speciale gran gala - ASD Absolute Five
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speciale gran gala - ASD Absolute Five
ABSOLUTE numero 42 del 13 luglio 2015 magazine S P E C I A L E G R A N G A L A’ SUMMER ABSOLUTE c h ampions h ip premiers h ip pla y o f f ABSOLUTE magazine calcio a 5 pagina 2 Finale Play Off c5 - Tulipani fantastici, Ballatore sconfitto EPIC SUGLI SCUDI, CADE IL BOSCHETTO Brillano i fratelli Onomoni, Del Buono non basta eipc networks cfc Di Vanno 2 Onomoni An. 2 Onomoni 5-4 EPIC NETWORKS CFC: Modolo, Jayme, Parola, Onomoni An., RObazza, Quarello, Onomoni A., Di Vanno. FC BOSCHETTO: Ferrino, Colarelli, Mazzarella, Sartorello, Vicenzutto, Vetrugno, Favale, Del Buono. orbassano – Dopo due anni di grande calcio, di vittorie sfiorate e finali sfumate, l’Epic Networks di capitan Jayme raccoglie finalmente e meritatamente i frutti di quanto seminato e lo fa niente meno che ai danni della regina indiscussa delle ultime due stagioni, ovvero i quasi imbattibili di mister Ballatore, il Boschetto di Vetrugno e Favale. Quel Boschetto capace di vincere il secondo titolo Absolute consecutivo senza aver mai perso una sola partita e conseguire il titolo nazionale a Senigallia contro squadroni blasonati come Trapani e Napoli. Per ora l’unica bestia nera era stata l’FM, vincitrice di Champion’s e Regionali. Una realtà di successo, quindi, quella imbastita da mister Ballatore che cede però alla maggior convinzione e freschezza dell’Epic dei fratelli Onomoni. I tulipani, dopo un inizio timoroso, mettono sotto i pluricampioni con una gara impeccabile, condotta magistralmente per tutta la durata della partita. Il risultato non è mai messo in discussione se non sul finale di gara con l’arrembante tutto per tutto dei biancorossi di Ballatore, per il resto l’Epic merita di portare a casa un trofeo importante come la Summer Five Cup, che ricordiamo ra partito con 120 pretendenti. Il Boschetto non gioca sicuramente la sua partita migliore, ritmi bassi e poca determinazione nel portare a casa l’ennesimo titolo Absolute, ma l’impostazione della gara da parte dell’Epic risulterà eccezionale oltre all’ottima prestazione offerta in termini tecnico-tattici e agonistici. Le garanzie dei tulipani partono dalla linea di fondo con Modolo, insignito della palma di miglior portiere del torneo, giganteggia in area grazie ad una prestazione giunonica andando a murare qualsivoglia offensiva provenga dai fc boschetto fc boschetto Del Buono 2 Favale Mazzarella bombardieri biancorossi. A fare da scudo e da fuciliere ci pensa Alberto Onomoni, mvp della finale, con una prestazione di grande livello sotto ogni punto di vista. Doppietta per lui, tra cui un destro di rara potenza, e un lavoro interminabile e assolutamente fondamentale in fase difensiva a bloccare il talento di Favale. Andrea, fratello del sopracitato, gli fa eco con una performance sontuosa, di carattere, decorata da una doppietta determinante così come lo è il lavoro del laterale Di Vanno. Il numero nove di Jayme è il migliore in campo nella prima metà con un gol e un assist e decine di metri macinati su e giù sull’out di destra. Peccato per l’infortunio subito nella ripresa che lo obbliga a dare forfait per gran parte dei minuti, altrimenti sarebbe potuto essere con tutta probabilità il migliore anche alle premiazioni finali. Non ce lo si aspetta in veste difensiva e invece Parola dimostra di essere un giocatore completo andando a intervenire con tempi svizzeri sui contropiedi e sulle manovre offensive del Boschetto, che non riesce a tornare in partita dopo i primi tre gol se non verso gli ultimi scampoli di gara. Infatti a fare la voce grossa in campo è quasi esclusivamente Del Buono che si carica il peso della squadra sulle spalle. Il laterale biancorosso è un autentico leone in campo, sue sono le occasioni più pericolose e suoi sono due dei gol messi a segno grazie ad un destro micidiale che solo il palo e un grande Modolo riescono a fermare. Vetrugno, visibilmente penalizzato da un infortunio e quindi costretto a giocare quasi esclusivamente di sinistro, non può dare il massimo e la squadra ne risente in maniera quasi fondamentale andando a definire un sorta di dipendenza dal talento numero nove che quando viene a mancare incide sul gioco totale dei biancorossi. La nota più positiva, ma non è di certo una scoperta di oggi, arriva dall’ennesima prova sublime di Ferrino che alleggerisce il parziale in entrata andando a togliere le castagne dal fuoco ripetutamente grazie a una tecnica superiore alla media. Con un Vetrugno non al massimo ci si aspetta un Vicenzutto in formato super che non centra però la sua partita miglior epic networks cfc nonostante venga premiato meritatamente come miglior giocatore della Summer Five Cup per un percorso super sino a qui. A seguire la scia troviamo anche le prove non come al solito di Mazzarella e Sartorello, due che sanno galvanizzarsi ai grandi appuntamenti e lasciare il segno. Non basta nemmeno il talento immenso di Favale a evitare la debacle e la conseguente vittoria, forse impronosticabile alla vigilia, di un grande Epic. CRONACA - Il Boschetto prende in mano il gioco come suo solito ma senza spingere e tenendo i ritmi bassi così i tulipani di Jayme prendono coraggio e trovano l’affondo vincente al 6’ con Di Vanno che corre su tutto il corridoio di destra per poi perforare Ferrino di piatto destro sul secondo palo. Lo stesso numero nove serve l’assist vincente ad Andrea Onomoni all’11 che non può sbagliare a tu per tu con l’estremo biancorosso. Partita messa sui giusti binari dall’Epic che allunga ancora al 19’ con Alberto Onomoni che non perdona di destro infilando il 3-0, risultato inaspettato allo Sporting Orbassano. La risposta del Boschetto arriva a fine metà con il destro potente scoccato da Del Buono sul quale Modolo non può niente. Ripresa incandescente con i tulipani ad allungare dopo pochi minuti dal fischio d’inizio con il destro poderoso di Alberto Onomoni scagliato di prepotenza alle spalle di Ferrino, 4-1 Epic. Il Boschetto quindi tira fuori le unghie e si fa sotto con Favale che accorcia le distanze al 6’ ribadendo in rete un tiro smorzato di Sartorello e andando a siglare il 3-4 con Mazzarella bravo a deviare un tiro dalla distanza di Vicenzutto. Sembra il preludio della rimonta ma il quinto colpo messo a segno da Andrea Onomoni a pochi minuti dal triplice fischio spezza definitivamente le reni al Boschetto nonostante trovi il 4-5 con Del Buono quasi nel recupero. Grande vittoria degli orange di Jayme che fanno secco il blindato di Ballatore con una prestazione eccelsa dove i singoli hanno fatto sì la differenza ma poiché amalgamati con intelligenza e competenza hanno saputo portare l’Epic in cima alla Summer Five Cup a discapito del Boschetto, non una squadra qualunque. Fabrizio Giangualano le pagelle EPIC NETWORKS CFC Modolo 8: miglior portiere del torneo e non c’è da chiedersi il perché. Magistrale. Jayme 6.5: il capitano parte dall’inizio salvo poi lasciare più spazio ai compagni e dirigere la squadra dalla panchina. Mister. Parola 7+: veste inaudita per il numero sette aranciato che blinda la difesa con una grande prestazione. Colonna. Onomoni An. 7.5: vertice alto dell’Epic, dinamico e tecnico, autentica spina nel fianco per la difesa biancorossa. Pericoloso. Robazza 6: ha due occasioni limpide per chiudere la gara. Teso. Quarello 6+: pochi minuti per lui ma densi di grinta e agonismo, dà tutto in poco tempo. Caldo. Onomoni A. 8+: giganteggia in difesa e scardina il muro di Ferrino in area Boschetto, sempre più top player. Pilastro. Di Vanno 8: un gol, due assist e un naso malconcio per il laterale infaticabile di Jayme. Totale. FC BOSCHETTO Ferrino 8: grande prestazione per un grande portiere, tutto nella norma insomma. Felino. Colarelli 6: il Boschetto deve segnare e quindi viene sacrificato per quasi tutta la gara. Peccato. Sartorello 6.5: impegno incommensurabile come sempre, ma questa volta i gol non sono arrivati. Grinta. Mazzarella 6.5: gol fortuito per lui che però non basta ad evitare la sconfitta dove sono un po’ mancate le sue geometrie. Freno tirato. Vicenzutto 6.5: ottimo in fase di copertura, Onomoni è il suo osservato speciale, un po’ meno in avanscoperta. Alfiere. Vetrugno 6.5: non è al 100% e si vede e il Boschetto ne risente tanto, fa comunque il suo come al solito. Stoico. Favale 7: insieme a Del Buono è l’elemento incaricato di far male e quando in campo ci va sempre vicino. Estro. Del Buono 7.5: decisamente il migliore in campo tra i biancorossi, dotato di un destro di rara potenza, scuote i suoi con una grande performance. Bombardiere. ABSOLUTE magazine calcio a 5 pagina 3 Finale Premiership c5 - Match esplosivo, MT con l’amaro in bocca CECCATO RE A ORBASSANO, SAGIT SUL TRONO Un super Gagliano dice no a Elifani e compagnia sagit 2 D’Armiento Sanfelici 3 Emanuele 6-3 SAGIT: Gagliano, D’Armiento, Zullo, Sanfelici, Gallo, Emanuele, Corrias. MPORTANT TEAM: Gambardello A., Marras, Elifani, Gambardello P., Rampazzo, Pologruto, Samà, Franchetto, Capelli, Tiano. orbassano – Stagione chiusa in bellezza dal Sagit di Ceccato che fa propria la Premiership abbattendo gli enfant terrible di capitan Elifani in una finale non adatta ai deboli di cuore dove gli scontri e le emozioni non sono di certo mancate. Un pezzo di storia Absolute contro quello che potrà essere il futuro della manifestazione moncalierese per i prossimi anni dopo aver dimostrato grandi cose nell’arco dell’intera stagione. Due generazioni a confronto quindi, esperienza contro freschezza, mestiere contro rapidità e a spuntarla sono i veterani di capitan D’Armiento che mettono in bacheca l’ennesimo trofeo grazie al gioco pragmatico e concreto ormai consolidato negli anni. Il Sagit parte forte allo Sporting Orbassano mettendo sotto i gialloblù con manovre precise andando a chiudere il primo tempo avanti di tre lunghezze per poi subire l’irruenza dell’MT nella ripresa rimanendo pur sempre in vantaggio grazie alla strepitosa prestazione di Gagliano, mvp della finale, chiamato a compiere i miracoli a difesa della porta sulle conclusioni velenose di Samà e Marras Sanfelici e Emanuele garantiscono sicurezza in difesa e gol in attacco con il numero undici biancoblù protagonista del match con una tripletta fondamentale ai fini del risultato oltre all’impagabile lavoro offerto in fase di contenimento. Ai grandi appuntamenti non manca mai capitan D’Armiento che lascia il segno sulla finale con le reti d’apertura mportant team mportant team Franchetto Marras Samà e chiusura che vanno a sommarsi alla consueta saggezza tattica propria della bandiera del Sagit. Ceccato può contare su un combo affiatato e coeso, impreziosito dalla presenza di Zullo che non delude le attese dando prova di essere un elemento importante per i biancoblù così come lo saranno anche Gallo e Corrias a dar man forte all’avvolgente manovra targata Sagit. Sconfitta amara per l’MT di Elifani che subisce l’impetuosità avversaria nella prima metà per poi scrollarsi di dosso il torpore e lanciarsi con successo nella metà biancoblù nella ripresa e sfiorare una clamorosa rimonta. Gambardello risponde per le rime al collega di Ceccato operando alla grande a difesa dei pali sventando in più occasioni le invettive biacoblù, di fatto esce dal campo senza responsabilità sulla sestina subita con l’unico neo di proteste tanto inutili quanto ingiustificate. Quando la ruota gira, i gialloblù dimostrano di avere i numeri e di non essere per nulla inferiori al Sagit ma l’aver praticamente regalato loro venticinque minuti risulterà determinante nonostante le buonissima prestazione di Samà. Il numero ventuno di Elifani è l’uomo chiave per trovare la via del gol, il faro tecnico di una squadra giovane e ben assemblata ma il nervosismo prende il sopravvento e il piano per risalire la china non trova il giusto sfogo nella ripresa. Insieme a Samà si distingue Marras che con il destro e la prestanza fisica mette in crisi i biancoblù che faticano ad arginare la vena ispirata del numero sette gialloblù. Non basta neanche un ottimo Capelli che crea e ispira i compagni oltre a sacrificarsi con buoni risultati in fase difensiva. CRONACA - Partenza scattante del Sagit che si porta in vantaggio dopo tre minuti con la bellissima azione orchestrata da Sanfelici ed Emanuele, bravi a sagit mettere Corrias in condizione di servire D’Armiento davanti alla porta, il quale non può sbagliare da due passi. L’organico di Ceccato prende campo e affonda il raddoppio al 7’ con il gol di Sanfelici che beffa Gambardello dalla distanza con un colpo di punta, 2-0 Sagit. La reazione MT giunge tramite Samà e Capelli, ma un immenso Gagliano tira giù la saracinesca così sono ancora i biancoblù a passare al 17’ con Emanuele di destro imbeccato dal filtrante preciso di Gallo. Tempo di gioire e l’MT buca finalmente il muro di Gagliano con il diagonale sinistro di Franchetto ma sarà ancora il Sagit ad allungare al 24’ con il piatto destro di Emanuele per il 4-1. A inizio ripresa c’è l’occasione per Samà di accorciare le distanze su rigore ma Gagliano è in formato super e sventa la minaccia anche se non può nulla al 12’ sul destro terrificante di Marras dalla distanze, 4-2 Sagit. Emanuele risponde ma la traversa dice no così l’MT assedia la metà campo biancoblù trovando il terzo gol della serata con Samà servito da Capelli su calcio d’angolo, destro secco alle spalle di Gagliano. Gli animi si accendono, Emanuele allunga ancora al 22’ di sinistro sul primo palo per il 5-3, D’Armiento fallisce il colpo del k.o. su tiro libero così come Gambardello non riesce a superare l’estremo biancoblù dal dischetto per riaprire una partita chiusa definitivamente dal capitano biancoblù in contropiede su assist di Zullo. FInale entusiasmante dove le squadre si spartiscono equamente i due tempi ma i gol sono quelli che contano e la maggior efficienza realizzativa del Sagit e la prova superba di Gagliano tra i pali consegnano la Premiership a mister Ceccato. Ennesimo trofeo per i biancoblù che concludono alla grande un’altra stagione militata tra i Top Absolute a discapito della forza spregiudicata dell’MT di Elifani, autentica sopresa di questa annata appena conclusa e quindi attesa a settembre per il salto di qualità. Fabrizio Giangualano le pagelle SAGIT Gagliano 8+: semplicemente insuperabile, dimostra ancora una volta di essere un ottimo portiere. MVP. D’Armiento 7+: il capitano apre e chiude la finale, la sua presenza in campo è una garanzia. Bandiera. Zullo 6.5: giocate intelligenti, sempre al servizio della squadra, molto bene in entrambe le fasi. Duttile. MPORTANT TEAM Gambardello A. 7: non è da meno del collega biancoblù ma non può evitare la sconfitta. Guantoni. Marras 7: porta gamba, fisico e potenza con il suo ingresso in campo, gol di rara potenza. Promosso. Elifani 6+: il capitano lascia più spazio ai suoi giovani, ma è sempre importante il suo operato in fase di copertura. Leader. Gambardello P. 6: pochi battute per lui anche se ha sui piedi una buona occasione per segnare. Gruppo. Pologruto 6.5: impegno encomiabile del numero undici che non perde mai di vista il Sanfelici 6.5: partenza buonissima, trova un gol fortuito ma importante, sempre nel vivo del gioco. Playmaker. Gallo 6.5: entra per dar peso in attacco e lo fa con successo, assist al bacio per lui. Positivo. Emanuele 7.5: difensore con il vizo del gol, tris pesante rifilato ai gialloblù dopo aver blindato l’attacco avversario. Fisico. Corrias 6.5: si fa trovare al posto giusto al momento giusto, in versione assist man per questa finale. Gregario. pallino del match. Pronto. Rampazzo 6+: il numero dieci non trova la via del gol dedicandosi maggiormente a contenere e impostare. Regia. Samà 7: si è fatto conoscere dopo un’ottima stagione, segna anche in finale ma non è abbastanza. Acceso. Franchetto 6.5: è il primo capace di piegare le mani a Gagliano, partita di sacrificio e corsa. Infaticabile. Capelli 7: il vero motore del gioco gialloblù, con lui la squadra assume un altro volto. Fondamentale. Tiano 6,5: segue con dedizione la squadra. Sveglio. ABSOLUTE magazine calcio a 5 pagina 4 Championship c5 – Le Panche seconde a testa altissima CARLONE MAGNO IMPERATORE DELLA CHAMPIONSHIP Arposio e Valeriano da standing ovation atletico carlone Salasso 3 Valeriano 3 Arposio Ramella 8-5 Atletico Carlone: Amenta, Arposio, Bevilacqua, Ramella, Salasso, Santoro, TENCA, Valeriano. Le Panche: Cipriani, Dalla Pozza, Gidari Al., Gidari An., Giorgino, Pascali, Prudente P., Prudente A., Ripullone, Sansò, Zanghi. orbassano – E’ stato spettacolo vero quello regalato dall’Atletico Carlone e Le Panche nella finalissima della Championship. Le due squadre non hanno esitato a rispondere colpo su colpo alle offensive avversarie e con un ritmo di gioco molto elevato hanno infiammato l’atto finale della competizione. Il risultato finale premia la giovane squadra di Valeriano, capace di coronare la sua annata nel mondo Absolute con una prestigiosa vittoria che non può che essere un’iniezione di fiducia per la prossima annata. Escono a testa alta Le Panche, autore di un torneo sorprendente, sempre in partita fino all’ultimo ma fin troppo condizionato dall’uscita di Prudente P. nell’intervallo. Il Carlone ha mostrato in questa finalissima i progressi fatti nel corso dell’annata, a partire da Amenta, bravo a dare sicurezza alla propria retroguardia con alcuni interventi risolutori soprattutto nel corso della prima frazione. Nei primi venticinque minuti infatti, conclusi sul risultato di quattro pari, la presenza di Prudente P. tra Le Panche ha creato non pochi problemi alla difesa del Carlone. Nonostante la stretta di marcatura di Ramella, il numero due in maglia nera ha trovato più volte la via della rete con delle conclusioni precise sulle quali il numero dodici del Carlone non ha proprio potuto fare niente. Dall’altra parte, i vari Dallapozza e Prudente A. sono stati costretti a raddoppiare spesso la marcatura su Arposio, vera freccia nell’arco dell’Atletico Carlone. Il numero undici in maglia gialla, stasera autore di una tripletta, ha giocato un torneo da urlo. Trentasei reti le panche le panche Prudente P. 4 Sansò in dieci presenze sono numeri da vero Top Player e il titolo di MVP della partita è più che meritato. La cronaca del match. Inizia forte l’Atletico Carlone ed è subito Arposio a presentarsi dalle parti di Gidari Andrea, ma la sua conclusione finisce a lato della porta difesa dall’estremo difensore de Le Panche. Tre minuti dopo è Prudente P. ad eludere la stretta marcatura di Ramella e di sinistro impegnare severamente Amenta, che si distende sulla sua sinistra e sventa la minaccia. Il piede del bomber de Le Panche sembra caldo e lo dimostra al 7’ quando porta in vantaggio i suoi con un’azione personale, si presenta da solo davanti alla porta del Carlone e a tu per tu con il portiere è un gioco da ragazzi per lui mettere dentro la palla dell’uno a zero. Il sottomarino giallo di Valeriano non si abbatte per la rete subita e trova subito il pareggio su azione d’angolo, il più lesto di tutti è Salasso che di destro sorprendere sul primo palo Gidari. La partita è vibrante e le due squadre non si risparmiano su nessun contrasto. Al 10’ Prudente P. riporta in vantaggio i suoi con uno splendido colpo da biliardo su calcio piazzato, ma come prima il Carlone reagisce subito proprio con Valeriano che, dopo aver conquistato palla nella propria area, riparte in azione personale e dal limite dell’area incrocia di sinistro sul palo più lontano riportando il punteggio in parità. Dopo una fase di studio a metà frazione, le squadre si scatenano nel finale dove i protagonisti sono ancora Arposio e Prudente P.. Il numero undici del Carlone concretizza prima una veloce ripartenza personale e poi insacca un preciso assist di Valeriano. Nel mezzo, Prudente P. fa ancora centro con due precisi sinistri incrociati che sorprendono Amenta. Inizia la ripresa e dopo tre minuti Le Panche tornano in vantaggio, al 28’ Sansò si guadagna e trasforma una punizione dal limite eludendo l’intervento di Amenta. Ora la partita vive sul atletico carlone filo dell’equilibrio, con le squadre che cercano di superarsi l’una sull’altra. L’intensità del match è alta e sono ancora i due portieri a rendersi protagonisti, da una parte Amenta sventa su Giorgino, dall’altra Gidari chiude la porta ad Arposio e Ramella. Al 37’ Ripullone ha la grande occasione per portare a due le reti di vantaggio per la sua squadra ma la sua conclusione viene ben murata dalla difesa. Un minuto dopo il Carlone riagguanta il pareggio: Arposio strappa una palla dai piede di un avversario nella sua metà campo e riparte a grandi falcate verso la porta avversaria, appena arrivato in area vede l’inserimento di Ramella che non deve fare altro che appoggiare la palla in rete. Le Panche sembrano accusare il colpo e due minuti l’Atletico passa in vantaggio. Lo scatenato Arposio, su azione di calcio d’angolo è il più lesto di tutti e di destro infila ancora Gidari. Gli scatenati nichelinensi viaggiano sulle ali entusiasmo ed è proprio il loro mister a sigillare il risultato consegnando di fatto la vittoria del torneo ai suoi ragazzi. Con due azioni fotocopia al 41’ e 43’, Valeriano conclude delle ripartenze fulminanti sfruttando gli ampi spazi concessi dai generosi uomini de Le Panche protesi in avanti alla ricerca di una disperata rimonta. Non succede più niente fino al triplice fischio finale, la Gidari’s band esce a testa alta consapevole di aver giocato un torneo da urlo; l’Atletico Carlone può andare a festeggiare con il suo folto pubblico al seguito... la coppa è vostra! le pagelle ATLETICO CARLONE Amenta 7.5: Chiude la saracinesca della sua porta con interventi poderosi, che dimostrano tutta la sua reattività. Muro. Arposio 9: Un torneo da favola e una finale da protagonista per un giocatore completo come lui. MVP. Bevilacqua 7.5: Gioca pochi minuti in questa accesa finale ma buona parte di questa coppa è anche sua. Lottatore. Ramella 8: Anche in questo match ha mostrato i progressi fatti in questa difficile annata marcando un giocatore quale Prudente P.. Sempre attento in copertura senza disdegnare le avanzate offensive. Preciso. LE PANCHE Cipriani 7: Prova a spingere sulla corsia di destra sfruttando gli spazi lasciati dalla difesa del Carlone. Incursore. Dalla Pozza 7.5: Sfortunato nelle proiezioni offensive, chiude bene su Valeriano nel corso della ripresa. Attento. Gidari Al. 6.5: Chiude bene in copertura sulla corsia ma prova anche a ripartire sfruttando la sua velocità. Turbo. Gidari An. 7: Non ha troppe colpe sulle reti subite, anzi compie altri interventi che tengono aperto il match. Uomo ragno. Giorgino 6.5: Cerca la profondità per eludere la marcatura stretta di Ramella e con il destro cerca la porta di Amenta ma non è fortunato in fase realizzativa. Attivo. Pascali 7: Gioca bene sulla sua corsia, cercando Alessio Bianco Salasso 7.5: Gioca di prima scambiando bene con Arposio in fase offensiva senza comunque lasciare scoperta la difesa sulle fasce laterali. Pendolino. Santoro 7.5: Treno infermabile sulla corsia di competenza, fa bene entrambe le fasi e non disdegna le conclusioni verso la porta avversaria con il suo piede preferito. Pericoloso. Tenca 7: acquisto estivo del carlone, il numero sei si è inserito alla perfezione nel gruppo con la sua esperienza. Bravo a chiudere su sansò nel momento piu difficile della gara e a gestire bene il pallone in fase di ripartenza. Sicurezza.Valeriano 8.5: Che intensità e che determinazione nelle sue giocate, lottando su ogni palla e su ogni contrasto. Gladiatore. spesso di accentrarsi per provare la conclusione. Ci prova. Prudente P. 8.5: Nel primo tempo fa letteralmente impazzire la difesa del Carlone mettendo tanta intensità nelle sue giocate. Le sue conclusioni sono sempre precise e mai banali. Pericolo pubblico. Prudente A. 7: Sa sempre cosa fare con la palla tra i piedi, cerca bene il compagno smarcato vicino a lui. A testa alta. Ripullone 6.5: Sicuro nelle giocate, serve bene in profondità Prudente P. nel primo tempo. Assistman. Sansò 7.5: Uno dei più attivi dei suoi, la sua stupenda punizione ad inizio ripresa illude il Le Panche. Cecchino. Zanghi 6.5: Entra nella ripresa dando tutto quello che ha per contenere le avanzate dello scatenato Arposio. Generoso. magazine ABSOLUTE calcio a 7 pagina 5 Seven Cup c7 – Rullo scatenato nel proprio percorso, ma in finale alza bandiera bianca RITORNO VITTORIOSO PER LO STEAUA Nica mvp, Cuccari best player, Tamas gongola steaua saulyn 2 Nica Tamas Hitu Cuccari 5-0 STEAUA: Derevlean, Damoc, Tamas, Nuzzolese, Cuccari, Hitu, Nica, Mingardo RULLO COMPRESSORE: Mazzanti L., Mazzanti M., Clari, Garabello, Nano, Giraudo, Telli, Favaretto, Energico orbassano – Netta e senza possibilità d’appello la vittoria della Steaua nella finale di Seven Cup, ai danni del malcapitato Rullo Compressore. I gialli hanno infatti mostrato una prova di forza assoluta; arcigni e allo stesso tempo fantasiosi e veloci, hanno avuto una supremazia territoriale interrotta da pochi momenti, concedendo pochissimo agli avversari, messi in crisi da scambi e schemi tipici di chi gioca a memoria sapendo benissimo, anche a occhi chiusi, dove trovare il compagno. I rossi hanno iniziato bene, in quei primi minuti che sono stati l’unico momento della gara davvero aperto ed equilibrato, e hanno provato nella ripresa a premere, riuscendo però ad ottenere perlopiù cross respinti e mischie (spesso dai piedi di Giraudo e Telli, i più vivaci), e facendosi pericolosi con tiri dalla distanza. D’altronde, a frustrare i tentativi di rimonta della Rullo Compressore ha pensato la quasi impenetrabile coppia Damoc-Tamas, perfetto sostegno difensivo dei 4 moschettieri che, in avanti, hanno fatto vedere i sorci verdi agli avversari: l’elegante direttore d’orchestra Nuzzolese, il fantasista Cuccari, il veloce folletto Hitu e il pivot punto di riferimento Nica (anche uomo della partita). Onore comunque anche agli sconfitti, che a tratti sono riusciti a mostrare sprazzi del bel gioco e dell’organizzazione che gli hanno permesso di arrivare fin qui. Proprio loro è stata la prima opportunità: irresistibile serpentina di Telli bloccata solo dall’uscita di DerevleaN. Nei primi minuti, di studio come tradizione impone, la gara scorre equilibrata, quasi scacchistica e già molto combattuta; non particolarmente ricca di occasioni, ma tesa e comunque emozionante. Il giro di boa arriva al 10’, con la prima firme d’autore di Nica: il numero 9 riceve palla da calcio d’angolo nei pressi del vertice sinistro dell’area, salta l’uomo e lascia partire un destro che si insacca sotto l’incrocio dei pali più lontano. L’equilibrio iniziale viene gradualmente meno rullo compressore rullo compressore man mano che Nuzzolese e Cuccari prendono in mano il pallino del gioco, prendendo possesso della trequarti, aiutato da un Nica capace di fare reparto anche tornando a trovare e creare spazi, e da Hitu pronto con la velocità ad aggredire ogni occasione e spiffero disponibile. Proprio da una discesa del numero 7 sulla sinistra nasce al 18’ il 2-0: Nica recupera un pallone sulla trequarti, allarga a sinistra per il compagno il quale, raggiunto il fondo, mette in mezzo un traversone preciso per il tap-in vincente dello stesso Nica. La Steaua è ora abbastanza padrona del campo, i rossi non riescono a prendere le misure e soprattutto non riescono a rendersi pericolosi, apparendo abbastanza scossi dalla capacità dei moschettieri avversari di fare girare palla. Solo verso la fine del tempo appaiono leggermente più propositivi, sfiorando la rete che li avrebbe riportati in gara con Garabello: proprio in questa fase però subiscono il beffardo 3-0, arrivato al 23’ e che sarà decisivo nel tagliare definitivamente le gambe ai rossi. Il goal è cinico e un po’ fortunoso: punizione da oltre la trequarti calciata da Tamas, il suo destro rasoterra non è potente, ma è infido nella traiettoria con la quale tolgono le ragnatele dalla base del primo palo, con Lorenzo Mazzanti beffato dall’estrema precisione della conclusione. Rete, tra l’altro, meritata per il numero 5, coriacea diga difensiva e bravo anche a impostare. Una bella girata al volo da posizione defilata di Nano, ben parata da Derevlean, è l’ultimo trillo del Rullo Compressore. Si attende una ripresa in cui i rossi dovranno dare il massimo per risalire in barca e poter sperare ancora; a iniziare con un piglio migliore, e a confermare il trend del primo tempo, sono però i gialli, favoriti ulteriormente dal fatto di trovare più spazi a disposizione, che favoriscono in particolare Hitu e i suoi scatti. La pressione rossa, infatti, porta solo ad una serie di cross respinti, a qualche pallone vagante che non trova deviazione e ad un paio di mischie, nonostante gli sforzi e i dribbling di Giraudo e Telli. Più pericolosa rimane ancora la Steaua, che al 7’ trova il 4-0, con una bellissima azione collettiva, fatta di scambi di prima e di tagli precisi e irresistibilii che causano mal di testa ai malcapitati difensori. A coronare questa azione da manuale, Hitu, bravo a saltare il portiere e ad appoggiare a steaua saulyn porta vuota. Anche se sempre più per la forza della disperazione e dell’orgoglio che per reale convinzione, i rossi continuano a premere, trovando però una squadra in grado, anche ricorrendo a interventi energici e un po’ più che grintosi, di creare una muraglia – capeggiata dalla coppia Damoc/Tamas - che costringe il Rullo Compressore a provare tiri dalla distanza raramente davvero pericolosi, e qualche volta non particolarmente fortunati. Così, la rete della bandiera non arriva, e arriva invece al 21’ il 5-0, con cui Cuccari, nominato miglior giocatore del torneo, scrive il suo nome nel tabellino dei marcatori della finale. Ricevuta palla sulla sinistra, il numero 23 si accentra, lascia sul posto l’avversario e dal limite lascia partire un destro che il portiere riesce solo a deviare. Rimangono solo un paio di occasioni per parte, ma la partita finisce secondo il copione già delineato fin dalla metà del primo tempo; purtroppo per i rossi, è mancato il colpo di scena, e la finale ha così assunto i contorni del trionfo di Tamas e soci. Edoardo Peretti le pagelle STEAUA SAULYN DEREVLEAN 7,5: non è particolarmente impegnato, ma nelle occasioni in cui è chiamato in causa si fa sempre trovare pronto e attento, trovandosi così all’attivo con due parate difficili. DAMOC 8,5: difficile ricordare una volta nella quale sia stato superato: preciso e attento nelle chiusure, energico e tignoso ed elegante allo stesso tempo, domina, insieme al suo compare Tamas, la retroguardia, imponendosi. TAMAS 9: come sopra, con in più una decisa propensione a impostare il gioco, giocando, in particolare non irrilevante durante le fasi d’equilibrio d’inizio primo tempo, a tratti da regista arretrato NUZZOLESE 9: è il cervello della squadra, il suo elegante direttore d’orchestra. Fa girare palla, sbagliando pochi passaggi e sfornando assist di livello. È anche capace di fare buon viso a cattivo gioco sapendo essere poco appariscente e più battagliero al momento del bisogno. CUCCARI 8,5: l’uomo del torneo conferma il suo valore in particolare nel secondo tempo devastante, condito da un goal e da una serie impressionante di assist. Nel primo tempo ha mostrato più di un esempio del suo valore, ma con un po’ di discontinuità, poco male. HITU 8,5: folletto capace di trasformare in pericolo ogni minima opportunità che gli capiti sulla fascia, con la sua velocità mista a tecnica, è la seconda punta larga che ogni attaccante centrale vorrebbe. Come dimostra l’azione del 2-0. NICA 9: punto di riferimento costante, tecnicamente valido, fisicamente forte e tatticamente molto intelligente, segna la doppietta che dà il via alle danze, e, altrettanto importante, con la sua mobilità diventa l’elemento decisivo nello spiazzare la difesa avversaria nel momento di equilibrio iniziale. MINGARDO 7,5: dà il contributo soprattutto in fase di contenimento, non facendo rimpiangere la coppia Damoc-Tamas, cioè riuscendo in un’impresa ardua. RULLO COMPRESSORE MAZZANTI LORENZO 7: alcune parate che limitano i danni e che confermano il suo essere miglior portiere del torneo, e qualche responsabilità su un goal e mezzo (il quinto e, in parte, il terzo).Per il resto, più di così non poteva fare. MAZZANTI MATTEO 6,5: dopo un discreto inizio, la sua è stata una partita di sofferenza, data la difficoltà di intercettare gli schemi offensivi avversari e il valore degli avversari. Nonostante questo, nell’uno contro uno si fa sempre valere. CLARI 6,5: anche per lui una gara in cui i buoni interventi e i bei momenti, presenti in tutti i 50 minuti, non riescono a contrastare la più generale difficoltà tattica nell’opporsi agli schemi avversari. GARABELLO 7: nel primo tempo, sia come regista e soprattutto con inserimenti a sostegno dell’attacco, è il più attivo, convinto e pericoloso dei suoi. Ha sulla coscienza un’occasione he avrebbe potuto riaprire la gara, e nella ripresa un po’ si spegne, ma rimane il migliore dei suoi nei primi 25 minuti. NANO 6,5: una bella conclusione annullata dal portiere, qualche buon dribbling. Impegnato. GIRAUDO 7,5: dopo un primo tempo più anonimo, si scatena nella ripresa, quando, in particolare all’inizio, sforna una serie di cross insidiosi. Insieme a Telli è il più convinto a cercare la rimonta e il più vivace TELLI 8: non riesce a concretizzare, ma è l’unico dei suoi a essere veramente sul pezzo per tutti i 50 minuti. Che sarebbe potuta essere, con un destino diverso, la sua partita si capisce al primissimo minuto con l’elegante serpentina che ha seminato il panico. Ci prova e tiene gli avversari sulla graticola fino alla fine. FAVARETTO 6,5: si fa trascinare dalla strada scelta dalla gara, buone cose per lui. ENERGICO 6,5: anche per lui vale lo stesso discorso. Suo malgrado mostra sprazzi di talento che tutti conosciamo ma oggi non “spacca”. ABSOLUTE magazine calcio a 7 pagina 6 Premiership c7 – Voglia di Pizza sempre in partita, gran torneo per Porreca & C. LA REAL BRINDA CON LA CERVEZA Putrino alza la coppa al cielo di Orbassano real cerveza Scalenghe 3 Bianchi De Maina Tricione 6-4 REAL CERVEZA: Gerace, Scalenghe, Putrino, Dingeo, De Maina, Angelillo G., Bianchi, Tricione, Angelillo A., Puato VOGLIA DI PIZZA: Sola, Simonetta, Bruzzese, Porreca D., Porreca V., Bellucci, Mazzola, Cagliero, Berrino, Paciletti orbassano – La Real Cerveza conquista la Premiership della Seven Cup di calcio a 7 sopravvivendo alle montagne russe di una finale in cui le carte in tavola sono cambiate in continuazione: prendendo il largo nella prima parte, facendosi raggiungere dai mai domi e mai scoraggiati rivali, rischiando di cadere nella ripresa ricca di capovolgimenti di fronte e riuscendo in ultimo a trovare il definitivo allungo negli ultimi minuti. Grinta, cinismo, fantasia e il giusto pizzico di fortuna sono stati gli ingredienti di questa vittoria, basata sulla solidità difensiva garantita da Scalenghe e dall’intesa della coppia d’attacco Bianchi/Angelillo Gianluca: cinico ed opportunista rapace d’area il primo, funambolo della fascia destra il secondo. Come il risultato, abbastanza veritiero farebbe pensare, non è stata da meno la Voglia di Pizza, capace di rientrare presto in gara dopo l’inizio abbastanza traumatico e che può mordersi le mani per avere sprecato una manciata di ghiotti contropiedi sul risultato di quattro pari. Fulcro del loro gioco è il regista/fantasista Daniele Porreca, costantemente al centro del match. Decisivo però è stato l’impatto di Cagliero (man of the match), che con le sue irresistibili ed eleganti sgroppate sulla fascia ha dato quell’incisività negli ultimi metri che nei primi minuti è mancata ai neri, favorendo anche Mazzola, punta all’inizio dalle polveri un po’ bagnate e poi però autore di una doppietta. Così, il risultato è rimasto in bilico fino alla fine e la sensazione era quella che il goal decisivo avrebbe potuto essere realizzato da un momento all’altro da entrambe le parti. La partita comunque si mette subito bene per i bianchi, che si gasano come nome impone portandosi in vantaggio già al primo minuto: calcio d’angolo battuto rasoterra che attraversa tutta l’area non trovando né deviazione né respinta fino ad arrivare sui piedi di Scalenghe, posizionato nel vertice opposto, il cui rasoterra verso il primo palo non lascia scampo. Al 3’, dalla coppia AngelilloBianchi, arriva il repentino raddoppio: Gianluca Angelillo è lesto nell’intercettare, nella metà campo avversaria, un fallo laterale avversario gestito non alla perfezione, ed è veloce nell’involarsi verso la porta fino al momento di servire la punta pronta al cinico tap-in da due passi. La Real Cerveza, ora, voglia di pizza voglia di pizza Porreca D. Mazzola 2 Cagliero con il vento a favore, riesce a controllare senza troppi patemi la situazione, grazie alla solida coppia difensiva Scalenghe/Putrino e alle ripartenze di Bianchi, sfiorando anzi il tris in un paio di occasioni. La Voglia di Pizza invece mostra difficoltà a trasformare il possesso tra centrocampo e trequarti in pericoli e occasioni, rendendo così abbastanza sterili gli sforzi. Con l’eccezione del gran tiro da fuori di Daniele Porreca, nato a seguito proprio di un prolungato fraseggio con Vincenzo Porreca, che all’8’ riapre i giochi portando il parziale sul 2-1. Dopo alcuni minuti in cui –ma in buona parte è stato il leitmotiv di questo inizio gara - sono state le difese a fare da padrone, al 12’ arriva il 3-1 con cui il Real allunga ulteriormente il passo: merito ancora della coppia Gianluca Angelillo/Bianchi, con il primo mandante e il secondo esecutore, e complice la retroguardia nera, che cade nell’errore di chiudere con tre giocatori l’ala lasciando completamente libera la punta, pronta ad esaltare il suo opportunismo. Arriva però il momento di Cagliero, che, come accennato, darà il pizzico di fantasia e di cinismo che, fino a quel momento, era mancato ai suoi. Dopo essersi presentato con una serpentina bloccata solo dal portiere in uscita, e dopo che Mazzola si è risollevato dal torpore di inizio gara inventandosi un preciso e angolato rasoterra sinistro da fuori che porta, al 12’, il risultato sul 3-2, il numero 9 salta con naturalezza un paio di uomini prima di servire Mazzola; la punta sceglie la soluzione di calciare, pur avendo tutto lo spazio per controllare e avanzare, di prima, trovando così la non facile rete ed elegante del pareggio. Nell’ultima parte del primo tempo, sono i neri a girare meglio, ma come spesso capita in queste occasioni, è la squadra che sta più soffrendo a segnare: così, al 18’ De Maina, dopo una splendida triangolazione con Angelini, autore di un tacco filtrante, con un’imprendibile botta di sinistro, riporta i suoi in vantaggio. Il primo tempo si chiude così sul 4-3, ma il pareggio, se non è nell’aria, di certo non pare improbabile: e arriva già al 3’, per merito dell’irreprensibile Cagliero, il quale trovato da un lancio lungo dalla trequarti, resiste alla carica del difensore esplodendo un destro imprendibile che si insacca sotto la traversa. Inizia così la fase più emozionante e ricca di occasioni della gara, quella con gli schemi già saltati e gli spazi a disposizione, in cui a latitare è solo il goal. Così, Sola compie una grande parata sulla deviazione da due passi e a botta sicura di Bianchi; dall’altra parte Mazzola si trova due/tre volte solo davanti al portiere, perlopiù a seguito di iniziative di Cagliero (da notare però è anche una ruspante real cerveza azione collettiva orchestrata da Cagliero e Daniele Porreca), allargando sempre la mira di qualche millimetro di troppo, sfiorando il palo e strozzando l’urlo già pronto ad esplodere della numerosa e vivace tifoseria. Anche Cagliero sfiora il palo in un’azione simile, mentre, capovolgendo il fronte, è decisiva la deviazione in scivolata di Simonetta su conclusione di De Maina. Dopo la sbornia di pericoli reali e accennati, tra il 15’ e il 20’ le squadre si calmano tornando ad essere più accorte, forse temendo la beffa negli ultimi minuti. Da notare un miracolo di Sola, il quale dopo una respinta, non perfetta, su tiro da fuori di Bianchi, si rifà con gli interessi volando con un balzo felino sul tap-in (letteralmente) da due passi di Triolone. L’estremo difensore nulla però può poco dopo, al 23’, quando Triolone si trova sulla traiettoria di un pallone calciato da Angelillo Gianluca: la deviazione della punta è letale. Il goal subito quasi in zona Cesarini è una scossa, in senso negativo, per i neri, che perdono la baldanza mostrata nei minuti precedenti non riuscendo a produrre la giusta pressione. Sono anzi i bianchi a siglare, in pieno recupero, il definitivo 6-4: punizione di Dingeo, forte e centrale, respinta dal portiere, con Simonetta che manca il rinvio definitivo, favorendo il lì appostato come un falco Bianchi, il quale da due passi non sbaglia. Edoardo Peretti le pagelle REAL CERVEZA GERACE 7,5: in più di un’occasione nella ripresa graziato dai centimetri di troppo a lato dei pali, garantisce il giusto numero di buone parate per essere comunque decisivo. SCALENGHE 8: la sua gara inizia con una rete e continua con la sicurezza che garantisce in difesa, soprattutto nel primo tempo e fino a quando non entra Cagliero. Insuperabile nei contrasti, soffre un po’ di più la velocità, ma non rinuncia mai alla lotta. Bravo anche a impostare PUTRINO 7,5: altro protagonista del primo tempo, con la precisione delle chiusure e dei contrasti. Elementi che rimangono costanti nei 50 minuti. DINGEO 8: è il regista e il metronomo della squadra, capace di assist spettacolari come di un lavoro meno appariscente di circolazione della palla. Fondamentale per l’equilibrio della squadra. DE MAINA 8: centellina un po’ le sue sgroppate sulla sinistra, ma quando parte col passo giusto è irresistibile, come dimostrano la rete del 4-3 e più di una minaccia creata nella ripresa. ANGELILLO G. 8,5: pesa come un macigno sulla vittoria la capacità di scardinare la resistenza avversaria con al velocità e la capacità di dribbling e di avanzare palla al piede. Due assist decisivi e tante discese stile pendolino. Ripresa meno irresistibile, ma in cui torna decisivo nel finale. BIANCHI 8,5: come un falco, apparentemente immobile, aspetta il passaggio della preda giusta, così la punta aspetta l’arrivo del pallone giusto, in una sorta di manuale del cinico opportunismo d’area. Tripletta TRIOLONE 7,5: al momento giusto nella zolla giusta. Così impreziosisce la sua gara con la rete decisiva e più importante della partita, dopo aver però già mostrato una spiccata capacità nel giocare tra le linee. ANGELILLO A. 7: non fa mai mancare il suo contributo alla causa, lottando e giostrando palloni importanti. PUATO 7: dimostrazione di eleganze e di tecnica. VOGLIA DI PIZZA SOLA 8: due miracoli, ahilui, inutili e una sostanziale innocenza di fondo sui goal subiti. SIMONETTA 8: partita strana la sua, perché per il 90% è stata di grandi interventi da signor difensore, ma nella quale il restante 10% è stato fatto pagare molto caro, risultando così più decisivo della maggioranza dei contrasti riusciti. Molto bravo nell’anticipo BRUZZESE 7,5: anche per lui vale il medesimo discorso. Pochi svarioni, pur in una gara non facile e con l’ovvia sofferenza da mettere in conto, ed errori puniti col massimo della pena. PORRECA D. 8: a volte sembra un po’ troppo affezionato ai colpi di tacco e al numero ad ogni costo, e altre volte è un po’ nervoso e agitato, ma rimane il faro costante del gioco dei neri, ruolo che ricopre con impegno e capacità, come dimostra la rete del 2-1. Categoria. PORRECA V. 6,5: il problema della sua partita è che centellina le sue capacità, apparendo, con incostanza, efficace e decisivo solo a tratti. Tratti anche devastanti e importanti, ma che forse dovevano essere più frequenti. BELLUCCI 6,5: meglio a coprire, la fase difensiva è sul suo pane. MAZZOLA 7,5: voto dato dalla doppietta, la bellezza della doppietta e per la capacità di aggredire e approfittare degli spazi. CAGLIERO 9: non è frequente vedere un ingresso così decisivo nel cambiare le carte in tavola e la pericolosità di una squadra. Basterebbe dire questo per spiegare la partita del migliore in campo. BERRINO 7: più di un buon recupero e tanti passaggi effettuati per un giocatore che, anche scegliendo il basso profilo, diventa protagonista. PACILETTI 7: altro giocatore che non si tira mai indietro e mai fa mancare il proprio apporto. magazine ABSOLUTE calcio a 7 pagina 7 Championship c7 – Accolla si gode un cammino davvero scintillante BELVEDERE IN CIMA ALLA CHMPIONSHIP Coduti re, Gazzola MVP della finalissima ac belvedere Perrotta Coduti Daniele 2 Gazzola 4-1 Ac Belvedere: Boccardo, Perrotta, Brombin, Bullega, Gazzola, Cento, Coduti Andrea, Coduti Daniele Soccer Vision: Bovero, Accolla, Mezzasalma, Di Francesco, Durazzi, Orofino, Veronese, Bredariol, Nada orbassano – Ed eccoci giunti al match conclusivo di questo emozionante torneo, che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino a questa sera e che deciderà la squadra fortunata del girone Championship di calcio a sette, che potrà alzare al cielo il prestigioso trofeo in palio: Ac Belvedere o Soccer Vision? Entrambe le squadre sono cariche a mille già durante lo scatto delle foto di rito e la voglia di sfidarsi è talmente tanta che entrambe quasi tralasciano il riscaldamento pre-partita. I giallo neri di capitan Andrea Coduti affidano i propri attacchi al pivot Bullega, in campo sin dal primo minuto, con il trio di centrocampo Cento-GazzolaAndrea Coduti ed alle loro spalle Brombin e Perrotta, con Boccardo in porta. Rispondono i granata con Accolla e Di Francesco in difesa, Veronese-NadaOrofino sulla mediana, Mezzasalma in attacco e Bovero tra i pali. Dopo il fischio del direttore di gara si entra nel vivo del match, e si nota subito la buona manovra corale della Gazzola’s Band, con ottime progressioni sulle fasce dei due centrocampisti di fascia Cento e Andrea Coduti, sulle quali gli avversari si trovano seriamente in difficoltà. I due gialloneri tengono palla e fanno salire la squadra, servendo spesso il regista Gazzola, che riesce quasi sempre ad imbeccare Bullega. I granata paiono un po’ troppo chiusi nella propria area, ma nonostante tutto sono loro ad andare in vantaggio per primi con il pivot soccer vision l.o. soccer vision l.o. Mezzasalma Mezzasalma, lasciato colpevolmente solo davanti a Boccardo, che poco può di fronte al bomber di Accolla. La marcatura del Soccer Vision non è che un flash, che poco spaventa i determinati uomini di Coduti che, appena due minuti dopo, trovano il pareggio con un bel colpo di tacco di Perrotta, bravissimo a girarsi in una soffocante mischia in area avversaria. Appena rimessa palla al centro, l’Ac Belvedere sembra aver messo il turbo ed è subito il centrocampista Daniele Coduti ad infiammare i cuori dei compagni con un bel gol su azione personale, sul quale i granata si fanno trovare impreparati. Gli uomini di capitan Accolla accusano il colpo e non riescono quasi più a superare la metà campo, se non con sterili lanci lunghi, facile preda dell’ottimo duo Perrotta-Brombin, o addirittura dello stesso Boccardo. I gialloneri trovano di fronte a loro immense praterie e il terzo gol di Gazzola al 14’, complice la deviazione di un giocatore granata, è quasi un gioco da ragazzi. Da questo momento in poi, totale dominio del Belvedere, con numerosi tentativi da fuori area soprattutto dei centrocampisti ed un buon Bovero, che salva la propria porta in molte occasioni. La ripresa è praticamente la fotocopia della prima frazione di gioco, con i gialloneri all’attacco ed i granata con il fiatone, nonostante il match non brilli per alti ritmi di gioco né da una parte né dall’altra. Il Soccer tir fuori la frinta che le è congeniale e ci prova con qualche iniziativa personale del regista Nada. Con l’Accola’s band protesa in avanti, la forza dei gialloneri sta soprattutto nelle ripartenze, garantite dalle buone capacità d’impostazione di Brombin dalla retrovie, che cerca spesso di imbeccare i compagni di fascia o servire al centro Gazzola, che presa palla si proietta ac belvedere autonomamente verso l’area avversaria, creando non poche difficoltà ai difensori granata. Il secondo tempo regala poche emozioni fino al 39’, quando Gazzola riceve palla da un compagno, si porta poco oltre la mediana e fa partire uno splendido bolide di interno destro che, scheggiato il sette, si insacca alle spalle di un incredulo Bovero: parabola “alla Del Piero” e 4-1 per il Belvedere. Ritmi quasi da allenamento negli ultimi nove minuti, con i granata ormai rassegnati, nonostante il difensore Di Francesco provi con grande grinta a partire addirittura in solitaria dalla propria area, ma l’impresa è davvero troppo ardua. Il triplice fischio finale incorona il Belvedere vincitore del Championship di calcio a sette, mentre i granata abdicano dopo un perocrso andato ben oltre le più rosee aspettative del proprio capitano. complimenti alla vincente dunque, e gli auguri ad entrambe di un pronto ritorno sui campetti per l’inizio di un nuovo campionato e di una nuova avventura. Alessio Gennari le pagelle Ac Belvedere Boccardo 7: qualche buona parata nel corso del match, ma per il resto gli avversari gli danno ben poche preoccupazioni. Attento. Perrotta7,5: davvero bello il suo gol di tacco in mischia nell’area avversaria; per il resto gestisce bene la retroguardia, facendosi trovare sempre pronto sui rari attacchi granata. Roccia. Brombin 7,5: ottima l’impostazione che parte dai suoi piedi e ottimo dialogo con il collega Perrotta; regge bene per l’intero match, per fortuna che non doveva giocare! Manovratore. Bullega 7: da pivot cerca di far salire i suoi, ma a volte è un po’ isolato e impreciso sottoporta; peccato gli sia mancato il gol per i festeggiamenti con i suoi. Cuore. Gazzola 7/8: grande doppietta per lui, con la quale ha trascinato i suoi; quando è in campo fa la differenza, andando all’attacco e tornando a difendere. Eurogol. MVP. Cento 7: sulla fascia corre avanti e indietro facendo il suo dovere e cercando il compagno smarcato; buone iniziativa personale. Pendolino. Coduti Andrea 7+: da capitano cerca in tutti i modi di motivare i suoi; cerca il compagno libero e ha buona visione di gioco. Torna spesso a dare una mano dietro. Coraggioso. Coduti Daniele7+: partecipa con un gol alla festa dei compagni; per il resto fa bene su e giù sulla propria fascia di competenze, riuscendo sempre a spezzare gli intermittenti tentativi del Soccer. Tenace. Soccer Vision Bovero 6,5: subisce quattro gol senza colpa, con i compagni di retroguardia che riescono a fare ben poco per coprirlo; salva i suoi da qualche gol in più. Guantoni Accolla 6,5 : in difesa fa quello che può, cercando di impostare di tanto in tanto, ma i compagni sono troppo sparpagliati in giro per il campo. La fantasia non gli manca. Sergente. Mezzasalma 6,5: è suo l’unico gol granata; per il resto è troppo isolato per poter incidere veramente. Boa. Di Francesco 6,5: ce la mette tutta in difesa e nel finale prova spesso uscite in solitaria. Grinta. Durazzi 6+:entra in campo per sostituire Di Francesco; se la cava. Diligente. Orofino 6,5: sulla fascia sinistra prova a lanciarsi in qualche attacco solitarioMvp della semifinale, oggi ha mansioni molto difensive. Pendolino. Veronese 6,5: sulla fascia di competenza cerca di fare il proprio dovere, dà una mano anche dietro. Corridore. Bredariol 6,5: Fari puntati su di lui, gli avversari lo sanno e fanno buona gurdia. Top player. Nada 6,5: nella posizione di regista cerca di proiettarsi in avanti e dimostra di avere qualche capacità di dribbling e di finta. Ciak si gira.