speciale gran gala - ASD Absolute Five

Transcript

speciale gran gala - ASD Absolute Five
ABSOLUTE
numero 42 del 13 luglio 2015
magazine
S P E C I A L E G R A N G A L A’
SUMMER ABSOLUTE
c h ampions h ip
premiers h ip
pla y o f f
ABSOLUTE
magazine
calcio a 5
pagina 2
Finale Play Off c5 - Tulipani fantastici, Ballatore sconfitto
EPIC SUGLI SCUDI, CADE IL BOSCHETTO
Brillano i fratelli Onomoni, Del Buono non basta
eipc networks cfc
Di Vanno
2 Onomoni An.
2 Onomoni
5-4
EPIC NETWORKS CFC: Modolo, Jayme,
Parola, Onomoni An., RObazza,
Quarello, Onomoni A., Di Vanno.
FC BOSCHETTO: Ferrino, Colarelli,
Mazzarella,
Sartorello,
Vicenzutto, Vetrugno, Favale, Del
Buono.
orbassano – Dopo due anni di grande
calcio, di vittorie sfiorate e finali sfumate,
l’Epic Networks di capitan Jayme raccoglie
finalmente e meritatamente i frutti di quanto
seminato e lo fa niente meno che ai danni
della regina indiscussa delle ultime due
stagioni, ovvero i quasi imbattibili di mister
Ballatore, il Boschetto di Vetrugno e Favale.
Quel Boschetto capace di vincere il secondo
titolo Absolute consecutivo senza aver mai
perso una sola partita e conseguire il titolo
nazionale a Senigallia contro squadroni
blasonati come Trapani e Napoli. Per ora
l’unica bestia nera era stata l’FM, vincitrice
di Champion’s e Regionali. Una realtà
di successo, quindi, quella imbastita da
mister Ballatore che cede però alla maggior
convinzione e freschezza dell’Epic dei fratelli
Onomoni. I tulipani, dopo un inizio timoroso,
mettono sotto i pluricampioni con una gara
impeccabile, condotta magistralmente per
tutta la durata della partita. Il risultato non
è mai messo in discussione se non sul finale
di gara con l’arrembante tutto per tutto dei
biancorossi di Ballatore, per il resto l’Epic
merita di portare a casa un trofeo importante
come la Summer Five Cup, che ricordiamo ra
partito con 120 pretendenti. Il Boschetto non
gioca sicuramente la sua partita migliore, ritmi
bassi e poca determinazione nel portare a casa
l’ennesimo titolo Absolute, ma l’impostazione
della gara da parte dell’Epic risulterà
eccezionale oltre all’ottima prestazione offerta
in termini tecnico-tattici e agonistici.
Le garanzie dei tulipani partono dalla linea
di fondo con Modolo, insignito della palma di
miglior portiere del torneo, giganteggia in area
grazie ad una prestazione giunonica andando
a murare qualsivoglia offensiva provenga dai
fc boschetto
fc boschetto
Del Buono 2
Favale
Mazzarella
bombardieri biancorossi. A fare da scudo e da
fuciliere ci pensa Alberto Onomoni, mvp della
finale, con una prestazione di grande livello
sotto ogni punto di vista. Doppietta per lui,
tra cui un destro di rara potenza, e un lavoro
interminabile e assolutamente fondamentale
in fase difensiva a bloccare il talento di Favale.
Andrea, fratello del sopracitato, gli fa eco
con una performance sontuosa, di carattere,
decorata da una doppietta determinante così
come lo è il lavoro del laterale Di Vanno. Il
numero nove di Jayme è il migliore in campo
nella prima metà con un gol e un assist e
decine di metri macinati su e giù sull’out di
destra. Peccato per l’infortunio subito nella
ripresa che lo obbliga a dare forfait per gran
parte dei minuti, altrimenti sarebbe potuto
essere con tutta probabilità il migliore anche
alle premiazioni finali. Non ce lo si aspetta
in veste difensiva e invece Parola dimostra
di essere un giocatore completo andando a
intervenire con tempi svizzeri sui contropiedi
e sulle manovre offensive del Boschetto, che
non riesce a tornare in partita dopo i primi tre
gol se non verso gli ultimi scampoli di gara.
Infatti a fare la voce grossa in campo è quasi
esclusivamente Del Buono che si carica il
peso della squadra sulle spalle. Il laterale
biancorosso è un autentico leone in campo,
sue sono le occasioni più pericolose e suoi sono
due dei gol messi a segno grazie ad un destro
micidiale che solo il palo e un grande Modolo
riescono a fermare. Vetrugno, visibilmente
penalizzato da un infortunio e quindi costretto
a giocare quasi esclusivamente di sinistro, non
può dare il massimo e la squadra ne risente
in maniera quasi fondamentale andando a
definire un sorta di dipendenza dal talento
numero nove che quando viene a mancare
incide sul gioco totale dei biancorossi. La nota
più positiva, ma non è di certo una scoperta
di oggi, arriva dall’ennesima prova sublime di
Ferrino che alleggerisce il parziale in entrata
andando a togliere le castagne dal fuoco
ripetutamente grazie a una tecnica superiore
alla media. Con un Vetrugno non al massimo
ci si aspetta un Vicenzutto in formato super
che non centra però la sua partita miglior
epic networks cfc
nonostante venga premiato meritatamente
come miglior giocatore della Summer Five
Cup per un percorso super sino a qui. A seguire
la scia troviamo anche le prove non come
al solito di Mazzarella e Sartorello, due che
sanno galvanizzarsi ai grandi appuntamenti
e lasciare il segno. Non basta nemmeno
il talento immenso di Favale a evitare la
debacle e la conseguente vittoria, forse
impronosticabile alla vigilia, di un grande Epic.
CRONACA - Il Boschetto prende in mano il
gioco come suo solito ma senza spingere e
tenendo i ritmi bassi così i tulipani di Jayme
prendono coraggio e trovano l’affondo
vincente al 6’ con Di Vanno che corre su tutto
il corridoio di destra per poi perforare Ferrino
di piatto destro sul secondo palo. Lo stesso
numero nove serve l’assist vincente ad Andrea
Onomoni all’11 che non può sbagliare a tu per
tu con l’estremo biancorosso. Partita messa
sui giusti binari dall’Epic che allunga ancora
al 19’ con Alberto Onomoni che non perdona
di destro infilando il 3-0, risultato inaspettato
allo Sporting Orbassano. La risposta del
Boschetto arriva a fine metà con il destro
potente scoccato da Del Buono sul quale
Modolo non può niente.
Ripresa incandescente con i tulipani ad
allungare dopo pochi minuti dal fischio
d’inizio con il destro poderoso di Alberto
Onomoni scagliato di prepotenza alle spalle
di Ferrino, 4-1 Epic. Il Boschetto quindi tira
fuori le unghie e si fa sotto con Favale che
accorcia le distanze al 6’ ribadendo in rete un
tiro smorzato di Sartorello e andando a siglare
il 3-4 con Mazzarella bravo a deviare un tiro
dalla distanza di Vicenzutto. Sembra il preludio
della rimonta ma il quinto colpo messo a
segno da Andrea Onomoni a pochi minuti dal
triplice fischio spezza definitivamente le reni
al Boschetto nonostante trovi il 4-5 con Del
Buono quasi nel recupero.
Grande vittoria degli orange di Jayme che
fanno secco il blindato di Ballatore con una
prestazione eccelsa dove i singoli hanno
fatto sì la differenza ma poiché amalgamati
con intelligenza e competenza hanno saputo
portare l’Epic in cima alla Summer Five Cup
a discapito del Boschetto, non una squadra
qualunque.
Fabrizio Giangualano
le pagelle
EPIC NETWORKS CFC
Modolo 8: miglior portiere del torneo e non
c’è da chiedersi il perché. Magistrale.
Jayme 6.5: il capitano parte dall’inizio salvo
poi lasciare più spazio ai compagni e dirigere
la squadra dalla panchina. Mister.
Parola 7+: veste inaudita per il numero
sette aranciato che blinda la difesa con una
grande prestazione. Colonna.
Onomoni An. 7.5: vertice alto dell’Epic,
dinamico e tecnico, autentica spina nel
fianco per la difesa biancorossa. Pericoloso.
Robazza 6: ha due occasioni limpide per
chiudere la gara. Teso.
Quarello 6+: pochi minuti per lui ma densi di
grinta e agonismo, dà tutto in poco tempo.
Caldo.
Onomoni A. 8+: giganteggia in difesa e
scardina il muro di Ferrino in area Boschetto,
sempre più top player. Pilastro.
Di Vanno 8: un gol, due assist e un naso
malconcio per il laterale infaticabile di
Jayme. Totale.
FC BOSCHETTO
Ferrino 8: grande prestazione per un grande
portiere, tutto nella norma insomma. Felino.
Colarelli 6: il Boschetto deve segnare e quindi
viene sacrificato per quasi tutta la gara.
Peccato.
Sartorello 6.5: impegno incommensurabile
come sempre, ma questa volta i gol non sono
arrivati. Grinta.
Mazzarella 6.5: gol fortuito per lui che però
non basta ad evitare la sconfitta dove sono un
po’ mancate le sue geometrie. Freno tirato.
Vicenzutto 6.5: ottimo in fase di copertura,
Onomoni è il suo osservato speciale, un po’
meno in avanscoperta. Alfiere.
Vetrugno 6.5: non è al 100% e si vede e il
Boschetto ne risente tanto, fa comunque il
suo come al solito. Stoico.
Favale 7: insieme a Del Buono è l’elemento
incaricato di far male e quando in campo ci
va sempre vicino. Estro.
Del Buono 7.5: decisamente il migliore in
campo tra i biancorossi, dotato di un destro
di rara potenza, scuote i suoi con una grande
performance. Bombardiere.
ABSOLUTE
magazine
calcio a 5
pagina 3
Finale Premiership c5 - Match esplosivo, MT con l’amaro in bocca
CECCATO RE A ORBASSANO, SAGIT SUL TRONO
Un super Gagliano dice no a Elifani e compagnia
sagit
2 D’Armiento
Sanfelici
3 Emanuele
6-3
SAGIT: Gagliano, D’Armiento,
Zullo,
Sanfelici,
Gallo,
Emanuele, Corrias.
MPORTANT TEAM: Gambardello A.,
Marras, Elifani, Gambardello
P., Rampazzo, Pologruto, Samà,
Franchetto, Capelli, Tiano.
orbassano – Stagione chiusa in
bellezza dal Sagit di Ceccato che fa
propria la Premiership abbattendo gli
enfant terrible di capitan Elifani in una
finale non adatta ai deboli di cuore dove
gli scontri e le emozioni non sono di certo
mancate.
Un pezzo di storia Absolute contro
quello che potrà essere il futuro della
manifestazione moncalierese per i
prossimi anni dopo aver dimostrato
grandi cose nell’arco dell’intera stagione.
Due generazioni a confronto quindi,
esperienza contro freschezza, mestiere
contro rapidità e a spuntarla sono i
veterani di capitan D’Armiento che
mettono in bacheca l’ennesimo trofeo
grazie al gioco pragmatico e concreto
ormai consolidato negli anni.
Il Sagit parte forte allo Sporting
Orbassano mettendo sotto i gialloblù con
manovre precise andando a chiudere il
primo tempo avanti di tre lunghezze per
poi subire l’irruenza dell’MT nella ripresa
rimanendo pur sempre in vantaggio
grazie alla strepitosa prestazione di
Gagliano, mvp della finale, chiamato a
compiere i miracoli a difesa della porta
sulle conclusioni velenose di Samà e
Marras Sanfelici e Emanuele garantiscono
sicurezza in difesa e gol in attacco con il
numero undici biancoblù protagonista
del match con una tripletta fondamentale
ai fini del risultato oltre all’impagabile
lavoro offerto in fase di contenimento.
Ai grandi appuntamenti non manca
mai capitan D’Armiento che lascia il
segno sulla finale con le reti d’apertura
mportant team
mportant team
Franchetto
Marras
Samà
e chiusura che vanno a sommarsi alla
consueta saggezza tattica propria della
bandiera del Sagit. Ceccato può contare su
un combo affiatato e coeso, impreziosito
dalla presenza di Zullo che non delude le
attese dando prova di essere un elemento
importante per i biancoblù così come lo
saranno anche Gallo e Corrias a dar man
forte all’avvolgente manovra targata
Sagit.
Sconfitta amara per l’MT di Elifani che
subisce l’impetuosità avversaria nella
prima metà per poi scrollarsi di dosso
il torpore e lanciarsi con successo nella
metà biancoblù nella ripresa e sfiorare
una clamorosa rimonta. Gambardello
risponde per le rime al collega di
Ceccato operando alla grande a difesa
dei pali sventando in più occasioni le
invettive biacoblù, di fatto esce dal
campo senza responsabilità sulla sestina
subita con l’unico neo di proteste tanto
inutili quanto ingiustificate. Quando
la ruota gira, i gialloblù dimostrano di
avere i numeri e di non essere per nulla
inferiori al Sagit ma l’aver praticamente
regalato loro venticinque minuti risulterà
determinante nonostante le buonissima
prestazione di Samà. Il numero ventuno
di Elifani è l’uomo chiave per trovare
la via del gol, il faro tecnico di una
squadra giovane e ben assemblata ma
il nervosismo prende il sopravvento e
il piano per risalire la china non trova il
giusto sfogo nella ripresa. Insieme a Samà
si distingue Marras che con il destro e la
prestanza fisica mette in crisi i biancoblù
che faticano ad arginare la vena ispirata
del numero sette gialloblù. Non basta
neanche un ottimo Capelli che crea e
ispira i compagni oltre a sacrificarsi con
buoni risultati in fase difensiva.
CRONACA - Partenza scattante del Sagit
che si porta in vantaggio dopo tre minuti
con la bellissima azione orchestrata
da Sanfelici ed Emanuele, bravi a
sagit
mettere Corrias in condizione di servire
D’Armiento davanti alla porta, il quale
non può sbagliare da due passi. L’organico
di Ceccato prende campo e affonda il
raddoppio al 7’ con il gol di Sanfelici che
beffa Gambardello dalla distanza con un
colpo di punta, 2-0 Sagit. La reazione MT
giunge tramite Samà e Capelli, ma un
immenso Gagliano tira giù la saracinesca
così sono ancora i biancoblù a passare al
17’ con Emanuele di destro imbeccato dal
filtrante preciso di Gallo. Tempo di gioire e
l’MT buca finalmente il muro di Gagliano
con il diagonale sinistro di Franchetto ma
sarà ancora il Sagit ad allungare al 24’ con
il piatto destro di Emanuele per il 4-1.
A inizio ripresa c’è l’occasione per Samà
di accorciare le distanze su rigore ma
Gagliano è in formato super e sventa la
minaccia anche se non può nulla al 12’
sul destro terrificante di Marras dalla
distanze, 4-2 Sagit. Emanuele risponde
ma la traversa dice no così l’MT assedia
la metà campo biancoblù trovando il
terzo gol della serata con Samà servito
da Capelli su calcio d’angolo, destro
secco alle spalle di Gagliano. Gli animi si
accendono, Emanuele allunga ancora al
22’ di sinistro sul primo palo per il 5-3,
D’Armiento fallisce il colpo del k.o. su
tiro libero così come Gambardello non
riesce a superare l’estremo biancoblù dal
dischetto per riaprire una partita chiusa
definitivamente dal capitano biancoblù
in contropiede su assist di Zullo.
FInale entusiasmante dove le squadre si
spartiscono equamente i due tempi ma i
gol sono quelli che contano e la maggior
efficienza realizzativa del Sagit e la prova
superba di Gagliano tra i pali consegnano
la Premiership a mister Ceccato. Ennesimo
trofeo per i biancoblù che concludono
alla grande un’altra stagione militata
tra i Top Absolute a discapito della forza
spregiudicata dell’MT di Elifani, autentica
sopresa di questa annata appena conclusa
e quindi attesa a settembre per il salto di
qualità.
Fabrizio Giangualano
le pagelle
SAGIT
Gagliano 8+: semplicemente insuperabile,
dimostra ancora una volta di essere un
ottimo portiere. MVP.
D’Armiento 7+: il capitano apre e chiude
la finale, la sua presenza in campo è una
garanzia. Bandiera.
Zullo 6.5: giocate intelligenti, sempre
al servizio della squadra, molto bene in
entrambe le fasi. Duttile.
MPORTANT TEAM
Gambardello A. 7: non è da meno del collega
biancoblù ma non può evitare la sconfitta.
Guantoni.
Marras 7: porta gamba, fisico e potenza con
il suo ingresso in campo, gol di rara potenza.
Promosso.
Elifani 6+: il capitano lascia più spazio ai
suoi giovani, ma è sempre importante il suo
operato in fase di copertura. Leader.
Gambardello P. 6: pochi battute per lui anche
se ha sui piedi una buona occasione per
segnare. Gruppo.
Pologruto 6.5: impegno encomiabile del
numero undici che non perde mai di vista il
Sanfelici 6.5: partenza buonissima, trova un
gol fortuito ma importante, sempre nel vivo
del gioco. Playmaker.
Gallo 6.5: entra per dar peso in attacco e lo fa
con successo, assist al bacio per lui. Positivo.
Emanuele 7.5: difensore con il vizo del gol,
tris pesante rifilato ai gialloblù dopo aver
blindato l’attacco avversario. Fisico.
Corrias 6.5: si fa trovare al posto giusto al
momento giusto, in versione assist man per
questa finale. Gregario.
pallino del match. Pronto.
Rampazzo 6+: il numero dieci non trova
la via del gol dedicandosi maggiormente a
contenere e impostare. Regia.
Samà 7: si è fatto conoscere dopo un’ottima
stagione, segna anche in finale ma non è
abbastanza. Acceso.
Franchetto 6.5: è il primo capace di piegare le
mani a Gagliano, partita di sacrificio e corsa.
Infaticabile.
Capelli 7: il vero motore del gioco gialloblù,
con lui la squadra assume un altro volto.
Fondamentale.
Tiano 6,5: segue con dedizione la squadra.
Sveglio.
ABSOLUTE
magazine
calcio a 5
pagina 4
Championship c5 – Le Panche seconde a testa altissima
CARLONE MAGNO IMPERATORE DELLA CHAMPIONSHIP
Arposio e Valeriano da standing ovation
atletico carlone
Salasso
3 Valeriano
3 Arposio
Ramella
8-5
Atletico Carlone: Amenta, Arposio,
Bevilacqua, Ramella, Salasso,
Santoro, TENCA, Valeriano.
Le Panche: Cipriani, Dalla Pozza,
Gidari Al., Gidari An., Giorgino,
Pascali, Prudente P., Prudente A.,
Ripullone, Sansò, Zanghi.
orbassano – E’ stato spettacolo vero
quello regalato dall’Atletico Carlone e Le
Panche nella finalissima della Championship.
Le due squadre non hanno esitato a rispondere
colpo su colpo alle offensive avversarie e
con un ritmo di gioco molto elevato hanno
infiammato l’atto finale della competizione.
Il risultato finale premia la giovane squadra di
Valeriano, capace di coronare la sua annata nel
mondo Absolute con una prestigiosa vittoria
che non può che essere un’iniezione di fiducia
per la prossima annata. Escono a testa alta
Le Panche, autore di un torneo sorprendente,
sempre in partita fino all’ultimo ma fin
troppo condizionato dall’uscita di Prudente
P. nell’intervallo. Il Carlone ha mostrato in
questa finalissima i progressi fatti nel corso
dell’annata, a partire da Amenta, bravo a dare
sicurezza alla propria retroguardia con alcuni
interventi risolutori soprattutto nel corso
della prima frazione. Nei primi venticinque
minuti infatti, conclusi sul risultato di quattro
pari, la presenza di Prudente P. tra Le Panche
ha creato non pochi problemi alla difesa del
Carlone. Nonostante la stretta di marcatura
di Ramella, il numero due in maglia nera ha
trovato più volte la via della rete con delle
conclusioni precise sulle quali il numero dodici
del Carlone non ha proprio potuto fare niente.
Dall’altra parte, i vari Dallapozza e Prudente
A. sono stati costretti a raddoppiare spesso
la marcatura su Arposio, vera freccia nell’arco
dell’Atletico Carlone. Il numero undici in
maglia gialla, stasera autore di una tripletta,
ha giocato un torneo da urlo. Trentasei reti
le panche
le panche
Prudente P. 4
Sansò
in dieci presenze sono numeri da vero Top
Player e il titolo di MVP della partita è più che
meritato.
La cronaca del match. Inizia forte l’Atletico
Carlone ed è subito Arposio a presentarsi dalle
parti di Gidari Andrea, ma la sua conclusione
finisce a lato della porta difesa dall’estremo
difensore de Le Panche. Tre minuti dopo è
Prudente P. ad eludere la stretta marcatura di
Ramella e di sinistro impegnare severamente
Amenta, che si distende sulla sua sinistra e
sventa la minaccia. Il piede del bomber de
Le Panche sembra caldo e lo dimostra al 7’
quando porta in vantaggio i suoi con un’azione
personale, si presenta da solo davanti alla
porta del Carlone e a tu per tu con il portiere
è un gioco da ragazzi per lui mettere dentro
la palla dell’uno a zero. Il sottomarino giallo
di Valeriano non si abbatte per la rete subita
e trova subito il pareggio su azione d’angolo,
il più lesto di tutti è Salasso che di destro
sorprendere sul primo palo Gidari. La partita
è vibrante e le due squadre non si risparmiano
su nessun contrasto. Al 10’ Prudente P. riporta
in vantaggio i suoi con uno splendido colpo da
biliardo su calcio piazzato, ma come prima il
Carlone reagisce subito proprio con Valeriano
che, dopo aver conquistato palla nella propria
area, riparte in azione personale e dal limite
dell’area incrocia di sinistro sul palo più lontano
riportando il punteggio in parità. Dopo una
fase di studio a metà frazione, le squadre si
scatenano nel finale dove i protagonisti sono
ancora Arposio e Prudente P.. Il numero undici
del Carlone concretizza prima una veloce
ripartenza personale e poi insacca un preciso
assist di Valeriano. Nel mezzo, Prudente P. fa
ancora centro con due precisi sinistri incrociati
che sorprendono Amenta.
Inizia la ripresa e dopo tre minuti Le Panche
tornano in vantaggio, al 28’ Sansò si guadagna
e trasforma una punizione dal limite eludendo
l’intervento di Amenta. Ora la partita vive sul
atletico carlone
filo dell’equilibrio, con le squadre che cercano
di superarsi l’una sull’altra. L’intensità del
match è alta e sono ancora i due portieri a
rendersi protagonisti, da una parte Amenta
sventa su Giorgino, dall’altra Gidari chiude la
porta ad Arposio e Ramella. Al 37’ Ripullone
ha la grande occasione per portare a due le
reti di vantaggio per la sua squadra ma la sua
conclusione viene ben murata dalla difesa. Un
minuto dopo il Carlone riagguanta il pareggio:
Arposio strappa una palla dai piede di un
avversario nella sua metà campo e riparte a
grandi falcate verso la porta avversaria, appena
arrivato in area vede l’inserimento di Ramella
che non deve fare altro che appoggiare la palla
in rete. Le Panche sembrano accusare il colpo
e due minuti l’Atletico passa in vantaggio. Lo
scatenato Arposio, su azione di calcio d’angolo
è il più lesto di tutti e di destro infila ancora
Gidari. Gli scatenati nichelinensi viaggiano
sulle ali entusiasmo ed è proprio il loro mister
a sigillare il risultato consegnando di fatto la
vittoria del torneo ai suoi ragazzi. Con due
azioni fotocopia al 41’ e 43’, Valeriano conclude
delle ripartenze fulminanti sfruttando gli
ampi spazi concessi dai generosi uomini de
Le Panche protesi in avanti alla ricerca di una
disperata rimonta. Non succede più niente
fino al triplice fischio finale, la Gidari’s band
esce a testa alta consapevole di aver giocato
un torneo da urlo; l’Atletico Carlone può
andare a festeggiare con il suo folto pubblico
al seguito... la coppa è vostra!
le pagelle
ATLETICO CARLONE
Amenta 7.5: Chiude la saracinesca della sua porta
con interventi poderosi, che dimostrano tutta la
sua reattività. Muro.
Arposio 9: Un torneo da favola e una finale da
protagonista per un giocatore completo come lui.
MVP.
Bevilacqua 7.5: Gioca pochi minuti in questa
accesa finale ma buona parte di questa coppa è
anche sua. Lottatore.
Ramella 8: Anche in questo match ha mostrato i
progressi fatti in questa difficile annata marcando
un giocatore quale Prudente P.. Sempre attento in
copertura senza disdegnare le avanzate offensive.
Preciso.
LE PANCHE
Cipriani 7: Prova a spingere sulla corsia di destra
sfruttando gli spazi lasciati dalla difesa del Carlone.
Incursore.
Dalla Pozza 7.5: Sfortunato nelle proiezioni
offensive, chiude bene su Valeriano nel corso della
ripresa. Attento.
Gidari Al. 6.5: Chiude bene in copertura sulla
corsia ma prova anche a ripartire sfruttando la sua
velocità. Turbo.
Gidari An. 7: Non ha troppe colpe sulle reti subite,
anzi compie altri interventi che tengono aperto il
match. Uomo ragno.
Giorgino 6.5: Cerca la profondità per eludere la
marcatura stretta di Ramella e con il destro cerca
la porta di Amenta ma non è fortunato in fase
realizzativa. Attivo.
Pascali 7: Gioca bene sulla sua corsia, cercando
Alessio Bianco
Salasso 7.5: Gioca di prima scambiando bene con
Arposio in fase offensiva senza comunque lasciare
scoperta la difesa sulle fasce laterali. Pendolino.
Santoro 7.5: Treno infermabile sulla corsia di
competenza, fa bene entrambe le fasi e non
disdegna le conclusioni verso la porta avversaria
con il suo piede preferito. Pericoloso.
Tenca 7: acquisto estivo del carlone, il numero
sei si è inserito alla perfezione nel gruppo con
la sua esperienza. Bravo a chiudere su sansò nel
momento piu difficile della gara e a gestire bene
il pallone in fase di ripartenza. Sicurezza.Valeriano
8.5: Che intensità e che determinazione nelle sue
giocate, lottando su ogni palla e su ogni contrasto.
Gladiatore.
spesso di accentrarsi per provare la conclusione.
Ci prova.
Prudente P. 8.5: Nel primo tempo fa letteralmente
impazzire la difesa del Carlone mettendo tanta
intensità nelle sue giocate. Le sue conclusioni sono
sempre precise e mai banali. Pericolo pubblico.
Prudente A. 7: Sa sempre cosa fare con la palla tra
i piedi, cerca bene il compagno smarcato vicino a
lui. A testa alta.
Ripullone 6.5: Sicuro nelle giocate, serve bene in
profondità Prudente P. nel primo tempo. Assistman.
Sansò 7.5: Uno dei più attivi dei suoi, la sua
stupenda punizione ad inizio ripresa illude il Le
Panche. Cecchino.
Zanghi 6.5: Entra nella ripresa dando tutto quello
che ha per contenere le avanzate dello scatenato
Arposio. Generoso.
magazine
ABSOLUTE
calcio a 7
pagina 5
Seven Cup c7 – Rullo scatenato nel proprio percorso, ma in finale alza bandiera bianca
RITORNO VITTORIOSO PER LO STEAUA
Nica mvp, Cuccari best player, Tamas gongola
steaua saulyn
2 Nica
Tamas
Hitu
Cuccari
5-0
STEAUA: Derevlean, Damoc, Tamas,
Nuzzolese, Cuccari, Hitu, Nica,
Mingardo
RULLO COMPRESSORE: Mazzanti L.,
Mazzanti M., Clari, Garabello,
Nano, Giraudo, Telli, Favaretto,
Energico
orbassano – Netta e senza possibilità
d’appello la vittoria della Steaua nella finale
di Seven Cup, ai danni del malcapitato Rullo
Compressore. I gialli hanno infatti mostrato
una prova di forza assoluta; arcigni e allo
stesso tempo fantasiosi e veloci, hanno avuto
una supremazia territoriale interrotta da
pochi momenti, concedendo pochissimo
agli avversari, messi in crisi da scambi e
schemi tipici di chi gioca a memoria sapendo
benissimo, anche a occhi chiusi, dove trovare il
compagno. I rossi hanno iniziato bene, in quei
primi minuti che sono stati l’unico momento
della gara davvero aperto ed equilibrato,
e hanno provato nella ripresa a premere,
riuscendo però ad ottenere perlopiù cross
respinti e mischie (spesso dai piedi di Giraudo
e Telli, i più vivaci), e facendosi pericolosi con
tiri dalla distanza. D’altronde, a frustrare i
tentativi di rimonta della Rullo Compressore
ha pensato la quasi impenetrabile coppia
Damoc-Tamas, perfetto sostegno difensivo
dei 4 moschettieri che, in avanti, hanno fatto
vedere i sorci verdi agli avversari: l’elegante
direttore d’orchestra Nuzzolese, il fantasista
Cuccari, il veloce folletto Hitu e il pivot
punto di riferimento Nica (anche uomo della
partita). Onore comunque anche agli sconfitti,
che a tratti sono riusciti a mostrare sprazzi
del bel gioco e dell’organizzazione che gli
hanno permesso di arrivare fin qui. Proprio
loro è stata la prima opportunità: irresistibile
serpentina di Telli bloccata solo dall’uscita di
DerevleaN. Nei primi minuti, di studio come
tradizione impone, la gara scorre equilibrata,
quasi scacchistica e già molto combattuta; non
particolarmente ricca di occasioni, ma tesa e
comunque emozionante. Il giro di boa arriva
al 10’, con la prima firme d’autore di Nica:
il numero 9 riceve palla da calcio d’angolo
nei pressi del vertice sinistro dell’area, salta
l’uomo e lascia partire un destro che si
insacca sotto l’incrocio dei pali più lontano.
L’equilibrio iniziale viene gradualmente meno
rullo compressore
rullo compressore
man mano che Nuzzolese e Cuccari prendono
in mano il pallino del gioco, prendendo
possesso della trequarti, aiutato da un Nica
capace di fare reparto anche tornando a
trovare e creare spazi, e da Hitu pronto con
la velocità ad aggredire ogni occasione e
spiffero disponibile. Proprio da una discesa del
numero 7 sulla sinistra nasce al 18’ il 2-0: Nica
recupera un pallone sulla trequarti, allarga a
sinistra per il compagno il quale, raggiunto il
fondo, mette in mezzo un traversone preciso
per il tap-in vincente dello stesso Nica. La
Steaua è ora abbastanza padrona del campo,
i rossi non riescono a prendere le misure e
soprattutto non riescono a rendersi pericolosi,
apparendo abbastanza scossi dalla capacità
dei moschettieri avversari di fare girare
palla. Solo verso la fine del tempo appaiono
leggermente più propositivi, sfiorando la rete
che li avrebbe riportati in gara con Garabello:
proprio in questa fase però subiscono il
beffardo 3-0, arrivato al 23’ e che sarà decisivo
nel tagliare definitivamente le gambe ai rossi.
Il goal è cinico e un po’ fortunoso: punizione
da oltre la trequarti calciata da Tamas, il
suo destro rasoterra non è potente, ma è
infido nella traiettoria con la quale tolgono
le ragnatele dalla base del primo palo,
con Lorenzo Mazzanti beffato dall’estrema
precisione della conclusione. Rete, tra l’altro,
meritata per il numero 5, coriacea diga
difensiva e bravo anche a impostare. Una bella
girata al volo da posizione defilata di Nano,
ben parata da Derevlean, è l’ultimo trillo del
Rullo Compressore.
Si attende una ripresa in cui i rossi dovranno
dare il massimo per risalire in barca e poter
sperare ancora; a iniziare con un piglio
migliore, e a confermare il trend del primo
tempo, sono però i gialli, favoriti ulteriormente
dal fatto di trovare più spazi a disposizione,
che favoriscono in particolare Hitu e i suoi
scatti. La pressione rossa, infatti, porta solo ad
una serie di cross respinti, a qualche pallone
vagante che non trova deviazione e ad un paio
di mischie, nonostante gli sforzi e i dribbling
di Giraudo e Telli. Più pericolosa rimane
ancora la Steaua, che al 7’ trova il 4-0, con una
bellissima azione collettiva, fatta di scambi
di prima e di tagli precisi e irresistibilii che
causano mal di testa ai malcapitati difensori.
A coronare questa azione da manuale, Hitu,
bravo a saltare il portiere e ad appoggiare a
steaua saulyn
porta vuota. Anche se sempre più per la forza
della disperazione e dell’orgoglio che per reale
convinzione, i rossi continuano a premere,
trovando però una squadra in grado, anche
ricorrendo a interventi energici e un po’ più che
grintosi, di creare una muraglia – capeggiata
dalla coppia Damoc/Tamas - che costringe il
Rullo Compressore a provare tiri dalla distanza
raramente davvero pericolosi, e qualche volta
non particolarmente fortunati. Così, la rete
della bandiera non arriva, e arriva invece al
21’ il 5-0, con cui Cuccari, nominato miglior
giocatore del torneo, scrive il suo nome nel
tabellino dei marcatori della finale. Ricevuta
palla sulla sinistra, il numero 23 si accentra,
lascia sul posto l’avversario e dal limite lascia
partire un destro che il portiere riesce solo a
deviare. Rimangono solo un paio di occasioni
per parte, ma la partita finisce secondo il
copione già delineato fin dalla metà del primo
tempo; purtroppo per i rossi, è mancato il
colpo di scena, e la finale ha così assunto i
contorni del trionfo di Tamas e soci.
Edoardo Peretti
le pagelle
STEAUA SAULYN
DEREVLEAN 7,5: non è particolarmente
impegnato, ma nelle occasioni in cui è chiamato
in causa si fa sempre trovare pronto e attento,
trovandosi così all’attivo con due parate difficili.
DAMOC 8,5: difficile ricordare una volta nella quale
sia stato superato: preciso e attento nelle chiusure,
energico e tignoso ed elegante allo stesso tempo,
domina, insieme al suo compare Tamas, la
retroguardia, imponendosi.
TAMAS 9: come sopra, con in più una decisa
propensione a impostare il gioco, giocando,
in particolare non irrilevante durante le fasi
d’equilibrio d’inizio primo tempo, a tratti da
regista arretrato
NUZZOLESE 9: è il cervello della squadra, il suo
elegante direttore d’orchestra. Fa girare palla,
sbagliando pochi passaggi e sfornando assist di
livello. È anche capace di fare buon viso a cattivo
gioco sapendo essere poco appariscente e più
battagliero al momento del bisogno.
CUCCARI 8,5: l’uomo del torneo conferma il
suo valore in particolare nel secondo tempo
devastante, condito da un goal e da una serie
impressionante di assist. Nel primo tempo ha
mostrato più di un esempio del suo valore, ma con
un po’ di discontinuità, poco male.
HITU 8,5: folletto capace di trasformare in pericolo
ogni minima opportunità che gli capiti sulla fascia,
con la sua velocità mista a tecnica, è la seconda
punta larga che ogni attaccante centrale vorrebbe.
Come dimostra l’azione del 2-0.
NICA 9: punto di riferimento costante,
tecnicamente valido, fisicamente forte e
tatticamente molto intelligente, segna la
doppietta che dà il via alle danze, e, altrettanto
importante, con la sua mobilità diventa l’elemento
decisivo nello spiazzare la difesa avversaria nel
momento di equilibrio iniziale.
MINGARDO 7,5: dà il contributo soprattutto in
fase di contenimento, non facendo rimpiangere
la coppia Damoc-Tamas, cioè riuscendo in
un’impresa ardua.
RULLO COMPRESSORE
MAZZANTI LORENZO 7: alcune parate che limitano
i danni e che confermano il suo essere miglior
portiere del torneo, e qualche responsabilità su un
goal e mezzo (il quinto e, in parte, il terzo).Per il
resto, più di così non poteva fare.
MAZZANTI MATTEO 6,5: dopo un discreto inizio,
la sua è stata una partita di sofferenza, data
la difficoltà di intercettare gli schemi offensivi
avversari e il valore degli avversari. Nonostante
questo, nell’uno contro uno si fa sempre valere.
CLARI 6,5: anche per lui una gara in cui i buoni
interventi e i bei momenti, presenti in tutti i 50
minuti, non riescono a contrastare la più generale
difficoltà tattica nell’opporsi agli schemi avversari.
GARABELLO 7: nel primo tempo, sia come regista e
soprattutto con inserimenti a sostegno dell’attacco,
è il più attivo, convinto e pericoloso dei suoi. Ha
sulla coscienza un’occasione he avrebbe potuto
riaprire la gara, e nella ripresa un po’ si spegne, ma
rimane il migliore dei suoi nei primi 25 minuti.
NANO 6,5: una bella conclusione annullata dal
portiere, qualche buon dribbling. Impegnato.
GIRAUDO 7,5: dopo un primo tempo più anonimo,
si scatena nella ripresa, quando, in particolare
all’inizio, sforna una serie di cross insidiosi. Insieme
a Telli è il più convinto a cercare la rimonta e il più
vivace
TELLI 8: non riesce a concretizzare, ma è l’unico
dei suoi a essere veramente sul pezzo per tutti i 50
minuti. Che sarebbe potuta essere, con un destino
diverso, la sua partita si capisce al primissimo
minuto con l’elegante serpentina che ha seminato
il panico. Ci prova e tiene gli avversari sulla
graticola fino alla fine.
FAVARETTO 6,5: si fa trascinare dalla strada scelta
dalla gara, buone cose per lui.
ENERGICO 6,5: anche per lui vale lo stesso discorso.
Suo malgrado mostra sprazzi di talento che tutti
conosciamo ma oggi non “spacca”.
ABSOLUTE
magazine
calcio a 7
pagina 6
Premiership c7 – Voglia di Pizza sempre in partita, gran torneo per Porreca & C.
LA REAL BRINDA CON LA CERVEZA
Putrino alza la coppa al cielo di Orbassano
real cerveza
Scalenghe
3 Bianchi
De Maina
Tricione
6-4
REAL CERVEZA: Gerace, Scalenghe,
Putrino, Dingeo, De Maina, Angelillo G.,
Bianchi, Tricione, Angelillo A., Puato
VOGLIA DI PIZZA: Sola, Simonetta,
Bruzzese, Porreca D., Porreca V.,
Bellucci, Mazzola, Cagliero, Berrino,
Paciletti
orbassano – La Real Cerveza conquista
la Premiership della Seven Cup di calcio a 7
sopravvivendo alle montagne russe di una
finale in cui le carte in tavola sono cambiate in
continuazione: prendendo il largo nella prima
parte, facendosi raggiungere dai mai domi e mai
scoraggiati rivali, rischiando di cadere nella ripresa
ricca di capovolgimenti di fronte e riuscendo in
ultimo a trovare il definitivo allungo negli ultimi
minuti. Grinta, cinismo, fantasia e il giusto pizzico
di fortuna sono stati gli ingredienti di questa
vittoria, basata sulla solidità difensiva garantita
da Scalenghe e dall’intesa della coppia d’attacco
Bianchi/Angelillo Gianluca: cinico ed opportunista
rapace d’area il primo, funambolo della fascia destra
il secondo. Come il risultato, abbastanza veritiero
farebbe pensare, non è stata da meno la Voglia
di Pizza, capace di rientrare presto in gara dopo
l’inizio abbastanza traumatico e che può mordersi
le mani per avere sprecato una manciata di ghiotti
contropiedi sul risultato di quattro pari. Fulcro del
loro gioco è il regista/fantasista Daniele Porreca,
costantemente al centro del match. Decisivo però è
stato l’impatto di Cagliero (man of the match), che
con le sue irresistibili ed eleganti sgroppate sulla
fascia ha dato quell’incisività negli ultimi metri che
nei primi minuti è mancata ai neri, favorendo anche
Mazzola, punta all’inizio dalle polveri un po’ bagnate
e poi però autore di una doppietta. Così, il risultato
è rimasto in bilico fino alla fine e la sensazione era
quella che il goal decisivo avrebbe potuto essere
realizzato da un momento all’altro da entrambe
le parti. La partita comunque si mette subito bene
per i bianchi, che si gasano come nome impone
portandosi in vantaggio già al primo minuto: calcio
d’angolo battuto rasoterra che attraversa tutta
l’area non trovando né deviazione né respinta fino
ad arrivare sui piedi di Scalenghe, posizionato nel
vertice opposto, il cui rasoterra verso il primo palo
non lascia scampo. Al 3’, dalla coppia AngelilloBianchi, arriva il repentino raddoppio: Gianluca
Angelillo è lesto nell’intercettare, nella metà campo
avversaria, un fallo laterale avversario gestito non
alla perfezione, ed è veloce nell’involarsi verso la
porta fino al momento di servire la punta pronta
al cinico tap-in da due passi. La Real Cerveza, ora,
voglia di pizza
voglia di pizza
Porreca D.
Mazzola 2
Cagliero
con il vento a favore, riesce a controllare senza
troppi patemi la situazione, grazie alla solida coppia
difensiva Scalenghe/Putrino e alle ripartenze di
Bianchi, sfiorando anzi il tris in un paio di occasioni.
La Voglia di Pizza invece mostra difficoltà a
trasformare il possesso tra centrocampo e trequarti
in pericoli e occasioni, rendendo così abbastanza
sterili gli sforzi. Con l’eccezione del gran tiro da
fuori di Daniele Porreca, nato a seguito proprio di
un prolungato fraseggio con Vincenzo Porreca, che
all’8’ riapre i giochi portando il parziale sul 2-1.
Dopo alcuni minuti in cui –ma in buona parte è
stato il leitmotiv di questo inizio gara - sono state
le difese a fare da padrone, al 12’ arriva il 3-1 con
cui il Real allunga ulteriormente il passo: merito
ancora della coppia Gianluca Angelillo/Bianchi,
con il primo mandante e il secondo esecutore, e
complice la retroguardia nera, che cade nell’errore
di chiudere con tre giocatori l’ala lasciando
completamente libera la punta, pronta ad esaltare
il suo opportunismo. Arriva però il momento di
Cagliero, che, come accennato, darà il pizzico di
fantasia e di cinismo che, fino a quel momento,
era mancato ai suoi. Dopo essersi presentato con
una serpentina bloccata solo dal portiere in uscita,
e dopo che Mazzola si è risollevato dal torpore
di inizio gara inventandosi un preciso e angolato
rasoterra sinistro da fuori che porta, al 12’, il risultato
sul 3-2, il numero 9 salta con naturalezza un paio di
uomini prima di servire Mazzola; la punta sceglie la
soluzione di calciare, pur avendo tutto lo spazio per
controllare e avanzare, di prima, trovando così la
non facile rete ed elegante del pareggio. Nell’ultima
parte del primo tempo, sono i neri a girare meglio,
ma come spesso capita in queste occasioni, è la
squadra che sta più soffrendo a segnare: così, al
18’ De Maina, dopo una splendida triangolazione
con Angelini, autore di un tacco filtrante, con
un’imprendibile botta di sinistro, riporta i suoi in
vantaggio.
Il primo tempo si chiude così sul 4-3, ma il pareggio,
se non è nell’aria, di certo non pare improbabile: e
arriva già al 3’, per merito dell’irreprensibile Cagliero,
il quale trovato da un lancio lungo dalla trequarti,
resiste alla carica del difensore esplodendo un
destro imprendibile che si insacca sotto la traversa.
Inizia così la fase più emozionante e ricca di
occasioni della gara, quella con gli schemi già saltati
e gli spazi a disposizione, in cui a latitare è solo il
goal. Così, Sola compie una grande parata sulla
deviazione da due passi e a botta sicura di Bianchi;
dall’altra parte Mazzola si trova due/tre volte solo
davanti al portiere, perlopiù a seguito di iniziative
di Cagliero (da notare però è anche una ruspante
real cerveza
azione collettiva orchestrata da Cagliero e Daniele
Porreca), allargando sempre la mira di qualche
millimetro di troppo, sfiorando il palo e strozzando
l’urlo già pronto ad esplodere della numerosa e
vivace tifoseria. Anche Cagliero sfiora il palo in
un’azione simile, mentre, capovolgendo il fronte,
è decisiva la deviazione in scivolata di Simonetta
su conclusione di De Maina. Dopo la sbornia di
pericoli reali e accennati, tra il 15’ e il 20’ le squadre
si calmano tornando ad essere più accorte, forse
temendo la beffa negli ultimi minuti. Da notare
un miracolo di Sola, il quale dopo una respinta,
non perfetta, su tiro da fuori di Bianchi, si rifà con
gli interessi volando con un balzo felino sul tap-in
(letteralmente) da due passi di Triolone. L’estremo
difensore nulla però può poco dopo, al 23’, quando
Triolone si trova sulla traiettoria di un pallone
calciato da Angelillo Gianluca: la deviazione della
punta è letale. Il goal subito quasi in zona Cesarini è
una scossa, in senso negativo, per i neri, che perdono
la baldanza mostrata nei minuti precedenti non
riuscendo a produrre la giusta pressione. Sono anzi
i bianchi a siglare, in pieno recupero, il definitivo
6-4: punizione di Dingeo, forte e centrale, respinta
dal portiere, con Simonetta che manca il rinvio
definitivo, favorendo il lì appostato come un falco
Bianchi, il quale da due passi non sbaglia.
Edoardo Peretti
le pagelle
REAL CERVEZA
GERACE 7,5: in più di un’occasione nella ripresa
graziato dai centimetri di troppo a lato dei pali,
garantisce il giusto numero di buone parate per
essere comunque decisivo.
SCALENGHE 8: la sua gara inizia con una rete e
continua con la sicurezza che garantisce in difesa,
soprattutto nel primo tempo e fino a quando non
entra Cagliero. Insuperabile nei contrasti, soffre
un po’ di più la velocità, ma non rinuncia mai alla
lotta. Bravo anche a impostare
PUTRINO 7,5: altro protagonista del primo tempo,
con la precisione delle chiusure e dei contrasti.
Elementi che rimangono costanti nei 50 minuti.
DINGEO 8: è il regista e il metronomo della
squadra, capace di assist spettacolari come di un
lavoro meno appariscente di circolazione della
palla. Fondamentale per l’equilibrio della squadra.
DE MAINA 8: centellina un po’ le sue sgroppate
sulla sinistra, ma quando parte col passo giusto è
irresistibile, come dimostrano la rete del 4-3 e più
di una minaccia creata nella ripresa.
ANGELILLO G. 8,5: pesa come un macigno sulla
vittoria la capacità di scardinare la resistenza
avversaria con al velocità e la capacità di dribbling
e di avanzare palla al piede. Due assist decisivi
e tante discese stile pendolino. Ripresa meno
irresistibile, ma in cui torna decisivo nel finale.
BIANCHI 8,5: come un falco, apparentemente
immobile, aspetta il passaggio della preda giusta,
così la punta aspetta l’arrivo del pallone giusto,
in una sorta di manuale del cinico opportunismo
d’area. Tripletta
TRIOLONE 7,5: al momento giusto nella zolla
giusta. Così impreziosisce la sua gara con la rete
decisiva e più importante della partita, dopo
aver però già mostrato una spiccata capacità nel
giocare tra le linee.
ANGELILLO A. 7: non fa mai mancare il suo
contributo alla causa, lottando e giostrando
palloni importanti.
PUATO 7: dimostrazione di eleganze e di tecnica.
VOGLIA DI PIZZA
SOLA 8: due miracoli, ahilui, inutili e una
sostanziale innocenza di fondo sui goal subiti.
SIMONETTA 8: partita strana la sua, perché per
il 90% è stata di grandi interventi da signor
difensore, ma nella quale il restante 10% è stato
fatto pagare molto caro, risultando così più decisivo
della maggioranza dei contrasti riusciti. Molto
bravo nell’anticipo
BRUZZESE 7,5: anche per lui vale il medesimo
discorso. Pochi svarioni, pur in una gara non facile e
con l’ovvia sofferenza da mettere in conto, ed errori
puniti col massimo della pena.
PORRECA D. 8: a volte sembra un po’ troppo
affezionato ai colpi di tacco e al numero ad ogni
costo, e altre volte è un po’ nervoso e agitato, ma
rimane il faro costante del gioco dei neri, ruolo che
ricopre con impegno e capacità, come dimostra la
rete del 2-1. Categoria.
PORRECA V. 6,5: il problema della sua partita è
che centellina le sue capacità, apparendo, con
incostanza, efficace e decisivo solo a tratti. Tratti
anche devastanti e importanti, ma che forse
dovevano essere più frequenti.
BELLUCCI 6,5: meglio a coprire, la fase difensiva è
sul suo pane.
MAZZOLA 7,5: voto dato dalla doppietta, la bellezza
della doppietta e per la capacità di aggredire e
approfittare degli spazi.
CAGLIERO 9: non è frequente vedere un ingresso
così decisivo nel cambiare le carte in tavola e la
pericolosità di una squadra. Basterebbe dire questo
per spiegare la partita del migliore in campo.
BERRINO 7: più di un buon recupero e tanti
passaggi effettuati per un giocatore che, anche
scegliendo il basso profilo, diventa protagonista.
PACILETTI 7: altro giocatore che non si tira mai
indietro e mai fa mancare il proprio apporto.
magazine
ABSOLUTE
calcio a 7
pagina 7
Championship c7 – Accolla si gode un cammino davvero scintillante
BELVEDERE IN CIMA ALLA CHMPIONSHIP
Coduti re, Gazzola MVP della finalissima
ac belvedere
Perrotta
Coduti Daniele
2 Gazzola
4-1
Ac
Belvedere:
Boccardo,
Perrotta, Brombin, Bullega,
Gazzola, Cento, Coduti Andrea,
Coduti Daniele
Soccer Vision: Bovero, Accolla,
Mezzasalma, Di Francesco,
Durazzi, Orofino, Veronese,
Bredariol, Nada
orbassano – Ed eccoci giunti al match
conclusivo di questo emozionante torneo,
che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino
a questa sera e che deciderà la squadra
fortunata del girone Championship di
calcio a sette, che potrà alzare al cielo il
prestigioso trofeo in palio: Ac Belvedere
o Soccer Vision? Entrambe le squadre
sono cariche a mille già durante lo scatto
delle foto di rito e la voglia di sfidarsi
è talmente tanta che entrambe quasi
tralasciano il riscaldamento pre-partita.
I giallo neri di capitan Andrea Coduti
affidano i propri attacchi al pivot Bullega,
in campo sin dal primo minuto, con il
trio di centrocampo Cento-GazzolaAndrea Coduti ed alle loro spalle
Brombin e Perrotta, con Boccardo in
porta. Rispondono i granata con Accolla
e Di Francesco in difesa, Veronese-NadaOrofino sulla mediana, Mezzasalma
in attacco e Bovero tra i pali. Dopo il
fischio del direttore di gara si entra nel
vivo del match, e si nota subito la buona
manovra corale della Gazzola’s Band,
con ottime progressioni sulle fasce dei
due centrocampisti di fascia Cento e
Andrea Coduti, sulle quali gli avversari
si trovano seriamente in difficoltà. I due
gialloneri tengono palla e fanno salire
la squadra, servendo spesso il regista
Gazzola, che riesce quasi sempre ad
imbeccare Bullega. I granata paiono un
po’ troppo chiusi nella propria area, ma
nonostante tutto sono loro ad andare
in vantaggio per primi con il pivot
soccer vision l.o.
soccer vision l.o.
Mezzasalma
Mezzasalma, lasciato colpevolmente
solo davanti a Boccardo, che poco può di
fronte al bomber di Accolla. La marcatura
del Soccer Vision non è che un flash, che
poco spaventa i determinati uomini di
Coduti che, appena due minuti dopo,
trovano il pareggio con un bel colpo di
tacco di Perrotta, bravissimo a girarsi in
una soffocante mischia in area avversaria.
Appena rimessa palla al centro, l’Ac
Belvedere sembra aver messo il turbo ed
è subito il centrocampista Daniele Coduti
ad infiammare i cuori dei compagni con
un bel gol su azione personale, sul quale
i granata si fanno trovare impreparati.
Gli uomini di capitan Accolla accusano il
colpo e non riescono quasi più a superare
la metà campo, se non con sterili lanci
lunghi, facile preda dell’ottimo duo
Perrotta-Brombin, o addirittura dello
stesso Boccardo. I gialloneri trovano
di fronte a loro immense praterie e il
terzo gol di Gazzola al 14’, complice la
deviazione di un giocatore granata, è
quasi un gioco da ragazzi. Da questo
momento in poi, totale dominio del
Belvedere, con numerosi tentativi da fuori
area soprattutto dei centrocampisti ed un
buon Bovero, che salva la propria porta in
molte occasioni.
La ripresa è praticamente la fotocopia
della prima frazione di gioco, con i
gialloneri all’attacco ed i granata con il
fiatone, nonostante il match non brilli
per alti ritmi di gioco né da una parte né
dall’altra. Il Soccer tir fuori la frinta che
le è congeniale e ci prova con qualche
iniziativa personale del regista Nada.
Con l’Accola’s band protesa in avanti,
la forza dei gialloneri sta soprattutto
nelle ripartenze, garantite dalle buone
capacità d’impostazione di Brombin dalla
retrovie, che cerca spesso di imbeccare
i compagni di fascia o servire al centro
Gazzola, che presa palla si proietta
ac belvedere
autonomamente verso l’area avversaria,
creando non poche difficoltà ai difensori
granata. Il secondo tempo regala poche
emozioni fino al 39’, quando Gazzola
riceve palla da un compagno, si porta
poco oltre la mediana e fa partire uno
splendido bolide di interno destro che,
scheggiato il sette, si insacca alle spalle
di un incredulo Bovero: parabola “alla
Del Piero” e 4-1 per il Belvedere. Ritmi
quasi da allenamento negli ultimi nove
minuti, con i granata ormai rassegnati,
nonostante il difensore Di Francesco provi
con grande grinta a partire addirittura in
solitaria dalla propria area, ma l’impresa è
davvero troppo ardua.
Il triplice fischio finale incorona il
Belvedere vincitore del Championship di
calcio a sette, mentre i granata abdicano
dopo un perocrso andato ben oltre le più
rosee aspettative del proprio capitano.
complimenti alla vincente dunque, e gli
auguri ad entrambe di un pronto ritorno
sui campetti per l’inizio di un nuovo
campionato e di una nuova avventura.
Alessio Gennari
le pagelle
Ac Belvedere
Boccardo 7: qualche buona parata nel corso
del match, ma per il resto gli avversari gli
danno ben poche preoccupazioni. Attento.
Perrotta7,5: davvero bello il suo gol di tacco
in mischia nell’area avversaria; per il resto
gestisce bene la retroguardia, facendosi
trovare sempre pronto sui rari attacchi
granata. Roccia.
Brombin 7,5: ottima l’impostazione che
parte dai suoi piedi e ottimo dialogo con
il collega Perrotta; regge bene per l’intero
match, per fortuna che non doveva giocare!
Manovratore.
Bullega 7: da pivot cerca di far salire i suoi,
ma a volte è un po’ isolato e impreciso
sottoporta; peccato gli sia mancato il gol per
i festeggiamenti con i suoi. Cuore.
Gazzola 7/8: grande doppietta per lui, con
la quale ha trascinato i suoi; quando è in
campo fa la differenza, andando all’attacco e
tornando a difendere. Eurogol. MVP.
Cento 7: sulla fascia corre avanti e indietro
facendo il suo dovere e cercando il compagno
smarcato; buone iniziativa personale.
Pendolino.
Coduti Andrea 7+: da capitano cerca in tutti
i modi di motivare i suoi; cerca il compagno
libero e ha buona visione di gioco. Torna
spesso a dare una mano dietro. Coraggioso.
Coduti Daniele7+: partecipa con un gol
alla festa dei compagni; per il resto fa bene
su e giù sulla propria fascia di competenze,
riuscendo sempre a spezzare gli intermittenti
tentativi del Soccer. Tenace.
Soccer Vision
Bovero 6,5: subisce quattro gol senza colpa,
con i compagni di retroguardia che riescono
a fare ben poco per coprirlo; salva i suoi da
qualche gol in più. Guantoni
Accolla 6,5 : in difesa fa quello che può,
cercando di impostare di tanto in tanto, ma
i compagni sono troppo sparpagliati in giro
per il campo. La fantasia non gli manca.
Sergente.
Mezzasalma 6,5: è suo l’unico gol granata;
per il resto è troppo isolato per poter incidere
veramente. Boa.
Di Francesco 6,5: ce la mette tutta in difesa
e nel finale prova spesso uscite in solitaria.
Grinta.
Durazzi 6+:entra in campo per sostituire Di
Francesco; se la cava. Diligente.
Orofino 6,5: sulla fascia sinistra prova a
lanciarsi in qualche attacco solitarioMvp
della semifinale, oggi ha mansioni molto
difensive. Pendolino.
Veronese 6,5: sulla fascia di competenza
cerca di fare il proprio dovere, dà una mano
anche dietro. Corridore.
Bredariol 6,5: Fari puntati su di lui, gli
avversari lo sanno e fanno buona gurdia. Top
player.
Nada 6,5: nella posizione di regista cerca
di proiettarsi in avanti e dimostra di avere
qualche capacità di dribbling e di finta. Ciak
si gira.