Relazione visita guidata alla Cartiera Burgo di Mantova

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Relazione visita guidata alla Cartiera Burgo di Mantova
VISITA GUIDATA ALLA CARTIERA BURGO
CLASSI: seconde I.T.C. a.s. 2010/2011
Prof.ssa Mazza Ivana
CARTIERA BURGO
Indirizzo : Via Poggio Reale, 9 - Mantova (MN)
Tipologia generale: architettura industriale e produttiva
Tipologia specifica: cartiera
Epoca di costruzione : 1963
Autore : Nervi Pier Luigi
Uso attuale: intero bene: attività produttiva industriale
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OBIETTIVO: far conoscere ai giovani la cultura del riciclaggio.
L’Europa è molto attenta al riciclaggio e alla deforestazione in
quanto ha raggiunto un equilibrio tra il taglio degli alberi e il loro
ripristino. Ad esempio i popoli della Svezia e della Norvegia
quando tagliano un albero ne ripiantano due, mentre in altre
aree come in Amazzonia e in Indonesia c’è un taglio
indiscriminato degli alberi.
CICLO DI TRASFORMAZIONE O RICICLO DELLA CARTA
Lo stabilimento di Mantova utilizza il 100% di carta riciclata che proviene dalla
raccolta differenziata e dagli invenduti delle edicole per produrre carta per i
quotidiani nazionali: Repubblica – Sole 24 ore – Corriere della sera –
Gazzetta dello sport – ecc…
Le persone al supermercato comprano decine di prodotti imballati in scatole
di cartone e cartoncino, ma il 90% è materiale riciclato e gli acquirenti non se
ne rendono conto.
In ogni ambiente (casa, scuola, ufficio …) si dovrebbe fare la raccolta della
carta, in quanto le persone sono il primo anello della catena del ciclo del
riciclo.
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COSA METTERE NEL CASSONETTO della CARTA?
SI
•
GIORNALI E RIVISTE
•
VECCHI QUADERNI
•
OPUSCOLI
•
SACCHETTI DI CARTA
•
FOTOCOPIE E MODULI
•
PACCHI, PACCHETTI E
SCATOLE IN CARTONE
•
POLIACCOPPIATI (brick del
latte e succhi di frutta)
NO
• CARTA CON RESIDUI DI COLLA
O ALTRE SOSTANZE
• CONTENITORI DELLA PIZZA
(se molto unti)
• CARTA CHIMICA
• CARTA AUTOCOPIANTE
• BICCHIERI E PIATTI DI CARTA
Il secondo anello della catena è la piattaforma di spedizione. Il Comune di
Mantova porta alla cartiera la carta raccolta e gli operatori prima tolgono il
materiale estraneo, come la plastica, il ferro, poi suddividono le varie
tipologie:
- imballaggi
- carta grafica
- cartoni
- cartoncino
- ecc…
La carta selezionata viene pressata e legata in grosse balle per effettuare la
mobilitazione e il trasporto.
Il terzo anello della catena è la cartiera.
Le balle vengono aperte e poste sul nastro trasportatore, indi finiscono nel
PULPER ( un grande frullatore ) dove le fibre della carta vengono
distaccate in acqua e l’impasto ottenuto è avviato alla Macchina
Continua costituita da una sezione a più tele in cui si formano i fogli
di carta che vengono accoppiati, poi
successivamente asciugati negli essiccatori.
disidratati
nelle
presse
e
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La Macchina Continua più moderna è lunga circa 130 metri e trasforma in
poco più di 2 minuti un impasto che contiene il 99% di acqua in un foglio di
carta finito completamente asciutto. Ogni bobina è fatta da 10 tonnellate di
carta.
Le bobine vengono portate in un grande reparto di allestimento dove si
producono rotoli o formati di svariate misure per essere consegnate alla
cartotecnica che è il quarto anello della catena del ciclo del riciclo.
La carta, il cartone e il cartoncino che escono dalla cartiera, nella cartotecnica
trovano la loro nuova originalità. La prima operazione è la stampa con colori
atossici segue la fustellatura (ogni scatola ha la sua fustella) che è come un
grande timbro che incide, ritaglia la sagoma della scatola su un foglio e la
parte che avanza viene rimandata in cartiera.
Le cartiere riciclano ogni anno più di 5 milioni di tonnellate di macero
provenienti dalla raccolta differenziata delle famiglie, delle imprese, degli uffici
e dei negozi.
Nella cartotecnica oltre alle macchine ci sono persone che studiano e
sviluppano soluzioni e brevetti per costruire scatole innovative, controllano le
condizione igienico-sanitarie della produzione e fanno prove fisicomeccaniche sul cartoncino destinato alle confezioni alimentari per garantire la
sicurezza al prodotto e quindi del consumatore.
In un anno grazie al riciclo della carta si evitano emissioni di anidride
carbonica, come se si fermasse il traffico in Italia per 6 notti e 6 giorni.
Il 90% del materiale cellulosico utilizzato nella produzione degli imballaggi
proviene dal riciclo e solo il 10% proviene dal taglio degli alberi. Il legno
proviene da foreste gestite in modo sostenibile. In Europa, che è
all’avanguardia nel settore, le foreste crescono ogni anno di un’area pari a
due volte quella della Valle d’Aosta.
Nel riciclo della carta ci sono tre attori fondamentali:
1) la persona che separa la carta dal resto dei rifiuti;
2) il Comune che la raccoglie;
3) il COMIECO: consorzio nazionale recupero e riciclo degli
imballaggi a base cellulosica che con i suoi 3400
associati tra piattaforme di selezione del macero,
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cartiere e cartotecniche garantisce il riciclo della
carta e degli imballaggi cellulosici provenienti
dalla raccolta comunale che le persone contribuiscono
a raccogliere.
Basta un piccolo gesto per un grande risultato:
un futuro con più risorse, meno sprechi e un ambiente più pulito.
La fabbrica di Mantova è detta “fabbrica della nebbia” per il vapore immesso
nell’atmosfera. Per ottenere la carta infatti bisogna passare dal 99% di acqua
all’1% di fibra, quest’acqua viene recuperata il più possibile, ma una parte
viene mandata in atmosfera.
Lo stabilimento è collocato in prossimità del Parco del Mincio e questo
comporta attenzione a ciò che si scarica in atmosfera e in acqua.
Il primo insediamento industriale in riva al lago di Mezzo risale al 1902 con la
produzione di cellulosa.
Per la produzione di cellulosa occorre alta temperatura, alta pressione e
reagenti chimici particolarmente aggressivi per sciogliere tutta la lignina che
tiene attaccate le fibre del legno.
La produzione di carta dal macero, invece, implica l’utilizzo di reattivi non
aggressivi perché vengono usati sapone e acqua ossigenata, temperature più
basse quindi con risparmio energetico e un inquinamento minore.
La struttura di notevole rilievo architettonico è stata progettata e costruita
dall’Ing. PIER LUIGI NERVI di cui si ricordano anche la sede dell’UNESCO a
Parigi, il Grattacielo Pirelli in Milano e l’Aula delle Udienze nella Città del
Vaticano.
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Pier Luigi Nervi
Pier Luigi Nervi (Sondrio, 21 giugno 1891 – Roma, 9 gennaio 1979) è stato un ingegnere italiano.
Fu socio dell'Accademia nazionale delle scienze e autore di alcune grandi opere del XX secolo
come il Palazzo dello Sport di Roma e altri impianti civili della XVII Olimpiade, nonché l'aula
omonima in Vaticano.
Il tetto sorretto dai piloni, non appoggia sulle 4 pareti laterali, quindi all’interno
rimane uno spazio libero. Negli anni ’60 la struttura era tutto vetri con
problemi in estate per il caldo.
Nel 1960 le cartiere Burgo devono costruire una nuova fabbrica che ospiti
un’eccezionale macchina appositamente costruita dalla BELOIT Italia per
trasformare la pasta di legno in carta da giornale. La macchina in un percorso
lungo un centinaio di metri trasforma la pasta di legno in carta da giornale e
l’avvolge in grosse bobine alla velocità di mille metri al minuto.
L’impianto per la carta riciclata hanno cominciato a costruirlo negli anni ’80,
quando i tronchi di legno e la cellulosa iniziavano a costare tanto per la
produzione di una carta povera quale è la carta da giornale.
Oggi vengono prodotte 160000 tonnellate di carta all’anno per quotidiani in
vari tipi:
1) di colore salmone per il Sole 24 ore;
2) di colore rosa per la Gazzetta dello sport;
3) di colore bianco per tutto il resto.
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Tipologie di carte grafiche che si possono recuperare:
- quotidiani
- riviste
- carte per ufficio
- carte patinate
Non si possono recuperare:
- le carte per imballaggi: il cartone di colore marrone è difficile da sbiancare
se non con
l’utilizzo di reattivi aggressivi e
pericolosi quindi in piattaforma viene separato il
cartoncino e inviato alle fabbriche del
cartoncino;
- le carte per gli alimenti: cioè la carta plasticata;
- le carte per usi igienici e sanitari;
- le carte per le figurine: sono uno strato di carta e dietro 3 mila strati di colla;
- le carte resistenti all’umido: le carte per pulire la cucina;
- alcuni tipi di volantino perché difficili da sbiancare;
- libri e giornali con dorsi incollati.
Ricetta per fare la carta:
• una palata di quotidiani;
• una palata di riviste.
• Col nastro trasportatore viene portata nel PULPER (grosso
frullatore) dove la carta
viene trattata con acqua alla
temperatura
di 40-45 °C, sapone e acqua ossigenata.
Una parte delle molecole del sapone si attaccano all’inchiostro
che è una parte grassa, mentre l’altra parte viene presa e tirata
nell’acqua così avviene la separazione della carta dall’inchiostro.
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• La carta ridotta in poltiglia prima attraversa un FILTRO A GROSSI
FORI che trattiene le impurità più grossolane, quindi un DEPURATORE
che sfrutta la FORZA DI GRAVITA’ e la DIFFERENZA DI PESO
SPECIFICO, separa la pasta di cellulosa da impurità non trattenute
prima.
• La FLOTTAZIONE serve per separare il sapone dalla carta, sparando
bolle di aria il sapone fa la schiuma che sale a galla e viene rasata via.
• Per ottenere carta bianca è necessario eliminare gli inchiostri con
solventi.
• Alla pasta proveniente da carta di recupero viene aggiunta cellulosa
vergine in proporzioni differenti a seconda del tipo di utilizzo al quale la
carta prodotta è destinata.
All’esterno della Cartiera Burgo c’è una piccola piazzola di raccolta
differenziata dove arriva la carta nelle balle la quale successivamente viene
sballata, portata nel capannone per essere disinchiostrata nei due impianti di
disincrostazione, uno è dotato di uno spappolatore verticale (più vecchio
costruito negli anni ’80) mentre l’altro è in orizzontale. I due impianti che
producono pasta per 500 tonnellate di pasta al giorno per la Macchina
Continua sono comandati tutti da video e due persone seguono tutti gli
impianti, quindi il processo è tutto monitorato dalla carta all’esterno fino al
prodotto finito.
La Provincia di Mantova può controllare in ogni momento gli scarichi via on
line.
I cinesi generano concorrenza, con conseguente innalzamento dei prezzi. Il
macero due anni fa costava 70 euro alla tonnellata oggi costa 160.
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LA CARTA
Per produrre UNA TONNELLATA di carta da cellulosa vergine
occorrono:
15 alberi
440.000 litri d’acqua
7.600 kWh di energia elettrica
Per produrre UNA TONNELLATA di carta riciclata invece bastano:
nessun albero
1.800 litri d’acqua
2.700 kWh di energia elettrica
Il 75% della carta prodotta finisce in libri, giornali, riviste. Solo il
rimanente 25% serve a confezionare e imballare.
IN ITALIA l’utilizzo della carta da macero raggiunge percentuali
molto elevate nella produzione di carte per imballaggi, viceversa è
oltremodo ridotta per altri settori produttivi.
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PICCOLI GESTI PER RISPARMIARE CARTA
Il risparmio della carta è ancora più importante del riciclaggio
SMALL ACTIONS TO TAKE TO SAVE PAPER
Saving paper is even more important than recycling
What people should try to do are simple actions like:
• usare per scrivere entrambe le facciate del foglio
• using both sides of the paper sheet for writing
• fare fotocopie fronte e retro
• making photocopies on both sides of the sheet
• usare il più possibile carta riciclata
• using as much recycled paper as possible
• scegliere prodotti con meno imballaggi possibile
• nei negozi, non fare incartare prodotti che hanno
già una propria confezione
• choosing products with as little packaging as
possible
• in stores, not having products wrapped in
additional paper if these have their own original
package
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