03 - BCC Agrobresciano
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Agrobresciano Dicembre 2009 03 Anno IV • numero 3 Dicembre 2011 spedizione in abb. postale 70% Filiale di Brescia In caso di mancato recapito, si prega di restituire al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa. Periodico di economia e cultura locale della Banca di Credito Cooperativo Agrobresciano Dalle BCC una speranza per il futuro La filiale di Calvisano, dal 1906 al fianco della gente Il sistema dei Confidi ed il suo ruolo nel sostegno alle imprese Soci in Festa www.agrobresciano.it Agrobresciano 03 Anno IV • numero 3 Dicembre 2011 Per scriverci via posta: BCC Agrobresciano Redazione Agrobresciano Informa p.zza Roma, 17 - 25016 Ghedi (Bs) SOMMARIO 3 Dalle BCC una speranza per il futuro 4 Dal mondo cooperativo 5 Se non ora, adesso 9 La crisi infinita Agrobresciano Informa Periodico della BCC Agrobresciano Soc. Coop. 10 La filiale di Calvisano, dal 1906 al fianco della gente 12 RelaxBanking Mobile 14 Il sistema dei Confidi ed il suo ruolo nel sostegno alle imprese 16 Bollo e tassazione: cosa cambia per dossier titoli e rendite Direttore Responsabile Eugenio Travanini 18 Rischi in azienda. Assicuriamoli Progetto grafico e editing MacVirgo Associati 19 Conto Professionisti. Soluzioni per il business Stampa Litografia Gandinelli - Ghedi (Bs) 21 Agrobresciano Informa: IL SOCIO • Soci in festa • Premio allo studio 27 Mostra: Elisabetta Rossi in Triumplina 29 Con “Supercent” la solidarietà è leggera 30 Santa Maria a Quinzano. Un’antica Pieve nella piana dell’Oglio 32 Dipendenze. Ma da chi o da che cosa? 35 Iniziative in Banca 6 21 Sede, direzione e amministrazione BCC Agrobresciano Ghedi (Bs) - Piazza Roma, 17 Tel. 03090441 Autorizzazione Tribunale di Brescia n. 26/2008 del 24 maggio 2008 Tutti i diritti riservati. Riproduzione di testi e foto possibile solo dietro autorizzazione dell’Editore 30 Stampato su carta ecologica 32 EDITORIALE l’ EDITORIALE Dalle BCC una speranza per il futuro arà un anno ancora difficile quello che si prospetta. Sebbene le tensioni internazionali verso la nostra solvibilità stiano lentamente calando, grazie anche ad un migliore clima politico, la situazione italiana vista in prospettiva è certamente ancora un fattore di grande instabilità per l’Europa. I nostri problemi sono legati al nostro enorme debito pubblico (quasi 1.900 miliardi di euro) che grava su tutti noi per circa 31.000 euro a persona, bimbi compresi. Un debito così elevato si è costruito in decenni di politiche dissennate, emettendo obbligazioni statali per finanziare un livello di benessere (e una quantità di sprechi) che in realtà non ci potevamo permettere. Oggi parole come spread (vedi tabella a pag. successiva) o come EuroBund sono entrate a far parte della vita quotidiana di ognuno di noi e rappresentano tutto il male e tutto il bene della nostra adesione alla zona Euro. Da una parte infatti ogni paese dell’unione deve sottostare ad una serie di regole di equilibrio finanziario ed economico, rinunciando a parte della propria sovranità. Dall’altra però proprio queste norme tendono a creare un mercato senza disparità, contribuendo a far sì che i paesi meno virtuosi si adeguino ad un modo di fare più accorto e si dotino di politiche per lo sviluppo e per il contenimento dei costi. Cose queste che in passato non sono state fatte e che ora, tutta questa pressione finanziaria, S vuole che si faccia con urgenza. Come abbiamo recentemente ribadito all’Assemblea dei Soci «la nostra tradizione ci insegna che è più facile essere cicale che formiche, ma sappiamo anche che l'operosità della formica alla lunga premia, soprattutto nel periodo più rigido». Parole che esprimono bene sia a livello nazionale, sia a livello locale e societario ciò di cui tutti ora abbiamo piena coscienza: ci sono ormai dei limiti che ci dobbiamo imporre per stare in piedi, e li dobbiamo rispettare. A piccoli passi, abituandoci ad una maggiore sobrietà ed ad un maggiore rigore. Per ridurre il nostro debito le ricette sono risapute e poche: è necessario tagliare le spese superflue e gli sprechi della politica e dell’amministrazione statale, è necessario contrastare l’evasione che in Italia si porta via il 18% del Pil e ci colloca al secondo posto al mondo nella graduatoria internazionale guidata dalla Grecia, e soprattutto è necessario far ripartire l’economia e i consumi. Se il primo punto è una questione interna alla stessa politica, che in sostanza deve tagliare se stessa e i suoi privilegi e il secondo punto riguarda, oltre alle nostre coscienze di contribuenti e al nostro senso civico tanto bistrattato in questi anni, soprattutto la Guardia di Finanza, il terzo punto riguarda la nostra intraprendenza, la nostra volontà di creare lavoro e progetti, di confrontarci col mercato, e, alla base di tutto ciò, riguarda noi come banche. Ricordiamoci infatti che la crisi che sta Carlo Ruggeri Presidente Fabio Codeluppi Direttore Generale (continua a pag. 4) BCC Agrobresciano 3 L’ EDITORIALE (da pag. 3) mettendo in discussione un intero sistema economico in realtà iniziò come una tempesta finanziaria sui famosi prestiti subprime sfociata con la bancarotta di Lehman Brothers, una delle più grandi banche di investimento del mondo. La Lehman Brothers diventò il simbolo di quella finanza fondata solo sui numeri e non sull’economia reale. Oggi le banche DEVONO essere diverse. Niente più cicale, ma formiche dedite a favorire la ricostruzione di un modello economico più funzionale ed etico, affiancandosi a chi genera valore e valori. Le banche quindi devono essere portatrici dei principi fondanti per una nuova rinascita. In particolare devono favorire lo sviluppo locale delle eccellenze che il proprio territorio, nazionale o locale che sia, genera. E qui dobbiamo puntualizzare la “filosofia” di gestione che differenzia le BCC dalle altre banche. Le grandi banche internazionali, che in questi ultimi anni si sono affacciate in Italia, o direttamente o acquisendo banche italiane, gestiscono il risparmio raccolto sul territorio in un’ottica internazionale, privilegiando ovviamente quelle zone europee dove l’economia va bene, che non è certamente l’Italia. Stessa cosa si può dire per quelle banche italiane che gestiscono il denaro su un piano nazionale ed internazionale, favorendo i grandi investitori. Molto diversa è la realtà delle BCC, in particolare della nostra, che per spirito, filosofia di gestione e per la grande vicinanza al territorio devono e “vogliono” ritornare il denaro raccolto tra i clienti finanziando le attività e l’economia locale. In sostanza, a differenza della maggior parte delle altre banche, il solo denaro che noi utilizziamo per finanziare le eccellenze locali è quello ricavato dalla raccolta locale: usiamo le risorse del territorio per far crescere il territorio. I veri motori della rinascita sono quindi coloro che come noi, credono nei valori della nostra gente, nell’italianità come valore culturale e di patrimonio, e dimostrano con i fatti di aiutare lo sviluppo, credendo nelle idee e nella volontà di ricrescita. Fabio Codeluppi Carlo Ruggeri Direttore Generale Presidente VITA DA SPREAD Perché uno spread elevato deve spaventare? Il credit spread denota il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione e quello di un titolo privo o a bassissimo rischio preso a riferimento. Ad esempio se una obbligazione ha un rendimento del 4% ed il corrispettivo Bund Tedesco con la stessa scadenza ha un rendimento del 2% allora lo spread sarà di 4-2=2 punti percentuali, ovvero di 200 punti base. Lo spread diventa così la misura del rischio finanziario associato all'investimento cioè della possibilità del recupero del credito da parte del creditore: maggiore è lo spread, maggiore è il rischio connesso all'acquisto di titoli. Nel caso dei titoli di stato, spread elevatissimi possono condurre alla dichiarazione di insolvenza dello Stato, oppure a misure di riduzione della spesa pubblica e/o aumento della tassazione sui contribuenti. L’equazione è identica per le obbligazioni corporate (cioè quelle emesse dalle aziende: banche, industrie,ecc): maggiore è lo spread e maggiore è il rischio. Un esempio sono le nostre obbligazioni, che hanno basso spread e un relativo basso rischio di investimento, oltretutto tutelato dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle BCC. 4 BCC Agrobresciano DAL MONDO COOPERATIVO Le manovre di stabilizzazione e gli aggravi per le BCC. Per ogni milione in meno che le Bcc potranno capitalizzare, potranno esserci circa 20 milioni in meno di crediti per famiglie e imprese Le due manovre di stabilizzazione per circa 100 miliardi di euro, varate tra luglio e settembre, si riflettono pesantemente anche sulle Avv. Alessandro Azzi Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali, penalizzate due volte dalle nuove norme: come banche e come imprese cooperative. Il Decreto Legge che ha previsto l’innalzamento già dal 2011 dell’aliquota dell’Irap per banche e assicurazioni al 4,65% (+0,75%), ha prodotto per le BCC-CR un aggravio stimato per il triennio 2011-2013 in circa 48 milioni di euro. Penalizzando così soprattutto le realtà, come le BCC, che hanno contribuito a creare lavoro ed occupazione, nel solo 2010 l’occupazione media nelle BCC era cresciuta dell’1,65‘% rispetto ad una contrazione del 3,14% per il resto del sistema. Non va poi trascurato l’effetto indiretto sulle relazioni di clientela indotto dall'aumento dell’imposta di bollo applicabile sulle comunicazioni relative ai depositi di titoli e ancora, gli oneri “indiretti” derivanti dall’adeguamento alla nuova disciplina del regime impositivo dei “redditi finanziari”, nonchè dell’lva. A queste norme si è aggiunto un emendamento che,“in anticipazione della riforma del sistema fiscale", aumenta per tutte le cooperative (e dunque anche per le BCC) il prelievo impositivo ai fini lres, limitando al 63% (riduzione del 10% sulla percentuale destinata a riserva obbligatoria, ovvero il 70% per le nostre banche) la quota degli utili non rilevante ai fini impositivi.Anche in questo caso si sono effettuate stime di impatto, secondo le quali l’aggravio di imposta per il Credito Cooperativo nel biennio 2012-2013 è stimabile in circa 15 milioni di euro. L’ aggravio dei due interventi assommerebbe, quindi, a 63 milioni di euro per il periodo 2011-2013. “Si tratta - scrive Alessandro Azzi, Presidente Federcasse - di un impatto pesante e fortemente iniquo, attuandosi senza alcuna considerazione per la tutela costituzionale accordata alla cooperazione mutualistica e colpendo una realtà che ha svolto con coerenza il proprio ruolo “anticiclico” di sotegno a centinaia di migliaia di famiglie ed imprese nella crisi. Queste misure, inoltre, privano le BCC di una fonte di capitalizzazione importante, proprio in un momento in cui nell’esigenza di rispettare le nuove regole di Basilea - tutte le banche ne hanno maggiormente bisogno. Tutto ciò non potrà che riflettersi sulla capacità delle BCC di erogare prestiti a famiglie ed imprese. Abbiamo calcolato che per ogni milione in meno di capitalizzazione, le BCC rischiano di poter erogare circa 20 milioni in meno di impieghi”. Sulla scorta di queste riflessioni la Federazione Italiana ha svolto un intenso lavoro di pressione affinchè le BCC non venissero sottoposte ad ulteriori aggravi fiscali e pur avendo ottenuto da più parti interventi a favore ed espressioni di preoccupazione per l'inasprimento della tassazione per le BCC “questo sforzo e le tante energie profuse - scrive ancora Azzi - non hanno condotto al raggiungimento dell'obiettivo sperato. Non per questo cesseremo di rappresentare con forza le nostre ragioni, le ragioni di un sistema - la cooperazione nella sua interezza - che contribuisce all'8% del Pil del nostro Paese, che rappresenta 83 mila imprese ed oltre 12 milioni di soci e che è nella Costituzione riconosciuta e promossa in ragione della sua funzione, pur nella consapevolezza che tutti siamo chiamati a fare sacrifici”. FINANZA ED ETICA Se non ora, adesso Dalla consapevolezza alla scelta, dal confronto alla coerenza. Per un’etica della finanza. Leonardo Pompei Vice Direttore Generale Vicario on Andrea Gallo, prete da marciapiede come lui stesso ama definirsi, è uno dei sacerdoti più noti e più amati. Molti lo considerano una guida, un maestro, un compagno nell’accezione militante del termine. Ho da poco terminato la lettura del suo libro più recente (“Se non ora, adesso”), ove l’autore racconta episodi di vita vissuta, l’adolescenza, i suoi incontri e si appella alla voglia di reagire dei giovani e delle donne. Ma a mio avviso questa lettura offre anche lo spunto per una riflessione su temi oggi drammatici ed attuali, oltre che di più difficile risoluzione: i temi dei giovani (che ci sono) e del lavoro (che non c’è), della politica poco lungimirante e della finanza spericolata. La crisi del debito pubblico continua a creare forti tensioni sui mercati finanziari internazionali. Si rivedono al ribasso le stime di crescita e il timore di una nuova recessione diventa concreto. Tutti vorremmo sapere quale evoluzione avrà questa congiuntura, quali decisioni prenderanno le organizzazioni sovranazionali ed i governanti dei diversi paesi, cosa faranno le banche centrali, come reagiranno le borse e le opinioni pubbliche. La crisi che sta sconvolgendo l'Europa è eccezionale e va affrontata con mezzi eccezionali. Il più recente dibattito è sul Fondo Europeo (European Financial Stabilisation Fund, EFSF) costituito nel maggio 2010 dai paesi aderenti all’Unione Europea e da loro finanziato, ciascuno dei quali contribuisce in base al suo peso nella BCE (il peso dell'Italia è di circa il 18 per cento). A maggio 2013 sarà sostituito dall'European Stabilisation Mechanism (ESM). Si tratta di una soluzione forse non ancora sufficiente, tanto che si parla di ulteriori potenziamenti o anche di trasformarlo in una vera e propria banca ed il problema è che il peso di evitare il tracollo delle banche europee e dell'euro è stato finora sopportato solo dalla BCE. Dopo il disastro causato da Lehman Brothers, D escluderei che si arrivi al fallimento di altre banche. Il rischio che qualche banca "salti" in Italia come in altri paesi, è – a mio avviso molto basso.Va però ricordato che: a) le banche italiane erano più robuste delle altre al momento in cui la crisi è scoppiata (quasi quattro anni fa), ma da allora molte cose sono cambiate; b) assistiamo ad una recrudescenza della crisi e chi si era illuso che il peggio fosse già alle spalle si è dovuto ricredere. L'economia mondiale sta rallentando e qualcuno teme addirittura una recessione e questo amplifica i problemi finanziari; c) il problema sul tavolo oggi è la crisi europea: il timo- la sede della BCE a Francoforte re di un default della Grecia ha determinato il "contagio" ad altri Stati europei. Sono quindi saliti i differenziali di tasso (spread) richiesti dagli investitori per comprare titoli pubblici di questi paesi. Gli spread italiani si trovano ormai da mesi costantemente sopra i 4 punti. Lo Stato italiano paga cioè, per i nuovi debiti, oltre 4 punti percentuali più della Germania; d) in questa situazione le banche italiane si trovano in grande difficoltà. Vedono aumentare le perdite sui titoli posseduti, devono sopportare costi di raccolta che salgono pro- BCC Agrobresciano 5 FINANZA ED ETICA porzionalmente all'aumento degli spread del Tesoro e fronteggiare aumenti delle sofferenze sui crediti erogati. La soluzione del problema deve passare per interventi finalmente risolutivi, tesi ad arginare una crisi che rischia di travolgere l'euro e l'intera costruzione europea. Ma anche per un'azione di governo capace di rilanciare finalmente un'economia che negli ultimi 12 anni è cresciuta complessivamente solo del 2,7 per cento e che, secondo le previsioni del Fondo Monetario, accumulerà altri due punti di ritardo nei prossimi due anni. Non ci possono essere banche robuste in un'economia stagnante. Ecco perché non ci si deve limitare a ricette finanziarie, che poco hanno a che fare con l’economia reale e le persone. L’economia italiana è strozzata dalla politica o, per meglio dire, dalla non politica. L'economia reale del Paese soffre una crisi irreversibile: le imprese chiudono per mancanza di ordini in un mercato interno sempre più asfittico, sempre più al palo e sempre più gravato di costi vecchi e nuovi. Tutti pretendono: Stato, Regioni, Provincie e Comuni; tutti hanno necessità di risorse. Che dovrebbe fare la politica? Ridurre i suoi costi e privilegi ed affrontare le non più dilazionabili riforme strutturali. Se l'economia reale non riceve sostegno, se non saranno meno le imposizioni sul reddito fisso e più su quello parassitario rischiamo la pace sociale. Pensate: 450 miliardi di Euro, in dieci anni, di evasione fiscale. Siamo l'ultimo Paese in Europa per quanto riguarda la percentuale di recupero dell'evasione fiscale; negli altri stati tale percentuale varia dal 40% al 90%. I soldi recuperati dall'evasione devono servire per abbassare la pressione fiscale. L’ Italia attualmente ha una pressione fiscale (calcolata in pil/entrate fiscali) che è la terza al mondo. Siamo sul podio con i paesi scandinavi, ma non abbiamo i servizi di Svezia e Norvegia. Quindi recupero dall’evasione fiscale e conseguente minor imposizione sulle attività produttive. Ma anche una migliore gestione del denaro pubblico: anche i 60 miliardi annui per la corruzione sono soldi che restano nell'economia. Ed anche i 150 miliardi annui della criminalità organizzata (Fonte: Radio 24 Il Sole 24 Ore). Non conosco modi geniali per rilanciare l'economia nazionale, ma gia' sarebbe qualcosa rilanciare l'economia locale, con regole adatte alle piccole imprese senza costringerle 6 BCC Agrobresciano ad adeguarsi - spesso con costi esagerati alle regole valide per le grandi aziende. Sono assolutamente convinto che una società che è contemporaneamente carnefice e vittima di se stessa non possa andare molto lontano. La riforma del sistema bancario, spronato dai continui scossoni a livello di finanza internazionale, coinvolge anche le BCC, alla ricerca di contromisure per rafforzarsi. Anche le BCC potrebbero incontrare qualche difficol- vari livelli (“Tier”). Il timore che la rigidità delle regole crei più forti vincoli alla concessione del credito e quindi alla ripresa economica, da noi in Italia particolarmente debole, è reale. Le Banche di Credito Cooperativo costituiscono ancora il segmento preponderante dell’universo bancario italiano, soprattutto in quei contesti territoriali che per caratteristiche socio-economiche vengono disertati da altre tipologie di banche: dal Sud Italia alle tà, in un futuro nemmeno tanto lontano, per allinearsi e mantenersi nei requisiti richiesti e perciò si sforzano di ottenere quei volumi dimensionali che consentano loro di affrontare senza particolari patemi e rigidità (proprio nell’erogazione di finanziamenti ai loro clienti) le capitalizzazioni imposte. Gli accordi di Basilea prevedono un progressivo innalzamento della sicurezza per le banche, verso una composizione più qualificata del capitale per affrontare le bufere finanziarie e la speculazione internazionale, con coinvolgimento di amalgama di capitale a aspre zone montagnose del Trentino Alto Adige, in un microcosmo fatto di piccole imprese a conduzione familiare, agricoltori, artigiani, giovani, famiglie. Una volta presa coscienza dei propri limiti e della necessità di adeguarsi al mutato contesto economico, l’unica strada perseguibile è il recupero dell’identità cooperativa, un esercizio che equivale a saper innovare senza snaturarsi, puntando verso un’evoluzione su due livelli: 1) a livello interno, declinare in chiave moderna il principio di “mutualità senza fini di speculazione privata” con politiche di gestione coerenti con la mission di un’azienda sul mercato e quindi con il profitto etico; 2) a livello esterno, lavorare al raggiungimento di una effettiva coesione del Credito Leonardo Pompei Cooperativo, che si traduca, sia a livello locale che nazionale, in politiche di indirizzo e di governance comuni. Ma nono solo: anche in assetti organizzativi, informatici ed operativi più snelli ed efficienti. L’applicazione coerente della mission delle BCC richiede investimenti consistenti in risorse umane e in tempo dedicato alla conoscenza delle comunità locale, oltre ad una certa inclinazione a lavorare in rete con gli enti territoriali, per intercettare bisogni di qualsiasi natura e tradurli in progetti di sviluppo. Essere autenticamente banche del territorio può quindi rivelarsi un compito arduo e costoso. Spesso le piccole banche hanno performance migliori delle grandi, sia in termini di redditività che di crescita del portafoglio. Questo miglior risultato non sembra essere dovuto a momenti transitori – assestamento di altre banche in seguito a processi di concentrazione – ma piuttosto a elementi strutturali, quali il relationship lending: la scelta creditizia basata sulla conoscenza diretta dei propri clienti permette di tenere sotto controllo il livello di rischio, pur mantenendo buoni livelli di redditività. In ragione della propria natura, le BCC possono giocare un ruolo di regia territoriale, scegliendo dove indirizzare le risorse, applicando criteri avanzati di merito creditizio nella selezione delle proposte, partecipando attivamente con gli altri attori locali alla definizione di iniziative che favoriscano lo sviluppo dell’intero territorio. Eppure, la scelta più comune rimane quella di operare con la stessa ottica di un banca tradizionale, per poi destinare parte degli utili ad azioni di beneficenza. Tuttavia questa strategia non crea valore aggiunto: qualsiasi banca è in grado di fare altrettanto, con risorse economiche superiori perché direttamente proporzionali alla dimensione. Nel caso del credito cooperativo italiano, la posta in gioco è molto alta e riguarda il futuro del principio di mutualità, in un contesto sociale e di mercato profondamente mutato rispetto ai presupposti originari. Data in generale la piccola dimensione delle imprese italiane, non esiste una “nicchia protetta” dove le BCC possono muoversi al riparo dalla concorrenza: le grandi banche nel nostro paese si trovano ad operare nello stesso mercato delle piccole. A maggior ragione, se il campo d’azione è lo stesso, diverse e distintive devono essere le strategie d’azione. Serve fare “sistema” e mettere a fattor comune le esperienze di tutti, raggiungere una massa critica che coniughi le ragioni di bilancio con i principi ispiratori del cooperativismo. Solo attraverso una combinazione sistemica di tutti gli elementi in gioco si riuscirà sia ad evitare pericoli di “credit crunch” dovuti all’applicazione rigida delle nuove normative sia ad attivare un’offerta che sia in linea con i fabbisogni delle PMI. Chi potrà cogliere, dal lato dell’offerta, tale opportunità di mercato? Molto dipenderà dalla dimensione e quindi dal livello di redditività che le Banche di Credito Cooperativo potranno raggiungere. Ma anche e soprattutto dalla consapevolezza che vanno fatte scelte di metodo, magari impopolari, ma che si sforzino di superare le necessità contingenti. Dalle questioni macro, dalla situazione del nostro Paese sino alle prospettive per il Credito Cooperativo ed al desiderio di una nuova politica, resta centrale la persona e la ricerca continua di equilibrio pur nel quotidiano mutare. Si chiama “gestione del cambiamento”. Don Gallo sostiene che «illegale è la miseria» e mostra come «in una società dominata dal signore Denaro e giocata sulla competizione globale, il primato delle relazioni è una necessità assoluta e urgente». Prima viene l’etica, poi la fede. Anche in famiglia, nella strada, sul lavoro. Ogni giorno. Adesso. Nato a Milano nel 1961, il dottor Leonardo Pompei – dopo il diploma di Maturità Scientifica – si laurea in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, con specializzazione in Economia delle Aziende di Credito. Durante gli anni universitari, vince una borsa di studio indetta dalla Mondadori e svolge uno stage presso una agenzia di pubblicità e marketing di Milano. Subito dopo la laurea, viene assunto da Ipsoa Editore, leader nel settore dell'informazione specializzata in ambito giuridico, fiscale ed amministrativo, ove ricopre per circa un anno il ruolo di junior product manager nell’area marketing di Ipsoa Scuola d’Impresa. Successivamente, viene assunto dalla Banca Agricola Milanese (ora Banca Popolare di Milano), ove rimane per circa un anno operando in una filiale del capoluogo milanese. Passa quindi alla Banca Agricola Mantovana, ricoprendo ruoli operativi fino ad assumere la titolarità di diverse filiali, sempre con crescenti autonomie di delibera e gestione delle risorse. Dopo la fusione della Banca Agricola Mantovana nella Banca Monte dei Paschi di Siena, nel 2006 viene incaricato di sovrintendere, in qualità di responsabile, l’ufficio preposto al monitoraggio delle posizioni affidate, con presidio della qualità del credito e diretto riferimento alla Direzione Crediti, prima presso l’Area Brescia e quindi presso l’Area Sud Ovest di Milano. Il suo percorso professionale lo porta anche ad operare presso la Sede della ex Banca Nazionale dell’Agricoltura a Roma nonché presso la Sede della Banca Antonveneta a Padova, con ruolo di formatore nell’ambito della fusione delle due banche nel Gruppo Montepaschi. Dopo un periodo presso la Direzione Crediti di Banca MPS a Siena e quindi presso l’Area Territoriale Nord Ovest di Milano (sempre nell’ambito della qualità del credito), nel gennaio scorso viene assunto dalla BCC Agrobresciano e, dal 21 giugno 2011, ricopre il ruolo di Vice Direttore Generale Vicario della Banca. BCC Agrobresciano 7 LA CRISI E LE BANCHE La crisi infinita Solo lavorando tutti insieme si potrà uscire dal tunnel o insieme cadremo di Claudio Binotto L a situazione economica del Paese è sotto gli occhi di tutti, non passa giorno in cui telegiornali, giornali, riviste non parlino della situazione drammatica nella quale l’Italia insieme all’Europa (e non solo) si trova a causa della crisi che, da finanziaria, è diventata economica e poi ancora “di fiducia”. Mentre stendo queste note il Governo Berlusconi sotto l’incalzare di quasi tutta la realtà economica, sociale, religiosa del Paese e della comunità economica mondiale ha dato le dimissioni e l’incarico di formare un nuovo Governo è stato assegnato al Dott. Mario Monti. Personaggio conosciuto per le sue grandi capacità professionali e per essere ben accreditato presso la comunità internazionale. A lui probabilmente, verrà affidato l’ingrato compito di realizzare quelle “riforme strutturali” di cui l’Italia ne ha tanto bisogno e che la politica non è stata in grado di portare avanti e riportare il nostro Paese sulla scena internazionale per riacquistare quel ruolo che certamente le compete per la sua capacità e per la sua storia. L’auspicio è che tutto ciò avvenga in tempi relativamente brevi e che al più presto torni ad essere la politica a governare la Nazione forte del consenso popolare ottenuto con democratiche votazioni. In questo contesto le Banche (e anche questo è altrettanto noto) sono entrate nel vortice delle difficoltà. La mancanza di fiducia fa sì che, tra loro, si prestino pochi fondi innescando la ben conosciuta carenza di liquidità e costringendo gli stessi Istituti di Credito a raccogliere sul mercato denaro a tassi mano a mano crescenti, in un contesto concorrenziale, oltretutto, “ inquinato” dagli alti tassi offerti dai Titoli di Stato. Alti tassi causati, ancora una volta, dalla mancanza di fiducia che lo Stato stesso, si è guadagnato sulla scena internazionale. Poiché le Banche raccolgono e prestano denaro, se il costo della raccolta aumenta, aumentano anche i tassi sugli impieghi ovvero i tassi che la clientela paga per avere credito. E questo vale sia per i privati, sia per le imprese. Tutto questo causa degli effetti che naturalmente non fanno altro che avvitare la crisi su se stessa: coloro (i privati) che hanno liquidità tenderanno a depositarla presso gli Istituti di Credito che offriranno maggiori tassi, le imprese invece che necessitano di finanziamenti pagheranno dei tassi sempre maggiori alzando il costo degli oneri finanziari e, quindi, le imprese stesse tenderanno a procrastinare, spesso, gli investimenti in tempi migliori. Con l’effetto perverso che la crisi si auto-alimenta. E allora, che fare? Come comportarsi? Credo che mai come ora occorre essere coscienti del momento che stiamo attraversando ed essere pienamente consapevoli che dal tunnel o si esce tutti insieme o tutti insieme cadremo nel baratro. Occorre una forte lucidità mentale che ci permetta di tradurre nel concreto ciò che dicono tutti ovvero che dobbiamo anteporre ai nostri interessi personali quelli del futuro del nostro Paese (Italia) e del futuro della nostra realtà locale (il bresciano e il basso bresciano). Per quanto ci riguarda occorre la consapevolezza dell’importanza che ha avuto e che avrà ancora sul territorio la nostra Banca, la BCC Agrobresciano che per vocazione è attenta e presente sul territorio per sostenerne l’economia locale. Occorre che tutti noi si sia capaci di rinunciare a qualcosa oggi per avere di più domani. Nella situazione attuale in cui sembra che l’unica leva in grado di far girare il mondo sia esclusivamente l’interesse privato (“quanto mi dai se io deposito?”), occorre essere consapevoli dell’importanza che riveste per l’economia locale la presenza di una Banca di Credito Cooperativo come la BCC Agrobresciano. In questi 115 anni di storia quanto ha contribuito la presenza della nostra Banca per distribuire maggiore benessere? Moltissimo. Quante aziende devono la loro prosperità alla fiducia ricevuta dalla BCC Agrobresciano? Molte. E tutti noi sappiamo che un’economia florida si fonda su aziende sane ed aziende sane portano posti di lavoro e, pertanto, benessere per le famiglie. E’ bene quindi che tutti noi non ci lasciamo catturare in questi anni di crisi dalle facili sirene del rendimento fine a stesso, per quanto importante esso sia, per convincerci che mai come ora è preferibile rinunciare (anche se non è detto) a qualche punto percentuale di rendimento se questo permette alla BCC Agrobresciano di essere maggiormente competitiva, di poter continuare ad erogare credito a condizioni relativamente di favore per le aziende perché nel tempo questo porterà certamente maggiore benessere sul territorio per noi e per i nostri figli. BCC Agrobresciano 9 LE NOSTRE FILIALI La filiale di Calvisano, dal 1906 a fianco della gente La presenza della nostra banca a Calvisano risale al lontano 1906 quando ancora ci chiamavamo Cassa Rurale. Da allora abbiamo fatto tanta strada e sempre al fianco delle persone di Eugenio Travanini uasi quarant’anni fa le Casse Rurali di Ghedi, Fiesse e Calvisano si fondevano dando vita alla “Cassa Rurale ed Artigiana di Ghedi, Calvisano e Fiesse” è quindi a quel lontano 1972 che possiamo far risalire l’apertura di una tra le nostre più storiche filiali, che dal 1997 trova sede nell’attuale immobile di via Roma. Dal maggio dello scorso anno a guida di questa nostra filiale c’è Marcello Saracino, ragioniere, sposato, un figlio, la passione per la pesca, la buona tavola e il ballo liscio. Lo abbiamo incontrato in una nebbiosa giornata di inizio autunno nella bella e storica sede della banca (vedi scheda alla pag. successiva). “La presenza della nostra BCC nel comune di Calvisano - ci dice - è un’istituzione tra le più radicate perchè, oltre al fatto che come BCC operariamo ormai quasi quarant’anni a fianco delle famiglie e delle attività produtti- Q ve, la presenza della Cassa Rurale, cioè della nostra banca prima della definizione di Banca di Credito Cooperativo, con i suoi principi mutualistici e solidali, risale a Calvisano al lontano 1906 quando veniva fondata la “Cassa Depositi e Prestiti in Calvisano”. Calvisano è un paese importante della bassa bresciana; di origini medioevali, ha un territorio molto vasto, tre frazioni (Malpaga, Mezzane e Viadana) e conta oggi circa 8750 abitanti. La principale attività svolta (circa il 60% dell’economia) è quella agricola in particolare l’allevamento di suini e bovini per la produzione di latte e carne. Importante è comunque anche l’attività manifatturiera che conta diverse realtà di tutto rispetto, come le Acciaierie di Calvisano a cui è collegata (ne usa le acque calde) l’Agroittica Lombarda uno dei maggiori produttori europei di caviale, o come la Vaia Car una tra le più importanti imprese nel campo dell'agricoltura meccanizzata e nel settore dell'industria ferroviaria a livello nazionale di cui moltissimi dipendenti hanno un conto presso la nostra filiale. “Negli anni - ci dice Saracino - la filiale ha fortemente accompagnato le varie attività nella loro fase di crescita assumendo sempre più un ruolo di primaria importanza sul territorio come volano di sviluppo. D’altra parte, se abbiamo sempre rivolto un occhio di riguardo alle imprese, specie alle piccole come tradizione per le BCC, non è mai venuta meno - continua Saracino - la nostra attenzione verso le famiglie, in particolare in questi ultimi tempi di crisi. Proprio a causa della crisi stiamo sostenendo le famiglie mediante finanziamento ed anticipo della cassa integrazione per i dipendenti delle aziende in crisi, senza far pagare alcun interesse o altra spesa”. Ma una comunità non è fatta di sola economia. La crescita di un paese e il benessere dei suoi abitanti si misurano anche dalle attività sportive, ludiche e sociali che in esso si sviluppano alla quantità delle Associazioni volontarie che in esso operano. La nostra banca anche a Calvisano non è venuta meno ai sui impegni con la Comunità; costante si è dimostrato, nel tempo, il sostegno economico alle società sportive, come per esempio il rugby (di cui con orgoglio sponsorizziamo il successo) e il calcio, e soprattutto siamo un I collaboratori che lavorano nella filiale di Calvisano: da sinistra: Roberto Bresciani, Francesca Gavazzi, Luca Lanzini, Claudia Gaboardi, Fabio Roda, Marcello Saracino, Direttore della Filiale - Matteo Simoncelli, Monica Codinotti. 10 BCC Agrobresciano La Filiale di Calvisano I DATI DELLA FILIALE CALVISANO Data di apertura come Cassa Depositi e Prestiti nel 1906 n. Clienti n. Soci Raccolta diretta Raccolta indiretta impieghi (in milioni di euro) 2.695 555 91 milioni di Euro 17,5 milioni di Euro 62 milioni di Euro Interventi socio-solidali nel 2010 n. 21 richieste di contributi per euro 20.000 circa. Nel corso del corrente anno, finora, ha erogato euro 17.540 a 18 richieste. Una sede ricca di storia È un bel palazzetto nell’antico centro storico di Calvisano, quello che ospita la filiale di questa interessantissima cittadina della Bassa presso il Chiese che, accanto alla sua tradizionale vocazione agricola, sta ora sempre più sviluppando la vocazione turistico-culturale. Tra i portici del centro, nella angusta, ma suggestiva via centrale, a pochi passi dalla torre civica che è a guardia dell’antica cerchia muraria, tra i portici di impronta medioevale, emergono alcuni costruzioni del primo Novecento. Su di una l’insegna della BCC Agrobresciano che si accampa sulla facciata che ha l’eleganza semplice di un liberty senza troppi partner affidabile dei vari progetti portati avanti dalla Proloco e dall'Istituto Comprensivo di Calvisano operanti nelle più svariate attività culturali e sociali a favore della nostra gente. Nell’ultimo triennio abbiamo erogato oltre 60.000 euro alle varie richieste di contributo, di cui circa 17.500 nei primi 10 mesi di quest’anno, a conferma che anche con la crisi il nostro sostegno alla comunità non è venuto meno. Sottolinea il rag. Saracino “possiamo dire che questa filiale sta veramente lavorando per la gente del territorio, sta offrendo servizi ed assistenza finanziaria alle persone che trovano allo sportello puntuale risposta alle loro esigenze, i nostri clienti, in costante aumento, trovano ascolto, competenza e disponibilità anche in questo momento di pesante crisi sistemica”. E proprio l’ascolto è uno dei fiori all’occhiello: da noi i clienti trovano sempre risposte cordiali e veloci, e un personale esperto e preparato. La filiale, come si evince dalla tabella qui di lato, è una delle più attive tra le nostre filiali, con ben 2.695 clienti che se rapportati alla popolazione fa pensare che quasi tutte le famiglie di Calvisano abbiano un conto con noi. Grande è poi anche l’adesione alla compagine sociale, infatti con 555 Soci la filiale detiene oltre l’11% della totalità dei Soci della nostra banca. Anche la raccolta di denaro tra i Clienti è, nonostante la crisi, sostenuta con circa il 9% dell’intera raccolta della nostra banca. Una filiale storica quindi, ma anche molto ben radicata sul territorio e apprezzata dalla clientela. fronzoli, con belle inferriate in ferro battuto, tipiche degli anni Venti-Trenta del secolo scorso. Il Palazzo era in origine di proprietà della famiglia Teruzzi, che aveva qui un negozio di ferramenta. La filiale, fino a poco più di un decennio fa era nella palazzina di fronte, costruita direttamente sugli arconi antichi. L’edificio in cui è oggi la filiale è disposto su tre piani, tutti elegantemente ristrutturati alcuni anni fa, rispettando l’eleganza delle costruzione originaria, che si rileva già al piano terra, dove sono allogati gli sportelli per il pubblico, e si rivela ancor più al “piano nobile” dove un ampio salone centrale, affrescato con motivi floreali, riceve copiosa e naturale luce dai lucernari, ponendo in risalto l’eleganza delle tonde colonne portanti finite a stucco veneziano. Sono ambienti di sobria raffinatezza, con ampi spazi disponibili, un gradevole ambiente per chi vi lavora e per i clienti. (a.z.) BCC Agrobresciano 11 NUOVI SERVIZI UN LIBRO AL GIORNO RelaxBanking Mobile RelaxBanking su smartphone, tablet e i PC: libertà sempre e ovunque Santelle di Brescia di Costanzo Gatta Fotografie di Lella Viola. Diventa libro un viaggio di Costanzo Gatta lungo le strade di Brescia. Con spirito da cronista puntiglioso, quale è stato ai tempi del quotidiano milanese «La Notte» di Nino Nutrizio, l’autore, uno tra i più apprezzati e conosciuti giornalisti e scrittori bresciani, si è mosso alla ricerca delle sacre edicole, antiche e recenti. Non è uscito dai confini della città ma, in compenso, non si è limitato alle santelle che sono sotto gli occhi di tutti. Ha scovato le più nascoste, quelle ormai rovinate dal tempo o dall’uomo, quelle sperdute in viuzze trascurate dal traffico di oggi. Mentre Lella Viola fotografava capitelli e tabernacoli (spesso in condizioni impossibili), l’autore prendeva appunti e chiedeva notizie, non scordando di sentire gente del popolo desiderosa di riferire storie vere e leggende. Gatta ha affrontato la ricerca con la stessa pazienza con cui, in passato, ha frugato in archivi pubblici e privati prima di costruire pièces di teatro-documento molto rappresentate. Gli appunti, raccolti in questo volume di 200 pagine, sono ora a disposizione di chi, un giorno o l’altro, voglia vedere con i propri occhi questi deliziosi «segni del sacro»; sono anche una traccia per lo studioso che intenda iniziare una ricerca o approfondire queste annotazioni. Il lavoro viene accolto nella neonata collana «Città sotto la lente» dell’editrice La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori. www.lacompagniamassetti.it 12 BCC Agrobresciano di Luisa Manuini a crescente diffusione dei servizi di Home Banking, legata alla necessità di accessi rapidi, versatili e sicuri, ha conosciuto in questi ultimi anni incrementi esponenziali, sia nel numero di accessi sia nelle disposizioni effettuate tramite canale telematico. Ormai da tempo il nostro servizio di RelaxBanking viene apprezzato, oltre che dalle imprese produttive, anche da privati, che, vinte le reticenze iniziali, condividono la semplicità e l’economicità innescate dall’utilizzo di tale canale. L’informatizzazione, vissuta dalle aziende come necessità legata all’affermazione della propria competitività, è un processo che si è trasferito anche all’interno delle mura domestiche e trova nei privati degli interlocutori preparati ed esigenti, pronti ad abbracciare nuove funzionalità atte ad ampliare le loro possibilità operative. Questo costituisce stimolo, da noi sempre raccolto, di costante crescita ed aggiornamento della procedura, che oltre all’affinamento delle modalità operative ed al mantenimento sulla base delle nuove normative, ci ha portati alla ricerca di nuovi canali operativi. E’ quindi con orgoglio che presentiamo la nuova piattaforma di “RelaxBanking Mobile”, alla quale tutta la nostra Clientela di RelaxBanking verrà automaticamente abilitata. Questa nuova funzionalità consente di accedere al RelaxBanking tramite videate ottimizzate per le nuove apparecchiature alternative al personal computer, quali smart phone, L Videata del menù di accesso di RelaxBanking Mobile tablet e iPC, consentendo una navigazione “leggera e funzionale”, pur mantenendo l’intera operatività offerta dalla piattaforma classica. La compatibilità è garantita con i principali sistemi operativi (ios, android, windows phone, blackberry os, symbian, bada), e cellulari attualmente commercializzati. Ora è veramente il caso di dire SEMPRE e OVUNQUE, ma non solo, dato che la veste grafica riscontra le semplificazioni operative richieste dalla “legge Stanca (2004)”, consentendo una confortevole interazione anche a persone con handicap visivo: per questo la nuova piattaforma sarà consultabile anche da personal computer, in alternativa alla classica, su richiesta dell’utente in fase di accesso. NULLA CAMBIA, le credenziali di accesso rimarranno le medesime, consentendo la fruizione di entrambe le modalità operative; semplicemente ora la tua banca è sempre con te, consentendoti di operare anche quando come dirigente di azienda ti trovi in viaggio di lavoro, o come privato sei fuori casa per un meritato riposo. RELAXBANKING Tutti al computer per imparare a usare la tua banca on-line La BCC organizza incontri per avvicinare al nostro Relax Banking i Clienti con poca dimestichezza con i sistemi informatici. ono già molti i nostri Clienti che quotidianamente operano con il RelaxBanking e hanno avuto l’opportunità di collaudare ed apprezzare la semplicità operativa nella gestione dei vari pagamenti, senza sottovalutare, tra l’altro, la convenienza economica del nostro servizio. Tuttavia, siamo anche consapevoli che molti dei nostri Clienti hanno una scarsa dimestichezza con l’informatica, per questo motivo abbiamo impostato un supporto formativo con corsi di formazione gratuiti e pubblici dove risolvere dubbi e gettare le basi perché tutti i nostri Clienti, anche i “refrattari” all’uso del computer sperimentino direttamente la facilità di utilizzo del nostro sistema informatico. Nei mesi di Ottobre e Novembre scorsi abbiamo organizzato dei corsi per le Famiglie e per le Imprese che hanno riscosso grande successo: i Clienti partecipanti hanno seguito i corsi con molta attenzione ed interesse, riuscendo in poco tempo a togliersi i dubbi e le S curiosità sul servizio telematico. Sulla scia di questa positiva esperianza proponiamo altri due corsi che si terranno il prossimo gennaio. I corsi si terranno presso il SIAB a GHEDI in Piazza Roma 34, nelle seguenti date: Per le Imprese Venerdì 13 gennaio 2012 alle ore 15:00 Per le Famiglie Sabato 21 gennaio 2012 alle ore 09.00 PER SAPERNE DI PIU’ Coloro che fossero interessati a partecipare agli incontri devono compilare il coupon riportato qui sotto, ritagliarlo e consegnarlo alla Filiale di competenza, o spedirlo via fax al numero 0309058565. Oppure mandare una e-mail a: [email protected] indicando come oggetto ISCRIZIONE CORSO e riportando i dati del coupon qui sotto. Corso per l’uso di RelaxBanking Richiesta di iscrizione al Corso gratuito di RELAXBANKING, che si terrà presso il SIAB a GHEDI in Piazza Roma, 34. Compilare il coupon e portarlo nella propria Filiale o spedirlo via fax allo 0309058565 Ci riserviamo la facoltà di modificare o annullare le date qualora non si raggiungesse un numero sufficiente di partecipanti. Nome ………………………………………………….… Cognome ……………………………………. Ragione Sociale (se azienda) …………………………… Indirizzo e-mail ………………………………….. Tel. ………………………………………… Cliente della filiale di ……………………………………… Iscrizione al corso di RelaxBanking IMPRESA che si svolgerà in data 13/01/2012 - ore 15:00 Iscrizione al corso di RelaxBanking FAMIGLIA che si svolgerà in data 21/01/2012 - ore 9:00 Data ……………………………….. Firma ……………………………….. BCC Agrobresciano 13 NOVITA’ IN BANCA CULTURA LOCALE Il sistema dei Confidi ed il suo ruolo nel sostegno alle imprese I consorzi fidi (Confidi) sono istituzioni finanziarie alle quali piccole e medie imprese possono associarsi per accedere al credito con maggiore facilità a condizioni più vantaggiose. di Francesco Franzoni l 2010 ha rappresentato, sotto molti aspetti, un anno di svolta per il sistema del credito sia a livello nazionale che internazionale. Il cambiamento ha riguardato da vicino anche il sistema delle garanzie, con una ulteriore spinta verso la complessiva ridefinizione del ruolo, struttura, operatività e gestione dei Confidi e dei Fondi di Garanzia. Durante la recente crisi finanziaria, i Confidi ed il Fondo Centrale di Garanzia hanno giocato un ruolo importante, in quanto, con uno sforzo notevole nel rilascio di garanzie, hanno consentito a molte I 14 BCC Agrobresciano aziende di ottenere credito in una fase dove le fonti di finanziamento si sono assottigliate. Ecco che capire chi sono, quali aspetti, quali prospettive e ruoli svolgono nella catena della concessione del credito è significativo per un loro coinvolgimento quale partner importante per una condivisione del rischio. Negli anni precedenti il ruolo dei Confidi veniva enfatizzato soprattutto per l’azione svolta a favorire l’applicazione di tassi di interesse più bassi rispetto a quelli che normalmente l’impresa poteva ottenere presso il sistema creditizio. Recentemente l’approccio è cambiato in quanto il Confidi ha assunto un maggior rilievo ai fini della concessione del credito e l’applicazioni delle condizioni (minime o massime) avviene sulla valutazione del merito di credito ovvero sulla “qualità dell’azienda” nel suo complesso. Anche la ns BCC recentemente ha rivisto in tale ottica l’utilizzo delle deleghe e dei tassi applicati a tali operazioni. Sostanzialmente i confidi (consorzi fidi) sono delle istituzioni finanziarie che affiancano e supportano le PMI ai fini dell’accesso al credito bancario attraverso l’erogazione di servizi quali la concessio- Novità in banca ne di garanzie con proprie valutazioni del merito di credito e l’affiancamento negli adempimenti burocratici relativi al processo di verifica. Solitamente i Confidi sono espressione di associazioni di categoria o soggetti legati ad enti pubblici, come Camere di commercio o Regioni, dai quali ricevono direttamente contributi ed agevolazioni o attraverso i quali ottengono in maniera indiretta accesso a fondi di controgaranzia. Uno degli strumenti principali utilizzati dalle locali CCIAA è stato il “Confiducia” che Unioncamere Lombardia, in parthnership con la Regione Lombardia, ha attivato per arginare gli effetti della crisi e per facilitare l’accesso al credito delle PMI. La forma societaria più frequente per i confidi è quella di consorzio o cooperativa, di conseguenza i clienti per accedere ai servizi devono associarsi in cambio del pagamento di una commissione e di un contributo a fondo rischi. A seguito della emanazione di Leggi e Decreti, in questo ultimo periodo si è avviato un processo di profonda trasformazione che li ha portati ad un processo di riorganizzazione mediante la ripartizione degli stessi in tre diverse tipologie e precisamente: banche di garanzia collettiva fidi, Confidi vigilati iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 TUB ed “altri Confidi” (cosi detti Confidi 106). Le norme emanate hanno accelerato i processi di aggregazione riducendo nel contempo la segmentazione del mercato e dando vita a strutture di Confidi che operano oltre le tradizioni regioni geografiche e settoriali. Questa trasformazione, ha portato però benefici per le banche finanziatrici e per le PMI, grazie alla mitigazione del patrimonio assorbito dagli Istituti di Credito, ai fini di vigilanza a seguito della loro trasformazione in “Vigilati 107”. Il fondo di garanzia, invece, è uno strumento finanziario che agevola le PMI emettendo una garanzia per consentire loro l’accesso al finanziamento esterno di Istituti di credito, a fronte di una commissione che copra i rischi e i costi amministrativi e di gestione. Lo strumento della garanzia è tipicamente impiegato da nuove imprese in fase di avvio e società innovative e in rapida crescita. A differenza dei prestiti agevolati, concessi a tassi inferiori alla media di mercato, i fondi di garanzia non concedono contributo in denaro, bensì offrono una agevolazione sotto forma di garanzia. nel caso di mancata restituzione del capitale da parte dell’impresa.. I fondi di garanzia possono essere gestiti CONFIDI CONVENZIONATI CON LA NOSTRA BANCA Cooperativa fidi e garanzia del credito per gli artigiani e piccole imprese della Regione Lombardia Scrl (Artfidibrixia) Confapi Lombarda Fidi Sc Federfidi Lombarda Sc SVILUPPO ARTIGIANO Sr (Ex Fidimpresa) Ascomfidi Scrl Assopadanafidi - C.L.A.A.I. Cooperativa Artigiana di Garanzia Italia Com-fidi Scrl (Ex Eurofidi) Confidi Lombardia Sc Consorzio SIAB FIDI A.SVIFIDI Scrl CO.F.A.L. Consorzio Fidi Agricoltori Lombardi CreditAgri Italia (Agrifidi) Artigianfidi Confcooperfidi Eurofidi Sc CONFIDI PROVINCE LOMBARDE Sc FIDICOM1978 Via Cefalonia, 66 25124 Brescia Via F. Lippi, 30 25134 Brescia Via Piccinni, 3 20131 Milano Via Orzinuovi, 3 25125 Brescia Via della Posta, 9 25121 Brescia Via Lecco, 5 25121 Brescia Via Orzinuovi, 28 25126 Brescia Via Salgari, 6 25125 Brescia Via Cefalonia, 56 25124 Brescia Piazza Roma, 34 25016 Ghedi BS Via Olivetti, 17 26013 Crema (CR) Via Creta, 50 25124 Brescia Via S.Zeno, 67/69 25124 Brescia Via Learco Guerra,13 46100 Mantova Via XX Settembre, 72 25121 Brescia Via Cipro, 1 25124 Brescia Via Cefalonia, 50 25124 Brescia Via 24 Maggio, 2 15121 Alessandria dall’Unione europea oppure, a livello nazionale, dallo Stato o dalle singole Regioni attraverso l’utilizzo le somme stanziate nel bilancio di una istituzione o pubblica amministrazione e messe a disposizione per la garanzia dei finanziamenti richiesti alle banche dalle imprese o altri soggetti pubblici e privati. I vantaggi offerti dai fondi di garanzia sono, per le imprese, la possibilità di accesso al finanziamento con migliori condizioni rispetto a quelle di mercato e, per gli istituti finanziari, la condivisione del rischio col Fondo di garanzia, che di fatto lo riduce e favorisce la crescita della concessione di credito da parte del settore privato. La nostra BCC segue con particolare interesse e pieno coinvolgimento questa delicata fase di passaggio e maturazione del sistema “Garanzie” attrezzandosi anch’essa con strumenti che possano permetterle di svolgere un’operatività efficiente e affidabile. Nel corso dell’anno è stata migliorata l’organizzazione interna al fine di permettere alla nostra Rete di seguire in maniera più puntuale e precisa il comparto, così che possa operare con maggiore conoscenza e efficienza con i vari soggetti Confidi. Inoltre, è in corso, con la piena collaborazione della Federazione Lombarda, la rivisitazione di tutte le convenzioni riguardanti i Confidi ed in particolare per quelli oggetto di fusioni o incorporazioni. In questo particolare ambito sono ancora molte le cose da fare, ma la BCC è pronta a dare il suo contributo affinché l’evoluzione prefigurata possa tradursi in un sostegno complessivo alle imprese, all’economia locale ed ai soggetti, come i “Confidi”, in grado di promuovere e migliorare l’incontro fra la domanda e l’offerta di credito. Nella tabella a fianco sono riportate le società che compongono il sistema Confidi e che ne erogano i servizi sul territorio PER SAPERNE DI PIU’ Coloro che fossero interessati ai servizi Confidi possono rivolgersi ai responsabili delle nostre filiali. BCC Agrobresciano 15 NUOVE NORMATIVE CULTURA LOCALE Bollo e tassazione: cosa cambia per dossier titoli e rendite Le nuove normative del governo riguardo ai dossier titoli e alle rendite finanziarie prevedono dei sensibili rincari dell’imposta di bollo (già in vigore dal 17 luglio scorso) e della tassazione delle rendite finanziarie (in vigore dal 1 gennaio 2012. Vediamo in dettaglio, caso per caso. di Claudio Binotto ra le novità introdotte dalle manovre anti crisi, almeno due sono destinate ad incidere sui risparmi degli italiani. Una di queste è già in vigore (la nuova imposta di bollo sui dossier titoli) mentre l’altra (la nuova tassazione sulle rendite finanziarie) entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2012. T 16 BCC Agrobresciano Imposta di bollo La nuova imposta, come abbiamo detto, è già in vigore dal mese di luglio e colpisce tutti i dossier titoli (o deposito titoli, come vengono ugualmente chiamati) che a fine periodo di rendicontazione hanno un ammontare di titoli uguale o superiore i 50.000 euro. L’aumento è variabile in base alla consi- NUOVE NORMATIVE stenza dei titoli presenti nel deposito titoli come riportato nella tabella qui sotto. Dal 2013, l’imposta in esame subirà un ulteriore aumento. In particolare: Come è possibile osservare l’aumento è differenziato in base al valore del dossier e si applica su tutti i depositi intestati ad uno stesso cliente aperti presso la medesima banca, anche se l’importo del singolo conto titoli è inferiore alla soglia minima. Il calcolo viene effettuato sulla base del valore nominale o di rimborso dei titoli presenti a fine periodo (mensile, trimestrale, semestrale, annuale a seconda della scelta della Banca). BCC Agrobresciano calcola tale imposta sul saldo dei titoli in essere a fine giugno e a fine dicembre di ciascun anno. Nel caso in cui i titoli non presentino né un valore nominale né un valore di rimborso viene utilizzato il valore di acquisto. Nel caso di più dossier intestati al medesimo soggetto l’imposta di bollo si calcola in relazione a ciascun rapporto e in base alla somma complessiva. Esempio:Tizio è titolare di tre dossier titoli il cui saldo a fine semestre risulta essere il seguente: 1. Dossier 1 – titoli per 20.000 euro 2. Dossier 2 – titoli per 20.000 euro 3. Dossier 3 – titoli per 20.000 euro L’imposta di bollo verrà calcolata nel seguente modo: 1. Dossier 1 – 17,10 euro 2. Dossier 2 – 17,10 euro 3. Dossier 3 – 35,00 euro Nuova tassazione sulle rendite finanziarie A partire dal 1 gennaio 2012 entrerà in vigore la nuova tassazione sulle rendite finanziarie che, in sostanza, tolti i fondi pensione, per i quali l’aliquota rimane invariata del 11,00%, introduce due aliquote di tassazione. Una al 20,00% ed una al 12,50%. La tassazione del 12,50% colpirà i titoli di Stato, i Buoni Postali e i titoli pubblici emessi da Paesi Europei o Paesi non inclusi nei paradisi fiscali (i Paesi c.d. white list). Per tale tipologia di investimenti, pertanto, nulla cambia in quanto la nuova tassazione sarà uguale a quella tutt’ora in vigore. La tassazione del 20,00% invece, colpirà i restanti strumenti finanziari, i conti correnti e di deposito. Pertanto vi sarà un beneficio per alcuni investitori mentre per altri vi sarà uno svantaggio a causa dell’au- mento dell’imposizione fiscale. In particolare beneficeranno della nuova tassazione coloro che hanno depositato tutti i loro risparmi sui conti correnti e di deposito in quanto la tassazione scenderà dal 27,00% al 20,00%. Coloro invece che avranno investito i loro risparmi in operazioni di pronti contro termine, in obbligazioni o in azioni saranno penalizzati in quanto la nuova aliquota salirà dal 12,50% al 20,00%. Nella pratica è difficile trovare risparmiatori che hanno tutti i loro risparmi investiti in un unico strumento finanziario. Pur considerando il periodo di crisi nel quale ci troviamo (e che vede una erosione continua dei risparmi delle famiglie italiane), quasi sempre per effetto della diversificazione dei propri investimenti, è altamente probabile che un investitore abbia investito su molteplici strumenti finanziari e, pertanto, sarà oggetto di un inasprimento dell’aliquota per alcuni di questi ed un alleggerimento per altri. Dallo stesso periodo cambiano anche le regole per la detrazione delle minusvalenze dalle plusvalenze realizzate. Esse infatti potranno essere scontate per il 62,5% in luogo del 100,00% attualmente previsto. BCC Agrobresciano 17 ASSICURAZIONI Rischi in azienda: assicuriamoli Un corretto programma assicurativo tutela il patrimonio aziendale da rischi ed imprevisti e soprattutto evita esborsi economici in talune situazioni addirittura non sostenibili di Mauro Carrozza ostituire un’impresa o dar vita ad un’attività aziendale o professionale significa assumersi responsabilità, oneri e rischi. E del resto il cosiddetto “rischio d’impresa” è inevitabile e, se “gli affari non vanno bene o come previsto”, i capitali investiti rischiano di finire irrimediabilmente persi. Non solo, il rischio d’impresa, oltre che inevitabile, è pure “inassicurabile”, in quanto niente e nessuno può tutelarci da questa eventualità. Sono tuttavia “assicurabili” altri rischi potenzialmente molto pericolosi per il patrimonio aziendale o personale di un imprenditore. Una buona copertura assicurativa è infatti in grado di annullare o limitare l’impatto economico di una vasta gamma di eventi imprevisti (o, per meglio dire, prevedibili ma assolutamente incerti nel loro verificarsi). Vediamo quali possono essere in ordine di importanza. C LA RESPONSABILITA’ CIVILE NEI CONFRONTI DI TERZI E COLLABORATORI E’ questo di gran lunga l’elemento di rischio più rilevante in quanto è impossibile determinarne a priori la quantificazione economica. 18 BCC Agrobresciano Per tradurre in parole semplici questo concetto ricorriamo ad alcuni esempi concreti: è impossibile stabilire prima e con certezza l’entità del danno che posso causare a terzi alla guida del mio autoveicolo oppure mentre sto manovrando la mia gru, così come non è quantificabile in anticipo la cifra che potrei essere obbligato a versare a seguito di un incidente sul lavoro subito da un mio collaboratore. Ne deriva che una richiesta risarcitoria “importante” potrebbe addirittura portare l’azienda al fallimento. Eventualità che si può scongiurare grazie ad un apposito contratto assicurativo: la polizza di responsabilità civile verso terzi e dipendenti (RCT/O), in questo caso assimilabile ad un vero e proprio “scudo”. Uno scudo per i danni accidentalmente causati a clienti o dipendenti durante lo svolgimento dell’attività; oppure per danni causati dai propri prodotti in circolazione in giro per il mondo. senza dimenticare il rischio di inquinare l’aria o l’ambiente circostanti a cui sono esposte molte aziende che lavorano merci speciali o pericolose. Le polizze RCT/O sono in genere flessibili e modulabili, così da determinare costi variabi- li in funzione del fatturato aziendale o del numero dei dipendenti. E’ sempre bene abbinarle ad una polizza di TUTELA LEGALE, per garantirsi anche la copertura delle spese legali, peritali e di giudizio per contenziosi inerenti l’attività (quindi non solo richieste di danno, ma anche recupero crediti o liti amministrative oppure ancora vertenze con i dipendenti). In pratica è la Compagnia Assicuratrice a farsi carico della parcella dell’avvocato. I DANNI AI BENI DI PROPRIETA’ DELL’AZIENDA Incendio, furto, fenomeni elettrici, eventi atmosferici o atti vandalici: in questo caso l’entità del rischio è ben determinata. L’imprenditore conosce dettagliatamente infatti il valore dei suoi macchinari e delle merci in lavorazione. Sa quanto costerebbe riacquistarli se danneggiati per un incendio o “spariti” a seguito di un furto. Una corretta assicurazione è praticamente indispensabile, a condizione che la descrizione del rischio e la quantificazione delle somme assicurate siano formulate correttamente. Inoltre è bene avere un’idea precisa della tipo- NOVITA’ IN BANCA logia dei rischi da assicurare. Per chiarirci le idee vale anche qui un esempio concreto: le polizze tradizionali di norma comprendono gli eventi atmosferici (trombe d’aria, uragani, grandine ecc) ma escludono espressamente inondazioni ed alluvioni ed anche il terremoto. Che non sono eventi in assoluto non assicurabili, ma vanno “richiesti” a parte, previo pagamento di un premio aggiuntivo. Lo “scudo” contro l’incendio ed il furto diventa così un altro elemento determinante per proteggere il patrimonio dell’azienda. I DANNI ALLE RISORSE UMANE Il patrimonio più importante dell’azienda è però rappresentato dalla conoscenza dei mercati e dei prodotti oppure dei servizi che si offrono. E la conoscenza è di fatto alimentata principalmente dalle persone che all’azienda hanno dato vita e ne garantiscono la continuità. Tutelare queste persone è quindi fondamentale anche nell’interesse dell’azienda stessa. Questo porta a valutare l’importanza delle coperture vita, infortuni e malattia da accendere in capo ai titolari od agli amministratori dell’azienda. La BCC dell’Agrobresciano è in grado di offrire alle aziende clienti una consulenza specifica sulle coperture assicurative da attivare, individuandone prezzi e condizioni di applicazione. Si tratta di un servizio specifico e qualificato, supportato da un team di specialisti in materia assicurativa. Per i Soci della Banca sono previsti speciali convenzioni e sconti significativi. Per qualsiasi informazione o anche preventivo gratuito è quindi possibile rivolgersi, oltre che alla Filiale di riferimento territoriale, all’Ufficio SERVIZI DI BANCASSICURAZIONE operante presso la direzione della Banca a Ghedi. Conto Professionisti Soluzioni per il business Un nuovo pacchetto di servizi in formula “160” o “All inclusive” per i nostri Clienti e Soci professionisti di Andrea Mineri offerta di BCC Agrobresciano si amplia con una proposta mirata a soddisfare le esigenze dei professionisti: architetti, avvocati, commercialisti, geometri, ingegneri, medici, notai. Conto Professionisti è un pacchetto di servizi disponibile in due versioni: la formula “160” pone maggiore attenzione al contenimento dei costi mentre la soluzione “All Inclusive” intende coprire un area di bisogni più vasta senza ulteriori costi aggiuntivi. Abbiamo ritenuto, che per entrambe le opzioni uno dei vantaggi da privilegiare fosse l’accesso ai canali virtuali. I servizi di internet banking, oltre a favorire il contenimento dei costi, consentono di ottimizzare i tempi di gestione dell’operatività bancaria I servizi POS permettono di facilitare le modalità di pagamento dei clien- L’ ti, accelerandone i tempi e aumentandone la certezza, inoltre rispondono all’esigenza, sempre più sentita a livello di indirizzo politico ed economico, di ridurre o limitare l’uso del contante nelle transazioni. Conto Professionisti è il primo di una serie di prodotti che BCC Agrobresciano ha cominciato a sviluppare per il mondo dell’impresa. Il sostegno che BCC Agrobresciano fornisce ai propri Soci e Clienti che operano nell’arena competitiva è a 360° supportandoli con competenza e professionalità per tutte le scelte di investimento e di fabbisogno finanziario. Per scoprire tutti i vantaggi e i servizi inclusi nel Conto Professionisti vi invitiamo presso le nostre Filiali, dove personale esperto e professionale vi illustrerà tutte le caratteristiche del nuovo prodotto. PER SAPERNE DI PIU’ Ufficio Servizi di Bancassicurazione della BCC dell’Agrobresciano Via Cavour 1, Ghedi tel 0309032009 fax 0309058592 e mail: [email protected] BCC Agrobresciano 19 Agrobresciano UN AUGURIO PER IL NUOVO ANNO A Soci e Clienti il nostro più sentito augurio di Buon Natale e Felice 2012 BCC Agrobresciano 21 LA FESTA DEI SOCi Soci in festa, tra ottimismo e nuove regole L’incontro annuale per confermare la coesione sociale ha avuto anche una parte assembleare con la presentazione di alcune variazioni dello Statuto a cura del Comitato Soci e Cultura i siamo ritrovati in tanti, oltre ottocento, domenica sei novembre nei saloni di Brixia Expo, per l’ Assemblea straordinaria dei Soci, che quest’anno abbiamo fatto coincidere con la nostra Festa annuale. All’incontro hanno presenziato il presidente Carlo Ruggeri, il direttore generale Fabio Codeluppi e abbiamo avuto l’onore della presenza di Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse. Il presidente Ruggeri, nel suo intervento, ha sottolineato che nonostante questo periodo di grave crisi in cui “l'economia reale sembra sempre più lontana dalle dinamiche del capitalismo finanziario”, i risultati dell'attività bancaria della nostra BCC per il 2011 “si prospettano positivi, dopo un 2010 difficile” e ha sottolineato come “La nostra tradizione ci insegna che è più facile essere cicale che formiche, ma sappiamo anche che l'operosità della formica alla lunga premia, soprattutto nel periodo più rigido. E per questo abbiamo scelto la prudenza senza rinunciare a dare opportunità ai Soci e a offrire iniziative rivolte al territorio”. Una scelta corretta visti i numeri dell'istituto di credito cooperativo, C che registrano oltre ai valori positivi nei dati di settembre 2011, una buona tenuta dei volumi di raccolte e impieghi. Anche la compagine dei Soci è cresciuta raggiungendo le 4.973 unità con una presenza sostenuta di donne e giovani. “Vogliamo continuare a restare al fianco dei clienti. Pur ricordando che la tutela del patrimonio della banca, soprattutto nei momenti di crisi, è una responsabilità che ci compete” ha poi aggiunto il presidente. All'ordine del giorno, anche la proposta di alcune modifiche statutarie, sottoposte all'assemblea e illustrate e spiegate dal presidente Carlo Ruggeri e dal direttore Fabio Codeluppi. Il nuovo statuto è stato costruito sul modello tipo elaborato da Federcasse in recepimento della normativa di Banca d'Italia in merito al governo societario. Un cambiamento importante deciso con l'obiettivo di migliorare la gestione della banca in linea con la politica delle BCC italiane. “Ci unisce un'avventura comune, ovvero quella di appartenere al Credito cooperativo - ha sottolineato Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse - . In questa fase difficilissima per il nostro Paese, la doppia "c" di Credito cooperativo assume infatti un valore particolare. Perché sta anche per coraggio e coerenza, valori che ci hanno permesso di difendere i risparmi e le speranze dei nostri clienti”. In questa stagione di crisi “Ci sono certamente scelte da compiere - ha detto Gatti - e oggi qui voi siete chiamati a dare un ulteriore tocco di modernità allo statuto che regola la vostra banca”. Di questo statuto “nuovo e all'avanguardia”, di cui in queste settimane le 414 BCC sparse nel Paese “stanno completando l'innovazione”, Gatti ha ricordato alcuni obiettivi: favorire ulteriormente la partecipazione dei Soci alla vita delle BCC, ridurre il rischio di conflitti di interesse, stabilire limiti alla misura dei fidi erogabili e fissare come criterio quello dell'ineleggibilità di persone con incarichi politici e di coloro che hanno concorso a generare crisi all'interno delle stesse BCC. Nella complessità della crisi, che ha innescato cambiamenti congiunturali e strutturali, la BCC “continua a lavorare per dare fiducia e ottenerla”. Perché “la fiducia è la materia prima delle banche” ha sottolineato e concluso il direttore generale di Federcasse. Terminati i lavori della mattinata con il voto favorevole dei Soci al nuovo Statuto, è iniziata la festa. Sono stati premiati i Soci che da 30, 40, 50, 55 e 60 anni fanno parte della nostra compagine e la festa è proseguita con il pranzo allietato dalla musica dal vivo della “Jazz art orchestra”. I Soci pluriennali premiati quest’anno durante la festa 22 BCC Agrobresciano SOCI PREMIATI SOCI da 30 anni Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Fiesse Fil. di Fiesse Fil. di Fiesse Fil. di Fiesse Fil. di Fiesse Fil. di Alfianello Fil. di Alfianello Fil. di Alfianello Fil. di Alfianello Fil. di Alfianello Fil. di Alfianello Fil. di Alfianello Bertocchi Giovanni Bianchi Cesare Bonassi Claudio Bresciani Franco Bresciani Giovanni Bresciani Vigilio Ceresara Faustino Cigala Alfredo Compagnoni Sergio Corbellini Mario Gatta Emilio Gigli Pietro Lorenzi Giuseppe Lorenzi Teodoro Magri Giovanni Panizza Giovanni Francesco Volpati Angelo Accini Mario Arpini Angelo Beffa Angelo Bellini Sergio Causetti Marino Cazzavacca Lidia Clerici Enrico Conti Felice Cornale Cesare Ferrari Emilio Guerini Giuseppe Merli Walter Reghenzi Paolo Sandrini Lucio Tosoni Guido Vaccari Mario Bonelli Severino Marotti Giuseppe Omodei Natale Ruzzenenti Rosino Sandrini Angelo Ambrosini Francesco Ambrosini Paolo Cavazzini Antonio Legati Alessandro Legati Paolo Mancini Angela Petesi Adriano Fil. di Alfianello Fil. di Brescia Fil. di Montirone Fil. di Visano Fil. di Visano Fil. di Visano Fil. di Visano Fil. di Casalromano Fil. di Viadana Fil. di Viadana Fil. di Dello Zanini Luigi Rivetta Bruno Buttani Giuliana Cornoldi Enzo Panizza Orsolina Signorini Giuseppe Tononi Ester Maninetti Giorgio Folloni Natale Vagni Arturo Buttani Enrico SOCI da 40 anni Fil. di Alfianello Fil. di Viadana Fil. di Alfianello Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Belotti Maria Chiappani Luigi Maestri Silvestro Marinoni Angelo Nascimbeni Maria Teresa SOCI da 50 anni Fil. di Alfianello Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Calvisano Fil. di Ghedi Fil. di Calvisano Fil. di Alfianello Fil. di Alfianello Confortini Giuliano Pietro Conti Francesco Gagliardi Giuseppe Migliorati Mario Provezza Umberto Treccani Luigi Zavaglio Luciano Zavaglio Vittorino SOCI da 55 anni Fil. di Montirone Fil. di Calvisano Fil. di Ghedi Fil. di Montirone Bicchierai Eros Ferrari Annibale Godenzi Andrea Lazzaroni Carlo SOCI da 60 anni Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Ghedi Fil. di Calvisano Fil. di Ghedi Dancelli Luigi Fenocchio Battista Folgoni Lucia Formentini Luciano Travanini Francesco La sala conviviale con la “Jazz art orchestra” BCC Agrobresciano 23 PREMIO ALLO STUDIO Complimenti ragazzi! E’ rassicurante per la nostra Banca vedere ogni anno aumentare il numero dei figli dei nostri Soci o i nostri stessi giovani Soci , che meritano un premio per il loro impegno scolastico. Sono questi studenti il nostro miglior investimento per il futuro a cura del Comitato Soci e Cultura nche quest’anno la nostra Banca ha premiato i figli dei Soci e i Soci che hanno terminato il loro ciclo di studi riportando votazioni di eccellenza. Sono ben 57 gli studenti divisi tra scuole Medie Inferiori e Superiori fino alla Laurea Specialistica che hanno ricevuto gli assegni di studio per un ammontare complessivo di 24.500 euro. Di seguito riportiamo le parole di uno studente premiato che ben illustra lo spirito che accompagna questo premio e che ci propone un’accorata cronaca della bella giornata trascorsa insieme. A “Ghedi, domenica 23 ottobre 2011. È una bella domenica di ottobre, una di quelle mattine in cui il sole è ancora caldo e rende tutto più sereno. All’Auditorium di Ghedi c’è quasi aria di festa. Per chi, come me ha avuto la fortuna di poter partecipare per tre volte a questa iniziativa, il Premio allo Studio per i figli dei Soci diventa quasi un’occasione per ritrovare alcuni vecchi amici, per scoprire come siamo cambiati, quanto siamo cresciuti, cosa abbiamo realizzato e quali sono i nostri obiettivi. Quest’anno più che mai questi ultimi aspetti sono stati messi in luce durante la premiazione degli studenti che hanno conseguito una laurea triennale o specialistica. Le storie dei ragazzi hanno sottolineato la grave crisi che colpisce il mondo del lavoro, in particolare quello dei giovani. Fortunatamente esistono, nonostante il periodo economico, aziende ed istituti che, come la BCC Agrobresciano, credono ancora nei propri ragazzi e grazie a iniziative come il Premio allo Studio per i figli dei Soci, cercano di incentivare la loro crescita e riconoscere i loro meriti. Il Premio allo Studio riesce bene nel suo obiettivo di comunicare ai giovani, che rappresentano il futuro della propria società, la voglia di voler sostenere la loro istruzione attraverso il proprio contributo e soprattutto di voler riconoscere gli sforzi di anni di impegno, di quei ragazzi che investono le proprie energie e quelle dei propri genitori nello studio, nella speranza di poter un giorno concretizzare i propri sogni, al fine di potersi sentire realizzati sia dal punto di vista personale oltre che da quello lavorativo. La creazione di un piccolo sistema meritocratico, anche se solo a livello territoriale, è molto importante, soprattutto perché spesso i ragazzi non vedono riconosciuti nella vita di tutti i giorni i loro sacrifici e le loro effettive capacità. Ed è importante che questi valori vengano trasmessi fin dall’età delle medie inferiori, in modo che questi giovani possano un giorno far sì che la meritocrazia diventi un valore vero, che sia non solo alla base del proprio sviluppo personale, ma sia anche la base di uno sviluppo a livello sociale e lavorativo. Il tutto si trasforma poi in una piccola festa per i ragazzi, grazie alla presenza ogni anno di un nuovo artista e alla piacevole e sempre ironica presentazione dell’attore Luciano Bertoli, che allieta il pubblico presente con le proprie citazioni. E non poteva certo mancare il piccolo buffet finale, occasione per fare quattro chiacchiere e mettere a confronto le proprie esperienze. In conclusione non posso non ringraziare la BCC che dà questa possibilità, anche a chi non sempre riesce ad ottenere borse di studio nonostante i risultati conseguiti e che ha la fortuna di avere una famiglia che decide di investire nel suo futuro e che in questa borsa di studio, vede premiato anche il proprio impegno a sostenere l’istruzione dei propri figli.” Il gruppo al completo dei ragazzi premiati quest’anno 24 BCC Agrobresciano I PREMIATI Sicurezza alla guida Medie Inferiori Laurea Triennale Bonsignori Andrea Vittoni Chiara Braga Alberto Andrea Cornale Lucia Mancini Luca Civettini Laura Maestri Paola Panteghini Marco Bianchin Daniele Bonometti Davide Sabattoli Marta Modonesi Diego Rottigni Stefania Beccalossi Chiara Facchini Ilaria Gazzardi Stefania Penocchio Natalie Peri Nicole Treccani Vanessa Minini Giulia Basile Simone Guarisco Ilaria Berardi Matteo Medie Superiori Laurea Quinquennale Magli Alessandro Seghezzi Alberto Gobbi Francesca Vitali Marco Odelli Fabrizio Capelli Federica Galuppini Luigi Ancellotti Alessandro Ancellotti Gianpietro Alberini Valentina Albrici Giulia Bersi Rita Ermici Francesca Turrina Denis Zito Fabio Capogrosso Michela Febbrari Luciana Marini Alberto Zilioli Veronica Godenzi Alice Zanetti Elettra Marras Maria Sandrini Ambra Santina Erica Prendi il comando: Corso Guida Sicura Il 22 ottobre scorso si è svolto presso l’Autodromo di Castrezzato un Corso di guida sicura. Una quarantina di giovani Soci under 30 hanno seguito il corso, istruttivo, utile e divertente. Anche quest’anno il periodo estivo è stato funestato da troppe notizie di incidenti stradali che hanno visto come protagonisti i giovani. Il corso di Guida Sicura ha avuto l’obiettivo di migliorare la qualità di guida dei partecipanti, rendendoli più consapevoli dei comportamenti più corretti, da adottare nelle diverse situazioni (ad esempio su strada bagnata) e dei rischi per se stessi e per gli altri di una guida spericolata. Il corso è stato tenuto da istruttori professionisti, e si è articolato in due parti, teorica e pratica. C’è poi stata anche uno spazio ludico con piccole gare di gokart. Qui sotto alcune foto della giornata. Laurea Specialistica Bonzi Beatrice Gadaldi Chiara Molinari Elisa Sahman Mirza Martinelli Elena Brioni Cecilia Ferrai Diletta Tagliabue Mara Galuppini Luca Magani Elena Genitori e amici durante le premiazioni. Sopra un momento musicale proposto da uno dei ragazzi premiati. BCC Agrobresciano 25 MOSTRA IN TRIUMPLINA EVENTI IN SMS Elisabetta Rossi artista dei silenzi La tua banca in un SMS La Coordinatrice del Comitato Soci e Cultura Daniela Arrigoni (a sinistra) presenta la mostra assieme al curatore Alberto Zaina Vuoi essere sempre informato sulle nostre iniziative? Su come risparmiare, divertirti e sentirti partecipe della tua banca? Compila il coupon qui sotto e consegnalo in filiale, riceverai gratuitamente sul tuo cellulare, SMS con notizie, eventi e opportunità della tua banca. a sala conferenze della filiale di via Triumplina a Brescia, da poco più di una anno attrezzata anche per esposizioni d’arte, si pone sempre più come attivo polo di diffusione della cultura, e in particolare quella storico-artistica nella zona nord della città, che confina con i comuni della Bassa Valtrompia, ma che riesce a porsi in evidenza e attrarre interesse anche del capoluogo cittadina e della realtà della provincia: una premessa interessante per il prossimo arrivo della metropolitana, proprio a pochi metri dalla nostra filiale di Via Triumplina”. Così ha esordito Daniela Arrigoni, presidente del Comitato Soci e Cultura della nostra BCC all’inaugurazione della mostra antologica di Elisabetta Rossi, che ha fatto tappa a Brescia, appunto nella sede di Via Triumplina, dal 10 al 24 novembre, dopo l’esordio a Rovato (dal 29 ottobre al 6 novembre), che ha posto in luce un’artista fino ad ora quasi sconosciuta, ma che ha fatto onore alla pittura bresciana del Novecento. Scomparsa ultracentenaria due anni or sono nella sua cittadina natale (nata a Rovato nel 1908 e scomparsa nel 2009) visse i suoi anni molto appartata, apparendo con le sue opere in pubblico in occasione di rassegne collettive, rarissime, ma di rilievo. Un’esistenza dedicata tutta ad una vita “L “piccolo-borghese” divisa tra la dedizione alla famiglia e l’esercizio del “mestiere” della pittura, con una reverenza particolare al suo maestro Girolamo Calca (18781957), un artista che fu rivalutato solo dopo la sua morte, dai due storici dell’arte più prestigiosi di quel tempo: Camillo Boselli e Gaetano Panazza. Siamo nell’ambito della “pittura tradizionale bresciana” che pone attenzione al reale e al vero nei “generi” consolidati della pittura: ritratti, nature morte e paesaggi. Intensi sono i ritratti dei suoi familiari, alcuni dei quali si confondono stilisticamente facilmente con quelli di Calca. Le nature morte a pastello ed olio, oggetti domestici o fiori, sono particolarmente intensi e hanno un sapore malinconico ed antico. I paesaggi, della Franciacorta e della Valcamonica, segnano più marcatamente l’evoluzione della sua personalità artistica che, partita da ricordi impressionistici e macchiaoli, approda ad esiti espressivi dove prevale l’emozione veloce mentre col tempo la materia pittorica si fa più vivace, ma anche più trasparente. Notevoli i riconoscimenti alla mostra rispecchiatasi nell’attenzione dedicata all’evento dai giornali e dalle televisioni bresciane. La mostra è stata organizzata dal Centro Studi Cultura Uomo Territorio. Il Sottoscritto nag SOCIO BCC, con la presente richiesta CHIEDE Di aderire al servizio gratuito di ricezione messaggi ”SMS Eventi Soci BCC”. A tal proposito, dichiara, sotto la propria responsabilità, di voler ricevere gli sms, che verranno inviati al numero di telefono: Segnalo inoltre la mail: Con la presente, AUTORIZZO al trattamento dei dati personali da parte della BCC Agrobresciano, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 196/03. IN FEDE (firma) BCC Agrobresciano 27 SOLIDARIETA’ Con “Supercent” la solidarietà è leggera Pochi centesimi al mese, ma elargiti da migliaia di persone, possono aiutare le famiglie bresciane che versano in condizioni di disagio economico. Continua la collaborazione solidale di Agrobresciano con la Caritas diocesana di Eugenio Travanini a nostra Banca insieme a tutte le BCC bresciane, ha aderito a un nuovo progetto volto ad aiutare i più bisognosi in particolare quelle famiglie in cui è a rischio o è venuta meno la fonte di reddito. L’iniziativa chiamata “Progetto Supercent” è stata promossa dalla Fondazione Opera Caritas San Martino e dalla Congrega della Carità Apostolica sotto l'egida della Caritas diocesana. La nostra collaborazione con la Caritas diocesana di Brescia, risale al 2008 con il progetto del Microcredito, un fondo messo a disposizione di quelle persone o famiglie, che versando in gravi difficoltà economiche si rivolgono alla Caritas e che nella nostra banca trovano gli strumenti per risollevarsi. Non potevamo dunque che continuare su quella strada di aiuto ai più bisognosi aderendo anche a “Supercent”; questo nuovo progetto consiste nella raccolta su vasta scala di piccole erogazioni di denaro, effettuate dagli utenti dei servizi bancari e di altri servizi di larga diffusione. Come indica il nome del progetto, l'importo delle erogazioni tendenzialmente corrisponde all'importo di un centesimo per ogni operazione di conto corrente, dunque piccole erogazioni che per i singoli donatori sono un modestissimo esborso, ma che se unite tra loro, possono dar luogo ad un'importante risorsa per i casi di povertà più urgenti. Scopo dell'iniziativa è anche quello di favorire il coinvolgimento di tutta la comunità, affinché ogni singola persona possa prendere sempre più parte a un progetto di attenzione alle situazioni di difficoltà in cui versa un sempre più crescente numero di famiglie bresciane. I nostri Clienti e Soci che generosamente vorranno aderire al progetto potranno darci un ordine di bonifico mensile o con diversa periodicità, dell’importo corrispondente alla somma di un centesimo per il numero medio di operazioni bancarie che normalmente svolgono nel corso del mese; questo ordine sarà L ovviamente sempre revocabile e impegnerà il donatore per il periodo di tempo che riterrà opportuno. Noi, come banca che ha aderito con entusismo al progetto, ci impegnamo a non far gravare alcun costo sulle operazioni di micro donazione effettuate dai nostri Clienti. Tutte le micro donazioni confluiranno in un fondo denominato “Fondo Supercent”, gestito d'intesa dalla Fondazione Opera Caritas San Martino e dalla Congrega della Carità Apostolica, che sarà utilizzato per dare pronta risposta ai casi di bisogno più urgenti. La destinazione delle risorse raccolte e il rendiconto delle erogazioni saranno resi noti e pubblicati sul sito www.supercent.it. Ma chi sono i promotori di questa iniziativa? La Congrega della Carità Apostolica risale al XIII secolo, è uno dei più rilevanti enti caritativi laicali del nord Italia, il cui scopo è offrire servizi e prestazioni assistenziali, in favore anzitutto di «persone bisognose del Comune di Brescia» e dei «bisogni sommersi di famiglie in stato di sopravvenuta indigenza». L’attività della Congrega è svolta infatti mediante l’erogazione di sussidi economici ad personam, di contributi ad istituti, enti ed organizzazioni e con la cessione di alloggi a canone moderato o agevolato. Grazie alla generosità di innumerevoli benefattori, la Congrega include nelle proprie aree di intervento, famiglie con minori in difficoltà, situazioni di svantaggio psicofisico e il reinserimento nel mondo del lavoro. La Fondazione Opera Caritas San Martino, istituita nel 2000, è un ente ecclesiastico del quale la Caritas Diocesana si avvale per sostenere, promuovere e gestire attività a favore di persone e comunità italiane ed estere in stato di bisogno, in particolare con riferimento a situazioni caratterizzate da emergenza sociale e in occasione di calamità. L’attività comprende anche iniziative di formazione, ricerca, documentazione e di promozione di raccolta offerte, erogazioni liberali e contribuiti. Nello Il logo del “Progetto Supercent” “Sono un superomino, un supereroe sui generis dato che sono fatto di carta e matita, sono fatto in bianco e nero. Sulla mia maglietta c'è scritto "1 CENT" e sorrido di gioia, perché sono capace di costruire grandi progetti valorizzando le piccole cose, unendole tra loro per aiutare chi ha bisogno. Un CENT dopo l'altro - donato da chi ha a cuore i più deboli - restituisco un po' di speranza a chi, oggi, fa proprio fatica a pensare al proprio domani”. specifico, la Fondazione Opera Caritas San Martino svolge la propria attività prevalente all’interno di quattro ambiti di attenzione e di impegno: Promozione pastorale della carità, Promozione umana-opere segno, Promozione volontariato giovanile, Emergenze e mondialità. Ambiti nei quali fa proprie e cerca di tradurre operativamente le finalità di indirizzo ricevute da Caritas Diocesana. PER SAPERNE DI PIU’ Per informazioni e donazioni rivolgersi ai nostri sportelli di filiale www.supercent.it - www.congrega.it www.brescia.caritas.it Per chi volesse fare donazioni più consistenti può fare un bonifico direttamente sul conto corrente acceso alla BCC del Garda intestato alla Fondazione Opera San Martino con IBAN qui sotto riportato: IT 98 V 08676 54780 000000012692 BCC Agrobresciano 29 CULTURA LOCALE Santa Maria a Quinzano Un’antica pieve nella piana dell’Oglio Ad una manciata di chilometri dal castello di Padernello, nei territori che un tempo furono dei conti Martinengo, il paese di Quinzano d’Oglio custodisce nella sua pieve un altro frammento d’arte e storia forse ai più ancora sconosciuto. di Matteo Ferrari om’era nel Medioevo, quando la pieve somministrava i sacramenti ai vivi e ospitava attorno le sepolture dei morti, la chiesa sorge al centro del cimitero che ancor oggi accoglie i defunti del paese. Varcato il cancellino di metallo, salendo fra le tombe, si avverte un curioso straniamento e, per un istante, ci si dimentica persino di trovarsi nel cuore della pia- C nura, a poca distanza dal serpeggiante corso dell’Oglio. Sulla cima della breve collinetta, la pieve presenta una facciata piuttosto anonima, col tardo pronao a protezione dell’ingresso affiancato da consunte lapidi ottocentesche. Solo spostandoci sul retro riconosciamo le forme dell’edificio eretto nel tardo XII secolo, osservando la muratura absida- le in cotto scandita dalle caratteristiche lesene e ritmata dagli archetti pensili che un tempo ne percorrevano il giro superiore. Unica parte conservata dell’edificio medievale, l’abside si affacciava su un’aula a tre navate, completamente riformata nella seconda metà del XV secolo con la creazione di un ambiente unitario attraversato da due grandi archi a sostegno degli spioventi del tetto. L’interno conserva ampi brani della decorazione pittorica stratificatasi nel corso dei secoli, riapparsi inaspettatamente da sotto gli intonaci durante i restauri dei primi anni Ottanta del Novecento. Nella conca absidale si trovano naturalmente le pitture più antiche, realizzate nella prima metà del XIII secolo su uno strato così sottile d’intonaco da lasciar leggere in trasparenza la tessitura muraria. Benché lacunosi e dai colori in parte svaniti a causa del tempo, i dipinti offrono una testimonianza eccellente (e quasi unica nel bresciano) dei soggetti all’epoca impiegati nella decorazione absidale e della loro impaginazione. Al di 1 1 30 BCC Agrobresciano CULTURA LOCALE sopra di un tradizionale velario, la fascia mediana della parete, ben visibile anche dai fedeli riuniti nell’aula, ospitava figure di santi e scene narrative; qui riconosciamo un Annuncio e una Flagellazione con gli sgherri che infieriscono sul Cristo legato alla colonna. Nel catino è invece l’immagine apocalittica del Cristo in maestà, assiso su un basso trono ʽalla bizantinaʼ all’interno di una mandorla; ai suoi lati sono i quattro simboli evangelici e, alle due estremità, la Vergine e un santo – si tratterà probabilmente di Giovanni – intercessori degli uomini presso il Cristo giudice. Una serie di santi, forse profeti, era dipinta lungo l’arco di accesso alla cappella absidale. Più tarda, ormai quattrocentesca, è invece la Crocifissione dipinta alle spalle dell’altare maggiore. Pitture di carattere votivo rivestirono più tardi le pareti della chiesa. Fra queste si segnalano per qualità esecutiva e vivezza cromatica una rovinata Madonna e santi e un San Giorgio nell’angolo tra la controfacciata e la parete meridionale. Per le due pitture è stata giustamente avanzata una datazione attorno alla metà del Quattrocento e un’attribuzione alla cerchia dei Bembo, famiglia di pittori d’origine cremonese ma dall’attività ampiamente documentata sul suolo bresciano. Nel riquadro alla sinistra del santo cavaliere sono poi raffigurate due braccia, evidente segno voluto dal devoto committente a ricordo della grazia ricevuta per il risanamento degli arti, malati o feriti. Un portichetto seicentesco unisce quindi la chiesa all’antico Battistero, dove nel 1983 è stato riportato alla luce il fonte battesimale ricavato nel X-XI secolo in un unico blocco di Botticino. All’interno, l’ambiente è decorato da un ciclo di metà Seicento con le figure di santi (tra questi naturalmente il Battista) incorniciate da sontuose architetture che si aprono nella volta col volo del Cristo che ascende al cielo. Il complesso monumentale è quindi completato dal piccolo santuario dedicato alla Vergine del Patrocinio, frutto di un ampliamento tardo-cinquecentesco di una cappella quattrocentesca, realizzata a protezione dell’affresco con la Vergine che allatta il Bambino ancor oggi incorniciato sopra l’altare. Il dipinto, a suo modo miracoloso, fu realizzato sul muro esterno del Battistero per conservare il ricordo – così vuole la tradizione – dell’apparizione di un’immagine della Vergine allattante su una pianta di fico in prossimità della pieve. 2 3 4 5 1. Quinzano d’Oglio, pieve di Santa Maria (a destra) e santuario della Vergine del Patrocinio (a sinistra). 2. Pieve di Santa Maria, abside (esterno). 3. Pieve di Santa Maria, abside, veduta coi dipinti murali. 4. Flagellazione di Cristo. Pieve di Santa Maria, abside. 5. San Giorgio e il drago, Pieve di Santa Maria, parete meridionale. PER SAPERNE DI PIU’ P. Castellini, Affreschi bembeschi nella pieve di Santa Maria a Quinzano d’Oglio, in Il più dolce lavorare che sia. Mélanges en l’honneur de Mauro Natale, a cura di F. Elsig, N. Etienne, G. Extermann, Milano 2009, pp. 221-229. http://www.gafo-quinzano.it BCC Agrobresciano 31 SALUTE Dipendenze. Ma da chi o da che cosa? A Ottobre in occasione del Mese della Salute presso il nostro auditorium di Ghedi si è parlato di diabete e agopuntura, ma il problema forse maggiormente sentito perchè affligge pesantemente la nostra società e soprattutto i giovani è quello delle dipendenze; ne ha parlato nel terzo incontro lo psichiatra Francesco Maria Saviotti. di Tommaso Penocchio L’niziativa “Mese della Salute” ha riscosso un notevole successo. Nel mese di ottobre ha toccato temi molto sentiti, come quello esposto in queste pagine. Gli altri due incontri hanno trattato: Diabete e stili di vita: dalle parole ai fatti con il Dott. Domenico Ghisleri, Medico di Medicina Generale e presidente della Ghedi Medica società cooperativa. e il Dott. Armando Rotondi, Medico responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Diabetologia Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda Agopuntura. La terapia naturale per curare i dolori. con il Dott. Cristoforo Ruggeri - Medico di Medicina Generale e il Dott. Roberto Favalli - Medico di Medicina Generale, esperto in agopuntura e medicina tradizionale cinese. a domanda sorge spontanea: chi al giorno d’oggi può dirsi immune da una qualche dipendenza? Probabilmente nessuno; perché quasi nessuno oggi come oggi riesce a far a meno di ‘una qualche cosa’, anche la più piccola e all’apparenza insignificante, che con l’andar del tempo origina in noi un processo mentale e comportamentale dal quale poi diventa difficile staccarsi: ecco le dipendenze nel loro stato embrionale. È stato questo il tema, quanto mai attuale e interessante, del terzo appuntamento della serie degli incontri tenutisi presso l’Auditorium della BCC di Ghedi a Ottobre in occasione del mese della salute. Ospite e relatore il dottor Francesco Saviotti, direttore del dipartimento malattie psichiatriche dell’Azienda Ospedaliera L 32 BCC Agrobresciano di Desenzano del Garda, presentato dal dr. Giuseppe Pozzi componente del comitato Soci e Cultura della nostra banca. Il fenomeno delle dipendenze tocca tutti da vicino ormai: giovani e adulti indistintamente, genitori e figli, appassionati e non; è entrato a far parte della nostra quotidianità, infilandosi spesso purtroppo in un sottile sostrato di paura e di vergogna. Paura, ad esempio, di una crisi sociale ed economica tanto invocata ma a volte alquanto indecifrabile, che porta numerose persone a riporre la propria speranza in un mondo eternamente insicuro come quello delle scommesse o del gioco d’azzardo. Oppure la vergogna della propria esistenza personale, l’insicurezza che ne deriva, che ci rende soli, deboli, fragili ed esposti al mondo della droga o dell’alcool, tanto per portare un altro esempio di dipendenza. Parlando di dipendenze è facile e purtroppo inevitabile entrare in contatto col mondo dei giovani: sembrano essere loro i più colpiti, proprio perché i più inesperti e attaccabili. Tra i giovani e i giovanissimi vige forte una regolazione emotiva; sembra non esserci quella sottile differenza tra ‘ascoltare’ e ‘sentire’, cioè tra un SALUTE Il dott. Francesco Maria Saviotti introdotto dal dott. Giuseppe Pozzi, Membro del nostro Comitato Soci e Cultura livello di relazioni superficiale ed uno più intenso e significativo; sembra mutata quella comprensione vicendevole che porta a capire la realtà di qualcuno che ci è affidato solo guardandolo dritto negli occhi. È la mancanza odierna, secondo il dott. Saviotti di tre capacità basilari: la capacità di contenimento che sfocia nel rispetto di regole condivise, la capacità d’ascolto che permette di decodificare emozioni e sintonizzarci sulle ‘giuste frequenze’, e la capacità temporale da cui scaturisce la disponibilità verso gli altri; in assenza di queste capacità risulta più facile la nascita di una dipendenza. Una parentesi a parte merita sicuramente il discorso sulle dipendenze tecno mediate che attualmente incrocia in modo spesso pericoloso il mondo del web. L’avvento dei cosiddetti ‘Social Network’ ha accelerato, e per certi versi peggiorato, le dinamiche relazionali tra le persone: creare un proprio profilo su facebook è facilissimo, altrettanto facile è crearne di alternativi e falsati, gestendo e modificando la propria personalità a piacimento dal PC di casa. Il rischio enorme è quello di chiudersi in un guscio imperforabile, isolati da tutto, creando un ambiente più che fecondo allo sviluppo di una dipendenza. Ma al primo posto assoluto della classifica delle dipendenze troviamo la cocaina; questa provoca uno stato assoluto di piacere, di ricerca del rischio. Purtroppo il capitolo riguardante le droghe e le varie sostanze stupefacenti (allucinogeni vari, cannabis, ecstasy per citare i più comuni) occupa tutt’oggi un posto troppo rilevante, soprattutto nei giovani e giovanissimi; è un discorso sempre più detto e ridetto. Probabilmente è solo parlandone e riparlandone, confrontandosi, e soprattutto informando se stessi e gli altri, attraverso iniziative e campagne culturali, che ci potrebbe essere la possibilità di fare dei grandi passi avanti. Esistono poi fattori che chiaramente favoriscono la difficoltà a staccarsi dalla dipendenza da sostanze: per esempio una disattenzione dei genitori (soprattutto tra i più giovani è fondamentale la trasmissione di principi corretti), conflitti coniugali, un’ educazione lassista che giudica buono ciò che non lo è, una latitanza della scuola, una demoralizzazione che porta al disorientamento; senza speranza e senza possibilità di essere aiutati ci si trova in un vicolo cieco e si è maggiormente esposti al rischio di cadere in una dipendenza. Lo sviluppo della cosiddetta sindrome amotivazionale (‘perdita delle motivazioni, non mi importa più nulla di nulla’) diventa poi causa della perdita degli affetti e dell’anedonia (‘non si trova più piacere nelle cose che precedentemente ne davano’). Spesso quando svanisce l’effetto di una sostanza, la tendenza è quella di volerne avere ancora ma in una dosa maggiore, sembra non bastare mai; ecco perché spesso l’uso di sostanze si accompagna al sorgere di malattie di tipo psichiatrico. L’ultimissima tendenza sembra poi essere quella di una produzione artigianale, direttamente nel privato della propria abitazione, lontano da occhi indiscreti, in semplici laboratori. Chiaro che superata una barriera come questa, la dipendenza diventa una battaglia davvero dura da combattere. In conclusione si lascia intendere che il panorama delle dipendenze è quanto mai vario, complesso e articolato. È qualcosa con cui conviviamo ogni giorno, qualcosa che spesso ci sfiora solamente e altre volte ci coinvolge in prima persona. Ma sia chiaro: dipendenza non è sinonimo di ‘negatività’; purtroppo la società attuale sembra offrirci solo qualcosa che con l’andar del tempo ci corrode, ci logora o ci rende ‘schiavi’. Sembra utopico pensare che qualcuno possa essere ancora dipendente dalla lettura di un buon libro la domenica pomeriggio, da una passeggiata nella nostra campagna autunnale o più semplicemente da una chiacchierata tra amici. È la grande sfida dell’uomo moderno allora, che in questo aspetto ricorda molto Dioniso (antica divinità greca, poi Bacco presso i romani) e l’immagine che vi si associa di una doppia personalità: portatore di frutti e doni in primavera, debole, perseguitato e sofferente durante l’inverno. Un po’ come ognuno di noi nelle sue due parti, quella più positiva e quella più nascosta e a volte misteriosa, che spesso purtroppo si manifesta nelle sue forme più negative e deprimenti. SCHEDA LE DIPENDENZE IN ITALIA Nel 2008 (ultimo dato disponibile) il 17,6% degli 11-15enni ha consumato bevande alcoliche, età nella quale il consumo consigliato è zero e al di sotto di quella legale per la somministrazione. Tra gli 11-24enni, il 31,7% dei maschi e il 21,3% delle femmine consuma alcol fuori pasto. Il 13,2% dei maschi e il 4,4% delle femmine ha praticato il binge drinking (ubriacatura forzata), diffuso anche tra i maschi di 25-44 anni (16,9%). In generale ci sono: Bevitori a rischio: 500.000 Dipendenti da eroina: 300.000 Dipendenti da cocaina: 60.000 Il 6% della web community è dipendente dalla rete. I fumatori sono 10 milioni e 925 mila, pari al 21,7% della popolazione. NUOVE DIPENDENZE da internet, da sesso, da sport, lo shopping compulsivo, il gioco d'azzardo patologico BCC Agrobresciano 33 CASTELLO DI PADERNELLO Le emozioni di un borgo feudale, fra storia e paesaggio Un luogo magico, miracolosamente rimasto intatto, magari grazie anche all’incuria dei decenni addietro, ritornato ai suoi fasti grazie a persone sensibili e tenaci ed anche al nostro aiuto. www.castellodipadernello.it na riserva indiana, un luogo dove esiste ancora l'armonia fra il paesaggio naturale e quello costruito, un paese feudale, un museo a cielo aperto, dove è possibile ritrovare arte, storia natura cultura e paesaggio che dialogano fra di loro. Padernelloo si propone per una emozionante gita fuori porta, per tutti quelli che non conoscono Padernello ed il suo Castello, ma anche per tutti coloro che già lo conoscono, lo seguono e lo amano, per scoprire tutte le mostre, le iniziative culturali, teatrali ed enogastronomiche. La Fondazione Castello di Padernello organizza tutte le domeniche pomeriggio delle visite guidate ed è aperto tutta settimana per le visite alle mostre, alle librerie, alle biblioteche, agli archivi teatrali e storici. Padernello è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, ma è un luogo vivo dove l'agricoltura, seppur meccanizzata è ancora viva e pulsante, è un luogo dove si è sviluppata la buona cucina, con tre ristoranti dove il cibo è diventato cultura del territorio. U La grande sfida quindi in atto a Padernello è quella di mantenere inalterato il fascino rurale del luogo, con un restauro estremamente rigoroso e conservativo, facendolo convivere con tutte una serie di iniziative culturali, senza cedere alle illogiche proposte di un mondo moderno e frenetico. Padernello, come l'ha voluto il Ministero dei Beni Culturali con la Direzione della Soprintendenza Regionale dovrà restare un bene architettonico vincolato di particolare importanza, come testimonianza documentale di un borgo rurale e contadino con le sue cascine e dovrà mantenere un vincolo di rispetto di circa 3 km dove non sarà possibile mutare il paesaggio naturale. Il visitatore che arriverà a Padernello, troverà un Castello medioevale riportato a nuova vita, con tutto il suo fascino e che questo Castello è diventato il mezzo lo strumento per promuovere il territorio, il paesaggio, l'arte e la cultura. Sembrava tutto finito... invece nel 2006 par- PER SAPERNE DI PIU’ Per informazioni e prenotazioni: 030 9408766 www.castellodipadernello.it [email protected] Il Castello è aperto dal Martedì al Venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 17. Il sabato dalle ore 14,30 alle ore 17,30 in occasione delle mostre. La Domenica pomeriggio dalle ore 14,30 e dalle 18,30 visite guidate a rotazione - Per tutte le scuole la Fondazione organizza visite e laboratori - Su prenotazione tutte le associazioni ed i gruppi possono richiedere visite guidate. 34 BCC Agrobresciano tono le opere di restauro effettuate dalla Fondazione di partecipazione appositamente creata per la salvaguardia del Castello, ed il suo riutilizzo come centro di cultura, aperto al pubblico, dove la nostra Banca di Credito Cooperativo è parte attiva con il pensiero, l'azione ed il sostegno economico. Ci sono cose difficili nella vita, ma con la forza della passione, con l'entusiasmo, con le idee, con le competenze, tutto si può affrontare. Ecco questa è la miscela che ha permesso di ottenere quelli che molti definiscono “il miracolo Padernello”. Appuntamenti al Castello Capolavori & Paesaggi L'arte in provincia è fotogenica! dal 26 novembre 2011 al 18 dicembre 2011 La mostra, voluta e realizzata dalla Provincia, consiste in una raccolta di riproduzioni fotografiche di opere d'arte pittoriche preziose - di Celesti, Ceruti, Foppa, Moretto e Romanino - disseminate tra i 206 Comuni bresciani, affiancate a filmati di istantanee di paesaggi del territorio bresciano. Pianura Sostenibile Incontro con aperitivo con prodotti tipici della Bassa Pianura Sabato, 18 febbraio 2012 Dalle ore 9,30 alle ore 12,30 È il momento di ascoltare coloro che rappresentano i principali portatori di interesse della Bassa Pianura. Dopo una prima parte del percorso, infatti, in cui sono stati illustrati i risultati delle indagini sullo stato dell’ambiente e offerte alcune indicazioni per realizzare effcaci politiche di gestione virtuosa del territorio, essi potranno commentare le proposte emerse, per un futuro sostenibile. LA BANCA E I BIMBI IN FAMIGLIA... IN GIRO IN BICI Franciacorta in bicicletta, tra degustazioni e storia G AR TE LL A Ritorna l’amico riccio Lino Sulla scia del successo riscosso negli anni scorsi, la nostra BCC anche quest’anno ha voluto riproporre l’album “Lino l’Agroriccio” Fresco di stampa, a Santa Lucia 5.500 bambini di 43 scuole materne di Brescia e provincia, troveranno sui loro banchi di scuola il nuovo album “Lino l’Agroriccio”. Quest’anno il volume che contiene nuove filastrocche e bellissimi disegni è corredato da un pratico cofanetto ed è stato studiato appositamente per stimolare la fantasia e i primi concetti logici nei bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola materna. Il nostro riccio Lino anche quest’anno dunque farà compagnia ai nostri piccoli amici che, insieme ad educatori e genitori, scopriranno un fantastico mondo da leggere, imparare e colorare dando libero sfogo alla fantasia. E’ ARRIVATA LA TESSERA E LA GUIDA DELLE STRUTTURE DISPONIBILI Anche quest’anno la nostra banca offre GRATUITAMENTE per Soci e Clienti la nuova card VIVIPARCHI per l’anno 2012. Ricordiamo infatti che il 30 di novembre scorso sono scadute le vecchie tessere. Da molti anni la nostra banca aderisce alla bellissima iniziativa Viviparchi, un circuito di strutture per il tempo libero e la vacanza dedicato a tutti e in particolare alle famiglie con figli. Il circuito Viviparchi è costituito da oltre 250 strutture comprese tra i più importanti parchi tematici (divertimento, botanici, acquatici, naturalistici...), siti UNESCO (patrimonio mondiale dell'umanità), castelli, agriturismi, impianti di risalita, hotel, musei, foresterie, cascine... che rappresentano itinerari turistici per un giorno, un week end o una vacanza. I possessori della tessera Viviparchi godono di numerosissime agevolazioni e di sconti all’interno delle strutture ed inoltre i ragazzi fino a tredici anni hanno l’ingresso gratuito. Insieme alla tessera verrà consegnata la preziosa guida Viviparchi, con l’elenco delle innumerevoli possibilità e occasioni per trascorrere il tempo libero insieme a tutta la famiglia, divertendosi e risparmiando. Chi ancora non conoscesse Viviparchi può visitare il sito www.viviparchi.eu >>> Per informazioni e per ritirare GRATUITAMENTE la card e la guida (fino ad esaurimento delle scorte) rivolgersi al proprio sportello. In queste prime giornate invernali perchè non approffittare di un bel fine settimana soleggiato per trascorrere una giornata in bicicletta tra le vigne di Franciacorta? E allora... tutti in sella, ma prima di partire visitiamo, a Rodengo Saiano, dove lasceremo la macchina, l’Abbazia Olivetana, fondata dai monaci cluniacensi prima del 1050; da non perdere in particolare nella sagrestia gli splendidi affreschi del Romanino. Dopo la visita, ci immettiamo sulla pista ciclabile Brescia-Paratico, in direzione Paderno, attraversando la frazione di Barco per arrivare a Cazzago San Martino e quindi a Rovato. Sul tratto di pista ciclabile tra Cazzago e Rovato si incontra, in un’amena zona collinare, l’Azienda Agricola dei Conti Terzi (per visite: tel. 030 7721037), dove è possibile visitare il fondo, la casa padronale e la cantina, degustando vini e prodotti locali. Lasciato Rovato, ci si dirige verso Erbusco, giungendo quindi ad Adro, dove si può sostare nel parco del Santuario della Madonna della Neve risalente al 1500. Proseguiremo poi in discesa verso Monterotondo, Passirano e Camignone, in direzione di Monticelli Brusati e Ome qui incontriamo l’azienda Al Rocol dove, previa prenotazione (tel.030 6852542), potremo visitare la cantina e farci spiegare le varie fasi di lavorazione delle uve e del famoso metodo Franciacorta. A Ome merita sicuramente una visita l’antico Maglio Averoldi, risalente al 1080 che fa parte di un complesso di fabbricati ancora integri, di rilevante interesse storico. Situato in località Grotta nella zona sud del comune, è raggiungibile, superando un ponticello medievale denominato Poia, dalla S.P.47 che collega Ome a Monticelli Brusati. Ormai siamo pronti per il rientro, ma a Rodengo prima di salutarci visitiamo, nella frazione Corneto, Villa Fenaroli che edificata nel sec. XVIII è una tipica villa bresciana, caratterizzata da un corpo centrale elevato e due ali laterali più basse. LUOGO DI PARTENZA ED ARRIVO: Rodengo Saiano, presso il parcheggio dell’Abbazia Olivetana. LUNGHEZZA: 45 km PERCORSO: Facile, con qualche breve salita. Consigliata bici con cambio. DA VEDERE: a RODENGO-SAIANO: Abbazia Olivetana, Villa Fenaroli. Ad ADRO: S.Maria della Neve A OME: il Maglio Averoldi. Altri itinerari su www.bresciainbici.it BCC Agrobresciano 35