progetto ”Promozione delle eccellenze produttive dei
territori e della dieta mediterranea”, avente l’obiettivo di
valorizzare, in chiave innovativa, i territori ed il loro patrimonio enogastronomico, attraverso il volano della dieta mediterranea, e per
questa via realizzare positive ricadute su tutta la filiera (produttori
di
materie
prime,
aziende
agroalimentari,
operatori
della
ristorazione ).
Progetto ”Sportello del turismo”, con l’obiettivo di istituire,
presso la CCIA, un ufficio/sportello del turismo, fisico e virtuale, al
fine di rafforzare il proprio ruolo di raccordo con e tra le imprese
turistiche, considerando sia quelle direttamente turistiche che
quelle coinvolte nella relativa filiera esistente sul territorio (turismo
agroalimentare,
turismo
congressuale,
turismo
verde
e
naturalistico).
In particolare, il supporto alle imprese si concretizzerà
attraverso:
- la qualificazione e formazione sul turismo, del personale
preposto allo Sportello del turismo;
- la
qualificazione
e
formazione
dell’offerta,
soprattutto
attraverso il monitoraggio delle economie turistiche;
- l’informazione
per
l’accesso
alle
agevolazioni
ed
ai
finanziamenti per il settore, attraverso la creazione di una banca
dati dinamica;
- la risoluzione di eventuali controversie tra imprese turistiche
attraverso l’istituto della mediazione, anche da eseguire on line.
Progetto ”Sportello legalità della CCIA di Caltanissetta”,
con l’obiettivo di sostenere la diffusione della cultura della legalità,
anche attraverso la realizzazione di una rete di servizi di supporto
per la valorizzazione delle imprese e dei beni confiscati alla mafia e
per l’assistenza alle imprese esposte a situazioni di illegalità.
Progetto ”Green economy e sviluppo sostenibile”, avente
come obiettivo la realizzazione di azioni personalizzate volte al
sostegno ed al recupero competitivo dei sistemi economici locali
formati da piccole e piccolissime imprese.
Gli
interventi
a
tal
fine
rivolti
a
favorire
l’accesso
all’informazione ambientale e l’avviamento dell’impresa verso
percorsi di sostenibilità appaiono fondamentali per la stessa
esistenza della stessa.