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SPERMATHON
Negli Stati Uniti sta prendendo piede da qualche anno tra i
ragazzi che diventano maggiorenni una nuova variante dello
Spermathon conosciuta originariamente per essere una
folkloristica competizione tra adolescenti in cui vince chi
riesce ad avere più eiaculazioni durante un periodo di 24 ore.
Lo Spermathon 2.0 se così lo possiamo chiamare rappresenta
invece una variante della competizione originaria avendo una
connotazione molto più bizzarra: sostanzialmente il contest
mira a mettere in evidenza (pertanto premiare) tanto chi
detiene lo sperma con la migliore qualità quanto quello con la
peggiore. Questo significa individuare all’interno del gruppo
dei soggetti che decidono di competere tra di loro, i due
ragazzi che vantano in contrasto agli altri rispettivamente
gli spermatozoi con la migliore e peggiore condizione di
salute. Per effettuare il tutto ovviamente ci si deve
sottoporre individualmente ad uno spermiogramma, un esame
clinico che valuta la qualità del liquido seminale nello
specifico concentrazione, morfologia e motilità degli
spermatozoi. L’aspetto goliardico di questa cosiddetta
competizione giovanile è identificata dalle modalità con cui
si dovrebbe svolgere la gara stessa. Ogni partecipante si
sceglie una propria partner di sesso femminile che lo aiuta ad
avere tanto l’erezione quanto l’eiaculazione: si tratta in
genere di una prostituta/escort a pagamento che eroga la
suddetta prestazione all’interno di un’automobile in un
parcheggio vicino alla clinica medica a cui successivamente si
consegna quanto raccolto.
I più sbruffoni del gruppo si fanno accompagnare da queste
gentili e premurose accompagnatrici femminili all’interno
delle medesime cliniche (ovviamente nelle stanze appositamente
adibite per la produzione e raccolta dello sperma) mettendosi
letteralmente nelle loro mani in attesa dell’appagante acme
finale. Una volta conosciuti gli esiti dei vari spermiogrammi,
la competizione prevede che chi perde tra i ragazzi che vi
hanno partecipato debba rifondere le spese sostenute dagli
altri nella scelta del rispettivo partner. Tradotto significa
che chi risulta avere lo sperma di peggior qualità deve
rimborsare ai suoi coetanei il denaro che ognuno ha speso per
la propria escort o prostituta. Potrebbe sembrare molto
costoso, tuttavia considerando che si tratta di prestazioni
sessuali di pochi minuti e con performance volutamente
limitate, il tutto potrebbe risolversi con un centinaio di
dollari (considerando quattro o cinque partecipanti). Quando
me lo hanno raccontato, ho faticato a crederci, pensando che
si trattasse di una burla. A mente fredda, per quanto il tutto
possa essere molto stravagante e bislacco, è indubbio che
possa anche avere una qualche finalità diagnostica mettendo in
allerta sin dalla giovane età non solo il ragazzo che dovesse
aver perduto la gara suddetta ma anche quelli che si fossero
classificati penultimi. La nostra specie (homo sapiens
sapiens) non è molto fertile generalmente parlando: una donna
giovane durante il suo periodo fertile ha appena un 25% di
probabilità di essere fecondata se il suo partner è in salute
(o meglio se lo sperma del suo partner è in buona salute).
Questa probabilità si abbassa significativamente con
l’avanzare dell’età quando la donna supera i 35 anni.
L’infertilità oggi è conseguenza di fattori di natura esogena
ed endogena tanto per l’uomo quanto per la donna. Nell’uomo
ricordiamo come principali le alterazioni ai testicoli,
diverse patologie che colpiscono la prostata, alterazioni
dell’eiaculazione e la sempre più presente disfunzione
erettile. Nella donna invece possiamo citare le lesioni alle
tube di Falloppio, la presenza di ovaie policistiche,
l’endometriosi assieme a molte altre anomalie uterine.
Mettendole assieme si arriva ad un 70% di potenziale
infertilità riconducibile tanto al maschio quanto alla
femmina. Un 30% rimane invece inspiegabile ossia non è
possibile stabilire oggettivamente la causa che produce
l’infertilità della coppia. Forse si dovrebbe ricordare
maggiormente a tutta la popolazione per vie istituzionali,
anziché sbandierare un ridicolo e patetico Fertility Day, che
i fattori esogeni hanno superato abbondantemente quelli
endogeni (riconducibili al patrimonio genetico individuale).
Nello specifico ricordiamo l’alimentazione (le carni di
allevamento sono praticamente bombe ormonali), lo stile di
vita sedentario, l’abbigliamento intimo (nell’uomo), lo
smartphone inserito nelle tasche frontali dei jeans tanto per
l’uomo come per la donna, l’obesità, le droghe giovanili e
l’uso disinvolto di farmaci antidepressivi in età giovanile
come il Deanxit, il Tavor o il Prozac. Ne abbiamo già parlato
in un post precedente sull’importanza di curare il proprio
stato di salute: nel caso specifico infatti una mancanza di
salute nelle proprie cellule riproduttive (spermatozoi e
ovuli) può costare molto caro. Non solo in termini relazionali
ma anche economici.
Rimane un fenomeno spesso non sufficientemente divulgato come
molte coppie affrontino momenti di crisi e successivi default
a seguito di una incapacità o impossibilità a conseguire una
gravidanza. Solo pochissime (e lodevoli) coppie riescono a
superare questo impasse rafforzando il loro legame ed il
nobile sentimento che le tiene legate ed unite. La messa in
discussione della coppia come generatore di vita e motore
della procreazione produce infatti spiacevoli conseguenze che
impattano tanto sulla sfera personale (crollo dell’autostima,
sensazione di impotenza e sofferenza silente cronica) quanto
sul versante economico a seguito di una exit strategy non
convenzionale volta a individuare una soluzione surrogata.
Recentemente la televisione spagnola (ricordiamo che la Spagna
è il primo paese in Europa per casistiche di infertilità ed al
contempo leader in Europa per la procreazione assistita) ha
descritto ed analizzato questo fenomeno sociale mediante un
reportage televisivo andato in onda su La Sexta durante il
programma Equipo de Investigacion (el precio de un hijo)
occupandosi di mostrare che cosa si nasconde dietro al
business dell’infertilità. Desiderare ed avere un figlio
quando si è poco fertili può trasformarsi in una spesa per
pochi eletti ed in taluni casi anche in un ulteriore incubo.
L’infertilità ha dato vita al cosiddetto fenomeno del turismo
de reproduccion (turismo della riproduzione) in cui le coppie
europee si spostano in paesi compiacenti riguardo a questa
pratica alla ricerca disperata di una mujer incubadora
(gestante).
In Spagna molte coppie non fertili (ma anche coppie
omosessuali) si rivolgono alle cosidette colonie (nazioni
sudamericane) nelle quali è piuttosto facile trovare una
gestante in considerazione alle condizioni economiche delle
popolazioni di questi paesi. Spesso il nascituro viene
identificato e menzionato come “prodotto” da una mujer
incubadora ossia una ragazza dalle possibilità economiche
molto limitate che accetta di fare la madre incubatrice (in
Italia la chiamiamo madre surrogata). Il “prodotto” in
questione sarebbe un neonato ossia vostro (si fa per dire)
figlio per chi ha intenzione di intraprendere questa strada. I
paesi più battuti dal turismo de reproducion guarda caso sono
anche paesi generalmente molto poveri in cui la corruzione è
la seconda moneta di scambio: un affitto d’utero in Messico,
il paese più economico, può costare 30.000 dollari, in
Thailandia 40.000 dollari, in Russia circa 60.000 ed infine
con grande smarcamento gli USA con circa 120.000 dollari
americani. Inutile sottolineare come gli Stati Uniti sono
anche il paese leader al mondo nella gestazione surrogata
(volgarmente conosciuta come affitto d’utero in Italia).
Lascio ad ognuno di voi il tempo e la voglia di approfondire
questi fenomeni aberranti della società odierna, nella
consapevolezza che purtroppo avranno sempre più enfasi proprio
a seguito di un progressivo deterioramento della fertilità
nella nostra specie. Qualora vi sentiate affranti e
sconfortati da tutto questo, tenete a mente che la più grande
banca di sperma al mondo è europea (danese per la precisione)
e consente di poter acquistare i loro prodotti anche online
mediante consegna postale con corriere espresso. I vincitori
di uno spermathon sono molto ben accolti e pagati in caso si
decida di diventare donatori.