tamesloth: una finestra sull`africa

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tamesloth: una finestra sull`africa
PROGETTI
TAMESLOTH: UNA FINESTRA SULL’AFRICA
E’ il continente più vicino all’Europa, ci separa soltanto il mare, in alcune
zone per pochi chilometri, ma di esso sappiamo ben poco: è l’Africa, spesso
solo meta di qualche vacanza o terra d’origine di molte persone che vivono tra
noi. Sappiamo della povertà, delle guerre, delle emergenze umanitarie e
naturali, ma sappiamo anche che l’Africa è immensa, complessa, articolata,
disomogenea. Spaventa un po’ cercare di conoscerla tutta, ma la voglia di
guardare è tanta e allora: cominciamo da Tamesloth!
Tamesloth è un paese del Marocco, nella provincia di Al Haouz, ad una
ventina di chilometri da Marrakech. E’ collocato in un’area tra le più povere
del Marocco perché, anche se non è molto distante da un’importante città
come Marrakesh, non beneficia dell’attività turistica che resta concentrata
nella città e nelle immediate vicinanze. La popolazione è di circa 20.000
abitanti. Molti lavorano duramente tutto il giorno a Marrakesh e tornano in
paese solo alla sera. Altri cercano di sopravvivere con un po’ di agricoltura e
artigianato. Il terreno è pianeggiante, in parte irriguo ma molto povero.
Tamesloth è un antico villaggio fortificato del 13° secolo e quindi presenta
fortificazioni e antichi edifici anche se attualmente trascurati e in cattive
condizioni. Vi sono anche resti di un antico sistema di irrigazione.
La povertà si misura anche con i bambini di strada che in città sono centinaia:
il centro “Fieri e Forti” cerca di recuperarli ed aiutare le loro famiglie.
Tamesloth è però una cittadina dinamica, che ha
saputo, più di altre, affrontare i problemi locali
con incisività potenziando la cooperazione, la
formazione professionale, la collaborazione tra
le persone e utilizzando gli aiuti che vengono
dall’estero. Infatti attualmente sono presenti 46
associazioni di sviluppo, 10 cooperative
agricole, 16 associazioni di irrigazione e 3
cooperative artigianali. Sono attive anche
cooperative di donne dedite a ricamo, cucito,
tessitura secondo le tecniche tradizionali locali.
Il progetto. Perché Tamesloth? Perché il Comune di Caluso ha avviato
una collaborazione con questa cittadina e, tramite l’Associazione italiana
Re.Te. ONG (Associazione di Tecnici per la Solidarietà e la Cooperazione
Internazionale) e il contributo della Regione Piemonte, è riuscita a finanziare e
iniziare a realizzare il progetto di sviluppo: “SOSTEGNO ALL’IMPRENDITORIA
FEMMINILE NEL COMUNE RURALE DI TAMESLOHT - MAROCCO”
AZIONI PREVISTE:
AZIONE 1:
Organizzare un corso di alfabetizzazione in francese e uno
in arabo
AZIONE 2: Organizzare un corso in gestione di cooperativa
(costituzione, amministrazione, contabilità, strategie)
AZIONE 3: Organizzare 3 laboratori per le giovani donne: cucito,
ricamo e decoro della ceramica
AZIONE 4: Creare una rete di cooperative ed associazioni femminili di
Tamesloht e dintorni
AZIONE 5: Creare un rapporto di sinergia con l’Ass. Bouregreg di
Marrakech (formazione di una formatrice, esposizione dei
prodotti, partecipazione a 4 fiere)
AZIONE 6: Creare un marchio che identifichi i prodotti della rete di
cooperative femminili
AZIONE 7: Organizzare due giornate di sensibilizzazione sul diritto di
AZIONE 8: Elaborazione di uno studio diagnostico sulla
condizione lavorativa femminile di Tamesloht
AZIONE 9: Costituire un tavolo di confronto sull’imprenditorialità
femminile del Canavese.
AZIONE 10: Organizzare un evento pubblico di presentazione dei
risultati del tavolo
AZIONE 11: Organizzare un laboratorio didattico nel Liceo Martinetti
su tema interculturale e di genere
Sul posto intervengono:
- il Comune di Tamesloht che ospita il Centro di Formazione Professionale e si occupa della promozione
dei manufatti ceramici locali sul proprio territorio e coadiuva l’Associazione Tamesloht 2010
nell’organizzazione dei corsi di formazione e nella sensibilizzazione;
- l’Associazione Tamesloht 2010 che si occupa di organizzazione corsi di formazione nel Centro di
Formazione Professionale, anche con l’Ensemble Artesanal di Tamesloht, soprattutto legate al settore
dell’artigianato e alla salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni locali; ha avviato anche delle
collaborazioni con le realtà artigianali italiane, in particolar modo piemontesi;
- l’Associazione Bouregreg per la specializzazione delle formatrici di Tamesloht; l’esposizione dei
prodotti di Tamesloht in fiere commerciali locali; garantirà uno spazio espositivo ai prodotti di
Tamesloht presso la Maison de la Femme Artisan di Marrakech;
- l’Associazione HAWCCA per incontri sul nuovo codice di famiglia marocchina, sui diritti delle donne,
la violenza domestica e le pari opportunità.
E in Italia? Qui diversi enti e associazioni si sono
stretti attorno al Comune di Caluso e all’associazione
Re.Te. per dare un proprio contributo:
- l’UNI3 di Caluso ha avviato a Caluso un tavolo di
confronto sulle pari opportunità;
- il Coordinamento Donne SPI CGIL Caluso, per
l’organizzazione di un tavolo sull’imprenditorialità
femminile, spazio per la creatività femminile nel campo
delle arti; della cultura e dell’impegno politico:
- l’Istituto di Istruzione Superiore “Martinetti” di
Caluso con varie attività di sensibilizzazione a scuola e
sul teritorio;
- la Fondazione Rita Levi Montalcini ONLUS - Caluso si è occupata di
organizzare e curare, insieme a RE.TE., i laboratori multiculturali negli
istituti superiori di Caluso e ha partecipato al tavolo sull’imprenditorialità
femminile;
- l’associazione Legambiente “Basso Canavese” per la collaborazione
nella realizzazione delle varie attività;
- l’associazione “Vivi la Biblioteca” - Caluso ha offerto il proprio supporto
al tavolo di lavoro sull’imprenditorialità femminile nel Canavese,
realizzando momenti di sensibilizzazione sulle pari opportunità;
- l’Assessorato Pari Opportunità e Relazioni Internazionali della
Provincia di Torino ha sostenuto a livello territoriale le iniziative previste
dal progetto riguardanti gli scambi culturali;
- il comune di San Benigno per attività di sensibilizzazione e organizzative.
E noi? Certo, ci siamo anche noi! L’Istituto di
Istruzione Superiore “Ubertini” di Caluso si è occupato di
ricerche, studio di materiali, avvio di dibattiti.
Sarebbe bello andare giù a vedere, ma per il momento
non sembra fattibile.
Fortunatamente alcune persone di Tamesloth sono venute
a Caluso lo scorso maggio, con coloratissime stoffe,
tessuti ricamati, spezie. Peccato che le ceramiche per il
momento siano rimaste in Marocco, la loro fragilità è un
bel problema. Si è comunque parlato un po’ e la
collaborazione per il momento … continua.