Percinque detenuti la libertà inizia dai lavori socialmente u

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Percinque detenuti la libertà inizia dai lavori socialmente u
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Y tro città. Dalla strada - è il caso di
.dirlo - parte il reinserimento sociale di
cinque detenuti del carcere di Montorio
che, entro fine mese, faranno I'esperienza
di uscire dalle proprie celle per alcune
ore, al fine di essere impiegati in lavori
socialmenteutili. A partire, appunto, dalIa manutenzione delle strade. Il progetto
è frutto di un accordo siglato questa settimana a Palazzo Barbieri tra Comune di
Verona, Direzione del carcere, Tiibunale
di Sorveglianza-Ufficio di Verona, Coordinamento Progetto Esodo e Garante dei
Diritti delle persone private della liberta
personale, in applicazione dell'intesa tra
Anci (Associazione nazionale Comuni
d'Italia) e Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaia (Dap).
Per la città scaligera si tratta della prima convenzione di questo genere. Grazie alla quale <prosegue e si amplia I'impegno di tutti i soggetti della rete che
operano a favore del mondo del carcere>, sottolinea Margherita Forestan,
Garante dei diritti dei detenuti di Verona, <e si offre alle.personein esecuzione
di pena e con condanna definitiva, in
possessodi certi requisiti, la possibilità
di uscire dal carcere nell'arco della giornata per reinserirsi nel tessuto socio-lavorativo, ma anche per proseguire la
propria rieducazione oltre le sbarre>.
<Per dare un contenuto pieno all'articolo 27 della Costituzione>, aggiunge la
direttrice del penitenziario di Montorio
Maria Grazia Bregoli, <i detenuti devono essere posti nelle condizioni di poter
tornare nella società ancora quando sono nello stato di detenzione>.
I detenuti selezionati per I'avvio del
progetto (in base a preventivi percorsi formativi, alle capacità lavorative e al ral'vedimento mostrato), saranno inizialmente
impiegati nella sistemazíone dei sanpietrini di Piazza Bra e di una ventina di strade in porfido della prima Circoscrizione
(via Roma, via Cattaneo, via Stella, corso
Porta Borsari, corso Santa Anastasia...);
ma anche in attività di volontariato. È
prevista la dotazione di abbigliamento antinfortunistica, la copertura delle spese
assicurative e una sorta di gettone per piccole spese,che nulla ha però a che vedere
con le remunerazioni previste dalla disciplina sul lavoro. <Successivamente- dice
I'assessorecomunale al DecentramentoAntonio Lella - il progetto si estenderàad
altre circoscrizioni, altri detenuti e altri
compiti di pubblica utilità>.
Il tutto, con I'affiancamento di personale esperto della struttura o del servizio
comunale che beneficia dell'intervento,.e
sotto l'occhio vigile della Magistratura di
sorveglianza di Verona capeggiata da
Giulio Tamburini. che nell'iniziativa intrawede un <riflesso positivo per I'intera
collettività e"il bene comune)>.
Soddisfatto Michele Righetti, coordinatore del-Progetto Esodo, secondo iI
quale <il detenuto viene messo nella condizione culturale di mostrare che ha ancora possibilità di trovare una collocazione sociale>, come già awenuto per molti
ex detenuti.
Franresca
Saglimbeni