relazione tecnica specialistica e calcoli strutture

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relazione tecnica specialistica e calcoli strutture
ULSS n° 6 – Ospedale San Bortolo – Vicenza
SOMMARIO
DESCRIZIONE INTERVENTO STRUTTURALE .......................................................................... 3
0.1 PREMESSA................................................................................................................................4
0.2 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI IMPIEGATI .....................................................................4
SOLETTONE IN CALCESTRUZZO ................................................................................................... 4
BLOCCHI DI CEMENTO ............................................................................................................... 4
0.4 CONSIDERAZIONI GENERALI SUI CARICHI ED I CRITERI DI CALCOLO................................5
0.5 ANALISI DEI CARICHI................................................................................................................5
0.5.1 SOLETTONE ......................................................................................................................... 5
0.5.2 MURETTI PORTANTI ............................................................................................................. 5
0.6 NORMATIVE ADOTTATE...........................................................................................................6
D.M. LL. PP. 11-03-88.......................................................................................................................6
Circolare Ministeriale del 24-07-88, n. 30483/STC. .......................................................................6
Legge 02-02-74 n. 64, art. 1 - D.M. 11-03-88. ................................................................................6
Norme Tecniche per le Costruzioni - D.M. 14-01-08.....................................................................6
0.7 DESCRIZIONE DEL SOFTWARE E DELL’HARDWARE ............................................................6
0.7.1 Descrizione del software.......................................................................................................6
DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA SISMICAD .................................................................................6
SPECIFICHE TECNICHE ....................................................................................................................6
SCHEMATIZZAZIONE STRUTTURALE E CRITERI DI CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI ....................7
VERIFICHE DELLE MEMBRATURE IN CEMENTO ARMATO...............................................................9
0.7.2 Descrizione hardware .........................................................................................................10
0.8 CONTENUTO DEL TABULATO ALLEGATO ............................................................................10
TABULATO Si acclude uno stralcio del tabulato, con le verifiche essenziali, consistenti in:...10
-Elementi di Input. ........................................................................................................................10
-Verifiche dei nodi più sollecitati della piastra in c.a., che rappresenta la platea................10
-Grafici dei momenti flettenti indotti dal carico dei muretti ....................................................10
0.9 PIANTA ALLEGATA .................................................................................................................10
1 RAPPRESENTAZIONE GENERALE DELLA PLATEA DI COLLEGAMENTO DEI PLINTI SU PALI ................................10
2.1 PREFERENZE COMMESSA ...............................................................................................................11
2.1.1 PREFERENZE DI ANALISI ...............................................................................................................11
2.1.2 PREFERENZE DI VERIFICA.............................................................................................................11
2.1.2.1 NORMATIVA DI VERIFICA IN USO ..............................................................................................11
2.1.2.2 NORMATIVA DI VERIFICA C.A. ................................................................................................11
2.2 AZIONI E CARICHI ........................................................................................................................11
2.2.1 CONDIZIONI ELEMENTARI DI CARICO ...........................................................................................11
2.2.2 COMBINAZIONI DI CARICO ........................................................................................................12
FAMIGLIA LIMITE ULTIMO .....................................................................................................................12
FAMIGLIA ESERCIZIO RARA..................................................................................................................12
FAMIGLIA ESERCIZIO FREQUENTE ..........................................................................................................13
FAMIGLIA ESERCIZIO QUASI PERMANENTE .............................................................................................13
FAMIGLIA PRESSIONI SUL TERRENO .......................................................................................................13
2.2.3 DEFINIZIONI DI CARICHI LINEARI ...................................................................................................13
2.3 QUOTE 14
2.3.1 LIVELLI .....................................................................................................................................14
3 RISULTATI NUMERICI .........................................................................................................................15
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4 VERIFICHE ......................................................................................................................................15
4.1 VERIFICHE PIASTRE E PARETI C.A. ...................................................................................................15
4.2 VERIFICA SOLETTONE ......................................................................................................................5
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DESCRIZIONE INTERVENTO STRUTTURALE
Lo studio delle implicazioni strutturali del posizionamento della radio farmacia nei locali
del Piano Interrato del V lotto, attualmente adibiti a deposito, si è basato sulla seguente
documentazione:
1.
Ordine di servizio n 4 del DDLL Ing Francesco Guiotto a Impresa Incos-Italia con
specificazione dei sovraccarichi permanenti e accidentali considerati nei solai dei vari
livelli del V lotto dal progettista strutturale Ing Grazioli
2.
INCOS-Italia Tav ES3 rev5 del 8/11/89 “Pianta carpenteria platea e plinti”
3.
INCOS-Italia Tav ES15 rev9 del 13/09/90 “Impalcato livello 0 – Pianta”
La nuova Radiofarmacia è posizionata nel piano interrato esistente sul solaio a quota
grezza -3.92.
Il solaio in base alla documentazione raccolta è un solaio di spessore 25 cm calcolato
per un sovraccarico di 1280 daN/mq ( 280 perm + 1000 acc).
Tale sovraccarico è sufficiente per la generalità dei locali, ma vi è una striscia di circa
1,50x12,70 m, in cui vengono disposte delle attrezzature pesanti, in cui il sovraccarico di
1280 daN/mq non è assolutamente sufficiente.
La soluzione adottata è stata quella di demolire il solaio esistente per una larghezza di
1,80 m e di sostituirlo con un solettone appoggiato su due muretti longitudinali.
Per la demolizione, in assenza di documentazione descrittiva del solaio, dovrà avvenire
con il seguente criterio: Se il solaio è una soletta piena in c.a. si può procedere alla
demolizione con la geometria indicata nel disegno strutturale di riferimento, se invece è
un solaio in laterocemento o in predalle la demolizione andrà allargata (rispetto alla
larghezza di 1,50 m in asse) fino a raggiungere i travetti longitudinali portanti; se la
nuova luce del solettone sarà maggiore andrà ricontrollato il calcolo dello stesso.
A base del calcolo del solettone si è assunto come carico tipico il carico di una
attrezzatura denominata NMC 30 PR del peso di 5100 daN su una impronta di 670x1295
mm con quattro appoggi negli angoli.
L’intervento, ai sensi del punto 8.4.3 del D.M.14.01.2008, si può classificare come
INTERVENTO LOCALE che non produce in alcun modo sostanziali modifiche al
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comportamento della struttura nel suo insieme in quanto grava direttamente sulle
fondazioni e non comporta apprezzabili modifiche al comportamento sismico globale.
0.1 PREMESSA
Le presenti note si riferiscono al calcolo delle strutture necessarie per poter posizionare
nel Piano Interrato del V lotto dell’Ospedale di Vicenza le pesanti attrezzature di cui
deve essere dotata la Radiofarmacia a servizio del Reparto di Medicina Nucleare
collocato al Piano Terra.
0.2 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI IMPIEGATI
SOLETTONE IN CALCESTRUZZO
- Calcestruzzo
C25/30
- Acciaio B450C
BLOCCHI DI CEMENTO
- Semipieni; foratura 15%<  < 45%
0.3 DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA
La nuova Radiofarmacia è posizionata nel piano interrato esistente sul solaio a quota
grezza -3.92.
Il solaio in base alla documentazione raccolta è un solaio di spessore 25 cm calcolato
per un sovraccarico di 1280 daN/mq ( 280 perm + 1000 acc).
Tale sovraccarico è sufficiente per la generalità dei locali, ma vi è una striscia di circa
1,50x12,70 m, in cui vengono disposte delle attrezzature pesanti, in cui il sovraccarico di
1280 daN/mq non è assolutamente sufficiente.
La soluzione adottata, di cui si sviluppano i calcoli, è stata quella di demolire il solaio
esistente per una larghezza di 1,80 m e di sostituirlo con un solettone appoggiato su
due muretti longitudinali.
Naturalmente in questo modo si trasferiscono i carichi del solettone alle fondazioni
sottostanti, che sono costituite da plinti su pali collegati da una platea di spessore
strutturale 40 cm armata con doppia maglia 14 20x20.
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0.4 CONSIDERAZIONI GENERALI SUI CARICHI ED I CRITERI DI CALCOLO
La prima parte delle calcolazioni riguarda il calcolo della platea di fondazione su cui
gravano i muretti di sostegno al nuovo solettone. Successivamente viene calcolato il
solettone per il quale si è assunto come carico tipico il carico di una attrezzatura
denominata NMC 30 PR del peso di 5100 daN su una impronta di 670x1295 mm con
quattro appoggi negli angoli.
L’intervento, ai sensi del punto 8.4.3 del D.M.14.01.2008, si può classificare come
INTERVENTO LOCALE che non produce in alcun modo sostanziali modifiche al
comportamento della struttura nel suo insieme in quanto grava direttamente sulle
fondazioni e non comporta apprezzabili modifiche al comportamento sismico globale.
Per il calcolo della piastra rappresentata dalla platea appoggiata sui plinti su pali si è
fatto uso del Programma di Calcolo Sismicad della società “Concrete” di Padova.
Per il calcolo del solettone, per la sua semplicità, si è fatto ricorso ad un foglio di
calcolo di Excel.
0.5 ANALISI DEI CARICHI
0.5.1 SOLETTONE
Peso proprio sp 25cm 0,25x25,00
pavimento 0,12x20,00
Accidentale 51,00/(1,295*0,67)
6,25
2,40
8,65
58,80
67,45
kN/mq
kN/mq
kN/mq
kN/mq
kN/mq
3,60
7,79
11,39
38,06
49,45
kN/m
kN/m
kN/m
kN/m
kN/m
0.5.2 MURETTI PORTANTI
Peso proprio muretto 0,20*1,20*15,00
pp solettone 8,65*1,80/2
Accidentale 1/2*51,00/0.67
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0.6 NORMATIVE ADOTTATE
D.M. LL. PP. 11-03-88
Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii
naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione,
l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
Circolare Ministeriale del 24-07-88, n. 30483/STC.
Legge 02-02-74 n. 64, art. 1 - D.M. 11-03-88.
Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii
naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione,
l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
Norme Tecniche per le Costruzioni - D.M. 14-01-08
Sicurezza (cap.2), Azioni sulle costruzioni (cap.3), Costruzioni in calcestruzzo (par.4.1),
Costruzioni in muratura (par.4.5), Progettazione geotecnica (cap.6), Progettazione per
azioni sismiche (cap.7), Riferimenti tecnici (cap.12), EC3.
0.7 DESCRIZIONE DEL SOFTWARE E DELL’HARDWARE
0.7.1 Descrizione del software
DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA SISMICAD
Si tratta di un programma di calcolo strutturale che nella versione più estesa è dedicato al
progetto e verifica degli elementi in cemento armato, acciaio, muratura e legno di opere
civili. Il programma utilizza come analizzatore e solutore del modello strutturale un proprio
solutore agli elementi finiti tridimensionale fornito col pacchetto. Il programma è
sostanzialmente diviso in tre moduli: un pre processore che consente l'introduzione della
geometria e dei carichi e crea il file dati di input al solutore; il solutore agli elementi finiti;
un post processore che a soluzione avvenuta elabora i risultati eseguendo il progetto e la
verifica delle membrature e producendo i grafici ed i tabulati di output.
SPECIFICHE TECNICHE
Denominazione del software: SismiCad 12.2
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Produttore del software: Concrete
Concrete srl, via della Pieve, 15, 35121 PADOVA - Italy
http://www.concrete.it
Rivenditore: CONCRETE SRL - Via della Pieve 19 - 35121 Padova - tel.049-8754720
Versione: 12.0
Identificatore licenza: SW-4288635
Intestatario della licenza: STEEL SAS DI FERRANTE GINO & C. VIA EUROPA 30 VICENZA
Versione regolarmente licenziata
SCHEMATIZZAZIONE STRUTTURALE E CRITERI DI CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
Il programma schematizza la struttura attraverso l'introduzione nell'ordine di fondazioni,
poste anche a quote diverse, platee, platee nervate, plinti e travi di fondazione poggianti
tutte su suolo elastico alla Winkler, di elementi verticali, pilastri e pareti in c.a. anche con
fori, di orizzontamenti costituiti da solai orizzontali e inclinati (falde), e relative travi di piano
e di falda; è ammessa anche l'introduzione di elementi prismatici in c.a. di interpiano con
possibilità di collegamento in inclinato a solai posti a quote diverse. I nodi strutturali
possono essere connessi solo a travi, pilastri e pareti, simulando così impalcati
infinitamente deformabili nel piano, oppure a elementi lastra di spessore dichiarato
dall'utente simulando in tal modo impalcati a rigidezza finita. I nodi appartenenti agli
impalcati orizzontali possono essere connessi rigidamente ad uno o più nodi principali
giacenti nel piano dell'impalcato; generalmente un nodo principale coincide con il
baricentro delle masse. Tale opzione, oltre a ridurre significativamente i tempi di
elaborazione, elimina le approssimazioni numeriche connesse all'utilizzo di elementi lastra
quando si richiede l'analisi a impalcati infinitamente rigidi. Per quanto concerne i carichi,
in fase di immissione dati, vengono definite, in numero a scelta dell'utente, condizioni di
carico elementari le quali, in aggiunta alle azioni sismiche e variazioni termiche, vengono
combinate attraverso coefficienti moltiplicativi per fornire le combinazioni richieste per le
verifiche successive. L'effetto di disassamento delle forze orizzontali, indotto ad esempio
dai torcenti di piano per costruzioni in zona sismica, viene simulato attraverso
l'introduzione di eccentricità planari aggiuntive le quali costituiscono ulteriori condizioni
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elementari di carico da cumulare e combinare secondo i criteri del paragrafo
precedente.
Tipologicamente
sono
ammessi
sulle
travi
e
sulle
pareti
carichi
uniformemente distribuiti e carichi trapezoidali; lungo le aste e nei nodi di incrocio delle
membrature sono anche definibili componenti di forze e coppie concentrate comunque
dirette nello spazio. Sono previste distribuzioni di temperatura, di intensità a scelta
dell'utente, agenti anche su singole porzioni di struttura. Il calcolo delle sollecitazioni si
basa sulle seguenti ipotesi e modalità: - travi e pilastri deformabili a sforzo normale,
flessione deviata, taglio deviato e momento torcente. Sono previsti coefficienti riduttivi dei
momenti di inerzia a scelta dell'utente per considerare la riduzione della rigidezza
flessionale e torsionale per effetto della fessurazione del conglomerato cementizio. E'
previsto un moltiplicatore della rigidezza assiale dei pilastri per considerare, se pure in
modo approssimato, l'accorciamento dei pilastri per sforzo normale durante la
costruzione. - le travi di fondazione su suolo alla Winkler sono risolte in forma chiusa tramite
uno specifico elemento finito; - le pareti in c.a. sono analizzate schematizzandole come
elementi lastra-piastra discretizzati con passo massimo assegnato in fase di immissione
dati; - le pareti in muratura possono essere schematizzate con elementi lastra-piastra con
spessore flessionale ridotto rispetto allo spessore membranale.- I plinti su suolo alla Winkler
sono modellati con la introduzione di molle verticali elastoplastiche. La traslazione
orizzontale a scelta dell'utente è bloccata o gestita da molle orizzontali di modulo di
reazione proporzionale al verticale. - I pali sono modellati suddividendo l'asta in più aste
immerse in terreni di stratigrafia definita dall'utente. Nei nodi di divisione tra le aste
vengono inserite molle assialsimmetriche elastoplastiche precaricate dalla spinta a riposo
che hanno come pressione limite minima la spinta attiva e come pressione limite massima
la spinta passiva modificabile attraverso opportuni coefficienti. - i plinti su pali sono
modellati attraverso aste di rigidezza elevata che collegano un punto della struttura in
elevazione con le aste che simulano la presenza dei pali;- le piastre sono discretizzate in
un numero finito di elementi lastra-piastra con passo massimo assegnato in fase di
immissione dati; nel caso di platee di fondazione i nodi sono collegati al suolo da molle
aventi rigidezze alla traslazione verticale ed richiesta anche orizzontale.- La deformabilità
nel proprio piano di piani dichiarati non infinitamente rigidi e di falde (piani inclinati) può
essere controllata attraverso la introduzione di elementi membranali nelle zone di solaio. - I
disassamenti tra elementi asta sono gestiti automaticamente dal programma attraverso
la introduzione di collegamenti rigidi locali.- Alle estremità di elementi asta è possibile
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inserire svincolamenti tradizionali così come cerniere parziali (che trasmettono una quota
di ciò che trasmetterebbero in condizioni di collegamento rigido) o cerniere plastiche.Alle estremità di elementi bidimensionali è possibile inserire svincolamenti con cerniere
parziali del momento flettente avente come asse il bordo dell'elemento.- Il calcolo degli
effetti del sisma è condotto, a scelta dell'utente, con analisi statica lineare, con analisi
dinamica modale o con analisi statica non lineare, in accordo alle varie normative
adottate. Le masse, nel caso di impalcati dichiarati rigidi sono concentrate nei nodi
principali di piano altrimenti vengono considerate diffuse nei nodi giacenti sull'impalcato
stesso. Nel caso di analisi sismica vengono anche controllati gli spostamenti di interpiano.
VERIFICHE DELLE MEMBRATURE IN CEMENTO ARMATO
Le verifiche degli elementi in c.a. sono condotte col metodo agli stati limite in accordo al
D.M. 14-01-08. Le travi sono progettate e verificate a flessione retta e taglio. I pilastri ed i
pali sono verificati per le sei componenti della sollecitazione. Per gli elementi
bidimensionali giacenti in un medesimo piano è disponibile la modalità di verifica che
consente di analizzare lo stato di verifica nei singoli nodi degli elementi. Nelle verifiche (a
presso flessione e punzonamento) è ammessa la introduzione dei momenti di calcolo
modificati in base alle direttive dell'EC2, Appendice A.2.8. Gli ancoraggi delle armature
delle membrature in c.a. sono calcolati sulla base della effettiva tensione normale che
ogni barra assume nella sezione di verifica distinguendo le zone di ancoraggio in zone di
buona o cattiva aderenza. In particolare il programma valuta la tensione normale che
ciascuna barra può assumere in una sezione sviluppando l'aderenza sulla superficie
cilindrica posta a sinistra o a destra della sezione considerata; se in una sezione una barra
assume per effetto dell'aderenza una tensione normale minore di quella ammissibile, il suo
contributo all'area complessiva viene ridotto dal programma nel rapporto tra la tensione
normale che la barra può assumere per effetto dell'aderenza e quella ammissibile. Le
verifiche sono effettuate a partire dalle aree di acciaio equivalenti così calcolate che
vengono evidenziate in relazione. A seguito di analisi inelastiche eseguite in accordo a
D.M. 14-01-08 vengono condotte verifiche di resistenza per i meccanismi fragili (nodi e
taglio) e verifiche di deformabilità per i meccanismi duttili.
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0.7.2 Descrizione hardware
Processore
Intel(R) Core(TM)2 Quad CPU
Q6600 @ 2.40GHz
Architettura
x86
Frequenza
2394 MHz
Memoria
2014 MB
Sistema operativo
Microsoft Windows Vista
0.8 CONTENUTO DEL TABULATO ALLEGATO
TABULATO Si acclude uno stralcio del tabulato, con le verifiche essenziali, consistenti in:
-Elementi di Input.
-Verifiche dei nodi più sollecitati della piastra in c.a., che rappresenta la platea
-Grafici dei momenti flettenti indotti dal carico dei muretti
0.9 PIANTA ALLEGATA
Si allegano:
a)Dis S1-0 - Pianta impalcato a q -3.92 e particolari
1 Rappresentazione generale della platea di collegamento dei plinti su pali
Vista assonometrica della platea
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2 Dati di definizione
2.1 Preferenze commessa
2.1.1 Preferenze di analisi
Metodo di analisi
Non sismica
Coefficiente di sicurezza portanza fondazioni superficiali
3
Coefficiente di sicurezza scorrimento fondazioni superficiali
1.3
Coefficiente di sicurezza portanza pali
2.5
2.1.2 Preferenze di verifica
2.1.2.1 Normativa di verifica in uso
Norma di verifica
stati limite in D.M.9-01-96
Cemento armato
Preferenze analisi di verifica in stato
limite
Legno
Preferenze di verifica legno DM96 SL
Pannelli in gessofibra
Preferenze di verifica pannelli
gessofibra Stati limite DM 09-01-96
Psi
2.1.2.2 Normativa di verifica C.A.
Coefficiente di omogeneizzazione
15
Gamma s (fattore di sicurezza parziale per l'acciaio)
1.15
Gamma c (fattore di sicurezza parziale per il calcestruzzo)
1.6
Limite sigmac/fck in combinazione rara
0.6
Limite sigmac/fck in combinazione quasi permanente
0.45
Limite sigmaf/fyk in combinazione rara
0.7
Coefficiente di riduzione della tau per cattiva aderenza
0.7
2.2 Azioni e carichi
2.2.1 Condizioni elementari di carico
Descrizione: Nome assegnato alla condizione elementare.
Nome breve: Nome breve assegnato alla condizione elementare.
I/II: Descrive la classificazione della condizione (necessario per strutture in acciaio e in
legno).
Durata: Descrive la durata della condizione (necessario per strutture in legno).
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Psi0: Coefficiente moltiplicatore Psi0. Il valore è adimensionale.
Psi1: Coefficiente moltiplicatore Psi1. Il valore è adimensionale.
Psi2: Coefficiente moltiplicatore Psi2. Il valore è adimensionale.
Var.segno: Descrive se la condizione elementare ha la possibilità di variare di segno.
Descrizione Nome
I/II
breve
Permanenti
Perm.
Durata
Accidentale Accidentale
Delta T
Dt
Psi0
Psi1
Psi2
Var.segno
Permanente
0
0
0
I
Media
1
0.9
0.8
II
Media
0.6
0.5
0
No
2.2.2 Combinazioni di carico
Tutte le combinazioni di carico vengono raggruppate per famiglia di appartenenza. Le
celle di una riga contengono i coefficienti moltiplicatori della i-esima combinazione, dove
il valore della prima cella è da intendersi come moltiplicatore associato alla prima
condizione elementare, la seconda cella si riferisce alla seconda condizione elementare
e così via.
Famiglia Limite ultimo
Il nome compatto della famiglia è LU.
Nome
Nome Perm.
breve
1
LU 1
2
LU 2
3
LU 3
4
LU 4
Accidentale
Dt
1
0
0
1
1.5
0
1.3
0
0
1.3
1.5
0
Famiglia Esercizio rara
Il nome compatto della famiglia è RA.
Nome
Nome Perm.
breve
1
RA 1
2
RA 2
Accidentale
Dt
1
0
0
1
1
0
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Famiglia Esercizio frequente
Il nome compatto della famiglia è FR.
Nome
Nome Perm.
breve
1
FR 1
2
FR 2
Accidentale
Dt
1
0
0
1
0.9
0
Famiglia Esercizio quasi permanente
Il nome compatto della famiglia è QP.
Nome
Nome Perm.
breve
1
QP 1
2
QP 2
Accidentale
Dt
1
0
0
1
0.8
0
Famiglia Pressioni sul terreno
Il nome compatto della famiglia è PT.
Nome
Nome Perm.
breve
1
PT 1
2
PT 2
Accidentale
Dt
1
0
0
1
1
0
2.2.3 Definizioni di carichi lineari
Nome: Nome identificativo della definizione di carico.
Valori: Valori associati alle condizioni di carico.
Condizione: Condizione di carico a cui sono associati i valori.
Descrizione: Nome assegnato alla condizione elementare.
Fx i.: Valore iniziale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione X. [daN/cm]
Fx f.: Valore finale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione X. [daN/cm]
Fy i.: Valore iniziale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione Y. [daN/cm]
Fy f.: Valore finale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione Y. [daN/cm]
Fz i.: Valore iniziale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione Z. [daN/cm]
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Fz f.: Valore finale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione Z. [daN/cm]
Mx i.: Valore iniziale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse X. [daN]
Mx f.: Valore finale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse X. [daN]
My i.: Valore iniziale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse Y. [daN]
My f.: Valore finale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse Y. [daN]
Mz i.: Valore iniziale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse Z. [daN]
Mz f.: Valore finale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse Z. [daN]
Nome
Valori
Condizione Fx i. Fx f. Fy i. Fy f. Fz i.
Fz f.
Mx i. Mx f. My i. My f. Mz i. Mz f.
Descrizione
Muretti Permanenti
0
0
0
0
-11.4 -11.4
0
0
0
0
0
0
Accidentale
0
0
0
0
-38.1 -38.1
0
0
0
0
0
0
2.3 Quote
2.3.1 Livelli
Descrizione breve: Nome sintetico assegnato al livello.
Descrizione: Nome assegnato al livello.
Quota: Quota superiore espressa nel sistema di riferimento assoluto. [cm]
Spessore: Spessore del livello. [cm]
Descrizione breve
Descrizione
Quota
L1
Fondazione
L2
Piano 1
Spessore
0
40
160
40
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3 Risultati numerici
4 Verifiche
4.1 Verifiche piastre e pareti C.A.
nod.: nodo SAP
sez.: tipo di sezione (o = orizzontale, v = verticale)
B: base della sezione
H: altezza della sezione
Af+: area di acciaio dal lato B (inferiore per le piastre))
Af-: area di acciaio dal lato A (superiore per le piastre))
c+: copriferro dal lato B (inferiore per le piastre))
c-: copriferro dal lato A (superiore per le piastre))
sc: tensione sul calcestruzzo in esercizio
comb: combinazione di carico
c.s.: coefficiente di sicurezza
N: sforzo normale di calcolo
M: momento flettente di calcolo
Mu: momento flettente ultimo
Nu: sforzo normale ultimo
sf: tensione sull'acciaio in esercizio
Wk: apertura caratteristica delle fessure
Sm: distanza media fra le fessure
st: sigma a trazione nel calcestruzzo in condizioni non fessurate
fck: resistenza caratteristica cilindrica del calcestruzzo
fcd: resistenza a compressione di calcolo del calcestruzzo
fctd: resistenza a trazione di calcolo del calcestruzzo
b0: spessore della parete
Hcr: altezza critica
q.Hcr: *quota della sezione alla altezza critica
hw: altezza della parete
bw: lunghezza della parete
hs: altezza dell'interpiano
Mxd: momento di progetto alltorno all'asse x
Myd: momento di progetto alltorno all'asse y
Nsd: sforzo normale di progetto
Vrd2: resistenza a taglio dovuta alle bielle di calcestruzzo
roh: rapporto tra aarea della sezione orizzotale dell'armatura di anima e l'area della
sezione di calcestruzzo
rov: rapporto tra aarea della sezione verticale dell'armatura di anima e l'area della
sezione di calcestruzzo
ULSS n° 6 – Ospedale San Bortolo – Vicenza
Vrd3: resistenza a taglio della sezione con armature
Vdd: contributo dell'effetto spinotto delle armature verticali
Vfd: contributo della resistenza per attrito
Vrds: valore di progetto della resistenza a taglio nei confronti dello scorrimento
csi: altezza della parte compressa normalizzata all'altezza della sezione
Somma(Asj)- Ai: somma delle aree delle barre verticali che attraversano la superficie di
scorrimento
Ngrav.: sforzo normale dovuto ai carichi gravitazionali
NReale.: sforzo normale derivante dall'analisi
Ngrav.: sforzo normale dovuto ai carichi gravitazionali
n.p.: numero di piani
l: luce della trave di collegamento
h: altezza della trave di collegamento
Asi: area complessiva della armatura a X
Platea
ULSS n° 6 – Ospedale San Bortolo – Vicenza
1.1.1.1.1
1.1.1.1.2
1.1.1.1.3
1.1.1.1.4
1.1.1.1.5
1.1.1.1.6
1.1.1.1.7
1.1.1.1.8
1.1.1.1.9
1.1.1.1.10
1.1.1.1.11
1.1.1.1.12
1.1.1.1.13
1.1.1.1.14
1.1.1.1.15
1.1.1.1.16
1.1.1.1.17
1.1.1.1.18
1.1.1.1.19
1.1.1.1.20
1.1.1.1.21
1.1.1.1.22
1.1.1.1.23
1.1.1.1.24
1.1.1.1.25
1.1.1.1.26
1.1.1.1.27
1.1.1.1.28
1.1.1.1.29
1.1.1.1.30
1.1.1.1.31
1.1.1.1.32
1.1.1.1.33
1.1.1.1.34
1.1.1.1.35
Valori in daN, cm
rck 300
fyk 4300
Verifica di stato limite ultimo
nod sez B H Af+ Af- c+ c- c.s. comb
N
M
Nu
Mu
3210 o 100 40 7.7 9.2 4.1 4.1 1.071 4
0 -1119076
0 -1198704
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 1.054 4
0 -988593
0 -1042082
3211 o 100 40 7.7 9.2 4.1 4.1 1.083 4
0 -1106874
0 -1198704
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 3.613 4
0 -288400
0 -1042082
4093 o 100 40 7.7 7.7 4.1 4.1 1.087 4
0 -929562
0 -1009979
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 1.431 4
0 -728264
0 -1042082
Combinazione rara
nod sez B H Af+ Af- c+ c- sc c
N
M
sf c
N
M Wk(mm) st
Sm(mm) c
3210 o 100 40 7.7 9.2 4.1 4.1 -51.5 2 ra 0.00E00 -7.95E05 2608.8 2 ra 0.00E00 -7.95E05
0.17 0.0 116.3 2 ra
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -44.3 2 ra 0.00E00 -6.98E05 2608.4 2 ra 0.00E00 -6.98E05
0.12 0.0 98.6 2 ra
3211 o 100 40 7.7 9.2 4.1 4.1 -51.1 2 ra 0.00E00 -7.88E05 2587.0 2 ra 0.00E00 -7.88E05
0.07 0.0 52.0 2 ra
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -12.9 2 ra 0.00E00 -2.04E05 761.3 2 ra 0.00E00 -2.04E05
0.00 7.2 0.0 2 ra
4093 o 100 40 7.7 7.7 4.1 4.1 -46.3 2 ra 0.00E00 -6.64E05 2599.4 2 ra 0.00E00 -6.64E05
0.13 0.0 105.6 2 ra
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -32.8 2 ra 0.00E00 -5.16E05 1927.7 2 ra 0.00E00 -5.16E05
0.00 18.3 0.0 2 ra
Combinazione frequente
nod sez B H Af+ Af- c+ c- sc c
N
M
sf c
N
M Wk(mm) st
Sm(mm) c
3210 o 100 40 7.7 9.2 4.1 4.1 -48.7 2 fr 0.00E00 -7.52E05 2468.7 2 fr 0.00E00 -7.52E05
0.15 0.0 116.3 2 fr
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -41.7 2 fr 0.00E00 -6.57E05 2455.6 2 fr 0.00E00 -6.57E05
0.11 0.0 98.6 2 fr
3211 o 100 40 7.7 9.2 4.1 4.1 -48.4 2 fr 0.00E00 -7.47E05 2452.6 2 fr 0.00E00 -7.47E05
0.07 0.0 52.0 2 fr
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -12.2 2 fr 0.00E00 -1.92E05 716.9 2 fr 0.00E00 -1.92E05
0.00 6.8 0.0 2 fr
4093 o 100 40 7.7 7.7 4.1 4.1 -44.0 2 fr 0.00E00 -6.31E05 2469.2 2 fr 0.00E00 -6.31E05
0.11 0.0 105.6 2 fr
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -30.9 2 fr 0.00E00 -4.87E05 1819.2 2 fr 0.00E00 -4.87E05
0.00 17.3 0.0 2 fr
Combinazione quasi permanente
nod sez B H Af+ Af- c+ c- sc c
N
M
sf c
N
M Wk(mm) st
Sm(mm) c
3210 o 100 40 7.7 9.2 4.1 4.1 -46.0 2 q. 0.00E00 -7.10E05 2328.5 2 q. 0.00E00 -7.10E05
0.13 0.0 116.3 2 q.
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -39.1 2 q. 0.00E00 -6.16E05 2302.8 2 q. 0.00E00 -6.16E05
0.09 0.0 98.6 2 q.
3211 o 100 40 7.7 9.2 4.1 4.1 -45.8 2 q. 0.00E00 -7.07E05 2318.2 2 q. 0.00E00 -7.07E05
0.06 0.0 52.0 2 q.
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -11.4 2 q. 0.00E00 -1.80E05 672.6 2 q. 0.00E00 -1.80E05
0.00 6.4 0.0 2 q.
4093 o 100 40 7.7 7.7 4.1 4.1 -41.7 2 q. 0.00E00 -5.97E05 2338.9 2 q. 0.00E00 -5.97E05
0.00 21.4 0.0 2 q.
v 100 40 7.7 7.7 2.7 2.7 -29.1 2 q. 0.00E00 -4.58E05 1710.7 2 q. 0.00E00 -4.58E05
0.00 16.2 0.0 2 q.
ULSS n° 6 – Ospedale San Bortolo – Vicenza
da 4000 a 5000
da 3000 a 4000
da 2000 a 3000
da 1000 a 2000
da 0 a 1000
da -1000 a 0
da -2000 a -1000
da -3000 a -2000
da -4000 a -3000
...000 daN*cm/cm
Sollecitazioni gusci
Mxx massime
ULSS n° 6 – Ospedale San Bortolo – Vicenza
da 0 a 2000
da -2000 a 0
da -4000 a -2000
da -6000 a -4000
da -8000 a -6000
da -10000 a -8000
da -12000 a -10000
da -14000 a -12000
da -16000 a -14000
...000 daN*cm/cm
Sollecitazioni gusci
Mxx minime
ULSS n° 6 – Ospedale San Bortolo – Vicenza
da 8000 a 10000
da 6000 a 8000
da 4000 a 6000
da 2000 a 4000
da 0 a 2000
da -2000 a 0
da -4000 a -2000
da -6000 a -4000
da -8000 a -6000
...000 daN*cm/cm
Sollecitazioni gusci
Myy massime
ULSS n° 6 – Ospedale San Bortolo – Vicenza
da 0 a 2000
da -2000 a 0
da -4000 a -2000
da -6000 a -4000
da -8000 a -6000
da -10000 a -8000
da -12000 a -10000
da -14000 a -12000
da -16000 a -14000
...000 daN*cm/cm
ULSS n° 6 – Ospedale San Bortolo – Vicenza
4.2 Verifica solettone
Verifica trave a Flessione e Taglio agli SLU secondo D.M. 14,01,2008
DATI
Rck
30 N/mmq
L
1,60 m
Luce trave
g
625 daN/m
peso proprio trave
qs
6120 daN/mq
perm+acc trave
M
2.158 daNxm
M esercizio semplice appogggio
MEd
3.198 daNxm
Mslu semplice appogggio
T
5.396 daN
T esercizio semplice appoggio
VEd
7.994 daN
Tslu semplice appoggio
h
25 cm
b
100 cm
copr
altezza trave
larghezza trave
3 cm
copriferro
VERIFICA TRAVE A TAGLIO
VEd
d
7.994 daN
Taglio rottura
22 cm
bw
altezza utile
100 cm
larghezza anima
10 mm
n
diametro staffa
3,333333 2 /0,60
x
fcd
n.° bracci
20 cm
interasse staffe
166 daN/cmq
Verifica cls
VRcd
82.170 daN
Verifica armatura d'anima
VRsd
10.142 daN
VRd
10.142 daN
> VEd =
7.994
VERIFICA TRAVE A FLESSIONE
tabelle CEB
h'
22 cm
altezza utile
100 mac
2,7
kz
0,969
Aa nec
3,88 cmq
Aa
7,70 cmq
daN Verificato
braccio forze interne
armatura necessaria
5
5
14 Verificato