Parlare di sicurezza alla scuola dell`Infanzia sembrerebbe un

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Parlare di sicurezza alla scuola dell`Infanzia sembrerebbe un
Il plesso della scuola dell’infanzia statale “Aquilone”, appartenente all’Istituto Comprensivo
“S. Lucia” di Bergamo si trova in una zona verde e tranquilla di un quartiere ai margini della città.
La scuola, di nuova costruzione, è composta da tre sezioni con alunni di età eterogenee, per un
totale di 80 bambini.
La nostra scuola sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle
sezioni e le attività d’intersezione a seconda dell’età e del numero dei bambini e delle risorse
umane e ambientali delle quali possiamo ogni anno disporre.
Metodologia
Il punto di partenza di ogni progetto educativo è l’azione diretta e spontanea del bambino attraverso
il gioco, l’esplorazione e la ricerca.
Il bambino viene messo nella condizione di poter esprimere i bisogni, lo stile ed il ritmo cognitivo
che gli sono propri, al fine di essere davvero il protagonista del suo processo di apprendimento.
L’insegnante durante l’attività di gruppo svolge una funzione di “regia” che viene intesa come
allestimento e predisposizione dello spazio e dei materiali necessari; presentazione della proposta di
apprendimento e conduzione della situazione ludico/didattica
emersa, con conseguente
osservazione dei comportamenti e delle eventuali difficoltà emergenti.
PROGETTO
Parlare di sicurezza alla scuola dell’Infanzia sembrerebbe un’esagerazione o un’eccessiva premura,
in realtà essa passa in quel sottile intreccio di acquisizione di buone abitudini e corretti
comportamenti che si apprendono quasi per gioco nelle routine quotidiane.
Pertanto, prendere in esame i rischi e le condizioni pericolose che più sono rilevabili nei nostri
ambienti, prendere coscienza degli atteggiamenti scorretti che nella quotidianità si potrebbero
assumere, imparare a gestire le emergenze, deve essere un obiettivo che coinvolge anche le
scolaresche già dalla scuola dell’infanzia, così che la conoscenza e la consapevolezza aiutino a
sviluppare la “prevenzione del rischio” che in realtà è l’avvio alla cultura della sicurezza.
Così cita la C.M. n. 122 del 19/4/2000
“…E’ la scuola la sede primaria, istituzionale e strategica per la formazione di tale cultura e nella quale avviare
un processo allargato di partecipazione, indirizzo e sensibilizzazione complessiva degli operatori scolastici e
dell’utenza, non limitandosi ad interventi ed adempimenti di carattere meramente formale ovvero ad iniziative
sporadiche ed occasionali. D'altra parte l'attuale normativa di riferimento ed i principi che la sottendono
costituiscono la migliore opportunità per la promozione, a livello scolastico, di una vera e propria cultura della
sicurezza e prevenzione, attraverso la valorizzazione dei rispettivi contenuti e con il coinvolgimento e l’adesione
partecipativa delle varie componenti interessate, al fine dell’acquisizione, da parte degli alunni, della piena
consapevolezza di una problematica di ampia rilevanza sociale nonché della valenza educativa sostanziale e
prioritaria delle tematiche in questione e dei conseguenti comportamenti che, coerentemente, nel presente e
soprattutto nel futuro, si troveranno in concreto ad adottare…”
Dalla C.M. 10 Agosto 1998, n. 356 (Inserimento della protezione civile nelle attività di insegnamento della scuola
dell’obbligo).
“Il successo riscosso dal progetto Scuola Sicura e le testimonianze di apprezzamento pervenute dal mondo della
scuola hanno determinato l’esigenza di uscire dalla fase di sperimentazione e di iniziare un percorso stabile e
continuativo. L’obiettivo è quello di realizzare un’ omogenea e graduale estensione dell‘insegnamento della
protezione civile nelle scuole predisponendo un itinerario didattico sulla base del quale ciascuna scuola possa
elaborare il proprio programma di educazione alla sicurezza.
Pensare alla scuola come ad un luogo sicuro,vuol dire guardarla con occhi nuovi,significa conoscere
in modo diverso gli spazi e ciò che in essi vi è contenuto, affinché il viverci sia il più possibile
senza rischi, significa porre attenzione ai comportamenti che normalmente si tengono perché non
provochino incidenti.
Il progetto “Primi in sicurezza” che abbiamo proposto nella nostra scuola come tema annuale per le
attività di intersezione si è prefisso lo scopo di:
 portare i bambini a riflettere su argomenti riguardanti i rischi che ci circondano in ogni ambiente
frequentato, non solo quello scolastico;
 ad essere più consapevoli dei pericoli, iniziando dai più semplici che potrebbero essere causati
da comportamenti scorretti;
 a trovare strategie e risoluzioni per rendere in ogni momento più sicure e serene le condizioni di
vita;
 a sapere come comportarsi nei momenti di emergenza.
E, poiché, quella della sicurezza è una cultura che anche molti adulti non hanno, questa è stata
l’occasione per farsela, insieme ai bambini, in tranquillità e senza panico. E’ stata utile la
collaborazione con persone molto preparate in questo campo (es. volontari della Protezione Civile,
della Croce Rossa, vigili del fuoco, vigili urbani) che hanno trasmesso il senso della competenza e
della sicurezza nella vita scolastica di tutti i giorni e nell’affrontare le emergenze.
Lo scopo è stato sapere/saper fare / saper essere… e non avere più paure.
FASI PROGETTUALI / CONSAPEVOLEZZA DEGLI ADULTI
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Acquisizione, da parte del team docenti, di una specifica cultura della sicurezza:
scuola come luogo di formazione, educazione e prevenzione.
Aspetti della sicurezza:
prevenzione dei rischi (curare il numero dei bambini negli spazi, controllare atteggiamenti
e comportamenti ecc.)
gestione delle emergenze (prepararsi a situazioni di pericolo)
Sensibilizzazione, consapevolezza e condivisione delle proprie responsabilità chiamando a
raccolta le energie di tutti.
Percorso analogo con i genitori
Conoscenza dei possibili rischi e pericoli nello svolgimento del proprio ruolo e compito
educativo.
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Individuazione di strategie educative e didattiche per una maggiore tranquillità nell’attuazione
della funzione docente e per garantire una migliore sicurezza ai bambini (per es.: regole
condivise per i diversi spazi didattici della scuola).
Organizzazione degli spazi didattici
Analisi dei rischi da comportamento e relativi correttivi
Chiarire il compito dei docenti nei momenti di emergenza
Ricercare e stabilire il percorso di sicurezza e i punti sicuri
Stesura del Piano di Evacuazione.
Fonti bibliografiche: leggi, audiovisivi, percorsi formativi (es. corso primo soccorso), pubblicazioni.
TEMPI DI ATTUAZIONE E CONTENUTI DEL PROGETTO
INIZIO ANNO SCOLASTICO:
“le regole”
Per le insegnanti:
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Individuazione di strategie educative e didattiche (per es.: regole condivise per i diversi spazi
didattici della scuola).
Stesura del progetto di organizzazione degli spazi didattici.
Stesura di un documento sull’analisi dei rischi da comportamento e relativi correttivi.
Comunicazione/informazione all’utenza sulla gestione dello spazio in sicurezza: progetto
didattico organizzativo sulla sicurezza.
Per insegnanti e genitori
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Incontri di formazione per l’acquisizione di una specifica cultura della sicurezza.
Sensibilizzazione, consapevolezza e condivisione delle proprie responsabilità chiamando a
raccolta le energie di tutti.
Conoscenza dei possibili rischi e pericoli nello svolgimento del proprio ruolo e compito
educativo.
Per insegnanti e bambini

Ricercare e stabilire per ogni spazio, con i bambini, alcune regole che ci aiutino a “stare bene”
insieme a scuola.
Motivare le scelte.
Codificarle: trovare insieme ai bambini dei modi per interiorizzarle di più; per esempio il libro
delle regole.
PERIODO CENTRALE DELL’ANNO SCOLASTICO:
“Impariamo a gestire le emergenze”.
Per le insegnanti:
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Stesura del Piano di Evacuazione:
Chiarire il compito dei docenti nei momenti di emergenza
Ricercare e stabilire il percorso di sicurezza e i punti sicuri.
Effettuazione delle prove di evacuazione con il possibile coinvolgimento dei Vigili del Fuoco o
dei Volontari della Protezione Civile.
Presentazione del PE all’utenza.
Per insegnanti e genitori
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Incontri di formazione di Primo Soccorso e delle squadre antincendio.
Per insegnanti e bambini
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Attuazione delle fasi operative didattiche del progetto riguardanti la conoscenza dei possibili
rischi ed in particolare l’incendio e la sua gestione in emergenza.
Coinvolgimento di tutti i bimbi al “gioco” della sicurezza
Esercitazioni e prove complete di evacuazione.
ULTIMO PERIODO DELL’ANNO SCOLASTICO:
“I pericoli della strada ” 
“Impariamo ad aiutare il compagno che si fa male”
Per insegnanti e bambini

Il linguaggio della strada (con il coinvolgimento delle persone preposte)

Piccolo corso di primo soccorso per i bambini, con simulazioni di intervento (con il
coinvolgimento di esperti)
 Il presente progetto può essere anche triennale, in qual caso i contenuti di questi ultimi nuclei
operativi potrebbero essere ampliati, approfonditi e proposti trasversalmente ad altri progetti per
esempio “l’ambiente” ecc…
FASI OPERATIVE –DIDATTICHE
ATTIVITA’ CON I BAMBINI
 Ricercare e stabilire per ogni spazio, con gli alunni, alcune regole che ci aiutino a “stare bene”
insieme a scuola.
Motivare le scelte.
Codificarle: trovare insieme dei modi per interiorizzarle di più; per esempio rappresentarle
graficamente ed incollare su cerchi rossi le azioni pericolose, ciò che si deve evitare, quanto è
meglio non fare e su cerchio verde le azioni, comportamenti e le regole positive.
E’ piacevole e proficuo per l’apprendimento anche l’inventare canzoncine o filastrocche con le
regole scelte.

Conoscenza dei possibili rischi che quotidianamente (piccoli incidenti ecc.) o in casi
eccezionali (terremoti, alluvioni, incendi ecc.) potremmo trovare.
L’attenzione viene puntata sull’incendio e sui comportamenti efficaci da adottare in caso di
necessità.

Creare una situazione stimolo (racconto o piccolo esperimento) relativa al nucleo concettuale
“fuoco – incendio” per favorire il coinvolgimento e le risposte dei bambini.
Lasciar parlare liberamente, ma con ordine , gli alunni e raccoglierne successivamente le loro
competenze e conoscenze sull’argomento: raggrupparle, verificarle al fine di progettare le
esperienze per rendere le loro conoscenze più chiare e sistematiche, più organizzate e
rappresentate. Avranno bisogno di acquisire nuove conoscenze… sul fuoco…. Sull’incendio….
Su cosa facciamo… sulle persone che aiutano in questi casi: pompieri, ambulanza.

Conoscenza di alcuni elementi presenti nella scuola utili per la nostra sicurezza nei momenti di
bisogno:
- conoscenza delle uscite di sicurezza e delle vie di fuga di ogni spazio/ambiente della nostra
scuola;
- conoscenza della segnaletica di sicurezza: vie di fuga, uscita di emergenza, ecc.
- conoscenza della segnaletica antincendio: estintori, manichetta, idranti, materiale
infiammabile ecc.
- conoscenza della funzione delle strisce di sicurezza davanti a tutte le porte;
- conoscenza ed individuazione del “punto sicuro” della nostra scuola.

Conoscenza delle regole per una ordinata evacuazione della scuola:
- coloriamo le schede riportanti le varie fasi e le regole di un’evacuazione
- riconoscere il segnale di pericolo
- imparare a disporsi “a catena” mano nella mano.
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Prepariamo e coloriamo un “bollo” del colore di ogni sezione da attaccare fuori dalla porta della
sezione e che verrà riportato sul particolare della planimetria posta in ogni spazio.

Prepariamo e coloriamo il puzzle o le schede sui segnali della sicurezza.
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Chi sono i Vigili del fuoco? Invitiamoli a scuola: scopriamo e conosciamo il loro “mestiere”.

Mettiamo in atto correttamente l’evacuazione (simulazione di un incendio ed evacuazione.
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I pericoli della strada: a piedi, in bicicletta, in auto…. Invitiamo a scuola gli agenti della Polizia
Locale che ci aiutano ad approfondire il linguaggio della strada: il semaforo, il vigile, le strisce
pedonali, il marciapiede, i segnali stradali. Usciamo con loro per le strade del quartiere.
Il tema proposto è stato accompagnato e sostenuto dall’elemento fantastico/creativo: una Scatola
Magica che ad ogni tappa appariva offrendo stimoli, piste, personaggi che servivano poi come
elementi di stimolo per le attività. La valutazione globale dell’attività di intersezione è stata molto
positiva in quanto il tema proposto è risultato accattivante e coinvolgente e la metodologia utilizzata
ha suscitato nei bambini interesse e motivazione ad apprendere i contenuti proposti. Data
l’importanza della tematica ogni anno progettiamo la “settimana della sicurezza” nella quale
proponiamo gli obiettivi principali del presente progetto, obiettivi che, peraltro, si intrecciano nella
trasversalità e nella quotidianità dell’esperienza scolastica.