Posto alla confluenza di due fiumi su un rilievo idilliaco
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Posto alla confluenza di due fiumi su un rilievo idilliaco
Sanchi Posto alla confluenza di due fiumi su un rilievo idilliaco e appartato, il luogo era vicino alla prospera città mercantile di Vidisha. A 70 Km dalla capitale del Madhya Pradesh , Bhopal, sorge il complesso di stupa meglio conservato dell'intera India: Sanchi. Abitata dal III sec.a.C. fino al XII d.C. Sanchi non è stata teatro di nessun episodio della vita del Buddha, ma è collegata con Mahendra , figlio del grande imperatore maurya Ashoka , patrocinatore del Buddhismo. La madre di Mahendra apparteneva ad una ricca famiglia di mercanti della vicina città Vidisha . Nonostante il crollo della dinastia alla morte di Ashoka, l'espansione buddhista non subì arresto e così Sanchi continuò la sua esistenza anche durante le dinastie seguenti. Dopo un' epoca di stasi architettonica, i lavori ripresero sotto la dinastia Gupta a partire dal V° sec. d.C. per poi arrestarsi completamente nel XIII° sec. con la fine dei grandi regni che avevano promosso l'espandersi dei commerci e degli insediamenti urbani, favorendo quella specie di di borghesia mercantile cittadina all'interno della quale il Buddhismo reclutava la maggior parte dei suoi sostenitori laici. Proprio lungo le rotte carovaniere erano sorti i monasteri, che erano anche luoghi di accoglienza per i viaggiatori. Con l' invasione islamica calata dall' attuale Afghanistan, molti di questi centri vennero distrutti e le rotte commerciali divennero insicure, contribuendo alla scomparsa del buddhismo dall'India. Sanchi cadde nell'oblio fino alla sua riscoperta, nel 1818, per opera di ufficiali inglesi a caccia di tesori. Nel 1881 la zona venne messa sotto tutela e si interruppe lo smantellamento operato dai locali in cerca di materiale da costruzione di recupero e dei danni causati dai cacciatori di tesori e reliquie. 1/4 Sanchi I monumenti di Sanchi, più di una cinquantina, si articolano in due gruppi: quelli collocati alla sommità della collina e quelli più in basso, sul versante Ovest. L'elemento più significativo dell'architettura buddhista è lo Stupa, reliquiario derivato dall'anticolo tumulo funerario. Il mito narra infatti che, dopo la cremazione, i resti di Buddha vennero spartiti fra i maggiori clan guerrieri - casta kshatrya - che avevano partecipato alle esequie e alla quale appartenevano sia il Buddha sia Ashoka; su queste sacre reliquie sarebbero stati eretti in varie parti dell'India i primi 10 stupa. Lo stupa principale di Sanchi, che ha attualmente un diametro di 36,6 m. ed è alto 16,4 m. escludendo il pilastro con i 3 parasoli, ingloba una costruzione più piccola, in mattoni cotti attribuita ad Ashoka. Nel II sec. a.C. venne ricostruito allargandolo e aggiungendo sul basamento la terrazza con doppia scala d'accesso, le balaustre, il deambulatorio e l'harmika, la balaustra quadrata che sormonta la costruzione, a forma di reliquiario. Una precisa simbologia cosmica è alla base della sua struttura: l'alto zoccolo circolare rappresenta la terra, il corpo cupolare che lo sovrasta è la proiezione della volta celeste, la balaustra quadrata che lo sormonta rimanda alla mitica montagna cosmica centro dell'universo, mentre il mondo ultraterreno, immanifesto, è simboleggiato dal pilastro centrale, il perno attorno al quale ruota lo stupa; i tre parasole, elementi tipici del cerimoniale regale indiano, celebrano i tre gioielli del Buddhismo: Buddha , Dharma e Sangha ; cioè l'Illuminato, la Dottrina e la Comunità. 2/4 Sanchi Attorno allo stupa una recinzione in pietra, Vedika, delimita lo spazio adibito alla sacra deambulazione, o Pradakshina, rito centrale della devozione buddhista che si effettua tenendo alla propria destra l'oggetto da venerare. La Vedika si protende ai quattro punti cardinali con dei corpi aggettanti conclusi da stupendi portali, i Torana , sormontati da un triplice architrave ed edificati a partire dal II sec. a.C. Sia la Vedika che i Torana rivelano i loro prototipi lignei: la balaustra è infatti composta da listoni a incastro che riproducono uno steccato, mentre i Torana con gli architravi leggermente ricurvi si rifanno alle strutture di canne e pali arcuati. Osservando la pianta dello stupa si scopre lo schema mandalico che è alla base di tutta l'architettura sacra indiana, sia essa indù o buddhista; questa si imposta su un tracciato geometrico ove il punto, il cerchio e altre forme simboleggiano determinati elementi cosmici, presenze divine e stati di coscienza che ben giustificano il termine di psicocosmogramma dato al mandala . Di Siddharta, il Buddha storico, non vi sono immagini sui ricchissimi portali di Sanchi. I seguaci lo consideravano come maestro illuminato, ma non come divinità; non era tanto la figura storica del maestro ad essere determinante, dunque, bensì il suo messaggio. La presenza all'interno dei bassorilievi è attestata da simboli connessi con determinati avvenimenti della sua vita terrena; il cavallo ricorda la partenza dalla casa paterna, l'albero il momento dell'illuminazione, la ruota la diffusione della dottrina, lo stupa la celebrazione dell'entrata nel nirvana, le impronte dei piedi indicano la presenza dell'Illuminato. Gli artisti trovarono spunto creativo nelle Jataka , la raccolta letteraria delle vite anteriori del Buddha, molte sotto le spoglie mortali di animali. Le prime immagini con fattezze umane datano dal II sec. d.C. e si devono sia alla scuola indiana di Mathura sia a quella di influsso greco del Gandhara . 3/4 Sanchi La guerriera struttura Kshatrya delle porte elefanti, consiste in due pilastri sormontati da quattro leoni - tre simbolo della casta yaksha curvilinei montati su terminanti elefanti e-semplice aBuddha. cavalli. spirale L'ultimo e separati architrave -più iN° geni tra loro degli è da sormontato blocchi - privo che quadrati dai sorreggono resti ereliquie da della teorie "1; architravi di cavalieri della legge "ruota da due portatori di flabelli da due triratna simbolo del gioiello .triplice più volte ripetuto èpiù quello della Kalpavalli delle ,Jataka altre ilMotivo rampicante Imonasteri, fregi che esaudisce centrali degli tutti architravi, iqualche desideri, un che tempo si snoda offrendo si ispirano fra le sue anse detto gioielli, al'influsso episodi ei e della vita di Siddhartha, tra quali il17 potente la tentazione per opera demone Mara Ilfiancheggiata meglio conservato è settentrionale. Molto più piccolo riveste e importanza vicino religiosa stupa N° poichè 3, coevo custodisce le del principale N° possiede un Shariputra esolo ugdalyayana Ma ,portale di famosi metri sotto discepoli la cima digrande della collina; stupa simile al 2numerosi N° sorge 3, èalberi su però una terrazza di artificiale qualche centinaio Torana ma camera insigni erigere dell'architettura esempio concluso intatto, la sua maestri. ilma dai delle N° di con balaustra pellegrini architettura 45 reliquie, un Altri a sacra tetto torre, fu stupa èquello come piatto. indiana: stranamente decorata Gupta ricostruito in offerte diverso IlèiLo del N° il con N° V° 18, votive. decentrata, splendidi stato sec. del più estremamente IeVII° riprese. ad di conservazione aula, insiemi sec. ospita preceduto absidato, templi floreali iconservato reliquiari significativo aiutano costellano eoffre da animali di un un almeno come ricostruire imponente di icome dintorni, sapore caratteristico 3del a-di generazioni colonne la arcaico. colonnato spesso genesi fatti La difiori Fra i delizie. Vihara, porticata; probabilmente reperti persiano; plinto circolare più la monolitica, significativi cella adibita fregiato centrale, con la ad che ilcolonna ospitare un più fa capitello ampio da vasta in base arenaria ea delle campaniforme leggibile aè 4 altre immagine leoni. di Ashoka, e è preceduta ilè N° -dipinti, del 51: che Buddha 22 da rivela celle un'anticamera, eal come attorno aaportico museo fungere altre ad asimili da un' era petali cappella. ampia die loto corte Fra esua un Fonte: India del Nord, Marilia Albanese. {youtube}niqdbOOPAWo{/youtube} 4/4