Monitoraggio della concorrenza nella vendita al dettaglio di energia
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Monitoraggio della concorrenza nella vendita al dettaglio di energia
Monitoraggio della concorrenza nel mercato energetico al dettaglio Monica Giulietti IEFE – Universita’ Bocconi – 3 Dicembre 2007 Struttura della presentazione • Liberalizzazione del mercato al dettaglio • Obiettivi delle liberalizzazioni e monitoraggio (ruolo dei regolatori) • Indicatori di concorrenza effettiva: quanto sono competitivi i mercati liberalizzati? • Conclusioni Esperienze di liberalizzazione • Unione Europea: – GB, – Paesi scandinavi, – Olanda Impegno iniziale dei regolatori per accesso ad informazione sui prezzi e livello di soddisfazione dei consumatori (energywatch, monitoraggio della concorrenza con regolari indagini di mercato). • Stati Uniti e Canada: – California – Texas – Alberta Obiettivi Introduzione della concorrenza nel mercato al dettaglio con obiettivo di: • ridurre costi e prezzi rispetto al livello di monopolio • offrire ai consumatori possibilita’ di scelta tra diversi fornitori e tariffe Ma sono da considerare anche i possibili effetti re-distributivi e sociali Come misurare il successo? • • • • • • • Struttura del mercato Switching e quote di mercato Costi e politiche di prezzo Innovazione di prodotto Condizioni di accesso all’informazione Qualita’ del servizio Tutela dei consumatori piu’ deboli Struttura del mercato • UK: – Inizialmente molte nuove imprese e frammentazione del mercato – Negli anni recenti integrazione verticale e consolidamento (effetto NETA?) • Svezia: – concentrazione nella generazione e presenza di imprese dominanti, – ma mercato frammentato soprttutto a livello locale Struttura del mercato • Controllo impianti di generazione • Diversificazione degli impianti di generazione che riduce la vulnerabilita’ agli shocks nei mercati internazionali • Individuazione dei fattori che provocano aumenti del costo dei combustibili (caso svedese) • Mercato all’ingrosso : liquidita’ e trasparenza del mercato (Littlechild, 2006 e Greene, 2005) • Grado di integrazione verticale con possibili limitazioni nell’accesso al mercato finale Struttura del mercato: UK Numero di fornitori (elettricita’ e gas, nazionale) 1999 16 2003 9 2006 6 Struttura del mercato: Svezia Numero di fornitori (elettricita’) 1996 (totale) 250 2005 (totale) 126 2005 (nazionale) 79 Switching e quote di mercato • Capacita’ dei consumatori di imporre un ‘vincolo di concorrenza’ • Consapevolezza della possibilita’: forma ad U della relazione (Giulietti et al., 2006 e indagini MORI) • Costo della ricerca di informazioni e costo psicologico dello switching (fedelta’ verso il fornitore noto) • Variabilita’ cross-section nello switching in Svezia ma non in UK Consapevolezza della possibilita di cambiare (dati UK) PROBABILITY OF BEING AWARE 0.96 0.94 0.92 0.9 0.88 0.86 0.84 0.82 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 GAS STAGE (NUMBER OF MONTHS) Switching UK e Svezia UK Svezia Inizio liberalizzazione 1990 1996 Apertura mercato al dettaglio 1996-99 1999 Switchers 2000 22% (29% - 15%) 10% Switchers 2004 35 % (35% - 35%) 29% Switchers 2006 48 % (50% - 46%) 32% Informazione sul processo Risultati in Giulietti et al. 2006 Effetto positivo: • Proprieta’ della casa • Istruzione • Tempo trascorso dalla liberalizzazione Effetto negativo: • Contatori pre-pagati (debito) • Pensionati Probabilita’ di cambiare Effetto positivo: • Esperienza in altri mercati (assicurazioni, telecom) • Densita’ della popolazione (marketing?) • Aspettative sul comportamento dell’incumbent • Aspettativa di risparmio (non risparmio effettivo) Effetto negativo: • Ignoranza dei livelli di consumo/spesa x energia • Aspettative sulla complessita’ del processo Quote di mercato UK 2007 AZIENDA GAS ELETTRICITA’ British Gas 46% 21% Powergen (Eon) 13% 19% SSE 13% 18% Npower (RWE) 12% 16% Scottish Power (Iberdrola) EDF 9% 12% 7% 14% Rendite dell’incumbent Monthly Would Extra Saving,£ switch switchers (aware) 1 2 4 6 8 10 13 54 176 342 403 630 41 122 166 61 227 Gain 897 1550 1218 1096 642 Loss 41 244 664 366 1816 Net gain 856 306 554 730 -1174 UK switching: elettricita’ Total switches in 2005: 4.5m 38.6% Incumbent Source: OFGEM 2006 22.7% Entrants 39.7% churn here id l an ds (P ge Ea n) st er n (P ge Lo n) nd on M (E an D F) w eb (S M cP id ow la nd ) s (n po No we rth r) er n (n po w No er ) rw eb (P Sc gn H ) yd ro Sc (S Po SE w ) er (S cP Se ow eb ) oa rd (E So D F) ut he rn (S SE Sw ) al ec (S SE Sw ) eb Yo (E rk D sh F) ir e (n po we r) Em Quote di mercato regionali UK 2007 (incumbent blu) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Strategie di prezzo • Valutazione di guadagni e perdite non considera i risultati in altri mercati collegati (altre regioni) • Quando le imprese operano su piu’ mercati le strategie diventano piu’ complesse • Se la concorrenza fosse efficace ci aspetteremmo una convergenza dei prezzi verso il livello dei costi marginali • Tuttavia bisogna considerare i costi cui sono soggetti i consumatori (search and switching) Dinamica dei prezzi • Analisi della dinamica dei prezzi si puo’ basare su misure di questi costi • Costo del cambio di fornitore (switching) da’ un vantaggio all’incumbent rispetto alla media dei ‘nuovi entrati’ (IM) e ai costi marginali? (IL) • Costo della ricerca (search) consente una maggiore dispersione dei prezzi (HL) e prezzi in media al di sopra dei costi marginali (ML). • Per il consumatore ML e’ il vantaggio che deriva da una ricerca approfondita (rispetto ad una scelta casuale) Dinamica dei prezzi: risultati UK Sulla base di Giulietti et al. 2007: • Diversa dinamica dopo la rimozione dei controlli sui prezzi (2002) • Ma questo avviene anche in corripondenza di un aumento dei prezzi degli input a livello internazionale • Nel periodo considerato c’e’ stato un aumento della concentrazione nel mercato con riduzione del numero di fornitori attivi nel mercato (da circa 20 a 6, tutti ex-incumbent) Dinamica dei prezzi: risultati UK Dopo la rimozione dei controlli sui prezzi: • Lo stato di ‘incumbent’ offre ancora opportunita’ di mantenere posizioni di rendita a danno del consumatore • I ‘nuovi entrati’ fanno politiche che preservano la dispersione dei prezzi • Le aziende reagiscono piu’ rapidamente agli shock per ripristinare la situazione di equilibrio IL (Incumbent - Lowest) Average RANDOM gain Oct-06 Jun-06 Feb-06 Oct-05 Jun-05 Feb-05 Oct-04 Jun-04 Feb-04 Oct-03 Jun-03 Feb-03 Oct-02 Jun-02 Feb-02 Oct-01 Jun-01 Feb-01 Oct-00 Jun-00 Feb-00 Oct-99 Jun-99 Feb-99 Percentage Vantaggio dell’ incumbent 35 30 25 20 15 10 5 0 HIGH USERS (4950) LOW USERS (1650) Oct-06 Jun-06 Feb-06 Oct-05 Jun-05 Feb-05 Oct-04 Jun-04 Feb-04 Oct-03 Jun-03 Feb-03 Oct-02 Jun-02 Feb-02 Oct-01 Jun-01 Feb-01 Oct-00 Jun-00 Feb-00 Oct-99 Jun-99 Feb-99 Percentage Lotta tra titani? Incumbent Vs BG 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 HIGH USERS (4950) LOW USERS (1650) Oct-06 Jun-06 Feb-06 Oct-05 Jun-05 Feb-05 Oct-04 Jun-04 Feb-04 Oct-03 Jun-03 Feb-03 Oct-02 Jun-02 Feb-02 Oct-01 Jun-01 Feb-01 Oct-00 Jun-00 Feb-00 Oct-99 Jun-99 Feb-99 Percentage Dispersione dei prezzi (nuovi entrati) 40 35 30 25 20 15 10 Dinamica dei prezzi: risultati UK • La posizione di azienda piu’ costosa e piu’ conveniente varia nel tempo, percio’ e’ necessario continuare a cercare l’offerta piu’ conveniente • Anche se il livello dei prezzi e’ diminuito nel tempo questo livello si e’ matnenuto ben al si sopra di quello dei prezzi all’ingrosso • Ofgem, 2007, nega che questo sia avvenuto dopo il 2003, ma in presenza di strategie di acquisto appropriate (problema di limitata trasparenza) • Divergenza dei prezzi nel periodo di costi bassi (pre-NETA o trasmissione asimmetrica dei prezzi?) Dinamica dei prezzi East Midlands: Direct Debit, High Consum ption (4950) 600 550 500 450 400 350 300 250 Br it ish Gas Power gen London ( EDF) Npower Scot t ish and Sout her n Scot t ish Power Innovazione di prodotto Esempi di nuovi ‘prodotti’ introdotti a seguito della liberalizzazione del mercato: • Tariffe on-line • Dual fuel • Tariffe verdi • ‘Contratti’ • Nuovi metodi di pagamento • Nuove tecnologie per la misurazione del consumo (Real time pricing) Accesso all’informazione • Ruolo di internet e dei servizi di confronto dei prezzi • Vendite porta a porta / telemarketing – hanno creato problemi ai consumatori • Limiti nella capacita’ di elaborare l’informazione (Waddams e Wilson, 2007) • Pericolo di favorire situazioni di ‘collusione’ a causa della richiesta di rendere pubbliche le tariffe Qualita’ del servizio • Numero di reclami: – – – – vendite porta a porta bollette non calcolate correttamente problemi di gestione dei contatori frequenza lettura contatori • Creazione di organi di tutela e risoluzione contenziosi: Ombudsman • Consulenza ai consumatori sull’uso efficiente dell’energia? Consumatori ‘vulnerabili’ • Pericolo di modifiche delle tariffe per attrarre clienti piu’ profittevoli • Politiche di vendita meno attive da parte dei nuovi entrati nei confronti di questi clienti • Tariffe che non riflettono i costi consentono di introdurre sussidi a favore di chi ha reddito basso • Minore consapevolezza del processo e delle opportunita’ disponibili • Capacita’ effettiva di confrontare le diverse tariffe ed effetto in presenza di debiti Consumatori ‘vulnerabili’ • Armstrong e Vickers (2001) e’ importante controllare il livello assoluto dei prezzi piuttosto che i prezzi relativi (dati prezzi ala-Ramsey prima della liberalizzazione) • Impatto dell’aumento dei prezzi mondiali sulle famiglie a basso reddito dipende dal grado di concorrenza che si stabilisce nel mercato Consumatori ‘vulnerabili’ • UK: – Eliminazione del ‘canone fisso’ – Tariffe meno concorrenziali per i clienti con ‘contatori prepagati’ (Salies e Waddams, 2004) – Pressione informale del regolatore, organizzazioni di consumatori e organi di informazione (Giulietti e Waddams, 2005) • Svezia: – variabilita’ nello switching: proporzione di consumatori ‘attivi’ maggiore nelle zone urbane e tra le famiglie con consumo piu’ elevato (indagine TEMO) Conclusioni (1): offerta • Importanza della struttura verticale del mercato • Accesso al mercato all’ingrosso • Ruolo degli shocks nei mercati internazionali • Struttura del mercato al dettaglio a livello nazionale e locale • Monitoraggio della dinamica dei prezzi in relazione ai costi Conclusioni (2): domanda • Educazione e informazione dei consumatori • Chiarezza e facilita’ di confronto delle offerte alternative • Monitoraggio dello switching e percezioni dei consumatori • Monitoraggio del grado di soddisfazione dei consumatori • Tutela dei consumatori vulnerabili attraverso istituzioni (regolatori etc.) e obblighi delle aziende