Progetto promozione della cultura della sicurezza
Transcript
Progetto promozione della cultura della sicurezza
PROGETTO PROMOZIONE DELLA CULTURA della SICUREZZA “LA SCUOLA SI-CURA DI ME” PROGETTO DI RETE 1. TITOLO: UNA APP PER LA SCUOLA SICURA 2.MOTIVAZIONE,FINALITA’,OBIETTIVI DEL PROGETTO 2.A. Analisi del contesto L’ orientamento internazionale in materia di promozione della salute e della sicurezza pone l’accento sul benessere psicofisico e sociale dell’individuo,primo attore di tutti gli interventi in materia. La promozione della sicurezza a scuola è da intendersi non soltanto in un’ottica di tipo strutturale e tecnico in quanto protezione dal pericolo e dai rischi di natura strutturale o ambientale, ma anche e prima di tutto come elemento educativo e formativo. Infatti la scuola è l’ambiente primario atto a valorizzare la cultura della sicurezza attraverso la condivisione delle regole e l’adozione di uno stile di vita adeguato. E’ ormai riconosciuta la necessità di promuovere strategie preventive partendo dalla prima fascia d’età, creando proprio nella scuola un clima ed un ambiente favorevole alla formazione ed all’attuazione di idonee strategie progettuali. Il progetto che si intende realizzare consiste nell'assumere una prospettiva positiva nei confronti di corretti stili di vita, finalizzando l'attività al miglioramento della prassi quotidiana e del benessere percepito . Ci si prefigge di considerare aspetti interni all'individuo insieme ad aspetti del contesto scolastico, allargando il focus su vari ambiti comportamentali (ambiente, benessere, corrette regole di vita e prevenzione di comportamenti errati per la salute e la sicurezza). Il presente progetto che fa parte del Piano dell’offerta Formativa delle istituzioni aderenti alla rete Il contesto specifico nel quale ci si trova ad operare è quello del territorio del Canavese,le autonomie scolastiche della rete hanno realizzato negli ultimi anni in forma consorziata e non , numerosi e diversificati progetti sulla sicurezza ,sulla promozione della salute psico-fisica e sull’educazione alla convivenza democratica che hanno puntato sul coinvolgimento attivo di docenti, alunni, famiglie e realtà territoriali, con risultati più che apprezzabili a livello di sensibilizzazione e diffusione delle corrette informazioni. Il contesto nel quale agiscono le scuole della rete favorisce l’interazione tra istituzioni, Enti locali ed organismi territoriali, grazie a rapporti di collaborazione che sono spesso diretti e quotidiani. 2.b Analisi dei bisogni e setting d’intervento Alla scuola spetta il compito specifico di rilevare i bisogni formativi della propria popolazione scolastica. Ciò avviene attraverso: □ Rilevazione della situazione socio – culturale e ambientale, con particolare attenzione alle attese consapevolmente espresse dalle famiglie nei colloqui individuali coi docenti e nelle riunioni degli organi collegiali; □ Mappatura dei bisogni sia di singoli alunni sia dei gruppi classe/sezione. □ Identificazione di conoscenze, di abilità e di competenze che le precedenti esperienze formative hanno contribuito a formare, allo scopo di innestare su queste le nuove proposte formative □ L’analisi della normativa in merito particolarmente alla sicurezza Dall’analisi dei dati emergono bisogni che riguardano: • Interiorizzazione delle regole di convivenza democratica. • Condivisione di esperienze significative a livello personale e comunitario • Creazione di ambienti esperienziali stimolanti e protettivi. 1 Alla luce di quanto esposto il presente Progetto nasce per rispondere all’ esigenza della scuola di effettuare un percorso sia formativo che divulgativo coinvolgente, interdisciplinare e di ampia valenza educativa. La comunanza di pratiche ed interventi può inoltre generare buone pratiche esportabili ad altre realtà territoriali. Incentivare la creazione di una moderna coscienza di protezione civile nei futuri cittadini è uno degli obiettivi principali che si propone il presente progetto: è fondamentale infatti che i concetti di sicurezza e prevenzione entrino a far parte del bagaglio culturale di ogni cittadino, a cominciare dall’infanzia, affinché sin da piccoli, i cittadini siano resi consapevoli delle situazioni di pericolo e conoscano i comportamenti basilari corretti da tenere per proteggere se stessi e gli altri. Il progetto si sviluppa a partire da precedenti esperienze realizzate dalle quali si parte per la predisposizione di nuovi interventi sempre più incisivi. 2.c. Obiettivi generali e specifici Gli obiettivi generali sono: - Promuovere la cultura della sicurezza - Saper individuare e riconoscere i fattori determinanti delle situazioni a rischio. - Sentirsi rassicurato e responsabile. - Accrescere le competenze sul piano della consapevolezza del proprio e altrui benessere. - Saper individuare praticare comportamenti sociali responsabili verso se stessi ,gli altri e l’ambiente. A queste esigenze si risponderà con una proposta volta a : • • • • • • Conoscere e praticare comportamenti corretti ; Promuovere e individuare interventi didattici per sensibilizzare alunni, insegnanti e famiglie nei confronti delle buone pratiche in materia di salute e sicurezza. Coinvolgere il maggior numero di fruitori. Promuovere il benessere dello studente Individuare i temi della sicurezza già presenti nella programmazione scolastica per richiamarne la valenza affinché non siano trascurati, sminuiti o disattesi Favorire l’utilizzo didattico delle nuove tecnologie con la consapevolezza dei rischi legati ad un uso non corretto delle stesse. L’obiettivo del progetto è quello di fornire agli alunni tramite un metodo innovativo ed interattivo le basi per poter riconoscere dei rischi che minacciano la loro sicurezza. Si intende sviluppare una mobile app , che riprenda i contenuti ed i concetti sviluppati tramite un gioco già realizzato in Powepoint e lo estenda ad altre possibili connessioni del momdo digitale Inoltre si prevede di diffondere sempre attraverso contenuti digitali i materiali interattivi riguardanti la sicurezza stradale, la sicurezza a scuola e la sicurezza legata al corretto uso dei social network. 3. COLLABORAZIONI E ALLEANZE Il procedimento per l'individuazione delle collaborazioni è il seguente: 1.costituzione gruppo di progetto di rete; 2. si prende in considerazione l’eventuale precedente esperienza nel settore ed i progetti già svolti; 5.si considera il budget a disposizione 3.a Costituzione rete scuole e collaborazioni (ruolo e funzioni nel progetto) 2 La scuola capofila è il Circolo Didattico di Caluso (TO). La rete si compone di altre quattro istituzioni scolastiche: Circolo didattico di San Giorgio C.se, Istituto Comprensivo di Strambino , Scuola Media Statale “G.Gozzano” di Caluso, Istituto Comprensivo di Ivrea 1. 4. CARATTERI ORIGINALI DEL PROGETTO Il progetto promuove l’acquisizione e l’interiorizzazione di buone pratiche di vita e comportamento consapevole attraverso un percorso attivo e coinvolgente adeguato alle varie fasce d’età coinvolte. Si punta sullo sviluppo di life skills a vari livelli con l’utilizzo, per gli alunni più piccoli , dell’intelligenza emotiva utile soprattutto ad indurre cambiamenti nelle condotte(D.Goleman). Punti di forza ed elementi qualificanti sono infine rappresentati : - dall’abitudine di insegnanti ,alunni e studenti a interagire con le famiglie, l'ambiente, gli esperti, le agenzie presenti sul territorio; - dagli argomenti inerenti il progetto integrati ai curricoli di studio. Il progetto, prevede la realizzazione di un’app per smartphone avente le seguente caratteristiche e condizioni: sarà fruibile su tutti i modelli di terminali mobili con sistema operativo Android 4.0 o superiore e sistemi Apple IOS (es. IPHONE) sarà pubblicata e, quindi, scaricabile a titolo gratuito dallo store ufficiale di google android e dallo store di Apple I-tunes. verrà sviluppata in lingua Italiana. verrà realizzata utilizzando i testi e le immagini fornite dalla scuola , riprendendo il modello e lo schema già utilizzato nel gioco “La Sicurezza dalla A alla Z” e nel sito http://www.rosamariagrillo.altervista.org/iosono/ con l’integrazione di altre possibilità quali ad esempio informazioni e numeri di emergenza utili. 5. FASI DI ATTUAZIONE 5. a Destinatari e programma delle attività Alunni di scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Genitori degli alunni,docenti,personale ata. Destinatari finali Destinatari intermedi • • • Bisogni rilevati • • • 3 Capacità di affrontare situazioni nuove Capacità di ascolto Capacità di mantenere l’attenzione per un tempo prolungato Capacità di porsi in modo critico di fronte a situazioni problematiche Interiorizzazione delle regole di adeguato comportamento di fronte al rischio. Condivisione di esperienze significative a • • Obiettivo generale • • • livello personale e comunitario Creazione di ambienti stimolanti e protettivi Promuovere la cultura della sicurezza fin dalla scuola primaria. Accrescere le competenze sul piano della consapevolezza del proprio e altrui benessere. Saper individuare e riconoscere i fattori determinanti delle situazioni a rischio. Sentirsi rassicurato e responsabile. OBIETTIVI EDUCATIVI /COMPORTAMENTALI: • Prendere coscienza delle regole e delle norme che danno sicurezza al comportamento autonomo. • Sviluppare un comportamento adeguato alle varie circostanze. • Essere consapevole delle situazioni di pericolo concreto e reale e saper mantenere comportamenti idonei a situazioni di pericolo. • Sviluppare comportamenti di solidarietà, collaborazione e autocontrollo. Obiettivi specifici STRUTTURALI/ORGANIZZATIVI: • Prendere coscienza dell’importanza di adeguate strategie di prevenzione. • Migliorare e rendere più efficace l’intervento formativo in materia di prevenzione e di coscienza civica. • Attuare strategie condivise. • Cambiamenti attesi • • Miglioramento della conoscenza delle proprie capacità Miglioramento della consapevolezza del rischio e della sua possibile prevenzione Diffusione buone pratiche all’interno della scuola, dell’ambiente familiare ,dell’ambiente sociale e dei pari. 6.b Nucleo tematico:educazione alla prevenzione e conoscenza del rischio 4 • • • • Interventi formativi ed informativi per il personale docente e ATA e formazione figure sensibili Creazione di percorsi didattici sulla prevenzione e la conoscenza del rischio a scuola , a casa e sul territorio. Realizzazione di una app per sperimentare con modalità digitale le proprie competenze in materia di prevenzione del rischio Realizzazione di link dedicati sul sito dell’istituzione scolastica capofila con rimandi ai siti di tutte le scuole della rete. 6.c Programma attività Il programma prevede le seguenti attività,che potranno subire modifiche a seguito di monitoraggi e valutazioni in itinere. Le scuole della rete realizzeranno quanto previsto con gli opportuni adattamenti alle singole realtà ed utenze. Tabella crono programma Descrizione attività Diffusione in tutte le scuole del dvd interattivo “la sicurezza dalla A alla zeta” sul comportamento responsabile in materia di sicurezza e dei materiali presenti sul link: Rivolta a Data inizio Data fine prevista prevista Studenti scuola Gennaio 2016 Marzo 2015 primaria e secondaria di primo grado . Risultati attesi Sensibilizzazione sul tema della prevenzioneScoperta attraverso le immagini reali e non della realtà circostante ,dei suoi pericoli e del modo per prevenirli. http://www.rosam ariagrillo.altervist a.org/iosono/ Stakeolders Realizzazione della App per comunità scolastica smartphone regionale nazionale e Febbraio 2016 e Convegno per Autorià locali e Settembre 2016 la diffusione del regionali ,docenti,famigli prodotto e,alunni realizzato 5 Maggio 2016 Diffusione buone pratiche ed allargamento della platea dei possibili fruitori della formazione. Diffusione e pubblicizzazione delle iniziative sulla cultura della sicurezza a scuola e Maggio 2016 Cicli formativi Docenti personale ATA figure sensibili delle istituzioni della rete Settembre 2016 Miglioramento delle conoscenze necessarie per la corretta prevenzione. Formazione di personale idoneo alle mansioni 7. METODOLOGIA E PIANIFICAZIONE DEL PROGETTO Il presente progetto su basa su questi principi metodologici generali : • • • Condivisione delle iniziative. Predisposizione di materiali e scambio all’interno della rete. Condivisione e diffusione di buone pratiche. La metodologia utilizzata per gli interventi di tipo didattico e formativo sarà quella del “learning by doing”, vale a dire dell’ apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare. In questo modo gli obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare a”, piuttosto che di “conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del perché sia importante conoscere qualcosa e come una certa conoscenza possa essere utilizzata. La finalità del metodo è quella di migliorare la strategia per ottenere una vera competenza. Lo staff di progetto garantirà l’unitarietà d’azione. I singoli referenti cureranno l’applicazione del progetto nelle singole realtà. La scuola capofila curerà l’organizzazione generale e la diffusione delle buone pratiche. 8.STRUTTURA ORGANIZZATIVA Gruppo di progetto e attori interessati NOMINATIVO PROFESSIONALITA’ SCUOLA/ENTE/ORGANIZZAZIONE RUOLO E COMPITI NEL PROGETTO Ariagno M. Docente scuola DDS Caluso (TO) Referente del primaria-ASPP progetto di rete Bonazza R. Docente scuola DDS S.Giorgio(TO) Referenti del primaria progetto a livello di circolo Nogara T. Docente scuola I.C. Strambino(TO) Referente del primaria-ASPP progetto a livello di I.C. Paiotta A. Docente di scuola SMS “G.Gozzano” di Caluso Referente del secondaria di primo progetto a grado livello di S.M.S Grillo R. Docente di scuola I.C.Ivrea 1 Referente del secondaria di primo progetto a 6 Dirigente scolastico Dott.ssa V.Miotti Dirigente scolastico Dott.ssa F.Filippis Dirigente scolastico Dr. G.Gastaldo Dirigente scolastico Dott.ssa M.Niccoli grado Dirigente Scolastico DDS Caluso(TO)-Capofila livello di I.C. Coordinamento generale Dirigente Scolastico DDS San Giorgio Coordinamento Dirigente Scolastico I.C. Strambino Coordinamento Dirigente Scolastico SMS “G.Gozzano” di Caluso Coordinamento I.C. Ivrea 1 Coordinamento DDS Caluso(TO) Direzione Generale Amministrativa della Rete Dirigente Dirigente Scolastico Scolastico Dott.ssa A.Piovano DSGA Circolo Direttore SGA Didattico di Caluso Sign. Sasso A. 9.DOCUMENTAZIONE E DISSEMINAZIONE DEL PROCESSO E DEI RISULTATI Piano di comunicazione e valorizzazione del progetto Tipologia strategia Metodi e strumenti Coordinamento gruppo progetto e -riunioni organizzative partners -contatti istituzionali -contatti informali Diffusione nelle organizzazioni e -diffusione tramite mass media nelle comunità e tv locali. -diffusione tramite volantini e brochures e materiale multimediale . -organizzazione eventi rivolti alle famiglie ed alle comunità di riferimento -realizzazione del prodotto app e sua diffusione Sito web -realizzazione dedicato sul 7 di sito Tempi INTERO ANNO SCOLASTICO GENNAIO 2016 2016/SETTEMBRE un link INTERO ANNO SCOLASTICO web del Circolo didattico di Caluso con rimandi ai siti delle istituzioni scolastiche della rete Altro: -coinvolgimento strutture FEBBRAIO 2016 Presentazione del progetto con comunali ,sindaci e personalità conferenza stampa . locali e provinciali 10 PIANO FINANZIARIO Quadro economico di spesa Tipologia di spese ammissibili Spese previste (€) A spese generali e tecniche (progettazione, consulenze, testimonial, formazione ecc.) B spese di pubblicità e divulgazione dei progetti; 1500 C acquisto di beni e attrezzature; 2500 D Totale costi diretti ammissibili (=A+B+C) 25000 11. RESPONSABILI DEL PROGETTO: Dott.ssa VALERIA MIOTTI Dirigente Scolastico Circolo Didattico di Caluso INS. MILENA ARIAGNO Docente scuola primaria Circolo Didattico di Caluso 8 21000