1 Sezione aurea La sezione aurea è un particolare rapporto tra due
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1 Sezione aurea La sezione aurea è un particolare rapporto tra due
1 Sezione aurea La sezione aurea è un particolare rapporto tra due grandezze che ha avuto grande importanza sia nella matematica che nella storia dell'arte. Definizione di sezione aurea Consideriamo un segmento AB e un punto C all'interno del segmento. C A B AB AC AB AC = , allora il rapporto (o anche ) si dice sezione aurea. AC CB AC CB Se si verifica che Calcoliamo il valore di questo rapporto. Indichiamo con a = AC e b = CB e quindi a + b = AB . C A a Allora dalla relazione B b AB AC = si ha AC CB a + b a = . a b a . Per eliminare i denominatori nella b precedente relazione, moltiplichiamo a sinistra e a destra per ab. a + b a ab = ab b(a + b) = a2 ab + b2 = a2 a b Il nostro obiettivo ora è quello di scoprire quanto vale Per comodità cambiamo di segno i termini dell'equazione -a 2 + ab + b 2 = 0 Poiché a noi interessa il valore di a2 ab b2 = 0 b2 b2 b2 Poniamo x = a2 - ab - b2 = 0. a , dividiamo tutta la precedente relazione per b2. Otteniamo: b 2 a - a - 1 = 0. b b a e, dalla precedente relazione, otteniamo l'equazione di 2° grado b x2 - x - 1 = 0. 2 Risolvendo l'equazione otteniamo x = 1 ± 1 + 4 1 ± 5 . ossia x = 2 2 a (ossia x) deve essere un numero positivo (in quanto è un rapporto tra due b lunghezze che sono ovviamente quantità positive), allora scartiamo la soluzione negativa e abbiamo: 1 + 5 = 1.618033... x = 2 Questo numero viene denotato con la lettera greca Φ (fi maiuscolo), quindi la sezione aurea è un rapporto tra due lunghezze uguale al numero 1 + 5 = 1.618033... Φ = 2 È IMPORTANTE TENER PRESENTE CHE QUESTO NUMERO È IRRAZIONALE, OSSIA NON PUÒ ESISTERE NESSUNA FRAZIONE (INTESA COME RAPPORTO TRA DUE NUMERI INTERI) CHE POSSA GENERARE QUESTO NUMERO. RICORDIAMO ANCORA CHE UN NUMERO IRRAZIONALE È CARATTERIZZATO DAL FATTO CHE HA INFINITE CIFRE DECIMALI E CHE QUESTE CIFRE SI SUSSEGUONO IN MANIERA SEMPRE DIVERSA. IN ALTRE PAROLE, UN NUMERO IRRAZIONALE È UN NUMERO CON INFINITE CIFRE DECIMALI, MA NON PERIODICO. Questo numero ha tante proprietà matematiche, ma noi non ci dilungheremo ulteriormente. Poiché il rapporto Storia della sezione aurea Il rapporto aureo fu definito nel VI secolo a.C. da un discepolo di Pitagora: IPPASO DI METAPONTO che, anche mediante lo studio di questo rapporto pervenne alla scoperta dei numeri irrazionali. Egli riuscì a dimostrare che sia questo numero e sia 2 sono numeri che non possono essere generati da una frazione. Questa fu una scoperta rivoluzionaria per l'epoca, ma, la leggenda vuole che il suo maestro Pitagora e i suoi compagni non furono affatto contenti della sua scoperta. Infatti Pitagora e i suoi discepoli (detti pitagorici) avevano creato una filosofia che si fondava sul concetto di numero (inteso come numero intero). Il motto dei pitagorici era "tutto è numero" ed essi credevano che tutto l'universo potesse essere descritto mediante numeri interi o rapporti tra numeri interi (ossia frazioni). Quando Ippaso di Metaponto dimostrò che sia il numero Φ che il numero 2 (generato dal rapporto tra la diagonale e il lato di un quadrato) non potevano essere espressi mediante frazioni, tutta la filosofia dei pitagorici cadde, perché si palesò il fatto che non tutto nell'universo poteva essere espresso dal numero. Allora i pitagorici vollero tenere segreta questa scoperta, ma Ippaso la divulgò e per questo egli fu considerato un traditore e affogato. Intorno al 300 a.C., Euclide (considerato il padre della geometria), in un suo libro, parla della sezione aurea e di come questo concetto sia legato alla geometria del pentagono regolare (e questa probabilmente fu una scoperta ancora di Ippaso di Metaponto). In effetti si può dimostrare che, dato un pentagono regolare, il rapporto tra la lunghezza di una diagonale (ad es. AB) e quella di un suo lato (ad es. BC) sia proprio la sezione aurea. AB In altre parole: Φ = BC 3 Per molti secoli il numero aureo cadde nel dimenticatoio, finché nel Rinascimento, nel 1509, il famoso matematico LUCA PACIOLI pubblicò un libro, intitolato "DE DIVINA PROPORTIONE" corredato di disegni di LEONARDO DA VINCI, che parlava del numero aureo (chiamato appunto "divina proportione") e delle sue proprietà. Luca Pacioli usò l'aggettivo "divina" perché accostava questo numero a Dio: così come Dio è inconoscibile dalla natura umana, così questo numero è inconoscibile in tutta la sua interezza (in quanto, essendo un numero irrazionale, ha infinite cifre decimali che si susseguono senza nessun ordine). All'inizio del '600 (nel 1611), KEPLERO (l'astronomo e matematico che scoprì le leggi che regolano i movimenti dei pianeti), scoprì una stretta relazione tra il numero aureo e la successione di Fibonacci. A questo punto facciamo un salto indietro e parliamo brevemente della successione di Fibonacci. Leonardo da Pisa (1170-1250), più conosciuto come FIBONACCI (ossia figlio del mercante Bonacci), fu un matematico molto importante nella storia della matematica, perché pubblicò un libro "Liber abaci" con il quale si diffondevano in Europa le cifre indo-arabiche (ossia le cifre 0, 1, 2, 3,... che usiamo tuttora). Nello stesso libro inventò una successione di numeri detta successione di Fibonacci in cui ogni termine è la somma dei due precedenti: 0, 1, 1, 0+1=1 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55,... 1+1=2 1+2=3 2+3=5 3+5=8 5+8=13 8+13=21 13+21=34 34+21=55 Questa successione aveva origine dal seguente problema: <<Quante coppie di conigli verranno prodotte in un anno a partire da un'unica coppia, se ogni mese ciascuna coppia dà alla luce una nuova coppia che diventa produttiva a partire dal secondo mese?>> La soluzione di questo problema dà origine alla successione di Fibonacci. Fibonacci non sapeva che questa successione era indissolubilmente legata alla sezione aurea, ma all'inizio del '600 KEPLERO scoprì che il rapporto tra due termini consecutivi approssimava sempre più precisamente il numero aureo. Infatti: Numero aureo = 1.61803398874989... 0 1 1 / 1 = 1 2 / 1 = 2 3 / 2 = 1.5 5 / 3 = 1.66666666666667 8 / 5 = 1.6 13 / 8 = 1.625 21 / 13 = 1.61538461538462 34 / 21 = 1.61904761904762 55 / 34 = 1.61764705882353 89 / 55 = 1.61818181818182 144 / 89 = 1.61797752808989 233 / 144 = 1.61805555555556 377 / 233 = 1.61802575107296 610 / 377 = 1.61803713527851 987 / 610 = 1.61803278688525 1597 / 987 = 1.61803444782168 2584 / 1597 = 1.61803381340013 4181 / 2584 = 1.61803405572755 6765 / 4181 = 1.61803396316671 10946 / 6765 = 1.6180339985218 4 Keplero scoprì questa stretta relazione tra la successione di Fibonacci e il numero aureo, ma non cercò la motivazione e la dimostrazione fu fornita solamente nel '700. Il numero aureo e l'arte Il numero aureo ricorre frequentemente in storia dell'arte. Nelle arti figurative viene riscontrata la presenza della sezione aurea specialmente sotto forma di rettangolo aureo, ossia un rettangolo in cui il rapporto tra il lato maggiore e il lato minore è Φ. Le proporzioni della sezione aurea si trovano nelle dimensioni della piramide di Cheope. Ciò vuol dire che, probabilmente, questo rapporto fosse noto fin dai tempi degli egizi. Analoghe proporzioni si riscontrano ripetutamente anche nel Partenone di Atene. In pittura questa proporzione viene usata moltissimo soprattutto nel Rinascimento e molto in Leonardo da Vinci, per esempio in alcune sezioni della "Gioconda" o nell' "Ultima cena" o nell' "Uomo Vitruviano": Leonardo stabilì che le proporzioni sono perfette quando l'ombelico divide l'uomo in modo aureo. Molto frequenti sono altri artisti che in epoche più recenti (19° e 20° secolo) hanno usato la sezione aurea nelle loro opere e ciò vale sia per la pittura, sia per l'architettura e sia per la musica.