Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
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Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
Ultimi sviluppi critici sulla narrativa tabucchiana Flavia Brizio-Skov Il numero speciale di Spunti e Ricerche (Bruno Ferraro e Nicole Prunster, eds. Antonio Tabacchi: a Collection of Essays. Spunti e Ricerche 12 [1996-97]: 3225) costituisce la prima collezione in inglese di saggi critici sulle maggiori opere narrative di Antonio Tabucchi. L'antologia, attraverso in essa contenuti, offre una visione ampia, popolano principali tematiche che tore toscano. stato messo il ma allo stesso in circolazione in precisa, delle complesso universo narrativo dello volume deve essere accolto con plauso per Il quindici studi i tempo un momento ideale: il essendo ormai dotte in inglese quasi tutte le opere dello scrittore (pubblicate da tions), rosi essendo cresciuta premi italiani ed la esteri, fama intemazionale ed anche di La sceno Monteiro. curatori. il È opportuno Bruno Ferraro al lettore di pubblico che di critica testa perduta di non solo e Nicole Prunster, ai quali di Direc- nume- ai Dama- quindi sottolineare l'ottimo lavoro fatto dai due 'tempismo' dell'uscita del volume, ad ampio respiro che sarà state tra- New Tabucchi grazie ai successi sia di dei suoi romanzi e del suo recentissimo lavoro. scrit- fatto di essere ma anche grande aiuto allo specialista lingua inglese che si si deve attribuire uno studio special modo, la brillante idea di e, in avvicinerà per la prima volta alle opere di Tabucchi. Il volume si apre con un saggio introduttivo di Bruno Ferraro ("Antonio Tabucchi's Actors, Characters and Ghosts") che passa in rassegna Vopus di Tabucchi, critici le tematiche e lo stile della sua narrativa, intercalando commenti a brani di interviste fatte allo scrittore, e conclude con accenni nuto dei saggi che seguono. Dopo al conte- l'articolo di Ferraro, la raccolta presenta quattro sezioni, intitolate rispettivamente: "Narrativa e società", "Tempo, cordi e sogni", "Immagini e paesaggi", "Il viaggio e la 'quest'", "Storia e ri- let- teratura: Sostiene Pereira". Nella prima sezione ("Narrativa e società"), Giorgio Bertone ("Notes for a Reconnaissance of Tabucchi's Works") esamina "Lettera da Casablanca" (da tempi verbali, il // le tecniche narrative di gioco del rovescio). Partendo dallo studio dei critico fa notare come questo alternarsi modale renda il lettore. Questa racconto simultaneamente presente e passato agli occhi del mescolanza infrange le tradizionali categorie temporali, contraendo e raccor- QUADERNÌ ditaliamstica Voi. XVIH. No. 1 . Primavera 1997 Flavia Brizio-Skov 94 ciando tempo lungo un il tessuto narrativo che diventa un collage di fram- menti, di ricordi, di peregrinazioni, di oggetti, di vecchie foto, di immagini di film. tempo tabucchiano Il come desideri perduti, tempo è per Bertone un come emergono dal passato individuale dei protagonisti e che sibilità che il interiore di ricordi visti desideri di altre storie, di altre vite che affiorano dalle numerose pos- caso ha loro offerto o negato. Le vite di molti personaggi ta- bucchiani sono tessute quindi intomo a un ricordo, un gesto, un oggetto, un dettaglio e, nonostante la realtà del mondo fenomenico appartengono all'immaginario e non al reale. hanno un io diviso, frammentato, che si fumo di sigaretta che si protagonisti di queste storie definisce nella pluralità, nella crisi, neir incertezza, nel rimorso e non nell'unità. di I in cui si attuano, "Come nuvole o elaborati dipanano nell'aria e poi spariscono", i cirri "plot" di Tabucchi, secondo Bertone, sembrano svanire per poi ricuperare consistenza quando il "piccolo equivoco" riacquista tutto a un tratto la sua preminenza, sua chiarezza e la sua centralità nella trama narrativa. Tabucchi passato, bensì "mortifica" presente. Infatti, mentre non fa la rivi- suoi protago- vere il nisti sono immersi nell'oggi, l'autore trasforma continuamente con abile tec- il i nica narrativa, questo presente in passato sotto gli occhi dei personaggi e dei lettori. Il punto assomiglia però alla linea di incontro tra presente e passato dell'orizzonte che, ricerca del punto come dove la ricerca di Spino {Il filo dell orizzonte), diventa la infanzia, ricordi e esperienza minano: un luogo irraggiungibile. L'inconscio, ovvero naggi tabucchiani è la intersecano e si si illu- coscienza dei perso- la vera anima della narrazione, l'ordine temporale e spa- ziale tradizionali lasciano il posto caso e alla probabilità che governano al questa narrativa. Remo Bodei ("The Geometry of Equality: Antonio Tabucchi and the Civil Dimension") sviluppa invece l'aspetto esistenzialista della narrativa tabucchiana, osservando che, anche nei romanzi come Sostiene Pereira o Piazza d'Italia, nei quali si agita un innegabile spirito anarchico che simpatizza per coloro che si ribellano contro chi detiene protagonisti trasforma il Il mente connesso a altri fattori, il potere, la crisi di coscienza dei tanti elementi comuni alla vita di politico è qualcosa di importante, ciascuna persona. cose, il uno dei politico in caso, l'equivoco, i quali morti, i i ricordi, l'infanzia, ma il sempre indelebil- lato nascosto delle fantasmi. Nella seconda parte della raccolta, intitolata "Tempo, ricordi e sogni", Inge Lanslots ("Tabucchi's Waiting Rooms") studia T'attesa', ovvero il tempo passato dai protagonisti tabucchiani ad aspettare gli eventi e la tensione creata da questa questa si attesa, concettualizzando la struttura dell'attesa, la studiosa mette in luce il tempo temporale entro la quale sviluppa. Basandosi sullo schema di Wittgenstein sulle categorie due aspetti del funzionale, di solito notturno, concepito 'tempo come interstiziale': locus propizio alle rivelazioni, e la 'pausa' creata dalla 'quest' del protagonista nel suo no verso l'incontro risolutivo, nel caso di cammi- Requiem, ad esempio, quello con 95 Ultimi sviluppi critici sulla narrativa tabucchiana r 'ospite'. Poiché i personaggi che devono incontrare sono introvabili o non è altro che una 'resurrezione' del si morti, l'aspettativa per l'evento futuro passato. 'non-tempo' e Il la 'non-fme' sono sinonimi che additano passiva dell'attesa nella narrativa tabucchiana, dal 'movimento al rallentatore', il la natura cui ritmo è caratterizzato da un dinamismo passivo che crea uno spazio ideale nel quale prospera un narrare senza fine. Laura Lepschy invece ("The Role of Memory Antonio Tabucchi's in Piccoli equivoci senza importanza'') nota che quello labucchiano è sovente una sorta di tempo circolare nel quale tornare poi al presente e così via, La studiosa fornisce come crei un'atmosfera ma supremazia. vari racconti, di si passa dal presente nel quale esempi di ricordi i come la passato per al hanno sempre memoria ambiguità e di mistero attorno la operi nei ai perso- naggi. Con grande accuratezza critica Nives Trentini ("Towards a Study of Dream in Antonio Tabucchi") compie uno studio molto approfondito del sogno in Tabucchi, affermando che persino nei romanzi più ancorati al reale sogno è sempre un elemento deteressendo un luogo dove reale dei personaggi, caratterizzazione minante per la si incontrano e si mescolano. In Piazza vero falso e e irreale, veglia e sonno, quali Piazza d'Italia e Sostiene Pereira, D'Italia sogno, pur non avendo una posizione predominante il romanzi, il si manifesta in due aspetti: come proiezione come in altri o come in- del desiderio cubo, premonizione o anticipazione del futuro. Attraverso un'analisi dettagliata di Piazza la studiosa conclude che il sogno a volte diventa riproduzione di un desiderio che nella storia'. La si attua nella scrittura come nel caso delle varie 'storie Trentini passa poi all'esame di Requiem, da un macro-sogno contenente diversi micro-sogni, ovvero tagonista con gono reale. i il considerato lei monologhi del pro- personaggi-fantasma; piccoli sogni questi che però avven- all'interno di Tra i tutte le caratteristiche del uno scenario che sembra avere realismo delle descrizioni e l'irrealtà dei personaggi il sogno in finisce perciò coll'arricchire la realtà, giacché analizza, corregge, Requiem spiega una parte del vissuto rimasta bloccata, incompleta. Il sogno finisce con l'implementare la memoria e riordinare attraverso connessioni apparentemente illogiche le sofferenze dell'esistenza, rimarginando le disarmonie del vissuto. Nel terzo segmento, "Immagini e paesaggi", Tiziana Arvigo ("From Notturno indiano to II filo dell' orizzonte: 'landscape of absence' and 'landscape of disappearance' ") esamina lo "sguardo" nella narrativa tabucchiana, tro- vando somiglianze La tra questo sguardo e quello de // libro dell'inquietudine. studiosa sostiene che lo sguardo tabucchiano è capace di dirigersi verso "una vita estema e reale che si svolge estranea a inventata", creando così due paesaggi che si lui [...] e una intersecano e vita interiore e si confondono, come avviene anche a Bernardo Soares, l'eteronimo di Pessoa. Con la differenza che in Tabucchi il paesaggio interiore non nasce dall'immaginazione Flavia Brizio-Skov 96 come dei personaggi suntuoso di trovare dal passato, dal desiderio un po' pre- nesso che unisce le cose". Lo scenario interiore ed Notturno Indiano, ad esempio, caratterizzato esteriore del protagonista di dall'invisibilità del ma in Pessoa, "il paesaggio geografico. L'India è un paese fantasmagorico, nascosto, notturno, sembra emergere da un sogno, è una sorta di paese misterioso, Remo che fa da controcanto mistero della ricerca del protagonista. al Ceserani ("The Art of Fixing Shadows and Writing with Light"), dopo una lunga carrellata sul significato della fotografia che spazia da Fredric Jameson a Walter Benjamin, da Mario Praz a Françoise Gilot, una volta constatata l'importanza si che la fotografia ha in quasi tutti concentra sulla funzione che essa assume ne i romanzi tabucchiani, filo dell'orizzonte. II Questo è per Ceserani un romanzo con da decodificare. personaggi stessi interpretano film, fotografie, affreschi, I fotografie e scritte da decifrare, geroglifici monumenti, misteriosi messaggi e pagine di libri aperti per caso. testo è una sorta di 'decifrazione' continua. Nel romanzo la fotografia fa che la ricerca dell'identità del ragazzo morto venga sostituita dalla ricerca scritte su Il sì del significato della vita del protagonista. ultima analisi al dramma della Spino "legge" nella foto del gio- dramma della sua identità divisa e in condizione umana in generale; la foto non vane ucciso quesiti che appartengono al un offre nessuna soluzione, bensì offre un doppio, protagonista penetra grazie all'obiettivo. Tuttavia, il altro spazio nel quale il mistero, racchiuso negli occhi del ragazzo fotografato da bambino, rimane insondabile; è impossibile penetrare la sua realtà, così come romanzo alla fine del lancia, prima di avanzare nel buio, resta impenetrabile il sorriso che Spino al lettore. Giovanni Palmieri ("Antonio Tabucchi's Iconic Temptations") afferma che la pittura e in generale la natura visiva delle immagini verbali hanno un'importanza decisiva nella narrativa tabucchiana. Notturno indiano è sospeso tra la tenebra del mistero dell'esistenza e la luce della ragione che vuole penetrare quelle tenebre senza però riuscirvi. di luce e d'ombra che porta avanti il numerosi riferimenti pittorici che hanno funzioni diverse. Il È l'opposizione tra immagini significato e l'atmosfera del abbondano riferimento pittorico a romanzo. I nella narrativa tabucchiana Mantegna serve a stabilire il punto di vista del protagonista, a spiegare qualcosa che senza l'aiuto della connotazione iconica sarebbe altrimenti difficile nas" di Velasquez invece esemplifica un modo do, osservandolo dal rovescio. Il dettaglio, che da comunicare. "Las Meni- particolare di guardare il il mon- Copista de "Le tentazioni di Sant'Antonio" di Bosch riproduce in dimensioni ingigantite, acquista un significato del tutto indipendente dal contesto dal quale è tratto, così come la foto mostrata dalla giornalista al protagonista di Notturno Indiano, nella sua qualità di 'morceau choisi\ diventa anch'essa Il frammento stessa; infatti ficato, si il trasforma in una lettore un dettaglio staccato dal sorta di 'mise en non può mai essere sicuro poiché questo apre il di tutto. abyme^ della narrazione averne afferrato testo a molteplici interpretazioni. il signi- 97 Ultimi sviluppi critici sulla narrativa tabucchiana Nella penultima parte del libro, intitolata viaggio e la 'quest'", "Il Botta ("Antonio Tabucchi's Requiem: Mourning Modernism") con eleganza che contraddistingue il protagonista di superficie Requiem suoi saggi, sostiene, rifacendosi a Freud, che i nel corso del suo sogno elabora il lutto e porta alla senso di perdita, sino a liberare l'inconscio dal dolore e a rag- il modo una giungere in questo sorta di tranquillità. L'io-protagonista all'inizio di questa rivisitazione si trova in uno stato allucinatorio, psicotico, giacché ogni singolo ricordo o evento passato deve essere rivissuto da presente. Costui, per potersi liberare dal dolore e allo stesso derio della presenza dei morti, deve incontrare costoro rivolgendogli vecchie Il domande secondo lutto si elabora, incorporando nell'ego la il come fosse dal desi- fossero vivi, un tempo. Botta (e secondo Freud e Melarne Klein) gli oggetti vari personaggi e i come lui tempo e frequentando gli stessi luoghi di ri- perduti del desiderio e ri-intemalizzando gli Dopo che 'oggetti positivi' nel proprio inconscio. trato Anna la solita padre, costui portato tranquillità, non solo ai morti, si protagonista ha incon- il sente sollevato: la sua orazione ha ma anche a lui stesso. Questo si compie grazie a dei processi di 'introiezione', a una sorta di 'digestione dei morti' che si attua attraverso numerosi piatti tipici della cucina portoghese: il cibo consumato dai personaggi diventa il viaticum, il veicolo di scambio tra vivi e morti. Inoltre, il processo di liberazione dal lutto non avviene tramite le La lacrime, bensì tramite una sudorazione insolita e incontenibile. conclude affermando che l'elaborazione del Freud che la il lutto in modernismo. Partendo dal pensiero di a Bosch come l' io-protagonista sta a Freud, In quest'ottica la letteratura diventa Tabucchi riesce a offrire il come Tabucchi una forma sia Vattimo sul postmoderno, Botta poi traccia un intricato parallelismo nel quale risulta che sta studiosa Requiem include Copista il sta a Pessoa. di terapia grazie alla quale suo viaticum postmoderno a Pessoa, al Portogallo e ai suoi angeli neri. Luigi Surdich ('The Constant Search for Oneself) trova che Notturno indiano. sul Il filo tema dell'orizzonte e chiana però non segue scenza, ma conduce i modeUi i i letterari il lettore la relazione tra Le coincidenze modo i si di in bilico tra il roman- dubbio e della vita dei personaggi sono sorprendenti e inquiesi rivela poi ingannevole, in rimangono inspiegabili, condannando i non-identità. L'immagine del filo dell'oriz- nessi tra cose e eventi protagonisti all'instabilità e alla zonte che una sorta verità. In questi tre vivendo quello che a tutta prima sembra decifrabile questo 'quest' tabuc- a confrontarsi con ciò che è enig- enigma e zi l'io narrante fa congetture e supposizioni, l'ipotesi. La convenzionali, non porta alla cono- protagonisti vittime di eventi incontrollabili. Questa personaggi e matico e a ponderare tanti, sorta di trilogia basata alla ri-conoscenza, e l'avventura si D"asforma in disavventura, essendo ricerca Requiem formano una della ricerca dell'identità e a volte della morte. sposta con chi guarda è il correlativo oggettivo di romanzi, in questa linea mobile viene esemplificata non tanto tutti la e tre questi mancanza di Flavia Brizio-Skov 98 un punto di arrivo, ma fatto il che questo punto è un obiettivo perenne, irraggiungibile e inconoscibile. Nell'ultima sezione, "Storia e letteratura: Sostiene Pereira", Manuela Bertone ("Paths to Testimony in Sostiene Pereira") fa uno splendido studio Sostiene Pereira, dipanando un discorso critico che parte dal sottotitolo: di "Una testimonianza". Nella sua testimonianza Pereira propone una versione per- sonale dei mone, fatti che potrebbe essere confutata da quella di qualche altro testiuna quantità di cose, se esistesse. Costui è infatti insicuro, titubante su giacché afferma che non ad risce passare volta sembra aderire fa sa, non vuole parlare altro, ecc. Tuttavia, il il di questo, non ricorda, prefe- depositario della testimonianza a sua più possibile alla versione del vecchio giornalista: non domande, non solleva obiezioni, non confuta, ecc. Questo misterioso inter- locutore che "sostiene" quello che Pereira dice sembrerebbe non far parte dell'ambiente giudiziario, la testimonianza del giornalista parrebbe piuttosto offerta ad un sibile e, analista, il quale la registra nella maniera più distaccata pos- per far ciò, ricorre a quel "sostiene" che garantisce l'integrità degli eventi e ne impedisce la contaminazione. sentata da Pereira diventa È grazie a costui che la storia pre- una 'testimonianza', infatti si assume la una specie di cir- è lui che responsabilità di registrarla e di Q-asmetterla, instaurando La Bertone colarità fra chi fa la confessione e chi la riceve. definisce l'opera- zione di Tabucchi "etica", nel senso che lo scrittore ha adottato i valori della "letteratura della testimonianza" in opposizione a quella dello "svago". letteratura romanzo verità La che diventa "arte dell'ascoltare per raccontare" è associata nel alla responsabilità che la letteratura che per Tabucchi vuol dire ricercare derare l'enigma dell'esistenza, gli non avere reticenze stì-ani ha la di dire e tt-asmettere la verità; connessione tra le cose, casi della vita e allo stesso pon- tempo di fronte agli aspetti orrendi della Storia e del nostro non manipolare vivere. Trasmettere la verità equivale a i fatti in modo da dipingere una realtà che appaia assoluta. In ultima analisi la storia di Pereira narra di una dinamica e memoria attiva; involontaria, passiva e silenziosa che diventa positiva, una memoria che smette di proiettarsi nel passato e si una memoria che, nel denunciare l'assassinio di Monteiro, "materializza" la memoria della Signora Delgado e di ttitte le voci degli intellettuali-letterati dissidenti contenute nel libro, da Thomas Mann a proietta invece nel futtiro; Lorca, da Mauriac a Bernanos. Monica Jansen ("What about Pereira? Can He Be Trusted?") con agilità da ginnasta olimpionico e una batteria di idee da spettacolo pirotecnico ha scritto un saggio ammirevole, ben equilibrato tt-a scientificità e creatività. critica Immaginando che sato un giorno il misterioso personaggio Pereira di T.S. Eliot abbia bus- alla porta di Tabucchi in cerca di un autore, e che tale perso- naggio abbia poi fatto venire in mente allo portoghese che era stato costretto articolo contro il regime scrittore toscano all'esilio parigino salazarista, la un giornalista per aver pubblicato un Jansen sostiene che Pereira ha trovato 99 Ultimi sviluppi critici suHa narrativa tabucchiana finalmente qualcuno dal quale Tabucchi ha prestato la il tra autore e personaggio, per mezzo del quale modo diventa un diventa un filtro tra sorta di contratto ottengono diversi risultati: il per tenere l'autore al di fuori della confessione e l'onniscienza del narratore e la personalità del prota- Insomma Tabucchi gonista. si personaggio. In al romanzo sancisce una "sostiene Pereira" del questa luce "refrain quale confessarsi, giacché farsi ascoltare e al sua imnìaginazione di scrittore storia indiretta', narrata in diviene "recorder della testimonianza, di 'una il maniera da impedirgli qualsiasi interferenza. La studiosa fa poi un'analisi dettagliata delle differenze tra romanzo e versione cinematografica di Sostiene Pereira, sottolineando aspetti che vanno dall'uso del "refrain ti alla rappresentazione della dittatura, dalla trasposizione di even- all'uso della voce fuori Jansen la campo, ecc. Il trasformazione di Pereira da tema centrale del romanzo uomo è per la che vive nel passato a persona una maturazione esistenziale che lo porta a cambiare il cosa che avviene anche nel film, ma con enfasi diversa. Passando poi al discorso della confederazione delle anime, la Jansen paragona il senso di colpa di Pereira all'ansia del protagonista ài Reproiettata nel futuro, suo modo di agire sociale e politico, quiem, notando con acume che però a quest'ultimo, invece dei "médicins- philosophes\ vengono tasmi. A in aiuto Freud, Pereira d'altro canto basta il Pessoa con confederazione delle anime per aiutarlo a risolvere Per lui le due cose, incompatibili all'inizio della l'assassinio di Monteiro, di esistere stere in anche rose nel romanzo. Attraverso la fan- la scissione tra arte e vita. sua cessano, dopo storia, tra arte e vita, letteratura grazie alle discussioni letterarie, così esempi gli i sua teoria sulla antagonisticamente e cominciano a coesi- una costellazione organica. La comunione politica viene raggiunta suoi eteronimi e i Dottor Cardoso e di e nume- Bernanos, Mauriac, Maritain, comprende che la vita e l'arte diventano politica se il contesto storico in cui interagiscono non è una democrazia, ma una dittatura. Tralascio di parlare del mio articolo {""Sostiene Pereira: The Crisis of the Ribeiro e altri Intellectual Pereira between History and Literature") per ovvie ragioni; tuttavia vorrei dire che esso offre un'interpretazione del personaggio Pereira ancora diversa da quelle precedenti, inserendosi a metà strada tra Bertone e quello della Jansen. La mia analisi crisi di Pereira e dimostra come si il discorso della concentra soprattutto sulla la perdita di certezze dell'intellettuale si situi nello scontro tra Storia e Letteratura, tra realtà e culttira. clude con una breve nota di André Sempoux ("A Note Il volume si con- on the Phrase 'sostiene Pereira'") sui possibili significati della frase ripetuta ossessivamente da Pereira, con una bibliografia delle opere da una bibliografia nota sui critici e Sarebbe i i Tabucchi pubblicate critica di saggi inglesi e italiani, in inglese, seguita e infme con una breve curatori del libro. difficile trovare delle di tutti quanti di pecche al volume, essendo saggi molto elevato. Forse, volendo il livello critico proprio cavillare, dovrei confessare che da studiosa di Tabucchi avrei desiderato vedere rappresentati Flavia Brizio-Skov 100 nella raccolta Piccolo Naviglio, Sogni di Sogni, Gli ultimi tre giorni di Pes- soa e altre opere un primo studio meno conosciute dello scrittore, anche se dovrebbe, critico in inglese opere e delle tematiche fondamentali di uno gere che il libro fatto dai traduttori il occuparsi delle se non fosse per aggiun- la splendida cui merito va all'accurato e difficile lavoro (David Fairservice, Walter Musolino, John Gatt-Rutter, Mima Cicloni, Felix Siddell, Isabel Mou- accompagna un editing meticoloso. Infatti non capita mani un testo così limpidamente immune da errori. spes- Gerardo Papalia, Antonio Pagliaro, tinho), al quale si mi rendo conto che infatti fa, scrittore. Infine, vorrei non sarebbe così apprezzabile resa in inglese dei saggi tradotti, so di avere tra le come University of Tennessee, Knoxville