Relazione tecnica def2
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Relazione tecnica def2
novembre 2014 – rev. 00 BIOMASSA ORMEA RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA – AWS_14065AQ_RT_001_00 www.aws-italia.com INDICE 1. 2. 3. 4. 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 5. 6. 7. 8. 9. 10. 10.1 10.2 10.3 11. 11.1 11.2 11.3 Introduzione Localizzazione dell’intervento Principali alternative tecnologiche e localizzative considerate Descrizione delle opere in progetto Descrizione generale impianto Performance d’impianto Approvigionamento materia prima legnosa Area di stoccaggio, cippatura e caricamento biomasse Combustibile biomasse e produzione vapore Combustibile biomasse e produzione acqua calda Produzione di energia elettrica Produzione di energia termica Produzione di pellet Connessione alla rete elettrica nazionale Strumenti di pianificazione territoriale ed analisi dei vincoli Inquadramento geologico geomorfologico Disponibilità delle aree Cronoprogramma Quadro economico impianto di cogenerazione Costi del legname Costi di funzionamento impianto Costi gestionali dell’impianto Quadro economico impianto produzione pellet Costi di produzione Costi gestionali dell’impianto Costo produzione pellet Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa 3 4 6 7 7 9 10 11 13 18 22 23 25 28 29 37 39 42 43 43 43 44 45 45 46 46 AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 2 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. BIOMASSA ORMEA RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA – AWS_14065AQ_RT_001_00 1. INTRODUZIONE La presente relazione tecnico-illustrativa, corredata dagli elaborati grafici allegati dei quali sarà anche documento di compendio per pronta nota, è stata redatta al fine di illustrare il progetto preliminare di un impianto di cogenerazione da biomassa legnosa e produzione di pellet in Comune di Ormea (CN), ubicato all’interno dell’area ex-cartiera in località Isola Mezzana, per il quale la Società AQVA 430 S.r.l., con sede in via Sergio Bocci n.9 a Verbania (VB), ha presentato domanda di verifica di impatto ambientale ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 e dell’art. 4 della L.R. 14 dicembre 1998, n.40. La società AQVA 430 S.r.l. ha incaricato la scrivente AWS Tecnologia e Sviluppo S.r.l., con sede in via dell’Industria 21 a Verbania, di redigere dapprima il progetto preliminare per la fase di verifica di impatto ambientale, e successivamente, il progetto definitivo necessario a ottenere l’autorizzazione unica ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 29 dicembre 2003, n. 387 e l’eventuale Valutazione di Impatto Ambientale. La presente relazione descrive le caratteristiche generali delle opere in progetto e la loro ubicazione nel contesto pianificatorio, ambientale e paesaggistico; vengono inoltre valutati i vincoli gravanti sul territorio in esame nonché la disponibilità delle aree. In fine si riportano il cronoprogramma generale dell’impianto e il quadro economico. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 3 di 46 www.aws-italia.com 2. LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO L’intero impianto ricade nel territorio comunale di Ormea e interessa sia l’area ex-cartiera sia i terreni lungo il tracciato delle condotte di teleriscaldamento in progetto sino alla centrale di distribuzione acqua calda esistente; per l’ubicazione delle opere si rimanda alla cartografia allegata al presente progetto. Allo stato attuale è presente un capannone dismesso che era utilizzato nelle lavorazioni della cartiera; l’immagine seguente riporta l’intera area dall’ex-cartiera su ortofoto. Figura 1 – Ubicazione della ex-cartiera su ortofoto. Il proponente è aggiudicatario del diritto di superficie del mappale 54 del foglio 39, ubicato all’interno dell’ex-cartiera e attualmente in disuso in sponda destra del Fiume Tanaro lungo viale Piaggio (SS28), a seguito dell’aggiudicamento di apposito bando comunale. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 4 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Figura 2 – Ubicazione della particella 54 su estratto del foglio catastale n.39 . L’area di progetto ricade nelle sezioni 244040 e 244030 della nuova base cartografica BDTRE2010 della Regione Piemonte alla scala 1:10.000; in particolare la sola area dell’ex-cartiera rientra interamente nella sezione 244040 (vedi elaborato AWS_14O65AQ_TG_CR_001 “Corografia”). Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 5 di 46 www.aws-italia.com 3. PRINCIPALI ALTERNATIVE TECNOLOGICHE E LOCALIZZATIVE CONSIDERATE L’asta del Comune di Ormea denominata “asta pubblica per la vendita della proprietà superficiaria e la costruzione del diritto di superficie quindicennale, attraverso pubblico incanto, dell’area denominata “ex cartiera” del Comune di Ormea, con vincolo di progettazione, realizzazione e gestione, mediante un sistema di filiera corta (bosco-legno-energia), di un impianto di cogenerazione alimentato da biomassa legnosa ricavabile dalle risorse forestali locali, della rete di collegamento all’impianto di teleriscaldamento esistente, nonché di un impianto di lavorazione del materiale legnoso” definiva quali erano i contenuti principali dei progetti ammessi a partecipare. Il testo dell’asta pubblica definiva le principali caratteristiche dei progetti ammessi quali, ad esempio, l’area di proprietà all’interno dell’ex cartiera (Foglio 39, particella 54, subalterno 4), la tipologia di impianto (cogenerazione a biomassa legnosa), la potenza massima della cogenerazione (1 MW) e la posizione di recapito del vettore energetico alla centrale esistente distante circa 1800 m dalla cartiera. Il presente progetto riporta quindi le scelte tecniche effettuate nel rispetto delle indicazioni contenute nell’asta, considerando in particolare che l’impianto deve rispettare i limiti di emissioni determinati dalla Provincia di Cuneo. Le maggiori alternative sono state offerte ai progettisti per quanto riguarda l’impianto di lavorazione industriale del materiale legnoso poiché non è stato definito un unico processo, ma è stata lasciata libertà di scelta ai progettisti. La scelta è ricaduta su un impianto di pellettizzazione poiché questo permette di ottenere un prodotto commercialmente molto richiesto con un’impiantistica relativamente semplice che non determina impatti rilevanti dal punto di vista ambientale; tali strutture necessitano oltretutto di una superficie compatibile con l’area oggetto d’intervento. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 6 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. 4. DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO 4.1 DESCRIZIONE GENERALE IMPIANTO Le opere in progetto sono rappresentate da quattro sezioni principali: - Area di stoccaggio, cippatura e caricamento biomasse; - Combustione biomasse e produzione vapore/acqua calda; - Produzione di energia elettrica; - Recupero di energia termica e distribuzione acqua calda; - Produzione di pellet certificato; La biomassa prevista per l’alimentazione delle caldaie è Cippato di legno. Nella prima sezione la legna viene scaricata e accumulata in piazzale appositamente dedicato. La biomassa viene poi trasportata nella sezione di Cippatura, dove viene portato alle dimensioni desiderate per l’alimentazione delle caldaie e per il processo di lavorazione e valorizzazione del legno. All’interno di una vasca un nastro trasporta il cippato di legno fino alla caldaia per la produzione di vapore. La caldaia, ossidando completamente il combustibile, produce vapore per la produzione di energia elettrica; il vapore in uscita dall’espansore viene utilizzato per produrre acqua calda attraverso uno scambiatore. La caldaia ad acqua calda verrà attivata solamente occasionalmente come integrazione o sostituzione della caldaia a vapore per alimentare la rete di teleriscaldamento. Una parte del cippato di legno non necessario alla produzione di vapore sarà avviato a una linea di produzione di pellet certificato. L’immagine seguente riporta in maniera schematica la struttura dell’impianto in progetto. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 7 di 46 www.aws-italia.com Figura 3 – Schema indicativo dell’impianto in progetto. Di seguito si riportano le caratteristiche tecniche dei componenti principali dell’impianto. CALDAIA A CIPPATO A VAPORE Tipo: a tubi di fumo orizzontali Numero: 01 Potenza termica disponibile di picco: 3 MW Temperatura vapore prodotto: 180 °C Pressione vapore prodotto: 10 bar (a) CALDAIA A CIPPATO ACQUA CALDA Tipo: a tubi di fumo orizzontali Numero: 01 Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 8 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Potenza termica disponibile di picco: 2 MW Temperatura acqua prodotta: 95 °C Capacità di carico: 5 – 115 % ESPANSORE DI VAPORE E GENERATORE Tipo: espansore Numero: 01 Potenza elettrica generata di picco: 200 kW Temperatura condense in coda: 111 °C Pressione vapore in uscita: 1,5 bar (a) Titolo: 95,08% SCAMBIATORE DI CALORE CONDENSE / ACQUA CALDA Tipo: a piastre Numero: 01 Potenza termica disponibile di picco: 2.548 kWt Fluido Lato 1: condense di turbina Fluido Lato 2: acqua vettore di scambio 4.2 PERFORMANCE D’IMPIANTO Il calcolo di dettaglio dei parametri di processo alle differenti condizioni di funzionamento dell’impianto sarà effettuato durante l’ingegneria di base. Di seguito i dati principali ricavati dalle simulazioni effettuate: Performance d’impianto - Potenza termica disponibile dopo la generazione elettrica della caldaia a vapore: 2.548 kWt - Potenza Elettrica Prodotta: 200 kW Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 9 di 46 www.aws-italia.com - Potenza Elettrica Netta (decurtando autoconsumo GSE): 166 kW Consumo energetico (autoconsumi impianto cogenerazione in assenza di caldaia ad acqua): - Potenza elettrica: 20 kW - Cippato di legno: 3.300 kW - Acqua demineralizzata: n.d. m3/h - Aria compressa: n.d. Nm3/h La stazione di teleriscaldamento di consegna è costituita da uno scambiatore a piastre, un sistema di contabilizzazione del calore telematizzato, una valvola a due vie motorizzata per la regolazione della portata del fluido termovettore collegata a un sistema di termoregolazione telematizzato. 4.3 APPROVIGIONAMENTO MATERIA PRIMA LEGNOSA Il progetto proposto prevede la realizzazione di un impianto di cogenerazione ovvero di produzione di energia elettrica e termica per soddisfare le esigenze dell’impianto di teleriscaldamento esistente nel Comune di Ormea, attualmente gestito dalla società pubblico/privata Calore Verde S.r.l., e realizzare lo sfruttamento della risorsa boschiva attraverso la costruzione di un impianto di pellettizzazione alimentato dallo stesso impianto di cogenerazione. Il valore aggiunto di questo progetto scaturisce dalla “filiera corta” finalizzata allo sfruttamento della risorsa legnosa, che prevede una corretta coltivazione forestale dei boschi messi a disposizione dai Comuni limitrofi a Ormea, sia sul versante piemontese sia su quello ligure, che consentirebbe di fare manutenzione ai boschi, attualmente non correttamente mantenuti a causa delle poche risorse finanziarie degli Enti locali, per attivare un distretto di filiera in cui prodotto principale sarebbe un Pellet autoctono che potrebbe prevedere una denominazione specifica del territorio ad esempio: “Ormea Pellet - Energia a Km 0”. I boschi interessati possono richiedere una diversa gamma d’interventi, alcuni con risultato economico positivo, altri con scopo di miglioramento in funzione di un uso futuro; altri ancora Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 10 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. possono richiedere, preliminarmente, che il territorio sia dotato di una serie d’infrastrutture (strade forestali) per renderli almeno raggiungibili da chi deve svolgere gli interventi detti prima. La fase operativa vede il coinvolgimento delle ditte forestali della zona coordinate e supervisionate da AQVA 430 S.r.l., avviando un importante indotto lavorativo con ottime ricadute occupazionali sul territorio, che già attualmente costituiscono il tramite fra il bosco e le industrie di prima lavorazione del legno. L’espansione delle attività forestali porterebbe alla richiesta di manodopera qualificata per svolgere i lavori in bosco. La presenza dell’Istituto forestale di Ormea, che da oltre 25 anni svolge una funzione formativa nel settore, potrebbe rappresentare un punto di forza per lo sviluppo di questo progetto, oltre all’importante partnership bilaterale che potrebbe nascere sia per apportare know how sul lato della coltivazione dei boschi, che per la parte degli stage con eventuali ricollocazioni degli studenti all’interno o all’esterno del progetto di filiera; questo farebbe sì che la Scuola di Ormea possa avere uno sviluppo anche in termini di maggiori iscrizioni oltre che maggiori esperienze dirette a livello nazionale e internazionale. L’entità degli assortimenti ottenuti attraverso lo sfruttamento dei boschi deve essere bilanciata nel tempo, in base alle esigenze dell’impianto di pellet e dell’impianto di cogenerazione di cui è possibile definire a priori le necessità di massima. 4.4 AREA DI STOCCAGGIO, CIPPATURA E CARICAMENTO BIOMASSE Una volta estratta dalle diverse tipologie di fonti primarie ed effettuata eventualmente una prima lavorazione in campo, la biomassa legnosa subisce ancora dei processi che portano all’ottenimento di un prodotto finito e ne permettono la successiva vendita. Il piazzale di lavorazione e stoccaggio rappresenta la principale area di preparazione della biomassa prima dell’avvio alla combustione in caldaia; la biomassa viene dapprima raccolta da tutti i siti in cui si sono allestiti i cantieri di raccolta, viene poi trasformata e sottoposta a un idoneo processo di stagionatura ed infine viene adeguatamente conservata, in attesa del suo utilizzo e/o della sua commercializzazione e del suo conferimento al sito di utilizzo finale. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 11 di 46 www.aws-italia.com Nel piazzale di lavorazione avvengono la maturazione e lo stoccaggio della biomassa legnosa. Si sono analizzate le lavorazioni e le diverse modalità di maturazione e stoccaggio cui è sottoposta in piazzale la biomassa. Infine si sono puntualizzate la struttura e la dotazione completa di macchine e attrezzature per disporre di un moderno piazzale presso cui si concentrano le operazioni di trasformazione, stoccaggio e distribuzione finale della biomassa legnosa. Il sistema di stoccaggio della biomassa legnosa in forma di tronchi o cippato fresco prevede l’allestimento di cumuli sotto tettoie areate o in ambienti coperti (capannoni). La biomassa sarà disposta in forma convessa su un basamento in cemento evitando ristagni d’acqua che possono compromettere e guastare la qualità del prodotto. Per la quota parte di biomassa consegnata in tronchi, dopo una prima stagionatura in piazzale, si prevede la fase di cippatura. Qualora le dimensioni dei tronchi non fossero conformi all’ingresso in cippatrice, questi subiscono una lavorazione di spaccatura preliminare. Le macchine per la cippatura sono della tipologia descritta in seguito: Tipologia di cippatrice: Gommata a Tamburo Potenza minima del trattore Hp/kW 60/44 Potenza massima del trattore Hp/kW 80/59 Potenza motore diesel Hp/kW 70/52 Potenza motore elettrico kW 35 Diametro massimo cippabile (legno duro) mm 250 Diametro massimo cippabile (legno tenero) mm 150 Passaggio massimo materiale in entrata mm 500x250 Coltelli n° 2 Produzione oraria m3/h 10/15 Diametro tamburo mm 400 Larghezza tamburo mm 480 Larghezza catena alimentazione mm 500 Lunghezza catena di alimentazione mm 530 Peso indicativo macchina (versione motore) kg 3150 Il cippato cosi prodotto sarà della tipologia: G10 Il prodotto ottenuto sarà quindi stoccato in capannone coperto ventilato di altezza minima 5 metri, permettendo la traspirazione dell’acqua evaporata dal cumulo. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 12 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Il cippato viene quindi prelevato dal cumulo e tramite mezzi gommati viene trasportato agli spazi di caricamento delle caldaie e di una linea di pellettizzazione di nuova realizzazione e oggetto di specifica autorizzazione. Il caricamento del cippato nelle caldaie viene descritto nella sezione relativa alle caldaie. 4.5 COMBUSTIONE BIOMASSE E PRODUZIONE VAPORE Il sistema è composto da un generatore di vapore per la produzione di 4.330 kg/h di vapore saturo a 10 bar(a) e temperatura di 180 °C con potenzialità di 2.780 kWt termici in acciaio a tubi di fumo orizzontali a quattro giri di fumo. Camera di combustione adiabatica La camera di combustione adiabatica è formata da due elementi: • modulo inferiore: sistema di combustione a GRIGLIA MOBILE modulante a gradini, con elementi in acciaio al Nickel per combustibili con alta umidità, con funzionamento orizzontale alternato a mezzo di cilindro oleodinamico per l’avanzamento controllato del combustibile sulla griglia. Completano il modulo una serie di ventilatori (aria primaria, secondaria, terziaria) completi di serrande manuali e motorizzate per la regolazione e chiusura dell’aria di combustione. Struttura di supporto griglia con raffreddamento ad acqua. La camera di combustione dove risiede il braciere a GRIGLIA MOBILE è rivestita con 3 livelli di refrattario, 2 isolanti verso l’esterno, ed uno di ottima qualità ad alto contenuto di allumina all’interno, a diretto contatto con la fiamma; la gestione del funzionamento del braciere a GRIGLIA MOBILE è divisa in zone: una prima, dove viene accumulato materiale combustibile per compensare la variazione di potenza e favorirne l’essiccazione, una seconda dove avviene la gassificazione e la combustione primaria, e la terza dove avviene il completamento della combustione fino a cenere del combustibile. • modulo superiore: camera adiabatica, realizzata in carpenteria in acciaio al carbonio, completamente rivestito internamente in materiale refrattario di alta qualità (alto Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 13 di 46 www.aws-italia.com contenuto di Allumina), di idoneo volume, diviso in due zone: una atta a contenere la combustione e portarla a completamento attraverso il mantenimento della temperatura al di sopra di idonei valori, l'immissione di arie e generazione di turbolenza nei fumi di combustione, ed una di "post combustione", costituita da una camera, sempre adiabatica, dove un aumento della sezione di passaggio, provoca a parità di portata una notevole diminuzione della velocità nell’effluente ed ha il doppio scopo di aumentare i tempi di permanenza dei fumi in camera di combustione e di favorire la decantazione delle polveri grazie alla particolare geometria della camera e all’immissione turbolenta dell’aria. Scambiatore di calore Sopra la camera di combustione è installato lo scambiatore di calore a tubi di fumo orizzontale in acciaio al carbonio di forte spessore e di particolare geometria per garantire il massimo scambio termico e rendimento, provvisto di casse fumarie ispezionabili per la periodica pulizia e manutenzione. Rivestimento isolante in materiale antiradiante ad alta densità con pannellature di tamponamento in acciaio verniciate con vernici speciali. Lo scambiatore è dotato della seguente strumentazione: • pressostato massima pressione (PSHH) • trasmettitore di pressione (PT) • manometro di caldaia (PI) • 2 valvole di sicurezza • 2 indicatori di livello a vetro • trasmettitore di livello • 2 livellostati bassissimo livello • 2 valvole di sicurezza Bruciatore meccanico a doppia coclea Introduttore meccanico per generatore su camera di combustione dotata di tecnologia a GRIGLIA MOBILE inclinata, costituita da elementi in acciaio al Nickel / Cromo per combustibili con umidità dal 30÷100% base secco con funzionamento orizzontale alternato per l’avanzamento controllato del combustibile sulla griglia. Sistema di adduzione combustibile a granulometria variabile, costituito da n°2 coclee di alimentazione con appoggio su sedi Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 14 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. sagomata e trasmissione con giunto snodato, ideali per l’immissione di combustibile macinato e in grado di ricevere il carico accidentale di pezzame sino a 30 centimetri di lunghezza e 8 x 8 centimetri di sezione, grazie alla possibilità delle coclee di variare l’asse di rotazione evitando blocchi al sistema .N°2 moto variatori di portata trucioli, a funzionamento contrapposto, completi di comando manuale di regolazione, ventilatori aria primaria, secondaria, terziaria e quartana completi di serrande manuali e motorizzate per la regolazione e chiusura dell’aria di combustione, serranda di dosaggio combustibile a comando olio dinamico, per la ricezione dal trasportatore REDDLER, aventi anche la funzione di paratia anti incendio. Impianto di estrazione cenere Sistema di estrazione ceneri dalla caldaia costituito da: • estrattore a rastrello, posizionato a un livello inferiore rispetto al piano centrale termica, completo di sezionatore automatico a cassetto. Il sistema a rastrello è in grado, congiuntamente ai residui di combustione, di gestire la movimentazione, estrazione e scarico sui dispositivi di adduzione incombusti all’esterno della centrale termica, di tali residui ingombranti, evitando in tal modo situazioni di anomalia e fermo impianto. La movimentazione dei componenti del sistema è di tipo olio dinamico, direttamente gestita dal sistema PLC della caldaia. Sistema di pulizia del fascio tubiero Sistema di pulizia automatica dello scambiatore di calore, costituito da una serie di ugelli ad alta pressione con getto d’aria pre-riscaldata nel serbatoio d’accumulo, alimentati tramite una serie di elettro valvole con funzionamento sequenziale, atte a rimuovere la polvere/cenere depositatasi nei tubi fumo dello scambiatore di calore, incrementando l’efficienza nel tempo del medesimo e riducendo il numero d’interventi di pulizia meccanica da effettuarsi durante il periodo di funzionamento. Quadro elettrico generale con plc Quadro elettrico di potenza P.L.C. per il controllo programmato e automatico della combustione con microprocessore composto da: 1. base di comando e controllo alimentazione combustibile in relazione all’energia richiesta con funzionamento modulante su livelli differenziali in relazione ai parametri di set; Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 15 di 46 www.aws-italia.com 2. controllo e regolazione dell’aria di combustione, tramite sistema INVERTER. Aria primaria, regolata in funzione del livello di esercizio (carico termico) con l’ottimizzazione dei parametri di regolazione tramite l’uso di un convertitore trifasico di frequenza sull’aria primaria di profondità. (Inverter). Aria secondaria e terziaria tramite comparazione e mantenimento del valore di riferimento nel sovraccarico ossigeno nell’effluente gassoso con l’ottimizzazione dei parametri di regolazione tramite l’uso di un convertitore trifasico di frequenza sull’aria secondaria e terzana. (Inverter) 3. controllo e regolazione della depressione in camera di combustione con sistema elettro meccanico, costituito da: • trasmettitore di pressione differenziale completo di prese pressione, cassetta d’installazione, alimentatore stabilizzato ed accessori • controllo e regolazione, con mantenimento di una de-pressione costante all’interno della camera di combustione, attraverso la misurazione in continuo effettuata dal trasmettitore di pressione e regolazione tramite la variazione della velocità di rotazione dell’aspiratore fumi con l’utilizzo di un convertitore trifasico di frequenza (Inverter) • deprimometro a contrasto visuale di liquido per la verifica ad ogni istante dell’effettiva depressione di lavoro in camera di combustione. 4. controllo di sicurezza di minima e massima depressione in camera di combustione con arresto in caso di valori limite. 5. controllo totale della combustione con unità di misurazione, supervisione e analisi in continuo del sovraccarico di ossigeno sull’effluente gassoso (sensore Lambda) e con retro regolazione della combustione per rispettare i parametri settati; 6. controllo dell’avvenuta accensione del combustibile e mantenimento automatico della combustione in regime di stand-by. 7. controllo di sicurezza di minima e massima temperatura al camino con arresto in caso di valori limite automatica a numeri pre selezionati in caso di allarme Multiciclone Multi ciclone depolveratore per la captazione a bassa velocità di aeriformi residui di combustione con efficienza di funzionamento del 60% c.a. costruito a sviluppo verticale con struttura autoportante in lamiera di acciaio min. 2.5 - max.4 mm opportunamente dimensionato completo di piedistalli, contenitore ceneri carrellato. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 16 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Filtro a maniche Filtro per la filtrazione dei fumi ad alta efficienza composto da: • Camera filtrante con pre-camera di decantazione per captare i residui aeriformi della combustione contenente i filtri in acciaio con cestelli di contenimento resistenti alla temperatura di + 500°C. • Camera di calma per la raccolta delle ceneri completa di contenitori estraibili per la periodica pulizia, impianto pneumatico automatico temporizzato per la costante pulizia dei setti filtranti, quadro elettrico generale 380 Volt. • Coibentazione in lana minerale finitura in lamierino di acciaio zincato • Coclea estrazione e scarico su sistema di convogliamento ceneri Scarico ceneri tramite valvola a doppio clapet in acciaio inossidabile pneumaticamente servo assistita,e coclea di trasporto, su sistema di evacuazione centralizzato. Aspiratore fumi Elettroventilatore estrattore fumi ad alta efficienza completo di motore potenza KW 4. Meccanica per silo in muratura da 120 m3 Meccanica per silos di stoccaggio combustibile completo di estrattore a letto flottante per l’immagazzinamento e l’estrazione della segatura, truciolo, cippato, secco e umido della capacità di MC 120 L’estrattore sarà del tipo orizzontale composto da nr 2 rastrelliere e bracci della larghezza di mt 1,80. cad. x mt 10,0. di lunghezza circa installata a pavimento su guide di scorrimento e collegate a nr 2 cilindri oleodinamici alimentato da una centralina di pompaggio olio. Il tutto fissato ad una struttura prefabbricata in cemento armato con contropiastre. La programmazione del funzionamento avverrà a mezzo di un quadro elettrico generale composto da organi di protezione elettrica, interruttori di comando, spie di funzionamento. Dim. 10.000 x 4.000 x 3.500 mm Ricezione e convogliamento del combustibile Sistema di ricezione e convogliamento del combustibile in estrazione a servire la tramoggia della caldaia si realizza tramite : • trasportatore pesante (approssimativamente 12 mt) a doppia catena di con trascinatori metallici di fondo, forniti completi di raschiatore in teflon auto lubrificante per la riduzione del rumore e l’efficacia dell’azione di movimentazione combustibile, completamente Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 17 di 46 www.aws-italia.com cabinato anti polvere nel tratto ascendente e in centrale termica e fornito completo dei corrispettivi sensori all’infrarosso di lavoro e sicurezza e livelli anti intasamento. Sistema ricircolo fumi Sistema ricircolo fumi, gestito automaticamente dal quadro PLC, reintroduce in forma modulante parte dell’effluente gassoso in camera di combustione, permettendo l’incremento della potenza termica bruciabile e la riduzione conseguente di emissioni sull’effluente gassoso. Economizzatore fumo/aria Economizzatore fumi/arie di combustione, a valle dello scambiatore della caldaia, inserito nel circuito fumi tra ciclone e filtro a maniche, costituito da scambiatore di calore a sviluppo verticale, con scarico inferiore residui, completo di pulizia automatica, sportelli superiori e passo d’uomo per manutenzione allo scarico, isolamento in lana minerale, finitura con lamiera verniciata al forno, per il pre riscaldo delle arie di combustione a scapito della temperatura di emissione dei fumi. Controllo remoto Controllo remoto completo di scheda di rete e modem con combinatore telefonico. 4.6 COMBUSTIONE BIOMASSE E PRODUZIONE ACQUA CALDA Il sistema è composto da un generatore di acqua calda a 95° con potenza di picco disponibile di 2 MW a tre giri di fumo. Sistema estrazione ceneri raffreddato ad acqua Per quanto riguarda il sistema estrazione ceneri esso è composto da una coclea di raffreddata ad acqua, completa di motoriduttore, pompa per acqua di raffreddamento, giunto rotante per acqua e controllo temporizzato inserito sul quadro elettrico. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 18 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Il sistema comprende una seconda coclea di trasporto ceneri per convogliarle su un contenitore cilindrico in acciaio al carbonio verniciati su ruote per la raccolta e lo smaltimento delle stesse. Basamento con bruciatore a griglia mobile Il basamento della caldaia è completo di bruciatore meccanico a griglia mobile dotata di barrotti smontabili in ghisa al Ni-Cr, con ampia superficie di griglia per bassi carichi termici, completo di sistema di caricamento a coclea inclinata con motoriduttore. La movimentazione della griglia è affidata ad una centralina oleodinamica con pistoni ad olio con la possibilità di regolare velocità e tempi della movimentazione, inoltre la griglia è divisa in zone distinte indipendenti, ognuna dotata di un proprio ventilatore per aria comburente primaria sottogriglia con serrande manuali ed automatiche. La griglia mobile è inserita all’interno del basamento, completamente rivestito di materiale refrattario ed isolante, mantellato e verniciato. Sopra alla griglia una volta refrattaria realizza una camera adiabatica nella quale viene completata la combustione con l’aggiunta di aria terziaria per completare la combustione. La coclea di alimentazione del combustibile è corredata di dispositivo antincendio ad azione positiva per evitare ritorni di fiamma. Dimensioni indicative basamento: Lunghezza: 5.300 mm Larghezza: 2.000 mm Altezza: 1.800 mm Peso indicativo: 13.000 kg Dosatore di combustibile Il dosatore del combustibile, da applicare al bruciatore, è di tipo meccanico a coclea della capacità di 1 m3 realizzato in lamiera di acciaio verniciata, completo di estrattore azionato da motoriduttore, spia verticale per il controllo di livello combustibile, dispositivi di segnalazione pieno-vuoto elettrici che danno il consenso al carico e portella di ispezione. Elettroaspiratore a fumi Aspiratore centrifugo a trasmissione idoneo al trattamento di fumi ad alta temperatura (250 °C). Motore elettrico dotato di ventola di raffreddamento. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 19 di 46 www.aws-italia.com Potenza: 7,5 kW Poli: 4 poli Portata: 7.500 Nm3/h Prevalenza: 250 mm c.a. Decantatore incombusti a multiciclone Depolverizzatore inerziale non coibentato per l’abbattimento degli incombusti e polveri adatto per la caldaia sopra indicata, realizzato in lamiera nera dello spessore di 25/10 rinforzato esternamente e verniciato con smalto resistente alle alte temperature. Corredato di 9 cicloncini in alluminio, tramoggia di decantazione e raccolta polvere, portelli d’ispezione e contenitore di raccolta in acciaio inox su ruote. Tubazione Fumi Tubazione fumi in acciaio inox spessore 8/10, da caldaia a multiciclone, da multiciclone ad aspiratore, da aspiratore a camino completo di tutto il fitting necessari, bulloneria e supporti. Camino Camino fumi in acciaio zincato con le seguenti dimensioni: Diametro: 500 mm Altezza: da definirsi Corredato di portina di ispezione, attacco fumi, serie di flange di unione e cavi di controventatura in acciaio. Pulitore tubi a getti d’aria compressa Il pulitore e costituito da un portellone di profondita 200 mm, e comprende una doppia piastra in cui tramite setti divisori il complesso dei tubi viene suddiviso in gruppi di 9-10. Ogni gruppo cosi ricavato comunica verso l’esterno con un tronchetto di diametro 1,5” e verso l’interno con una serie di tronchetti ognuno dei quali si trova di fronte a ciascuno dei tubi della caldaia e tramette allo stesso il getto di aria compressa per il lavaggio. I tronchetti, di diametro 1,5” vanno collegati ciascuno ad una elettrovalvola a membrana anch’essa alimentata da una tubazione/serbatoio di aria compressa. Il ciclo di intervento delle elettrovalvole viene regolato tramite un sequenziatore elettronico. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 20 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Quadro Elettrico di comando e modulazione Quadro elettrico di comando e regolazione con PLC display touch screen fronte quadro e visualizzazione-regolazione dei parametri di combustione, controllo locale-remoto, composto da armadio metallico contenente organi di comando, sezionamento, timer, rele zoccolati, dispositivo antispegnimento braciere, allarme e blocco caldaia in caso di fallimento accensione, trasformatori bassa tensione per ausiliari di comando, spie di funzionamento, indicazioni allarmi e malfunzionamenti. Il quadro include un inverter per gestire l’aspiratore fumi con regolazione PID e lettura con deprimometro elettronico. La coclea di alimentazione e posta sotto inverter in maniera da permettere la regolazione elettronica modulante del combustibile in caldaia. Le utenze gestite sono le seguenti: - Coclea di carico sotto inverter - Ventilatori aria comburente primaria e secondaria - Apsiratore fumi sotto inverter - Dosatore combustibile - Comando impianto trasporto combustibile - Pressostati, termostati, termocoppie, indicatore di liveelo alimentatore, sicurezze varie. Sistema di estrazione a piani mobili Impianto di estrazione, da stoccaggio, a piani mobili della capacita di 180 m3, da applicare al silo in muratura con struttura in cemento armato costruito su base di nostro disegno, dimensioni interne camera deposito larghezza 3,5 m x 15 m, altezza fino a 3,5 m completo di: - 2 bracci mobili con relative guide e staffaggi - 2 cilindri oleodinamici con relativi finecorsa - 1 centralina oleodinamica a doppia pompa da 5,5 kW - 1 coclea di estrazione con motovariatore da 1,5 kW, diametro 250 mm Filtro a maniche coibentato Filtro depolverizzatore a maniche dinensionato per una portata d’aria di 12.000 m3/h, costruito con pannelli in Lamiera Zincata pressopiegata avente le seguenti dimensioni: Lunghezza: 2.100 mm Larghezza: 1.850 mm Altezza: 6.000 mm Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 21 di 46 www.aws-italia.com Coibentazione filtro con pannello coibentato spessore 40 mm per tutto il perimetro dello stesso, con porta per l’accesso alla zona contenitori di raccolta per ceneri. Tubazione di bypass filtro a maniche diametro 500 mm a protezione del filtro in caso di temperature fumi inferiori a 100 °C e superiori a 230 °C in acciaio inox 10/10 a parete semplice, dotato di valvola a due vie di scambio a funzionamento elettropneumatico. Tubazione non coibentata, completa di bulloneria e collarini. 4.7 PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Il vapore prodotto mediante caldaia a cippato viene mandato interamente ad un espansore a vapore saturo. La macchina installata è basata sulla tecnologia consolidata degli espansori a vapore e permette di recuperare calore da sorgenti a media temperatura. Lo scopo dell’espansore è quello di generare una coppia positiva all’albero di uscita che accoppiata ad un generatore elettrico possa convertire la potenza meccanica in potenza elettrica. Da un punto di vista termico, l’espansore opera convertendo l’energia termica del vapore in energia meccanica con un determinato rendimento. La potenza generata è funzione della differenza dell’energia del vapore tra ingresso ed uscita, il che significa che dipende dalla portata in massa del vapore, dalla sua pressione in ingresso e dalla sua pressione in uscita. Fluido di Lavoro entrante: Vapore Fluido di Lavoro uscente; Vapore condensante Potenza Elettrica Installata: 200 kW Emissioni: CO 0 mg/Nm3 Nox 0 mg/Nm3 Polveri 0 mg/Nm3 Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 22 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. 4.8 PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA In questa sezione si possono individuare 2 fasi: 1) Recupero termico in uscita dall’espansore 2) Produzione di acqua calda da caldaia a cippato 3) Distribuzione acqua calda Recupero Termico Espansore Il vapore “esausto” uscente dall’espansore con un titolo del 95,08% entra in uno scambiatore a piastre dove termina la fase di condensazione cedendo il calore all’acqua di ritorno dalla rete di teleriscaldamento e/o dall’impianto di essiccazione. Potenza Termica ceduta: 2.548 [kW] Temperatura vapore ingresso scambiatore: 111,37 [°C] Temperatura condense uscita scambiatore: 111 [°C] Temperatura acqua ingresso scambiatore: 80 [°C] Temperatura acqua uscita scambiatore: 90 [°C] Produzione di Acqua calda La caldaia a cippato per la produzione di acqua calda ha il duplice scopo di integrare e sostituire il gruppo caldaia a vapore, espansore e recupero termico. Questa caldaia rimane in standby fino a che il gruppo di espansione e recupero termico funziona o è sufficiente a soddisfare il fabbisogno termico delle utenze teleriscaldamento ed essiccamento cippato. Quando la suddetta potenza, monitorata tramite temperatura e portata target, non è sufficiente, la caldaia ad acqua interviene incrementando la temperatura del fluido in modalità di inseguimento termico. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 23 di 46 www.aws-italia.com Distribuzione Acqua Calda Il vettore termico prodotto (acqua calda) viene distribuito a due utenze differenti: - Circuito di essiccamento del cippato - Impianto di teleriscaldamento civile I circuiti possono funzionare contemporaneamente o singolarmente. Durante la stagione invernale il circuito di teleriscaldamento funzionerà a pieno carico. Durante la stagione estiva il circuito di essiccamento cippato funzionerà a regime. Durante il cambiamento stagionale (Aprile ed Ottobre) i circuiti andranno contemporaneamente parzializzati. La centrale di scambio termico avàa le seguenti caratteristiche: Circuito primario - Tubazioni, curve, riduzioni e pezzi speciali in acciaio conformi a UNI 7287; - Coibentazioni in lana di roccia, conducibilità termica λ ≤ 0,034 W/mK, di spessore conforme all’Allegato B del D.P.R. 412/93 con finitura in isogenopak; - N°4 valvole di intercettazione a sfera PN 25 in acciaio a saldare - N°1 filtro a Y PN 25; - N°1 valvola di ritegno a disco PN 25; - N°3 manometri scala 0-20 bar, completi di rubinetto e riccio ammortizzatore; - N°1 elettrovalvola a 2 vie con servomotore; - N°2 pozzetti di alloggiamento sonde di temperatura contatore energia; - N°3 termometri con pozzetto, scala 0-130°C; - N°1 rubinetto per svuotamento circuito. Circuito secondario - Tubazioni, curve, riduzioni e pezzi speciali in acciaio conformi a UNI 7287; - Coibentazioni in lana di roccia, conducibilità termica λ ≤ 0,034 W/mK, di spessore conforme all’Allegato B del D.P.R. 412/93, con finitura in isogenopack; - N°2 valvole di intercettazione a farfalla PN 10 in acciaio flangiate tipo lug; - N°2 manometri scala 10 bar, completi di rubinetto e riccio ammortizzatore; - N°1 attacco per valvola di sicurezza; - N°1 valvola di scarico termico (2 per potenze termiche superiori a 419 kW); - N°1 bitermostato di regolazione e blocco; - N°2 termometri con pozzetto, scala 0-130°C; - N°1 rubinetto per svuotamento circuito; - N°1 attacco per vaso di espansione; - N°1 pozzetto per termometro ISPESL. Scambiatore di calore Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 24 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. - A piastre saldobrasate. - Coibentazione con gusci isolanti preformati in poliuretano di spessore compreso tra i 30 e i 50 mm, con finitura in ABS. Quadro elettrico e sistema di regolazione: - Quadro elettrico omologato CE e realizzato secondo le normative CEI (o altre norme che garantiscano un livello di sicurezza equivalente), grado di protezione IP 55, installato a bordo della sottocentrale di scambio termico, completo di apparecchiature di protezione e controllo; - Centralina di regolazione installata a bordo quadro; - Collegamenti e cablaggi elettrici a tutti i componenti installati. La rete di teleriscaldamento verrà posizionata sotto terra con scavi lungo la pista ciclo pedonale che va dalla cartiera fino all’attraversamento sotto ponte. Dal ponte fino alla centrale di teleriscaldamento la tubazione correrà sotto terra con scavo centrale su strada non asfaltata. L’attraversamento del fiume verrà effettuato con appositi supporti ancorati lateralmente al ponte esistente. 4.9 PRODUZIONE DI PELLET Sistema stoccaggio materia prima Lo stoccaggio della materia prima sarà costituito da un container per la raccolta del materiale. La dimensione sarà 7000 x 2400 x 2500 h mm. Completo di tubolari sul fondo per appoggio a terra; un lato corto completamente chiuso e rinforzato nella parte inferiore per attacco del pistone per movimento estrattore a pettine. Sistema interno a pettine per scarico trucioli con dimensioni adeguate al cassone, costituito da intelaiatura in tubolare e profilati in lamiera presso-stampata. Azionamento del pettine tramite collegamento a centralina separata esterna. Tramoggia di scarico container con struttura in ferro costituita da intelaiatura in tubolare e lamiere. Sonde di livello segatura all’interno. Coclea interna unica con due spirali contrarie per convogliare il materiale verso il centro della tramoggia comandate dallo stesso albero azionato da motore idraulico. Motori idraulici PARKER,centralina oleodinamica per comando e regolazione della velocità del pavimento mobile a pettine, della coclea di estrazione e della coclea di scarico. Quadro elettrico di comando autonomo. Sistema di essicazione L’essiccatore è composto da dei gruppi di Bio-triturazione e di miscelazione della materia prima con aria calda così costituiti: - Cicloni e tubazioni - Minisilo da 1 m3 con coclea per estrazione materiale asciutto Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 25 di 46 www.aws-italia.com - Quadro elettrico di comando completo di PLC e supervisione - Scambiatore di calore - Container per la raccolta del materiale, completo di tubolari sul fondo per appoggio a terra; un lato corto completamente chiuso e rinforzato nella parte inferiore per attacco del pistone per movimento estrattore a pettine. Sistema interno a pettine per scarico trucioli con dimensioni adeguate al cassone, costituito da intelaiatura in tubolare e profilati in lamiera presso-stampata. Azionamento del pettine tramite collegamento a centralina separata esterna. Tramoggia di scarico container con struttura in ferro costituita da intelaiatura in tubolare e lamiere. Sonde di livello segatura all’interno. Coclea interna unica con due spirali contrarie per convogliare il materiale verso il centro della tramoggia comandate dallo stesso albero azionato da motore idraulico. Motori idraulici PARKER,centralina oleodinamica per comando e regolazione della velocità del pavimento mobile a pettine, della coclea di estrazione e della coclea di scarico. Quadro elettrico di comando autonomo. Linea di pellettizzazione Linea completa di: - Valvola stellare a comando e regolazione idraulica (o alternativamente coclea di carico a comando e regolazione idraulica); - Ventilatore centrifugo ad alto rendimento bilanciato, rotante su supporti/cuscinetti; - Ciclone sopra-pellettatrice con Kit tubi ciclone; - Pellettatrice completa di: virola di carico materiale con sonde di livello minimo e massimo e portello d’ispezione; serbatoio dell’olio per pulizia automatica della trafila; coclea di alimentazione materiale nella trafila; N.1 trafila verticale con N. 1 rullo; kit anticondensa, sonda per lettura dei valori di umidità del materiale; collegamento telefonico Internet per controllo e assistenza; kit rullo completo di ricambio. - Coclea di scarico per raffreddamento e depolverizzazione dei pellet. Sistema di stoccaggio pellet Tramoggia per la raccolta del pellet di stoccaggio. Si tratta di una tramoggia esagonale in lamiera zincata da 13500 l. Sistema di imballaggio automatico Insaccatrice Automatica completa di centralina. Funzionamento: forma sacchi con film in polietilene saldabile da ambo i lati, spessore minimo 100 micron. Forma un sacco di larghezza mm. 500 per lunghezza regolabile. L’armadio elettrico della macchina prevede un PLC con pannello interfaccia. Fornita di tramoggia di pesatura pellet posta a monte dell’imbustatrice, gestione del peso con microprocessore, due celle di carico e interfaccia operatore con tastierino e display digitale. L’insaccatrice è completata con nastro trasportatore in PVC e struttura in metallo verniciato. C’è una coclea di carico per caricare i pellet dalla tramoggia all’Insaccatrice Automatica. Aspiratore per raffreddare e depolverizzare le coclee di scarico. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 26 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Pallettizzatore Pallettizzatore con struttura a supporto di tre assi cartesiani: · Mano di presa rotante per sacchi; · Rulliera con fotocellula presenza sacco; · Velocità di lavorazione circa 6 sacchi al minuto; · L’ impianto elettrico della macchina prevede un plc con pannello interfaccia e pulsantiera. Sistema deferrizzante Cernitrice magnetica per l’eliminazione di eventuali componenti metalliche causate dalla macinazione dei pallet. Specifiche tecniche: telaio in acciaio inox e flangia superiore e inferiore per il carico e lo scarico del materiale e aventi funzione di sostegno macchina tamburo magnetico a polarità verticale con magneti in ferrite. Tramoggia di miscelazione per miscelare e distribuire la materia prima alle linee di pellettizzazione. Sistema rilevazione dell’umidità Termo-Bilancia per rilevamento manuale dell’umidità della materia prima. Sistema di aspirazione delle polveri Sistema filtrante a maniche completo di vibratore per aspirazione delle polveri in eccesso e con scarico automatico dei sacchi. Il sistema filtrante è composto da n°4 Batterie Filtranti da 160 maniche di cui n°3 sono destinate all’essiccatore e una alla parte di pellettizzazione. Il Sistema prevede un circuito di recupero e scarico. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 27 di 46 www.aws-italia.com 5. CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA NAZIONALE La modalità di allaccio alla rete elettrica nazionale è stata determinata dal gestore di rete locale (Enel Distribuzione S.p.a.) a seguito della fornitura da parte della stessa del preventivo di connessione alla rete di Media Tensione con tensione nominale 15.000 V. Il gestore di rete ha fornito una ‘soluzione tecnica minima generale’ (STMG) dove sono indicate le modalità esecutive e di dettaglio dell’allaccio alla rete. L’impianto sarà connesso alla rete di distribuzione tramite inserimento di uno scomparto di consegna in cabina MT esistente “IBIS – DD802007874”. La cabina esistente è situata all’interno dell’area della cartiera a poche decine di metri dall’impianto in progetto; il collegamento alla cabina esistente avverrà mediante cavo interrato con caratteristiche conformi alle direttive del gestore della rete. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 28 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. 6. STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED ANALISI DEI VINCOLI Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico Obiettivo prioritario del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico è la riduzione del rischio idrogeologico entro valori compatibili con gli usi del suolo in atto, in modo tale da salvaguardare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni esposti. Obiettivo di piano è la riduzione del rischio idrogeologico entro valori compatibili con gli usi del suolo in atto, in modo tale da salvaguardare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni esposti. Oltre a ribadire i contenuti prescrittivi del PSFF (Piano Stralcio Fasce Fluviali), affronta quindi anche il dissesto idrogeologico, classificando i comuni in quattro classi di rischio. La figura sottostante mostra come l’area di alloggiamento delle strutture principali sia esterna ad ogni perimetrazione, mentre lungo il percorso delle tubazioni del teleriscaldamento verrà attraversata la fascia denominata dall’Autorità di Bacino del Fiume Po’, “area interessata a dissesto” o meglio, area con “esondazioni e dissesti morfologici di carattere torrentizio” classificata con pericolo molto elevato. Per dissesti morfologici di carattere torrentizio si intendono processi erosivi deposizionali prodotti essenzialmente dall’azione delle acque di scorrimento superficiali, sia sotto forma laminare e diffusa sulle pendici che lungo linee preferenziali o incanalate lungo il reticolo idrografico. Per quanto riguarda le esondazioni la cartografia riporta la delimitazione delle aree inondate nel corso di eventi alluvionali passati. Le aree individuate risultano essere distinte, con riferimento alla dimensione del fenomeno o alla qualità delle informazioni disponibili, in perimetrabili e non perimetrabili. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 29 di 46 www.aws-italia.com Figura 4 – Estratto dell’Atlante PAI . Inoltre tale classificazione, distingue: - aree con pericolosità molto elevata o elevata; - aree con pericolosità media o moderata. Come già specificato appena sopra, l’area in oggetto è classificata come Area con pericolosità elevata ossia: “aree potenzialmente coinvolte dai fenomeni con tempo di ritorno 20-50 anni”. Tali fenomeni si manifestano generalmente lungo i tratti della rete idrografica principale di fondovalle con minore pendenza (inferiore al 20% e superiore allo 0,2%), caratterizzati da un trasporto solido generalmente molto elevato, alimentato dal reticolo idrografico di monte; il livello idrico al colmo in queste situazioni non è normalmente controllato dalla portata liquida, bensì dall’innalzamento del fondo dell’alveo dovuto al deposito di parte Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 30 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. del materiale di trasporto. I fenomeni di alluvionamento possono essere accompagnati da modificazioni del tracciato planimetrico dell’alveo. Per quanto sopra saranno prese tutte le precauzioni progettuali per evitare danneggiamenti della tubazione in condizioni di piena. L’area, inoltre, non rientra in nessuna delle fasce A, B, C ossia: - fascia di deflusso della piena (Fascia A), costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente, per la piena di riferimento, del deflusso della corrente, ovvero che è costituita dall'insieme delle forme fluviali riattivabili durante gli stati di piena; - fascia di esondazione (Fascia B), esterna alla precedente, costituita dalla porzione di alveo interessata da inondazione al verificarsi dell'evento di piena di riferimento. Con l'accumulo temporaneo in tale fascia di parte del volume di piena si attua la laminazione dell'onda di piena con riduzione delle portate di colmo. Il limite della fascia si estende fino al punto in cui le quote naturali del terreno sono superiori ai livelli idrici corrispondenti alla piena di riferimento ovvero sino alle opere idrauliche esistenti o programmate di controllo delle inondazioni (argini o altre opere di contenimento), dimensionate per la stessa portata. - area di inondazione per piena catastrofica (Fascia C), costituita dalla porzione di territorio esterna alla precedente (Fascia B), che può essere interessata da inondazione al verificarsi di eventi di piena più gravosi di quelli di riferimento Piano Territoriale Regionale Il Piano Territoriale Regionale (di seguito PTR), approvato con D.C.R. Piemonte n. 122-29783 del 21 luglio 2011, è lo strumento attraverso cui la Regione tutela e valorizza l’identità paesaggistica e culturale del territorio, cioè le caratteristiche peculiari delle zone e gli aspetti di cui è necessario salvaguardare i caratteri strutturanti e nei quali è riconoscibile un valore paesaggistico, naturalistico, geomorfologico, storico-archeologico, storicoartistico o storicotestimoniale. Il Piano stabilisce limitazioni alle attività di trasformazione e d’uso del territorio attraverso indirizzi, direttive e prescrizioni che devono essere rispettate dai piani provinciali, comunali e di settore. L’area oggetto di intervento rientra nell’ambito montano (ISTAT e L.R. 16/99), area di continuità naturale (IPLA 2008) ed inoltre non ricade neppure parzialmente in area protetta. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 31 di 46 www.aws-italia.com Piano Paesaggistico Regionale La Giunta regionale, con DGR n. 53-11975 del 4 agosto 2009 , ha adottato il primo Piano paesaggistico regionale (Ppr), predisposto per promuovere e diffondere la conoscenza del paesaggio piemontese e il suo ruolo strategico per lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio regionale, e per attivare un processo di condivisione con gli enti pubblici a tutti i livelli del quadro conoscitivo e regolativo in esso contenuto. Il piano è stato redatto in attuazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs 42/2004), a partire dal Protocollo d’intesa sottoscritto nel 2008 con il Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC), con il quale sono stati condivisi i contenuti del piano stesso. Il Ppr disciplina le proprie analisi e previsioni attraverso: - la definizione del quadro strutturale, che definisce le risorse i caratteri e le opzioni di fondo da considerare ai fini delle scelte paesaggistico-ambientali, così come di quelle urbanistico-insediative, economiche-territoriali e infrastrutturali; - l’individuazione degli ambiti di paesaggio e delle unità di paesaggio; - il riconoscimento dei beni paesaggistici; - la descrizione delle componenti del paesaggio; - la rappresentazione della rete di connessione paesaggistica, costituita da elementi della rete ecologica, dalla rete storico-culturale e dalla rete fruitiva. L’area in esame ricade nell’ambito n.62 “Alta valle Tanaro e Cebano” e unità n. 6207 “Conca di Ormea” e risulta vincolata ai sensi dell’.Art. 142 del D.Lgs. 42/04 in quanto all’interno della fascia di 150 metri da un corso d’acqua presente nell’elenco del testo unico sulle acque approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n.1775; l’area è classificata altresì come coperta da boschi. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 32 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Piano Territoriale Provinciale Il Piano Territoriale Provinciale, adottato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 52 del 5 settembre 2005, è stato approvato dal Consiglio Regionale con D.C.R. n. 241-8817 del 24 febbraio 2009 con le modifiche ed integrazioni e precisazioni specificatamente riportate nella "Relazione sulla conformità del piano territoriale della provincia di Cuneo". L'obiettivo strategico del Piano Territoriale, è lo sviluppo sostenibile della società e dell'economia cuneese, attraverso l'analisi degli elementi critici e dei punti di forza del territorio provinciale ed una valorizzazione dell'ambiente in cui tutte le aree di una Provincia estremamente diversificata possano riconoscersi. L’area si trova all’interno di aree tutelate come aree boscate (D.L. 490/99) ed è compreso nella fascia fluviale di un corso d’acqua di interesse regionale (PTR). Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 33 di 46 www.aws-italia.com Figura 5– Estratto Carta dei Caratteri Territoriali e Paesistici del PTP di Cuneo. Per quanto riguarda gli indirizzi di governo del territorio di tale pianificazione l’area della cartiera è classificata come “area produttiva di rilievo sovra comunale”, mentre il tracciato attraversa dapprima, in destra idrografica, aree non perimetrale e poi, in sinistra sino alla centrale dell’acqua calda, aree produttive, residenziali e per servizi in corrispondenza delle opere già presenti sul territorio. Figura 6 – Estratto Carta degli Indirizzi di Governo del Territorio del PTP di Cuneo. Tale cartografia, coerentemente a quelle sopra esposte, non individuano aree naturali protette nell’area in esame. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 34 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Piano Regolatore Generale del Comune di Ormea Dagli estratti del Piano Regolatore Generale di Ormea è possibile osservare come l’area della cartiera sia definita, dal punto di vista della destinazione urbanistica, come “area produttiva esistente”, mentre l’area ad essa adiacente è definita “produttiva di completamento”. Lungo il tracciato della condotta i terreni sono classificati principalmente come aree agricole, ad esclusione delle aree in prossimità della centrale acqua calda che sono definiti “Aree per attrezzature e servizi di interesse comunale”. Figura 7 – Estratto Carta delle destinazioni urbanistiche del PRG di Ormea. Tutela ambientale paesaggistica Il SITAP, Sistema Informativo Territoriale Ambientale e Paesaggistico è una banca dati a riferimento geografico su scala nazionale per la tutela dei beni paesaggistici, nella quale sono catalogate le aree sottoposte a vincolo paesaggistico dichiarate di notevole interesse pubblico Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 35 di 46 www.aws-italia.com dalla legge n. 1497 del 1939 e dalla legge n. 431 del 1985 (oggi ricomprese nel decreto legislativo numero 42 del 22 gennaio 2004 "Codice dei beni culturali e del paesaggio"). Le categorie di beni ambientali e paesaggistici tutelati (D.lgs 42/2004 art. 142 comma 1, ex D.lgs n. 490/99) sono: a) i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare; b) i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi; c) i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; d) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole; e) i ghiacciai e i circhi glaciali; f) i parchi e le riserve e nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi; g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento; h) le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici; i) le zone umide incluse nell'elenco previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448; l) i vulcani; m) le zone di interesse archeologico. La cartografia del SITAP è coerente con gli strumenti pianificatori visti in precedenza e l’area in esame ricade all’interno delle aree perimetrale come bosco e nella fascia di 150 metri dal Fiume Tanaro; anche in questo caso l’area è esterna alle aree naturali protette. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 36 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Figura 8 – Estratto Sistema Informativo Territoriale Ambientale e Paesaggistico. 7. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GEOMORFOLOGICO L’area si trova in un contesto tipico di fondovalle alluvionale, sub pianeggiante e terrazzato originato dall’accumulo di sedimenti alluvionale ad opera del Fiume Tanaro e dei suoi affluenti. Tali sedimenti alluvionali sono interdigitali, nelle porzioni esterne a ridosso dei versanti, da depositi di versante originati da dinamica gravitativa. Dal punto di vista strettamente geologico nell’area in esame affiorano, lungo i versanti circostanti, i “Porfidi di Melogno”, costituiti da rocce ignimbritiche riolitiche – rio dacite a grana fine appartenenti del dominio Brianzonese Ligure della catena alpina. Tuttavia nel settore in esame il substrato roccioso è nascosto da potenti coltri di sedimenti alluvionali, costituiti da terreni sabbioso ghiaiosi sciolti debolmente limosi con clasti e blocchi. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 37 di 46 www.aws-italia.com Dal punto di vista della dinamica geomorfologica l’area all’interno della cartiera, dove verranno posizionati gli impianti in progetto, non ricade in aree sottoposte a vincolo idrogeologico, è esterna alle aree di esondazione del Fiume Tanaro così come perimetrale nella cartografia del PAI e del PRGC comunale e non è interessata dai fenomeni gravitativi del versante retrostante; pertanto l’area ricade in classe II di idoneità all’utilizzazione urbanistica. Lungo il tracciato delle tubazioni del teleriscaldamento sino alla centrale esistente vengono invece attraversate aree sottoposte a vincolo idrogeologico, aree di esondazione a pericolo molto elevato (PAI) del Fiume Tanaro e aree prossime a movimenti gravitativi attivi di versante e apparati conoidali di due torrenti; tale tracciato attraversa quindi anche aree classificate in classe III dal punto di vista dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica. L’immagine seguente riporta il tracciato delle tubazioni del teleriscaldamento sulla cartografia webgis del comune di Ormea riportante le perimetrazioni principali del Piano Regolatore vigente. Figura 9 – Sovrapposizione tracciato tubazioni con cartografia PRGC vigente. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 38 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. Durante la progettazione definitiva verrà predisposta opportuna relazione geologica per valutare la compatibilità di tale opera nei confronti dell’assetto geologico-geomorfologico dell’area. 8. DISPONIBILITA’ DELLE AREE La vendita della proprietà superficiaria quindicennale riguarda la particella 54, subalterno 4, del foglio 39; inoltre il comune ha ottenuto la messa a disposizione da parte dei soggetti proprietari di alcune aree limitrofe: - Foglio 39, mappale 84 - Foglio 39, mappale 85 - Foglio 39, mappale 147 - Foglio 39, mappale 528 - Foglio 39, mappale 617 sub. 1 - Foglio 39, mappale 617 sub. 2 - Foglio 39, mappale 617 sub. 3 - Foglio 39, mappale 617 sub. 5 - Foglio 39, mappale 54 sub. 3 Per quanto riguarda il tracciato delle tubazioni sino alla centrale esistente viene riportato di seguito l’elenco delle particelle che si ritiene verranno interessate; si rimanda alla cartografia allegata per la localizzazione delle stesse. Occorre precisare che il tracciato delle tubazioni potrebbe subire lievi modifiche a seguito della verifica della presenza di sottoservizi o motivazioni geomorfologiche legate alla dinamica dei versanti limitrofi. Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 39 di 46 www.aws-italia.com ELENCO DELLE PROPRIETA' CENSITE AL CATASTO FOGLIO MAPPALE 39 INTESTATARI 54 1 39 618 ENTE URBANO 2 39 617 ENTE URBANO MICHELIS BRUNELLA MARIA 39 21 2 PAGLIANA LUCIA 22 48 131 BOLOGNA AMELIA 23 48 312 SOMERO GIANCARLO 24 48 130 SOMERO GIANCARLO 25 48 127 SOMERO GIANCARLO SOMERO MAURA 48 126 26 SOMERO GIANCARLO SOMERO MAURA 27 48 123 28 48 122 BASSO PAOLA ROSSIGNOLO MARIA MAO ANNA 48 118 29 MAO ENZO MAO GIANNI QUERZOLA FLAVIA QUERZOLA IDATIZIANA 48 117 30 31 QUERZOLA LAURA QUERZOLA MARIA ANNA QUERZOLA ROSA 48 116 BORGNA GIOVANNI BENZO CARLO 48 114 32 BENZO PAOLO GHIRARDO MARIA 48 113 33 MERLINO PLACIDO MERLINO TERESA 34 48 109 BOLOGNA MANUELA 35 48 110 PELAZZA CATERINA 48 443 BASSO ORNELLA 36 SOMA' PAOLA 37 BASSO PIETRO PEIRANO ANNA MARIA 48 Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa 445 AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 40 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. 38 48 433 39 48 427 ANAS ENTE NAZIONALE PER LE STRADE ANAS ENTE NAZIONALE PER LE STRADE 40 48 426 COLOMBO AVENTINO DE VALLE GIOVANNI DEVALLE RENATO 48 94 41 DEVALLE VALERIO GALVAGNO MARIA ROSA GAMBINO MARCO NAZARIO GAMBINO MATTEO GALVAGNO MARIA ROSA 48 93 MAO GILBERTO MAO GIORGIO 42 MAO MARGHERITA GALVAGNO MARIA ROSA 48 92 MAO GILBERTO MAO GIORGIO 43 44 MAO MARGHERITA 48 91 MICHELIS LAURA BENZO MAURO 48 90 45 STECCO FIORALBA STECCO SERGIO 46 48 68 VINAI ANNA MARIA 47 48 299 COMUNE DI ORMEA 48 48 65 COMUNE DI ORMEA 49 48 66 COMUNE DI ORMEA 50 48 328 COMUNE DI ORMEA 48 61 BOVETTI RITA 51 SENO LAURA SENO MASSIMO 52 48 59 COMUNE DI ORMEA 53 48 58 54 48 57 55 48 366 56 48 56 COMUNE DI ORMEA ICOSE S.P.A. con sede in PAROLDO (CN) ICOSE S.P.A. con sede in PAROLDO (CN) ICOSE S.P.A. con sede in PAROLDO (CN) Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 41 di 46 www.aws-italia.com 57 48 CIMITERO 58 48 FERROVIA 59 48 BASILICA 9. CRONOPROGRAMMA Si prevede che, ipotizzando l’effettivo rilascio della concessione, i lavori di costruzione delle opere avvengano secondo il cronoprogramma seguente, che ha un’ipotesi di inizio lavori a far data dal 17 giugno 2015, ed una fine lavori prevista per il 1 dicembre 2015, per una durata totale del cantiere di circa 120 giorni: Le attività di avviamento impianti e collaudo richiederanno all’incirca 40 giorni e permetteranno l’effettiva entrata in funzione dell’impianto. Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 42 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. 10. QUADRO ECONOMICO IMPIANTO DI COGENERAZIONE 10.1 COSTI DEL LEGNAME I paragrafi seguenti illustrano in estrema sintesi il quadro economico dell’opera che è poi descritto in maniera dettagliata nell’elaborato AWS_14O65AQ_RE_001 “Relazione Economica”. Il legname finalizzato alla produzione di energia è disponibile ad un prezzo franco fabbrica entro 50 Km dal bosco che può variare da € 50,00/Ton a € 55,00/Ton di materiale. Questo prezzo è stato valutato sulla base di indicazioni di aziende che operano nel settore; in Italia il legname ad uso energetico è l’assortimento principale e le condizioni di raccolta rendono la materia prima costosa. Sul mercato locale la materia prima viene pagata 35,00/40,00 €/ton franco piazzale d’esbosco escluso i canoni per lo sfruttamento boschivo. Questo prezzo tiene conto di: 1. costo canone per lo sfruttamento del bosco è quotato per la legna proveniente da latifoglie € 5,00 alla tonnellata e per la legna proveniente dalle conifere € 11,00 al mc; 2. costo lavorazione del bosco dal taglio in tronchi posizionamento a bordo strada su piazzale d’esbosco tra € 35,00 e € 40,00 per tonnellata estratta; 3. costo trasporto fino alla fabbrica entro 50 km senza pedaggio autostradale da € 5,00 a € 10,00 alla tonnellata trasportata; 4. costo della cippatura in fabbrica (funzione della portata istantanea di cippato) da € 3,00 a € 5 alla tonnellata. 10.2 COSTI DI FUNZIONAMENTO IMPIANTO I costi di produzione sono riportati nelle tabelle che seguono. Costo investimento iniziale: Impianto di cogenerazione composto da: • Caldaia a Vapore saturo da 3 MW; • Caldaia acqua calda da 2 MW • Espansore a Vapore da 200 kW elettrici; • Impiantistica meccanica ed elettrica; • Scambiatore a piastre; Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 43 di 46 www.aws-italia.com • • PLC per controllo e telegestione impianto; Rete per il teleriscaldamento da 1800 m circa con stazione di misura per Calore Verde S.r.l.; • Serbatoi e vasi espansione; • Strumentazione e materiale elettrico; • Ristrutturazione opificio. Il budget per la costruzione e l’avviamento di tutto l’impianto è € 2.992.233,50. Descrizione operazione finanziaria: • Capitale proprio € 598.466,70 (20%); • Capitale finanziato con Banca € 2.393.786,80. Tabella piano d’ammortamento alla francese: 10.3 COSTI GESTIONALI DELL’IMPIANTO - Costi amministrativi (commercialista e contabilità) € 15.000,00; Diritto di superficie fabbricato; Contratto full service per manutenzione ordinaria e straordinaria impianto di cogenerazione, impianto produzione pellet € 94.520,00; Personale diretto (6 persone con contratto CCNL Aziende del Legno e della lavorazione del legno circa € 22.000,00 considerando il turn over 24/7) € 132.000; Assicurazione all risk ed assicurazione RCA ed RCT € 39.922,00; Costo energia elettrica per l’impianto di cogenerazione, l’impianto di pellet, gli uffici etc. € 604.440,00 *Materia prima per impianto di cogenerazione € 458.142,00 *Materia prima per impianto di pellettizzazione € 1.300.320,00 *Costi di dettaglio indicati nel paragrafo 8.1 Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 44 di 46 AWS TECNOLOGIA & SVILUPPO S.R.L. 11. QUADRO ECONOMICO IMPIANTO PRODUZIONE PELLET 11.1 COSTI DI PRODUZIONE I costi di produzione sono riportati nelle tabelle che seguono. Costo investimento iniziale: • Linea di produzione pellet completa di impianto di essiccazione chiavi in mano € 1.000.000,00. Descrizione operazione finanziaria: • Capitale proprio € 200.000,00 (20%); • Capitale finanziato con Banca € 800.000,00. Tabella piano d’ammortamento alla francese: Capitale totale[0] = Tasso interesse = n. anni = € 800.000,00 7,00% 15 Biomassa Ormea – relazione tecnico illustrativa Anni 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Capitale totale[t] € 800.000,00 € 768.164,30 € 734.100,10 € 697.651,41 € 658.651,31 € 616.921,20 € 572.269,98 € 524.493,18 € 473.372,01 € 418.672,35 € 360.143,71 € 297.518,07 € 230.508,64 € 158.808,54 € 82.089,44 € 0,00 Capitale[t] € 0,00 € 31.835,70 € 34.064,20 € 36.448,69 € 39.000,10 € 41.730,11 € 44.651,22 € 47.776,80 € 51.121,18 € 54.699,66 € 58.528,64 € 62.625,64 € 67.009,43 € 71.700,10 € 76.719,10 € 82.089,44 Interessi[t] € 0,00 € 56.000,00 € 53.771,50 € 51.387,01 € 48.835,60 € 46.105,59 € 43.184,48 € 40.058,90 € 36.714,52 € 33.136,04 € 29.307,06 € 25.210,06 € 20.826,26 € 16.135,60 € 11.116,60 € 5.746,26 Rata annuale[t] € 0,00 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 € 87.835,70 AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 45 di 46 www.aws-italia.com 11.2 COSTI GESTIONALI - Costi amministrativi (commercialista e contabilità) € 15.000,00; Diritto di superficie; Contratto full service per manutenzione ordinaria e straordinaria impianto di cogenerazione, impianto produzione pellet € 94.520,00; Personale diretto (6 persone con contratto CCNL Aziende del Legno e della lavorazione del legno circa € 22.000,00 considerando il turn over 24/7) € 132.000; Assicurazione all risk ed assicurazione RCA ed RCT € 39.922,33; Costo energia elettrica per l’impianto di cogenerazione, l’impianto di pellet, gli uffici etc. € 604.440,00 *Materia prima per impianto di cogenerazione € 458.142,00 *Materia prima per impianto di pellettizzazione € 1.300.320,00 *Costi di dettaglio indicati nel paragrafo 2.2. 11.3 COSTO PRODUZIONE PELLET Produzione pellet 17.644 ton/anno; Contenuto di acqua della materia prima in ingresso tenore idrico 35 %; Cippato in ingresso all’impianto di pellet 23.940 ton/anno; Legno in tronchi in ingresso alla cippatrice 32.374 ton/anno; Prezzo unitario legno in tronchi al piazzale d’esbosco € 37,00/ton; Prezzo cippatura dei tronchi € 5/ton; Potenza termica per essicazione della materia prima richiesta 1.300 kW; Costo essicazione della materia prima € 11,11/ton; Funzionamento impianto di pellettizzazione 8.760 ore/anno; Prezzo di vendita franco fabbrica € 150,00/ton (prezzo medio di mercato analizzato su 12 fornitori italiani ed esteri); Il calcolo dimostra che il fattore di maggiore incidenza sul prezzo del prodotto finito è il costo della materia prima. - La produzione del pellet in Italia partendo da legname di bosco, ha senso se è riferita alla disponibilità della materia prima presente sul territorio a corte distanze. I costi di lavorazione, esbosco e trasporto della materia prima per la produzione di pellet permettono attualmente di avviare la produzione di grandi quantità di pellet a costi concorrenziali sole se inseriti in un contesto di filiera. Verbania, novembre 2014 Il tecnico: Dott. Ing. Michele Marcosano _______________________ Biomassa Ormea – relazione tecnico-illustrativa AWS_14065AQ_RT_001_00 – pag. 46 di 46