cn posillipo - Circolo Nautico Posillipo

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cn posillipo - Circolo Nautico Posillipo
C.N. POSILLIPO
Domenica, 15 febbraio 2015
C.N. POSILLIPO
Domenica, 15 febbraio 2015
C.N. POSILLIPO
15/02/2015 Il Mattino Pagina 43
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Presentazione
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"All of me", il cd di Maresa Galli
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DIEGO SCARPITTI
Aqavion e Cesport imbattibili: vetta blindata
15/02/2015 La Repubblica (ed. Napoli) Pagina 19
Il calcio, il mare e la Canottieri Il mio circolo è come una Ferrari
Marco Caiazzo
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Il Mattino
C.N. POSILLIPO
Taccuino
Presentazione
MERCOLEDÌ,ORE 10.30 Al Circolo Nautico
Posillipo presentazione del cd«All of
me»,Maresa Galli Quartet.
Presenta PietroGargano, intervengono Carlo
Morelli, Bruno Persico, Luca Signorini, Enrico
Del Gaudio. Modera Angela Matassa. A
seguire, l'esecuzione di due brani tratti
dall'album «All of me».
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Il Roma
C.N. POSILLIPO
AL CIRCOLO POSILLIPO
"All of me", il cd di Maresa Galli
NAPOLI. Mercoledì, alle ore 10.30, al Circolo
Nautico Posillipo si terrà la conferenza stampa
di presentazione del cd "All of me" di Maresa
Galli (nella foto di Gilda Valenza). Presenta il
giornalista ­scrittore Pietro Gargano,
intervengono il maestro Carlo Morelli, direttore
del Coro Giovanile "I Sancarlini" del teatro San
Carlo ed i musicisti di "All of me", Bruno
Persico, pianista, Luca Signorini, violoncellista,
Enrico Del Gaudio, batterista. Modera l'
incontro la giornalista scrittrice Angela
Matassa. A seguire l' esecuzione di due brani
tratti dall' album "All of me".
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PALLANUOTO SERIE B Primo successo della Rari Nantes, quarta sconfitta di fila per il San
Mauro.
Aqavion e Cesport imbattibili: vetta blindata
NAPOLI. Cupido napoletano scaglia le sue
frecce a bersaglio.
La vetta è sempre partenopea, anche nel
giorno di San Valentino. Senza tradire le
attese e senza problemi di vertigini. Possono
esultare gli innamorati della pallanuoto. Nel
girone 4 di serie B conducono saldamente al
comando la Del Bo Aqavion, che vince
agevolmente lo scontro diretto alla Scandone
10­3 sul Cus Unime, e la Zurich Barbato Ce
sport, che strapazza 17­4 la Tubisider
Cosenza in Calabria. Sei vittorie su sei per le
formazioni di Coda e Rossi, appaiate
entrambe a quota 18 punti. Strepitoso l'
estremo difensore Gianluca Cappuccio (nella
foto), in stato di grazia l' ex posillipino,
messosi in evidenza nel silenziare Cusmano e
Trocciola. Doppiette per Occhiello, Ferrone,
Riccitiello e Mattiello. Dalla distanza Scalzone
beffa La Tona fuori dai pali e realizza una
marcatura letteralmente meravigliosa, frutto di
furbizia e precisione. Nina fa scorrere i titoli di
coda. Se i grigioverdi sorridono, identica sorte
tocca ai gialloblù. Festival del gol per capitan
Dario Esposito e compagni, che "asfaltano" i
cosentini, con una partenza lanciata e
devastante. Il clima rigido e l' impianto all'
aperto non impensieriscono né arrestano il
cam mino positivo del team di Giuseppe
Esposito. Top scorer Dario D' Antonio, autore
di una pesante tripletta. Prime marcature per Barbato e Vitullo. Da segnalare, finalmente, il primo
successo stagionale della Rari Nantes Napoli, che supera 8­6 il Modugno nell' incontro casalingo a
Fuorigrotta, agganciando i pugliesi e l' Ossidiana. Quarta sconfitta consecutiva per il San Mauro Nuoto.
Riposa la serie A1.
RISULTATI: Rari Nantes Napoli­Modugno 8­6; CosenzaCesport 4­17; San Mauro­Acicastello 4­8;
Aqavion­Cus Uni me 10­3; Ossidiana­Basilicata 812 CLASSIFICA: Aqavion 18, Cesport 18, Cus Unime
15, Acicastello 9, Basilicata 9, San Mauro 6, Cosenza 6, Ossidiana 3, Rari Nantes Napoli 3, Modugno 3.
DIEGO SCARPITTI
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La Repubblica (ed.
Napoli)
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Edoardo Sabbatino ­ Dall'ottobre 2012 guida un sodalizio che vanta 8 discipline, 1200 soci e
2400 sportivi: Sono cordiale ma intransigente, possiamo convivere solo rispettandoci. A chi dice
che agisco troppo in fretta, rispondo che ho un bolide tra le mani. Che orgoglio la Festa del
Centenario con ottocento ospiti
Il calcio, il mare e la Canottieri Il mio circolo è come
una Ferrari
Il presidente del club del Molosiglio è un avvocato che conserva le maglie di Zoff e
Castellini, suoi idoli giovanili Lo sport mi insegna a fare squadra
Marco Caiazzo ­ Edoardo Sabbatino porta
sulle spalle il peso della tradizione di un
circolo che ha scritto splendide pagine di
sport. «La Canottieri è una bomboniera
incastonata nel cuore di Napoli». La guida
dall'ottobre del 2012, sembra già una vita:
«Abbiamo fatto mille cose ­ spiega il
presidente ­ sempre nel rispetto della grande
storia di un sodalizio che sento sulla mia pelle.
Da socio, mai mi ero affacciato alle
problematiche di gestione.
Quando si è presentata la necessità di
succedere a Curzio Buonaiuto, ho avvertito un
profondo senso di responsabilità. La tradizione
giallorossa di respira in ogni angolo, dalla
segreteria al bar e fino alla terrazza che
affaccia sul Golfo». Non è prematuro tracciare
un primo bilancio: «L'importante è fissare i
traguardi avanti nel tempo e cercare in tutti i
modi di raggiungerli. Punti bassi non ne
ricordo, ci sono periodi in cui gli impegni sono
gravosi e qualche volta si fa più fatica. Nel
2014, l'anno del Centenario della Canottieri,
abbiamo ristrutturato l'intera casa sociale, è
stato uno sforzo enorme che però ci ha portato
ad accogliere nel migliore dei modi i nostri
ospiti in occasione della Cena di Gala. A un
certo punto della serata ho fatto un passo indietro, mi sono guardato intorno e ho visto 800 persone
stregate del nostro Molosiglio.
Non c'era solo gioia, ma anche orgoglio negli occhi di tutti».
Per amici e collaboratori, Sabbatino è un perfetto uomo spogliatoio per quella capacità di fare squadra
ed essere vicino alle esigenze di tutti. «La sinergia con il mio team è totale. Sono cresciuto seguendo i
valori di mio padre, che mi ha dato una visione della vita concreta e pragmatica, dove al pensiero segue
un'azione immediata. Mi ha insegnato a scegliere rapidamente, quasi a pelle, le persone con le quali
creare una collaborazione». È stato il padre a portarlo per la prima volta alla Scandone, era un
ragazzino appassionato di calcio. «Passione che m'è rimasta attaccata addosso. Dal calcio ho appreso
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la sacralità dello spogliatoio, luogo di confronti anche aspri. E poi l'importanza di aver un capitano che
cammini a testa alta, diventando riferimento per tutti gli altri».
Non c'è solo la Canottieri nella vita di questo apprezzato avvocato napoletano di settantuno anni. Nel
suo studio con vista sul circolo, in via Cesario Console, Sabbatino ricorda l'infanzia alla Ferrovia con i
genitori, il fratello medico e la sorella laureata in lettere. «Sono nato da una famiglia di imprenditori, ho
studiato e lavorato nell'azienda di mio padre. Mi sono laureato in legge molto presto, oggi mi interesso
di civile e bancario». Ha trascorso l'adolescenza al Vomero, sui campi di calcio del quartiere collinare.
«Ero portiere, mi toccava il compito di non far segnare gli altri.
Sono arrivato a giocare in Eccellenza, alla Sangiovannese e alla Maddalonese, partendo da una
squadra che fondammo da bambini, i Germani. Poi trent'anni di intersociale con gli amici di sempre,
Catenacci, Maiello e tanti altri, e anche una parentesi da allenatore». Ha una moglie, Annamaria,
impegnata in numerose attività di volontariato. Simona e Maria Paola, le due figlie, sono sposate con
Pietro Paolo e Massimo e gli hanno dato le due nipotine, Giulia e Claudia: «Sono i miei gioielli».
L'altro punto debole è il mare, una ragione di vita. «Casa, studio e circolo sono tutti con vista sul Golfo.
È il mio triangolo d'oro e lavoro ogni giorno affinché il mare possa davvero bagnare la Canottieri: lo
scorso anno abbiamo montato in mare una barriera che protegge dall'inquinamento i bagnanti del
circolo e la scogliera del Molosiglio, creando un rettangolo di mare esclusivo». Ci hanno giocato anche i
pallanuotisti, però ora il presidente pensa a qualcosa di diverso. «Immagino un corridoio verso Castel
dell'Ovo che ci permetta di fare gare di nuoto con i ragazzi di Santa Lucia». Si torna sempre alla
Canottieri, alla fine. «Vogliamo che diventi un riferimento per i nostri giovani. Abbiamo immaginato di
seguirli con progetti di tutoraggio insieme alle eccellenze professionali che ci sono vicine. E poi
vogliamo coinvolgerli sotto il profilo culturale, nel Salotto giallorosso presentiamo libri e manifestazioni
letterarie e devo dire che comincia ad esserci integrazione tra atleti e soci». Alcuni dei gioielli della
prima squadra di pallanuoto sono corteggiati dalle grandi. «Le sollecitazioni esterne sono evidenti.
Dobbiamo scegliere: trattenerli o venderli? Noi vorremmo trattenerli, e per questo li seguiamo anche sui
banchi di scuola o nella fase d'inserimento al mondo professionale. Diciamo ai nostri ragazzi che qui
potranno avere un'occasione lavorativa e diventare uomini e professionisti». C'è un bel progetto
giallorosso a Ponticelli: «Abbiamo chiesto una struttura sportiva in concessione.
Comprende piscina, campi di calcio e basket, palestre Lì potremmo alimentare il desiderio dei nostri
ragazzi di emergere». Il futuro, presidente? «Implementare questo tipo di attività, il modello funziona e
in due anni ha attirato 200 nuovi soci. Abbiamo una casa accogliente e ricca di iniziative, istituiremo
presto anche un progetto simile al Campus Salute, con visite gratuite per i nostri giovani».
Il Settebello è alla ricerca dei playoff.
«La notte di Civitavecchia, quella del ritorno in A1 dopo 10 anni, resterà indimenticabile. Ma abbiamo
vinto anche uno scudetto giovanile e riportato a casa alcuni dei nostri figli, penso a Buonocore e Di
Costanzo. Siamo attenti alle innovazioni, dal sito web alle pagine dei social network, fino alla creazione
di un marchio e di una linea d'abbigliamento con il logo del Centenario». Sabbatino segue la squadra
seduto in panchina, alla Scandone. «Lì respiro aria di vero sport, quello della mia adolescenza, quando
mi ispiravo a Castellini e Zoff, idoli di cui conservo le maglie da gioco.
La squadra mi vuole e mi coinvolge, mi ha emozionato Baraldi che qualche settimana fa ha preso un
colpo all'orecchio e piangeva per la rabbia di non poter tornare in vasca. Vincemmo 10­4 quella volta, fu
una bella dimostrazione del concetto di gruppo. Mi ha dato emozioni». Un difetto ce l'avrà pure,
presidente. «La mia fama è quella di una persona cordiale ma intransigente, 1200 soci e 2400 sportivi di
8 discipline possono convivere soltanto rispettandosi. Mi dicono che agisco troppo in fretta, ma questa
Canottieri è una Ferrari, non posso mica guidarla come una vecchia autovettura». "Siamo una
bomboniera incastonata nel cuore della città La missione è trattenere i nostri figli e far parlare soci e
atleti ci stiamo provando con progetti innovativi Abbiamo riportato a casa chi è cresciuto qui Seguo le
partite del Settebello in panchina, mi sembra di tornare quel ragazzo seguito dal padre alla Scandone"
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