Sulle orme di Saulo alla scoperta della luce

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Sulle orme di Saulo alla scoperta della luce
ESPERIENZE
Sulle orme di Saulo
alla scoperta della luce
Un dipinto del Caravaggio,
“Conversione di Saulo”,
è stato occasione, durante
l’anno paolino, per la
classe IV di un liceo
di Lodi, di realizzare un
percorso didattico originale
sui contenuti emozionali
e biblici dell’opera d’arte.
I
n occasione dell’anno paolino, la classe 4a A del Liceo Sperimentale “M.
Vegio” di Lodi ha accolto con entusiasmo la proposta di partecipare al
Concorso a premi “S. Paolo, dalla spada alla Parola”, promosso dai padri
Barnabiti.
Eravamo alla ricerca di un’idea originale da presentare, così abbiamo colto
l’occasione fornitaci da un evento eccezionale: l’esposizione, presso Palazzo
Marino di Milano, della tavola del Caravaggio-Odescalchi “Conversione di
Saulo”, dipinto meno noto della versione più famosa, conservata nella
Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma.
Come trasformare un’idea originale in un’esperienza significativa?
Ci siamo prefissati l’obiettivo di realizzare un cd, versione ppt, che alla fine
del percorso abbiamo intitolato “Da Gerusalemme a Damasco, alla ricerca
della luce”.
Guidati dalla sensibilità umana e artistica di Caravaggio, ci siamo lasciati
interrogare dal dipinto, cercando di capire, oltre la rappresentazione, il non
detto, il messaggio ancora valido per noi, per la nostra vita.
Il percorso
Classe 4ª A, Liceo Sperimentale
“M. Vegio”, Lodi
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L a prima tappa, la ricerca e lo studio delle fonti: gli articoli tratti dal
“Corriere della Sera”, l’esegesi del brano degli Atti degli Apostoli (At. 9,119), la storia di San Paolo studiata dal libro. Quanto basta per capire che
Saulo era un leader, un uomo dalla forte personalità, colto e determinato,
ma poi anche lui ha ceduto, è caduto dal piedistallo delle sue certezze, è
andato in crisi e la sua vita è stata sconvolta da quell’incontro sulla via di
Damasco.
Avevamo trovato la parola-chiave su cui lavorare, la parola crisi, ed
eravamo pronti per affrontare la seconda tappa, l’uscita didattica: il giorno
3 dicembre 2008, la scolaresca, sulle orme di Saulo, ha compiuto un
viaggio da Lodi a Milano, per catturare un po’ della luce irradiata dal
dipinto. Utilissima la descrizione della guida, le informazioni recepite dal
filmato, il materiale regalatoci.
Ritornati in classe, abbiamo potuto dare inizio
alla terza tappa: la parte pratico-operativa e la
descrizione iconografica, ossia la scansione del
percorso lungo i seguenti paragrafi:
introduzione, la pittura di Caravaggio, la storia
della tavola, i precedenti artistici del dipinto, il
restauro e la riscoperta della luce, l’identità di
Saulo, il significato del testo artistico,
conclusioni. La scolaresca è stata suddivisa in 6
gruppi di lavoro, ad ognuno è stato assegnato il
compito di costruire un paragrafo corredato di
immagini.
Particolarmente originale il paragrafo dal titolo “Il
significato del testo artistico”, caratterizzato dalla
scomposizione dell’immagine unitaria del dipinto
in tante diapositive, che focalizzavano l’attenzione
su particolari aspetti del soggetto rappresentato:
la realistica plasticità di Cristo che squarcia il cielo
e protende il braccio verso Saulo per incontrarlo,
Conversione di Saulo, tavola del
Caravaggio - Odescalchi
toccare la sua vita e cambiarla
definitivamente, diversamente dal
testo che, invece, non presenta un
incontro con Gesù in carne e ossa,
ma una voce misteriosa e una luce
abbagliante; la posizione di Saulo,
destabilizzato a terra, che si copre il
viso con le mani, in un gesto di lotta
e di resistenza verso quella Luce,
che ancora non riesce ad accogliere
nella sua vita; il processo di
trasformazione già in atto nella
rappresentazione di Saulo
seminudo, che sta cambiando pelle,
come evidenziato dal particolare
delle frange dell’uniforme del
soldato, ancora attaccate al corpo
nudo, quasi a sottolineare che
Saulo, il vecchio guerriero
persecutore, non è ancora
diventato Paolo, l’apostolo delle
genti.
Il messaggio
La crisi esistenziale, che Paolo vive
sulla sua pelle, ci è sembrato il
tratto che maggiormente ha voluto
rappresentare Caravaggio e
l’esperienza umana che anche i
giovani spesso vivono.
La centralità di questo tema ci
forniva la possibilità di riflettere
sull’aspetto conclusivo trattato
nella quarta tappa,
l’attualizzazione. Caravaggio
rappresenta Paolo, mentre vive
l’esperienza più critica e
sconvolgente della sua
esistenza, l’incontro con Cristo
risorto.
I giovani della 4a A hanno
imparato da lui che non bisogna
aver timore delle crisi esistenziali.
La crisi è sempre un momento
cruciale della vita di un individuo:
ci si può perdere definitivamente
o ritrovarsi, maturare per
diventare una persona nuova.
Questo percorso didattico ha
raggiunto l’obiettivo di rendere
più vicina ai giovani la figura di
Saulo quando sono in preda alle
loro piccole crisi giovanili.
Un conflitto con i genitori, il
tradimento di un amico, la fine di
un rapporto con una persona cara,
le delusioni scolastiche: sono tante
le occasioni che mandano in crisi.
Può capitare a tutti di sentirsi
disorientati, incapaci di vedere la
luce, di scegliere la giusta direzione
da seguire per raggiungere la meta,
e magari si chiede aiuto, perché
conforta l’idea di non sentirsi soli,
avvertire la solidale presenza di
persone più esperte, che ci
conducono per mano, con fiducia,
lungo il cammino. È proprio in
queste circostanze che la figura di
Saulo ci ricorda dove attingere la
forza per reagire.
Ognuno deve cercare dentro di sé
per trovare la risposta, il Maestro
interiore che vive in noi ci suggerirà
il cammino, nella consapevolezza di
non essere mai soli, anche quando
le ombre buie della vita ci
impediscono di vedere la Luce.
Caravaggio, sulle orme di Saulo, ci
dà sufficienti indicazioni, basta solo
saper vedere oltre i colori del suo
dipinto, saper leggere il non detto,
come noi abbiamo cercato di fare.
Margherita Falgetano
Insegnare religione • Marzo-Aprile 2012
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