Leila e Ulisse_Copia di 28x28 - AC
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di bello e di grande. sposi, tutte con il desiderio nel cuore che dal loro amore possa nascere qualcosa Così Lelia e Ulisse sono diventati un modello e un esempio per altre coppie di UNA FAMIGLIA GUIDATA DAL VANGELO crescere come veri uomini e vere donne. nuova cultura che voleva buttare in terra i valori, attraverso i quali si può davvero andassero, contrastando un regime politico autoritario e retorico, ma anche una controcorrente, Lelia e Ulisse, pur di andare dove era giusto e vero che i loro giorni, hanno portato il sorriso e la voglia di vivere. Hanno navigato anche Ulisse Amendolagine Lelia Cossidente pronunciate secoli prima hanno sempre guidato le loro scelte, hanno reso sereni incurabile, i “tempi moderni” e le difficoltà dell’educazione. Le parole di Gesù, improvvisa, la perdita del lavoro, la svendita dei regali di nozze, la malattia Vangelo. Insieme hanno navigato in acque difficili, affrontato la povertà Nella costruzione della loro famiglia hanno seguito la road map offerta dal cinque figli. oltre. Si sono incontrati, amati, hanno donato loro stessi generando ed educando Dall’incontro di due vite può nascere un grande amore, Lelia e Ulisse sono andati PREGHIERA AL SIGNORE PER INTERCESSIONE DI LELIA E ULISSE PER CHIEDERE LE GRAZIE PER LA PROPRIA E PER ALTRE FAMIGLIE PARROCCHIA SANTA TERESA D’AVILA Corso d’Italia 37 - 00198 ROMA tel. 06-87.42.05.68 - tel. 06-87.42.05.69 POSTULAZIONE PER LA CAUSA DI BEATIFICAZIONE E CANONIZZAZIONE Corso d’Italia 38 – 00198 Roma. tel. 06.8544.3243 – 06.854.431 VICARIATO DI ROMA CENTRO PER LA PASTORALE FAMILIARE Piazza Giovanni Paolo II, 6 00184 Roma Tel. 06.6988.6211 www.vicariatusurbis.org/amendolagine O Dio, tu hai voluto l’uomo e la donna uniti per sempre con il sacramento del matrimonio, segno del tuo amore per l’umanità, per l’intercessione di Lelia e Ulisse, sposi e genitori secondo il tuo cuore, concedi che nelle nostre famiglie regni la serenità, l’armonia e l’amore. In nome di Gesù ti chiediamo la grazia che tanto desideriamo. Amen LELIA E ULISSE SONO STATI DICHIARATI SERVI DI DIO Il 18 giugno 2004 alle ore 12,00 presso il Vicariato di Roma, Sua Eminenza il Cardinale Camillo Ruini (all’epoca Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma) ha presieduto la sessione di apertura della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Lelia Cossidente e Ulisse Amendolagine. Il 24 maggio 2011 alle ore 12,00, sempre presso il Vicariato di Roma, mons. Gianfranco Bella, Presidente del Tribunale Ordinario del Vicariato ha chiuso la fase diocesana della Causa. La causa prosegue il suo percorso, ora gli atti si trovano presso la Congregazione per le Cause dei Santi. LE NOZZE, I FIGLI E UNA FAMIGLIA GUIDATA DAL VANGELO IL LORO INCONTRO: DUE VITE DIVERSE SI UNISCONO Lelia Cossidente e Ulisse Amendolagine si sono sposati, dopo un breve fidanzamento, all’età di 37 anni, precursori di quel che avviene oggi, dove l’unione stabile delle coppie si consolida sempre più tardi. Avevano già vissuto ciascuno una propria vita, inseriti nella società dell’epoca come uomo e donna moderni che non si usava ancora definire “single” in quanto al termine non era stato dato il significato attuale. Vivevano in casa, come era costume allora, lui con i genitori, lei con la madre vedova. Inseriti nel mondo del lavoro, Ulisse impiegato al Ministero dell’Interno, Lelia bibliotecaria al Magistero di Roma pur godendo di un misurato benessere e di un’adeguata libertà sentirono nello stesso periodo ma separatamente, il desiderio di “metter su famiglia” spinti da un uguale bisogno di soddisfare quello scambio di donazione di sé per cui erano stati creati. L’AMORE TRABOCCA: LA FECONDITÀ Ai bambini, Leonardo, Giuseppe, Roberto, Francesco e Teresa sono stati dai nomi che ricordavano l’esistenza esemplare dei santi a cui vennero affidati e quindi auspicata per il loro futuro. Un impegno gravoso anche allora, quando l’educazione dei giovani richiedeva, come richiede ancora, attenzione e dedizione per far rispettare gli insegnamenti che avvicinando a Dio, esaltano quei valori di cui tanto si parla e poco si rispettano. La loro educazione contestava il disprezzo del corpo umano, considerato da alcuni una cosa “usa e getta” o l’esaltazione del piacere terreno che, come uno spray, colpisce e lascia intorpiditi. Il desiderio di amore verso il prossimo che ha permeato la vita dei genitori si è realizzato anche nella vocazione di due figli che, diventando sacerdoti, hanno continuato a diffondere quei principi cristiani appresi insieme ai giochi. Una famiglia eccezionalmente devota, quella degli Amendolagine, che il riconoscimento della Chiesa vorrebbe portare agli onori della santità come modello di vita comune, resa unica dai comportamenti eccelsi osservati anche nella semplicità delle azioni di ogni giorno. I loro meriti esposti con la modestia dei comportamenti, vissuta nell’onestà e nell’intensità dei sentimenti, li ha portati a diventare un esempio di virtù comuni e nello stesso tempo di altissimo valore spirituale capaci di stimolare emulazione in chi li ha conosciuti e fiducia in chi li prega. Lelia e Ulisse non si conoscevano. Il matrimonio “combinato” come si usava a quel tempo, era il 1930, li ha fatti incontrare per volontà dei reciproci genitori. Un incontro che oggi potrebbe essere descritto in un racconto pieno di romantica suspense e di sano umorismo che li ha visti poi coinvolti nell’amore sincero e partecipe della vita coniugale. Il loro passato di giovani cattolici inseriti nelle usanze dell’epoca, li ha arricchiti di esperienze messe poi a disposizione della famiglia e di chiunque ne abbia avuto bisogno. Durante la vita matrimoniale, ricca di figli – cinque – di spirituali soddisfazioni ma anche di dolorosi problemi affrontati con la fiducia nella fede, Lelia e Ulisse hanno saputo trasformare gli insegnamenti del Vangelo in azioni reali che li avvicinavano sempre di più a quella perfezione di vita voluta da Dio. LA CHIESA PARROCCHIALE E LA VITA DI PREGHIERA Parrocchia di Santa Teresa d’Avila a Corso d’Italia, qui Lelia e Ulisse si sono uniti in matrimonio e si recavano alle Sacre Funzioni. All’altare Maggiore dedicato a Santa Teresa d’Avila della quale erano devoti e dove si svolgevano le cerimonie principali, preferivano gli altari laterali più modesti, dedicati alla devozione personale dei Santi. L’altare preferito da Lelia è quello della Madonna, a sinistra dell’altare maggiore. Si inginocchia sulla balaustra per insegnare ai figli la devozione e la fiducia in Dio. Quello di san Giovanni della Croce accoglie Ulisse per una breve preghiera mentre si rivolge, a volte soltanto con uno sguardo implorante o pietoso, alla grande Croce appoggiata di fianco alla porta che conduce agli uffici parrocchiali. Una particolare devozione al Santo Bambino di Praga, che aveva un altare laterale nella chiesa. Non mancavano mai di fermarsi davanti all’altare di Santa Teresina, come confidenzialmente chiamavano Santa Teresa di Gesù Bambino. Oggi la loro parrocchia ospita il loro sepolcro. Persone, coppie e intere famiglie possono rivolgersi a loro per chiedere a Dio le grazie necessarie per condurre la vita nella salute, nella serenità e nella concordia.