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LINEE GUIDA SULL’UTILIZZO DELLE STAMPELLE
LE STAMPELLE COME STRUMENTO RIABILITATIVO
Giorgio Pasetto
Dottore in scienze motorie
Bachelor of science in osteopathy
Biomeccanico nazionale italiana professionisti di golf
Bernstein@Lab
www.centrobernstein.it
[email protected]
tel. 045/8300454
L’utilizzo delle stampelle ha lo scopo di facilitare il recupero corretto della
deambulazione e del carico dopo un intervento oppure dopo una lesione che
abbia colpito uno dei due arti (talvolta anche entrambi, ma ciò si verifica molto
raramente).
La prassi quotidiana prevede che il paziente faccia un periodo deambulando
con entrambe le stampelle e poi successivamente con una sola, posizionata
(secondo la prassi standard attuale) sull’arto opposto a quello lesionato.
Da tempo mi pongo la domanda, se questa sia la prassi più idonea?
Dopo la lesione di un arto (ipotizziamo una frattura) l’obiettivo principale è
quello di rispettare la gradualità nel ripristino del carico sulla struttura ossea;
l’obiettivo secondario è rispettare la corretta coordinazione neuro-motoria di
arti superiori ed arti inferiori (postura).
Con entrambe le stampelle il problema del carico graduale è rispettato in
quanto possiamo togliere anche tutto il peso dall’arto lesionato per poi iniziare
gradualmente a caricare incrementando percentualmente il peso (per misurare
il carico concesso, basta mettere una bilancia sotto l’arto).
Quando e se passare all’utilizzo di una sola stampella?
L’utilizzo di una sola stampella prevede:
- Se posizionata sull’arto leso (es: doctor House) avremo una riduzione del
carico su quell’arto, con una coordinazione della deambulazione non corretta;
- Se posizionata sull’arto opposto a quello leso non avremo una riduzione del
carico osseo sull’arto, ma una coordinazione corretta.
Restano inoltre da valutare le problematiche relative all’equilibrio in entrambi i
casi riportati e allo stimolo muscolare.
Nel primo caso il paziente tenderà a spostare il baricentro verso l’arto
lesionato, nel secondo caso invece, verso la parte opposta all’arto leso, perciò
comunque in entrambi i casi la postura ne risulterebbe compromessa.
A questo punto le conclusioni alle quali si può arrivare sono molteplici:
1) dal punto di vista del carico e quindi dello stimolo osseo e muscolare, meglio
la stampella dalla parte dell’arto leso;
2) dal punto di vista coordinativo meglio la stampella dal lato opposto;
3) dal punto di vista posturale meglio tenere le due stampelle e passare poi
direttamente ad abbandonarle entrambe;
4) dal punto di vista propriocettivo ritengo che sarebbe bene alternarle prima
sull’arto leso e poi su quello sano.
Alcune considerazioni specifiche in base alla patologia
Protesi d’anca
Nel caso di intervento di artroprotesi di anca suggerisco:
Nella prima fase fino al trentesimo giorno post-chirurgico utilizzo di entrambe
le stampelle;
Nella seconda fase dal trentesimo al sessantesimo giorno post-chirurgico
utilizzo della stampella dal lato dell’arto operato per stimolare il quadricipite e
soprattutto i gluteo della parte lesionata dalla cicatrice chirurgica (evitare di
tenere la stampella sull’arto controlaterale in quanto determinerebbe un errato
reclutamento dei glutei e la tendenza ad assumere una deambulazione
scorretta con caduta del bacino - trendelenburg).
Protesi di ginocchio
Nel caso di intervento di artroprotesi di ginocchio suggerisco:
Nella prima fase fino al trentesimo giorno post-chirurgico utilizzo di entrambe
le stampelle;
Nella seconda fase dal trentesimo al sessantesimo giorno post-chirurgico
utilizzo della stampella dal lato dell’arto sano per stimolare una corretta
deambulazione e reclutamento del quadricipite.
Ricostruzione del legamento crociato anteriore
Nel caso di intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore e(o di
meniscectomia suggerisco:
Nella prima fase fino al trentesimo giorno post-chirurgico utilizzo di entrambe
le stampelle;
Nella seconda fase dopo il trentesimo giorno, toglierle entrambe.