cn posillipo - Circolo Nautico Posillipo
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C.N. POSILLIPO Domenica, 15 febbraio 2015 C.N. POSILLIPO Domenica, 15 febbraio 2015 C.N. POSILLIPO 15/02/2015 Il Mattino Pagina 43 1 Presentazione 15/02/2015 Il Roma Pagina 36 2 "All of me", il cd di Maresa Galli 15/02/2015 Il Roma Pagina 32 DIEGO SCARPITTI Aqavion e Cesport imbattibili: vetta blindata 15/02/2015 La Repubblica (ed. Napoli) Pagina 19 Il calcio, il mare e la Canottieri Il mio circolo è come una Ferrari Marco Caiazzo 3 4 15 febbraio 2015 Pagina 43 Il Mattino C.N. POSILLIPO Taccuino Presentazione MERCOLEDÌ,ORE 10.30 Al Circolo Nautico Posillipo presentazione del cd«All of me»,Maresa Galli Quartet. Presenta PietroGargano, intervengono Carlo Morelli, Bruno Persico, Luca Signorini, Enrico Del Gaudio. Modera Angela Matassa. A seguire, l'esecuzione di due brani tratti dall'album «All of me». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 1 15 febbraio 2015 Pagina 36 Il Roma C.N. POSILLIPO AL CIRCOLO POSILLIPO "All of me", il cd di Maresa Galli NAPOLI. Mercoledì, alle ore 10.30, al Circolo Nautico Posillipo si terrà la conferenza stampa di presentazione del cd "All of me" di Maresa Galli (nella foto di Gilda Valenza). Presenta il giornalista scrittore Pietro Gargano, intervengono il maestro Carlo Morelli, direttore del Coro Giovanile "I Sancarlini" del teatro San Carlo ed i musicisti di "All of me", Bruno Persico, pianista, Luca Signorini, violoncellista, Enrico Del Gaudio, batterista. Modera l' incontro la giornalista scrittrice Angela Matassa. A seguire l' esecuzione di due brani tratti dall' album "All of me". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 2 15 febbraio 2015 Pagina 32 Il Roma C.N. POSILLIPO PALLANUOTO SERIE B Primo successo della Rari Nantes, quarta sconfitta di fila per il San Mauro. Aqavion e Cesport imbattibili: vetta blindata NAPOLI. Cupido napoletano scaglia le sue frecce a bersaglio. La vetta è sempre partenopea, anche nel giorno di San Valentino. Senza tradire le attese e senza problemi di vertigini. Possono esultare gli innamorati della pallanuoto. Nel girone 4 di serie B conducono saldamente al comando la Del Bo Aqavion, che vince agevolmente lo scontro diretto alla Scandone 103 sul Cus Unime, e la Zurich Barbato Ce sport, che strapazza 174 la Tubisider Cosenza in Calabria. Sei vittorie su sei per le formazioni di Coda e Rossi, appaiate entrambe a quota 18 punti. Strepitoso l' estremo difensore Gianluca Cappuccio (nella foto), in stato di grazia l' ex posillipino, messosi in evidenza nel silenziare Cusmano e Trocciola. Doppiette per Occhiello, Ferrone, Riccitiello e Mattiello. Dalla distanza Scalzone beffa La Tona fuori dai pali e realizza una marcatura letteralmente meravigliosa, frutto di furbizia e precisione. Nina fa scorrere i titoli di coda. Se i grigioverdi sorridono, identica sorte tocca ai gialloblù. Festival del gol per capitan Dario Esposito e compagni, che "asfaltano" i cosentini, con una partenza lanciata e devastante. Il clima rigido e l' impianto all' aperto non impensieriscono né arrestano il cam mino positivo del team di Giuseppe Esposito. Top scorer Dario D' Antonio, autore di una pesante tripletta. Prime marcature per Barbato e Vitullo. Da segnalare, finalmente, il primo successo stagionale della Rari Nantes Napoli, che supera 86 il Modugno nell' incontro casalingo a Fuorigrotta, agganciando i pugliesi e l' Ossidiana. Quarta sconfitta consecutiva per il San Mauro Nuoto. Riposa la serie A1. RISULTATI: Rari Nantes NapoliModugno 86; CosenzaCesport 417; San MauroAcicastello 48; AqavionCus Uni me 103; OssidianaBasilicata 812 CLASSIFICA: Aqavion 18, Cesport 18, Cus Unime 15, Acicastello 9, Basilicata 9, San Mauro 6, Cosenza 6, Ossidiana 3, Rari Nantes Napoli 3, Modugno 3. DIEGO SCARPITTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 3 15 febbraio 2015 Pagina 19 La Repubblica (ed. Napoli) C.N. POSILLIPO Edoardo Sabbatino Dall'ottobre 2012 guida un sodalizio che vanta 8 discipline, 1200 soci e 2400 sportivi: Sono cordiale ma intransigente, possiamo convivere solo rispettandoci. A chi dice che agisco troppo in fretta, rispondo che ho un bolide tra le mani. Che orgoglio la Festa del Centenario con ottocento ospiti Il calcio, il mare e la Canottieri Il mio circolo è come una Ferrari Il presidente del club del Molosiglio è un avvocato che conserva le maglie di Zoff e Castellini, suoi idoli giovanili Lo sport mi insegna a fare squadra Marco Caiazzo Edoardo Sabbatino porta sulle spalle il peso della tradizione di un circolo che ha scritto splendide pagine di sport. «La Canottieri è una bomboniera incastonata nel cuore di Napoli». La guida dall'ottobre del 2012, sembra già una vita: «Abbiamo fatto mille cose spiega il presidente sempre nel rispetto della grande storia di un sodalizio che sento sulla mia pelle. Da socio, mai mi ero affacciato alle problematiche di gestione. Quando si è presentata la necessità di succedere a Curzio Buonaiuto, ho avvertito un profondo senso di responsabilità. La tradizione giallorossa di respira in ogni angolo, dalla segreteria al bar e fino alla terrazza che affaccia sul Golfo». Non è prematuro tracciare un primo bilancio: «L'importante è fissare i traguardi avanti nel tempo e cercare in tutti i modi di raggiungerli. Punti bassi non ne ricordo, ci sono periodi in cui gli impegni sono gravosi e qualche volta si fa più fatica. Nel 2014, l'anno del Centenario della Canottieri, abbiamo ristrutturato l'intera casa sociale, è stato uno sforzo enorme che però ci ha portato ad accogliere nel migliore dei modi i nostri ospiti in occasione della Cena di Gala. A un certo punto della serata ho fatto un passo indietro, mi sono guardato intorno e ho visto 800 persone stregate del nostro Molosiglio. Non c'era solo gioia, ma anche orgoglio negli occhi di tutti». Per amici e collaboratori, Sabbatino è un perfetto uomo spogliatoio per quella capacità di fare squadra ed essere vicino alle esigenze di tutti. «La sinergia con il mio team è totale. Sono cresciuto seguendo i valori di mio padre, che mi ha dato una visione della vita concreta e pragmatica, dove al pensiero segue un'azione immediata. Mi ha insegnato a scegliere rapidamente, quasi a pelle, le persone con le quali creare una collaborazione». È stato il padre a portarlo per la prima volta alla Scandone, era un ragazzino appassionato di calcio. «Passione che m'è rimasta attaccata addosso. Dal calcio ho appreso Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 4 15 febbraio 2015 Pagina 19 < Segue La Repubblica (ed. Napoli) C.N. POSILLIPO la sacralità dello spogliatoio, luogo di confronti anche aspri. E poi l'importanza di aver un capitano che cammini a testa alta, diventando riferimento per tutti gli altri». Non c'è solo la Canottieri nella vita di questo apprezzato avvocato napoletano di settantuno anni. Nel suo studio con vista sul circolo, in via Cesario Console, Sabbatino ricorda l'infanzia alla Ferrovia con i genitori, il fratello medico e la sorella laureata in lettere. «Sono nato da una famiglia di imprenditori, ho studiato e lavorato nell'azienda di mio padre. Mi sono laureato in legge molto presto, oggi mi interesso di civile e bancario». Ha trascorso l'adolescenza al Vomero, sui campi di calcio del quartiere collinare. «Ero portiere, mi toccava il compito di non far segnare gli altri. Sono arrivato a giocare in Eccellenza, alla Sangiovannese e alla Maddalonese, partendo da una squadra che fondammo da bambini, i Germani. Poi trent'anni di intersociale con gli amici di sempre, Catenacci, Maiello e tanti altri, e anche una parentesi da allenatore». Ha una moglie, Annamaria, impegnata in numerose attività di volontariato. Simona e Maria Paola, le due figlie, sono sposate con Pietro Paolo e Massimo e gli hanno dato le due nipotine, Giulia e Claudia: «Sono i miei gioielli». L'altro punto debole è il mare, una ragione di vita. «Casa, studio e circolo sono tutti con vista sul Golfo. È il mio triangolo d'oro e lavoro ogni giorno affinché il mare possa davvero bagnare la Canottieri: lo scorso anno abbiamo montato in mare una barriera che protegge dall'inquinamento i bagnanti del circolo e la scogliera del Molosiglio, creando un rettangolo di mare esclusivo». Ci hanno giocato anche i pallanuotisti, però ora il presidente pensa a qualcosa di diverso. «Immagino un corridoio verso Castel dell'Ovo che ci permetta di fare gare di nuoto con i ragazzi di Santa Lucia». Si torna sempre alla Canottieri, alla fine. «Vogliamo che diventi un riferimento per i nostri giovani. Abbiamo immaginato di seguirli con progetti di tutoraggio insieme alle eccellenze professionali che ci sono vicine. E poi vogliamo coinvolgerli sotto il profilo culturale, nel Salotto giallorosso presentiamo libri e manifestazioni letterarie e devo dire che comincia ad esserci integrazione tra atleti e soci». Alcuni dei gioielli della prima squadra di pallanuoto sono corteggiati dalle grandi. «Le sollecitazioni esterne sono evidenti. Dobbiamo scegliere: trattenerli o venderli? Noi vorremmo trattenerli, e per questo li seguiamo anche sui banchi di scuola o nella fase d'inserimento al mondo professionale. Diciamo ai nostri ragazzi che qui potranno avere un'occasione lavorativa e diventare uomini e professionisti». C'è un bel progetto giallorosso a Ponticelli: «Abbiamo chiesto una struttura sportiva in concessione. Comprende piscina, campi di calcio e basket, palestre Lì potremmo alimentare il desiderio dei nostri ragazzi di emergere». Il futuro, presidente? «Implementare questo tipo di attività, il modello funziona e in due anni ha attirato 200 nuovi soci. Abbiamo una casa accogliente e ricca di iniziative, istituiremo presto anche un progetto simile al Campus Salute, con visite gratuite per i nostri giovani». Il Settebello è alla ricerca dei playoff. «La notte di Civitavecchia, quella del ritorno in A1 dopo 10 anni, resterà indimenticabile. Ma abbiamo vinto anche uno scudetto giovanile e riportato a casa alcuni dei nostri figli, penso a Buonocore e Di Costanzo. Siamo attenti alle innovazioni, dal sito web alle pagine dei social network, fino alla creazione di un marchio e di una linea d'abbigliamento con il logo del Centenario». Sabbatino segue la squadra seduto in panchina, alla Scandone. «Lì respiro aria di vero sport, quello della mia adolescenza, quando mi ispiravo a Castellini e Zoff, idoli di cui conservo le maglie da gioco. La squadra mi vuole e mi coinvolge, mi ha emozionato Baraldi che qualche settimana fa ha preso un colpo all'orecchio e piangeva per la rabbia di non poter tornare in vasca. Vincemmo 104 quella volta, fu una bella dimostrazione del concetto di gruppo. Mi ha dato emozioni». Un difetto ce l'avrà pure, presidente. «La mia fama è quella di una persona cordiale ma intransigente, 1200 soci e 2400 sportivi di 8 discipline possono convivere soltanto rispettandosi. Mi dicono che agisco troppo in fretta, ma questa Canottieri è una Ferrari, non posso mica guidarla come una vecchia autovettura». "Siamo una bomboniera incastonata nel cuore della città La missione è trattenere i nostri figli e far parlare soci e atleti ci stiamo provando con progetti innovativi Abbiamo riportato a casa chi è cresciuto qui Seguo le partite del Settebello in panchina, mi sembra di tornare quel ragazzo seguito dal padre alla Scandone" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 5 15 febbraio 2015 Pagina 19 < Segue La Repubblica (ed. Napoli) C.N. POSILLIPO Marco Caiazzo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 6