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BARBARA NERI
I SERVIZI FUNEBRI E CIMITERIALI:
NATURA GIURIDICA E FORME DI GESTIONE
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Inquadramento della materia. – 3. Il trasporto funebre: natura giuridica e forme di gestione. – 4. I servizi cimiteriali: natura giuridica e forme di gestione. – 4.1. La sepoltura dei cadaveri e le attività necroscopiche. – 4.2. L’illuminazione votiva. – 5. Le onoranze funebri: natura giuridica e forme di gestione. – 6. Considerazioni conclusive.
1. Premessa
Il lavoro si prefigge l’obiettivo di analizzare il settore dei servizi funebri e cimiteriali al fine di indagare la natura giuridica delle relative attività
ed individuarne le forme di gestione.
Si tratta di un settore scarsamente contemplato nell’ambito dei contributi scientifici in materia di servizi pubblici, probabilmente a causa della minore rilevanza rispetto a servizi normalmente utilizzati nella quotidianità (si
pensi ai servizi idrici o ai trasporti pubblici). Diversamente alcuni servizi funebri e cimiteriali (soprattutto i trasporti funebri e l’illuminazione votiva)
sono stati oggetto di numerose pronunce giurisprudenziali, le quali hanno
fornito importanti elementi interpretativi della materia. Il frequente ricorso
al giudice d’altronde si spiega in ragione della forte redditività del settore in
oggetto, trattandosi di ambiti nei quali gli interessi economici sono molto
forti e in cui pubblico e privato convivono spesso senza una puntuale definizione di ruoli.
Peraltro, il settore in questione non può essere considerato in maniera
unitaria, in quanto si compone in realtà di una serie di attività diverse esercitate da soggetti distinti sulla base di disposizioni tra loro non assimilabili.
Per questo motivo, l’indagine prende avvio con una breve panoramica
delle numerose attività svolte conseguentemente al decesso, utile al fine di
dar conto delle varie classificazioni fornite e far chiarezza in ordine all’uso
di alcune locuzioni.
Una volta delineato poi il quadro normativo di riferimento, l’analisi
Munus, n. 3, 2012
Editoriale Scientifica srl
barbara neri
prosegue con l’individuazione dei profili critici, che hanno richiesto l’intervento interpretativo della dottrina e della giurisprudenza, oltre che sovente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (d’ora in avanti,
AGCM). In particolare, l’esame si concentra sulla qualificazione in termini di
servizio pubblico di talune delle attività svolte dai comuni, anche al fine di
individuarne le forme di gestione. Nello specifico, la trattazione si sofferma
sul servizio di trasporto funebre, sui servizi cimiteriali (tanto con riguardo
ai sistemi di sepoltura quanto con riferimento all’illuminazione votiva) ed,
infine, sulle onoranze funebri. In quest’ultimo caso, in realtà, non si pongono particolari questioni relativamente alla natura giuridica, in quanto è
pacifico che dette attività non siano classificabili come servizi pubblici; tuttavia, esse sono oggetto di attenzione a causa dell’incompatibilità fra la loro
organizzazione e la gestione dei servizi necroscopici. Peraltro, dal punto di
vista della gestione, rileva la presenza sul campo di società in house comunali.
Infine, si tenta di delineare possibili scenari di cambiamento in ordine
alle modalità di gestione dei servizi funebri e cimiteriali, anche alla luce
della recente evoluzione normativa che ha interessato il settore dei servizi
pubblici in generale.
2. Inquadramento della materia
Sotto il profilo giuridico, i cimiteri, dal greco «luoghi di riposo», individuano il complesso dei beni e servizi necessari per la sepoltura dei defunti1.
In merito all’esatta configurazione di questa particolare categoria di
beni pubblici, dottrina e giurisprudenza sono concordi nel ritenere che i cimiteri costituiscano il c.d. demanio specifico comunale, definito tale in ragione della sua appartenenza ai comuni2.
Così S. Pelillo, Cimiteri, in D. disc. pubbl., III, Torino, Utet, 1989, 27.
Per la dottrina si vedano: S. Rosa, Cimitero (dir. amm.), in Enc. dir.,VI, Milano, Giuffrè,
1960, 993 s.; G. Clemente di San Luca, Cimitero, in Enc. giur.,VI, Roma, Treccani, 1988, 1 s.; S.
Pelillo, op. cit., 33; N. Centofanti, I cimiteri. Piano regolatore, regolamenti e concessioni cimiteriali, Milano, Giuffrè, 2007, 25 s. Per la giurisprudenza si rimanda a Cass., sez. I, 20 gennaio 1964, n.
114, in Giust. civ., 1964, I, 1174 ss., e a Cons. reg. sic., 12 novembre 1974, n. 429, in Cons. St.,
1974, I, 1570 s. Sicuramente, stando all’art. 824 c.c., i cimiteri (insieme ai mercati comunali)
sono soggetti al regime del demanio pubblico, la cui disciplina si rinviene ai precedenti artt.
822 e 823. Ne deriva che sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore
di terzi, salvo nei casi e nei modi previsti dalle leggi che li riguardano.
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