Dintorni di Città del Messico
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Dintorni di Città del Messico
© Lonely Planet Publications 194 Dintorni di Città del Messico DINTORNI DI CIT TÀ DEL MESSICO Con le sue sconfinate dimensioni, Città del Messico può apparire una megalopoli dalla quale è difficile sfuggire, un’impresa che peraltro compiono regolarmente ogni weekend migliaia di chilangos. Veloci strade a pedaggio si diramano in tutte le direzioni alla volta delle città e dei cosiddetti pueblos mágicos che circondano il Distrito Federal, consentendo di addentrarsi in un mondo ricco di testimonianze di un remoto passato, di suggestive località coloniali e di paesaggi montani di straordinaria bellezza. Anche se vi fermate a Città del Messico per una sola settimana, cercate di fare un’escursione nei dintorni della capitale, in modo da vedere qualcosa dell’‘altro Messico’, dal momento che Città del Messico – come molte altre capitali del mondo – ha ben poco in comune persino con gli stati confinanti. La regione che circonda la megalopoli messicana ha infatti molte sorprese in serbo per coloro che decidono di dedicare un po’ del loro tempo a esplorare luoghi spesso trascurati dai turisti ansiosi di raggiungere la costa. Quasi tutti i viaggiatori in visita alla capitale effettuano un’escursione in giornata allo straordinario complesso archeologico di Teotihuacán, che tuttavia non è che una delle numerose attrattive situate in questa zona. Le magnifiche città coloniali di Taxco, Puebla e Cuernavaca sono assolutamente imperdibili, così come i paesaggi della Valle de Bravo e di Tepoztlán, le vette del Popocatépetl e dell’Iztaccíhuatl e le rovine di Xochicalco e di Cantona. Nei giorni feriali è possibile esplorare molte di queste località senza la ressa dei turisti. DA NON PERDERE nUn aperitivo al tramonto nel grazioso zócalo della piccola Cuetzalan (p237), circondati dal suggestivo panorama della Sierra Madre Oriental nLe due imponenti piramidi di Teotihuacán (p202) e gli splendidi e poco conosciuti siti antichi del Messico centrale di Xochicalco (p258) e Cantona (p237) nUna passeggiata nelle vie acciottolate di Taxco (p258) alla scoperta delle famose botteghe argentiere della città nUn incontro ravvicinato con la cultura new age messicana a Tepoztlán (p241) e a Malinalco (p272) nUn po’ di meritato relax sul lago nella splendida cittadina di Valle de Bravo (p271), luogo ideale in cui rifugiarsi per sfuggire al trambusto di Città del Messico per un weekend n CITTÀ PIÙ GRANDE: PUEBLA (POP. 1,5 MILIONI) n VETTA PIÙ ALTA: POPOCATÉPETL (5452 M) l o nelyplanetitalia.it Storia Clima L’altitudine della regione che circonda Città del Messico garantisce un clima molto gradevole, più fresco e meno umido rispetto a quello delle pianure, con precipitazioni concentrate nella stagione estiva sotto forma di brevi rovesci. La neve copre le vette più alte (nevados) per diversi mesi (da ottobre a marzo). Le zone popolate situate sulle pendici meno elevate delle montagne godono di un clima mite, mentre chi pratica lo sci di fondo può tranquillamente andarsene in giro in mezzo alle nuvole. Parchi e riserve naturali Da Citt à del Messico è possibile raggiungere con un’escursione in giornata diversi parchi nazionali, tutti piacevoli, non eccessivamente affollati e – con un piccolo sforzo – accessibili anche con i mezzi pubblici. Area naturale più famosa della regione, il Parque Nacional Grutas de Cacahuamilpa (p266) ospita al suo interno una straordinaria serie di grotte. Le imponenti formazioni rocciose del piccolo e montuoso El Chico (p210), situato nei pressi di Pachuca, richiamano schiere di appassionati di arrampicata su roccia, mentre le sue fitte pinete offrono l’occasione di compiere belle passeggiate. Gli appassionati di escursionismo non mancheranno di apprezzare i magnifici sentieri che si snodano nei dintorni dell’Iztaccíhuatl e del Popocatépetl (p227) e sulle colline pedemontane che si ergono nei dintorni di Amecamec. Il Popo è ancora inaccessibile a causa dell’attività vulcanica, mentre l’ascesa dell’Izta è consigliabile solo agli alpinisti più esperti. Situata nei pressi di Puebla, La Malinche è una torreggiante montagna comodamente raggiungibile da La Malintzi (p236) che si presta molto bene a un’escursione in giornata, impegnativa ma non eccessivamente tecnica. È inoltre possibile raggiungere in automobile il cratere del Nevado de Toluca (p270), un vulcano ormai estinto, e compiere il circuito con gli sci di fondo. Per/dai dintorni di Città del Messico e trasporti locali Le città sia grandi sia piccole e – sia pure in misura minore – i villaggi situati nei dintorni di Città del Messico sono serviti da un’eccellente rete di autobus, che li collega alla capitale e li mette in comunicazione tra loro. Anche le località più piccole e sperdute possono contare su almeno una corsa al giorno per Città del Messico e per il più vicino nodo dei trasporti. Puebla, Toluca, Cuernavaca e Pachuca sono servite dagli aeroporti, ma nella maggior parte dei casi risulta più conveniente e più semplice raggiungere in aereo Città del Messico e proseguire via terra. Gli autobus consentono di arrivare quasi ovunque, a parte i luoghi più remoti e sconosciuti. A NORD DI CITTÀ DEL MESSICO Il luogo di maggior richiamo turistico situato a nord di Città del Messico è lo straordinario complesso di Teotihuacán, in passato la metropoli più vasta delle Americhe e uno dei siti preispanici più spettacolari di tutto il Messico. Più a nord si trovano le magnifiche statue in pietra ben conservate di Tula, DINTORNI DI CIT TÀ DEL MESSICO Per molto tempo crocevia culturale ed economico di grande importanza, la regione che circonda l’attuale Città del Messico fu la culla di diverse civiltà (soprattutto quelle teotihuacana, tolteca e azteca) che fiorirono l’una dopo l’altra. Alla fine del XV secolo gli aztechi riuscirono a imporsi su tutti gli stati del Messico centrale, a parte uno. Molti musei e siti archeologici custodiscono al loro interno suggestive testimonianze della storia dei popoli stanziati in questa zona in epoca precolombiana; in particolare, il Museo Amparo di Puebla (p213) fornisce un’eccellente panoramica della storia e delle culture che prosperarono in questa regione. Dopo la conquista, gli spagnoli trasformarono radicalmente il Messico centrale, avviando la produzione di ceramiche su scala industriale a Puebla, aprendo miniere a Taxco e a Pachuca e fondando numerose haciendas per la produzione del grano e dello zucchero e per l’allevamento del bestiame. La chiesa cattolica fece di questa regione una base delle sue attività missionarie e vi costruì una serie di chiese imponenti e di monasteri fortificati. Ancora oggi, la maggior parte delle città situate nei dintorni di Città del Messico possiede una piazza centrale circondata da edifici costruiti durante l’epoca coloniale. A N O R D D I C I T T À D E L M E S S I C O 195 DINTORNI DI CIT TÀ DEL MESSICO 196 A N O R D D I C I T T À D E L M E S S I C O lonelyplanet.com l o nelyplanetitalia.it A N O R D D I C I T T À D E L M E S S I C O 197 DINTORNI DI CIT TÀ DEL MESSICO DINTORNI DI CIT TÀ DEL MESSICO 198 A N O R D D I C I T T À D E L M E S S I C O anch’esse visitate da un gran numero di viaggiatori stranieri. Meno noti ma altrettanto suggestivi sono il Parque Nacional El Chico e il grazioso villaggio di Mineral del Chico, mete ideali per chi desidera fuggire per un giorno dalla metropoli grazie ai loro fantastici panorami, ai loro ampi spazi aperti e ai loro socievoli abitanti. Capitale in rapida espansione del dinamico stato dell’Hidalgo, Pachuca possiede case dipinte a colori molto vivaci, un suggestivo centro di epoca coloniale e una lunga e gloriosa tradizione nel campo della preparazione delle torte salate tipiche della Cornovaglia. Da Pachuca una serie di belle strade asfaltate si snoda verso est e verso nord fino al litorale del Golfo del Messico, attraversando zone di spettacolare bellezza, con le propaggini della Sierra Madre Oriental che precipitano verso le pianure costiere. TEPOTZOTLÁN x55 / pop. 39.000 / alt. 2300 m Sebbene sia una delle località più semplici da raggiungere in giornata da Città del Messico, questo pueblo mágico sembra lontano anni luce dalle caotiche strade della capitale, per quanto di anno in anno la distesa urbana della metropoli si avvicini sempre di più alle sue vie coloniali. Che cosa vedere L’attrattiva più importante in grado di giustificare una visita a Tepotzotlán è costituita dal magnifico Museo Nacional del Virreinato (Museo Nazionale del Periodo Vicereale; x 5876-0245; Plaza Hidalgo 99; ingresso M$49; h 9-18 da martedì a domenica), ospitato all’interno dell’Iglesia de San Francisco Javier, una chiesa costruita dai gesuiti accuratamente restaurata, e dell’adiacente monastero. La maggior parte degli straordinari reperti esposti al suo interno proviene dalla vasta collezione della Catedral Metropolitana di Città del Messico. Tra i suoi capolavori artistici e artigianali di maggiore interesse meritano di essere citati i calici d’argento, i quadri in legno intarsiato, le porcellane, i mobili d’epoca, i dipinti e le statue a tema sacro, tutti di pregevole fattura. In passato utilizzato dai gesuiti come scuola di lingue per i nativi, questo complesso fu portato a termine nel 1606, ma nel corso dei successivi 150 anni vennero aggiunte numerose altre costruzioni, creando in questo modo un’interessante vetrina dei diversi lonelyplanet.com stili architettonici avvicendatisi nel corso del tempo nella Nueva España. Non mancate di visitare la Capilla Doméstica, che vanta una pala d’altare in stile churrigueresco dotata di un gran numero di specchi. La facciata è un fantasmagorico susseguirsi di sculture raffiguranti santi, angeli, figure allegoriche e piante, mentre le pareti interne e il Camarín del Virgen adiacente all’altare sono ornati da un tripudio di decorazioni dorate. Feste e manifestazioni Nelle settimane che precedono Natale, all’interno del monastero si tengono le celebri pastorelas (rappresentazioni della Natività) di Tepotzotlán. I biglietti – comprensivi del cenone natalizio e della rottura della tradizionale piñata – possono essere acquistati dopo il 1° novembre presso l’Hostería de Tepotzotlán (v. p199) e nel sito di Ticketmaster (x5325-9000; www.ticketmaster.com.mx). Pernottamento Sebbene sia visitata soprattutto da turisti che si fermano dal mattino alla sera, Tepotzotlán possiede un paio alberghi con un buon rapporto qualità-prezzo. Hotel Posada San José (x5876-0520; Plaza Virreinal 13; camere a partire da M$230) Ospitato all’interno di un magnifico edificio di epoca coloniale situato in comoda posizione centrale nel lato meridionale dello zócalo (piazza principale), questo albergo economico dispone di camere di buona qualità con bagni piastrellati. Evitate le camere situate vicino alla rumorosa pompa dell’acqua dell’edificio. Hotel Posada del Virrey (x 5876-1864; Av In- surgentes 13; camere con/senza vasca con idromassaggio M$600/300; p) Questa moderna posada stile motel è frequentata da un gran numero di persone che vengono a trascorrere il weekend a Tepotzotlán. Alcune camere sono piuttosto buie, ma tutte sono dotate di TV e l’albergo si trova a pochi passi dallo zócalo. Pasti È meglio evitare i ristoranti dello zócalo, che si rivolgono per la maggior parte ai turisti stranieri e sono praticamente tutti uguali, con una qualità tutt’altro che esaltante e prezzi piuttosto elevati. Oltre ai ristoranti citati di seguito, una soluzione di gran lunga preferibile per pranzare consiste nell’unirsi alla gente del posto che affolla il mercato A N O R D D I C I T T À D E L M E S S I C O 199 l o nelyplanetitalia.it Plaza Virreinal 18, 2° piano; comida corrida M$50; h12-19 da lunedì a venerdì, 13.30-20 domenica; v) Situato in cima a una stretta scalinata accanto al mercato, questo piccolo locale serve eccellenti pasti vegetariani in una spoglia sala da pranzo dotata di appena tre tavoli. Le sostanziose portate principali – ‘pesce’ (preparato con funghi) alla veracruzana, milanesa (cotoletta alla milanese) di glutine di grano, soy chorizo, chiles rellenos (peperoncini ripieni) e qualunque altra specialità sia in vena di preparare il cuoco, che è anche il proprietario del locale e insegnante di yoga – vi verranno servite con pane integrale, un succo di frutta fresco, un’insalata condita con salsa di arachidi e una sopa (minestra in brodo) o una crema (minestra con panna) a scelta. La Hostería del Convento de Tepotzotlán ( x 5876-0243; www.hosteriadelconvento.com.mx; Plaza Virreinal 1; portate principali M$90-155;h 10-18 da martedì a domenica) Ospitato all’interno del cortile del monastero, sui cui muri cresce una rigogliosa bouganvillea, La Hostería del Convento de Tepotzotlán serve alla sua selezionata clientela sostanziose zuppe, pollo con peperoncini manzano e cecina adobada (carne di maiale marinata nel peperoncino alla maniera dell’Oaxaca), piatti disponibili sia per il brunch sia per il pranzo. Di domenica questo ristorante è spesso molto affollato e ospita coinvolgenti esibizioni di musica dal vivo. Per/da Tepotzotlán Tepotzotlán si trova lungo la strada che collega Città del Messico a Querétaro, 1,5 km a ovest del primo casello della statale 57D. Gli autobus della compagnia Autotransportes Valle del Mezquital (AVM) provenienti dal Terminal Norte di Città del Messico e diretti a Tula fermano a questo casello ogni 15 minuti. Dal casello è possibile prendere un autobus locale (M$5,50) o un taxi (M$30), oppure camminare per una ventina di minuti lungo Av Insurgentes in direzione ovest. TULA x773 / pop. 28.000 / alt. 2060 m Quella che con ogni probabilità era la capitale dell’antica civiltà tolteca oggi è famosa soprattutto per le sue imponenti statue di guerrieri in pietra, alte 4,5 m. Per quanto sia sicuramente meno evocativa e assai più piccola di Teotihuacán, Tula è comunque un sito di grande interesse per gli appassionati di storia messicana e merita senza dubbio la fatica di un’escursione in giornata. Alla periferia della moderna Tula de Allende sorgono una raffineria della Pemex e un maleodorante stabilimento petrolchimico, tuttavia il centro è sufficientemente gradevole da giustificare un pernottamento e all’epoca delle ricerche compiute per questa guida erano in corso lavori di riqualificazione. Storia Tula assunse una notevole rilevanza nel periodo compreso tra il 900 e il 1150 d.C., quando la sua popolazione crebbe rapidamente fino a raggiungere i 35.000 abitanti. Gli annali aztechi parlano di un re con la pelle chiara, la barba scura e i capelli lunghi chiamato Topiltzin che nel X secolo fondò la capitale tolteca, ma se questa capitale fosse proprio la città di Tula resta tuttora una questione irrisolta. I toltechi conquistarono un impero molto potente, che gli aztechi ammiravano e temevano al tempo stesso, al punto da rivendicarne la discendenza. Topiltzin era probabilmente un re-sacerdote del culto pacifico del serpente piumato Quetzalcóatl, che prevedeva solo il sacrificio di animali. In ogni caso, Tula accolse anche i seguaci dell’assai meno benevolo Tezcatlipoca (Specchio Fumante), dio dei guerrieri, della stregoneria, della vita e della morte, il cui rito richiedeva sacrifici umani. Una leggenda narra che, per provocare Topiltzin, Tezcatlipoca si manifestò sotto diverse sembianze. In un primo tempo, fingendosi un venditore di peperoncini, comparì nudo alla figlia di Topiltzin per DINTORNI DI CIT TÀ DEL MESSICO che si tiene dietro il Palacio Municipal, dove troverete diverse bancarelle che servono per tutto l’arco della giornata pozole (stufato non molto denso composto da pezzetti di mais e di carne di maiale o di pollo), gorditas (tortillas di mais di forma rotonda), succhi di frutta e spremute preparate sul momento. Taquería la Dueña (x5876-6119; Plaza Virreinal 13; tacos M$8-30) Situata dietro la Posada San José, questa popolare taquería (locale specializzato in tacos) serve un delizioso assortimento di tacos e di asadas (carne alla griglia) a prezzi da mercato. Grazie all’inconfondibile aroma di carne alla griglia che aleggia tutt’intorno – e alle orde di carnivori che la frequentano regolarmente – non incontrerete nessuna difficoltà a trovarla. Vegetarian Restaurant (xcellulare 044-5540933321; DINTORNI DI CIT TÀ DEL MESSICO 200 A N O R D D I C I T T À D E L M E S S I C O suscitarne il desiderio e ottenerla in sposa, e in seguito vestì i panni di un vecchio per persuadere l’astemio Topiltzin a ubriacarsi. Alla fine il sovrano, umiliato, decise di partire alla volta del Golfo del Messico, da dove fece rotta verso est a bordo di una zattera di serpenti, con la promessa di tornare un giorno per rivendicare il suo trono. Questa leggenda spiega la costernazione provata dall’imperatore azteco Moctezuma quando, nel 1519, vide apparire Hernán Cortés sulla costa del Golfo del Messico. Secondo la tradizione, Topiltzin fondò un nuovo stato tolteco a Chichén Itzá, nella Penisola dello Yucatán, mentre i toltechi rimasti a Tula diedero vita a un impero brutale e militaristico, che dominò per parecchio tempo il Messico centrale. Secondo quanto riportato dalle antiche leggende, Tula fu una città di grande splendore, con palazzi ornati d’oro, turchesi, giada e penne di quetzal e gigantesche pannocchie di mais e di cotone colorato che crescevano spontaneamente. Con ogni probabilità, i suoi tesori furono saccheggiati dagli aztechi o dai chichimechi. In seguito a sanguinose lotte intestine scoppiate a Tula verso la metà del XII secolo, il sovrano Huémac trasferì la capitale tolteca a Chapultepec e poi si suicidò. Tula fu abbandonata all’inizio del XIII secolo, con ogni probabilità in seguito a una violenta incursione dei chichimechi. Orientamento e informazioni La Zona Arqueológica si trova 2 km a nord del centro. Il viale principale di Tula, Av Zaragoza, collega lo zócalo alla periferia della città. Lungo Av Hidalgo, seconda arteria principale della città, si trovano i servizi essenziali, tra cui diversi internet bar e sportelli bancomat. Che cosa vedere ZONA ARQUEOLÓGICA Le rovine (x732-07-05; ingresso M$41; h9-17) del principale centro cerimoniale di Tula si trovano sulla sommità di una collina, da dove è possibile ammirare incantevoli panorami sull’ondulata campagna circostante (come anche la meno attraente industria vicina). Sebbene questa zona rappresenti solo una piccola parte dei 16 kmq che costituiscono il sito, al suo interno si trovano tutti i resti più interessanti. Tenete presente che per utilizzare la videocamera bisogna pagare un permesso di M$35. lonelyplanet.com All’epoca delle ricerche compiute per questa guida, era in corso un importante progetto di scavo e nel sito regnava un certo trambusto. Se avete intenzione di fare un’escursione da queste parti per visitare la zona archeologica, vi consigliamo caldamente di chiamare in anticipo per accertarvi che i lavori siano stati portati a termine. Camminando per 300 m dalla strada principale e dalle guardiole (ora in disuso) raggiungerete la biglietteria e l’eccellente museo del sito (ingresso incluso nel biglietto del sito), al cui interno è esposta una collezione di grande interesse comprendente tra le altre cose ceramiche, reperti in metallo, gioielli e sculture di grandi dimensioni. Una soluzione probabilmente ancora migliore – se si parte dal centro – consiste nell’entrare dalla parte posteriore, attraverso quella che un tempo era l’uscita. Partendo dallo zócalo, le rovine possono essere raggiunte con una facile passeggiata di una quindicina di minuti in direzione nord. Imboccate Av Quetzalcóatl – un gradevole viale pedonale appena rimesso a nuovo – attraversate un piccolo ponte sospeso e salite sulla collina. I cartelli esplicativi situati all’interno del sito sono in inglese, in spagnolo e in náhuatl. Durante i weekend nei pressi del museo principale e dell’ingresso del sito troverete diversi mercatini di souvenir. La prima grande struttura che si incontra dopo il museo è il Juego de Pelota n. 1 (Campo per il gioco della palla n. 1). Gli archeologi ritengono che in passato le sue mura fossero decorate con pannelli scolpiti, rimossi durante il dominio azteco. Per raggiungere la sommità della Pirámide B – nota anche con il nome di Tempio di Quetzalcóatl o Tlahuizcalpantecuhtli (Stella del Mattino) – bisogna salire la scalinata situata nel lato meridionale. In cima alla scalinata potrete vedere i resti di tre colonne che sostenevano il tetto, in passato raffiguranti serpenti piumati con la testa per terra e la coda in alto. I quattro telamoniguerrieri di basalto situati sulla sommità e i quattro pilastri che si ergono alle loro spalle avevano la funzione di reggere il tetto del tempio. Ognuno di questi guerrieri indossa un copricapo, una corazza a forma di farfalla e un corto gonnellino tenuto fermo da dischi solari e impugna una lancia con la mano destra e un coltello e un sacchetto d’incenso con la sinistra. Il telamone collocato nel lato l o nelyplanetitalia.it e un plastico che ricostruisce l’aspetto che doveva avere la città all’epoca del suo massimo splendore. CENTRO CITTÀ La cattedrale simile a una fortezza situata in Av Zaragoza faceva parte del cinquecentesco monastero di San José. Al suo interno è possibile ammirare le nervature della volta, caratterizzate da un radioso color oro. Sul muro della biblioteca situata di fronte allo zócalo campeggia un variopinto murales che illustra gli episodi salienti della storia di Tula. Pernottamento Hotel Casablanca (x732-11-86; www.casablancatula. com; Pasaje Hidalgo 11; camere a partire da M$350; pW) Contrariamente a quanto indica il nome, questo confortevole business hotel è in realtà di colore arancio e brilla più per la sua efficienza che per la sua grandiosità. Situato nel cuore di Tula al fondo di una stretta via pedonale, l’Hotel Casablanca dispone di 36 camere, tutte dotate di TV, bagno privato e del collegamento gratuito a internet con tecnologia wi-fi (la connessione funziona meglio nelle camere situate vicino alla lobby). L’accesso del parcheggio si trova nel lato posteriore dell’edificio, in Av Zaragoza. Hotel Lizbeth ( x 732-00-45; www.tulaonline. com/hotellizbeth; Ocampo 200; singole/doppie M$580/660, suite M$840; pW ) Situato a pochi passi di distanza dalla stazione degli autobus (per raggiungerlo, uscendo svoltate sulla destra), l’Hotel Lizbeth è un albergo accogliente e pervaso dall’atmosfera piacevolmente informale di un motel. Le sue camere pulite e molto confortevoli dispongono di balconi in comune. Tenete comunque presente che nelle camere con i pavimenti piastrellati si avverte un odore molto più gradevole di quello che pervade le camere con la moquette. Hotel Real Catedral (x732-08-13; www.tulaonline. com/hotelcatedral; Av Zaragoza 106; camere/suite con prima colazione continentale M$822/1200; paW ) Situato a pochi passi di distanza dalla piazza principale, l’Hotel Real Catedral è un albergo raffinato, confortevole e dotato di qualche piccolo lusso (TV via cavo, una piccola palestra e camere dotate di macchinetta per il caffè, asciugacapelli e cassaforte) in linea con le tariffe applicate. Dal momento che molte delle camere rivolte verso l’interno possono contare su poca luce naturale, vi consigliamo caldamente di concedervi il lusso di pernot- DINTORNI DI CIT TÀ DEL MESSICO sinistro è una copia della statua originale custodita all’interno del Museo Nacional de Antropología (p135) di Città del Messico. Sulle colonne situate dietro i telamoni sono raffigurate teste di coccodrillo – simbolo della Terra – guerrieri, emblemi di ordini guerrieri, armi e la testa di Quetzalcóatl. Sulla parete settentrionale della piramide è possibile ammirare alcune delle sculture che un tempo ornavano la struttura su tutti i lati. Queste statue raffigurano i simboli degli ordini guerrieri: giaguari, coyote, aquile che si cibano di cuori e quella che potrebbe essere la testa di un uomo nelle fauci di Quetzalcóatl. Ormai privo del tetto, il Gran Vestíbulo si estende lungo il lato anteriore della piramide, dalla parte della piazza. In origine, la panca in pietra decorata con sculture di guerrieri correva lungo tutta la sala e con ogni probabilità era riservata ai sacerdoti e ai nobili che assistevano alle cerimonie che si svolgevano nella piazza. Nelle immediate vicinanze del lato settentrionale della Pirámide B sorge il Coatepantli (Muro del Serpente), lungo 40 m, alto 2,25 m e decorato con bassorilievi a motivi geometrici e da una fila di serpenti che divorano scheletri umani. Questo muro reca ancora alcune tracce dei colori luminosi usati in passato per dipingere la maggior parte delle strutture di Tula. Situato pochi passi a ovest della Pirámide B, il Palacio Quemado (Palazzo Bruciato) comprende una serie di sale e di cortili con altre panche e bassorilievi in pietra, uno dei quali raffigura una processione di nobili. Con ogni probabilità, questo palazzo veniva utilizzato per cerimonie e riunioni. La piazza situata di fronte alla Pirámide B veniva usata per le cerimonie religiose e le parate militari. Al centro sorge l’adoratorio (piattaforma cerimoniale). Nel lato orientale della piazza si trova la Pirámide C, la struttura più grande di Tula. A ovest sorge il Juego de Pelota n. 2 che, con i suoi oltre 100 m di lunghezza, è il campo per il gioco della palla più grande di tutto il Messico. In fondo alla piazza si diparte un sentiero che conduce alla Sala de Orientación Guadalupe Mastache (ingresso libero), un piccolo museo che trae il proprio nome da uno dei primi archeologi che eseguirono scavi presso il sito di Tula. Al suo interno sono esposti reperti di grandi dimensioni rinvenuti tra le rovine, compresi alcuni giganteschi piedi di cariatidi A N O R D D I C I T T À D E L M E S S I C O 201