03 - BCC Agrobresciano

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03 - BCC Agrobresciano
Agrobresciano
Dicembre 2009
03
Anno IV • numero 3
Dicembre 2011
spedizione in abb. postale
70% Filiale di Brescia
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si prega di restituire al
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pagare la relativa tariffa.
Periodico di economia e cultura locale della Banca di Credito Cooperativo Agrobresciano
Dalle BCC una
speranza per il futuro
La filiale di Calvisano, dal
1906 al fianco della gente
Il sistema dei Confidi
ed il suo ruolo nel
sostegno alle imprese
Soci in Festa
www.agrobresciano.it
Agrobresciano
03
Anno IV • numero 3
Dicembre 2011
Per scriverci via posta:
BCC Agrobresciano
Redazione Agrobresciano Informa
p.zza Roma, 17 - 25016 Ghedi (Bs)
SOMMARIO
3
Dalle BCC una speranza per il futuro
4
Dal mondo cooperativo
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Se non ora, adesso
9
La crisi infinita
Agrobresciano Informa
Periodico della BCC Agrobresciano
Soc. Coop.
10
La filiale di Calvisano, dal 1906 al fianco della gente
12
RelaxBanking Mobile
14
Il sistema dei Confidi ed il suo ruolo nel sostegno alle imprese
16
Bollo e tassazione: cosa cambia per dossier titoli e rendite
Direttore Responsabile
Eugenio Travanini
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Rischi in azienda. Assicuriamoli
Progetto grafico e editing
MacVirgo Associati
19
Conto Professionisti. Soluzioni per il business
Stampa
Litografia Gandinelli - Ghedi (Bs)
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Agrobresciano Informa: IL SOCIO
• Soci in festa
• Premio allo studio
27
Mostra: Elisabetta Rossi in Triumplina
29
Con “Supercent” la solidarietà è leggera
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Santa Maria a Quinzano. Un’antica Pieve nella piana dell’Oglio
32
Dipendenze. Ma da chi o da che cosa?
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Iniziative in Banca
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21
Sede, direzione e amministrazione
BCC Agrobresciano
Ghedi (Bs) - Piazza Roma, 17
Tel. 03090441
Autorizzazione Tribunale di Brescia
n. 26/2008 del 24 maggio 2008
Tutti i diritti riservati. Riproduzione di testi
e foto possibile solo dietro autorizzazione dell’Editore
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Stampato su carta ecologica
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EDITORIALE
l’ EDITORIALE
Dalle BCC una
speranza per il futuro
arà un anno ancora difficile quello
che si prospetta. Sebbene le tensioni
internazionali verso la nostra solvibilità stiano lentamente calando, grazie anche ad
un migliore clima politico, la situazione italiana vista in prospettiva è certamente ancora un
fattore di grande instabilità per l’Europa. I
nostri problemi sono legati al nostro enorme
debito pubblico (quasi 1.900 miliardi di euro)
che grava su tutti noi per circa 31.000 euro a
persona, bimbi compresi.
Un debito così elevato si è costruito in decenni di politiche dissennate, emettendo obbligazioni statali per finanziare un livello di benessere (e una quantità di sprechi) che in realtà
non ci potevamo permettere. Oggi parole
come spread (vedi tabella a pag. successiva) o
come EuroBund sono entrate a far parte della
vita quotidiana di ognuno di noi e rappresentano tutto il male e tutto il bene della nostra
adesione alla zona Euro. Da una parte infatti
ogni paese dell’unione deve sottostare ad una
serie di regole di equilibrio finanziario ed
economico, rinunciando a parte della propria
sovranità. Dall’altra però proprio queste
norme tendono a creare un mercato senza
disparità, contribuendo a far sì che i paesi
meno virtuosi si adeguino ad un modo di fare
più accorto e si dotino di politiche per lo sviluppo e per il contenimento dei costi. Cose
queste che in passato non sono state fatte e
che ora, tutta questa pressione finanziaria,
S
vuole che si faccia con urgenza. Come abbiamo recentemente ribadito all’Assemblea dei
Soci «la nostra tradizione ci insegna che è più
facile essere cicale che formiche, ma sappiamo
anche che l'operosità della formica alla lunga
premia, soprattutto nel periodo più rigido».
Parole che esprimono bene sia a livello nazionale, sia a livello locale e societario ciò di cui
tutti ora abbiamo piena coscienza: ci sono
ormai dei limiti che ci dobbiamo imporre per
stare in piedi, e li dobbiamo rispettare. A piccoli passi, abituandoci ad una maggiore sobrietà
ed ad un maggiore rigore.
Per ridurre il nostro debito le ricette sono risapute e poche: è necessario tagliare le spese
superflue e gli sprechi della politica e dell’amministrazione statale, è necessario contrastare
l’evasione che in Italia si porta via il 18% del Pil
e ci colloca al secondo posto al mondo nella
graduatoria internazionale guidata dalla Grecia,
e soprattutto è necessario far ripartire l’economia e i consumi. Se il primo punto è una questione interna alla stessa politica, che in sostanza deve tagliare se stessa e i suoi privilegi e il
secondo punto riguarda, oltre alle nostre
coscienze di contribuenti e al nostro senso civico tanto bistrattato in questi anni, soprattutto la
Guardia di Finanza, il terzo punto riguarda la
nostra intraprendenza, la nostra volontà di creare lavoro e progetti, di confrontarci col mercato, e, alla base di tutto ciò, riguarda noi come
banche. Ricordiamoci infatti che la crisi che sta
Carlo Ruggeri
Presidente
Fabio Codeluppi
Direttore Generale
(continua a pag. 4)
BCC Agrobresciano
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L’ EDITORIALE
(da pag. 3)
mettendo in discussione un intero sistema economico in realtà
iniziò come una tempesta finanziaria sui famosi prestiti subprime
sfociata con la bancarotta di Lehman Brothers, una delle più
grandi banche di investimento del mondo. La Lehman Brothers
diventò il simbolo di quella finanza fondata solo sui numeri e non
sull’economia reale.
Oggi le banche DEVONO essere diverse. Niente più cicale, ma
formiche dedite a favorire la ricostruzione di un modello economico più funzionale ed etico, affiancandosi a chi genera valore e
valori. Le banche quindi devono essere portatrici dei principi
fondanti per una nuova rinascita. In particolare devono favorire
lo sviluppo locale delle eccellenze che il proprio territorio, nazionale o locale che sia, genera. E qui dobbiamo puntualizzare la
“filosofia” di gestione che differenzia le BCC dalle altre banche.
Le grandi banche internazionali, che in questi ultimi anni si sono
affacciate in Italia, o direttamente o acquisendo banche italiane,
gestiscono il risparmio raccolto sul territorio in un’ottica internazionale, privilegiando ovviamente quelle zone europee dove
l’economia va bene, che non è certamente l’Italia. Stessa cosa si
può dire per quelle banche italiane che gestiscono il denaro su un
piano nazionale ed internazionale, favorendo i grandi investitori.
Molto diversa è la realtà delle BCC, in particolare della nostra,
che per spirito, filosofia di gestione e per la grande vicinanza al
territorio devono e “vogliono” ritornare il denaro raccolto tra i
clienti finanziando le attività e l’economia locale. In sostanza, a
differenza della maggior parte delle altre banche, il solo denaro
che noi utilizziamo per finanziare le eccellenze locali è quello
ricavato dalla raccolta locale: usiamo le risorse del territorio per
far crescere il territorio. I veri motori della rinascita sono quindi
coloro che come noi, credono nei valori della nostra gente, nell’italianità come valore culturale e di patrimonio, e dimostrano
con i fatti di aiutare lo sviluppo, credendo nelle idee e nella
volontà di ricrescita.
Fabio Codeluppi
Carlo Ruggeri
Direttore Generale
Presidente
VITA DA SPREAD
Perché uno spread elevato deve spaventare?
Il credit spread denota il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione e quello di un titolo privo o a bassissimo
rischio preso a riferimento. Ad esempio se una obbligazione
ha un rendimento del 4% ed il corrispettivo Bund Tedesco con
la stessa scadenza ha un rendimento del 2% allora lo spread
sarà di 4-2=2 punti percentuali, ovvero di 200 punti base. Lo
spread diventa così la misura del rischio finanziario associato all'investimento cioè della possibilità del recupero del credito da parte del creditore: maggiore è lo spread, maggiore è
il rischio connesso all'acquisto di titoli. Nel caso dei titoli di
stato, spread elevatissimi possono condurre alla dichiarazione di insolvenza dello Stato, oppure a misure di riduzione
della spesa pubblica e/o aumento della tassazione sui contribuenti. L’equazione è identica per le obbligazioni corporate
(cioè quelle emesse dalle aziende: banche, industrie,ecc):
maggiore è lo spread e maggiore è il rischio. Un esempio
sono le nostre obbligazioni, che hanno basso spread e un
relativo basso rischio di investimento, oltretutto tutelato dal
Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle BCC.
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BCC Agrobresciano
DAL MONDO COOPERATIVO
Le manovre di stabilizzazione e gli aggravi per le
BCC. Per ogni milione in meno che le Bcc potranno
capitalizzare, potranno esserci circa 20 milioni in
meno di crediti per famiglie e imprese
Le due manovre di stabilizzazione per circa
100 miliardi di euro, varate tra luglio e settembre, si riflettono pesantemente anche sulle
Avv. Alessandro Azzi
Banche di Credito Cooperativo - Casse
Rurali, penalizzate due volte dalle nuove norme: come banche e
come imprese cooperative. Il Decreto Legge che ha previsto l’innalzamento già dal 2011 dell’aliquota dell’Irap per banche e assicurazioni al 4,65% (+0,75%), ha prodotto per le BCC-CR un aggravio stimato per il triennio 2011-2013 in circa 48 milioni di euro.
Penalizzando così soprattutto le realtà, come le BCC, che hanno
contribuito a creare lavoro ed occupazione, nel solo 2010 l’occupazione media nelle BCC era cresciuta dell’1,65‘% rispetto ad una
contrazione del 3,14% per il resto del sistema. Non va poi trascurato l’effetto indiretto sulle relazioni di clientela indotto dall'aumento
dell’imposta di bollo applicabile sulle comunicazioni relative ai
depositi di titoli e ancora, gli oneri “indiretti” derivanti dall’adeguamento alla nuova disciplina del regime impositivo dei “redditi finanziari”, nonchè dell’lva.
A queste norme si è aggiunto un emendamento che,“in anticipazione della riforma del sistema fiscale", aumenta per tutte le cooperative (e dunque anche per le BCC) il prelievo impositivo ai fini lres,
limitando al 63% (riduzione del 10% sulla percentuale destinata a
riserva obbligatoria, ovvero il 70% per le nostre banche) la quota
degli utili non rilevante ai fini impositivi.Anche in questo caso si sono
effettuate stime di impatto, secondo le quali l’aggravio di imposta per
il Credito Cooperativo nel biennio 2012-2013 è stimabile in circa 15
milioni di euro. L’ aggravio dei due interventi assommerebbe, quindi,
a 63 milioni di euro per il periodo 2011-2013. “Si tratta - scrive
Alessandro Azzi, Presidente Federcasse - di un impatto pesante e fortemente iniquo, attuandosi senza alcuna considerazione per la tutela
costituzionale accordata alla cooperazione mutualistica e colpendo
una realtà che ha svolto con coerenza il proprio ruolo “anticiclico” di
sotegno a centinaia di migliaia di famiglie ed imprese nella crisi.
Queste misure, inoltre, privano le BCC di una fonte di capitalizzazione importante, proprio in un momento in cui nell’esigenza di rispettare le nuove regole di Basilea - tutte le banche ne hanno maggiormente bisogno. Tutto ciò non potrà che riflettersi sulla capacità delle
BCC di erogare prestiti a famiglie ed imprese. Abbiamo calcolato che
per ogni milione in meno di capitalizzazione, le BCC rischiano di
poter erogare circa 20 milioni in meno di impieghi”.
Sulla scorta di queste riflessioni la Federazione Italiana ha svolto un
intenso lavoro di pressione affinchè le BCC non venissero sottoposte ad ulteriori aggravi fiscali e pur avendo ottenuto da più parti interventi a favore ed espressioni di preoccupazione per l'inasprimento
della tassazione per le BCC “questo sforzo e le tante energie profuse - scrive ancora Azzi - non hanno condotto al raggiungimento dell'obiettivo sperato. Non per questo cesseremo di rappresentare con
forza le nostre ragioni, le ragioni di un sistema - la cooperazione nella
sua interezza - che contribuisce all'8% del Pil del nostro Paese, che
rappresenta 83 mila imprese ed oltre 12 milioni di soci e che è nella
Costituzione riconosciuta e promossa in ragione della sua funzione,
pur nella consapevolezza che tutti siamo chiamati a fare sacrifici”.
FINANZA ED ETICA
Se non ora, adesso
Dalla consapevolezza alla scelta, dal confronto alla coerenza. Per un’etica della finanza.
Leonardo Pompei Vice Direttore Generale Vicario
on Andrea Gallo, prete da marciapiede come lui stesso ama definirsi, è
uno dei sacerdoti più noti e più
amati. Molti lo considerano una guida, un
maestro, un compagno nell’accezione militante del termine. Ho da poco terminato la
lettura del suo libro più recente (“Se non ora,
adesso”), ove l’autore racconta episodi di vita
vissuta, l’adolescenza, i suoi incontri e si
appella alla voglia di reagire dei giovani e
delle donne.
Ma a mio avviso questa lettura offre anche lo
spunto per una riflessione su temi oggi drammatici ed attuali, oltre che di più difficile
risoluzione: i temi dei giovani (che ci sono) e
del lavoro (che non c’è), della politica poco
lungimirante e della finanza spericolata.
La crisi del debito pubblico continua a creare forti tensioni sui mercati finanziari internazionali. Si rivedono al ribasso le stime di
crescita e il timore di una nuova recessione
diventa concreto.
Tutti vorremmo sapere quale evoluzione avrà
questa congiuntura, quali decisioni prenderanno le organizzazioni sovranazionali ed i
governanti dei diversi paesi, cosa faranno le
banche centrali, come reagiranno le borse e
le opinioni pubbliche.
La crisi che sta sconvolgendo l'Europa è
eccezionale e va affrontata con mezzi eccezionali. Il più recente dibattito è sul Fondo
Europeo (European Financial Stabilisation
Fund, EFSF) costituito nel maggio 2010 dai
paesi aderenti all’Unione Europea e da loro
finanziato, ciascuno dei quali contribuisce in
base al suo peso nella BCE (il peso dell'Italia
è di circa il 18 per cento). A maggio 2013
sarà sostituito dall'European Stabilisation
Mechanism (ESM). Si tratta di una soluzione
forse non ancora sufficiente, tanto che si parla
di ulteriori potenziamenti o anche di trasformarlo in una vera e propria banca ed il problema è che il peso di evitare il tracollo delle
banche europee e dell'euro è stato finora sopportato solo dalla BCE.
Dopo il disastro causato da Lehman Brothers,
D
escluderei che si arrivi al fallimento di altre
banche. Il rischio che qualche banca "salti" in
Italia come in altri paesi, è – a mio avviso molto basso.Va però ricordato che:
a) le banche italiane erano più robuste delle
altre al momento in cui la crisi è scoppiata
(quasi quattro anni fa), ma da allora molte
cose sono cambiate;
b) assistiamo ad una recrudescenza della crisi
e chi si era illuso che il peggio fosse già alle
spalle si è dovuto ricredere. L'economia
mondiale sta rallentando e qualcuno teme
addirittura una recessione e questo amplifica
i problemi finanziari;
c) il problema sul tavolo oggi
è la crisi europea: il timo-
la sede della BCE a Francoforte
re di un default della Grecia ha determinato
il "contagio" ad altri Stati europei. Sono
quindi saliti i differenziali di tasso (spread)
richiesti dagli investitori per comprare titoli
pubblici di questi paesi. Gli spread italiani si
trovano ormai da mesi costantemente sopra i
4 punti. Lo Stato italiano paga cioè, per i
nuovi debiti, oltre 4 punti percentuali più
della Germania;
d) in questa situazione le banche italiane si
trovano in grande difficoltà. Vedono aumentare le perdite sui titoli posseduti, devono
sopportare costi di raccolta che salgono pro-
BCC Agrobresciano
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FINANZA ED ETICA
porzionalmente all'aumento degli spread del
Tesoro e fronteggiare aumenti delle sofferenze sui crediti erogati.
La soluzione del problema deve passare per
interventi finalmente risolutivi, tesi ad arginare una crisi che rischia di travolgere l'euro
e l'intera costruzione europea. Ma anche per
un'azione di governo capace di rilanciare
finalmente un'economia che negli ultimi 12
anni è cresciuta complessivamente solo del
2,7 per cento e che, secondo le previsioni del
Fondo Monetario, accumulerà altri due punti
di ritardo nei prossimi due anni.
Non ci possono essere banche robuste in
un'economia stagnante. Ecco perché non ci si
deve limitare a ricette finanziarie, che poco
hanno a che fare con l’economia reale e le
persone.
L’economia italiana è strozzata dalla politica
o, per meglio dire, dalla non politica.
L'economia reale del Paese soffre una crisi
irreversibile: le imprese chiudono per mancanza di ordini in un mercato interno sempre
più asfittico, sempre più al palo e sempre più
gravato di costi vecchi e nuovi. Tutti pretendono: Stato, Regioni, Provincie e Comuni;
tutti hanno necessità di risorse.
Che dovrebbe fare la politica? Ridurre i suoi
costi e privilegi ed affrontare le non più dilazionabili riforme strutturali. Se l'economia
reale non riceve sostegno, se non saranno
meno le imposizioni sul reddito fisso e più su
quello parassitario rischiamo la pace sociale.
Pensate: 450 miliardi di Euro, in dieci anni, di
evasione fiscale.
Siamo l'ultimo Paese in Europa per quanto
riguarda la percentuale di recupero dell'evasione fiscale; negli altri stati tale percentuale
varia dal 40% al 90%. I soldi recuperati dall'evasione devono servire per abbassare la
pressione fiscale.
L’ Italia attualmente ha una pressione fiscale
(calcolata in pil/entrate fiscali) che è la terza
al mondo. Siamo sul podio con i paesi scandinavi, ma non abbiamo i servizi di Svezia e
Norvegia.
Quindi recupero dall’evasione fiscale e conseguente minor imposizione sulle attività
produttive. Ma anche una migliore gestione
del denaro pubblico: anche i 60 miliardi
annui per la corruzione sono soldi che restano nell'economia. Ed anche i 150 miliardi
annui della criminalità organizzata (Fonte:
Radio 24 Il Sole 24 Ore).
Non conosco modi geniali per rilanciare
l'economia nazionale, ma gia' sarebbe qualcosa rilanciare l'economia locale, con regole
adatte alle piccole imprese senza costringerle
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BCC Agrobresciano
ad adeguarsi - spesso con costi esagerati alle regole valide per le grandi aziende.
Sono assolutamente convinto che una società che è contemporaneamente carnefice e
vittima di se stessa non possa andare molto
lontano.
La riforma del sistema bancario, spronato dai
continui scossoni a livello di finanza internazionale, coinvolge anche le BCC, alla ricerca
di contromisure per rafforzarsi. Anche le
BCC potrebbero incontrare qualche difficol-
vari livelli (“Tier”). Il timore che la rigidità
delle regole crei più forti vincoli alla concessione del credito e quindi alla ripresa economica, da noi in Italia particolarmente debole,
è reale.
Le Banche di Credito Cooperativo costituiscono ancora il segmento preponderante dell’universo bancario italiano, soprattutto in
quei contesti territoriali che per caratteristiche socio-economiche vengono disertati da
altre tipologie di banche: dal Sud Italia alle
tà, in un futuro nemmeno tanto lontano, per
allinearsi e mantenersi nei requisiti richiesti e
perciò si sforzano di ottenere quei volumi
dimensionali che consentano loro di affrontare senza particolari patemi e rigidità (proprio nell’erogazione di finanziamenti ai loro
clienti) le capitalizzazioni imposte.
Gli accordi di Basilea prevedono un progressivo innalzamento della sicurezza per le banche, verso una composizione più qualificata
del capitale per affrontare le bufere finanziarie e la speculazione internazionale, con
coinvolgimento di amalgama di capitale a
aspre zone montagnose del Trentino Alto
Adige, in un microcosmo fatto di piccole
imprese a conduzione familiare, agricoltori,
artigiani, giovani, famiglie.
Una volta presa coscienza dei propri limiti e
della necessità di adeguarsi al mutato contesto economico, l’unica strada perseguibile è il
recupero dell’identità cooperativa, un esercizio che equivale a saper innovare senza snaturarsi, puntando verso un’evoluzione su due
livelli:
1) a livello interno, declinare in chiave
moderna il principio di “mutualità senza fini
di speculazione privata” con politiche di
gestione coerenti con la mission di un’azienda sul mercato e quindi con il profitto etico;
2) a livello esterno, lavorare al raggiungimento di una effettiva coesione del Credito
Leonardo Pompei
Cooperativo, che si traduca, sia a livello locale che nazionale, in politiche di indirizzo e di
governance comuni. Ma nono solo: anche in
assetti organizzativi, informatici ed operativi
più snelli ed efficienti.
L’applicazione coerente della mission delle
BCC richiede investimenti consistenti in
risorse umane e in tempo dedicato alla conoscenza delle comunità locale, oltre ad una
certa inclinazione a lavorare in rete con gli
enti territoriali, per intercettare bisogni di
qualsiasi natura e tradurli in progetti di sviluppo. Essere autenticamente banche del territorio può quindi rivelarsi un compito
arduo e costoso.
Spesso le piccole banche hanno performance
migliori delle grandi, sia in termini di redditività che di crescita del portafoglio. Questo
miglior risultato non sembra essere dovuto a
momenti transitori – assestamento di altre
banche in seguito a processi di concentrazione – ma piuttosto a elementi strutturali, quali
il relationship lending: la scelta creditizia
basata sulla conoscenza diretta dei propri
clienti permette di tenere sotto controllo il
livello di rischio, pur mantenendo buoni
livelli di redditività.
In ragione della propria natura, le BCC possono giocare un ruolo di regia territoriale,
scegliendo dove indirizzare le risorse, applicando criteri avanzati di merito creditizio
nella selezione delle proposte, partecipando
attivamente con gli altri attori locali alla definizione di iniziative che favoriscano lo sviluppo dell’intero territorio.
Eppure, la scelta più comune rimane quella
di operare con la stessa ottica di un banca tradizionale, per poi destinare parte degli utili ad
azioni di beneficenza. Tuttavia questa strategia non crea valore aggiunto: qualsiasi banca
è in grado di fare altrettanto, con risorse economiche superiori perché direttamente proporzionali alla dimensione.
Nel caso del credito cooperativo italiano, la
posta in gioco è molto alta e riguarda il futuro del principio di mutualità, in un contesto
sociale e di mercato profondamente mutato
rispetto ai presupposti originari.
Data in generale la piccola dimensione delle
imprese italiane, non esiste una “nicchia protetta” dove le BCC possono muoversi al riparo dalla concorrenza: le grandi banche nel
nostro paese si trovano ad operare nello stesso mercato delle piccole. A maggior ragione,
se il campo d’azione è lo stesso, diverse e
distintive devono essere le strategie d’azione.
Serve fare “sistema” e mettere a fattor comune le esperienze di tutti, raggiungere una
massa critica che coniughi le ragioni di bilancio con i principi ispiratori del cooperativismo.
Solo attraverso una combinazione sistemica
di tutti gli elementi in gioco si riuscirà sia ad
evitare pericoli di “credit crunch” dovuti
all’applicazione rigida delle nuove normative
sia ad attivare un’offerta che sia in linea con i
fabbisogni delle PMI.
Chi potrà cogliere, dal lato dell’offerta, tale
opportunità di mercato? Molto dipenderà
dalla dimensione e quindi dal livello di redditività che le Banche di Credito Cooperativo
potranno raggiungere. Ma anche e soprattutto
dalla consapevolezza che vanno fatte scelte di
metodo, magari impopolari, ma che si sforzino di superare le necessità contingenti. Dalle
questioni macro, dalla situazione del nostro
Paese sino alle prospettive per il Credito
Cooperativo ed al desiderio di una nuova politica, resta centrale la persona e la ricerca continua di equilibrio pur nel quotidiano mutare.
Si chiama “gestione del cambiamento”.
Don Gallo sostiene che «illegale è la miseria» e
mostra come «in una società dominata dal signore
Denaro e giocata sulla competizione globale, il primato delle relazioni è una necessità assoluta e
urgente».
Prima viene l’etica, poi la fede. Anche in
famiglia, nella strada, sul lavoro. Ogni giorno.
Adesso.
Nato a Milano nel 1961, il dottor Leonardo
Pompei – dopo il diploma di Maturità
Scientifica – si laurea in Economia
Aziendale all’Università Bocconi di Milano,
con specializzazione in Economia delle
Aziende di Credito.
Durante gli anni universitari, vince una
borsa di studio indetta dalla Mondadori e
svolge uno stage presso una agenzia di
pubblicità e marketing di Milano.
Subito dopo la laurea, viene assunto da
Ipsoa Editore, leader nel settore dell'informazione specializzata in ambito giuridico,
fiscale ed amministrativo, ove ricopre per
circa un anno il ruolo di junior product
manager nell’area marketing di Ipsoa
Scuola d’Impresa.
Successivamente, viene assunto dalla
Banca Agricola Milanese (ora Banca
Popolare di Milano), ove rimane per circa
un anno operando in una filiale del capoluogo milanese.
Passa quindi alla Banca Agricola
Mantovana, ricoprendo ruoli operativi fino
ad assumere la titolarità di diverse filiali,
sempre con crescenti autonomie di delibera e gestione delle risorse.
Dopo la fusione della Banca Agricola
Mantovana nella Banca Monte dei Paschi di
Siena, nel 2006 viene incaricato di sovrintendere, in qualità di responsabile, l’ufficio
preposto al monitoraggio delle posizioni
affidate, con presidio della qualità del credito e diretto riferimento alla Direzione
Crediti, prima presso l’Area Brescia e quindi presso l’Area Sud Ovest di Milano.
Il suo percorso professionale lo porta
anche ad operare presso la Sede della ex
Banca Nazionale dell’Agricoltura a Roma
nonché presso la Sede della Banca
Antonveneta a Padova, con ruolo di formatore nell’ambito della fusione delle due
banche nel Gruppo Montepaschi.
Dopo un periodo presso la Direzione
Crediti di Banca MPS a Siena e quindi presso l’Area Territoriale Nord Ovest di Milano
(sempre nell’ambito della qualità del credito), nel gennaio scorso viene assunto dalla
BCC Agrobresciano e, dal 21 giugno 2011,
ricopre il ruolo di Vice Direttore Generale
Vicario della Banca.
BCC Agrobresciano
7
LA CRISI E LE BANCHE
La crisi infinita
Solo lavorando tutti insieme si potrà uscire dal tunnel o insieme cadremo
di Claudio Binotto
L
a situazione economica del Paese è
sotto gli occhi di tutti, non passa
giorno in cui telegiornali, giornali,
riviste non parlino della situazione drammatica nella quale l’Italia insieme all’Europa (e
non solo) si trova a causa della crisi che, da
finanziaria, è diventata economica e poi
ancora “di fiducia”. Mentre stendo queste
note il Governo Berlusconi sotto l’incalzare
di quasi tutta la realtà economica, sociale,
religiosa del Paese e della comunità economica mondiale ha dato le dimissioni e l’incarico di formare un nuovo Governo è stato
assegnato al Dott. Mario Monti. Personaggio
conosciuto per le sue grandi capacità professionali e per essere ben accreditato presso la
comunità internazionale. A lui probabilmente, verrà affidato l’ingrato compito di realizzare quelle “riforme strutturali” di cui l’Italia
ne ha tanto bisogno e che la politica non è
stata in grado di portare avanti e riportare il
nostro Paese sulla scena internazionale per
riacquistare quel ruolo che certamente le
compete per la sua capacità e per la sua storia. L’auspicio è che tutto ciò avvenga in
tempi relativamente brevi e che al più presto
torni ad essere la politica a governare la
Nazione forte del consenso popolare ottenuto con democratiche votazioni.
In questo contesto le Banche (e anche questo è altrettanto noto) sono entrate nel vortice delle difficoltà. La mancanza di fiducia fa
sì che, tra loro, si prestino pochi fondi innescando la ben conosciuta carenza di liquidità
e costringendo gli stessi Istituti di Credito a
raccogliere sul mercato denaro a tassi mano a
mano crescenti, in un contesto concorrenziale, oltretutto, “ inquinato” dagli alti tassi offerti dai Titoli di Stato. Alti tassi causati, ancora
una volta, dalla mancanza di fiducia che lo
Stato stesso, si è guadagnato sulla scena internazionale. Poiché le Banche raccolgono e
prestano denaro, se il costo della raccolta
aumenta, aumentano anche i tassi sugli
impieghi ovvero i tassi che la clientela paga
per avere credito. E questo vale sia per i privati, sia per le imprese. Tutto questo causa
degli effetti che naturalmente non fanno
altro che avvitare la crisi su se stessa: coloro (i
privati) che hanno liquidità tenderanno a
depositarla presso gli Istituti di Credito che
offriranno maggiori tassi, le imprese invece
che necessitano di finanziamenti pagheranno
dei tassi sempre maggiori alzando il costo
degli oneri finanziari e, quindi, le imprese
stesse tenderanno a procrastinare, spesso, gli
investimenti in tempi migliori. Con l’effetto
perverso che la crisi si auto-alimenta.
E allora, che fare? Come comportarsi?
Credo che mai come ora occorre essere
coscienti del momento che stiamo attraversando ed essere pienamente consapevoli che
dal tunnel o si esce tutti insieme o tutti
insieme cadremo nel baratro. Occorre una
forte lucidità mentale che ci permetta di
tradurre nel concreto ciò che dicono tutti
ovvero che dobbiamo anteporre ai nostri
interessi personali quelli del futuro del
nostro Paese (Italia) e del futuro della nostra
realtà locale (il bresciano e il basso bresciano). Per quanto ci riguarda occorre la consapevolezza dell’importanza che ha avuto e
che avrà ancora sul territorio la nostra
Banca, la BCC Agrobresciano che per vocazione è attenta e presente sul territorio per
sostenerne l’economia locale. Occorre che
tutti noi si sia capaci di rinunciare a qualcosa oggi per avere di più domani. Nella situazione attuale in cui sembra che l’unica leva
in grado di far girare il mondo sia esclusivamente l’interesse privato (“quanto mi dai se
io deposito?”), occorre essere consapevoli
dell’importanza che riveste per l’economia
locale la presenza di una Banca di Credito
Cooperativo come la BCC Agrobresciano.
In questi 115 anni di storia quanto ha contribuito la presenza della nostra Banca per
distribuire maggiore benessere? Moltissimo.
Quante aziende devono la loro prosperità
alla fiducia ricevuta dalla BCC
Agrobresciano? Molte. E tutti noi sappiamo
che un’economia florida si fonda su aziende
sane ed aziende sane portano posti di lavoro
e, pertanto, benessere per le famiglie. E’ bene
quindi che tutti noi non ci lasciamo catturare in questi anni di crisi dalle facili sirene del
rendimento fine a stesso, per quanto importante esso sia, per convincerci che mai come
ora è preferibile rinunciare (anche se non è
detto) a qualche punto percentuale di rendimento se questo permette alla BCC
Agrobresciano di essere maggiormente
competitiva, di poter continuare ad erogare
credito a condizioni relativamente di favore
per le aziende perché nel tempo questo porterà certamente maggiore benessere sul territorio per noi e per i nostri figli.
BCC Agrobresciano
9
LE NOSTRE FILIALI
La filiale di Calvisano,
dal 1906 a fianco della gente
La presenza della nostra banca a Calvisano risale al lontano 1906 quando ancora ci chiamavamo Cassa Rurale. Da allora abbiamo fatto tanta strada e sempre al fianco delle persone
di Eugenio Travanini
uasi quarant’anni fa le Casse Rurali
di Ghedi, Fiesse e Calvisano si fondevano dando vita alla “Cassa Rurale
ed Artigiana di Ghedi, Calvisano e Fiesse” è
quindi a quel lontano 1972 che possiamo far
risalire l’apertura di una tra le nostre più storiche filiali, che dal 1997 trova sede nell’attuale immobile di via Roma.
Dal maggio dello scorso anno a guida di
questa nostra filiale c’è Marcello Saracino,
ragioniere, sposato, un figlio, la passione per
la pesca, la buona tavola e il ballo liscio. Lo
abbiamo incontrato in una nebbiosa giornata di inizio autunno nella bella e storica sede
della banca (vedi scheda alla pag. successiva).
“La presenza della nostra BCC nel comune
di Calvisano - ci dice - è un’istituzione tra le
più radicate perchè, oltre al fatto che come
BCC operariamo ormai quasi quarant’anni a
fianco delle famiglie e delle attività produtti-
Q
ve, la presenza della Cassa Rurale, cioè della
nostra banca prima della definizione di
Banca di Credito Cooperativo, con i suoi
principi mutualistici e solidali, risale a
Calvisano al lontano 1906 quando veniva
fondata la “Cassa Depositi e Prestiti in
Calvisano”.
Calvisano è un paese importante della bassa
bresciana; di origini medioevali, ha un territorio molto vasto, tre frazioni (Malpaga,
Mezzane e Viadana) e conta oggi circa 8750
abitanti. La principale attività svolta (circa il
60% dell’economia) è quella agricola in particolare l’allevamento di suini e bovini per la
produzione di latte e carne. Importante è
comunque anche l’attività manifatturiera che
conta diverse realtà di tutto rispetto, come le
Acciaierie di Calvisano a cui è collegata (ne
usa le acque calde) l’Agroittica Lombarda
uno dei maggiori produttori europei di
caviale, o come la Vaia Car una tra le più
importanti imprese nel campo dell'agricoltura meccanizzata e nel settore dell'industria
ferroviaria a livello nazionale di cui moltissimi dipendenti hanno un conto presso la
nostra filiale.
“Negli anni - ci dice Saracino - la filiale ha
fortemente accompagnato le varie attività
nella loro fase di crescita assumendo sempre
più un ruolo di primaria importanza sul territorio come volano di sviluppo. D’altra
parte, se abbiamo sempre rivolto un occhio
di riguardo alle imprese, specie alle piccole
come tradizione per le BCC, non è mai
venuta meno - continua Saracino - la nostra
attenzione verso le famiglie, in particolare in
questi ultimi tempi di crisi. Proprio a causa
della crisi stiamo sostenendo le famiglie
mediante finanziamento ed anticipo della
cassa integrazione per i dipendenti delle
aziende in crisi, senza far pagare alcun interesse o altra spesa”.
Ma una comunità non è fatta di sola economia. La crescita di un paese e il benessere dei
suoi abitanti si misurano anche dalle attività
sportive, ludiche e sociali che in esso si sviluppano alla quantità delle Associazioni
volontarie che in esso operano. La nostra
banca anche a Calvisano non è venuta meno
ai sui impegni con la Comunità; costante si è
dimostrato, nel tempo, il sostegno economico alle società sportive, come per esempio il
rugby (di cui con orgoglio sponsorizziamo il
successo) e il calcio, e soprattutto siamo un
I collaboratori che lavorano nella filiale di Calvisano:
da sinistra: Roberto Bresciani, Francesca Gavazzi,
Luca Lanzini, Claudia Gaboardi, Fabio Roda,
Marcello Saracino, Direttore della Filiale - Matteo
Simoncelli, Monica Codinotti.
10
BCC Agrobresciano
La Filiale di Calvisano
I DATI DELLA FILIALE CALVISANO
Data di apertura come Cassa Depositi e Prestiti nel 1906
n. Clienti
n. Soci
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
impieghi (in milioni di euro)
2.695
555
91 milioni di Euro
17,5 milioni di Euro
62 milioni di Euro
Interventi socio-solidali nel 2010 n. 21 richieste di contributi per euro 20.000 circa.
Nel corso del corrente anno, finora, ha erogato euro 17.540 a 18 richieste.
Una sede ricca
di storia
È un bel palazzetto nell’antico centro storico di
Calvisano, quello che ospita la filiale di questa
interessantissima cittadina della Bassa presso il
Chiese che, accanto alla sua tradizionale vocazione agricola, sta ora sempre più sviluppando la
vocazione turistico-culturale. Tra i portici del
centro, nella angusta, ma suggestiva via centrale, a
pochi passi dalla torre civica che è a guardia dell’antica cerchia muraria, tra i portici di impronta
medioevale, emergono alcuni costruzioni del
primo Novecento. Su di una l’insegna della BCC
Agrobresciano che si accampa sulla facciata che
ha l’eleganza semplice di un liberty senza troppi
partner affidabile dei vari progetti portati
avanti dalla Proloco e dall'Istituto Comprensivo di Calvisano operanti nelle più svariate attività culturali e sociali a favore della
nostra gente. Nell’ultimo triennio abbiamo
erogato oltre 60.000 euro alle varie richieste
di contributo, di cui circa 17.500 nei primi
10 mesi di quest’anno, a conferma che anche
con la crisi il nostro sostegno alla comunità
non è venuto meno. Sottolinea il rag.
Saracino “possiamo dire che questa filiale sta
veramente lavorando per la gente del territorio, sta offrendo servizi ed assistenza finanziaria alle persone che trovano allo sportello
puntuale risposta alle loro esigenze, i nostri
clienti, in costante aumento, trovano ascolto,
competenza e disponibilità anche in questo
momento di pesante crisi sistemica”. E proprio l’ascolto è uno dei fiori all’occhiello: da
noi i clienti trovano sempre risposte cordiali
e veloci, e un personale esperto e preparato.
La filiale, come si evince dalla tabella qui di
lato, è una delle più attive tra le nostre filiali,
con ben 2.695 clienti che se rapportati alla
popolazione fa pensare che quasi tutte le
famiglie di Calvisano abbiano un conto con
noi. Grande è poi anche l’adesione alla compagine sociale, infatti con 555 Soci la filiale
detiene oltre l’11% della totalità dei Soci
della nostra banca. Anche la raccolta di denaro tra i Clienti è, nonostante la crisi, sostenuta con circa il 9% dell’intera raccolta della
nostra banca. Una filiale storica quindi, ma
anche molto ben radicata sul territorio e
apprezzata dalla clientela.
fronzoli, con belle inferriate in ferro battuto,
tipiche degli anni Venti-Trenta del secolo scorso.
Il Palazzo era in origine di proprietà della famiglia Teruzzi, che aveva qui un negozio di ferramenta. La filiale, fino a poco più di un decennio
fa era nella palazzina di fronte, costruita direttamente sugli arconi antichi. L’edificio in cui è
oggi la filiale è disposto su tre piani, tutti elegantemente ristrutturati alcuni anni fa, rispettando
l’eleganza delle costruzione originaria, che si
rileva già al piano terra, dove sono allogati gli
sportelli per il pubblico, e si rivela ancor più al
“piano nobile” dove un ampio salone centrale,
affrescato con motivi floreali, riceve copiosa e
naturale luce dai lucernari, ponendo in risalto
l’eleganza delle tonde colonne portanti finite a
stucco veneziano. Sono ambienti di sobria raffinatezza, con ampi spazi disponibili, un gradevole
ambiente per chi vi lavora e per i clienti. (a.z.)
BCC Agrobresciano
11
NUOVI SERVIZI
UN LIBRO AL GIORNO
RelaxBanking
Mobile
RelaxBanking su smartphone, tablet e i PC: libertà sempre e ovunque
Santelle di Brescia
di
Costanzo Gatta
Fotografie di Lella Viola.
Diventa libro un viaggio di Costanzo
Gatta lungo le strade di Brescia. Con
spirito da cronista puntiglioso, quale è
stato ai tempi del quotidiano milanese
«La Notte» di Nino Nutrizio, l’autore,
uno tra i più apprezzati e conosciuti
giornalisti e scrittori bresciani, si è
mosso alla ricerca delle sacre edicole,
antiche e recenti. Non è uscito dai confini della città ma, in compenso, non si
è limitato alle santelle che sono sotto
gli occhi di tutti. Ha scovato le più
nascoste, quelle ormai rovinate dal
tempo o dall’uomo, quelle sperdute in
viuzze trascurate dal traffico di oggi.
Mentre Lella Viola fotografava capitelli e tabernacoli (spesso in condizioni
impossibili), l’autore prendeva appunti
e chiedeva notizie, non scordando di
sentire gente del popolo desiderosa di
riferire storie vere e leggende. Gatta
ha affrontato la ricerca con la stessa
pazienza con cui, in passato, ha frugato
in archivi pubblici e privati prima di
costruire pièces di teatro-documento
molto rappresentate. Gli appunti, raccolti in questo volume di 200 pagine,
sono ora a disposizione di chi, un giorno o l’altro, voglia vedere con i propri
occhi questi deliziosi «segni del sacro»;
sono anche una traccia per lo studioso
che intenda iniziare una ricerca o
approfondire queste annotazioni. Il
lavoro viene accolto nella neonata collana «Città sotto la lente» dell’editrice
La Compagnia della Stampa Massetti
Rodella Editori.
www.lacompagniamassetti.it
12
BCC Agrobresciano
di Luisa Manuini
a crescente diffusione dei servizi di Home
Banking, legata alla
necessità di accessi rapidi, versatili e sicuri, ha
conosciuto in questi
ultimi anni incrementi
esponenziali, sia nel
numero di accessi sia
nelle disposizioni effettuate tramite canale
telematico. Ormai da
tempo il nostro servizio
di RelaxBanking viene
apprezzato, oltre che
dalle imprese produttive,
anche da privati, che,
vinte le reticenze iniziali, condividono la semplicità e l’economicità innescate dall’utilizzo
di tale canale.
L’informatizzazione, vissuta dalle aziende
come necessità legata all’affermazione della
propria competitività, è un processo che si è
trasferito anche all’interno delle mura domestiche e trova nei privati degli interlocutori
preparati ed esigenti, pronti ad abbracciare
nuove funzionalità atte ad ampliare le loro
possibilità operative.
Questo costituisce stimolo, da noi sempre raccolto, di costante crescita ed aggiornamento
della procedura, che oltre all’affinamento delle
modalità operative ed al mantenimento sulla
base delle nuove normative, ci ha portati alla
ricerca di nuovi canali operativi.
E’ quindi con orgoglio che presentiamo la
nuova piattaforma di “RelaxBanking
Mobile”, alla quale tutta la nostra Clientela di
RelaxBanking verrà automaticamente abilitata.
Questa nuova funzionalità consente di accedere al RelaxBanking tramite videate ottimizzate per le nuove apparecchiature alternative
al personal computer, quali smart phone,
L
Videata del menù di accesso
di RelaxBanking Mobile
tablet e iPC, consentendo una navigazione
“leggera e funzionale”, pur mantenendo l’intera operatività offerta dalla piattaforma classica.
La compatibilità è garantita con i principali
sistemi operativi (ios, android, windows
phone, blackberry os, symbian, bada), e cellulari attualmente commercializzati.
Ora è veramente il caso di dire SEMPRE e
OVUNQUE, ma non solo, dato che la veste
grafica riscontra le semplificazioni operative
richieste dalla “legge Stanca (2004)”, consentendo una confortevole interazione anche a
persone con handicap visivo: per questo la
nuova piattaforma sarà consultabile anche da
personal computer, in alternativa alla classica,
su richiesta dell’utente in fase di accesso.
NULLA CAMBIA, le credenziali di accesso
rimarranno le medesime, consentendo la fruizione di entrambe le modalità operative; semplicemente ora la tua banca è sempre con te,
consentendoti di operare anche quando come
dirigente di azienda ti trovi in viaggio di lavoro, o come privato sei fuori casa per un meritato riposo.
RELAXBANKING
Tutti al computer per imparare
a usare la tua banca on-line
La BCC organizza incontri per avvicinare al nostro Relax
Banking i Clienti con poca dimestichezza con i sistemi informatici.
ono già molti i nostri Clienti che quotidianamente operano
con il RelaxBanking e hanno avuto l’opportunità di collaudare ed apprezzare la semplicità operativa nella gestione dei
vari pagamenti, senza sottovalutare, tra l’altro, la convenienza economica del nostro servizio.
Tuttavia, siamo anche consapevoli che molti dei nostri Clienti hanno
una scarsa dimestichezza con l’informatica, per questo motivo
abbiamo impostato un supporto formativo con corsi di formazione
gratuiti e pubblici dove risolvere dubbi e gettare le basi perché tutti
i nostri Clienti, anche i “refrattari” all’uso del computer sperimentino direttamente la facilità di utilizzo del nostro sistema informatico.
Nei mesi di Ottobre e Novembre scorsi abbiamo organizzato dei
corsi per le Famiglie e per le Imprese che hanno riscosso grande successo: i Clienti partecipanti hanno seguito i corsi con molta attenzione ed interesse, riuscendo in poco tempo a togliersi i dubbi e le
S
curiosità sul servizio telematico. Sulla scia di questa positiva esperianza proponiamo altri due corsi che si terranno il prossimo gennaio.
I corsi si terranno presso il SIAB a GHEDI
in Piazza Roma 34, nelle seguenti date:
Per le Imprese Venerdì 13 gennaio 2012 alle ore 15:00
Per le Famiglie Sabato 21 gennaio 2012 alle ore 09.00
PER SAPERNE DI PIU’
Coloro che fossero interessati a partecipare agli incontri
devono compilare il coupon riportato qui sotto, ritagliarlo e consegnarlo alla Filiale di competenza, o spedirlo via
fax al numero 0309058565.
Oppure mandare una e-mail a:
[email protected] indicando come
oggetto ISCRIZIONE CORSO e riportando i dati del
coupon qui sotto.
Corso per l’uso di RelaxBanking
Richiesta di iscrizione al Corso gratuito di RELAXBANKING, che si terrà presso il SIAB a GHEDI in Piazza Roma, 34.
Compilare il coupon e portarlo nella propria Filiale o spedirlo via fax allo 0309058565
Ci riserviamo la facoltà di modificare o annullare le date qualora non si raggiungesse un numero sufficiente di partecipanti.
Nome ………………………………………………….… Cognome …………………………………….
Ragione Sociale (se azienda) …………………………… Indirizzo e-mail …………………………………..
Tel. ………………………………………… Cliente della filiale di ………………………………………
Iscrizione al corso di RelaxBanking IMPRESA che si svolgerà in data 13/01/2012 - ore 15:00
Iscrizione al corso di RelaxBanking FAMIGLIA che si svolgerà in data 21/01/2012 - ore 9:00
Data ………………………………..
Firma ………………………………..
BCC Agrobresciano
13
NOVITA’ IN BANCA
CULTURA LOCALE
Il sistema dei Confidi ed il suo
ruolo nel sostegno alle imprese
I consorzi fidi (Confidi) sono istituzioni finanziarie alle quali piccole e medie imprese possono associarsi
per accedere al credito con maggiore facilità a condizioni più vantaggiose.
di Francesco Franzoni
l 2010 ha rappresentato, sotto
molti aspetti, un anno di svolta
per il sistema del credito sia a
livello nazionale che internazionale. Il
cambiamento ha riguardato da vicino
anche il sistema delle garanzie, con una
ulteriore spinta verso la complessiva ridefinizione del ruolo, struttura, operatività e
gestione dei Confidi e dei Fondi di
Garanzia.
Durante la recente crisi finanziaria, i
Confidi ed il Fondo Centrale di Garanzia
hanno giocato un ruolo importante, in
quanto, con uno sforzo notevole nel rilascio di garanzie, hanno consentito a molte
I
14
BCC Agrobresciano
aziende di ottenere credito in una fase
dove le fonti di finanziamento si sono
assottigliate.
Ecco che capire chi sono, quali aspetti,
quali prospettive e ruoli svolgono nella
catena della concessione del credito è
significativo per un loro coinvolgimento
quale partner importante per una condivisione del rischio.
Negli anni precedenti il ruolo dei
Confidi veniva enfatizzato soprattutto per
l’azione svolta a favorire l’applicazione di
tassi di interesse più bassi rispetto a quelli che normalmente l’impresa poteva
ottenere presso il sistema creditizio.
Recentemente l’approccio è cambiato in
quanto il Confidi ha assunto un maggior
rilievo ai fini della concessione del credito e l’applicazioni delle condizioni (minime o massime) avviene sulla valutazione
del merito di credito ovvero sulla “qualità dell’azienda” nel suo complesso. Anche
la ns BCC recentemente ha rivisto in tale
ottica l’utilizzo delle deleghe e dei tassi
applicati a tali operazioni.
Sostanzialmente i confidi (consorzi fidi)
sono delle istituzioni finanziarie che
affiancano e supportano le PMI ai fini
dell’accesso al credito bancario attraverso
l’erogazione di servizi quali la concessio-
Novità in banca
ne di garanzie con proprie valutazioni del
merito di credito e l’affiancamento negli
adempimenti burocratici relativi al processo di verifica.
Solitamente i Confidi sono espressione di
associazioni di categoria o soggetti legati
ad enti pubblici, come Camere di commercio o Regioni, dai quali ricevono
direttamente contributi ed agevolazioni o
attraverso i quali ottengono in maniera
indiretta accesso a fondi di controgaranzia. Uno degli strumenti principali utilizzati dalle locali CCIAA è stato il
“Confiducia”
che
Unioncamere
Lombardia, in parthnership con la
Regione Lombardia, ha attivato per arginare gli effetti della crisi e per facilitare
l’accesso al credito delle PMI.
La forma societaria più frequente per i
confidi è quella di consorzio o cooperativa, di conseguenza i clienti per accedere
ai servizi devono associarsi in cambio del
pagamento di una commissione e di un
contributo a fondo rischi.
A seguito della emanazione di Leggi e
Decreti, in questo ultimo periodo si è
avviato un processo di profonda trasformazione che li ha portati ad un processo
di riorganizzazione mediante la ripartizione degli stessi in tre diverse tipologie e
precisamente: banche di garanzia collettiva fidi, Confidi vigilati iscritti nell’elenco
speciale ex art. 107 TUB ed “altri
Confidi” (cosi detti Confidi 106).
Le norme emanate hanno accelerato i
processi di aggregazione riducendo nel
contempo la segmentazione del mercato
e dando vita a strutture di Confidi che
operano oltre le tradizioni regioni geografiche e settoriali. Questa trasformazione, ha portato però benefici per le banche
finanziatrici e per le PMI, grazie alla mitigazione del patrimonio assorbito dagli
Istituti di Credito, ai fini di vigilanza a
seguito della loro trasformazione in
“Vigilati 107”.
Il fondo di garanzia, invece, è uno strumento finanziario che agevola le PMI
emettendo una garanzia per consentire
loro l’accesso al finanziamento esterno di
Istituti di credito, a fronte di una commissione che copra i rischi e i costi amministrativi e di gestione. Lo strumento della
garanzia è tipicamente impiegato da
nuove imprese in fase di avvio e società
innovative e in rapida crescita.
A differenza dei prestiti agevolati, concessi a tassi inferiori alla media di mercato, i
fondi di garanzia non concedono contributo in denaro, bensì offrono una agevolazione sotto forma di garanzia. nel caso
di mancata restituzione del capitale da
parte dell’impresa..
I fondi di garanzia possono essere gestiti
CONFIDI CONVENZIONATI CON LA NOSTRA BANCA
Cooperativa fidi e garanzia del credito per
gli artigiani e piccole imprese della Regione
Lombardia Scrl (Artfidibrixia)
Confapi Lombarda Fidi Sc
Federfidi Lombarda Sc
SVILUPPO ARTIGIANO Sr (Ex Fidimpresa)
Ascomfidi Scrl
Assopadanafidi - C.L.A.A.I.
Cooperativa Artigiana di Garanzia
Italia Com-fidi Scrl (Ex Eurofidi)
Confidi Lombardia Sc
Consorzio SIAB FIDI
A.SVIFIDI Scrl
CO.F.A.L. Consorzio Fidi Agricoltori Lombardi
CreditAgri Italia (Agrifidi)
Artigianfidi
Confcooperfidi
Eurofidi Sc
CONFIDI PROVINCE LOMBARDE Sc
FIDICOM1978
Via Cefalonia, 66 25124 Brescia
Via F. Lippi, 30 25134 Brescia
Via Piccinni, 3 20131 Milano
Via Orzinuovi, 3 25125 Brescia
Via della Posta, 9 25121 Brescia
Via Lecco, 5 25121 Brescia
Via Orzinuovi, 28 25126 Brescia
Via Salgari, 6 25125 Brescia
Via Cefalonia, 56 25124 Brescia
Piazza Roma, 34 25016 Ghedi BS
Via Olivetti, 17 26013 Crema (CR)
Via Creta, 50 25124 Brescia
Via S.Zeno, 67/69 25124 Brescia
Via Learco Guerra,13 46100 Mantova
Via XX Settembre, 72 25121 Brescia
Via Cipro, 1 25124 Brescia
Via Cefalonia, 50 25124 Brescia
Via 24 Maggio, 2 15121 Alessandria
dall’Unione europea oppure, a livello
nazionale, dallo Stato o dalle singole
Regioni attraverso l’utilizzo le somme
stanziate nel bilancio di una istituzione o
pubblica amministrazione e messe a
disposizione per la garanzia dei finanziamenti richiesti alle banche dalle imprese
o altri soggetti pubblici e privati.
I vantaggi offerti dai fondi di garanzia
sono, per le imprese, la possibilità di
accesso al finanziamento con migliori
condizioni rispetto a quelle di mercato e,
per gli istituti finanziari, la condivisione
del rischio col Fondo di garanzia, che di
fatto lo riduce e favorisce la crescita della
concessione di credito da parte del settore privato.
La nostra BCC segue con particolare
interesse e pieno coinvolgimento questa
delicata fase di passaggio e maturazione
del sistema “Garanzie” attrezzandosi
anch’essa con strumenti che possano permetterle di svolgere un’operatività efficiente e affidabile. Nel corso dell’anno è
stata migliorata l’organizzazione interna
al fine di permettere alla nostra Rete di
seguire in maniera più puntuale e precisa
il comparto, così che possa operare con
maggiore conoscenza e efficienza con i
vari soggetti Confidi. Inoltre, è in corso,
con la piena collaborazione della
Federazione Lombarda, la rivisitazione di
tutte le convenzioni riguardanti i Confidi
ed in particolare per quelli oggetto di
fusioni o incorporazioni.
In questo particolare ambito sono ancora
molte le cose da fare, ma la BCC è pronta a dare il suo contributo affinché l’evoluzione prefigurata possa tradursi in un
sostegno complessivo alle imprese,
all’economia locale ed ai soggetti, come i
“Confidi”, in grado di promuovere e
migliorare l’incontro fra la domanda e
l’offerta di credito.
Nella tabella a fianco sono riportate le società che
compongono il sistema Confidi e che ne erogano i
servizi sul territorio
PER SAPERNE DI PIU’
Coloro che fossero interessati ai
servizi Confidi possono rivolgersi ai
responsabili delle nostre filiali.
BCC Agrobresciano
15
NUOVE NORMATIVE
CULTURA LOCALE
Bollo e tassazione: cosa cambia
per dossier titoli e rendite
Le nuove normative del governo riguardo ai dossier titoli e alle rendite finanziarie prevedono dei sensibili rincari dell’imposta di bollo (già in vigore dal 17 luglio scorso) e della
tassazione delle rendite finanziarie (in vigore dal 1 gennaio 2012. Vediamo in dettaglio,
caso per caso.
di Claudio Binotto
ra le novità introdotte dalle
manovre anti crisi, almeno due
sono destinate ad incidere sui
risparmi degli italiani. Una di queste è
già in vigore (la nuova imposta di bollo
sui dossier titoli) mentre l’altra (la
nuova tassazione sulle rendite finanziarie) entrerà in vigore a partire dal 1
gennaio 2012.
T
16
BCC Agrobresciano
Imposta di bollo
La nuova imposta, come abbiamo detto, è
già in vigore dal mese di luglio e colpisce tutti i dossier titoli (o deposito titoli,
come vengono ugualmente chiamati) che
a fine periodo di rendicontazione hanno
un ammontare di titoli uguale o superiore i 50.000 euro.
L’aumento è variabile in base alla consi-
NUOVE NORMATIVE
stenza dei titoli presenti nel deposito titoli come riportato nella tabella qui sotto.
Dal 2013, l’imposta in esame subirà un ulteriore aumento. In particolare:
Come è possibile osservare l’aumento è differenziato in base al valore del dossier e si
applica su tutti i depositi intestati ad uno
stesso cliente aperti presso la medesima
banca, anche se l’importo del singolo conto
titoli è inferiore alla soglia minima.
Il calcolo viene effettuato sulla base del valore nominale o di rimborso dei titoli presenti a fine periodo (mensile, trimestrale, semestrale, annuale a seconda della scelta della
Banca). BCC Agrobresciano calcola tale
imposta sul saldo dei titoli in essere a fine
giugno e a fine dicembre di ciascun anno.
Nel caso in cui i titoli non presentino né un
valore nominale né un valore di rimborso
viene utilizzato il valore di acquisto. Nel
caso di più dossier intestati al medesimo
soggetto l’imposta di bollo si calcola in relazione a ciascun rapporto e in base alla
somma complessiva. Esempio:Tizio è titolare di tre dossier titoli il cui saldo a fine semestre risulta essere il seguente:
1. Dossier 1 – titoli per 20.000 euro
2. Dossier 2 – titoli per 20.000 euro
3. Dossier 3 – titoli per 20.000 euro
L’imposta di bollo verrà calcolata nel
seguente modo:
1. Dossier 1 – 17,10 euro
2. Dossier 2 – 17,10 euro
3. Dossier 3 – 35,00 euro
Nuova tassazione sulle
rendite finanziarie
A partire dal 1 gennaio 2012 entrerà in
vigore la nuova tassazione sulle rendite
finanziarie che, in sostanza, tolti i fondi
pensione, per i quali l’aliquota rimane
invariata del 11,00%, introduce due aliquote di tassazione. Una al 20,00% ed una
al 12,50%.
La tassazione del 12,50% colpirà i titoli di
Stato, i Buoni Postali e i titoli pubblici
emessi da Paesi Europei o Paesi non inclusi nei paradisi fiscali (i Paesi c.d. white
list). Per tale tipologia di investimenti, pertanto, nulla cambia in quanto la nuova tassazione sarà uguale a quella tutt’ora in
vigore.
La tassazione del 20,00% invece, colpirà i
restanti strumenti finanziari, i conti correnti e di deposito. Pertanto vi sarà un
beneficio per alcuni investitori mentre per
altri vi sarà uno svantaggio a causa dell’au-
mento dell’imposizione fiscale. In particolare beneficeranno della nuova tassazione
coloro che hanno depositato tutti i loro
risparmi sui conti correnti e di deposito in
quanto la tassazione scenderà dal 27,00%
al 20,00%. Coloro invece che avranno
investito i loro risparmi in operazioni di
pronti contro termine, in obbligazioni o
in azioni saranno penalizzati in quanto la
nuova aliquota salirà dal 12,50% al
20,00%. Nella pratica è difficile trovare
risparmiatori che hanno tutti i loro risparmi investiti in un unico strumento finanziario. Pur considerando il periodo di crisi
nel quale ci troviamo (e che vede una erosione continua dei risparmi delle famiglie
italiane), quasi sempre per effetto della
diversificazione dei propri investimenti, è
altamente probabile che un investitore
abbia investito su molteplici strumenti
finanziari e, pertanto, sarà oggetto di un
inasprimento dell’aliquota per alcuni di
questi ed un alleggerimento per altri.
Dallo stesso periodo cambiano anche le
regole per la detrazione delle minusvalenze dalle plusvalenze realizzate. Esse infatti
potranno essere scontate per il 62,5% in
luogo del 100,00% attualmente previsto.
BCC Agrobresciano
17
ASSICURAZIONI
Rischi in azienda:
assicuriamoli
Un corretto programma assicurativo tutela il patrimonio aziendale da rischi ed imprevisti e soprattutto evita esborsi economici in talune situazioni addirittura non sostenibili
di Mauro Carrozza
ostituire un’impresa o dar vita ad
un’attività aziendale o professionale
significa assumersi responsabilità,
oneri e rischi.
E del resto il cosiddetto “rischio d’impresa” è
inevitabile e, se “gli affari non vanno bene o
come previsto”, i capitali investiti rischiano di
finire irrimediabilmente persi.
Non solo, il rischio d’impresa, oltre che inevitabile, è pure “inassicurabile”, in quanto niente e nessuno può tutelarci da questa eventualità.
Sono tuttavia “assicurabili” altri rischi potenzialmente molto pericolosi per il patrimonio
aziendale o personale di un imprenditore.
Una buona copertura assicurativa è infatti in
grado di annullare o limitare l’impatto economico di una vasta gamma di eventi imprevisti
(o, per meglio dire, prevedibili ma assolutamente incerti nel loro verificarsi).
Vediamo quali possono essere in ordine di
importanza.
C
LA RESPONSABILITA’ CIVILE NEI
CONFRONTI DI TERZI E COLLABORATORI
E’ questo di gran lunga l’elemento di rischio
più rilevante in quanto è impossibile determinarne a priori la quantificazione economica.
18
BCC Agrobresciano
Per tradurre in parole semplici questo concetto ricorriamo ad alcuni esempi concreti: è
impossibile stabilire prima e con certezza
l’entità del danno che posso causare a terzi alla
guida del mio autoveicolo oppure mentre sto
manovrando la mia gru, così come non è
quantificabile in anticipo la cifra che potrei
essere obbligato a versare a seguito di un incidente sul lavoro subito da un mio collaboratore.
Ne deriva che una richiesta risarcitoria
“importante” potrebbe addirittura portare
l’azienda al fallimento.
Eventualità che si può scongiurare grazie ad
un apposito contratto assicurativo: la polizza
di responsabilità civile verso terzi e dipendenti (RCT/O), in questo caso assimilabile ad un
vero e proprio “scudo”.
Uno scudo per i danni accidentalmente causati a clienti o dipendenti durante lo svolgimento dell’attività; oppure per danni causati
dai propri prodotti in circolazione in giro per
il mondo. senza dimenticare il rischio di
inquinare l’aria o l’ambiente circostanti a cui
sono esposte molte aziende che lavorano
merci speciali o pericolose.
Le polizze RCT/O sono in genere flessibili e
modulabili, così da determinare costi variabi-
li in funzione del fatturato aziendale o del
numero dei dipendenti.
E’ sempre bene abbinarle ad una polizza di
TUTELA LEGALE, per garantirsi anche la
copertura delle spese legali, peritali e di giudizio per contenziosi inerenti l’attività (quindi non solo richieste di danno, ma anche
recupero crediti o liti amministrative oppure
ancora vertenze con i dipendenti). In pratica è
la Compagnia Assicuratrice a farsi carico della
parcella dell’avvocato.
I DANNI AI BENI DI PROPRIETA’
DELL’AZIENDA
Incendio, furto, fenomeni elettrici, eventi
atmosferici o atti vandalici: in questo caso
l’entità del rischio è ben determinata.
L’imprenditore conosce dettagliatamente
infatti il valore dei suoi macchinari e delle
merci in lavorazione. Sa quanto costerebbe
riacquistarli se danneggiati per un incendio o
“spariti” a seguito di un furto.
Una corretta assicurazione è praticamente
indispensabile, a condizione che la descrizione del rischio e la quantificazione delle
somme assicurate siano formulate correttamente.
Inoltre è bene avere un’idea precisa della tipo-
NOVITA’ IN BANCA
logia dei rischi da assicurare. Per chiarirci le
idee vale anche qui un esempio concreto: le
polizze tradizionali di norma comprendono
gli eventi atmosferici (trombe d’aria, uragani, grandine ecc) ma escludono espressamente inondazioni ed alluvioni ed anche il
terremoto. Che non sono eventi in assoluto non assicurabili, ma vanno “richiesti” a
parte, previo pagamento di un premio
aggiuntivo.
Lo “scudo” contro l’incendio ed il furto
diventa così un altro elemento determinante per proteggere il patrimonio dell’azienda.
I DANNI ALLE RISORSE UMANE
Il patrimonio più importante dell’azienda è
però rappresentato dalla conoscenza dei
mercati e dei prodotti oppure dei servizi
che si offrono. E la conoscenza è di fatto alimentata principalmente dalle persone che
all’azienda hanno dato vita e ne garantiscono la continuità.
Tutelare queste persone è quindi fondamentale anche nell’interesse dell’azienda
stessa.
Questo porta a valutare l’importanza delle
coperture vita, infortuni e malattia da
accendere in capo ai titolari od agli amministratori dell’azienda.
La BCC dell’Agrobresciano è in grado di
offrire alle aziende clienti una consulenza
specifica sulle coperture assicurative da attivare, individuandone prezzi e condizioni di
applicazione.
Si tratta di un servizio specifico e qualificato, supportato da un team di specialisti in
materia assicurativa.
Per i Soci della Banca sono previsti speciali
convenzioni e sconti significativi.
Per qualsiasi informazione o anche preventivo gratuito è quindi possibile rivolgersi,
oltre che alla Filiale di riferimento territoriale, all’Ufficio SERVIZI DI BANCASSICURAZIONE operante presso la direzione della Banca a Ghedi.
Conto Professionisti
Soluzioni per il business
Un nuovo pacchetto di servizi in formula “160” o “All inclusive” per i nostri Clienti e Soci
professionisti
di Andrea Mineri
offerta di BCC Agrobresciano si
amplia con una proposta mirata a
soddisfare le esigenze dei professionisti: architetti, avvocati, commercialisti, geometri, ingegneri, medici, notai.
Conto Professionisti è un pacchetto di servizi
disponibile in due versioni: la formula “160”
pone maggiore attenzione al contenimento
dei costi mentre la soluzione “All Inclusive”
intende coprire un area di bisogni più vasta
senza ulteriori costi aggiuntivi. Abbiamo ritenuto, che per entrambe le opzioni uno dei
vantaggi da privilegiare fosse l’accesso ai canali virtuali. I servizi di internet banking, oltre a
favorire il contenimento dei costi, consentono
di ottimizzare i tempi di gestione dell’operatività bancaria I servizi POS permettono di
facilitare le modalità di pagamento dei clien-
L’
ti, accelerandone i tempi e aumentandone la
certezza, inoltre rispondono all’esigenza, sempre più sentita a livello di indirizzo politico ed
economico, di ridurre o limitare l’uso del
contante nelle transazioni.
Conto Professionisti è il primo di una serie di
prodotti che BCC Agrobresciano ha cominciato a sviluppare per il mondo dell’impresa.
Il sostegno che BCC Agrobresciano fornisce
ai propri Soci e Clienti che operano nell’arena competitiva è a 360° supportandoli con
competenza e professionalità per tutte le scelte di investimento e di fabbisogno finanziario.
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nostre Filiali, dove personale esperto e professionale vi illustrerà tutte le caratteristiche del
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BCC Agrobresciano
19
Agrobresciano
UN AUGURIO PER IL NUOVO ANNO
A Soci e Clienti
il nostro più sentito augurio di
Buon Natale
e Felice 2012
BCC Agrobresciano
21
LA FESTA DEI SOCi
Soci in festa,
tra ottimismo e nuove regole
L’incontro annuale per confermare la coesione sociale ha avuto anche una parte
assembleare con la presentazione di alcune variazioni dello Statuto
a cura del Comitato Soci e Cultura
i siamo ritrovati in tanti, oltre ottocento, domenica sei novembre nei
saloni di Brixia Expo, per l’
Assemblea straordinaria dei Soci, che quest’anno abbiamo fatto coincidere con la
nostra Festa annuale.
All’incontro hanno presenziato il presidente
Carlo Ruggeri, il direttore generale Fabio
Codeluppi e abbiamo avuto l’onore della
presenza di Sergio Gatti, direttore generale di
Federcasse.
Il presidente Ruggeri, nel suo intervento, ha
sottolineato che nonostante questo periodo
di grave crisi in cui “l'economia reale sembra
sempre più lontana dalle dinamiche del capitalismo finanziario”, i risultati dell'attività
bancaria della nostra BCC per il 2011 “si
prospettano positivi, dopo un 2010 difficile”
e ha sottolineato come “La nostra tradizione
ci insegna che è più facile essere cicale che
formiche, ma sappiamo anche che l'operosità
della formica alla lunga premia, soprattutto
nel periodo più rigido. E per questo abbiamo
scelto la prudenza senza rinunciare a dare
opportunità ai Soci e a offrire iniziative rivolte al territorio”. Una scelta corretta visti i
numeri dell'istituto di credito cooperativo,
C
che registrano oltre ai valori positivi nei dati
di settembre 2011, una buona tenuta dei
volumi di raccolte e impieghi. Anche la
compagine dei Soci è cresciuta raggiungendo le 4.973 unità con una presenza sostenuta
di donne e giovani.
“Vogliamo continuare a restare al fianco dei
clienti. Pur ricordando che la tutela del patrimonio della banca, soprattutto nei momenti
di crisi, è una responsabilità che ci compete”
ha poi aggiunto il presidente.
All'ordine del giorno, anche la proposta di
alcune modifiche statutarie, sottoposte all'assemblea e illustrate e spiegate dal presidente
Carlo Ruggeri e dal direttore Fabio
Codeluppi. Il nuovo statuto è stato costruito
sul modello tipo elaborato da Federcasse in
recepimento della normativa di Banca d'Italia
in merito al governo societario. Un cambiamento importante deciso con l'obiettivo di
migliorare la gestione della banca in linea con
la politica delle BCC italiane.
“Ci unisce un'avventura comune, ovvero
quella di appartenere al Credito cooperativo
- ha sottolineato Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse - . In questa fase difficilissima per il nostro Paese, la doppia "c" di
Credito cooperativo assume infatti un valore
particolare. Perché sta anche per coraggio e
coerenza, valori che ci hanno permesso di
difendere i risparmi e le speranze dei nostri
clienti”. In questa stagione di crisi “Ci sono
certamente scelte da compiere - ha detto
Gatti - e oggi qui voi siete chiamati a dare un
ulteriore tocco di modernità allo statuto che
regola la vostra banca”. Di questo statuto
“nuovo e all'avanguardia”, di cui in queste
settimane le 414 BCC sparse nel Paese “stanno completando l'innovazione”, Gatti ha
ricordato alcuni obiettivi: favorire ulteriormente la partecipazione dei Soci alla vita
delle BCC, ridurre il rischio di conflitti di
interesse, stabilire limiti alla misura dei fidi
erogabili e fissare come criterio quello dell'ineleggibilità di persone con incarichi politici e di coloro che hanno concorso a generare crisi all'interno delle stesse BCC.
Nella complessità della crisi, che ha innescato cambiamenti congiunturali e strutturali, la
BCC “continua a lavorare per dare fiducia e
ottenerla”. Perché “la fiducia è la materia
prima delle banche” ha sottolineato e concluso il direttore generale di Federcasse.
Terminati i lavori della mattinata con il voto
favorevole dei Soci al nuovo Statuto, è iniziata la festa. Sono stati premiati i Soci che da
30, 40, 50, 55 e 60 anni fanno parte della
nostra compagine e la festa è proseguita con
il pranzo allietato dalla musica dal vivo della
“Jazz art orchestra”.
I Soci pluriennali premiati quest’anno durante la festa
22
BCC Agrobresciano
SOCI PREMIATI
SOCI da 30 anni
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Fiesse
Fil. di Fiesse
Fil. di Fiesse
Fil. di Fiesse
Fil. di Fiesse
Fil. di Alfianello
Fil. di Alfianello
Fil. di Alfianello
Fil. di Alfianello
Fil. di Alfianello
Fil. di Alfianello
Fil. di Alfianello
Bertocchi Giovanni
Bianchi Cesare
Bonassi Claudio
Bresciani Franco
Bresciani Giovanni
Bresciani Vigilio
Ceresara Faustino
Cigala Alfredo
Compagnoni Sergio
Corbellini Mario
Gatta Emilio
Gigli Pietro
Lorenzi Giuseppe
Lorenzi Teodoro
Magri Giovanni
Panizza Giovanni Francesco
Volpati Angelo
Accini Mario
Arpini Angelo
Beffa Angelo
Bellini Sergio
Causetti Marino
Cazzavacca Lidia
Clerici Enrico
Conti Felice
Cornale Cesare
Ferrari Emilio
Guerini Giuseppe
Merli Walter
Reghenzi Paolo
Sandrini Lucio
Tosoni Guido
Vaccari Mario
Bonelli Severino
Marotti Giuseppe
Omodei Natale
Ruzzenenti Rosino
Sandrini Angelo
Ambrosini Francesco
Ambrosini Paolo
Cavazzini Antonio
Legati Alessandro
Legati Paolo
Mancini Angela
Petesi Adriano
Fil. di Alfianello
Fil. di Brescia
Fil. di Montirone
Fil. di Visano
Fil. di Visano
Fil. di Visano
Fil. di Visano
Fil. di Casalromano
Fil. di Viadana
Fil. di Viadana
Fil. di Dello
Zanini Luigi
Rivetta Bruno
Buttani Giuliana
Cornoldi Enzo
Panizza Orsolina
Signorini Giuseppe
Tononi Ester
Maninetti Giorgio
Folloni Natale
Vagni Arturo
Buttani Enrico
SOCI da 40 anni
Fil. di Alfianello
Fil. di Viadana
Fil. di Alfianello
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Belotti Maria
Chiappani Luigi
Maestri Silvestro
Marinoni Angelo
Nascimbeni Maria Teresa
SOCI da 50 anni
Fil. di Alfianello
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Calvisano
Fil. di Ghedi
Fil. di Calvisano
Fil. di Alfianello
Fil. di Alfianello
Confortini Giuliano Pietro
Conti Francesco
Gagliardi Giuseppe
Migliorati Mario
Provezza Umberto
Treccani Luigi
Zavaglio Luciano
Zavaglio Vittorino
SOCI da 55 anni
Fil. di Montirone
Fil. di Calvisano
Fil. di Ghedi
Fil. di Montirone
Bicchierai Eros
Ferrari Annibale
Godenzi Andrea
Lazzaroni Carlo
SOCI da 60 anni
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Ghedi
Fil. di Calvisano
Fil. di Ghedi
Dancelli Luigi
Fenocchio Battista
Folgoni Lucia
Formentini Luciano
Travanini Francesco
La sala conviviale con la “Jazz art orchestra”
BCC Agrobresciano
23
PREMIO ALLO STUDIO
Complimenti ragazzi!
E’ rassicurante per la nostra Banca vedere ogni anno aumentare il numero dei figli dei
nostri Soci o i nostri stessi giovani Soci , che meritano un premio per il loro impegno scolastico. Sono questi studenti il nostro miglior investimento per il futuro
a cura del Comitato Soci e Cultura
nche quest’anno la nostra Banca ha
premiato i figli dei Soci e i Soci che
hanno terminato il loro ciclo di studi
riportando votazioni di eccellenza. Sono ben
57 gli studenti divisi tra scuole Medie
Inferiori e Superiori fino alla Laurea
Specialistica che hanno ricevuto gli assegni di
studio per un ammontare complessivo di
24.500 euro.
Di seguito riportiamo le parole di uno studente premiato che ben illustra lo spirito che
accompagna questo premio e che ci propone
un’accorata cronaca della bella giornata trascorsa insieme.
A
“Ghedi, domenica 23 ottobre 2011.
È una bella domenica di ottobre, una di quelle
mattine in cui il sole è ancora caldo e rende
tutto più sereno. All’Auditorium di Ghedi c’è
quasi aria di festa. Per chi, come me ha avuto la
fortuna di poter partecipare per tre volte a questa iniziativa, il Premio allo Studio per i figli dei
Soci diventa quasi un’occasione per ritrovare
alcuni vecchi amici, per scoprire come siamo
cambiati, quanto siamo cresciuti, cosa abbiamo
realizzato e quali sono i nostri obiettivi.
Quest’anno più che mai questi ultimi aspetti
sono stati messi in luce durante la premiazione
degli studenti che hanno conseguito una laurea
triennale o specialistica. Le storie dei ragazzi
hanno sottolineato la grave crisi che colpisce il
mondo del lavoro, in particolare quello dei
giovani. Fortunatamente esistono, nonostante il
periodo economico, aziende ed istituti che,
come la BCC Agrobresciano, credono ancora
nei propri ragazzi e grazie a iniziative come il
Premio allo Studio per i figli dei Soci, cercano
di incentivare la loro crescita e riconoscere i
loro meriti.
Il Premio allo Studio riesce bene nel suo obiettivo di comunicare ai giovani, che rappresentano il futuro della propria società, la voglia di
voler sostenere la loro istruzione attraverso il
proprio contributo e soprattutto di voler riconoscere gli sforzi di anni di impegno, di quei
ragazzi che investono le proprie energie e
quelle dei propri genitori nello studio, nella
speranza di poter un giorno concretizzare i
propri sogni, al fine di potersi sentire realizzati
sia dal punto di vista personale oltre che da
quello lavorativo. La creazione di un piccolo
sistema meritocratico, anche se solo a livello
territoriale, è molto importante, soprattutto
perché spesso i ragazzi non vedono riconosciuti nella vita di tutti i giorni i loro sacrifici e le
loro effettive capacità.
Ed è importante che questi valori vengano trasmessi fin dall’età delle medie inferiori, in
modo che questi giovani possano un giorno far
sì che la meritocrazia diventi un valore vero,
che sia non solo alla base del proprio sviluppo
personale, ma sia anche la base di uno sviluppo
a livello sociale e lavorativo.
Il tutto si trasforma poi in una piccola festa per
i ragazzi, grazie alla presenza ogni anno di un
nuovo artista e alla piacevole e sempre ironica
presentazione dell’attore Luciano Bertoli, che
allieta il pubblico presente con le proprie citazioni. E non poteva certo mancare il piccolo
buffet finale, occasione per fare quattro chiacchiere e mettere a confronto le proprie esperienze.
In conclusione non posso non ringraziare la
BCC che dà questa possibilità, anche a chi non
sempre riesce ad ottenere borse di studio
nonostante i risultati conseguiti e che ha la fortuna di avere una famiglia che decide di investire nel suo futuro e che in questa borsa di studio, vede premiato anche il proprio impegno a
sostenere l’istruzione dei propri figli.”
Il gruppo al completo dei ragazzi premiati quest’anno
24
BCC Agrobresciano
I PREMIATI
Sicurezza alla guida
Medie Inferiori
Laurea Triennale
Bonsignori Andrea
Vittoni Chiara
Braga Alberto Andrea
Cornale Lucia
Mancini Luca
Civettini Laura
Maestri Paola
Panteghini Marco
Bianchin Daniele
Bonometti Davide
Sabattoli Marta
Modonesi Diego
Rottigni Stefania
Beccalossi Chiara
Facchini Ilaria
Gazzardi Stefania
Penocchio Natalie
Peri Nicole
Treccani Vanessa
Minini Giulia
Basile Simone
Guarisco Ilaria
Berardi Matteo
Medie Superiori
Laurea Quinquennale
Magli Alessandro
Seghezzi Alberto
Gobbi Francesca
Vitali Marco
Odelli Fabrizio
Capelli Federica
Galuppini Luigi
Ancellotti Alessandro
Ancellotti Gianpietro
Alberini Valentina
Albrici Giulia
Bersi Rita
Ermici Francesca
Turrina Denis
Zito Fabio
Capogrosso Michela
Febbrari Luciana
Marini Alberto
Zilioli Veronica
Godenzi Alice
Zanetti Elettra
Marras Maria
Sandrini Ambra
Santina Erica
Prendi il comando:
Corso Guida Sicura
Il 22 ottobre scorso si è svolto presso
l’Autodromo di Castrezzato un Corso di
guida sicura. Una quarantina di giovani Soci
under 30 hanno seguito il corso, istruttivo,
utile e divertente.
Anche quest’anno il periodo estivo è stato
funestato da troppe notizie di incidenti stradali che hanno visto come protagonisti i
giovani. Il corso di Guida Sicura ha avuto
l’obiettivo di migliorare la qualità di guida
dei partecipanti, rendendoli più consapevoli dei comportamenti più corretti, da adottare nelle diverse situazioni (ad esempio su
strada bagnata) e dei rischi per se stessi e per
gli altri di una guida spericolata.
Il corso è stato tenuto da istruttori professionisti, e si è articolato in due parti, teorica e pratica.
C’è poi stata anche uno spazio ludico con
piccole gare di gokart.
Qui sotto alcune foto della giornata.
Laurea Specialistica
Bonzi Beatrice
Gadaldi Chiara
Molinari Elisa
Sahman Mirza
Martinelli Elena
Brioni Cecilia
Ferrai Diletta
Tagliabue Mara
Galuppini Luca
Magani Elena
Genitori e amici durante le premiazioni. Sopra un momento musicale proposto da uno dei ragazzi premiati.
BCC Agrobresciano
25
MOSTRA IN TRIUMPLINA
EVENTI IN SMS
Elisabetta Rossi
artista dei silenzi
La tua
banca
in un SMS
La Coordinatrice del Comitato Soci e Cultura
Daniela Arrigoni (a sinistra) presenta la mostra
assieme al curatore Alberto Zaina
Vuoi essere sempre informato sulle
nostre iniziative? Su come risparmiare, divertirti e sentirti partecipe della
tua banca?
Compila il coupon qui sotto e consegnalo in filiale, riceverai gratuitamente sul tuo cellulare, SMS con notizie,
eventi e opportunità della tua banca.
a sala conferenze della filiale di via
Triumplina a Brescia, da poco più
di una anno attrezzata anche per
esposizioni d’arte, si pone sempre più come
attivo polo di diffusione della cultura, e in
particolare quella storico-artistica nella
zona nord della città, che confina con i
comuni della Bassa Valtrompia, ma che riesce a porsi in evidenza e attrarre interesse
anche del capoluogo cittadina e della realtà
della provincia: una premessa interessante
per il prossimo arrivo della metropolitana,
proprio a pochi metri dalla nostra filiale di
Via Triumplina”. Così ha esordito Daniela
Arrigoni, presidente del Comitato Soci e
Cultura della nostra BCC all’inaugurazione
della mostra antologica di Elisabetta Rossi,
che ha fatto tappa a Brescia, appunto nella
sede di Via Triumplina, dal 10 al 24 novembre, dopo l’esordio a Rovato (dal 29 ottobre al 6 novembre), che ha posto in luce
un’artista fino ad ora quasi sconosciuta, ma
che ha fatto onore alla pittura bresciana del
Novecento. Scomparsa ultracentenaria due
anni or sono nella sua cittadina natale (nata
a Rovato nel 1908 e scomparsa nel 2009)
visse i suoi anni molto appartata, apparendo
con le sue opere in pubblico in occasione
di rassegne collettive, rarissime, ma di rilievo. Un’esistenza dedicata tutta ad una vita
“L
“piccolo-borghese” divisa tra la dedizione
alla famiglia e l’esercizio del “mestiere”
della pittura, con una reverenza particolare
al suo maestro Girolamo Calca (18781957), un artista che fu rivalutato solo dopo
la sua morte, dai due storici dell’arte più
prestigiosi di quel tempo: Camillo Boselli e
Gaetano Panazza. Siamo nell’ambito della
“pittura tradizionale bresciana” che pone
attenzione al reale e al vero nei “generi”
consolidati della pittura: ritratti, nature
morte e paesaggi. Intensi sono i ritratti dei
suoi familiari, alcuni dei quali si confondono stilisticamente facilmente con quelli di
Calca. Le nature morte a pastello ed olio,
oggetti domestici o fiori, sono particolarmente intensi e hanno un sapore malinconico ed antico. I paesaggi, della Franciacorta
e della Valcamonica, segnano più marcatamente l’evoluzione della sua personalità
artistica che, partita da ricordi impressionistici e macchiaoli, approda ad esiti espressivi dove prevale l’emozione veloce mentre
col tempo la materia pittorica si fa più vivace, ma anche più trasparente. Notevoli i
riconoscimenti alla mostra rispecchiatasi
nell’attenzione dedicata all’evento dai giornali e dalle televisioni bresciane. La mostra
è stata organizzata dal Centro Studi Cultura
Uomo Territorio.
Il Sottoscritto
nag
SOCIO BCC, con la presente richiesta
CHIEDE
Di aderire al servizio gratuito di ricezione
messaggi ”SMS Eventi Soci BCC”.
A tal proposito, dichiara, sotto la propria
responsabilità, di voler ricevere gli sms,
che verranno inviati al numero di telefono:
Segnalo inoltre la mail:
Con la presente, AUTORIZZO al trattamento dei
dati personali da parte della BCC Agrobresciano,
secondo quanto previsto dal D.Lgs. 196/03.
IN FEDE (firma)
BCC Agrobresciano
27
SOLIDARIETA’
Con “Supercent” la
solidarietà è leggera
Pochi centesimi al mese, ma elargiti da migliaia di persone, possono aiutare le famiglie
bresciane che versano in condizioni di disagio economico. Continua la collaborazione solidale di Agrobresciano con la Caritas diocesana
di Eugenio Travanini
a nostra Banca insieme a tutte le
BCC bresciane, ha aderito a un
nuovo progetto volto ad aiutare i più
bisognosi in particolare quelle famiglie in cui
è a rischio o è venuta meno la fonte di reddito. L’iniziativa chiamata “Progetto Supercent”
è stata promossa dalla Fondazione Opera
Caritas San Martino e dalla Congrega della
Carità Apostolica sotto l'egida della Caritas
diocesana.
La nostra collaborazione con la Caritas diocesana di Brescia, risale al 2008 con il progetto
del Microcredito, un fondo messo a disposizione di quelle persone o famiglie, che versando in gravi difficoltà economiche si rivolgono
alla Caritas e che nella nostra banca trovano gli
strumenti per risollevarsi. Non potevamo
dunque che continuare su quella strada di
aiuto ai più bisognosi aderendo anche a
“Supercent”; questo nuovo progetto consiste
nella raccolta su vasta scala di piccole erogazioni di denaro, effettuate dagli utenti dei servizi
bancari e di altri servizi di larga diffusione.
Come indica il nome del progetto, l'importo
delle erogazioni tendenzialmente corrisponde
all'importo di un centesimo per ogni operazione di conto corrente, dunque piccole erogazioni che per i singoli donatori sono un
modestissimo esborso, ma che se unite tra loro,
possono dar luogo ad un'importante risorsa
per i casi di povertà più urgenti.
Scopo dell'iniziativa è anche quello di favorire
il coinvolgimento di tutta la comunità, affinché ogni singola persona possa prendere sempre più parte a un progetto di attenzione alle
situazioni di difficoltà in cui versa un sempre
più crescente numero di famiglie bresciane.
I nostri Clienti e Soci che generosamente vorranno aderire al progetto potranno darci un
ordine di bonifico mensile o con diversa
periodicità, dell’importo corrispondente alla
somma di un centesimo per il numero medio
di operazioni bancarie che normalmente svolgono nel corso del mese; questo ordine sarà
L
ovviamente sempre revocabile e impegnerà il
donatore per il periodo di tempo che riterrà
opportuno.
Noi, come banca che ha aderito con entusismo al progetto, ci impegnamo a non far gravare alcun costo sulle operazioni di micro
donazione effettuate dai nostri Clienti.
Tutte le micro donazioni confluiranno in un
fondo denominato “Fondo Supercent”, gestito d'intesa dalla Fondazione Opera Caritas San
Martino e dalla Congrega della Carità
Apostolica, che sarà utilizzato per dare pronta
risposta ai casi di bisogno più urgenti.
La destinazione delle risorse raccolte e il rendiconto delle erogazioni saranno resi noti e
pubblicati sul sito www.supercent.it.
Ma chi sono i promotori di questa iniziativa?
La Congrega della Carità Apostolica risale al
XIII secolo, è uno dei più rilevanti enti caritativi laicali del nord Italia, il cui scopo è offrire
servizi e prestazioni assistenziali, in favore anzitutto di «persone bisognose del Comune di
Brescia» e dei «bisogni sommersi di famiglie in
stato di sopravvenuta indigenza». L’attività
della Congrega è svolta infatti mediante l’erogazione di sussidi economici ad personam, di
contributi ad istituti, enti ed organizzazioni e
con la cessione di alloggi a canone moderato
o agevolato. Grazie alla generosità di innumerevoli benefattori, la Congrega include nelle
proprie aree di intervento, famiglie con minori in difficoltà, situazioni di svantaggio psicofisico e il reinserimento nel mondo del lavoro.
La Fondazione Opera Caritas San Martino,
istituita nel 2000, è un ente ecclesiastico del
quale la Caritas Diocesana si avvale per sostenere, promuovere e gestire attività a favore di
persone e comunità italiane ed estere in stato
di bisogno, in particolare con riferimento a
situazioni caratterizzate da emergenza sociale
e in occasione di calamità. L’attività comprende anche iniziative di formazione, ricerca,
documentazione e di promozione di raccolta
offerte, erogazioni liberali e contribuiti. Nello
Il logo del “Progetto Supercent”
“Sono un superomino, un supereroe sui generis dato
che sono fatto di carta e matita, sono fatto in bianco
e nero. Sulla mia maglietta c'è scritto "1 CENT"
e sorrido di gioia, perché sono capace di costruire
grandi progetti valorizzando le piccole cose, unendole tra loro per aiutare chi ha bisogno. Un CENT
dopo l'altro - donato da chi ha a cuore i più deboli
- restituisco un po' di speranza a chi, oggi, fa proprio
fatica a pensare al proprio domani”.
specifico, la Fondazione Opera Caritas San
Martino svolge la propria attività prevalente
all’interno di quattro ambiti di attenzione e di
impegno: Promozione pastorale della carità,
Promozione umana-opere segno, Promozione
volontariato giovanile, Emergenze e mondialità. Ambiti nei quali fa proprie e cerca di tradurre operativamente le finalità di indirizzo
ricevute da Caritas Diocesana.
PER SAPERNE DI PIU’
Per informazioni e donazioni rivolgersi ai
nostri sportelli di filiale
www.supercent.it - www.congrega.it
www.brescia.caritas.it
Per chi volesse fare donazioni più consistenti può fare un bonifico direttamente sul
conto corrente acceso alla BCC del Garda
intestato alla Fondazione Opera San
Martino con IBAN qui sotto riportato:
IT 98 V 08676 54780 000000012692
BCC Agrobresciano
29
CULTURA LOCALE
Santa Maria a Quinzano
Un’antica pieve nella
piana dell’Oglio
Ad una manciata di chilometri dal castello di Padernello, nei territori che un tempo furono dei conti Martinengo, il paese di Quinzano d’Oglio custodisce nella sua pieve un altro
frammento d’arte e storia forse ai più ancora sconosciuto.
di Matteo Ferrari
om’era nel Medioevo, quando la
pieve somministrava i sacramenti ai
vivi e ospitava attorno le sepolture
dei morti, la chiesa sorge al centro del
cimitero che ancor oggi accoglie i defunti
del paese. Varcato il cancellino di metallo,
salendo fra le tombe, si avverte un curioso
straniamento e, per un istante, ci si dimentica persino di trovarsi nel cuore della pia-
C
nura, a poca distanza dal serpeggiante
corso dell’Oglio.
Sulla cima della breve collinetta, la pieve
presenta una facciata piuttosto anonima,
col tardo pronao a protezione dell’ingresso
affiancato da consunte lapidi ottocentesche. Solo spostandoci sul retro riconosciamo le forme dell’edificio eretto nel tardo
XII secolo, osservando la muratura absida-
le in cotto scandita dalle caratteristiche
lesene e ritmata dagli archetti pensili che
un tempo ne percorrevano il giro superiore. Unica parte conservata dell’edificio
medievale, l’abside si affacciava su un’aula a
tre navate, completamente riformata nella
seconda metà del XV secolo con la creazione di un ambiente unitario attraversato
da due grandi archi a sostegno degli spioventi del tetto.
L’interno conserva ampi brani della decorazione pittorica stratificatasi nel corso dei
secoli, riapparsi inaspettatamente da sotto
gli intonaci durante i restauri dei primi
anni Ottanta del Novecento. Nella conca
absidale si trovano naturalmente le pitture
più antiche, realizzate nella prima metà del
XIII secolo su uno strato così sottile d’intonaco da lasciar leggere in trasparenza la
tessitura muraria. Benché lacunosi e dai
colori in parte svaniti a causa del tempo, i
dipinti offrono una testimonianza eccellente (e quasi unica nel bresciano) dei soggetti all’epoca impiegati nella decorazione
absidale e della loro impaginazione. Al di
1
1
30
BCC Agrobresciano
CULTURA LOCALE
sopra di un tradizionale velario, la fascia
mediana della parete, ben visibile anche dai
fedeli riuniti nell’aula, ospitava figure di
santi e scene narrative; qui riconosciamo
un Annuncio e una Flagellazione con gli
sgherri che infieriscono sul Cristo legato
alla colonna. Nel catino è invece l’immagine apocalittica del Cristo in maestà, assiso
su un basso trono ʽalla bizantinaʼ all’interno di una mandorla; ai suoi lati sono i
quattro simboli evangelici e, alle due estremità, la Vergine e un santo – si tratterà probabilmente di Giovanni – intercessori degli
uomini presso il Cristo giudice. Una serie
di santi, forse profeti, era dipinta lungo l’arco di accesso alla cappella absidale. Più
tarda, ormai quattrocentesca, è invece la
Crocifissione dipinta alle spalle dell’altare
maggiore.
Pitture di carattere votivo rivestirono più
tardi le pareti della chiesa. Fra queste si
segnalano per qualità esecutiva e vivezza
cromatica una rovinata Madonna e santi e
un San Giorgio nell’angolo tra la controfacciata e la parete meridionale. Per le due
pitture è stata giustamente avanzata una
datazione attorno alla metà del
Quattrocento e un’attribuzione alla cerchia dei Bembo, famiglia di pittori d’origine cremonese ma dall’attività ampiamente
documentata sul suolo bresciano. Nel
riquadro alla sinistra del santo cavaliere
sono poi raffigurate due braccia, evidente
segno voluto dal devoto committente a
ricordo della grazia ricevuta per il risanamento degli arti, malati o feriti.
Un portichetto seicentesco unisce quindi
la chiesa all’antico Battistero, dove nel
1983 è stato riportato alla luce il fonte battesimale ricavato nel X-XI secolo in un
unico blocco di Botticino. All’interno,
l’ambiente è decorato da un ciclo di metà
Seicento con le figure di santi (tra questi
naturalmente il Battista) incorniciate da
sontuose architetture che si aprono nella
volta col volo del Cristo che ascende al
cielo.
Il complesso monumentale è quindi completato dal piccolo santuario dedicato alla
Vergine del Patrocinio, frutto di un
ampliamento tardo-cinquecentesco di una
cappella quattrocentesca, realizzata a protezione dell’affresco con la Vergine che allatta il Bambino ancor oggi incorniciato
sopra l’altare. Il dipinto, a suo modo miracoloso, fu realizzato sul muro esterno del
Battistero per conservare il ricordo – così
vuole la tradizione – dell’apparizione di
un’immagine della Vergine allattante su
una pianta di fico in prossimità della pieve.
2
3
4
5
1. Quinzano d’Oglio, pieve di Santa Maria
(a destra) e santuario della Vergine
del Patrocinio (a sinistra).
2. Pieve di Santa Maria, abside (esterno).
3. Pieve di Santa Maria,
abside, veduta coi dipinti murali.
4. Flagellazione di Cristo.
Pieve di Santa Maria, abside.
5. San Giorgio e il drago, Pieve di Santa Maria,
parete meridionale.
PER SAPERNE DI PIU’
P. Castellini, Affreschi bembeschi nella pieve di Santa
Maria a Quinzano d’Oglio, in Il più dolce lavorare
che sia. Mélanges en l’honneur de Mauro Natale, a
cura di F. Elsig, N. Etienne, G. Extermann,
Milano 2009, pp. 221-229.
http://www.gafo-quinzano.it
BCC Agrobresciano
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SALUTE
Dipendenze.
Ma da chi o da che cosa?
A Ottobre in occasione del Mese della Salute presso il nostro auditorium di Ghedi si è parlato di diabete e
agopuntura, ma il problema forse maggiormente sentito perchè affligge pesantemente la nostra società e
soprattutto i giovani è quello delle dipendenze; ne ha parlato nel terzo incontro lo psichiatra Francesco
Maria Saviotti.
di Tommaso Penocchio
L’niziativa “Mese della Salute” ha riscosso un notevole successo. Nel mese di
ottobre ha toccato temi molto sentiti,
come quello esposto in queste pagine.
Gli altri due incontri hanno trattato:
Diabete e stili di vita: dalle parole ai fatti
con il Dott. Domenico Ghisleri, Medico di
Medicina Generale e presidente della
Ghedi Medica società cooperativa.
e il Dott. Armando Rotondi, Medico
responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Diabetologia Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda
Agopuntura. La terapia naturale per
curare i dolori.
con il Dott. Cristoforo Ruggeri - Medico di
Medicina Generale
e il Dott. Roberto Favalli - Medico di
Medicina Generale, esperto in agopuntura e medicina tradizionale cinese.
a domanda sorge spontanea: chi al
giorno d’oggi può dirsi immune
da una qualche dipendenza?
Probabilmente nessuno; perché quasi nessuno oggi come oggi riesce a far a meno
di ‘una qualche cosa’, anche la più piccola e all’apparenza insignificante, che con
l’andar del tempo origina in noi un processo mentale e comportamentale dal
quale poi diventa difficile staccarsi: ecco le
dipendenze nel loro stato embrionale.
È stato questo il tema, quanto mai attuale
e interessante, del terzo appuntamento
della serie degli incontri tenutisi presso
l’Auditorium della BCC di Ghedi a
Ottobre in occasione del mese della salute. Ospite e relatore il dottor Francesco
Saviotti, direttore del dipartimento malattie psichiatriche dell’Azienda Ospedaliera
L
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BCC Agrobresciano
di Desenzano del Garda,
presentato
dal
dr.
Giuseppe Pozzi componente del comitato Soci
e Cultura della nostra
banca. Il fenomeno delle
dipendenze tocca tutti
da vicino ormai: giovani
e adulti indistintamente,
genitori e figli, appassionati e non; è entrato a far
parte della nostra quotidianità, infilandosi spesso
purtroppo in un sottile
sostrato di paura e di vergogna. Paura, ad esempio, di una
crisi sociale ed economica tanto
invocata ma a volte alquanto
indecifrabile, che porta numerose
persone a riporre la propria speranza in un mondo eternamente insicuro come quello delle scommesse o del
gioco d’azzardo. Oppure la vergogna
della propria esistenza personale, l’insicurezza che ne deriva, che ci rende
soli, deboli, fragili ed esposti al mondo
della droga o dell’alcool, tanto per
portare un altro esempio di dipendenza.
Parlando di dipendenze è facile e purtroppo inevitabile entrare in contatto
col mondo dei giovani: sembrano essere loro i più colpiti, proprio perché i
più inesperti e attaccabili. Tra i giovani e i giovanissimi vige forte una
regolazione emotiva; sembra non
esserci quella sottile differenza tra
‘ascoltare’ e ‘sentire’, cioè tra un
SALUTE
Il dott. Francesco Maria Saviotti introdotto dal dott. Giuseppe Pozzi, Membro
del nostro Comitato Soci e Cultura
livello di relazioni superficiale
ed uno più intenso e significativo; sembra mutata quella comprensione vicendevole che porta a
capire la realtà di qualcuno che ci è
affidato solo guardandolo dritto negli
occhi.
È la mancanza odierna, secondo il
dott. Saviotti di tre capacità basilari:
la capacità di contenimento che sfocia nel rispetto di regole condivise,
la capacità d’ascolto che permette di decodificare emozioni e sintonizzarci sulle
‘giuste frequenze’, e la
capacità temporale da
cui scaturisce la disponibilità verso gli altri;
in assenza di queste
capacità risulta più
facile la nascita di una
dipendenza.
Una parentesi a parte
merita sicuramente il
discorso sulle dipendenze tecno mediate che
attualmente incrocia in modo
spesso pericoloso il mondo del
web. L’avvento dei cosiddetti
‘Social Network’ ha accelerato, e per certi versi peggiorato, le dinamiche relazionali
tra le persone: creare un proprio profilo su facebook è
facilissimo, altrettanto facile
è crearne di alternativi e
falsati, gestendo e modificando la propria
personalità a piacimento dal PC di casa. Il
rischio enorme è quello di chiudersi in
un guscio imperforabile, isolati da tutto,
creando un ambiente più che fecondo
allo sviluppo di una dipendenza.
Ma al primo posto assoluto della classifica
delle dipendenze troviamo la cocaina;
questa provoca uno stato assoluto di piacere, di ricerca del rischio. Purtroppo il
capitolo riguardante le droghe e le varie
sostanze stupefacenti (allucinogeni vari,
cannabis, ecstasy per citare i più comuni)
occupa tutt’oggi un posto troppo rilevante, soprattutto nei giovani e giovanissimi;
è un discorso sempre più detto e ridetto.
Probabilmente è solo parlandone e riparlandone, confrontandosi, e soprattutto
informando se stessi e gli altri, attraverso
iniziative e campagne culturali, che ci
potrebbe essere la possibilità di fare dei
grandi passi avanti.
Esistono poi fattori che chiaramente favoriscono la difficoltà a staccarsi dalla dipendenza da sostanze: per esempio una disattenzione dei genitori (soprattutto tra i più
giovani è fondamentale la trasmissione di
principi corretti), conflitti coniugali, un’
educazione lassista che giudica buono ciò
che non lo è, una latitanza della scuola,
una demoralizzazione che porta al disorientamento; senza speranza e senza possibilità di essere aiutati ci si trova in un
vicolo cieco e si è maggiormente esposti
al rischio di cadere in una dipendenza. Lo
sviluppo della cosiddetta sindrome amotivazionale (‘perdita delle motivazioni, non
mi importa più nulla di nulla’) diventa poi
causa della perdita degli affetti e dell’anedonia (‘non si trova più piacere nelle cose
che precedentemente ne davano’). Spesso
quando svanisce l’effetto di una sostanza,
la tendenza è quella di volerne avere
ancora ma in una dosa maggiore, sembra
non bastare mai; ecco perché spesso l’uso
di sostanze si accompagna al sorgere di
malattie di tipo psichiatrico. L’ultimissima
tendenza sembra poi essere quella di una
produzione artigianale, direttamente nel
privato della propria abitazione, lontano
da occhi indiscreti, in semplici laboratori.
Chiaro che superata una barriera come
questa, la dipendenza diventa una battaglia
davvero dura da combattere.
In conclusione si lascia intendere che il
panorama delle dipendenze è quanto mai
vario, complesso e articolato. È qualcosa
con cui conviviamo ogni giorno, qualcosa che spesso ci sfiora solamente e altre
volte ci coinvolge in prima persona.
Ma sia chiaro: dipendenza non è sinonimo
di ‘negatività’; purtroppo la società attuale
sembra offrirci solo qualcosa che con
l’andar del tempo ci corrode, ci logora o
ci rende ‘schiavi’. Sembra utopico pensare
che qualcuno possa essere ancora dipendente dalla lettura di un buon libro la
domenica pomeriggio, da una passeggiata
nella nostra campagna autunnale o più
semplicemente da una chiacchierata tra
amici. È la grande sfida dell’uomo moderno allora, che in questo aspetto ricorda
molto Dioniso (antica divinità greca, poi
Bacco presso i romani) e l’immagine che
vi si associa di una doppia personalità:
portatore di frutti e doni in primavera,
debole, perseguitato e sofferente durante
l’inverno. Un po’ come ognuno di noi
nelle sue due parti, quella più positiva e
quella più nascosta e a volte misteriosa,
che spesso purtroppo si manifesta nelle
sue forme più negative e deprimenti.
SCHEDA
LE DIPENDENZE IN ITALIA
Nel 2008 (ultimo dato disponibile) il
17,6% degli 11-15enni ha consumato
bevande alcoliche, età nella quale il
consumo consigliato è zero e al di
sotto di quella legale per la somministrazione. Tra gli 11-24enni, il 31,7%
dei maschi e il 21,3% delle femmine
consuma alcol fuori pasto. Il 13,2%
dei maschi e il 4,4% delle femmine ha
praticato il binge drinking (ubriacatura forzata), diffuso anche tra i maschi
di 25-44 anni (16,9%).
In generale ci sono:
Bevitori a rischio: 500.000
Dipendenti da eroina: 300.000
Dipendenti da cocaina: 60.000
Il 6% della web community è dipendente dalla rete.
I fumatori sono 10 milioni e 925 mila,
pari al 21,7% della popolazione.
NUOVE DIPENDENZE
da internet, da sesso, da sport, lo
shopping compulsivo, il gioco d'azzardo patologico
BCC Agrobresciano
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CASTELLO DI PADERNELLO
Le emozioni di un borgo feudale,
fra storia e paesaggio
Un luogo magico, miracolosamente rimasto intatto, magari grazie anche all’incuria dei decenni addietro, ritornato ai suoi fasti grazie
a persone sensibili e tenaci ed anche al nostro aiuto.
www.castellodipadernello.it
na riserva indiana, un luogo dove
esiste ancora l'armonia fra il paesaggio naturale e quello costruito, un
paese feudale, un museo a cielo aperto, dove
è possibile ritrovare arte, storia natura cultura e paesaggio che dialogano fra di loro.
Padernelloo si propone per una emozionante gita fuori porta, per tutti quelli che non
conoscono Padernello ed il suo Castello, ma
anche per tutti coloro che già lo conoscono,
lo seguono e lo amano, per scoprire tutte le
mostre, le iniziative culturali, teatrali ed enogastronomiche. La Fondazione Castello di
Padernello organizza tutte le domeniche
pomeriggio delle visite guidate ed è aperto
tutta settimana per le visite alle mostre, alle
librerie, alle biblioteche, agli archivi teatrali e
storici. Padernello è un luogo dove il tempo
sembra essersi fermato, ma è un luogo vivo
dove l'agricoltura, seppur meccanizzata è
ancora viva e pulsante, è un luogo dove si è
sviluppata la buona cucina, con tre ristoranti
dove il cibo è diventato cultura del territorio.
U
La grande sfida quindi in atto a Padernello è
quella di mantenere inalterato il fascino rurale del luogo, con un restauro estremamente
rigoroso e conservativo, facendolo convivere
con tutte una serie di iniziative culturali,
senza cedere alle illogiche proposte di un
mondo moderno e frenetico. Padernello,
come l'ha voluto il Ministero dei Beni
Culturali con la Direzione della
Soprintendenza Regionale dovrà restare un
bene architettonico vincolato di particolare
importanza, come testimonianza documentale di un borgo rurale e contadino con le
sue cascine e dovrà mantenere un vincolo di
rispetto di circa 3 km dove non sarà possibile mutare il paesaggio naturale.
Il visitatore che arriverà a Padernello, troverà
un Castello medioevale riportato a nuova
vita, con tutto il suo fascino e che questo
Castello è diventato il mezzo lo strumento
per promuovere il territorio, il paesaggio, l'arte e la cultura.
Sembrava tutto finito... invece nel 2006 par-
PER SAPERNE DI PIU’
Per informazioni e prenotazioni:
030 9408766
www.castellodipadernello.it
[email protected]
Il Castello è aperto dal Martedì al
Venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle
ore 14 alle ore 17. Il sabato dalle ore
14,30 alle ore 17,30 in occasione delle
mostre. La Domenica pomeriggio dalle
ore 14,30 e dalle 18,30 visite guidate a
rotazione - Per tutte le scuole la
Fondazione organizza visite e laboratori - Su prenotazione tutte le associazioni ed i gruppi possono richiedere
visite guidate.
34
BCC Agrobresciano
tono le opere di restauro effettuate dalla
Fondazione di partecipazione appositamente
creata per la salvaguardia del Castello, ed il
suo riutilizzo come centro di cultura, aperto
al pubblico, dove la nostra Banca di Credito
Cooperativo è parte attiva con il pensiero,
l'azione ed il sostegno economico.
Ci sono cose difficili nella vita, ma con la
forza della passione, con l'entusiasmo, con le
idee, con le competenze, tutto si può affrontare.
Ecco questa è la miscela che ha permesso di
ottenere quelli che molti definiscono “il
miracolo Padernello”.
Appuntamenti al Castello
Capolavori & Paesaggi
L'arte in provincia è fotogenica!
dal 26 novembre 2011
al 18 dicembre 2011
La mostra, voluta e realizzata dalla Provincia,
consiste in una raccolta
di riproduzioni fotografiche di opere d'arte pittoriche preziose - di
Celesti, Ceruti, Foppa, Moretto e Romanino
- disseminate tra i 206 Comuni bresciani,
affiancate a filmati di istantanee di paesaggi
del territorio bresciano.
Pianura Sostenibile
Incontro con aperitivo con prodotti tipici
della Bassa Pianura
Sabato, 18 febbraio 2012
Dalle ore 9,30 alle ore 12,30
È il momento di ascoltare coloro che rappresentano i principali portatori di interesse
della Bassa Pianura. Dopo una prima parte
del percorso, infatti, in cui sono stati illustrati i risultati delle indagini sullo stato dell’ambiente e offerte alcune indicazioni per realizzare effcaci politiche di gestione virtuosa del
territorio, essi potranno commentare le proposte emerse, per un futuro sostenibile.
LA BANCA E I BIMBI
IN FAMIGLIA...
IN GIRO IN BICI
Franciacorta in bicicletta,
tra degustazioni e storia
G
AR TE
LL A
Ritorna
l’amico riccio Lino
Sulla scia del successo riscosso
negli anni scorsi, la nostra
BCC anche quest’anno ha
voluto riproporre l’album
“Lino l’Agroriccio”
Fresco di stampa, a Santa Lucia
5.500 bambini di 43 scuole materne
di Brescia e provincia, troveranno
sui loro banchi di scuola il nuovo
album “Lino l’Agroriccio”.
Quest’anno il volume che contiene
nuove filastrocche e bellissimi disegni è corredato da un pratico cofanetto ed è stato studiato appositamente per stimolare la fantasia e i
primi concetti logici nei bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola
materna. Il nostro riccio Lino anche
quest’anno dunque farà compagnia
ai nostri piccoli amici che, insieme
ad educatori e genitori, scopriranno
un fantastico mondo da leggere,
imparare e colorare dando libero
sfogo alla fantasia.
E’ ARRIVATA LA TESSERA
E LA GUIDA DELLE
STRUTTURE DISPONIBILI
Anche quest’anno la nostra banca offre
GRATUITAMENTE per Soci e Clienti la nuova
card VIVIPARCHI per l’anno 2012.
Ricordiamo infatti che il 30 di novembre scorso sono scadute le vecchie tessere.
Da molti anni la nostra banca aderisce alla
bellissima iniziativa Viviparchi, un circuito di
strutture per il tempo libero e la vacanza
dedicato a tutti e in particolare alle famiglie
con figli.
Il circuito Viviparchi è costituito da oltre 250
strutture comprese tra i più importanti parchi
tematici (divertimento, botanici, acquatici,
naturalistici...), siti UNESCO (patrimonio
mondiale dell'umanità), castelli, agriturismi,
impianti di risalita, hotel, musei, foresterie,
cascine... che rappresentano itinerari turistici per un giorno, un week end o una vacanza. I possessori della tessera Viviparchi
godono di numerosissime agevolazioni e di
sconti all’interno delle strutture ed inoltre i
ragazzi fino a tredici anni hanno l’ingresso
gratuito.
Insieme alla tessera verrà consegnata la
preziosa guida Viviparchi, con l’elenco delle
innumerevoli possibilità e occasioni per trascorrere il tempo libero insieme a tutta la
famiglia, divertendosi e risparmiando.
Chi ancora non conoscesse Viviparchi può
visitare il sito www.viviparchi.eu
>>> Per informazioni e per ritirare
GRATUITAMENTE la card e la guida
(fino ad esaurimento delle scorte) rivolgersi al proprio sportello.
In queste prime giornate invernali perchè non
approffittare di un bel fine settimana soleggiato
per trascorrere una giornata in bicicletta tra le
vigne di Franciacorta? E allora... tutti in sella, ma
prima di partire visitiamo, a Rodengo Saiano,
dove lasceremo la macchina, l’Abbazia Olivetana,
fondata dai monaci cluniacensi prima del 1050;
da non perdere in particolare nella sagrestia gli
splendidi affreschi del Romanino. Dopo la visita, ci
immettiamo sulla pista ciclabile Brescia-Paratico,
in direzione Paderno, attraversando la frazione di
Barco per arrivare a Cazzago San Martino e quindi a Rovato. Sul tratto di pista ciclabile tra
Cazzago e Rovato si incontra, in un’amena zona
collinare, l’Azienda Agricola dei Conti Terzi (per
visite: tel. 030 7721037), dove è possibile visitare
il fondo, la casa padronale e la cantina, degustando vini e prodotti locali. Lasciato Rovato, ci si dirige verso Erbusco, giungendo quindi ad Adro, dove
si può sostare nel parco del Santuario della
Madonna della Neve risalente al 1500.
Proseguiremo poi in discesa verso Monterotondo,
Passirano e Camignone, in direzione di Monticelli
Brusati e Ome qui incontriamo l’azienda Al Rocol
dove, previa prenotazione (tel.030 6852542),
potremo visitare la cantina e farci spiegare le
varie fasi di lavorazione delle uve e del famoso
metodo Franciacorta. A Ome merita sicuramente
una visita l’antico Maglio Averoldi, risalente al
1080 che fa parte di un complesso di fabbricati
ancora integri, di rilevante interesse storico.
Situato in località Grotta nella zona sud del comune, è raggiungibile, superando un ponticello
medievale denominato Poia, dalla S.P.47 che collega Ome a Monticelli Brusati. Ormai siamo pronti per il rientro, ma a Rodengo prima di salutarci
visitiamo, nella frazione Corneto, Villa Fenaroli
che edificata nel sec. XVIII è una tipica villa bresciana, caratterizzata da un corpo centrale elevato e due ali laterali più basse.
LUOGO DI PARTENZA ED ARRIVO: Rodengo
Saiano, presso il parcheggio dell’Abbazia
Olivetana.
LUNGHEZZA: 45 km
PERCORSO: Facile, con qualche breve salita.
Consigliata bici con cambio.
DA VEDERE: a RODENGO-SAIANO: Abbazia
Olivetana, Villa Fenaroli. Ad ADRO: S.Maria della
Neve A OME: il Maglio Averoldi.
Altri itinerari su www.bresciainbici.it
BCC Agrobresciano
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