MITANNI e gli ITTITI - Parlamento del Mediterraneo

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MITANNI e gli ITTITI - Parlamento del Mediterraneo
Scenario del «Mondo di Naran».
I BARBARI DEL MEDIO ORIENTE:
ELAMITI, MITANNI, ITTITI E POPOLI DEL MARE
IL MEDIO ORIENTE.
La vasta regione che
anticamente era chiamata HANUNAK è oggi meglio conosciuta col nome di
MEDIO ORIENTE; essa comprende le regioni di HARAM, KHOR, NAHAR, HAKKAD, SUMER, URARTHU,
KHALAD (ex ARZAWAN), EDOM, e KARMARAN.
In queste terre si stabilirono nel corso dei millenni varie popolazioni, la più importante delle quali è
stata quella degli ZHEMYRI, i cui gruppi principali hanno poi via via assunto il nome delle regioni che
avevano occupato, tanto che oggi si parla di HARAMEI, HAKKADI, SUMERI: vedere il libro dell’esercito
degli Zhemyri.
I vari popoli appartenenti alla grande stirpe degli Zhemyri vennero poi in parte conquistati e sottomessi
da gruppi di genti di origine barbara, alcuni provenienti da nord e da nord-est, altri giunti via mare da
occidente: erano gli ELAMITI, i MITANNI, gli ITTITI ed i POPOLI DEL MARE, tutti caratterizzati da una
innata ferocia ed una inarrestabile sete di conquista, abilissimi guerrieri.
Gli EDOMITI, cioè gli Zhemyri che vivevano nella regione di Edom, vennero sottomessi dagli
ELAMITI. I loro consanguinei che abitavano nella regione di HALAK, confinante con la Lemuria, vennero
soggiogati dagli HYKSOS, mentre quelli che vivevano nella zona costiera, furono sottomessi dai FILISTEI
(uno dei Popoli del Mare). Questi hanno anche occupato alcune zone costiere dell’HAWRAN, sottomettendo
i TERAHIM (altro gruppo appartenente all’etnia zhemyra) che le abitavano, ove hanno fondato delle cittàstato. Nel vicino Mohab, gli SHASU (pure essi di stirpe zhemyra, chiamati MOHABITI), dopo essere stati per
un certo periodo sottomessi ai MITANNI (dai quali ebbero origine gli Hyksos), si sono poi nuovamente resi
indipendenti.
Nell’Amurru e nel Nizirad che furono conquistate prima dai MITANNI e poi dagli ITTITI, sono risorte
le città-stato degli AMORRITI (un altro popolo di stirpe zhemyra).
Alcune delle regioni abitate dagli Zhemyri e dai Barbari che li hanno sottomessi, sono poi state
conquistate dagli eserciti del grande imperatore dell’est, MEMNONE e sono state incorporate come
“Satrapie” (provincie) del grande impero multietnico dei Parsi: vedere il libro dell’esercito di Memnone.
Memnone ha sottomesso il regno elamita-zhemyro di EDOM e quasi tutte le città stato di SUMER, le
città stato degli AMMONITI di SIDHIM, la regione costiera della LOTIDE (già appartenente alla Stigia), il
regno di SHEBA e quello nubiano di PUNT, nonché tutta la regione dello ZHEMYRISTAN. Inoltre ha imposto
al REGNO DI AKSUM ed agli ASSIRI ed ai loro omonimi alleati NANI dell’URARTHU il vincolo di
vassallaggio.
Alcuni di codesti regni sono ora governati da capi locali nominati da Memnone, che può decidere a suo
capriccio quando deporli per sostituirli con altri che ritenga a lui più fedeli. A questi governanti viene dato il
titolo di “SATRAPO IMPERIALE”. Nella maggioranza dei casi essi appartengono alla stessa etnia del popolo
che debbono governare, sebbene ve ne siano alcuni che invece appartengono alla stirpe dominante dei
PARSI.
Negli altri regni che si sono mantenuti indipendenti, nella generalità dei casi la casta dominante è
quella costituita dai conquistatori di origine barbara, mentre il popolo è ancora in gran parte discendente
dagli Zhemyri che vennero sottomessi. In questi regni la professione delle armi è però riservata solo alla
casta dominante di stirpe barbara.
* * *
I
1. GUERRIERI FANATICI: ESERCITO BASE.
Passiamo ora in rassegna i quattro regni dominati dalla casta aristocratica discendente dai Barbari che
si insediarono in queste terre sottomettendo gli Zhemyri, analizzando in particolare l’organizzazione dei loro
eserciti.
L’organizzazione degli eserciti dei popoli barbari del Medio Oriente è basata essenzialmente su due componenti:
la Cavalleria sui carri da battaglia e la Fanteria. Alcuni regni hanno successivamente sviluppato anche la Cavalleria
montata, ma hanno conservato una buona percentuale di Unità sui carri.
I Carristi ed i Cavalieri sono dei guerrieri appartenenti, nella maggioranza dei casi, alla classe degli Aristocratici,
votati a guadagnarsi onori, ricchezza e prestigio sul campo di battaglia.
La Fanteria è formata essenzialmente dalla leva del popolo delle campagne e delle città, sovente appartenente ad
una stirpe sottomessa da quella alla quale appartengono invece i Carristi o i Cavalieri.
L’esercito base dei cosiddetti «Fanatici» costituisce quindi la componente maggioritaria degli eserciti dei Regni
dei Popoli Barbari del Medio Oriente, i quali poi, singolarmente, schierano delle loro Unità Speciali, caratteristiche
della stirpe alla quale appartengono i componenti della classe/stirpe dominante.
2. ELAMITI - EDOMITI.
Gli attuali EDOMITI discendono dagli ELAMITI, feroci guerrieri di stirpe umana imparentati con gli
AKHEI ed ARGIVI, provenienti dalla loro lontanissima patria, ELAM, che a seguito delle gloriose imprese
compiute dall’eroe PERSEO , dopo il matrimonio di questi con la principessa elamita ANDROMEDA, era
entrata a far parte dell’Impero di Argos (vedere il libro dell’esercito dell’Impero di Argos).
Questi Barbari del nord si insediarono nella regione di EDOM, abitata da genti di stirpe zhemyra con le
quali si mescolarono, dando così origine ad una nuova stirpe di sangue misto, che in poco tempo assorbì le
usanze, la lingua ed il nome del popolo conquistato.
Un gruppo di essi venne arruolato dai Sumeri per formare le guarnigioni di confine delle terre poste ad
est. Codeste “Guardie di Confine” erano organizzati in Unità di 25 Guerrieri denominati “Guerrieri
Cornuti” per via dell’uso di elmi decorati con grandi corna.
Dei mercenari che presentano tale singolare caratteristica si ritrovano ai tempi attuali tra gli
«SHARDANA» che vengono arruolati dai faraoni lemuri e dai sovrani di Khemmis e della Stigia, i quali sono
composti da elementi di stirpe Elamita-Edomita e di stirpe Filistea (uno dei Popoli del Mare).
Gli Elamiti-Edomiti formavano anche un consistente corpo di mercenari (più di mille) che era stato
arruolato dal sovrano degli Ittiti e prestava servizio di guardia nella reggia di Hattusar.
L’esercito degli Elamiti-Edomiti è normalmente formato da un nucleo centrale di Arcieri e Cavalleria.
Essi, come tutti gli Elamiti dai quali discendono, sono giustamente rinomati come abilissimi arcieri.
Schierano anche Carri da guerra al fianco della Cavalleria. Per i Carri utilizzano sia quelli pesanti, su quattro
ruote, trainati dai muli, sia quelli leggeri, su due ruote, trainati da una coppia di cavalli.
3. MITANNI E HIKSOS.
I Mitanni sono un popolo formato da tribù barbare del nord che in un primo tempo avevano occupato
la Lidia e la Frigia. Con essi vi erano anche gruppi di guerrieri di stirpe argiva provenienti dalla Tracia e da
Elam, che dall’orda erano stati trascinati via dalle loro terre assieme alle loro famiglie. In queste tribù miste,
i guerrieri del nord costituivano la casta dominante, il cui unico scopo di vita era la guerra ed il saccheggio.
Dopo aver saccheggiato il Nizirad, codesti Barbari scesero a sud ed occuparono la vasta regione di
ARZAWAN (Khalad) ove fondarono il REGNO DI MITANNI. Viene attribuito a questi barbari conquistatori
l’introduzione nelle terre di Hanunak del carro da guerra e delle armi di ferro.
All’epoca della Guerra delle Nere Legioni, nel governo di questa regione subentrò uno dei generali del
grande imperatore Iskander, SELEUKOS, uno dei due figli della principessa guerriera ÁXENA, il quale con la
forza dei guerrieri AKHEI e MIRMIDONI che erano ai suoi ordini riuscì a sottomettere le tribù dei Mitanni e
degli Zhemyri.
Col tempo, gli Akhei ed i loro discendenti di sangue misto, soprattutto quelli che appartenevano alla
casta aristocratica, sull’esempio dei Mitanni tornarono ad adottare come loro specialità guerriera quella della
Cavalleria montata sui carri, come i loro più antichi avi, che successivamente era stata abolita a favore della
Falange degli Opliti, poi perfezionata dal grande Iskander, che aveva introdotto la Falange dei Picchieri
Mirmidoni.
Così, mentre gli Akhei tornavano ad usare i carri da guerra imitando i Mitanni che avevano sottomesso,
i Mirmidoni rimasero invece fedeli alla tradizione guerriera della Falange, in ricordo del loro adorato
imperatore Iskander, continuando così a combattere come Picchieri.
II
Narra una leggenda che Seleukos fosse poi partito con tutti i suoi Mirmidoni e le loro famiglie, per
andare a fondare una nuova città nel continente ARCADIA. Assieme a lui partirono anche dei guerrieri di
stirpe akhea, al seguito dei quali si erano messi anche dei Mitanni, degli Zhemyri e persino dei Vendhi che
lui aveva portato con sé dalla Vendhia, i quali combattevano sui grandi elefanti da battaglia. Anche gli
Akhei, i Mitanni ed i Vendhi che seguirono Seleuko nell’emigrazione nell’Arcadia, avevano con essi le loro
mogli, quasi tutte di stirpe mitannica o zhemyra, ed i figli che con esse avevano generato: vedere l’esercito
dei Seleukidi nel libro degli eserciti delle «Città degli Uomini dell’Arcadia».
La partenza di Seleuko e di gran parte delle truppe che lui aveva portato con sé favorì la parziale
riconquista del potere da parte dei Mitanni, ai quali si erano da tempo legati con stretti rapporti di parentela
quegli Akhei che avevano preferito rimanere in questo paese.
La nuova aristocrazia guerriera di stirpe mista akheo-mitannica espanse il regno dei Mitanni sull’intera
regione (attuale Khalad), occupando anche il NAHAR, il KHOR e l’AMURRU, portando quindi i loro domini a
confinare con le terre che erano sotto la protezione dell’Impero dei Faraoni (Lemuria). Questo portò ad un
inevitabile scontro tra i Mitanni ed i Lemuri.
Successivamente, sotto la spinta dei KHALADRIN, altro popolo barbaro giunto da oriente, i MITANNI
invasero la Lemuria, trascinando al loro seguito anche molte tribù di Shasu (Zhemyri) che erano insediate
nella terra di Mohab; ad essi si erano poi anche uniti altri gruppi di Zhemyri (TERAHIM e di KANAHANEI).
Alla testa di quest’Orda vi erano i discendenti degli AKHEI che per diversi secoli avevano costituito la classe
dirigente dell’Impero dei Seleucidi.
Poiché gli Shasu costituivano il gruppo numericamente preponderante, il loro nome era stato dato dai
Lemuri a codesti invasori. Si ritiene infatti che il nome «HYKSOS» derivi dalla contrazione delle due parole
«Hiku-Shasu», il cui significato corrisponderebbe a «Principe del Deserto», titolo attribuito ai capi tribù
degli Shasu che vivono nel Deserto Grigio, ed anche a quelli del Deserto Rosso.
Dopo aver occupato per un lungo periodo di tempo la Lemuria settentrionale, a seguito della riscossa
dei Lemuri gli Hyksos furono costretti a ritirarsi nella regione di HALAK, spartendola con i FILISTEI che nel
frattempo avevano occupato le città della costa.
Gli Hyksos-Mitanni sono divisi in molti piccoli regni, dei quali ai nostri giorni il più importante è
quello della città di SIKHEM ove regna il principe KALUBAYA, di stirpe edomita, il quale era stato
comandante della Guardia degli «Shardana» del Faraone.
Gli eserciti degli Hyksos-Mitanni, sono formati da una elite guerriera, discendente dagli Akhei e dai
Mitanni, che combatte a bordo dei carri da guerra leggeri. Tale nucleo è supportato da truppe di Fanteria
Pesante e Leggera, Arcieri e Cavalleria montata sui cammelli (gli Shasu).
4. FILISTEI: POPOLI DEL MARE.
I Popoli del Mare sono un gruppo di diverse tribù umane di stirpe Barbara che in tempi diversi dalle
terre del nord sono scesi a compiere scorrerie sulle coste dei paesi meridionali che si affacciano sul mare
Kreteus. Le più famose di codeste tribù sono quelle dei PELESET, conosciuti anche come “FILISTEI” e gli
SHERDEN. Gli altri sono ricordati con i seguenti nomi: Akawasha, Denyen, Lukka (Lici), Shekelesh,
Teresh, Teukroi, Thekhel, Tjekker, Tyrsenoi, Weshes e Zakkaru.
Molti di essi, dopo essere stati sconfitti dal faraone Ramses, vennero arruolati come mercenari e,
assieme agli Elamiti-Edomiti, formarono il corpo speciale della Guardia degli SHARDANA.
Quelli che si insediarono sulle coste di HAWRAN e di HALAK erano i PELESET, in seguito chiamati
FILISTEI. Sono divisi in molti piccoli regni basati sulle città-stato che sorgono sulla costa di codeste due
citate regioni (Halak e Hawran).
Nei tempi attuali, i Filistei schierano eserciti basati sulla Fanteria Leggera e Pesante, appoggiata dai
carri da guerra con tre serventi, armati di lancia secondo l’uso degli Ittiti dei quali furono per un certo
periodo vassalli. Anche la Fanteria è principalmente armata con la lancia e la spada e protetta con corazze e
scudi di bronzo. Per le armi da lancio usano arruolare dei mercenari, soprattutto Arcieri e Frombolieri dai
TEHARIM e dai KANAHANEI che hanno sottomesso.
III
5. ITTITI.
Gli ITTITI
discendono da dei Barbari imparentati con i CIMMERI, capeggiati dai ferocissimi
KURGAN, che occuparono tutta la regione costiera, dal NIZIRAD all’AMURRU sottomettendo gli indigeni e
facendone il loro regno. Successivamente, gli Ittiti estesero il loro dominio ad ovest annettendo il Regno di
Judhazar e portando il confine del loro dominio sulla riva del fiume Surek.
Dopo essere stati sconfitti prima dai Lemuri e poi dai Saraceni, il loro dominio si è ridotto alla sola
regione di AMURRU. Molti di essi vengono arruolati, come mercenari, dall’esercito dei Saraceni di Badgard.
Agli ordini del perfido Jafar, bande mercenarie di Ittiti compiono spesso dei colpi di mano perfino contro la
Lemuria, spingendosi a volte in profondità nel vasto, desolato deserto di Ham Shar per assalire i Khemiti. A
volte questi attacchi sono coordinati con gli Stigiani, i quali assaltano Khem dal sud.
Sebbene la forma di governo sia basata sulla monarchia, il loro Re dipende per le decisioni più
importanti da un Consiglio formato dall’aristocrazia feudale, i cui componenti si spartiscono il controllo e la
proprietà delle terre del regno, in cambio del loro servizio militare prestato a favore del sovrano.
Il Re ha una sua Guardia del Corpo personale che include un certo numero di mercenari EdomitiElamiti («Shardana»).
Le altre truppe provengono dalla leva contadina sotto il comando della nobiltà feudale.
I Nobili combattono a bordo dei carri da guerra pesanti trainati da cavalli, assistiti da due serventi:
l’auriga ed uno che li protegge con lo scudo mentre essi combattono con una lunga lancia. Usano i carri
come forza di sfondamento, supportata dalla Fanteria che ne protegge i fianchi.
La Fanteria, pesantemente armata e corazzata, combatte in formazione a Falange di Lancieri.
* * *
IV