Scheda film - Cineteatro Baretti
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Scheda film - Cineteatro Baretti
PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI 1 marzo 2011 CALENDARIO GENNAIO - MARZO 2011 COSMONAUTA di Susanna Nicchiarelli 18 gennaio IN QUEI GIORNI [In jenen Tagen] di Helmut Käutner Film in tedesco sottotitolato in italiano 25 gennaio SOFFIO di Kim Ki-Duk 1 febbraio FUGA DAL CALL CENTER di Federico Rizzo E’ prevista la presenza in sala della protagonista, Isabella Tabarini 8 febbraio BEN X di Nic Balthazar 15 febbraio L A PICCOL A LOL A di Bertrand Tavernier 22 febbraio L A FEBBRE DEGLI SCACCHI di Šachmatnaja Gorja Gorjačka ka L A FELICITA’ di Aleksandr Medvedkin 1 marzo TUTTO IL BENE DEL MONDO di Alejandro Agresti 8 marzo SETTIMO CIELO di Andreas Dresen 15 marzo STELL A di Sylvie Verheyde Con il contributo di: PORTOFRANCO è realizzato: Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino In collaborazione con: Goethe Institut di Torino - A ssociazione culturale Russkij Mir Wic.it - Web Image Communications - Libreria Gulliver Con il sostegno di: Circoscrizione 8 TUTTO IL BENE DEL MONDO di Alejandro Agresti Con: Portofranco rispetta l'ambiente e sceglie la carta riciclata 11 gennaio Monica Galan, Julieta Cardinali, Carlos Roffe, Ulises Dumont, Mex Urtizberea Durata: 90 minuti Genere: Drammatico Nazionalità: 2004, Argentina Sceneggiatura: Alejandro Agresti Fotografia: Jose Luis Cajaraville Musiche: Philippe Sarde Montaggio: Alejandro Brodersohn Scenografia: Maria Eugenia Sueiro Via Baretti 4 - 10125 Torino - Tel./Fax 011 655187 w w w.cineteatrobaretti.it - [email protected] Una donna scopre che il marito, creduto morto da più di vent’anni, vive in un piccolo villaggio turistico nel sud dell’Argentina ai confini con la Patagonia. Si mette quindi in viaggio con le due figlie con l’intenzione di incontrarlo. Chi aveva già avuto modo di apprezzare Valentìn (2002, premiato dall’associazione dei critici argentini), sa con quanta tenerezza e malinconia il regista Alejandro Agresti sappia narrare le vicende legate alla sua martoriata terra natale. L’Argentina, con il suo recente passato politico e economico a dir poco tragico, viene narrato dal regista attraverso la forza dei sentimenti dei suoi personaggi. Tutto il bene del mondo racconta una storia dolorosa: Isabel scopre che suo marito Cholo, creduto morto vent’anni addietro, è vivo e abita in un piccolo villaggio nel sud dell’Argentina. Intraprende quindi un viaggio con le due figlie: la piccola, frutto di un’altra unione, e la più grande, che è nata proprio da quel matrimonio ma non ha mai conosciuto suo padre. Il rapporto tra le due donne è talvolta teso e difficile, ma anche sorretto da complicità nella ricerca di una grande speranza comune. Giunte a destinazione, scoprono che Cholo vive una vita semplice, senza particolari emozioni e, soprattutto, sembra avere perso la memoria. Si capisce che l’uomo, a causa di un evento traumatico, non ha avuto altra possibilità che rimuovere tutto ciò che lo riposta al quel periodo. Combattuta tra il desiderio di ricominciare e il ricordo del doloroso passato, Isabel fa di tutto per riavvicinarsi all’uomo, che però la sfugge dicendo di non conoscerla. Mentre lo spettatore si chiede se lui finga per evitare un dolore del passato troppo forte per essere affrontato di nuovo o se davvero la sua memoria non gli permetta di ricordare la donna, il film si avvia verso una conclusione aperta ma densa di speranza. Il film è sorretto da una sceneggiatura di ammirevole misura, che mai scivola nel patetico, efficace nel ritrarre personaggi cui sembra mancare un tassello per poter tornare a una vita piena. Alejandro Agresti, regista, sceneggiatore, attore e direttore della fotografia, nasce a Buenos Aires nel 1961. Nel 1978 realizza il suo primo lungometraggio, El zoologico y el cementerio seguito nel 1989 da Boda secreta, secreta, premio per la migliore sceneggiatura e premio al regista al Dutch Film Festival. Il tema della famiglia ritrovata è al centro di Buenos Aires Vice Versa del 1996, in cui due figlie adolescenti di desaparecidos cercano una risposta alle loro radici violentemente estirpate. Per questo film gli viene attribuito, per la seconda volta, un premio al Nederlands Film Festival, anche in questo caso grazie alla sceneggiatura. Nel 1998 esce il divertente El viento se llevò lo que, que, premiato come migliore film a San Sebastian, Newport, Istanbul e all’Habana Film Festival. In Una noche con Sabrina Love (2000), un giovane riesce ad incontrare la pornostar dei suoi solitari sogni. Nel 2002, Valentìn racconta di un adolescente che spera di ritrovare la madre che lo ha abbandonato da bambino. Tutto il bene del mondo ha ottenuto a Venezia 61 il premio «Città di Roma» come miglior film. Nel film provo di nuovo a parlare di noi argentini. Cerco di far riflettere su come continuiamo a resistere senza smettere di amare e sentire la bellezza della vita, in mezzo a una realtà e a un passato che provano a distruggere l’essenza dei nostri sentimenti. (Alejandro Agresti) Prossimo appuntamento di PORTOFRANCO: 8 marzo 2011 SETTIMO CIELO di Andreas Dresen