Le cause di infertilità maschile

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Le cause di infertilità maschile
PRIMO PIANO
A cura di Ettore Caroppo *
Le cause di infertilità maschile
a sterilità di coppia, definita come l’incapacità
di procreare a seguito di almeno un anno di
rapporti sessuali non protetti, interessa
approssimativamente il 15% delle coppie in
età riproduttiva. Nel 40% dei casi il problema
è da ricondursi ad una alterazione delle capacità riproduttive
del partner di sesso maschile (infertilità maschile).
L’infertilità femminile è responsabile della sterilità di
coppia nel 40% dei casi, mentre nel rimanente 20% la
difficoltà riproduttiva dipende probabilmente da una
condizione di subfertilità a carico di entrambe i partners.
Numerose sono le patologie che possono essere causa
di infertilità maschile. Spesso queste malattie rimangono
latenti o misconosciute sino al momento in cui
l’approfondimento diagnostico, dettato dalla necessità di
individuare un’opportuna strategia terapeutica per
l’infertilità, ne rivela l’esistenza.
L’infertilità maschile può rappresentare il primo
sintomo di malattie dell’apparato riproduttivo, ma
anche di affezioni a carico di organi o apparati diversi
da quelli deputati alla riproduzione.
Raramente essa costituisce il primo campanello
d’allarme di gravi affezioni che possono compromettere
anche la sopravvivenza dell’individuo (si pensi ai tumori
testicolari).
La capacità riproduttiva di un singolo individuo di
sesso maschile dipende dall’adeguata (in senso quantitativo
e qualitativo) e continuata produzione di gameti maschili,
gli spermatozoi, nonché dalla corretta deposizione
degli stessi nell’apparato riproduttivo femminile.
La produzione degli spermatozoi, definita
spermatogenesi, avviene nei testicoli e precisamente nei
tubuli seminiferi, partendo dalla divisione delle cellule
staminali (spermatogoni) e, a seguito di 6 stadi maturativi,
terminando approssimativamente dopo 72 giorni con la
produzione di spermatozoi maturi, dotati di una testa, che
contengono il prezioso patrimonio genetico, un collo ed
una coda, alla quale devono la loro motilità. La
spermatogenesi è il prodotto della corretta stimolazione
pugliasalute
ICSI: Iniezione dello spermatozoo nell'ovocita
ormonale dei testicoli da parte di due ormoni, FSH ed LH,
secreti dall’ipofisi in risposta a stimoli ormonali e
biochimici derivanti dall’ipotalamo e dai testicoli stessi.
Prerequisito indispensabile ad una normale spermatogenesi
è, comunque, il possedere un normale corredo
cromosomico e genetico. Altri fattori, quali le abitudini
alimentari e voluttuarie, i fattori ambientali e l’occupazione
lavorativa possono influire, in maniera più o meno
determinante, su questa importante funzione testicolare.
Requisito indispensabile per ottenere una corretta
deposizione degli spermatozoi all’interno dell’apparato
riproduttivo femminile è una normale funzione erettile ed
eiaculatoria. L’erezione del pene è resa possibile
dall’interazione del sistema nervoso centrale e periferico
con l’apparato cardiovascolare e dipende anche da stimoli
psicogeni e dal corretto funzionamento delle strutture del
pene. L’eiaculazione del liquido seminale coinvolge invece
il sistema nervoso autonomo e le vie seminali.
E’ facilmente intuibile come una qualsiasi patologia
a carico degli organi o degli apparati precedentemente
descritti, alterandone le funzioni, può danneggiare la
spermatogenesi e, di conseguenza, provocare l’infertilità.
Nella tabella sono riassunte le principali cause di infertilità
maschile ed i principali accertamenti diagnostici da
eseguire.
La diagnosi delle cause di sterilità maschile rappresenta
un’irrinunciabile tappa nell’approccio al problema.
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marzo 2004
Cause di infertilità maschile
Accertamento diagnostico possibile
A) Anomalie genetiche (poche sono quelle
attualmente note)
Ricerca delle mutazioni del gene della fibrosi cistica
Ricerca delle mutazioni del gene del recettore per gli ormoni
androgeni.
Altre indagini (utilizzate sopratutto a scopi di ricerca scientifica)
B) Anomalie cromosomiche
Mappa dei cromosomi (cariotipo)
Screening delle delezioni del cromosoma Y
FISH (in casi selezionati)
C) Patologie che provocano una ridotta
stimolazione ormonale del testicolo
Dosaggi ormonali
Test endocrinologici di stimolo
TAC e/o Risonanza magnetica dell’ipofisi
D) Patologie testicolari
Dosaggi ormonali
Dosaggio di alcuni fattori prodotti dal testicolo per la regolazione
locale (paracrina) della spermatogenesi, nel siero e nel liquido
seminale
Ecografia dei testicoli
Spermiogramma
E) Alterazioni della struttura dello spermatozoo
Spermiogramma
FISH su spermatozoi (attualmente effettuabile unicamente a
scopo di ricerca)
Citofluorimetria
Indagine al microscopio elettronico
F) Malattie endocrine
Dosaggi ormonali
Esami radiologici
Esami scintigrafici
G) Patologie a carico delle vie seminali
Spermiogramma
Spermiocoltura
Ecografia dei testicoli
Ecografia transrettale della prostata
H) Disfunzione erettile
Dosaggi ormonali ed esami ematochimici
Test di farmacoiniezione intracavernosa
Eco doppler penieno dinamico
Accertamenti cardiovascolari e neurologici
I) Malattie sistemiche
Esami ematochimici
Esami radiologici
Altre indagini strumentali
L) Trattamento chemio/radioterapico di
tumori maligni
M) Esposizione professionale ed ambientale
Indagini ambientali e sulla popolazione
N) Fumo, alcolismo, consumo di droghe
Indagine anamnestica sull’abuso di queste sostanze
Indagini di laboratorio e strumentali
Se, infatti, alcune malattie come quelle cromosomiche
e genetiche non sono curabili, altre come i deficit ormonali
o le infezioni delle vie seminali possono essere risolte con
una terapia medica. In ogni caso un approccio terapeutico
all’infertilità maschile va sempre tentato, anche in quelle
coppie che si candidano ad un trattamento maggiore di
procreazione medicalmente assistita (PMA). In molti casi,
infatti, è possibile indurre un miglioramento dei parametri
seminologici (numero degli spermatozoi, loro motilità e
morfologia), ed anche in presenza di gravi alterazioni
pugliasalute
della spermatogenesi è possibile stimolare i testicoli perché
producano pochi spermatozoi, ma in possesso di tutti i
requisiti morfologici e genetici in grado di renderli idonei
a produrre, mediante la loro diretta iniezione nell’ovocita
(ICSI), il concepimento di un embrione sano.
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* Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
indirizzo Andrologia
Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione Umana
IRCCS “S. de Bellis”, Castellana Grotte (Ba)
marzo 2004