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CAMPIONATO GIORNALISMO MARTEDÌ 4 MARZO 2014 9 Scuola Media R. Fucini Pisa I veri idoli? I nostri genitori Modelli di vita e punti di riferimento. Mini-inchiesta fra le generazioni FIN dai tempi più remoti l’uomo ha cercato di assomigliare ed immedesimarsi in personaggi o simboli che si distinguevano da altri per spiccate e svariate qualità. L’uomo ha sempre identificato come propri “idoli” i personaggi che più assomigliano e che meglio rappresentano le proprie idee e personalità. Idolo è una parola che identifica una persona che ha compiuto gesta e azioni incancellabili che lasceranno un segno indelebile. Ai giorni nostri alcuni personaggi famosi sono ritenuti miti perché sono considerati persone che nella propria vita sono stati in grado di raggiungere uno scopo, un obiettivo che tutti sognano. Ci siamo mai chiesti se però di generazione in generazione gli idoli e quindi gli esempi da seguire sono cambiati?Ma soprattutto, non è forse più coraggioso essere un onesto genitore che una grande celebrità? COME il mondo, anche l’umanità ha subìto profondi cambiamenti e ciò ha inevitabilmente modificato i personaggi che vengono presi come esempi e modelli di vita stesso. «CONFLITTI» I Simpson sono amatissimi da grandi e piccini nella nostra società. Prendiamo ad esempio Bruce Springsteen e paragoniamolo con il famoso youtuber Godz_Dread, amato dai giovani ma senza un vero e proprio talento e non crediamo consigliato da nessuno come esempio. Prendiamo adesso una mamma qualunque quotidianamente impegnata ad occuparsi della pro- pria famiglia, una qualsiasi celebrità che per quanto talentuosa sia, spesso non è una persona onesta e sincera come vorrebbe farci credere. Un idolo può aiutarci a raggiungere un obiettivo, ma non sarà indispensabile quanto un familiare che ti sta accanto nel momento del bisogno e ti aiuta sempre a migliorarti e a credere in te GLI IDOLI dei nostri genitori, invece, erano divisi in due gruppi: idoli per chi si occupava di politica e gli idoli di tutti gli altri. I più comuni erano per esempio Che Guevara o Mao-Tze-Tung (politici) o Beatles, Rolling Stones e magari cantanti, per chi non amava la politica. Diventavano i loro idoli perché permettevano loro, attraverso la condivisione , di partecipare allo stesso gruppo di persone. Si sentivano anche più grandi di quel che erano. Per loro non era importante che avessero un atteggiamento corretto perché loro non vedevano quel lato ma consideravano solo gli aspetti positivi. In realtà, a parte alcune eccezioni, non conoscevano a fondo i loro idoli, gli bastava avere una foto attaccata in camera o nel diario scolastico. Se era un cantante compravano i suoi dischi. Per loro avere un idolo non è stato utile per la vita in generale, ma riconoscono che con essi sono cresciuti ed hanno più facilmente socializzato con i compagni. Tra i loro idoli e quelli dei ragazzi di oggi alla fine non pare esserci molta differenza. FORESTA DI OPINIONI DA ELVIS A EMMA WATSON FINO AL PAPA. I GUSTI DEI GIOVANI DI OGGI Ecco i nuovi miti di musica, cinema e sport ABBIAMO chiesto a un campione di ragazzi fra i 10 e i 12 anni «Qual è il tuo idolo?». La maggior parte delle ragazze ha risposto con persone famose come cantanti: Demi Lovato, Marco Mengoni, Victoria Justice, Selena Gomez, One Direction, Elvis Presley. O anche attori come: Robert Pattinson, Emma Watson, Robert Downey Jr. Solo due ragazze non hanno detto nè cantanti né attori, ma Che Guevara e Federica Pellegrini. La maggior parte dei ragazzi ha risposto che i proprio idoli sono campioni dello sport come Michael Jordan, Fernando Alonso, Valentino Rossi, Phill Simms, Arturo Vidal, Raffael Nadal; o cantanti come Eminem, Fun, Moreno Stecca e altri come Yotobi, Vanoss Gaming e papa Francesco. Perché è diventato il tuo idolo? DIVE Chi non ha mai avuto il poster della sua star del cuore? Risposte: perché recita bene, canta bene, è bella/o, brave/i, fa buona musica, fa il mio stesso sport, mi piacciono le canzoni, sono grandi campioni. Come lo hai conosciuto? La maggior parte ha risposto: tramite radio, Tv, pubblicità, internet, film, dalla famiglia, dagli amici. Credi che sia importante per la tua crescita avere un idolo di riferimento? La maggior parte ha risposto di sì e alcuni non necessariamente e forse. Ne hai uno o più di uno? Quasi tutti hanno risposto di avere un solo idolo, il resto di averne uno o più. Senti che nella vita quotidiana avere questo idolo serva a qualcosa? Qui le risposte si sono divise sostanzialmente a metà. Secondo te è importante che il tuo idolo ha o abbia avuto un comportamento corretto? Tutti i ragazzi, tranne qualcuno, hanno risposto di si. LA REDAZIONE LA PAGINA è stata realizzata dagli alunni della II F della «R. Fucini» di Pisa: Edoardo Alesse, Rebecca Baldini, Maria Chiara Borsacchi, Francesco Brini, Matteo Castelli, Matilde Cerri, Tommaso Ciardelli, Nicolò Ciardi, Andrea Cipriano, Luigi Consorti, Giulia Cozzani, Giorgia Daini, Federico Fischi, Stella Fontana, Susanna Garuti, Elena Giorgi, Miriam Gizzi, Martina Grossi, Andrea Intorre, Lidia Lattanzi, Giulio Maccarrone, Vittoria Magnozzi, Fabio Mazzeo, Manoela Nikolova, Arianna Notaro, Maria Vittoria Paradiso, Martina Pastore, Elena Pierini, Aldo Puccini. Il dirigente scolastico è Fernanda Ricci. L’insegnante tutor è Paolo Cappagli. IL SONDAGGIO «Cresciuti senza feticci e beniamini» ABBIAMO fatto un sondaggio sugli idoli dei ragazzi di oggi e quelli dei loro genitori. Abbiamo fatto varie domande. Quattordici genitori su quarantasei non hanno mai avuto un idolo, i rimanenti trentadue sì. Molti dei genitori non hanno un vero e proprio idolo, ma hanno uno stretto legame con una o più persone come poteva essere un familiare o un personaggio che non rientrava nel mondo dello spettacolo. Un’altra domanda che abbiamo fatto ai genitori è che cosa ne pensano degli idoli degli adolescenti. La maggior parte ha risposto che secondo loro gli idoli dei ragazzi si basano sulle tendenze del momento, che sono anche scelti in base alla bellezza e non in base al talento e che molto spesso sono modelli che possono portare a fare cose che non sono “giuste”. Alla domanda: «è stato utile secondo te avere avuto un idolo nei periodi di crescita?» in molti hanno risposto di no, perché in quei tempi i valori fondamentali venivano insegnati dai familiari. Grazie al sondaggio abbiamo capito che gli idoli degli adulti e quelli dei ragazzi sono diversi in relazione al periodo vissuto ma uguali come valore affettivo. I nostri genitor affermano di non ritenere importante il comportamento dei loro “modelli” mentre gli adolescenti di oggi lo considerano molto importante. In conclusione: in ogni generazione i gusti possono cambiare ma tutti prima o poi utilizzano un modello per crescere. Forse i grandi ci hanno un po’ abbandonato e noi esploriamo mondi virtuali per trovare risposte, sarà la strada giusta? ••