poste cisl milano
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http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 Federazione Lavoratori POSTE CISL MILANO Periodico del Sindacato Lavoratori Poste CISL, via Tadino 18 – 20124 - Milano. Direttore Raffaele Roscigno, Coord. Redazione Paolo Zebra, Direttore Resp.le Antonio Casablanca, Aut. Trib. Milano n. 219 del 10 Aprile 2001 – Stampato da “La Terra Promessa” -Novara– Poste Italiane s.p.a. - spedizione in abbonamento postale- 70%- LO/MI - Servizi Postali sotto shock: migliaia di nuovi tagli annunciati per il 2012-2013, in una vera e propria ecatombe di posti di lavoro in tutta Italia. L'ira di Slp-Cisl e Slc-Cgil contro l'Azienda Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 1 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Dopo mesi di sbando completo dovuti a una politica pervicacemente unilaterale e arrogante da parte dei vertici dell'Azienda, a cui il Sindacato ha risposto responsabilmente con una durissima alzata di scudi, sembravano aprirsi nel mese di giugno i margini per una ripresa del dialogo tra le OO.SS da una parte e con la dirigenza attraverso tavoli di discussione su temi fondamentali, dall'altra. Un percorso che si proponeva costruttivo e sensato, anche per il pesantissimo contesto economico e sociale che sta producendo esiti imprevedibili sul fronte della recessione e della precarizzazione. Ma l'intelligenza e la responsabilità che occorrevano per rispondere – unitariamente - ai grandi problemi che si sono accavallati in seno a Poste Italiane non ci sono state! Dagli incontri scaturisce allora un solo vero accordo: quello sulla stabilizzazione di 5.000 Ctd. Il resto è fuffa... Il “Premio della vergogna”(perchè a costo zero e perché offende le donne e i diritti dei lavoratori) spacca la categoria. Slp-Cisl e Slc-Cgil, insieme, si rivolgono al Governo per far luce su una gestione aziendale ormai in caduta libera. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 2 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 Tavoli ribaltati: il “PdR” fa fallire ancora una volta le trattative con un'Azienda in crisi d'identità... E sull'iniquo Premio ai lavoratori e la minaccia che incombe sui Servizi Postali Slp-Cisl continua la battaglia di Raffaele Roscigno Ci abbiamo provato e abbiamo insistito, eccome se abbiamo insistito; perché sappiamo che da questa crisi di sistema o si esce con la testa alta, dando ai lavoratori quello di cui hanno bisogno, oggi più che mai, cioè una prospettiva e un futuro di dignità per il loro lavoro, per i loro diritti, per ciò che gli spetta in termini materiali di ridistribuzione di ricchezza come lo è il premio di risultato, o se ne esce con le ossa rotte. Che è quello che non vogliamo e che non sarà. I tavoli tematizzati nel calendario di incontri di giugno a Roma non hanno prodotto che sconforto e rabbia, tanta rabbia. In noi di Slp-Cisl più di tutti perché volentieri ci siamo posti dalla parte del nemico rispetto all'Azienda, pur di non accettare compromessi e finti risultati per i lavoratori postali, il cui morale oggi è davvero ai minimi storici. È stato un lungo, lunghissimo inverno di lotte ad oltranza, dove è successo di tutto, da uno scontro forte di vedute all'interno delle OO.SS. a relazioni industriali con la dirigenza completamente bloccate, dall'incredibile vicenda dei lavoratori esodati, che solo in Poste Italiane ha riguardato un numero esorbitante di donne e uomini che avevano accettato gli incentivi aziendali per lasciare il lavoro anticipatamente in un determinato quadro normativo pensionistico ad una storica riforma del lavoro che muterà per sempre i concetti e i valori che hanno permesso l'acquisizione di molte conquiste del lavoro nella seconda Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 3 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 metà del secolo scorso. Ma la bandiera Cisl è sventolata continuamente in presidi e manifestazioni partecipate per testimoniare sia all'Azienda e sia al di fuori di essa, nelle strade, tra le persone, in tutta la società civile e presso tutte le sedi delle istituzioni democratiche fondamentali sparse sul territorio i gravi torti di cui una parte dei vertici di Poste si sono resi responsabili, senza pagare dazio, nel peggiore degli stili che si possono riscontrare nella supercasta dei manager pubblici, cioè di quelli il cui scopo è distruggere interi settori per far cassa e dimostrare l'indimostrabile. Alla faccia di chi onestamente lavora e spera che chi è più un alto di lui gli garantisca almeno la possibilità di un futuro. Se allora oggi siamo qui nell'affermare che la battaglia prosegue, le iniziative di lotta non si fermeranno se le posizioni continuano a rimanere in questa situazione di forza, è perché il rischio della tenuta occupazionale è forte, perché senza sviluppo e piani capaci di rimodulazione intelligente è il lavoro stesso a rischio. Ed è davvero assurdo che la più grande azienda del paese, che da diversi anni è in un utile, perfino nel settore corrispondenza dove pure i margini di ricavo sono ridotti dal calo di commesse di posta commerciale e da fette di mercato divise nella concorrenza con altri competitors in un regime di completa liberalizzazione, si riduca alle facili equazioni pochi guadagni=più tagli sul costo del lavoro. Come è assurdo non dare ai lavoratori quello che chiediamo da più di un anno, un giusto e sacrosanto PdR che risponda ai termini certi di un reale surplus di ricavi grazie alle prestazioni dei lavoratori. Ma come si è potuto vedere nelle ultime settimane tutte le energie messe a disposizione e la grande responsabilità a fare http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm in modo che l'intero arco delle organizzazioni sindacali presente in Poste ritrovasse un equilibrio e un dialogo nelle sue relazioni interne, proprio per poter avviare finalmente un potente argine unitario per fronteggiare l'offensiva aziendale, che oggi si appresta ad avviare un piano di interventi sui Servizi Postali a “colpi di machete”, sono andate in frantumi. O per meglio dire, recuperati i difficili rapporti tra Slp-Cisl e Slc-Cgil, che dopo tante schermaglie hanno compreso ciò che era giusto comprendere per non stare al gioco perverso imposto da una parte del management di Poste, si è spaccato improvvisamente il resto delle OO.SS. che, inspiegabilmente, dopo mesi in cui si erano razionalizzati gli obiettivi comuni, hanno deciso di accettare e sottoscrivere con l'azienda nella data del 12 giugno scorso un accordo sul PdR totalmente al ribasso, penalizzante non solo da un punto di vista economico, ma lesivo perfino in termini di dignità delle persone riguardo ai diritti fondamentali del lavoro, come per ciò che riguarda l'esclusione che viene compiuta sul bonus presenza delle donne in maternità e dei lavoratori assenti per gravi patologie, infortuni e ricoveri ospedalieri. Un capitolo però che anch'esso, come altre questioni attende chiarimenti da parte del Governo sulla sua legittimità, visto e considerato che SlpCisl e Slc-Cgil che rappresentano il 70% dei lavoratori postali non hanno dato assolutamente il loro assenso a questo accordo di minoranza vergognoso e squalificante, che rappresenta uno schiaffo morale ai sacrifici dei lavoratori impegnati a riorganizzazioni continue e ad efficientamenti produttivi sempre più complessi e talora perfino irrazionali. Nessun timore, però, Slp-Cisl non demorde e rilancia la sua sfida. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 4 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Sul “Premio-vergogna”che priva del bonus gravidanza e infortuni Coordinamenti Donne Slp-Cisl e Slc-Cgil all'attacco e chiedono al Ministro Elsa Fornero la revoca del “Bollino Rosa” a Poste Italiane Si inizia così, dicendo: ma, insomma, in fondo se una donna aspetta e non è al lavoro e non partecipa alla produzione che diritto avrebbe di dover godere del bonus presenza previsto dal PdR? Forse è questo il ragionamento che ha spinto UglCom, Confsal-Com, UilPost e Failp-Cisal a firmare un accordo di minoranza con l'Azienda... Un accordo economico triennale senza alcun aumento e che rinuncia alle conquiste ottenute in precedenza e che, infine, accetta che vengano penalizzate le varie forme di assenza per malattia e che lede la dignità delle donne in puerperio, i lavoratori infortunati sul lavoro e i lavoratori donatori di sangue. Come glielo spiegheranno alle loro iscritte e ai loro iscritti? Una vergogna, che per Slp-Cisl e Slc-Cgil, la cui battaglia rivendicativa è tutt'altro che conclusa, rappresenta la furba stampella “gialla” ad un'Azienda che sembra aver perso di vista i principi fondamentali su cui poggiano i principi etici di democrazia. Ed è naturale che alle dure prese di posizione di Mario Petitto e Miceli, il Segretario generale Slc-Cgil, siano scattate immediatamente le reazioni decise dei coordinamenti Donne Slp Caterina Gaggio e Slc Barbara Apuzzo, che in una lettera unitaria al Ministro del lavoro Elsa Fornero, hanno denunciato con forza questa grave discriminazione nei confronti delle donne in maternità. Nella nota, le Coordinatrici hanno fatto sapere che il 53% del personale di Poste Italiane è composto da donne e che l'Azienda aveva ricevuto l'onore nel 2007 del “Bollino Rosa” e siccome questo ha come finalità quella di eliminare differenziali retributivi che colpiscono le lavoratrici e certifica le buone prassi in termini di strategie e pratiche aziendali, tendenti alla valorizzazione della presenza e delle competenze femminili, è stato chiesto al Ministro di revocare l'immeritato riconoscimento e di voler considerare la gravità dell'atto compiuto in termini di “cattivo esempio”. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 5 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Cgil, Cisl e Uil in piazza il 16 giugno scorso in una grande manifestazione unitaria che chiede al governo di cambiare la sua agenda politica e tenere conto delle ragioni sociali “Per il lavoro, la crescita, il welfare e per cambiare il fisco” Un corteo di 200mila lavoratori attraversa la Capitale fino a Piazza del Popolo “Articolo 1 della Costituzione: l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. E' questo lo slogan della manifestazione nazionale di tutte le categorie promossa da Cgil, Cisl e Uil per chiedere al governo un cambiamento di rotta nella sua agenda sui temi del lavoro, della crescita, del welfare e del fisco. Alla testa del lungo corteo - che da piazza della Repubblica ha raggiunto piazza del Popolo - i leader delle tre organizzazioni confederali, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Numerosa la partecipazione che secondo lo speaker ha riguardato una mobilitazione di piazza con oltre 200mila persone. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni - che il giorno prima aveva accusato il ministro Fornero di mentire sugli esodati - ha sottolineato: “Guardate la piazza, siamo davvero tanti e il governo non può far finta di niente”. Cgil, Cisl e Uil non hanno escluso nelle loro dichiarazioni la possibilità che si vada verso uno sciopero generale vista la gravità della situazione in cui versano i diritti del lavoro, e numerose altre iniziative atte a spronare il Governo a “cambiare l’agenda” perché “la politica del rigore si rivela una fabbrica che produce soltanto iniquità e diseguaglianze”, rischiando di portare il Paese nel guado di un'inquietante recessione. Monti sappia, ha detto la Camusso, “che non ci rassegniamo e che se non darà risposte si tornerà presto in piazza”. Il Governo “fa una terapia contraria a quello che serve”, ha sottolineato il segretario della Cisl, “la crescita non si fa con le tasse”. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 6 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm “Esodati e modifiche sul lavoro: senza concertazione solo disastri!” Raffaele Bonanni dal palco invoca maggiore dialettica sociale, per evitare che si vada verso una nuova stagione di conflitto Sotto il sole estivo, di fronte a la piazza gremita di tutta la gente venuta alla grande manifestazione sindacale romana del 16 giugno, il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni si infervora subito, dall'inizio del suo tanto atteso intervento. ”Mentre lor signori sono al mare sulle loro barche, noi siamo qui a dimostrare tutta la nostra disapprovazione, ed è forte la nostra volontà di reagire a che si cambi atteggiamento verso le grandi questioni sociali che il governo tenta di scavalcare con un cinismo senza confronti”. Pesta giù duro nell'argomentare le sue critiche verso l'agenda del Governo Monti, il quale sei mesi fa aveva promesso che il principio di equità sarebbe stato una determinazione di garanzia nel piano di austerità che si approntava a svolgere per porre argine alla crisi del debito. Un principio che avrebbe reso più accettabile e più leggibile l'inevitabilità di certe azioni politiche impopolari. Ma così non è stato, si è proseguito senza il tramite indispensabile della concertazione e dello scambio di vedute, nella trasparenza del confronto che tenessero conto delle ragioni di tenuta sociale. E “il leone della Cisl” si scaglia con rabbia, perdendo a tratti la voce, perché i temi sono bollenti. Esodati, il simbolo della peggiore cosa che si è commessa senza concertazione, lasciando migliaia di persone senza prospettive, senza riconoscere gli accordi secondo legge che si sono compiuti in tutt'Italia. “Bugie, ci hanno continuato a mentire sui numeri!” La folla applaude, alza le bandiere, si fa rumorosa, sa che il segretario sta dicendo la verità, quella che tastano con mano in tanti, una verità che qualcuno vorrebbe abbandonare al proprio destino in una dialettica sempre più arida in termini di riconoscimenti dei diritti primari del lavoro. “Non lasceremo che le lobby facciano quel che vogliono con il beneplacito delle loro trombe, i loro giornali e le loro televisioni che con la scusa della crisi ne elogiano le imprese; saremo la Resistenza! A questo modo di procedere di chi si illude di passare sopra la testa del sociale e abolire le rappresentanze del lavoro”. E ancora: ”Non staremo zitti. Perché non le abbiamo ingoiate queste ultime vicende, delle pensioni e del lavoro,e daremo battaglia, mobilitandoci per l'equità e affinché non si scarichino gli effetti della crisi sui lavoratori. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 7 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Smantellamento del Recapito? La forbice su 10mila addetti in un “assassinio a puntate” che regalerebbe la posta ai concorrenti Obbiettivo: arrivare a 130.000 addetti. Il management di Poste consegna il suo nuovo piano-monstrum sui Servizi Postali, convinto che l'emergenza del presente lo possa ingoiare così com'è, senza neppure dare modo di discuterlo nella previsione dei suoi nefasti effetti nel medio e lungo termine. E' il loro speciale “spending review”, il taglio della spesa che ricade come una scure sul collo di migliaia di posti di lavoro che vogliono tagliare. L'oscurità del potere nei suoi meccanismi più eleusini in questo Paese non ha mai freno, e mentre grazie al voto positivo di un'emendamento Poste e Fs erano state salvate a fine giugno dalla stretta del rigorismo economico della politica del Governo, in azienda si portano avanti ugualmente degli interventi di austerità che se pur slegati da un'emergenza di bilancio (infatti il settore corrispondenza subisce sì dei cali, ma ha comunque i suoi margini di ricavo) vogliono abbracciare l'ideologia della crisi, ovvero il mantello argomentativo del neo-capitalismo finanziario dando addosso alle tutele di base del lavoro nonché ai livelli occupazionali. Dopo 20 mesi dalla riorganizzazione del settore con un progetto che non risparmiava l'urto di tagli significative in tutta la filiera dei servizi postali tradizionali, si ricorre ora ad interventi che nel fumo ridicolo di parole e concetti come “Door to door”, “Forza postale mobile”, “PTL universale” (ma chi diavolo è il comitato di ingegno teorico che è chiamato ad escogitare queste scempiaggini che sono solo una brutta rimasticatura che radicalizza in senso liberista il progetto 8Venti che un senso e una visione chiara se fosse stato completato anche da un punto di vista culturale li aveva eccome) tende solo ad arrivare a 12.000 unità in meno, tra dichiarati e delineati per trasparenti tenendo conto dell'intero territorio nazionale. Onestamente, si poteva accettare una pagliacciata di questo genere? No, ed è un no secco! Soprattutto perché adesso si sa che uova di serpente stava covando da tempo e nella massima segretezza nelle sue stanze dei bottoni questa azienda che ha continuato a lodarsi con i suoi sfavillanti risultati dichiarati, mentre collezionava ben 323 interrogazioni parlamentari sul malfunzionamento generale dei suoi settori principali soltanto nell'ultimo anno, e Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 8 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 mentre non sono mai smesse le raffiche di multe salatissime, perdite di commesse da parte di grandi clienti e denunce e richieste di intervento su una miriade di problematiche da parte di enti locali, cittadini e associazioni pubbliche, amministratori e autorità delle istituzioni pubbliche. Non c'è bisogno di nessuna Cassandra che sappia vedere nel futuro per intravedere quali rischi si stiano correndo in questo passaggio attuale delicatissimo. Il contesto è quello di un'emergenza “epocale”, perché in gioco è una ristrutturazione dell'ambito del lavoro che nel frangente non gode di una mediazione politica, democratica e sociale stabile che imponga un freno alle zanne di un dio-mercato sempre più avviluppato negli ambiti del finanziario e poco interessato a quanto concerne le tecnostrutture delle attività lavorative più tradizionali. C'è stata tutta la volontà negli incontri del mese scorso con l'azienda di voler capire in maniera approfondita e circostanziata il quadro e la filosofia di direzioni che Poste voleva intraprendere, quali risposte si prefiggeva in termini di sviluppo, le sue coordinate strategiche e sostenibilità e tenuta degli eventuali dell'impatto che avrebbe procurato un'altra riorganizzazione e quindi i “tagli” programmati nelle varie aree territoriali. I nuovi interventi atti a rivedere i nodi della rete postale riguardano in un primo step cinque regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Basilicata) Slp-Cisl si è domandata il perché e chiesto il come mai di questa inusuale quadro di operazioni. Il Segretario Generale lo ha chiesto in maniera retorica, perché si sa fin troppo bene il perché: per dare modo al middle management (o sarebbe meglio dire midget management?) di gestire in maniera meno disastrosa possibile le operazioni di reingegnirizzazione (si fa per dire) degli interventi. Slp-Cisl però, assieme a Slc-Cgil, con cui ha ritrovato un'armonia di intese sindacali, dopo tanti mesi di incomprensioni e provocazioni reciproche, ha voluto però tentare lo stesso una discussione sebbene difficile per fare in modo che i problemi trovassero una via maestra razionale, e ha portato nella sede di via Crociferi di Roma delle proposte concrete assieme alla disponibilità a rivedere insieme l'organizzazione dell'intero settore. Contemplando al contempo la possibilità di internalizzare ciò che negli anni Poste ha portato fuori come i pacchi, sciogliendo società come SDA, e attenzionando percorsi inediti di recapito, pur di mantenere, nell'ottimizzazione e nelle politiche di risparmio quello che più interessa la visione della Cisl, cioè la tenuta occupazionale, il capitale umano che in questi anni ha compiuto davvero un salto di qualità, divenendo più mobile, flessibile, duttile verso le innumerevoli esigenze imposte dai tempi in cui viviamo. Perché la repentinità dell'evoluzione, sospinta dalle agende digitali dei nuovi feticci tecnologici, ha trovato negli uomini e nelle donne, nei giovani e nei meno giovani che lavorano in questa azienda una partecipazione fattiva, anche quando non si è svolta davvero una preparazione adeguata di formazione e non si sono forniti gli strumenti all'altezza dei propositi. E il sindacato, da parte sua, ha sicuramente cercato di fare “cultura” invitando sempre i lavoratori ad adattarsi ai nuovi schemi organizzativi, ai nuovi dispositivi, alle nuove linee guida, infine ai nuovi approcci verso un'utenza che nel frattempo è diventata, in un'ottica sempre più pervicacemente mercatista, il “cliente”, da soddisfare in una diversificazione di proposte e fasce di http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm business cresciuta per gemmazione nelle maniere più ottimali possibili. Ma, niente. Sia sulla questione del PdR che sulle vicende che riguarderanno i Servizi Postali, i tavoli non hanno sortito nessuna disamina seria, nessun indirizzo diverso da quello che in primavera era stata delineato con due diversi dossier su questi cosiddetti “Interventi”, quello con le slides teoriche e l'altro con quella che presentano matematica delle “eccedenze”. Nessuna dialettica, nessun ponte di dialogo costruttivo e nessun confronto vero da parte dei manager romani. E dopo la sospensione tattica delle azioni, l'azienda si mostra convinta ora di poter procedere anche senza assenso delle organizzazioni dei lavoratori nella sua marcia distruttrice, giacché di smantellamento progressivo si tratta, non ci vuole un genio per capirlo. Fare del portalettere un ASI totale, capitalizzandone virtualmente il valore può significare, il rischio è forte, annullarne il valore e la missione principale. Ha ragione Mario Petitto nel suo recentissimo videomessaggio su youtube a dire che sembra il crepuscolo, il capitolo finale di una missione storica, quella del portalettere e dei Servizi Postali in genere, in cui ai vertici non frega niente a nessuno. Affilano i denti e con esso fanno mercato in vista di nuovi mestieri. Ed è proprio l'AD Massimo Sarmi, il quale avrebbe dovuto saper garantire un nuovo clima più sereno in seno al Gruppo di cui presiede il consiglio di amministrazione, forse, il principale soggetto a cui si deve attribuire la responsabilità più ampia. Invece “di fare il giro delle 'sette chiese' in attesa di un nuovo incarico”, lasciando in mano a degli scellerati e incompetenti un pezzo importante di servizio storico, così tanto pubblicizzato con roboanti mostre spaziali avrebbe potuto imprimere un segno positivo alla storia postale. Quell'organigramma di teste d'uovo andrebbero bene forse in qualche piccola azienda concorrente tanta è micro la loro mentalità, indegna di prestare opera nella più grande azienda italiana, la quale ha strutture da sogno e una rete favolosa gestite nel peggiore dei modi. Ciechi e sordi pretendono adesso di scagliarsi unilateralmente su una divisione che presumono di conoscere bene e che pensano che sia troppo sindacalizzata. E contro il sindacato, e in particolare contro la Cisl hanno ingaggiato una “guerra” che si avvale di una strategia di terrore psicologico che si vuole diffondere a tutti i livelli con lettere, mail che suonano come una minaccia alle coscienze (“il posto di lavoro è una risorsa non più garantita”) se non si piegano al “nuovo indirizzo”. Che sia sempre rimasta in Poste una riminiscenza dei periodi bui della storia italiana novecentesca, quelli dominati dalle pose ieratiche con la mascella quadrata e il passo d'oca, non è mistero, ci si è sempre scherzato su, ma fino a certo punto. Nel lavoro si è adulti, vigono delle regole e certe macchiette in sedicesimo e proiezioni filmiche mentali è giusto che rimangano represse nell'inconscio del passato, finché si vive in uno stato democratico degno di questo nome. Decisa a non passare sopra alcun comportamento scorretto che leda le tutele e la dignità del lavoro delle persone che lavorano in Poste Italiane, Slp-Cisl stigmatizza ogni tentativo di destabilizzare dall'interno i rapporti di lavoro tra i lavoratori ancora di più di quello che sono oggi. Antipedagogico, irresponsabile, propagatore nei suoi effetti soltanto di un pessimismo cosmico che si diffonde senza un costrutto o una giustificazione plausibile, il “messaggio” che subliminalmente si fa Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 9 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 annunciatore dei prossimi venturi interventi che vogliono fare a fette i Servizi Postali è una tra le cose peggiori che siano state messe in campo negli ultimi mesi, perché avvallano in scala e come esempio principe ispiratori e i più biechi atteggiamenti dei capi di medio e piccolo livello. Nel 2012 le persone sono consce di ciò che succede nella società, ma fiere anche del loro operato, e sanno che l'energia che infonde ogni contributo singolare crea valore nell'insieme e impatta gli andamenti generali dell'impresa, ma sanno anche che per ruolo e contratto non spettano al lavoratore ma al suo datore trovare le formule più attente al risolvimento di macro e micro problemi dall'efficienza produttiva alla qualità dei servizi, nel rispetto delle regole vigenti. Percorsi fallaci quanto disinvolti che continuano a causare una tensione perpetua e un nervosismo diffuso tra tutti i lavoratori. E se il management ha potuto constatare con mano che non è servito a nulla avviare una stagione di “sposizionamenti”, credendo di aver individuato delle gestioni non conformi, e che ciò per paradosso ha solo generato giacenze di prodotto nei CD e cortocircuiti di disguidati su tutta la filiera con obbiettivi di qualità incongrui su cui è meglio stendere un velo pietoso, adesso da il via ad un piano che mette come paradigma cervellotici e complessi coefficienti aritmetici che dovrebbero http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm tenere conto dello geomorfologia del territorio e di una mappatura dei quartieri delle aree di distribuzione a “blocchi”; “della distanza tra l'ufficio postale e la zona di recapito, dei numeri civici, di quante famiglie e negozi ci sono in zona e del tragitto totale per attraversarla tutta da una parte all'altra”. A demolire un servizio importante ci vuole poco, pochissimo e non serve molta intelligenza: è nel doverlo ricostruire un giorno che il tutto diventa complicato. Ed è giusto che il sindacato e i lavoratori cerchino di difendere a tutti i costi il delitto a puntate che si vuole consumare “a puntate e con il silenziatore” come dice Mario. Crediamo fermamente quindi di aver avuto ragione a portare la nostra protesta fino in fondo e senza cedere di un millimetro sui motivi che sappiamo giusti e sacrosanti. E nonostante le illazioni, le bugie, l'ostruzionismo e un assedio praticamente permanente sul nostro simbolo, i lavoratori lo hanno compreso appieno, rimanendo saldi nonostante le difficoltà di ogni giorno e la chiamata a una responsabilità maggiore verso l'etica del proprio lavoro, verso la solidarietà dentro la categoria e verso l'importanza e le sfide a cui non deve mancare un crescendo di iniziative potenti per fare in modo che vi sia un'inversione a questo procedere totalmente contrario ai valori in cui crediamo. Dieci, cento, mille formazioni a “testuggine romana” per difendere gli attacchi al lavoro postale! Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 10 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Botta e risposta. Alle provocatorie asserzioni aziendali, Milano comunica con un un ciclopico cartellone la sua indisponibilità a rinnovare in futuro i criteri di una fase chiusasi male A futura memoria: In Piazza Vesuvio per diverse settimane li ha guardati in ogni momento come specchio dell'occhio di Polifemo della loro falsa coscienza Era stato tolto anche per onorare le buone premesse della riapertura in sede nazionale delle Relazioni Industriali, in nome dell'emergenza e della responsabilità, visti i macelli in cui sono stati portati i Servizi Postali. Che per il Sindacato significano la garanzia del lavoro per circa 37mila portalettere su tutta la geografia della penisola, e non solo una serie di tabulati e numeri asettici -benché importanti per comprendere i contesti economici e i loro necessari equilibri -. Ed è proprio questo che certe teste d'uovo non comprenderanno mai, o che faranno sempre finta di non comprendere pur di non lasciare la comoda poltrona in pelle di moro. A Slp-Cisl non hanno impressionato né le arroganze, né tantomeno la stilatura di liste dei cattivi tra i suoi amici, iscritti e attivisti, presi di mira nella farsa drammatica di una controffensiva priva di senso, se non quello di arroccarsi un'unilateralità arrogante, atteggiamento che è seguito, nei modi bruschi di una svolta a gomito, ad una fase di concertazione feconda sia per l'azienda che per i lavoratori. Due facce impegnate in una difficile ma bilanciata traiettoria verso le possibilità di sviluppo razionale di settori complessi come MP e soprattutto SP, messi in discussione da una congiuntura della società in cui ha iniziato a dominare una bassissima crescita e una crisi di liquidità diffusa. Concertazione di cui Slp-Cisl è stata per una scelta consapevole una convinta azionista, sapendo per programma di dovere aiutare l'azienda per far partire e consolidare progetti che avrebbero riqualificato il lavoro e le persone, non più numeri di un “declino”, ma anima per un futuro. Lo speciale ringraziamento, allora, meritava la risposta giusta. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 11 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Sul territorio milanese la tensione rimane altissima: Mario Petitto si rivolge al Procuratore della Repubblica e chiede a Passera di aprire un focus su alcune realtà in Poste Italiane Un rosario di episodi antisindacali di inusitata gravità di cui si è resa responsabile per mesi la dirigenza lombarda è una delle cause primarie dei gravi problemi che si sono andati annodando in questi lunghi mesi di contrasti. Il Segretario Generale Slp-Cisl interpella ora le Istituzioni affinché vengano tutelati i principi di base della democrazia, rivolgendosi direttamente al Dr. Edmondo Bruti Liberati, Procuratore di Milano con una durissima lettera di indignazione, inviata per conoscenza anche alla Digos della Questura di Milano, al Comando Regionale della Guardia di Finanza e a Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo Economico, al Presidente e all'AD di Poste Italiane. E al Segretario Confederale della Cisl Raffaele Bonanni. Il carattere e la trasparenza dei suoi enunciati, necessitano che venga resa di conoscenza pubblica nella sua interezza Ill.mo Sig. Procuratore, Le scrivo nella mia qualità di Segretario Generale Nazionale del Slp-Cisl (Sindacato Lavoratori Postali) e quindi rappresentante politico e legale della più grande e democratica Organizzazione Sindacale del Gruppo Poste Italiane. La Federazione che rappresento associa circa 63.000 lavoratori in Italia. Con la presente desidero informare la S.V. che sin dal mese di Ottobre del 2011 è iniziato, a livello nazionale, un conflitto sociale tra alcune Organizzazioni Sindacali ed il Management di Poste Italiane su materie di esclusiva pertinenza negoziale. Tale conflitto è sfociato nello sciopero nazionale delle prestazioni straordinarie dei lavoratori nei mesi di Ottobre e Dicembre 2011 presso la sede della Direzione Generale di Poste Italiane a Roma. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 12 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 Durante tutto il periodo di agitazione e di conflitti si è particolarmente contraddistinta, per intensa attività sindacale, la mia struttura Territoriale di Milano che rappresenta nel Capoluogo Lombardo 3.5oo lavoratori postali. La protesta sindacale del Slp-CISL milanese è stata articolata e ha creato, come prevedibile, pesanti ripercussioni prevalentemente nel settore del recapito postale, provocando giacenze di posta e ritardi nella consegna della corrispondenza e ha avuto l'apice nella manifestazione pubblica del 14 Ottobre 2011 in Piazza Cordusio a Milano con la mia presenza per il comizio conclusivo.Tutte le manifestazioni milanesi, quelle negli uffici così come quelle pubbliche, si sono svolte nel più rigoroso rispetto della legalità, ricevendone sempre gli apprezzamenti della Digos di Milano che ha costantemente monitorato lo svolgimento delle proteste sindacali. Sul territorio di Milano l'Azienda, anziché rispondere alle democratiche azioni sindacali con iniziative tese a trovare soluzioni ai problemi ed offrire servizi di qualità ai cittadini, ha messo in atto azioni di “pulizia etnica” verso molti lavoratori, colpevoli solamente di appartenere al Slp-CISL. Negli ultimi tempi questo clima di strisciante persecuzione si è diffuso, creando notevole tensione in quasi tutti gli impianti postali della realtà milanese. Nonostante ciò la nostra struttura sindacale di Milano, supportata da questa Segreteria Generale, si è sforzata di gestire tali anomali comportamenti aziendali nell'ambito dei difficili rapporti relazionali con l'Azienda. Ma ultimamente il livello di tensione si è acuito a seguito di taluni “sospetti” comportamenti della struttura “Tutela Aziendale” della Lombardia. Sig. Procuratore mi permetto di segnalarLe come la struttura di “Tutela Aziendale” stia progressivamente assumendo il ruolo di struttura poliziesca “parallela” al punto che molti Dirigenti ci confidano il loro timore di essere intercettati, monitorati e, a volte, persino pedinati. Ritengo che tali timori non siano destituiti di fondamento, visti analoghi precedenti di altre grandi Aziende, la cui struttura di “Security” è finita agli onori della cronaca giudiziaria; ma della vicenda nazionale mi riservo di informare il Sig. Procuratore della Repubblica di Roma. A Milano abbiamo il fondato sospetto che i responsabili di Poste, utilizzando “Tutela Aziendale” stiano cercando di provocare il classico incidente per arrivare a licenziare qualche lavoratore rappresentante sindacale CISL con lo scopo intimidatorio ben preciso di “colpirne uno per educarne cento”. Tali nostri sospetti sono suffragati dal fatto che ad alcuni Direttori di Centri Postali siano state richieste “false” dichiarazioni per incastrare alcuni nostri http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm rappresentanti sindacali. Ovviamente i responsabili degli uffici si sono rifiutati. Ieri sono stato informato che intorno alle ore 10 alcuni nostri lavoratori rappresentanti della CISL siano stati pedinati e fotografati durante l'espletamento del loro servizio di recapito urbano. Il giorno 26 maggio u.s. Un nostro rappresentante sindacale si è rivolto ai Carabinieri per denunciare il Direttore dell'ufficio di recapito di Milano Ticinese per le continue minacce ricevute. Per non tediarLa oltre, se la S.V. lo riterrà opportuno siamo a Sua disposizione, sia io personalmente che la mia Segreteria di Milano, per renderLa edottadi tutti i molteplici fatti di cui siamo a conoscenza e che solamente una indagine ufficiale potrebbe far emergere, visto il clima di omertà e di paura che regna oggi in Poste Italiane, specie a Milano. Ma il motivo vero che mi spinge a scrivere a Lei, Sig. procuratore, e tutti i soggetti istituzionali e politici che sono in indirizzo, è il mio timore che dinnanzi ad atti gravi e provocatori da parte della Dirigenza postale possano nascere reazioni di protesta sociale diffusa che persino io, che ho trascorso una vita nel rispetto di ogni forma di legalità, non esiterei a sostenere, perchè quando è in gioco la dignità, il lavoro e il pane della propria famiglia ciascun uomo ha diritto di difenderli con ogni mezzo al pari di come si difende la libertà. Al Sig. Ministro Passera, che legge questo scritto, l'invito ad aprire un focus su Poste Italiane, al cui interno molteplici attività meriterebbero di essere attenzionate e approfondite. Sig. Procuratore, nel RingraziaLa per la Sua attenzione, resto in attesa di Sue determinazioni. Distinti saluti. Roma 30 maggio 2012 Mario Petitto (Segretario Generale) Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 13 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Sicurezza dei dispositivi individuali, degli strumenti e degli arredi; anti-incendio; microclima, guasti e malfunzionamenti degli impianti di areazione: la “campagna di primavera” Slp-Cisl fa attivare gli ispettori dell'ASL Con l'inizio della stagione torrida estiva e delle ondate di caldo che hanno raggiunto temperature intorno ai 40°, con il caldo trasportato da “Scipione l'Africano, l'anticiclone proveniente dal Sahara e dal successivo “Caronte”, i lavoratori milanesi di Poste Italiane in molti casi sono arrivati al limite della sopportazione e dal chiamare in molti casi l'ambulanza per malesseri e difficoltà nel sopportare la mancanza del ricambio d'aria. E' cosa non nuova, a dire la verità, è successo l'anno scorso, e l'anno prima e l'altro anno ancora. Ed è cosa ancora più grave, però. Perché in generale continuano ad essere trascurati aspetti fondamentali che nel 2012 dovrebbero essere cosa acquisita su cui non dover ritornare a svolgere segnalazioni e intraprendere tutte le iniziative atte a far in modo che si corra ai ripari per evitare il peggio. L'Azienda allora, anche quest'anno si attiva, quando si attiva, nel timore che escano gli organismi della ASL per attestarne le inadempienze in quanto datore di lavoro. Ma quella del caldo e dei risparmi energetici calendarizzati o degli impianti paleolitici non funzionanti è solo l'ultima. Nel continuare la disamina e tutti i percorsi di sorveglianza sulle garanzie della sicurezza nei luoghi di lavoro che gli RSU/RLS, assieme a Slp-Cisl, hanno intrapreso se possibile con maggiore energia negli ultimi mesi sono emerse una miriade di questioni inevase che hanno spinto non solo a richiamare i responsabili sulle disposizioni che si devono tenere per la cura e salvaguardia della prevenzione della salute e dei rischi, ma a chiedere controlli agli ispettori esterni di garanzia dell'azienda sanitaria locale. Ultimamente ci sono state le scosse di terremoto che dall'epicentro dell'Emilia Romagna si sono avvertite sensibilmente anche nei territori di Milano, che i lavoratori hanno avvertito con terrore, chiedendosi se le articolazioni della sicurezza fossero eventualmente all'altezza fronteggiare la loro sicurezza. Ecco perché non occorre mai banalizzare nulla, mai lasciare nulla al caso. E mai pensare di risparmiare qualcosa su questi aspetti considerati sovente di natura straordinaria, come anche per gli incendi, che sono rari per fortuna ma quando accadono non dovrebbero arrecare danni non prefigurati dalle misure base di prevenzione. Ecco il perché Slp-Cisl continua e continuerà le proprie verifiche sulle condizioni ambientali dei posti e delle situazioni a rischio nel lavoro, allo stato di igiene e alla premura che viene riservata nel far sì che dispositivi di sicurezza siano idonei, gli strumenti e gli arredi siano a norma con gli indirizzi e i protocolli di riferimento e in linea con le disposizioni del Testo Unico di D. Lgs 81/08, dove sono racchiusi tutti gli elementi culturali e normativi che oltre ad essere riassunti nelle slides dei corsi obbligatori al personale devono condivisi in primis dal datore di lavoro e dai responsabili preposti. Se serve investire nella prevenzione occorre farlo e basta. Tagliare sugli sprechi, rimodulare spese non strettamente necessarie, calcolare il costo delle penne, della carta e della cancelleria è un conto, pensare di non spendere sulla sicurezza, è un altro e il Sindacato deve intervenire con decisione, segnalando agli organi preposti e, quando serve, anche denunciando agli organi esterni di tutela, anomalie aggravate verso cui si continua a fare orecchie di mercante. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 14 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Stabilizzazioni, l'unico accordo importante nato dagli incontri con la dirigenza Siglato da tutte le OO.SS. il verbale per i diritti di 3.337 ex contratti a tempo determinato e 912 ex interinali di Poste Italiane Nel rispetto dell'obiettivo stabilito alla ripresa degli incontri, accorreva affrontare da subito i temi fondamentali che urgevano il tavolo sindacale, temi che sono andati come sono andati: male, sia per lo sgambetto vigliacco sul PdR, sia per ciò che riguarda l'evoluzione organizzativa dei SP, di fatto senza un disegno complessivo all'interno di un piano industriale. Però in una cosa si è riusciti ed è la vicenda che riguarda il contenzioso degli ex CTD e somministrati. Così il 18 maggio, al termine di una discussione ad ampio raggio tra l'azienda e le OO.SS. è stato firmato un primo accordo, partendo proprio da qui. Dal lavoro temporaneo, e non solo quello “interinale” ma anche a quello “somministrato”, ed è questa una novità rispetto al passato. Questione dibattuta e che era stata anch'essa lasciata tra perentesi che adesso darà finalmente la possibilità a 4.256 lavoratrici e lavoratori di aderire, volontariamente, entro il 1° ottobre 2012, al consolidamento del proprio rapporto di lavoro ancora non stabile. In uno scenario di grave crisi economica come quello attuale in cui la tenuta occupazionale è costantemente sotto attacco si è riusciti a dare così una certezza a migliaia di persone costrette a rimanere in una sorta di limbo, confermando al contempo l’orientamento del sindacato che, in un diverso e nuovo spirito unitario ritrovato nell'occasione, intendeva procedere a voler superare qualsiasi forma di precarietà. Una tematica questa che ha determinato negli ultimi anni la sottoscrizione già di diversi accordi in materia, al fine di individuare soluzioni coerenti a quanto statuito in merito al fenomeno dei contratti a termine. Adesso, l'obiettivo sarà infatti quello di allargare la platea di riferimento inserendo coloro che, pur avendo avuto un rapporto di lavoro con l’azienda, oggi risultano esserne fuori e coloro che hanno perso il ricorso in primo e secondo grado di giudizio. Motivo per il quale è stato chiesto a Poste Italiane un impegno ad affrontare nel minor tempo possibile anche questa urgenza. Nel quadro generale degli assetti occupazionali e in un contesto di esigenze di mercato funzionali precise si imponeva la necessità di pervenire alla mediazione sindacale di un disegno razionale mirato al raggiungimento della certezza dei numeri relativi all’organico complessivo della Società. Ecco il perché di un nuovo accordo in materia di contratti a tempo determinato, adesso, e la volontà di sfuggire dalla caoticità gestionale che talvolta subentra e fare luce nel mare magnum delle tematiche del lavoro a tempo determinato e del lavoro temporaneo (interinale e somministrato). Si è convenuto quindi di offrire una occasione di occupazione stabile in Azienda a quelle risorse che avendo già lavorato in Azienda in virtù di un rapporto di lavoro temporaneo e che, alla data di sottoscrizione del presente accordo, vi stiano ancora operando in virtù di un provvedimento giudiziale favorevole non ancora passato in giudicato. Questi lavoratori potranno così conseguire volontariamente il consolidamento del loro rapporto di lavoro conciliando con l'azienda la propria posizione. Che nella messa in pratica si tradurrà con l'azione individuale che il soggetto interessato intraprenderà comunicando alla funzione territoriale delle Risorse Umane Regionali di riferimento, entro il 1° ottobre 2012 e a mezzo raccomandata A.R., la propria intenzione di avvalersi degli effetti del presente accordo, di rinunciare ad ogni contenzioso in essere con l'Azienda e a restituire il trattamento economico lordo liquidato dall’azienda a qualsivoglia titolo pur in difetto di prestazione lavorativa e comunque sino alla data di effettiva immissione in servizio. Nel modulo compilato con i propri dati anagrafici (nome, cognome, numero di matricola, codice fiscale, etc.) si provvederà inoltre ad indicare l’organizzazione sindacale cui si aderisce o si conferisce mandato ai soli fini della conciliazione in sede sindacale o presso la DPL. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 15 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm “Il Bilancio 2011 di Poste Italiane” ovvero, dell'Albero dalle mele d'oro del Giardino delle Esperidi (nonostante il ginepraio di problemi della Divisione SP) Conta quasi 500 pagine la Relazione finanziaria del Gruppo presentata il 18 aprile scorso e che illustra i dati sui ricavi e il panorama degli andamenti economici complessivi riferiti all'anno scorso. Le parti più significative Il Gruppo Poste Italiane guidato dall’AD Massimo Sarmi ha chiuso il Bilancio 2011 con un utile netto di 846 milioni, confermando la leadership mondiale tra gli operatori postali per redditività e capacità innovativa; una crescita costante dei servizi finanziari e assicurativi e un primato assoluto negli strumenti di pagamento; corrispondenza e filatelia invece subiscono un ulteriore calo che si traduce in cifre con 130 milioni rispetto al 2010. Nella concretezza dei fatti il ritornello risulta essere sempre lo stesso, e da anni: comunque, e nonostante un altro annus horribilis sul fronte di una schiacciante crisi economica del Paese, i risultati che si raggiungono nella sfera dei servizi finanziari sono sempre improntati su una linea positiva, mentre quelli che si riferiscono al core business tradizionale di quelli strettamente postali rimangono alla gogna di un giudizio d'altro segno. Da senz'altro sollievo e in una certa misura inorgoglisce sapere dalle grafiche dei numeri che Poste Italiane gode di ottima salute, soprattutto di questi tempi. Quando c'è prosperità per un'azienda-palinsesto come questa, da economie in scala, capace di allargarsi in una diversificazione di servizi incredibile, e, non da ultimo, capace di mantenere al suo interno un capitale vistoso che continua essere anche uno straordinario patrimonio pubblico vuol dire che è lo Stato stesso a goderne. Se poi quest'azienda garantisce lavoro a migliaia di donne e uomini, come nessun'altra azienda in Italia è capace di fare altrettanto, ecco che allora la buona notizia, oltre al sollievo, dovrebbe dare un segno positivo sul futuro, una garanzia supplettiva in un'epoca dove il mostro dell'incertezza ha preso il sopravvento. Qualcuno stappa le bottiglie: è festa, “si è lavorato molto, si è lavorato bene!”. Noi, ci auguriamo che sia così, ma davvero, perché non è più tempo di figurine e di edonismi, dato che come non è difficile intuire tra le righe dei dibattiti sulla politica economica del Paese è in un essere da tempo un percorso di mutazione per molti versi sotterranea di alcuni capisaldi e intelaiature dell'architettura statale, vale a dire della funzione storica di certe sue istituzioni pubbliche, che al di là della nominazione privata (si pensi ad es. al cosiddetto “elefante addormentato” della Cassa Depositi e Prestiti) hanno interconnessioni a doppio filo con le piattaforme di Poste Italiane. Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 16 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 Ecco allora il Bilancio Consolidato 2011 e il progetto di Bilancio della Capogruppo 2011, entrambi redatti secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), approvati dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane presieduto da Giovanni Ialongo. I risultati conseguiti nel 2011 dal Gruppo guidato da Massimo Sarmi risultano in generale estremamente positivi andando a consolidare un decennale trend di crescita, nonostante la presenza di uno scenario di mercato ancora fortemente influenzato dalla crisi economica globale, che ha determinato l’ulteriore contrazione dei volumi postali e una tendenza generale alla riduzione della raccolta risparmi e degli investimenti. Nonostante il contesto economico sfavorevole, quindi, l’esercizio chiude con un utile netto di 846 milioni di euro (1.018 milioni nel 2010) e con una redditività che colloca Poste Italiane di gran lunga al primo posto al mondo per redditività nel confronto con i principali operatori internazionali. Nel mercato domestico, inoltre, il Gruppo ha accresciuto la propria quota di mercato sia nei servizi finanziari, sia nei servizi assicurativi , ed ha ribadito la sua leadership assoluta nel settore degli strumenti di pagamento grazie al successo della carta prepagate Postepay e dei nuovi servizi studiati per l’e-Commerce. Grazie a questo complesso di risultati, associato al prestigio internazionale acquisito da Poste Italiane per la sua riconosciuta capacità innovativa e l’affermazione di best practice nei diversi settori di mercato nei quali compete, Poste Italiane avanza nella scalata alle classifiche della “World’s Most Admired Companies” della rivista americana Fortune, ottenendo il quarto posto di categoria della classifica mondiale delle aziende più apprezzate e guadagnando il secondo posto, tra le aziende italiane. I ricavi da mercato conseguiti nell’anno ammontano a 9.729 milioni di euro (+84 milioni sul 2010) e confermano la capacità del Gruppo di affrontare le difficoltà congiunturali. I ricavi totali, inclusivi dei premi assicurativi, si attestano a 21,7 miliardi di euro evidenziando http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm una tenuta rispetto al 2010 (21,8 miliardi nel 2010). Su tali risultati ha inciso negativamente il mutato contesto normativo del settore editoriale che ha abolito il sistema di agevolazioni tariffarie concesse agli editori con conseguente riduzione degli invii da parte di questi ultimi, nonché i significativi oneri che Poste Italiane sostiene in qualità di fornitore del Servizio Universale che, come di consueto, sono solo in parte compensati dallo Stato. Il Risultato Operativo conseguito è stato di 1.641 milioni di euro (1.870 milioni nel 2010). I ricavi dei Servizi Postali registrano una flessione del 5% sul 2010 continuando a risentire degli effetti del calo dei volumi postali e della progressiva digitalizzazione degli invii, in un mercato oramai completamente liberalizzato dal 1° gennaio2011. I Servizi Finanziari presentano una positiva performance crescendo dell’1,2% (+57 milioni di euro) grazie ai buoni risultati dei ricavi da conti correnti (2,8 miliardi, +8,6% sul 2010). Le carte prepagate Postepay raggiungono gli oltre 8,2 milioni continuando a rendere Poste Italiane leader di mercato per tali tipologie di prodotti. Nell’ambito della Relazione finanziaria annuale è rappresentato il primo rendiconto del Patrimonio BancoPosta, costituito il 2 maggio 2011, che ha concorso alla determinazione dell’utile netto con 256 milioni di euro, conseguiti negli otto mesi di operatività. Sempre nell’ambito dei Servizi Finanziari il 2011 è stato caratterizzato anche dall’acquisizione dell’intero capitale sociale di Unicredit MedioCredito Centrale SpA, realizzata nell’ambito del progetto promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la realizzazione della Banca del Mezzogiorno. I Servizi Assicurativi hanno contribuito significativamente alla formazione dei ricavi: Poste Vita, la Compagnia assicurativa del Gruppo, pur in presenza di un mercato assicurativo in forte contrazione e che ha risentito delle conseguenze della crisi economica e finanziaria in atto, ha conseguito un importante risultato, con Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 17 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 9.514 milioni di euro di premi emessi (9.501 milioni di euro nel 2010), che le ha permesso di guadagnare ulteriori quote di mercato, pari al 12,8% rispetto al 10,8% registrato nel 2010. Nel 2011 PosteMobile, l’operatore di telefonia mobile virtuale di Poste Italiane, prima azienda del settore postale al mondo a entrare nella telefonia mobile con 3 milioni di SIM vendute fino ad oggi, ha consolidato un risultato operativo positivo per 26,3 milioni di euro. Nel dettaglio, i ricavi da mercato aumentano dello 0,1%, passando da 9.083 milioni del 2010 a 9.088, ed evidenziano un calo, definito “fisiologico”, dei ricavi del settore postale (-156 milioni), cui si contrappone un buon risultato dei servizi bancoposta(+179 milioni). Quest'ultimo elemento è stato determinato grazie alla crescita dei tassi di interesse riconosciuti sulla raccolta da conti correnti obbligatoriamente impiegata presso il ministero dell'Economia e delle finanze che, peraltro, ha comportato un minore contributo da parte dell'operatività finanziaria. Quanto ai servizi più strettamente postali, ancora un anno nero: i volumi ed i ricavi del comparto corrispondenza e filatelia sono scesi di 130 milioni di euro rispetto al 2010, da 3.855 a 3.725 (-3,4%), soprattutto per indescritta e direct marketing. La componente ordinaria riferita ai costi del personale connessi a salari, stipendi e oneri diversi si riduce del 3,9%, scendendo da 5.624 milioni a 5.407, principalmente per effetto di una riduzione dell'organico mediamente impiegato, dell'assorbimento di fondi per oneri collegati al costo del lavoro stanziati nel passato e non più necessari, nonché per il minor ricorso all'utilizzo di contratti di lavoro a tempo determinato. Maggiori costi, invece, riguardano http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm l'incentivazione all'esodo ed il sostegno del reddito verso quei dipendenti che, avendone titolo, hanno richiesto di risolvere il rapporto di lavoro anteriormente alla maturazione dei requisiti pensionistici (287 milioni contro 157). La crisi economicofinanziaria, l'apertura del mercato sui principi di una libera concorrenza e la digitalizzazione delle comunicazioni rappresentano i tre fattori principali che portano in sofferenza il settore della corrispondenza. Secondo la società, il taglio ai volumi è ascrivibile principalmente alla contrazione degli invii di posta indescritta (-5,0%, equivalente a 132 milioni di minori invii rispetto al 2010) e del direct marketing (6,1%, cioè 78 milioni). Su di essi hanno inciso, oltre alla riduzione degli invii elettorali (-51 milioni di invii per la posta indescritta, -14 per il direct marketing e -42 per la non indirizzata, con un totale di 107 milioni di “buco” in dodici mesi), la razionalizzazione delle spedizioni da parte dei grandi clienti (aziende e Pubblica amministrazione). In calo anche il comparto editoriale (-18,1%, corrispondente a -122 milioni di invii rispetto al 2010), come esito del mutato contesto normativo regolante il settore. I ricavi da mercato, non comprensivi delle integrazioni per le campagne elettorali (23 milioni di euro nel 2011 contro i 67 del 2010), ammontano a 3.725 milioni, facendone registrare una diminuzione di 130 (-3,4%). Il calo è stato in parte mitigato dalle spedizioni realizzate nell'ambito del “XV Censimento nazionale delle famiglie e delle abitazioni”, che hanno contribuito, alla voce “servizi aggiuntivi”, con 63 milioni di pezzi lavorati e 75 milioni di euro come ricavi. “TENIAMOCI IN CONTATTO” La Segreteria Regionale SLP/CISL Lombardia d’intesa con la tua Segreteria Territoriale sta predisponendo una mailing‐list degli iscritti SLP‐CISL al fine di inviarTi in posta elettronica notizie/informazioni riguardo l’attività sindacale, rassegna stampa, iniziative messe in atto da Poste Italiane ed una seconda mailing‐list per inviare sms. Utilizzando il server della CISL Nazionale assicuro che riceverai esclusivamente notizie sindacali e sms privi di pubblicità, offerte commerciali ecc. ed i tuoi dati verranno utilizzati esclusivamente nel rispetto della legge. Se sei interessato/a a ricevere le nostre comunicazioni ti invito ad inviare la tua e‐mail, e se vuoi anche il cellulare, al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] Se sei sprovvisto di posta elettronica puoi fornirci (via fax) solo il numero di cellulare per ricevere notizie tramite sms. Ricordati di indicare NOME, COGNOME e UFFICIO di APPLICAZIONE Cordiali saluti Giuseppe Marinaccio Segretario Regionale Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 18 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Caro/a collega... la lettera a tutti gli iscritti del Segretario Regionale Slp-Cisl Pino Marinaccio Caro/a collega, abbiamo ritenuto indispensabile in questo periodo intensificare i nostri sforzi attraverso questa iniziativa, per garantirti tempestivamente le informazioni sull'attività della nostra organizzazione a tutti i livelli. Soprattutto in questi momenti è importante sostenere con forza le azioni del sindacato per contrastare la volontà di chi vorrebbe indebolire la rappresentanza dei lavoratori, dei cittadini, dei più deboli per operare a senso unico nell'interesse delle proprie ragioni, senza tener conto dei sacrosanti diritti della persona. Chi continua a sostenere che con il sindacato non si debba parlare dimostra grande debolezza e dà prova manifesta di supponenza, non certo di democrazia. La strategia aziendale è quella di condizionare i singoli lavoratori per ottenere, in questo confronto “impari”, interessi e disponibilità che prevaricano il diritto collettivo e le stesse tutele individuali. L'Azienda non tiene conto dello scenario generale e fatica a trovare azioni mirate che dimostrino le capacità del nostro management di fronteggiare la crisi. L'unica strada percorsa è quella della minaccia e del ribaltamento della responsabilità sui lavoratori. Possibile che non si rendano conto che il lavoratore è la vera risorsa che va sostenuta, supportata, valorizzata e coinvolta rispettandone la dignità e la competenza? Al contrario, invece, non si placa l'arroganza nella gestione/organizzazione del settore Servizi Postali oramai allo sbando. L'azienda ne ha perso il controllo e “campa alla giornata” subendo continui attacchi dai mass media per la scarsa qualità e inefficienza del settore, una condizione che penalizza fortemente anche quello finanziario e commerciale della nostra azienda, favorendo la concorrenza. Le lettere scritte direttamente dal Capo Divisione Servizi Postali a tutta la filiera, fino ai Responsabili dei CPD, assumono due significati: la scarsa considerazione dei propri Responsabili ritenuti non in grado di trasmettere il pensiero aziendale (!!!) ed il tentativo maldestro di anestetizzare la realtà, poiché è complicato spiegare come sia possibile che il servizio no “funzioni” in presenza di un calo di corrispondenza e di un'eccedenza di personale. Nel settore Mercato Privati gli uffici soffrono per la mancanza di personale, di strumenti e strutture idonee, ma soprattutto del fatto che la politica aziendale prosegue nel lanciare segnali allarmanti e demotivanti, nel contempo agisce con input e pressioni che aumentano rischiosamente le responsabilità individuali. Se lo stesso impegno, attenzione e interesse che è esercitato per “pretendere” il raggiungimento del budget delle ferie fosse impiegato per... organizzare, progettare, pianificare. La crisi continua a generare effetti negativi che incidono anche sulla nostra Azienda, ed è proprio in questi momenti che tutti devono fare la propria parte: i lavoratori per quanto gli compete e il management nell'essere all'altezza delle proprie responsabilità e dei compensi che percepisce. L'Azienda deve dimostrare con i fatti la Sua attenzione ai dipendenti e non predicare solo “considerazione” nei confronti di chi lavora. Non capiamo perché si continua a: “invogliare/plagiare colleghi senza garantirgli tutele”, “ad insistere nell'organizzare corsi di formazione in orari penalizzanti”, “abbassare le valutazioni”, “non riconoscere i prolungamenti di orario”, non garantire le pulizie negli uffici”, “m9inacciare trasferimenti...”, “chiudere gli uffici”, “assegnare ferie d'ufficio”, “praticare quotidiane violazioni contrattuali”, “imporre il premio di risultato al ribasso”, “negare la consuntivazione delle attività”... La sensazione è quella di vivere in uno stato di paralisi che evidenzia limiti nell'individuazione di iniziative positive indispensabili per esprimere il grande potenziale di cui è dotata la nostra Azienda. Il nostro pensiero fisso è -e sempre saràquello della difesa del lavoro, della dignità della persona e dei suoi diritti, nel rispetto della tenuta aziendale. Come Slp-Cisl sentiamo il peso della responsabilità che ci hai affidato e, quindi, delle scelte/posizioni che come organizzazione abbiamo sostenuto in passato e faremo in futuro. I lavoratori, gli iscritti, sono al centro della nostra attività quotidiana ed è per questo che ci sforziamo con ogni iniziativa possibile per tenerTi informato e aggiornato. In Lombardia godiamo della fiducia di 10.000 iscritti. Un consenso importante per sostenere le nostre ragioni. Ci aspettano situazioni difficili che dovremo affronatre insieme, come sempre, con partecipazione e passione, per evitare che l'interesse di pochi prevalga su quello collettivo. I Segretari, le Strutture territoriali, le RSU/RLS sono fortemente impegnati sul territorio, se Tu partecipi alla vita dell'organizzazione certamente potremo fare di più e meglio. Da subito puoi aiutarci a coinvolgere i colleghi sulla opportunità che gli offriamo di tenersi aggiornati attraverso la nostra organizzazione. Un cordiale saluto da tutta la struttura regionale Grazie Pino Marinaccio Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 19 Periodico Slp-Cisl Milano, anno 12 Luglio 2012, numero 112 http://www.slp-cisl.it/milano/home.cfm Elezioni RSU-RLS ottobre 2012: dopo le “primarie” di giugno, che hanno delineato le liste e i programmi Slp-Cisl, ti aspettiamo a settembre nella nuova sede di via Benedetto Marcello 18 a Milano per l'inaugurazione. Saremo tanti, tantissimi, perché il nostro sindacato continua a crescere anche con il tuo consenso di iscrizione e il tuo impegno nel sostenerlo! Nell'augurarti delle Buone Vacanze, dopo un anno intenso di lavoro tra mille difficoltà e poche soddisfazioni in termini di riconoscimento e su cui ti promettiamo la nostra battaglia, ti ricordiamo di iscriverti alle nostre mailing-list e su facebook e twitter per fare in modo che sappia in tempo reale tutte le notizie che riguardano le nostre iniziative per la categoria Scrivici e mandaci i dati con la tua mail a [email protected] La CISL nelle Poste Oltre un terzo dei 140.000 lavoratori delle Poste sono iscritti all'SLP-CISL. Aderisci anche tu per rendere ancora più grande e importante l'associazione! La nuova sede di Milano è aperta da lunedì a venerdì (ore 15.00 -19.00) in via Benedetto Marcello 18 (zona Corso Buenos Aires), raggiungibile con la MM1, fermata'Lima' o con la MM 2, fermata 'Stazione Centrale' Tel. 02.29528320 – fax 02.29528103 Periodico della Segreteria Slp-Cisl Milano anno 12 Luglio 2012 numero 112 20