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Ora è legge: consigli regionali con pari opportunità P. 7 Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 Questo giornale ha rinunciato al finanziamento pubblico Da oggi nelle sale gli “Otto pieni di odio” di Tarantino: un capolavoro o una boiata pazzesca? €1,40 Anno 92 n. 34 Giovedì, 04 Febbraio 2016 unita.tv —Alberto Crespi racconta l’ultimo film (siamo all’ottavo) del regista pulp per eccellenza che anche questa volta non si smentisce P. 20 Su la testa Finito il tempo dell’euroburocrazia che ci dava ordini. Padoan: «La flessibilità è un nostro diritto» Juncker cambia toni. E per Renzi via dai deficit i costi per i migranti e la crisi in Libia P. 2-3 Il tempo dei figli fondatori Affittopoli alla romana, 40 anni di favori P. 8-9 Sorpresa, l’Italia in regola almeno quanto la Germania È Sandro Gozi il tempo dei figli fondatori. Lo status quo europeo rischia di portare alla disintegrazione. Mentre noi vogliamo rilanciare l’Europa politica, democratica, sociale. E vogliamo essere protagonisti del nuovo processo di integrazione europea. Questo è il ruolo che spetta all’Italia. Ma per cambiare l’Unione dobbiamo cambiare la politica europea dell’Italia. Noi confermiamo la scelta europea del nostro paese. Una scelta storica e politica. Una scelta di identità e di valori che affonda le sue radici a Ventotene, come ha giustamente voluto riaffermare Matteo Renzi, e che oggi impone di ripartire innanzitutto dalla tutela dello Stato di diritto, dei diritti umani e delle libertà fondamentali all’interno della nostra Unione ancor prima di promuoverla nel mondo. Come possiamo rinunciare a Schengen e parlare di Erasmus...? Perché rinunciare alla nostra libertà e alla nostra identità dovrebbe rafforzare la nostra sicurezza...? Una scelta che impone un rapporto più maturo, più franco e in fondo più consapevole con l’Unione. Si, abbiamo reciso il “vincolo esterno”: e’ questa forse la vera discontinuità della nostra politica europea rispetto al passato. L’Europa che vogliamo non è qualcosa di “altro” da noi. Non portiamo avanti le nostre politiche perché “ce lo chiede l’Europa”. Ma perché sono nell’interesse del nostro paese e perché servono a costruire un’altra Europa, più coerente con il progetto originario e più capace di rispondere alle nuove sfide globali e transnazionali. L’Europa che vogliamo e’ un moltiplicatore di opportunità. Opportunità per i governi, oggi alle prese con sfide che richiedono nuove politiche comuni e regole più intelligenti a favore della crescita, dell’occupazione, della sicurezza. Opportunità per i cittadini, a partire dalla libertà di viaggiare, lavorare, studiare liberamente in tutta l’Unione. Opportunità per le imprese, in particolare le PMI. E proprio perché abbiamo il coraggio di compiere delle scelte nazionali senza nasconderci dietro gli impegni e le regole europee, siamo altrettanto determinati nel chiedere nuove politiche della stessa Unione. Ieri anche Juncker ha definito «stupida» l’austerità. Eccesso verbale? Toni eccessivi? O piuttosto la constatazione al più alto livello che le ricette portate avanti dalla stessa Commissione UE nell’ultimo decennio non hanno portato i risultati sperati e che dobbiamo cambiare.....? Segue a pag 3 L’analisi sui vincoli Ue Il nostro Paese è in fondo alla classifica fra quelli meno rispettosi dei paletti europei Il luogo comune, che oltre a smemorati politici anche i nostri media ogni tanto amplificano, è che l’Italia sta chiedendo sconti pur avendo scheletri finanziari nell’armadio, mentre la virtuosa Germania risponde picche in nome dei sani principi di conti da mettere o tenere in regola. Ma le cose stanno davvero così? No. Se si mettono in fila le violazioni ai vincoli europei in un arco di tempo piuttosto lungo (una decina d’anni: 2005-2014) si scopre che fra i paesi messi peggio l’Italia non c’è. Anzi si vedrà che siamo in fondo alla classifica, a un passo dalla virtuosissima Germania. P.4-5 Staino Case a saldo e assenza di responsabili. Il Comune di Roma perde almeno 100 milioni affittando in suoi appartamenti a prezzi irrisori anche in zone di pregio, ma nessuno dei dirigenti ne risponde, perché? Foto:Ansa Expo? Un successo Grillo smentisce Grillo ● E in commissione antimafia Fico attacca tv e giornali ma balbetta sul caso Quarto: «Per noi era tutto in regola» Su Expo Grillo-comico smentisce il Grillo-politico spiegando che invece del casino che lui aveva previsto s’è dimostrata una occasione per dare «un po’ d’impulso». La sorpresa è arrivata martedì sera al teatro Ciak di Milano, da dove è partita la tournè. Meno divertente l’audizione in commissione antimafia (oltre due ore) del membro del Direttorio 5 Stelle, Roberto Fico, chiamato in causa nella vicenda del comune di Quarto. Faticosa l’auto-difesa di Fico che ha attaccato soprattutto tv e giornali P. 10 Le Bcc da riformare Nuovi diritti nel lavoro Angelo De Mattia Tiziano Treu D omani il governo potrebbe esaminare e approvare un “pacchetto-credito”, comprendente la riforma delle Banche di credito cooperativo (Bcc). P. 15 L e riforme del lavoro continuano. Dopo l’approvazione di tutti i decreti del Jobs Act, ecco due altri importanti interventi P. 14 Jerry Lewis girò una disastrosa commedia sull’Olocausto. Ora ricorda: «Benigni mi rubò l’idea ma fece un bel film» P. 19