“OBIETTIVO SICUREZZA”…

Transcript

“OBIETTIVO SICUREZZA”…
CIRCOLO DIDATTICO STATALE FORIO-SERRARA FONTANA
VIA PARROCO d’ABUNDO, 36 -80075 FORIO loc. PANZA
NAEE345007
 081907089
CF 91006060635
@ mail:
[email protected] [email protected]
 www.circolodidatticoforioserrara.it
“OBIETTIVO SICUREZZA”…
un viaggio in 10 minuti verso una scuola sicura.
“La sicurezza non nasce dal nulla, non è il frutto del caso, né possiamo affidarci alla
estemporaneità. La sicurezza nasce giorno per giorno, faticosamente, nella nostra
testa prima ancora che nei nostri comportamenti”. (Mazzucca)
Premessa
La scuola, ambiente di vita per gli alunni e ambiente di lavoro per gli insegnanti, è il luogo primario
della prevenzione, dove la formazione alla salute e alla sicurezza può trovare un terreno fertile sul
quale radicarsi e diventare patrimonio dell’individuo e del gruppo, fin dai primi momenti di
socializzazione.
L’educazione scolastica è, infatti, determinante per la formazione negli individui di comportamenti
adeguati e di stili di vita sani e nel favorire l’interiorizzazione delle regole e dei valori fondamentali
di responsabilità sociale e civile.
1
La sicurezza nell’ambito scolastico ha molteplici valenze: riguarda la salvaguardia della salute nei
luoghi di lavoro, ma si configura anche come problema psico-pedagogico.
Educare alla sicurezza significa portare gli alunni sin dalla più tenera età, a costruire dentro di sé
atteggiamenti di responsabilità, autocontrollo, esame di realtà, valutazione del rischio e coscienza
dei propri limiti e dei fatti che possono accadere e delle azioni che ne conseguono, del pericolo, del
danno che può nascere dal non sapere valutare la necessità o meno di un’azione.
Sono queste tutte dimensioni che crescono e si strutturano insieme alla personalità e ne fanno parte;
aiutare il giovane a costruirle è compito della scuola, ma non solo, anche della famiglia.
Educare alla sicurezza diventa un compito trasversale che non si ferma alla tematica della sicurezza
del lavoro, ma deve interessare tutti i comportamenti di vita: dalla sicurezza nei comportamenti
relativi alla salute, al benessere personale (alimentazione, igiene, uso di sostanze nocive…) al
rispetto dell’ambiente, all’osservanza delle regole della strada, alla prudenza in tutti i
comportamenti quotidiani.
La sicurezza, in una parola, non è solo un sapere o un saper fare: è un saper essere, un
atteggiamento trasversale, che si traduce in comportamenti usuali, abitudinari, ordinari,
quotidiani.
Crescendo diventa sempre più importante possedere questa competenza trasversale di prevedere le
conseguenze delle proprie azioni.
I bambini fin dalla scuola primaria devono essere incoraggiati a fare alcune cose utili in caso di
situazioni di emergenza. La scuola insegnerà loro capacità e comportamenti adeguati che saranno
sviluppati nelle varie classi.
È opportuno partire dall’osservazione diretta, dalla presa di coscienza dei pericoli e dalla
conoscenza delle norme preventive e di intervento per insegnare agli allievi a reagire in modo
razionale e positivo di fronte a fatti accidentali.
2
FINALITÀ:
Le finalità del presente progetto intendono:
1. Far acquisire comportamenti corretti e responsabili ai nostri studenti di fronte ad incidenti
scolastici e di fronte ad eventi imprevisti;
2. Rispondere alle richieste dei genitori ed alle attese dei ragazzi;
3. Rispondere alle esigenze della comunità nella quale si inseriscono i nostri Allievi;
4. Far acquisire flessibilità cognitiva attraverso il confronto con il diverso modo di organizzare la
realtà circostante secondo i precetti della Sicurezza;
5. Far acquisire nuove sistematizzazioni semantiche e contenutistiche relative alle tematiche
specifiche;
6. Far sì che si arrivi, indipendentemente dall’età degli Allievi, all’acquisizione delle Conoscenze,
delle Competenze e delle Capacità individuali per poter formulare un Piano di Evacuazione
dell’Istituto nell’eventualità di un evento calamitoso;
7. Consentire l’ampliamento e l’approfondimento della riflessione sulle proprie conoscenze
specifiche attraverso la decodifica di messaggi e la trasmissione di significati con la precisione
terminologica adeguata all’età degli Allievi.
8. Prevenire i possibili incidenti e danni alle persone e alle cose negli spazi scolastici e
extrascolastici
9. Educare, promuovere e diffondere la cultura della sicurezza.
10. Favorire la conoscenza e la fruizione consapevole dei linguaggi dell’immagine;
11. Promuovere la libera espressione attraverso i codici iconico, linguistico e mimico gestuale.
OBIETTIVI GENERALI:
1. Incentivare la creazione di una moderna coscienza di protezione civile nei futuri cittadini
2. Essere preparati in situazioni di pericolo
3. Stimolare la fiducia in se stessi
4. Indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti
5. Controllare le proprie emozioni e saper reagire all’eccitazione collettiva
6. Affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenere gli effetti sulla popolazione
scolastica
7. Pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi esterni che interni,
8. Collaborare nelle emergenze e nelle prove di evacuazione;
9. Sviluppare il senso di appartenenza ad un contesto sociale che si fonda su valori di legalità e
3
solidarietà.
10. Ridurre i rischi indotti da situazioni di emergenze.
11. Ampliare il contesto educativo e formativo
12. Consentire l’introduzione dei mezzi audiovisivi nella normale attività curricolare
OBIETTIVI SPECIFICI:
1. Individuare i pericoli presenti in classe
2. Individuare i pericoli presenti nei corridoi
3. Individuare i pericoli presenti all’aperto
4. Piano di evacuazione
5. Prevedere conversazioni introduttive all’argomento
6. Conoscere il piano di evacuazione presente a scuola
7. Conoscere la segnaletica di sicurezza
8. Conoscere la collocazione della segnaletica nei punti previsti
9. Conoscere le fasi della lavorazione di un film e alcune figure professionali indispensabili alla
buona riuscita dell’opera filmica
Metodo di lavoro
Il metodo di lavoro si basa sull’attuazione di interventi programmati, saltuari e formativi, previsti in
tutte le classi della scuola primaria, che prediligono la valorizzazione del gioco, la sperimentazione
intesa come simulazione di atteggiamenti corretti per prevenire i possibili incidenti e danni alle
persone e alle cose negli spazi scolastici e extrascolastici e di salvataggio nei diversi tipi di
emergenza; Il tutto si articolerà in attività in aula e didattica viva che possono essere così
schematizzati:
1.
Momento di prevenzione;
2.
Momento di evacuazione o verifica.
3.
Laboratori creativi
4.
Laboratorio cinematografico
Il momento della prevenzione prevede interventi didattici educativi che puntino all’acquisizione di
conoscenze ed abilità, tali da “garantire” allo studente, alunno, autonomia ed incolumità in caso di
pericolo.
4
I contenuti verteranno su:

Conoscenza e competenze degli organi preposti alla protezione civile, che studiano le cause,
prevengano le calamità, predispongono e coordinano i soccorsi ed i piani d’interventi;

Ricerca dei possibili rischi: fenomenologia delle calamità naturali (terremoto e frane) o
incidentali (incendi);

Conoscenza delle fondamentali norme di sicurezza e dei comportamenti sociali da adottare
nelle emergenze;

Elaborazione di un piano di emergenza in modo chiaro, completo nel rispetto dei ruoli.
Le Strategie di apprendimento adoperate riguarderanno:
Approccio: Pur restando nell’ambito del più ampio Approccio Comunicativo, si ipotizza la
possibilità di avere a disposizione una pluralità di Approcci diversificati che, vista la specificità del
Progetto e vista la diversità di età degli Allevi e della conseguente capacità di comprensione e di
rielaborazione, potranno essere adoperati anche contemporaneamente in base a specifiche esigenze
eventualmente riscontrabili.
Strutturazione per Tutoraggio: Gli Allievi saranno divisi in gruppi nei quali gli Allievi già
introdotti alla materia forniranno un costante aiuto agli Allievi meno esperti e si incaricheranno di
ripetere per primi le nuove esperienze per farle poi ripetere agli altri.
Cooperative Learning: Tutti gli Allievi lavoreranno assieme, scambiandosi impressioni, opinioni
ed esperienze e collaborando nella formulazione del percorso di apprendimento/insegnamento.
Individualized Learning: In qualsiasi momento del Progetto e compatibilmente con le esigenze e le
contingenze specifiche, gli Allievi potranno proporre e seguire un percorso individualizzato per
focalizzare aspetti specifici.
Il Momento di evacuazione o verifica prevede tutta una serie di attività e simulazioni necessarie
per effettuare corrette prove di evacuazione. Saranno previste simulazioni in tutti e tre i plessi della
scuola primaria. Ogni bambino deve conoscere l’ambiente in cui trascorre la sua giornata scolastica,
la segnaletica in esso presente, i pericoli sempre in “agguato” , tutte le strategie che possiamo
mettere in essere e trasformare le conoscenze apprese in competenze applicate in caso di calamità.
La prova di evacuazione rappresenta la verifica “sul campo” di quanto appreso.
5
I Laboratori creativi
Il metodo di conduzione adottato si basa sul gioco, per rendere il più possibile divertente e
scorrevole i laboratori. La filosofia che sta alla base dei nostri laboratori muove dal presupposto che
ogni tecnica altro non sia che un mezzo per dare forma alle idee, dalle quali nessun lavoro creativo
può prescindere. È dunque importante fare sì che la didattica dia spazio e stimoli la sperimentazione
e che il ruolo del docente sia legato al saper cogliere e valorizzare i punti interessanti del lavoro
svolto, senza diventarne il “regista”. Il risultato finale sarà tanto più interessante quanto più lo
sviluppo del lavoro sarà stato spontaneo e autonomo da parte dei partecipanti. Il gioco è un mezzo
perfetto per stimolare la libertà creativa perché paradossalmente il limite della regola, affrontata con
spirito ludico, ci costringe a trovare soluzioni alternative alle abitudini, contro l’appiattimento e
l’omologazione che il mondo attuale spesso impone. La forza del laboratorio sta anche nel suo porsi
come alternativa alla lezione frontale favorendo l’interazione e puntando sugli aspetti maieutici
favoriti dal lavoro di gruppo. Questo metodo è valido per tutte le fasce d’età, in quanto stimola la
propensione all’apertura verso l’altro e la consapevolezza della complessità dell’esperienza.
Il Laboratorio cinematografico
Attraverso esercitazioni mirate a scoprire i meccanismi del “fare cinema”, i bambini più grandi
saranno accompagnati, giocando, alla costruzione di un breve cortometraggio in digitale, alla cui
lavorazione parteciperanno attivamente, trasformandosi in una piccola troupe di cineasti.
Si lavorerà inizialmente sul “soggetto”, cioè la storia che si vuole raccontare, poi si procederà a
capire come è possibile raccontarla sfruttando il mezzo audio-visivo e infine si intraprenderà la
lavorazione, dalle riprese fino al montaggio finale. Le fasi della creazione cinematografica sono
stimolanti in quanto richiedono un affiatato lavoro di squadra, sfruttano in maniera affascinante i
mezzi del racconto, dell’immagine e del suono e garantiscono un risultato sorprendente per i
partecipanti.
Il nostro laboratorio vedrà gli alunni delle classi prime e seconde come attori coprotagonisti,
insieme ai tre personaggi fantastici, del nostro cortometraggio. La scelta di scegliere come attori
protagonisti i bambini delle classi prime e seconde è finalizzata alla realizzazione di un prodotto
finale fruibile anche dai bambini della scuola dell’infanzia attraverso un più facile processo di
identificazione con i protagonisti del racconto. Non c’è un’età per iniziare, a scuola, a parlare di
sicurezza, ma c’è l’idea di una “scuola sicura che deve nascere come bisogno fin dalla primissima
infanzia”.
6
CONTENUTI

Raccontare una storia

Il messaggio

Ideazione e Story Board

Approccio al linguaggio cinematografico

Acquisizione dei primi elementi di sceneggiatura

Acquisizione dei primi elementi di struttura dell’immagine

I personaggi e gli elementi che li caratterizzano: ruolo, personalità, aspetto fisico, voce,
vestiti

La troupe cinematografica

Il set e le riprese

Ciak si gira!
ATTIVITA’ ED ESPERIENZE
Allestire cartelloni di sintesi.
Racconti. Libri, riviste, schede, presentazioni digitali.
Esercitazioni pratiche, con scadenza bimestrale, sulle norme di evacuazione.
Simulazione di eventi calamitosi e relativi interventi.
Interviste ai bambini alunni studenti delle altre sezioni.
Realizzazione di disegni liberi e a tema sugli obiettivi formativi presi in esame.
Lezioni informative sui comportamenti sanitari di primo soccorso in emergenza di terremoti o
incendi o altro;
Prove pratiche
Prove di simulazione di salvataggio nei diversi tipi di emergenza;
Colorare cartelle raffiguranti la segnaletica di sicurezza.
Attuazione di un piano di evacuazione
Visita alla caserma dei Vigili del fuoco di Ischia
Schede di verifica.
7
VERIFICA
Per ogni classe verranno predisposte delle schede con domande inerenti ai contenuti trasmessi.
Le schede consentono di essere utilizzate come strumento di valutazione e di verifica in modo da
poter programmare eventuali interventi finalizzati:
ALLA SICUREZZA NELLA SCUOLA

Conoscere nelle situazioni di emergenza le norme che devono essere applicate.

Conoscere gli incarichi delle persone adibite esclusivamente al funzionamento degli strumenti
idonei a garantire la sicurezza nella scuola.

Conoscere il personale addetto al controllo delle situazioni di emergenza: Vigili del fuoco,
Volontari, Forze dell’Ordine, Pronto Soccorso, Sommozzatori, Unità Cinofile.

Conoscere almeno un numero telefonico di emergenza e capire di doverlo attivare solo in caso
di necessità.

Conoscere l’assegnazione degli incarichi degli allievi (apri fila, serra fila e chiudi fila).

Solidarietà verso i più deboli (soggetti diversamente abili e bambini più piccoli).
ALL’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE NECESSARIE PER AFFRONTARE
CORRETTAMENTE UNO STATO DI EMERGENZA

Conoscere la segnaletica di sicurezza e saper decodificare i segnali acustici di emergenza
(allarmi).

Conoscere l’importanza delle zone di raccolta.

Conoscere e motivare le vie di fuga suggerite.

Conoscere le norme di comportamento in caso di terremoto, incendio, alluvione, frane,
inquinamento.

Conoscere l’importanza di un piano di evacuazione.

Realizzazione di simulazioni di emergenza. .

Conoscere ed analizzare i comportamenti non corretti dell’uomo in condizione di emergenza
(panico, paura, terrore).

Conoscere e analizzare i comportamenti corretti dell’uomo in condizione di emergenza
(prontezza e serenità, solidarietà).


Essere preparati a situazioni di pericolo.
Conoscere i presunti pericoli presenti a scuola (scale, corridoi, finestre, …).
8


Conoscere gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione parziale o totale di un edificio.
Conoscere i possibili rischi: incendi, terremoti, crolli, inquinamenti da sostanze nocive, fughe
di gas, frane, eruzioni vulcaniche, fenomeni idrogeologici (alluvioni, frane e valanghe).

Conoscere le possibili cause dei rischi presi in esame.

Differenziazione dei rischi con causalità naturali o procurate da errori umani.
MODALITÀ DI DIFFUSIONE DELLA PROPOSTA (STRUMENTI E FORMATI INNOVATIVI
PER PUBBLICIZZAZIONE E DIFFUSIONE DEI CONTENUTI PROGETTUALI
 Diffusione del progetto sul sito della scuola
 Diffusione del progetto attraverso organi di stampa locali
 Inserimento del progetto nel sito di imminente costruzione “ Scuole in rete” che vede il
coinvolgimento Scuole di Ischia e Procida
 Diffusione del Trailer del prodotto finale sul sito YouTube

Promozione e diffusione del corto vero e proprio, che merita sicuramente una vetrina
migliore, non cero per quantità di visite ma per la qualità, sul sito www.icorti.it

Il cortometraggio realizzato potrà essere presentato, anche, nell’ambito di rassegne e
concorsi di cinema dei ragazzi.
DESCRIZIONE DELL’ORIGINALITÀ DELLA PROPOSTA E DEI CONTENUTI PRESENTATI
Il nostro progetto OBIETTIVO SICUREZZA” …un viaggio in 10 minuti per una scuola sicura,
vuole realizzare un prodotto finale accattivante e di facile approccio all’utenza a cui ci riferiamo.
Sono proprio i bambini e il loro mondo che hanno dato vita alla nostra idea. La realizzazione del
nostro cortometraggio avrà come protagonisti assoluti i bambini che nell’ambiente scolastico
interagiscono con tre personaggi fantastici: due eroi (un maschio e una femminuccia per permettere
ai bambini di identificarsi a loro piacimento con uno di loro) e un antieroe, un personaggio
malvagio che ha il potere di far succedere disastri e incidenti scolastici…. Egli compare
all’improvviso nell’ambito della quotidianità scolastica per suggerire ai piccoli allievi“marachelle”
di ogni tipo che possono mettere in pericolo il singolo soggetto e i suoi compagni. Appena, il nostro
antieroe, riesce a convincere il malcapitato ad agire nel “non rispetto” delle norme di sicurezza
apprese interviene uno dei due super eroi per dissuadere il piccolo e spiegare a tutti i pericoli che
possono generare comportamenti poco sicuri…. Insomma un corto che traendo ispirazione dal film
“Chi ha incastrato Roger Rabbit”, utilizzerà una tecnica mista che combina attori, nel nostro caso
9
alunni, in carne ed ossa e personaggi di animazione offrendo un'opportunità unica di vedere insieme
in un solo film personaggi reali e nati dalla nostra fantasia.
DESCRIZIONE COERENZA DEL PROGETTO PROPOSTO CON GLI OBIETTIVI DI CUI
ALL’ARTICOLO 1 DELL’AVVISO MIUR DEL 10/11/2015 PROT. 0014616 :
Il nostro progetto vuole promuovere, in maniera innovativa, la diffusione della sicurezza degli
edifici scolastici nelle scuole e la prevenzione e protezione dai rischi connessi alla fruizione degli
ambienti di apprendimento prevedendo una formazione specifica diretta a tutti gli alunni della
scuola primaria attraverso percorsi e metodologie calibrate alle fasce di età dei nostri studenti. Il
tutto si articolerà in attività in aula e didattica viva attraverso un percorso caratterizzato da quattro
step che possono essere così schematizzati:
5.
Momento di prevenzione;
6.
Momento di evacuazione o verifica.
7.
Laboratori creativi
8.
Laboratorio cinematografico
Altro elemento di coerenza del progetto proposto con gli obiettivi di cui all’articolo 1 dell’avviso è
costituito dalla scelta del nostro prodotto finale: la realizzazione di un cortometraggio animato della
durata di 10 minuti che ha come finalità la creazione di un prodotto utile per i nostri allievi e, nel
contempo, utilizzabile anche da altre scuole perché al passo con i tempi e realizzato in formato
digitale accattivante e di forte impatto intuitivo.
DESCRIZIONE DELLA VALENZA SOCIALE DELL’INIZIATIVA
La scuola è un luogo privilegiato per la promozione della cultura della salute e della sicurezza intesa
come atteggiamento quotidiano e conquista di tutti coloro che vi partecipano. Ha il compito etico di
guidare gli studenti affinché diventino cittadini attivi capaci di guardare alla salute e sicurezza come
un valore per sé e per gli altri. Il nostro lungo “viaggio”, attraverso l’educazione alla sicurezza,
focalizza i propri interventi sulla responsabilità, sul senso del limite, sul rispetto delle regole, sul
rispetto per sé e per gli altri permettendo alla nostra azione educativa di trasformare disposizioni
normative in valori che siano parte integrante del singolo e della sua collettività e attiva, nel
contempo, un processo di sensibilizzazione e responsabilizzazione di tutti gli attori della vita
scolastica.
10
INDICAZIONE
ORGANISMI):
DEI
SOGGETTI
COINVOLTI
(ASSOCIAZIONI,
ENTI,
ESPERTI
E
Progettista
Coordinatori progetto
Esperti parte tecnica cortometraggio:
Fotografia : Direttore della fotografia, Operatore alla macchina di ripresa, Assistente
operatore e operatore steadycam
Elettricisti: Capo squadra elettricisti, Elettricista
Suono: Fonico di ripresa diretta, Microfonista, Rumorista ed effetti sonori
Montaggio: Montatore, Aiuto montatore, Addetto effetti speciali e animazione
Studio d’Arte specializzato in grafica digitale e work shop per realizzazione parte grafica
digitale e organizzazione di messa in scena (direzione artistica delle riprese e dei montaggi di
scena animati e recitati, sceneggiatura e realizzazione dei copioni)
Esperti formatori sulla sicurezza
Docenti interni
Tutor d’aula
Animatori
Personale Ata nel numero di 1 Amministrativo + Collaboratori scolastici n. 6
Risorse Tecniche
Vengono impiegate le seguenti attrezzature, che i ragazzi imparano dunque ad utilizzare:

1 telecamera professionale;

1 telecamera amatoriale per il lavoro di prova e di backstage;

1 cavalletto professionale per telecamera;

1 microfono panoramico per il suono in presa diretta;

1 giraffa microfonica;

Cuffie professionali per la valutazione dell’audio;

Fari per la luce direzionata sul set;

1 ciak;

1 monitor;

Cavi audio/video, prolunghe e generatori di corrente per riprese esterne;
11

Trucchi;

Materiale per segreteria di produzione: registro dei ciak, dei codici di scena, note di regia e
di amministrazione cinematografica
TEMPI
L’arco di tempo in cui si svolgerà il progetto è di sei mesi.
Ogni intervento e ogni attività laboratoriale avrà la durata circa di due ore.
Il calendario sarà comunicato in tempo adeguato (dal punto di vista organizzativo).
PRODOTTO FINALE
Realizzazione di un cortometraggio sul tema della sicurezza scolastica e sulla prevenzione e sui
rischi connessi alla fruizione degli ambienti di apprendimento.
IDEAZIONE PROGETTO: Docente Emilia Sorrentino
COORDINAMNETO PROGETTO: Dirigente Scolastico Prof. Cuomo Giovanna e
Docente Emilia Sorrentino.
12