I nuovi vini della cantine Terre del carpine

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I nuovi vini della cantine Terre del carpine
COMUNE MAGIONE
Ufficio Stampa
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COMUNICATO STAMPA
Presentate dal nuovo staff tecnico i vini della Cantina Terre del Carpine
frutto di una selezione delle zone di produzione, delle tecniche di
potatura, raccolta e fermentazione
L’etichetta del nuovo grechetto dedicata al magionese
frà Giovanni da Pian di Carpine. Ribadita la necessità di cooperazione tra le
cantine dell’Umbria per contrastare un mercato sempre più complesso
MAGIONE 3 dicembre 2011 – La cantina Terre del Carpine di Magione rinnova il suo staff
tecnico, guidato dall’enologa Mary Ferrara, e presenta i nuovi prodotti frutto di una
collaborazione con Maurizio Castelli enologo di fama internazionale intervenuto, questa
mattina, alla presentazione dei nuovi vini. Il presidente della cantina, Rodolfo Pacini, ha
aperto l’incontro motivando la scelta di un nuovo staff con le necessità di migliorare la qualità
di alcune n produzioni per riuscire ad entrare in un mercato, anche internazionale, sempre più
competitivo.
Nata negli anni Sessanta per rispondere alle esigenze dei tanti coltivatori del territorio che non
riuscivano a trovare un mercato adeguato, grazie ad un continuo lavoro di miglioramento delle
vigne e dell’immagine oggi i vini prodotti dalla cantina «sono prodotti di ottima qualità – ha
spiegato l’enologa Ferrara, parlando dei nuovi vini, in particolare: lo chardonnay, ed il
grechetto –. Quello che abbiamo fatto è stato di cercare tra i vari produttori dei vitigni da
selezionare per dare prodotti con caratteristiche più particolari. Per il vitigno chardonnay,
abbiamo agito sulla fermentazione riuscendo ad esaltare quelle che sono le caratteristiche
principali di questo vino ottenendo un prodotto fresco, molto fruttato ricco di aromi. Per il
grechetto, grazie ai consigli di Castelli con delle degustazioni abbiamo individuato le zone più
profumate, vitigni con una forte carica di tannino che è la sua caratteristica di questo vino e
piace proprio per questo gusto minerale-salato. Abbiamo operato sulla potatura, i tempi di
raccolta e di fermentazione».
«Il grechetto è un vitigno antichissimo – ha spiegato Castelli – usato, purtroppo, solo a scopo
commerciale che ne ha distrutti l’immagine. È invece un grandissimo vitigno che, se si sa
lavorare, sa dare un grande vino che ha una profondità di bocca che ben pochi vini bianchi
italiani posseggono e che è caratteristico dell’Umbria».
Da una collaborazione tra la cantina ed il Comune di Magione è nata anche la nuova etichetta
del grechetto dedicata all’affresco di Gerardo Dottori nella sala del Consiglio Comunale.
Raffigurante Frà Giovanni da pian di carpine. A ricordare la figura del frate che per primo visitò
la Mongolia nel 1245, il sindaco Massimo Alunni Proietti che ha ribadito la necessità di una
stretta collaborazione tra tutti i settori di un territorio per la sua promozione «e la necessità –
ha sottolineato – che si superi l’individualismo e che si arrivi a ragionare sempre più in forma
associata anche per quello che riguarda le cantine» stimate in circa duecento in tutta l’Umbria.
La qualità come mezzo per contrastare il mercato internazionale dei grandi produttori è stata
ribadita da Castelli. «La forza della cantina sociale, rispetto ad un privato – ha dichiarato -, è la
grande piattaforma di produzioni tra cui si possono individuare, ed è quello che abbiamo fatto,
le perle con cui fare qualcosa di straordinario in grado di trainare, e soprattutto far conoscere
tutte le altre produzione della cantina».
Dall’incontro è emersa forte la mancanza di una promozione regionale del prodotto
“Umbria”, di un lavoro di promozione che spinga le attività ricettive a proporre nei loro locali il
prodotto umbro visto che spesso è del tutto assente.
Referente Luigina Miccio
CELL. 347 6672178