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on immenso sollievo e piacere,la ditta Sonia Valenti,gestore del bar ristorante Porto delle Grazie,comunica la
riapertura dell' attività ristorativa . Ciò mette fine ad una lunga ed estenuante trattativa che ha portato grazie
anche all' intervento del nuovo amministratore unico Giorgio Sotira,alla definizione di un accordo tra le parti
valevole fino al 31/10/2016. Nell' esprimere la nostra piena soddisfazione ringraziamo tutti coloro che hanno
preso parte alle fasi preliminari e non dell' accordo stipulato.
Ci auguriamo in futuro di poter avviare una integrante e prosperosa collaborazione lavorativa con i gestori della struttura marittima. Vogliamo inoltre sottolineare,l' importanza di tale accordo per i diportisti che avranno assicurato tale
servizio di ristorazione fino a tarda sera,ed ancora più importante si potranno permettere nuove assunzioni, ristabilendo i posti di lavoro già presenti nelle precedenti stagioni,con l' auspicio di crearne di nuovi e duraturi.
Inoltre ci impegniamo con la nostra già rinomata serietà ad adempiere al meglio alla fruizione del servizio in piena
armonia con le forze e l ambiente circostante.
La ditta Sonia Valenti nell' augurarvi una buona permanenza nei suoi locali si dichiara disposta a valutare qualunque
scenario si presentasse dopo il 31/10/2016.
C
LA CONTROCOPERTINA
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DOMENICA 05 GIUGNO
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L’INVASIONE DELLA FANTASIA PRETESTUOSA E DEVASTATRICE DI CHI HA DECISO COME DOBBIAMO
ESSERE NON HA DAVVERO CONFINI. DOPO AVERCI FATTOVENIRE LA PAURA DEL“CAFFÉ OFFERTO”,
NE ÈVENUTA FUORI UN’ALTRA, QUESTAVOLTA DAL“FORNO CREMATORIO”DELL’ANTIMAFIA
MARIA GIOVANNA COGLIANDRO
inizio anno avevano inserito
tra gli indizi di colpevolezza
il caffè. Volevano convincerci che andare al bar, a qualunque ora, fosse una pessima scelta. Avremmo potuto
imbatterci nel caffè-offertodallo-‘ndranghetista. Se ti
avessero beccato con i baffetti effervescenti
di schiuma al caffè non avresti avuto scampo: eri uno ‘ndranghetista anche tu. Perché,
mentre altrove esiste il caffè macchiato,
quaggiù in Calabria viene servito il caffè che
macchia. Ti insozza, ti impatacca, ti contamina e ti incolpa. E qualche volta ti condanna.
Avete presente quei disegnini per decorare il
caffè? Da noi va molto l’indice puntato, in
3D: emerge dalla schiuma e ti si piazza dritto in fronte. E tutt’a un tratto diventi un colluso, un prostituto della ‘ndrangheta.
L’invasione della fantasia pretestuosa e devastatrice non ha davvero confini.
Qualche giorno fa ne è venuta fuori un’altra.
Se la sono inventata quei buontemponi
dell’Antimafia. Quelli che prima ti fanno
correre alle elezioni, ti fanno infiocchettare
la tua campagna elettorale, ti permettono di
illudere l’elettorato e, quando i giochi sono
fatti e ti sei conquistato il titolo ambito, ti
dicono: “Senti caro, non è che tu sia proprio
pulito da poter stare tra chi governa un
paese, quindi vedi di smammare. E non te lo
fare ripetere due volte”. Perché questo prevede lo screening dell’Antimafia: se risulti
impresentabile, ti devi dimettere in caso di
elezione. Solo che te lo dicono a una settimana dal voto. Si divertono così.
Tra i candidati impresentabili scovati quest’anno dalla Commissione Parlamentare
Antimafia ci sono due calabresi. Si tratta di
Alessandro Codispoti a San Sostene e di
Carmelo Bagnato a Scalea. Codispoti non è
eleggibile perché a suo carico risulta una
sentenza di condanna a due anni di reclusione emessa dalla Corte d’Appello di Perugia
il 3 dicembre 2010, irrevocabile il 19 aprile
2011, per bancarotta fraudolenta. Carmelo
Bagnato, invece, è incandidabile in base a
quanto prevede la Legge Severino, poiché risulta dalla relazione - «attualmente è sottoposto a procedimento penale per detenzione
illegale di armi e detenzione di sostanze stupefacenti al fine di cessione a terzi». E fin qui
l’impresentabilità ci sta. Tempistica a parte.
A Platì, invece, «non vi sono situazioni di
incandidabilità ai sensi dell’articolo 10 della
legge Severino né di ineleggibilità ai sensi
dell’articolo 11 della stessa legge». Ci hanno
provato ma non sono riusciti a snidare nessun impresentabile. Immagino le facce deluse. Però, siccome Platì è Platì, qualcosa di
marcio la devi sollevare per forza. Quindi
veniamo alla nuova trovata dell’Antimafia,
annunciata prima. Rosario Sergi, stando a
quanto la Commissione è riuscita a ricostruire, andrebbe attenzionato perché – e qui mi
farei prestare un sottofondo da Hitchcock sarebbe l’organizzatore della manifestazione
che si è tenuta a Platì il 29 marzo scorso contro le dichiarazioni del sottosegretario di
Stato con delega ai servizi, il fu, il è e il sarà
Marco Minniti. In particolare l’onorevole,
per disonorare, aveva paragonato il livello di
A
Sugli schermi di Platí
di nuovo in onda
l’antimafia di regime
radicamento del terrorismo jihadista a
Molenbeek a quello della ‘ndrangheta a
Platì. Naturalmente, come in un paese
democratico e con un briciolo di amor proprio avviene, i platiesi se ne risentirono e vollero manifestare. Il capo ultras ad aizzare
l’ira dei cittadini contro il Minniti fu Rosario
Sergi, quindi attenzioniamolo: può essere
pericoloso!
Non ci è più concesso difenderci. Dobbiamo
starci buoni e incassare i colpi bassi che ci
arrivano da più parti. Vogliono farci credere
che protestare di fronte a un torto sia inutile, ribellarci alla pochezza a cui vogliono
condannarci sia un’illusione da moralisti,
difendere il nostro nome una colpa. Il disordine potrebbe aprire le porte al riscatto e
loro lo sanno bene, per questo ci vogliono
agnellini.
Sono sempre pronti a localizzare le zone di
penombra, delimitarle con una rete elastica
per poi farla vibrare così che lo schifo venga
fiondato ovunque. Vegliano su di noi in
maniera continua, costante ma la loro non è
una veglia che dà sollievo, sicurezza, è una
veglia che incombe su di noi come un maci-
C’È CHI QUAGGIÙ È SEMPRE
PRONTO A LOCALIZZARE LE ZONE
DI PENOMBRA, DELIMITARLE CON
UNA RETE ELASTICA PER POI FARLA
VIBRARE COSÌ CHE LO SCHIFO
VENGA FIONDATO OVUNQUE.
gno. Qualcuno si lascia pure convincere che
la loro “vicinanza” sia salvifica. Qualcuno
dei nostri, purtroppo. E così, a poche ore
dalla notizia sugli impresentabili, che a Platì
non condanna ma nemmeno assolve, capita
di leggere su un noto quotidiano locale:
“Inevitabile: il centro dell’Aspromonte è
diventato il simbolo di un riscatto che si
annuncia senza mai concretizzarsi.” Una
spina quella di chi accetta di farsi plasmare
ancora più invasiva.
“Niente uccide un uomo come essere obbligato a rappresentare un paese” scriveva
Jacques Vaché. Il guaio è che qui a Platì,
come nel resto della Calabria e, più in generale, del Mezzogiorno, il paese che dovremmo rappresentare l’hanno deciso gli altri.
L’hanno impastato loro, solo che dopo averlo modellato con l’argilla vi hanno infuso un
soffio letale. Quindi se non ci decidiamo a
dimostrarlo e non solo a dirlo che abbiamo
le scatole piene della loro forgia assassina,
oltre ad essere degli uomini morti saremo
degli uomini dimenticati dai loro figli. E in
ogni nostro epitaffio si leggerà: qui riposa
un’anima blanda.
RIVIERA
ATTUALITÀ
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DOMENICA 05 GIUGNO
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GIUDIZIARIA
I nuovi protocolli
di indagine contro
il terrorismo
Per assicurare l’effettività del coordinamento nelle indagini contro il terrorismo, la Direzione Nazionale
Antimafia ha promosso protocolli organizzativi fra le
procure distrettuali e quelle ordinarie di ciascun distretto, sul modello di quelli adottati in materia di indagini
anti-mafia e approvati dal Consiglio Superiore della
Magistratura.
Come riportato nell’annuale relazione della Dna:
“L’iniziativa – realizzata d’intesa con i procuratori generali - appare quanto mai utile per ampliare e potenziare
la rete delle conoscenze, prevenire eventuali contrasti
tra pubblici ministeri e assicurare un costante scambio
informativo tra i magistrati della procura distrettuale e i
colleghi che, presso le procure ordinarie, si occupano di
procedimenti per reati che potenzialmente riguardano
la criminalità terroristico-eversiva (i c.d. reati-spia)”. Si
legge ancora oltre: «La stessa è apparsa tanto più opportuna nel quadro del contrasto alle attuali manifestazioni
del terrorismo internazionale, non solo per le già ricordate caratteristiche di molecolarità delle strutture e pulviscolarità delle condotte, ma anche per la accertata esistenza di un coordinamento sovranazionale delle attività
di proselitismo, reclutamento, addestramento e supporto logisticofinanziario ai “combattenti” islamisti».
Ad oggi sono stati siglati i protocolli presso 11 Procure
Generali: Ancona, Bologna, Brescia, Campobasso,
L’Aquila, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Salerno,
Trento, Trieste.
Il decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 e successive modifiche prevede, all’art. 8, comma 3, che la
Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ed il Nucleo
Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza svolgano gli approfondimenti investigativi sulle segnalazioni
di operazioni sospette trasmesse dall'Unità di
Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, e,
all’art. 47, comma 1, lettera d), come modificato dalla
legge 17 aprile 2015 n. 43 (conversione del decreto “antiterrorismo”), che ne informino il Procuratore
Nazionale, qualora siano attinenti alla criminalità organizzata o al terrorismo.
In tale quadro normativo, constatata la crescita esponenziale del numero di segnalazioni di operazioni
sospette che vengono trasmesse annualmente dall’UIF
(oltre 70.000 nel 2015), rilevata peraltro anche nell’ambito delle ultime relazioni predisposte dal Comitato di
sicurezza finanziaria, istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze, lo scrivente ha stipulato, sia con
la DIA che con la Guardia di Finanza, protocolli di intesa finalizzati alla prevenzione e al contrasto dell’utilizzo
del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose o di finanziamento del terrorismo.
« Con tali protocolli è stata adottata una nuova strategia
di analisi delle segnalazioni dell’UIF, condotta da un
gruppo di lavoro appositamente costituito che, con l’arricchimento informativo delle segnalazioni dell’UIF
attraverso le interrogazioni alle banche dati
SIDNA/SIDDA ed alle altre disponibili, consente di
selezionare le segnalazioni suscettibili di utilizzazione
processuale (che vengono trasmesse alle DDA competenti, sotto forma di atti di impulso investigativo) o di
ulteriori approfondimenti (per le quali vengono interessati i Centri DIA ovvero i Comandi GdF territoriali)».
“
Siderno Superiore: la cenerentola dei social
raggiunge il successo con Instameet
Al giro turistico
si è unita la possibilità di far
conoscere a tutto il mondo le
meraviglie che offre
il suggestivo borgo
riuscendo al contempo a
promuovere il territorio
e i suoi prodotti
Dopo aver fatto scoprire la magia del borgo di
Ferruzzano, Instameet, il raduno gratuito di persone iscritte al social network Instagram, ha fatto
tappa domenica scorsa a Siderno Superiore,
riscuotendo un prevedibile successo. La formula
ormai rodata di un raduno domenicale che permetta di scoprire la storia e i segreti dei nostri borghi, di assaggiare i piatti tipici della zona e di
ampliare contestualmente il bacino di contatti sui
social network si è rivelata ancora una volta vincente oltre che una grande occasione di divertimento e socializzazione per tutti gli appassionati.
Al giro turistico, infatti, si è unita la possibilità di
far conoscere a tutto il mondo le meraviglie che
offre il suggestivo borgo di Siderno Superiore, riuscendo al contempo a promuovere il territorio e i
suoi prodotti grazie all’hashtag #sidernosuperiore. Sicuramente questa data è stata diversa delle
altre per l’impegno dei cittadini del piccolo borgo
che hanno riservato un’accoglienza eccezzionale.
Il raduno, strategicamente posizionato all’inizio
della stagione calda, sarà sicuramente un volano di
sviluppo per il turismo locale ed è stato realizzato
solo grazie all’impegno dell’assessore Ercole
Macrì e di IGWorldClub. Intanto, per farvi scoprire (o riscoprire) le bellezze del nostro borgo antico, la redazione ha selezionato per voi gli scatti più
suggestivi prodotti nella mattinata del 29 maggio e
che hanno permesso a Siderno Superiore di diventare, da cenerentola dei social, un vero e proprio
fenomeno in rapida espansione.
La Redazione
IlParcodeiPrincipitornaanuovavita
Da centrale del riciclaggio a porta d’accesso alla Locride: la gestione controllata
imposta nel 2011 da Nicola Gratteri dà finalmente i suoi frutti.
Guardia di Finanza e Carabinieri lo sequestrarono all’alba del 2 febbraio 2011,
nell’ambito dell’operazione “Cinque Stelle”. Il Parco dei Principi, lussuoso
hotel alle porte di Roccella Jonica, valutato all’epoca (al ribasso) ben undici
milioni di Euro, era infatti, stando alle indagini svolte dagli allora sostituti della
Dda Antonio De Bernardo e Sara Ombra, che ne sancirono il sequestro, a
completa disposizione dei membri delle cosche Aquino e Coluccio, che lo
avrebbero utilizzato come una sorta di “centrale del riciclaggio”.
Al termine delle indagini coordinate dall’allora procuratore aggiunto Nicola
Gratteri, il Parco dei Principi venne posto in gestione controllata e, a partire da
quel lontano inverno di sei anni fa, ha continuato la propria attività ripulendo
la propria immagine e passando lentamente attraverso la diffidenza della gente
locale, finendo, oggi, per ripresentarsi come la punta di diamante dell’ospitalità
nella Riviera dei Gelsomini.
Le sue sessanta camere lussuose, la piscina e il grande parco sono stati rimessi
in corsa da un imprenditore milanese, proprietario di una catena alberghiera,
che già sei anni fa accettò la sfida propostagli dal tribunale di Reggio Calabria.
Oggi, grazie a tale impegno, il Parco dei Principi torna al centro di numerose
iniziative e si propone come punto di partenza per la scoperta delle nostre bellezze storiche e paesaggistiche, offrendo un’esperienza che non è unica solo per
quanto racchiuso tra le mura dell’albergo.
La posizione strategica della struttura, infatti, garantisce il raggiungimento
pressoché immediato dell’affascinante borgo di Riace che, come sappiamo, è
recentemente stato rivalutato con sapienza dall’illuminato sindaco Domenico
Lucano, ma anche mete dal più sentito valore storico come la villa del Naniglio
di Gioiosa Jonica, il parco archeologico di Locri, il teatro greco Romano e il
sempre sottovalutato parco Archeologico di Kaulon.
Una porta per la Locride che merita fiducia e una corretta amministrazione.
JG
“
RIVIERA
Franco e i
suoi fratelli
Franco Crinò
risponde all’articolo
“Attacco Incrociato”di
Ilario Ammendolia. La
sua disamina ci dà il la
per una riflessione sui
nuovi progetti del
centro destra
calabrese
La “rete”dei Kennedy
di Casignanaper un
nuovo assetto di
potere in Forza Italia e nel
centrodestra calabrese,
partendo dalle basi nella
Locride e nella Piana
ella rappresentazione politica regionale, tra quanti ci costringono
all’ammirazione con la loro inesausta energia e con la forza dei muscoli intellettuali, per usare parole wildiane, i fratelli Crinò occupano un
posto preminente. Noi proviamo un certo interesse giornalistico per i Kennedy di Casignana,
perché ci fanno capire in quale direzione si sta
muovendo in Calabria il nucleo pragmatista di
Forza Italia.
In particolare, nella sana ostinazione dell’ex
senatore Franco Crinò a cercare di ricomporre i
frantumi del partito, facendo perno sulla volontà
della propria famiglia di continuare a votarsi ad
una missione politica audace su diversi piani, si
intuisce un lavorìo intenso per realizzare un
nuovo assetto di potere nel centrodestra calabrese. A questo proposito, non si dimentichi il
ruolo dei fratelli Antonio, Pietro e Giuseppe.
A Franco Crinò è affidato il compito di comunicatore in funzione di una strategia che, partendo
dalle basi reggine, vorrebbe dotare Forza Italia
in Calabria di nuove dinamiche.
Per conseguire l’obiettivo di riorganizzazione
del partito, il gruppo della Locride e della Piana
che affianca i Crinò sta esercitando un pressing
sulla commissaria regionale Jole Santelli, alla
quale qualche mese fa è stato consegnato un
“papello”. Tanto per chiarire le aspettative.
Franco Crinò sa che una possibile vittoria del
“Sì” al referendum sulla riforma costituzionale,
abbinata al nuovo sistema elettorale
dell’Italicum, inciderà anche sulla selezione del
ceto politico e sugli equilibri interni ai partiti e
alle coalizioni. Per questo chiede che Forza
Italia sia attrezzata a fronteggiare la sfida del
centrosinistra.
Ai fratelli di Casignana (comune il cui sindaco è
il cugino Antonio Crinò) si sono aggregati con
perspicacia gli “autonomi” di centrodestra
Michele Cataldo e Giuseppe Caruso, rispettivamente consigliere comunale e presidente del
movimento civico “Volo” di Siderno, mentre si
esclude l’adesione di Pietro Sgarlato, che rappresenta Forza Italia in Consiglio e che gioca
una sua partita. Da Locri arriva il rinforzo del
consigliere Alfonso Passafaro e l’accompagnamento dell’ex sindaco-anfitrione Francesco
Macrì. Nello schema a lato, sono elencati altri
sodali, alcuni con qualifiche istituzionali di
primo piano nei diversi comuni.
F.S.
N
“All’attacco incrociato si r
Caro Ilario,
anche se la percentuale pericolosamente bassa di italiani che credono nei partiti dovesse collassare ancora, io
resto iscritto al partito che vuole ancora i partiti; certo,
partiti puliti, rappresentativi, incisivi - quello che non
sono oggi - per non vederli sostituiti dai ras e dai “danarosi”.
“I tempi sono talmente magri che non c’è da sperare
nel domani; non c’è da illudersi nel Sole dell’Avvenire;
l’avvenire sarà diverso, avrà altri problemi gravi…”. I
partiti, al massimo, ora “accelerano una pratica”; se il
Governo, ad esempio, sblocca dopo sette anni i contratti della Pubblica Amministrazione (e non tira
aria…), è un Potere dello Stato che ha agito
(l’Esecutivo), ma il fatto è che si sta andando diritti
verso una sorta di dittatura democratica che fa a meno
anche del partito del Premier(!), che non possiamo
chiamare automatica o tecnica (anche se i voti di fiducia messi dal Governo sono arrivati a 60), perché abbiamo davanti agli occhi l’occupazione della Rai, come
tutti i rischi che si corrono se vince il Sì al referendum
di ottobre. Abbiamo già a che fare con la dura “pratica
economica”, ma l’aumento dei prezzi e la disoccupazione compromettono, non dimentichiamolo, la stessa
“libertà” dei cittadini. E di quale suffragio universale
parliamo se alle urne si reca un terzo degli aventi dirit-
to e se il partito che raggiunge poco più di un terzo dei
voti si prende tutto, organi di controllo e di vigilanza
compresi? Perciò, Ilario, anche all’Attacco incrociato,
come l’hai chiamato tu, verso questa terra, si deve
rispondere con la partecipazione e si può rispondere,
soprattutto, se si ha peso specifico. Ti seguo nel tuo
paradigma “Nella Locride ci sono 42 sindaci… non li
conosco tutti ma quasi. Quelli che conosco non sono né
malfattori né svergognati… mi sentirei di dire la stessa
cosa riguardo alla poche persone che hanno rappresentato la Locride in Parlamento negli ultimi quindici
anni… (ma) quasi sicuramente, salvo qualche eccezione… tutti loro non hanno dimostrato livello e proget-
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DOMENICA 05 GIUGNO
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DA SINISTRA
GIUSEPPE ANGIÒ
“
PRESIDENTE ASSOCIAZIONE SANT'UBERTO, EX
VICESINDACO ARDORE
GIUSPPE CARUSO
CONSIGLIERE COMUNALE SIDERNO
MICHELE CATALDO
CONSIGLIERE COMUNALE SIDERNO
ESTER DEL DUCA
CONSIGLIERE COMUNALE PALMI
GIUSEPPE DI GIORGIO
SINDACO RIZZICONI
LOREDANA FEMIA
PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE MARINA DI
GIOIOSA JONICA
ROBERTO IERACI
PRESIDENTE NUOVI ORIZZONTI PORTIGLIOLA
I fratelli Crinò
con la loro
inesauribile
energia ci fanno
capire in quale
direzione si sta
muovendo in
Calabria il nucleo
pragmatista di
Forza Italia.
DA SINISTRA
FRANCESCO MACRÌ
IMPRENDITORE, EX SINDACO LOCRI
ALFONSO PASSAFARO
CONSIGLIERE COMUNALE LOCRI
ALESSANDRA POLIMENO
EX CONSIGLIERE PROVINCIALE – BOVALINO
DOMENICO SAVERINO
EX AMMINISTRATORE GIOIOSA JONICA
GIANFRANCO SORBARA
PRESIDENTE REGIONALE A.N.A.S. CALABRIA
BRUNO SQUILLACI
PRESIDENTE NUOVA CALABRIA
PASQUALE VOZZO
VICEPRESIDENTE GAL ALTA LOCRIDE ROCCELLA JONICA
Arriva sua maestà Bubbico:
i sindaci sull’attenti
vanspettacolo
nella
Locride. Sull’attenti, arriva
Bubbico, il ministro con la
sindrome del prefetto. Si
stirano le fasce tricolori, si
prenota dal barbiere, lievita il vecchio complesso d’inferiorità.
I sindaci sono gli assoluti protagonisti, macchiette di infinite storie tristi
tra le città mortificate.
Mortificate dalla ‘ndrangheta e
abbandonate dalla prefettocrazia,
come cagne incinte e rognose sul
ciglio della statale 106. Da
Monasterace a Bruzzano, sorrisi
ospitali e posizioni supine, pessime
scenografie di un’impostazione fallita.
Top down dicono gli anglosassoni,
quando gli ordini vengono urinati
dall’alto, sulla testa, senza senso,
coatti, inderogabili. L’umiliazione
salva chi si fa umiliare, come un
cameriere di Moravia e illudere,
come il portiere di notte di Ruggeri.
Il ruolo di sindaco nella Locride è
cambiato. Da due decenni, il suo
A
primo dovere è quello di assoggettarsi al ministro come un cane da macelleria che s’accontenta dell’osso, poi
sporco di sangue e morto di fame
insinua dubbi sul cane accanto, fratello di miseria, ma meno miserabile.
Assoggettarsi al politico da novanta,
che cala da Roma, è una missione;
assoggettarsi ai quei prefetti che già
Luigi Einaudi voleva rottamare per il
passaggio da una «funzione puramente decorativa» a quella di
«mostro che sragiona», con la sua
burokrazia, più nera che grigio topo,
evita, invece, di finire nel calderone
degli albatros senz’ali, castrati in gabbia.
Alcatraz - Locride, un’andata e ritorno che rimane uguale anche se inverti l’ordine di galera.
Fora du culu meu aundi pigghjia pigghjia, e i sindaci si affrancano col
motto, lasciandoci detriti e disfacimento sotto il tappeto rosso su cui
sua maestà Bubbico ha sfilato, senza
passione, la scorsa settimana.
Stronzi o servitori?
L’ennesima visita
nella Locride
del vice di Alfano
si trasforma
in un occasione
di sudditanza
e riverenza
risponde con la partecipazione”
tualità… (ma il dibattito si potrebbe aprire…)”. Che in
alcuni casi i sindaci siano presi di mira, mi pare evidente.
Conosci la storia di quel comune, che tra i motivi dello
scioglimento del Consiglio vede citato il fatto che la
mafia prende i profitti dell’industria del biogas e che il
95% dei cittadini non paga i tributi, salvo a sapere
che… non esiste lì nessuna industria del biogas e che
è, invece, il 95% dei cittadini (record) a pagare i tributi. Si “appassionano” in pochi a questi discorsi
sull’Amministrazione della Giustizia, hai ragione… I
cittadini debbono contestare le cattive amministrazioni locali, i dirigenti comunali non tenersi, schifati, a
distanza. Vediamo l’alba dei dieci anni, a Bovalino, da
quando sono state finanziate opere pubbliche per cinque milioni di euro (Centro Polifunzionale, Restauro
Castello, Auditorium La Cava) e, quindi, la possibilità
di attività economiche indotte: nessuna opera completata e revoca di finanziamenti! Io troverei più normale
che quegli amministratori e quei tecnici (i collaudatori… sic!) venissero fatti bersaglio di critiche da parte
dei cittadini e, invece, in tanti, preferiscono, fare gli
“italieni”, come li chiama Marcello Veneziani, ossia
italiani alieni, “un po’ alienati, un po’ venuti da un
remoto altrove, non affrontano, cioè, le questioni con
cognizione di causa, tenendo in debito conto il voto
che hanno dato o che non hanno dato, ma insultano,
disprezzano, e si professano estranei a ciò che vedono
sopra, sotto e intorno a loro, inveiscono nei blog, sul
web conquistano una provvisoria rilevanza pur restando in una remota latitanza…”. Se la politica, eletti ed
elettori, si ritira, vedremo altre rovine. Gli Organismi
dei sindaci della Locride, Ilario, girano a vuoto, non
hanno alcun peso. Personalmente ricordo, ma potrei
non centrare il giudizio, le discussioni di spessore tra
Sisinio Zito e Bregantini, la capacità d’analisi abbondava, diventava quasi “supponenza intellettuale” - allo
stesso modo come il Corsera ci faceva vedere in intere
paginone quelle tra D’Alema e Tremonti - ; l’imposta-
zione “visionaria” di Ilario Ammendolia, il “Progetto
d’urto per la Locride”, rispondendo ai “bisogni senza
rinunciare ai sogni” (entrambi stanno molto nelle
mani di chi governa); la maniera come Pietro Crinò
incalzava e faceva intervenire all’Assemblea il
Presidente della Regione Scopelliti, particolarmente
insofferente quando qualcuno gli dettava l’agenda, per
i progetti per la Depurazione o per i Beni Culturali…
Rivedremo quella politica da queste parti? Intanto, chi
sostituirà prossimamente Imperitura e Strangio ai vertici dell’Organismo dei sindaci?
Franco Crinò
RIVIERA
POLITICA
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L’omosessualità
dai sanpaolari alla Cirinnà
DOMENICA 05 GIUGNO
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Vanni Piccolo, 76 anni, di Bovalino, appena adolescente inizia a scoprire
la sua omosessualità. Decide di lasciare la Calabria fortemente limitata
nei paletti e nel filo spinato dei padri-padroni. OggiVanni si dice
soddisfatto della legge Cirinnà che rappresenta una grande
conquista per il Movimento di Liberazione Omosessuale.
Quandogliomosessuali
eranoricchioniebasta
ROSARIO ROCCA
“Una sera d’estate di qualche anno fa,
mi trovai, insieme ad amici, davanti alla
Chiesa Matrice di Benestare. Era già
tardi, e sebbene non fosse più orario di
visite, grazie all’aiuto di un sacerdote,
mi fu aperta, appositamente, una porta
laterale. Entrandovi, la vista, immediata e suggestiva, della Madonna del
Rosario, mi emozionò. Non sono più
cattolico da molti anni ormai, ma in
quel volto ho rivisto mia madre, mia
nonna, la mia infanzia. Un mondo di
credenze e di emozioni popolari che
lasciai, appena ventenne, per cercare
una dimensione nuova”. Vanni Piccolo,
76 anni, di Bovalino. Una vita d’impegno e di lotta per le libertà omosessuali. Troppo chiusa, e irrimediabilmente
bigotta, era la Calabria a cavallo tra gli
anni Cinquanta e Sessanta, dei nuovi
fermenti rivoluzionari, che da lì a poco
avrebbero cambiato il mondo, non vi
era, infatti, ancora traccia. Appena adolescente, saranno stati i primi anni ’50,
Vanni inizia a scoprire la sua sessualità.
Prova un senso di confusione e di rifiuto, forse a causa di un pregiudizio, troppo radicato in quella società, fortemente limitata nei paletti e nel filo spinato
dei padri-padroni. “Non sapevo come
definirmi, nel vocabolario comune
ancora non esisteva neppure la parola
“omosessuale”. Gli uomini attratti
dallo stesso sesso erano ricchioni, e
basta. E io, chiaramente, lo rifiutavo”.
Della sua giovinezza calabrese, ricorda
con piacere pochi amici, le corse in
vespa da Bovalino al Liceo Classico di
Locri e una grande manifestazione
contro l’invasione sovietica in
Ungheria. Anni in cui, all’omofobia
dominante, oppone una “grande
“
Non sapevo
come definirmi,
nel vocabolario
comune ancora
non esisteva neppure la parola
“omosessuale”.
Gli uomini attratti
dallo stesso sesso
erano ricchioni,e
basta.
dignità difensiva, di chiusura”. Ma a un
certo punto, nella vita, arriva il momento in cui devi prendere un treno. Se lo
lasci andare, come si dice, potrebbe
non passare più. E Vanni su quel treno
ci sale, con il suo bagaglio e la sua
mente libera. Correva l’anno 1960, e
Roma ospita la XVII Olimpiade. Tutto
il mondo segue, con il fiato sospeso, la
corsa di Abele Bikila, il corridore etiope che, a piedi nudi, vincerà la maratona olimpica. La capitale celebra, proprio sotto l’Arco di Costantino, il primo
oro africano di tutti i tempi. Vanni si è
da poco iscritto a Scienze Politiche, vive
a Piazza Navona e, per mantenersi, dà
lezioni private di Italiano e Latino.
Quel mondo nuovo di studenti, operai
e femministe lo affascina, e prende
parte al movimento studentesco e alle
lotte di quegli anni. La sua sessualità
non è più un fatto individuale, da
nascondere, ma uno strumento per l’affermazione delle libertà civili. D’estate
torna a Bovalino, al suo mare, al suo
Lido Orsa, dove fa il disc jockey e dove
si esibiscono gli artisti della canzone più
in voga del momento. “Con Caterina
Caselli, ricordo, vi un successo indescrivibile”. Viaggia molto in quegli anni,
gira l’Europa, “anche in autostop”. Si
specializza nell’insegnamento della
Lingua Francese alla Sorbona di Parigi.
E, per scelta, insegnerà nelle scuole
delle periferie romane di pasoliniana
memoria. Mentre, molti anni dopo, da
Preside, accetterà la direzione della storica Scuola Media “Ugo Foscolo”, al
ghetto ebraico, dove fa inserire, nei programmi, l’ora di religione ebraica, in
alternativa a quella cattolica. Sarà un
esempio concreto di scuola inclusiva e
plurale, forse l’esatto opposto del seminario di Reggio Calabria che aveva frequentato
da
ragazzo. Ma della
sua adolescenza
calabrese, conserva gelosamente
molti ricordi. Mi
racconta che si
vedevano allora,
in giro per i paesi,
dei curiosi personaggi erranti, i sanpaolari, secondo la
tradizione popolare discendenti, o in
qualche modo legati a San Paolo.
Erano abili addomesticatori di serpenti, taumaturghi secondo la credenza,
capaci, attraverso le loro invocazioni, di
proteggere i bambini dai morsi velenosi dei rettili, di guarire malattie, o garantire abbondanti raccolti. “La sanpaolara, veniva, se non ricordo male, da
Ardore Superiore, portava con sé un
sacco di lino bianco in cui teneva dei
serpenti. Me ne passò uno attorno al
collo, e io acconsentii, senza timore.
Non ricordo bene il perché, forse per
donarmi una buona arte oratoria”. Ne
è passato di tempo, quante stagioni,
quante manganellate, quante battaglie!
“Ad un certo punto, nel 1982, iniziammo a prendere coscienza della necessità di spostare il livello della lotta nelle
istituzioni. A Monte Caprino, un ragazzo era stato barbaramente ammazzato
a forza di bastonate, non potevamo più
aspettare. Fondai così il Circolo Mario
Mieli e, l’anno dopo, chiesi la tessera
del PCI. Ricordo con malinconia il
senso di solidarietà della famiglia
comunista degli anni ’80. All’inizio, per
tutti, ero il compagno frocio, ma in fretta diventai il compagno Vanni”.
Decenni di militanza, sempre in prima
linea, anche nei momenti più drammatici. “L’AIDS, negli anni Ottanta,
importante, oggi, dedicare questa vittoria a quei ragazzi”. A quelle storie di
sofferenza reale. Ai tanti che se ne sono
andati privati del conforto della persona amata, e a quelli che sono rimasti,
soli con il proprio dolore. Agli omosessuali di provincia, ai tanti che non
hanno avuto ancora il coraggio di
dichiararsi, Vanni vuole riservare un
messaggio di speranza: “Non restate
chiusi nella tana, perché i cacciatori vi
staneranno prima o poi. Ma se vi troveranno fuori, rimarranno spiazzati dal
vostro coraggio”. E ai genitori rivolge
l’appello di accettare i loro figli per
come sono, e non per come vorrebbero
che fossero. Mi ricorda di quando
Aurelia, la sua mamma, andò a trovarlo nel suo appartamento a Campo de’
Fiori, dove conviveva con il suo compa-
Ai tanti omosessuali che non hanno avuto ancora il coraggio
di dichiararsi, Vanni consiglia:“Non restate chiusi nella tana,
perché i cacciatori vi staneranno prima o poi. Ma se vi troveranno fuori, rimarranno spiazzati dal vostro coraggio”
decimò tragicamente la comunità omosessuale. Anni terribili quelli, fu allora
che avvertimmo, sulla nostra pelle, la
brutalità della negazione del diritto di
amare e assistere il compagno malato
di cui, spesso, la famiglia genitoriale se
ne riappropriava, dopo averlo, prima,
sbattuto fuori di casa”. Oggi, Vanni si
dice soddisfatto della legge Cirinnà che,
al di là degli aspetti ancora migliorabili,
rappresenta una grande conquista per
il Movimento di Liberazione
Omosessuale. “Chi non ha vissuto quei
momenti non può capire quanto sia
gno. “Ero in cucina, ai fornelli. Lei non
mi chiese nulla, né si dimostrò contrariata, se non per le lenzuola di qualità
scadente. Con il suo sarcasmo calabrese, semplicemente mi disse “a casa non
mentisti mai i idita ‘nta l’acqua fridda,
domani veni pigghijati nu paru i lanzola boni”. Come una madre al figlio,
Aurelia gli rivolse parole di sottinteso e
smisurato amore. Come i meravigliosi
versi della Supplica a mia madre di
Pasolini …”tu sei la sola al mondo che
sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore”.
ATTUALITÀ
www.rivieraweb.it
Renzi torna in Calabria
e annuncia:
“Sarò qui ogni tre mesi”
Matteo Renzi è tornato di recente a fare visita a
Reggio Calabria e al suo pupillo Giuseppe Falcomatà,
venendo accolto da una variegata folla non propriamente del tutto festante. insistendo a procedere per la
propria strada con la consueta determinazione,
comunque, il premier ha affermato che cercherà di
compiere un viaggio ogni tre mesi proprio a Reggio
per essere più vicino alla popolazione e alle istituzioni locali. Stiamo ancora cercando di comprendere se
si tratti di un augurio o di una minaccia.
A Siderno si è discusso
delle ragioni del sottosviluppo
nelMezzogiorno
Lo scorso 27 maggio, alle ore 18:00, presso l’Istituto
Tecnico “G. Marconi” di Siderno, si è svolto il convegno
Prospettive e sviluppo del territorio e ragioni del sottosviluppo del Mezzogiorno in particolare della Locride
organizzato dal movimento politico culturale Volo con
il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Il convegno ha visto la partecipazione di Pino Aprile, Federica
Roccisano, Wanda Ferro, Alessandra Polimero e
Domenico Britti, i cui interventi sono stati coordinati da
Filippo Todaro.
L’1 giugno si è svolto a
Locri il convegno Appalti,
corruzione ed economia
organizzato dalla Camera
Penale e Civile di Locri e
della
Camera
Amministrativa di Reggio
Calabria. Tale convegno,
nel solco della tradizione
del confronto culturale, ha
affrontato temi di scottante
attualità e di rilevanza
nazionale. Al dibattito,
moderato dal componente
della Giunta dell’Unione
Nazionale Camere Civili
Antonino Lacopo, hanno
preso
parte
Mario
Condemi,
Aldo
Montesano,
Roberto
Politi, e Francesco Tassone.
La marcia
silenziosa che
ha dimostrato
vicinanza a
Gerace
10
LaCamera
penale
affrontail
rapportotra
appaltie
corruzione
Fattore Comune
riflette sul coraggio
delle donne
Fattore Comune e il Circolo Berlinguer, la scorsa domenica 29 maggio, in occasione del centenario della
nascita di Felicia Bartolotta, madre coraggio di Peppino Impastato, e in occasione dell’11° Anniversario dell’uccisione di Gianluca Congiusta, ha presentato Insieme a Felicia - il coraggio nella voce delle donne, un libro
di Gabriella Ebano la cui presentazione si è svolta a Palazzo De Mojà di Siderno Superiore. Con l’autrice
hanno dialogato l’Assessore alla cultura Ercole Macrì e Rita Commisso.
Ha generato tanta rabbia e scontata indignazione l’incendio doloso delle auto turistiche a
Gerace avvenuto nella notte tra il 29 e il 30
maggio scorsi, che ha mandato letteralmente in
fumo il sogno di un borgo accessibile a tutti. Per
questa ragione, durante la giornata del 1° giugno, è stata organizzata una manifestazione di
solidarietà alla quale hanno preso parte molti
cittadini e tanti rappresentati delle istituzioni,
anche se, almeno da parte della politica, ci
sarebbe aspettati più partecipazione.
L’appuntamento
Questo
pomeriggio
alle 16 il 1°
Siderno
Fitwalking
Sabato 28 maggio, nei locali dell’YMCA, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del 1° Siderno Fitwalking, organizzato per oggi,
domenica 5 giugno, con ritrovo alle ore 16:00 proprio presso l’YMCA.
L'evento, ideato per restituire dinamismo al lungomare di Siderno, è
stato voluto dall'A.S.D. Calabria Fitwalking e dall'YMCA di Siderno. I
lavori sono stati aperti dal presidente dell'YMCA, Domenico
Leonardo, che con grande orgoglio ha accolto questo matrimonio tra
YMCA e Calabria Fitwalking.
IP
DOMENICA 05 GIUGNO
Tutela della Salute, la (s)volta buona?
a malasanità è l'insieme degli avvenimenti e delle situazioni che rendono evidenti le disfunzioni del sistema sanitario. È una sorta di Cerbero, il cane a tre
teste che sorvegliava la porta degli Inferi
per impedire a eroi come Eracle di portare
ordine e correttezza laddove regnava il caos.
Pretendere di sconfiggere la malasanità è come
pretendere di sconfiggere Cerbero: nulla di
impossibile, ma senz'altro un'impresa eroica,
che al giorno d'oggi appare come una necessità.
Non si è in grado di dire se sia stato l'eroismo o
l'esasperazione, o l'urgenza di iniziare ad agire
in maniera diversa, ciò che ha spinto la Giunta
a riunirsi, in seduta straordinaria, il 31 maggio
scorso, per riorganizzare il Dipartimento di
Tutela della Salute, anticipando così quella più
generale di tutti gli Uffici regionali. Ciò si è
effettuato in virtù di dare continuità al Decreto
del Commissario ad Acta (D.c.a n°30 del 2016),
il quale aveva come oggetto la programmazione
L
di adeguamento di posti letto ospedalieri accreditati (pubblici e privati) ed effettivamente a
carico del Servizio sanitario regionale, in ottemperanza a quanto previsto da un precedente
Decreto del 2015. Già dal 18 marzo scorso, tuttavia, si evinceva come era nell'interesse del
Presidente della Regione, Mario Oliverio, un
cambiamento, data la complessità e la drammaticità che viveva e vive tuttora il sistema sanitario calabrese, come lo testimonia la tavola
rotonda tenuta, appunto, in quel giorno in cui si
erano riuniti i direttori generali delle aziende
ospedaliere calabresi. L'obiettivo era quello di
eliminare le incongruenze fra il D.c.a 30/2016 e
il decreto ministeriale 70/2015, per creare una
rete ospedaliera degna. L'urgenza vi era eccome, come hanno testimoniato gli scandali che
hanno coinvolto l'ospedale Morelli di Reggio
Calabria, neanche un mese dopo, e l'appello
accorato dei segnalatori dell'ALAC - Allerta
Anticorruzioni, pubblicato sul sito www.traspa-
rency.it,
circa
l'azienda
ospedaliera
''L'Annunziata'' di Cosenza, dove si evince l'incuria delle attrezzature sanitarie, dove le barelle e le sedie vengono lasciate incustodite e i
depositi di materiale aperti, cosicché chiunque
possa accedervi. A tal proposito, il 31 maggio
scorso è stato indirizzata l'unificazione della
dirigenza ospedaliera, cercando di fornire una
nuova organicità e funzionalità. Il presidente
Oliverio ha voluto sottolineare come questo sia
solo la continuazione di un percorso già intrapreso a marzo, che la sfida inizia adesso, nel
momento in cui saranno davvero premiate le
competenze ed eliminate le sacche di corruzione, negligenza e improduttività. Speriamo che
queste tre macchie, punta del letamaio della
malasanità calabrese, possano essere eliminate
allo stesso modo con cui Eracle distrusse le tre
teste del Cerbero, anche se lui era una divinità e
noi solo dei comuni mortali.
Lidia Brancia
COOP.AGRI-OPSOCIETÀ COOPERATIVA AGRICOLA A RL
Sede legale: Gioia Tauro ( RC ) S.S. 111 n. 380 - C.F e Partita Iva 02782050807 - REA : RC 190035 Albo Società Cooperative n. A229188
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA
E ASSEMBLEE PARZIALI DEI SOCI
Ai Sigg. Soci
Ai Consiglieri di Amministrazione
Ai Sindaci
Loro Sedi
E’ convocata l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Coop.Agri-Op con all’Odg:
1) adempimenti formali di costituzione dell’assemblea dei delegati dei soci; 2) relazione
consuntiva e programmatica sull’attività della cooperativa; 3) approvazione bilancio consuntivo anno 2015 e relativi documenti allegati; 4) situazione previsionale economicofinanziaria e contribuzione associativa anno 2016; 5) iniziative e programmi di investimenti per assistenza tecnica, qualità e valorizzazione delle produzioni; 6) nuovo sistema di
Pagamento Unico Aiuto Comunitario (PAC) ; 7) PSR Calabria 2014/2020 .
L’Assemblea si terrà in 1° convocazione il 27 giugno 2016 alle ore 8,00 ed occorrendo, in 2°
convocazione, lunedì 28 giugno 2016 alle ore 16,00, entrambe presso la sede sociale di
Gioia Tauro ( RC ) .
Sono altresì convocate le Assemblee zonali parziali dei Soci della Coop.Agri-Op , ai sensi
dell’art. 21 dello Statuto, per l’elezione dei delegati alla Assemblea Ordinaria dei Soci con
all’Odg: 1) adempimenti formali di costituzione dell’assemblea parziale dei soci; 2) relazione consuntiva e programmatica sull’attività della cooperativa; 3) approvazione bilancio
consuntivo anno 2015 e relativi documenti allegati; 4) situazione previsionale economicofinanziaria e contribuzione associativa anno 2016; 5) iniziative e programmi di investimen-
ti per assistenza tecnica, qualità e valorizzazione delle produzioni; 6) nuovo sistema di
Pagamento Unico Aiuto Comunitario (PAC) ; 7) PSR Calabria 2014/2020 ; 8) elezione dei
delegati all’Assemblea generale.
Alle assemblee hanno diritto di elettorato attivo e passivo solo i soci in regola con gli obblighi statutari.
La elezione dei delegati all’Assemblea generale avverrà con l’elezione di 1 ( uno ) delegato
ogni 250 soci o frazione superiore a 125.
Il calendario delle assemblee parziali – avendo ciascun socio facoltà, ove occorresse, di partecipare a una qualsiasi delle assemblee parziali – è il seguente:
Comprensorio Area Jonica Reggina, che comprende i Comuni da Reggio Calabria a
Monasterace, compresi i Comuni dell’entroterra, che si terrà presso la sede operativa di
Locri della cooperativa sita in Via Firenze n. 28, in prima convocazione in data giovedì 16
giugno 2016 alle ore 08,30 ed occorrendo in seconda convocazione, presso la stessa sede,
in data venerdì 17 giugno 2016 alle ore 15,30;
Comprensorio Area Tirrenica Reggina , che comprende i Comuni da Villa San Giovanni a
San Pietro di Caridà compresi i Comuni dell’entroterra, che si terrà presso la sede operativa di Via Solferino n. 17, in prima convocazione in data lunedì 20 giugno 2016 alle ore
08,30 ed occorrendo in seconda convocazione, presso la stessa sede, in data martedì 21
giugno 2016 alle ore 15,30;
Il socio, ai sensi dell’art. 25 dello statuto, può farsi rappresentare nelle assemblee di cui
sopra , mediante delega scritta, da altro socio avente diritto al voto.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Il Presidente
Luigi IEMMA
GERENZA
Registrata al Tribunale
di Locri (RC) N° 1/14
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di
preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da
intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla
redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti.
I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo per
tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle
rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali,
sono da ritenersi direttamente responsabili.
Direttore responsabile:
MARIA GIOVANNA COGLIANDRO
Direttore editoriale:
ILARIO AMMENDOLIA
omenica prossima, 12 giugno, a Marina di Gioiosa
Jonica, si svolgerà la
Giornata del volontario,
organizzata nell’ambito
del progetto Un gesto per amici speciali - Bando volontariato 2013, con il
sostegno di Fondazione con il SUD,
Anpas, Un Gesto per Amici Speciali e
il patrocinio del Comune di Marina di
Gioiosa Jonica.
L’evento, che si articolerà in due
sezioni, avrà inizio alle ore 10 con il
raduno delle associazioni di volontariato in Piazza Zaleuco e proseguirà,
alle ore 11, con il convegno presso la
Sala del Consiglio Comunale.
Durante l’incontro, interverranno il
Vicepresidente ANPAS Comitato
Regionale Calabria Filippo Tedesco,
il Sindaco del Comune di Marina di
Gioiosa Jonica Domenico Vestito, il
Responsabile progetto “Un Gesto
per Amici Speciali” Davide
Franceschiello, il Presidente della
Provincia di Reggio Calabria
Giuseppe Raffa, il Portavoce Terzo
Settore Territoriale Francesco
Mollace, l’Assessore al Lavoro e
Pubblica Istruzione Regione
Calabria Federica Roccisano, il
Presidente ANPAS Comitato
Regione
Calabria
Giovanni
Tricarico, il Presidente Corsecom
Mario Diano e il Presidente Gruppo
Consiliare PD Calabria Sebi Romeo.
Le conclusioni saranno affidate al
Vicepresidente ANPAS Nazionale
Carlo Castellucci.
A seguito del dibattito aperto a tutti i
partecipanti, alle ore 13 si svolgerà un
pranzo con le organizzazioni di volontariato e i relatori del convegno, cui
seguirà il Programma di Simulazione
che occuperà l’intero pomeriggio.
Questa seconda parte della giornata,
infatti, avrà inizio sul Lungomare
Cristoforo Colombo alle ore 16 e
sarà suddivisa in tre simulazioni.
Nella prima I sommozzatori della
L.A.Do.S, il Diving Megale Hellas di
Marina di Gioiosa Jonica, l’elisoccorso del 118, con la gradita collaborazione di Eliseo Ciccone, saranno
impegnati nella simulazione di una
emergenza in mare; durante la
seconda sarà effettuata la ricerca di
un disperso con le unità cinofile a
cura dei volontari dell’Associazione I
Lupi delle Serre Cosentine; nella terza
di svolgerà la simulazione di vari incidenti stradali e primo soccorso.
Alle simulazioni parteciperanno
tutte le Associazioni dell’ANPAS
Calabria, tra le quali ricordiamo
ANPAS
Comitato
Regionale
Calabria, L.A.Do.S., Il Buon Pastore,
Siderno Soccorso, AVAS Presila,
Croce Verde Silana, Croce Verde,
Croce Azzurra Molochese, Spezzano
della Sila, Marina di Gioiosa Jonica,
Giffone, Siderno, Spezzano della Sila,
San Giovanni in Fiore, Catanzaro,
Molochio.
D
GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e
dei loghi pubblicitari nei loro spazi, l’Editore non
risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di
diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati
sono registrati dai legittimi proprietari.
COLLABORATORI:
Jacopo Giuca, Lidia Zitara, Ilario
Ammendolia, Franco Parrello, Domenico
Spanò, Sara Leone, Sara Jacopetta, Katia
Candido, Maria Verdiglione
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Domenica, a
Marina di Gioiosa,
una giornata
dedicata al
volontariato
Per richieste di pubblicità rivolgersi a:
PI GRECO Comunication srl info 0964383251
STAMPA: Se.Sta srl: 73100 Lecce
EDITORE - No così srl - via D.Correale, 5 89048 Siderno
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DOMENICA 05 GIUGNO
14
SIDERNO
16x8 di sabbia e sudore...
Conosco quel ragazzo da anni e, tra me e
me, ho sempre detto e sostenuto che ha un
cuore d’oro. Da 10 anni o forse più, se
facevi una passeggiata sul lungomare di
siderno nelle ore pomeridiane e in tutto il
lungomare erano presenti 100 persone...
puoi starne certo, almeno 90 di esse erano
a ridosso del campo di beach volley che in
maniera molto democratica egli gestiva.
Inutile sottolineare che tutto il lavoro di
preparazione e di mantenimento del
fondo sabbioso erano opera sua... puoi credermi se ti dico che di lavoro duro si tratta,
fatto con le sue umili manone da manovale, capaci anche di azioni meno faticose ma
sempre precise da esperto massaggiatore,
per farti approdare anche a vette di relax
estremo. Regole non scritte quelle del suo
beach camp, ma rispettate ed apprezzate
da tutti, indigeni autoctoni o turisti “faidate” inclusi. Gioca chi si prenota e... chi
perde esce. E, inutile ricordarlo, anche la
più lunga delle attese era, in quel contesto
salmastro, sempre piacevole ed elettrizzante. Mai una disputa o una diatriba o
“na mingrijatina” a memoria umana... mai
nessuno, eccetto i “gargiazza” conclamati
ed inoffensivi, che alzasse la voce per un
punto,una schiacciata o una invasione contestata ... mai una partita sospesa prima del
tempo per intemperanze o peggio “inva-
sioni di campo barbariche”. Sempre grande fairplay, sempre tante belle ragazze
(non capisco nulla di volley, ma veder una
palleggiatrice alzare un pallone mi concilia
con questo mondo brutto e cattivo). Dove
associazioni sportive cristiane o meno , di
giovani o meno, a pagamento o meno, avevano segnato un pò il passo, qui tutti i giorni, a quell’ora così gradevole (quando il
sole “non ti spacca in quattro”) c’era il
“tutto esaurito” in campo e, ancora più
bello a vedersi, c’era il pienone sugli spalti
e... poco importava se gli spalti altro non
erano che una scomodissima ringhiera.
Certo anche se col sole calante l’afa e la
fatica si facevano sentire eccome maaaa,
che te lo dico a fare? Sapevi che con l’euforia della vittoria o con il broncio della sconfitta, avevi la tua salata e tonificante ricompensa con il tuffo nel mare più bello del
mondo e ti posso assicurare che dopo uno
sprint di 20 metri sulla sabbia bollente e un
bel carpiato anche senza avvitamento,
uscendo dall’acqua col classico guizzo
della testa all’indietro per strizzare i capelli, dimenticavi il più combattuto dei set o il
più sonoro dei cappotti. Quante generazioni di ragazze e ragazzi si siano alternate
su quella sabbia e su quel 16x8 così amabilmente gestito? Quante storie da raccontare? Quanti amori nati o magari finiti per
una battuta al salto o un baker sbagliato?
Costo per l’utente ZERO - Divertimento
ASSICURATO - Aggregazione TOTALE
- Socializzazione MASSIMA - Sponsor
NESSUNO - Guadagni in tanti anni
ZERO
Quest’anno tutto ciò NON andrà in
onda... quest’anno il beach camp NON
sarà al posto che occupava da non ricordo
più quanti anni... quest’anno quelle manone non spaleranno sabbia e non spruzzeranno acqua per tutta l’estate... quest’anno
gli habituè non avranno quel punto di
ritrovo e di aggregazione... almeno per ora,
non lì... quest’anno una attività commer-
ciale avrà in gestione quei 10 metri di
spiaggia e rispettando alla lettera le direttive comunali e i permessi tutti auguriamo ai
titolari le migliori fortune. Da sempre
sosteniamo che il nostro lungomare debba
essere il centro dell’imprenditoria turistica
tutto l’anno, quindi ben vengano licenze
per attività di ogni genere in quello che
dovrebbe essere, ripeto tutto l’anno, il
nostro fiore all’occhiello.
Ah dimenticavo! Il nome dell’uomo dalle
manone e dal gran cuore è PINO.
E... se a qualcuno venisse il dubbio... IO
STO CON PINO!
Carletto
Pepè Napolitano,
umano se non
giusto
È morto Pepè Napolitano per lungo tempo
protagonista della vita politica e culturale di
Caulonia. È stato un maestro molto apprezzato dai suoi alunni oltre che raffinato poeta in
vernacolo.
Partecipò a tutte le vicende politiche di
Caulonia per circa mezzo secolo. Fu uomo di
“parte” ma sempre attento a non confondere la
lotta politica con i rapporti personali.
In gioventù fu militante del partito comunista
dal quale si allontanò successivamente per
vicende legate alla politica locale. Prese le
distanze dalla sezione del PCI, ma così come fa
una falena rispetto alla luce, continuò a essere
attratto dai temi che furono patrimonio della
Sinistra Cauloniese.
“Umano son non giusto” diceva il Sommo
Poeta. Così Pepè, come ogni persona umana
ebbe momenti di grande intuizione ed altri
meno felici ma, al di là della momentanea collocazione partitica, si schierò sempre contro
ogni forma di prepotenza e dalla parte dei più
deboli.
Amò Caulonia di un amore intenso anche
quando non fu compreso. Era angosciato dal
pericolo che le comparse avrebbero sostituito i
protagonisti. Quando ormai era vicino alla
morte continuava ancora a parlare di Caulonia,
soffriva per Essa e, raccomandando di non
lasciare questo Paese al suo destino.
Ferito gravemente dalla vita continuò la sua
battaglia utilizzando la saggezza, il suo sorriso, il
buon senso, la tolleranza. Non fu un mediocre
e non recitò mai una parte utilizzando copioni
scaduti. Mancherà a un Paese sempre più in
crisi di autentici Protagonisti.
Il sindacalista
Corrado Alvaro
Nel mese di gennaio del 1945 - quattro
mesi prima della fine della guerra- 44
scrittori italiani, su iniziativa di Corrado
Alvaro, coadiuvato dai colleghi scrittori
Francesco Jovine e Libero Bigiaretti, e
d'accordo con la CGIL di Giuseppe Di
Vittorio, col quale Alvaro intratteneva
da tempo un carteggio sull'argomento, si
riunirono a palazzo Del Drago per costituire Il Sindacato Nazionale Scrittori.
Presidente dell'Assemblea fu nominato
Mario Vinciguerra. Fu approvata, in
linea, di massima, la bozza di Statuto che
lo stesso scrittore sanluchese aveva steso,
poi fu affidata, per il perfezionamento,
ad una commissione formata da
Corrado Alvaro, Luigi Barzini Junior,
Goffredo Bellonci, Luigi Chiarelli e
Paola Masino; segretario lo scrittore
calabrese Raul Maria De Angelis.
Questo l'atto di nascita del SNS che
aveva come fine la tutela sindacale e la
promozione professionale degli iscritti;
oltre che difendere il diritto d'autore.
Segretario generale fu eletto Corrado
Alvaro che conservò tale incarico fino
alla morte.Al Sindacato aderirono subito
i nomi più noti della Letteratura italiana.
Alvaro accettò questo incarico come una
missione; quella di tenere alto il prestigio
della categoria, e la difesa dei diritti di
ciascuno o andare in soccorso dei meno
fortunati: “Alvaro sapeva anche quanto
sia facile per uno scrittore perdersi, non
realizzarsi. non raggiungersi, proprio a
causa della sfiducia e della indifferenza
che lo circondano, o, al contrario, di un
successo intempestivo... L'uomo scontroso e taciturno (ma intimamente appassionato) sapeva trovare eloquenza e perfino virtù diplomatiche ove si trattava di
intervenire in difesa o a tutela di qualcuno di noi, o dell'intera categoria ” Scrisse
Libero Bigiaretti, compagno nell'avven-
tura sindacale, in Omaggio a Corrado
Alvaro, un anno dopo la sua morte, nel
1957.
Alvaro assolse anche all'alto onore di
rappresentare la categoria al Congresso
di Parigi della Federazione Mondiale
Sindacale del maggio 1946, a pochi giorni dalla celebrazione del Referendum
del 2 giugno. Nel suo breve, intenso ed
efficace intervento disse tra l'altro: “
...Voi sapete che i lavoratori italiani, soli
tra i lavoratori delle nazioni che furono
in guerra contro le nazioni democratiche, meritarono a Parigi di entrare a far
parte, da pari a pari, della Federazione
Mondiale Sindacale coi suoi settantacinque milioni di lavoratori. I nostri titoli
furono quelli della mai interrotta resistenza al fascismo. Noi boicottammo la
guerra di razza. Noi non aspettammo di
ravvederci di fronte all'inevitabilità della
sconfitta. Noi preparammo le nostre
città all'arrivo delle truppe alleate. Noi
braccammo il tedesco. Noi occupammo
le città del lavoro. Noi presidiammo le
strade dei nostri traffici. Noi salvammo le
nostre officine. Tra i nostri caduti, ve ne
sono che diedero la vita per ricoverare e
proteggere il compagno della libertà perseguitato, prigioniero, smarrito.”
E poi: “ Compagni, chiedete ai vostri
governi che a un popolo il quale ha
dimostrato il suo attaccamento alla
causa delle libertà, non sia applicata una
condanna dopo che esso avrà compiuto
il suo atto di fede nell'avvenire della
democrazia.
Compagni, chiedete ai vostri governi la
pace pel popolo italiano prima del 2 giugno. Esso è il fondamento della vita italiana, del suo rinnovamento, del suo contributo alla pace e alla prosperità nel
mondo.”
Ma, dal Sindacato scrittori, e da una sua
scoperta fortuita, relativa alla mancata
devoluzione di fondi previsti dalla legge
22.4.1941 n°633 che prescriveva il contributo annuo di lire un milione a favore
della Cassa d'Assistenza e Previdenza,
nacque anche la Cassa degli scrittori
che, appena costituita, poté rivendicare i
benefici previsti da quella legge.
Alvaro fu eletto Presidente anche dell'organizzazione Assistenziale degli scrittori.
Fortunato Nocera
GIORNATA ECOLOGICA A PLATÌ
A Scuola diTutela
del nostro territorio
primo giugno, in una giornata
non esattamente baciata dal sole
ma resa calda e colorata dall’entusiasmo, dai grembiulini e dai
cappellini verdi dei bambini delle
scuole di Platì, si è svolta una “giornata
ecologica” preparata con cura e passione
dalle insegnanti e dalla preside Rosalba
Il
La Scuola di Platì desidera che si
percepisca quella forza che trasmette
voglia di crescere, curiosità, desiderio di
godere delle piccole e grandi cose
Zurzolo.
Durante la manifestazione i bambini sono
stati riuniti nell’ampio spiazzo di fronte
all’entrata, hanno recitato e cantato,
esposto cartelli e piantato alberi e piantine fiorite.
Presente all’evento il Commissario
Prefettizio Luca Rotondi, che ha sottolineato l’importanza della preservazione
delle ricchezze paesaggistiche della zona,
e richiamato l’attenzione sul tracciato
ciclabile che unisce Platì a Cirella. La
giornalista Maria Teresa D’Agostino si è
soffermata sul sentimento ecologista e
sull’importanza del rispetto per la natura,
gli animali e il prossimo, dal quale scaturisce la forza del miglioramento, di cui
tutto il mondo ha in questo momento
bisogno.
Lidia Zitara, giornalista e collaboratrice
di “Riviera” ha brevemente tentato di
illustrare le differenze tra il paesaggio e il
giardino.
I bambini hanno concluso con un canto
corale e ben intonato inneggiante alla
Madre Terra.
La Preside Zurzolo ha commentato
dicendo che la giornata ecologica è stata
una festa dell’ambiente che ha coinvolto
concretamente e simbolicamente la
comunità scolastica, le istituzioni, i genitori dei bambini dell’ICS “De Amicis” di
Platì. Il significato dell’evento è che a
ognuno di noi spetta il compito dell’insegnamento al rispetto verso la Natura, che
va impartito ai bambini dai primi anni di
vita e di scuola.
I bambini della Scuola dell’Infanzia
hanno rappresentato a modo loro la
nascita, la crescita, l’evoluzione e la cura
per le piantine: una partenza che in futuro li porterà a tutelare il nostro territorio.
La preside continua illustrando i diversi
compiti eseguiti dagli alunni del Plesso.
La Scuola Primaria ha eseguito dei cartelloni tematici con materiale di recupero,
mentre quella Secondaria di Primo
Grado ha realizzato concetti più elaborati aventi come tema le azioni antropiche
che hanno condotto a un depauperamento della flora e della fauna, oltre che a uno
stadio per molti versi non più recuperabile di inquinamento ambientale.
“Il messaggio per tutti è stato però unanime: Uniti ce la faremo. La Scuola di Platì
è viva, desidera far sentire la sua voce,
desidera che si percepisca quella forza
che caratterizza tutti, che trasmette voglia
di crescere, curiosità, desiderio di godere
delle piccole e grandi cose che il territorio
di offre, con quel senso di appartenenza e
custodia che rende piacevole ogni sacrificio affrontato. Armonia, gioia, amicizia,
allegria, rispetto, amore per la propria
terra, ecco cosa ha caratterizzato la giornata del primo giugno, oltre alla grande
promessa che ce la metteremo tutta per
migliorarci e migliorare ciò che ci circonda”.
La Redazione
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DOMENICA 05 GIUGNO
17
STORIEVERE
Questa settimana un tam tam
su Whatsapp ha chiamato a
raccolta le italiane dopo la
macabra uccisione della 22enne
Sara Di Pietrantonio. Di seguito
riproponiamo la storia di Angela
pubblicata il 17 agosto 2013.
ILARIO AMMENDOLIA
ngela era una ragazza delicata ma
molto bella. Viveva in una piccola frazione abitata da poche famiglie tutte
imparentate tra di loro. Era nata dopo
cinque figli, tre femmine e due maschi.
A sette anni doveva accudire il fratellino arrivato dopo di lei; a otto anni pascolava le
capre; a undici anni il padre le affidò il vitellino che
la famiglia avrebbe dovuto crescere a “soccida”
con il padrone; a tredici anni impastava il pane di
“jermanu”; a quattordici anni faceva il bucato al
fiume.
A quindici anni sbocciò esile e meravigliosa come
un fiore delle Serre calabresi. Qualche volta, la
sera, prima di addormentarsi, dava uno sguardo
fugace al suo corpo sbirciando sotto le coperte di
ginestra. Sapeva di esser bella e lo capiva da come
gli uomini la guardavano quando andava in Paese.
A sedici anni la chiesero in sposa.
Non aveva mai deciso nulla della sua vita e non
decise neanche quella volta.
Il padre conosceva il genitore del giovane pretendente come “un gran lavoratore” e tanto gli bastò
per accettare la proposta di nozze. Lo comunicò
alla ragazza utilizzando le parole di un antico adagio calabrese: “l’utri pigghjia ddu pedicinu”, quindi
il tuo futuro sposo sarà una lavoratore come suo
padre.
Anche in questo si sbagliava.
In estate la madre portò Angela al fiume per il
bucato, la ragazza si immerse lentamente nelle
acque limpide. Lo faceva ogni estate e l’acqua
dell’Allaro le regalava le uniche fresche carezze
che avrebbe ricevuto nella sua vita.
Poi fu festa ma non per Angela.
Il padre le comprò un vestito “americano” piuttosto vecchio ma la sposa era, comunque, splendida.
La cerimonia fu scarna. Parenti e vicini mangiarono in abbondanza. Finito il pranzo, lo sposo fece
salire Angela sull’asino per portarla nella sua
“nuova” casa.
Non era stata felice nella piccola abitazione di
famiglia ma adesso mentre la vedeva allontanarsi
dal suo sguardo e sparire dietro i monti , il petto le
si riempiva di angoscia. L’unica consolazione una
capretta e una piccola cagna che portava con sé in
dote.
La natura del marito la comprese già durante il
viaggio quando le unghie ancora sporche di sugo
affondarono in quelle carni delicate che opponevano invano un inutile fremito di resistenza.
Andarono ad abitare in una casa isolata, molto lontana della sua piccola frazione. Il marito prese l’abitudine a picchiarla, all’inizio con qualche scusa,
poi per il semplice fatto di esistere.
A
“
Cresciuta in una
piccola frazione
abitata da poche
famiglie, Angela a 16 anni
fu data in sposa.
Il marito prese l’abitudine
a picchiarla, all’inizio con
qualche scusa, poi per il
semplice fatto di esistere.
A ventisei anni di figli ne aveva sei. I genitori erano
sempre più vecchi e distanti e lei doveva accudire i
figli, pascolare le capre, cucinare, lavare i panni, dar
da mangiare ai maiali, raccogliere le erbe per i
conigli, preparare l’orto.
Il marito rientrava tardi, non portava soldi perché
quel poco che guadagnava lo spendeva nelle cantina del Paese. Ogni sera, arrivava ubriaco, picchiava
Angela, terrorizzava i bambini.
Solo la cagna sembrava capire il dramma senza
fine di Angela e si attaccò a Lei con un “affetto”
quasi morboso. Quando la donna era a letto per il
parto l’animale non mangiava, e quando il marito
la picchiava la cagna digrignava i denti prendendosi la sua parte di legnate.
Quando Angela portava gli animali al pascolo, la
cagna correva e saltellava sui prati quasi volesse
farla sorridere.
Quando, seduta su qualche pietra, Angela stringeva al petto le sue creature mettendosi a piangere a
dirotto, la cagna si avvicinava al viso e leccava le sue
lacrime.
Il marito odiava la bestiola, poiché la considerava
complice della moglie o meglio testimone dei suoi
misfatti. Una mattina trovarono un gallo sgozzato,
era stata la faina ma il marito accusò la povera
bestiola. Prese un’ascia e con un solo fendente le
spezzò la schiena. Angela vide cadere a terra l’ani-
Un'accettasporca di sangue
di nome Libertà
LATRISTE STORIA DI ANGELA
MATURATA IN UN CLIMA DI
VIOLENZA, DI ABBRUTIMENTO E
DI EMARGINAZIONE SOCIALE
“
male e il sangue rosso scendere sull’erba verde di
aprile. La cagna respirava emettendo dei rantoli di
morte ma non staccava lo sguardo dalla donna che
tanto l’aveva amata. Sembrava provasse una grande pietà per quella povera donna che avrebbe
lasciato sola.
Angela le bagnò la testa con l’acqua e se la strinse
al seno non curandosi del sangue che scorreva a
fontanelle. Si guardò le mani intrise di sangue, e a
quel punto alzò la testa e guardò il marito. Lo vide
sorridere soddisfatto. Sul suo volto era stampato
un sorriso beffardo, bestiale, crudele che contrastava con la pietà dell’animale morente.
Cercò nel viso dell’uomo qualche tratto di umanità, ma si accorse di non trovarlo. Seppellì l’animale sotto un ciliegio in fiore.
A settembre arrivarono le piogge. Quel giorno
Solo la sua cagnolina
sembrava capire il
dramma di Angela e si
attaccò a lei con un affetto
quasi morboso. Il marito
considerava la bestiola
testimone dei suoi misfatti.
Una mattina con un’ascia
le spezzò la schiena.
Angela si era alzata di buon mattino, aveva preparato qualcosa da mangiare per i figli, aveva impastato il pane, portato a pascolo le capre, messe a
dimora i semi per l’orto. Più tardi preparò la cena
e aveva messo a letto i bambini. Una delle tante
giornate di una drammatica esistenza. Quindi travasò dell’olio e mise i panni ad asciugare vicino al
fuoco. Mangiò in piedi un po’ di pane e formaggio
e mise sul tavolo la cena e il vino per il marito.
La pioggia cadeva a dirotto e lei andò nella stalla a
chiudere bene la porta. Il marito arrivò più ubriaco
del solito. Era grosso, violento, brutale, forte come
un bue mai domato dalla fatica. Trovò la donna
nella stalla e, con la scusa della cena, la picchiò utilizzando una corda della bardatura dell’asino. Poi
la buttò come uno straccio nel fango della stalla e
la violentò. Quindi con soddisfatta arroganza si
alzò barcollando, rientrò a casa, trovò il letto e si
addormentò.
Qualche ora dopo qualcuno bussò alla porta della
caserma del Paese. I carabinieri aprendo, videro
dinanzi ai loro occhi una donna piccola, quasi svanita nei vestiti fradici di acqua e intrisi di sangue.
Era circondata da sei bambini con gli occhi pieni di
terrore. Portava sotto il grembiule un’accetta
ancora sporca di sangue, di capelli e di frammenti
di ossa.
Nei suoi occhi brillava un’inquietante luce di
“Libertà”.
CULTURA
Miss Mondo
Italia:
ben 6 finaliste
sono calabresi!
Ben 6 calabresi su 10, alla finale nazionale di
Miss Mondo Italia prevista per sabato 11 giugno a Gallipoli.
È questo il verdetto della serata del 30 maggio che ha regalato a Giada Tropea, già Miss
Mondo Calabria, Arianna Gramuglia,
Marika Simone, Tiziana Casile, Desireé De
Luca e Alessia Tripodi, il “biglietto” per la
gara conclusiva che si terrà al Teatro Italia
della cittadina del Salento.
Le ragazze hanno superato le selezioni in
corso dal 28 maggio su 150 prefinaliste provenienti dalle gare regionali svoltesi sull’intero territorio italiano.
In tutto sono 50 le bellissime che si sono
aggiudicate la passerella finale di giugno,
nella quale sarà scelta Miss Mondo Italia.
Grande soddisfazione per Mario Vitolo e
Valeria Pellegrino, agenti monomandatari
del concorso per la Calabria e la Sicilia,
anche perché dalla regione nostra dirimpettaia, sono state scelte altre 4 aspiranti su
8, per un totale di 10 bellezze made in Sud.
Le giovani calabresi avevano già superato
la finale regionale dello scorso 15 maggio a
Rizziconi e adesso, per loro, partirà il tour
de force per conquistare il titolo guadagnato lo scorso anno dalla trentina Greta
Galassi, Miss Mondo Italia 2015.
«È una buona risposta al lavoro fatto per
un anno sul territorio - commenta Valeria
Pellegrino. Non si tratta solo del fattore
estetico delle giovani, ma anche di un insieme di elementi che si giocano sul piano del
carattere, della socievolezza e della determinazione. Siamo contenti perché questo
primo risultato premia anche il contributo
svolto per dare visibilità alla Calabria, rappresentata con 6 concorrenti su 19 regioni
partecipanti alla finale. Adesso - conclude tocca alle ragazze di dimostrare di meritare
il titolo nazionale».
Miss Mondo Italia è un concorso presieduto da Antonio Marzano, per la direzione
artistica di Maria Rosaria De Simone, finalizzato all’individuazione della bellezza
nazionale che rappresenterà il Paese al concorso Miss World, il più antico e prestigioso concorso internazionale di bellezza e
talento.
Una selezione che, ogni anno, interessa
10.000 aspiranti concorrenti, 300 serate
nelle piazze e nei locali del Bel Paese e
coinvolge in maniera massiccia l’intero
aspetto turistico del territorio italiano.
Musica
“
Dopo essere scomparsa dai riflettori per un po’,
torna sul palcoscenico della musica internazionale
Lisa, un talento partito da Gioiosa in rotta per il mondo.
“Rispetto 6.1”di Lisa:
una musica che fa eco con il mito
Il nuovo album
comprende 11
brani legati tra
loro dal valore del
rispetto non
circoscritto agli
esseri umani ma
che si allarga alla
natura e agli
animali fino a
giungere al
Centro della Vita.
“È stato difficile, ma bello, mi è costato tanti sacrifici, ma volevo realizzare il mio sogno”.
Ci eravamo lasciate così in un’intervista di qualche anno fa.
Di origini calabresi, trasferitasi prima al Nord Italia e poi all’estero,
Annalisa Panetta, in arte Lisa, rappresenta un talento e un’eccellenza
della nostra terra.
In quella chiacchierata avevamo discusso della sua vita artistica, del suo
amore per la musica, da sempre presente ma sbocciato all’età di tre
anni e dei suoi traguardi.
Oggi a quei traguardi se ne aggiunge uno nuovo.
È uscito il 27 Maggio 2016, in distribuzione negli Store e nei negozi digitali, il suo album dal titolo “Rispetto 6.1” il cui produttore è Rolando
D’Angeli, patron della Don’t Worry.
Un album in cui emergono tutti i tratti della Lisa cantautrice e interprete.
Come nasce l’idea di questo nuovo album? E quella del suo titolo? È
una scelta arbitraria o scaturita da forti sentimenti?
“Intitolare un album Rispetto è inevitabilmente il frutto di un percorso
interiore e di vita vissuta. Come peraltro è sempre per un musicista che
sia anche autore del proprio lavoro. Sì, ho voluto, diciamo fin dal primo
brano scritto, raccontare questo che per me è un valore imprescindibile. Di cui si sta perdendo troppo spesso traccia.
La concezione di “rispetto” proprio di Lisa va oltre la concezione più
scontata di rispetto fra gli uomini, allargandosi anche alla natura e agli
animali, di cui spesso ci dimentichiamo.”
Le tematiche trattate nei brani musicali riguardano in larga parte i
sentimenti umani. Lei crede che la musica riesca ad arrivare laddove
le semplici parole e i
bei discorsi rimangono tali?
“La musica parla un
linguaggio che va al
di là delle parole. Non è certo una
novità di oggi, anzi è una consapevolezza antica: la stessa che anima da
sempre le canzoni d’amore. Con la
musica gli eserciti animavano le folle,
la musica è da sempre lo strumento
per antonomasia per esprimere la
Fede in Dio. Insomma: fare musica è
comunque sempre una grandissima
responsabilità perché, nel mescolare
parole e note, noi abbiamo il privilegio di toccare le emozioni di chi ci
ascolta. Ma anche il dovere morale
oltre che artistico di trasmettere dei
contenuti.”
Quanto il presente lavoro rappresenta Lisa come artista? E quanto Lisa
Roccella:
issata la 14ª
Bandiera Blu
Nella mattina del 1° giugno, presso il largo
“Delle Colonne” del lungomare di
Roccella Ionica, si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera della 14ª “Bandiera Blu”
assegnata dalla FEE (Foundation for
Environmental Education) l’11 maggio
scorso, tramite valutazione di una giuria di
esperti, alla cittadina rivierasca per la qualità delle sue acque di balneazione e la tutela del patrimonio ambientale. Anche quest’anno il Comune di Roccella ha scelto di
festeggiare il “vessillo blu” insieme ai giovani studenti del locale Istituto comprensivo
“Coluccio – Filocamo”, alcuni dei quali, tra
quelli frequentanti la scuola Primaria,
hanno messo a dimora assieme agli operatori comunali piante di Buxus nelle fioriere
di piazza San Vittorio.
Dopo l’alzabandiera, il sindaco Giuseppe
Certomà ha pronunciato un breve saluto
soffermandosi sull’importanza del riconoscimento ottenuto per il quattordicesimo
anno consecutivo, specificando che si tratta
di un attestato che viene assegnato alla fine
di un articolato e impegnativo percorso di
certificazione delle buone pratiche ambientali. Il Sindaco ha, infine, raccomandato ai
piccoli studenti di difendere sempre i risultati ottenuti da Roccella, vigilando sull’ambiente ed educando tutti al rispetto della
natura.
come donna?
“Tanto. Se non altro perché è un lavoro nato da un lungo tempo di
gestazione, ma al contempo è stato buttato giù in un periodo raccolto
e intensissimo di scrittura. “Rispetto” è un titolo, quasi un proclama: mi
racconta molto dal profondo. Mi ci ha portato la mia storia personale,
la tanta musica sognata, pensata e scritta negli anni. Gli intensi ascolti
del mondo negli anni passati. Non potrebbe che essere così.”
Il nuovo album segna un passaggio nella sua carriera di cantante?
Oppure è una tappa frutto di un costante lavoro?
“Entrambe le cose. In fondo è questo che fa uUna cantautrice questo
in fondo fa: maturare costantemente pensieri e testi musicali. Quindi
c’è una sorta di continuum nel suo crescere, maturare, scrivere. Ma
ogni step è anche un piccolo traguardo, una tappa a cui si arriva e che
si riguarda poi per partire verso un nuovo viaggio.”
C’è un po’ di essenza calabrese nei suoi pezzi? O ad emergere è solo il
tratto del suo essere donna?
“In ogni brano c’è l’amore profondo che mi porto dietro da un’ infanzia vissuta in Calabria , ma in particolar modo nel brano “Al Centro
della Vita”. Scritto pensando a questa partenza, al distacco dalla mia
amata terra per la ricerca e la realizzazione di un sogno lontano che per
prima mi portó a San Remo, poi a Parigi e poi in giro per il mondo .
Racconta del viaggio, della voglia di raggiungere i miei sogni e il Centro
della vita. Che, metaforicamente parlando sarebbe il ventre della
mamma, quindi la Vita con tutta l’umiltà che mi è stata insegnata.
Insomma: “danzo a piedi nudi al centro della vita” prendendo energia
dalla mia terra e dal mio mare!”
Quanto è legata alla sua terra? Crede nei giovani e nelle loro capacità?
“Sono profondamente legata alle mie origini, certo che credo nei giovani e nelle loro capacità. Ma credo anche che vi siano ancora troppe
lacune che non aiutano ad emergere. Questo mi fa tristezza: vorrei
vedere il mio paese più evoluto, ma purtroppo lo vedo sempre più
spoppolato, sempre più spento nonostante i cittadini provino a rianimarlo e lo facciano con tenacia pur senza un aiuto costante e forte politicamente parlando. È veramente difficile, ma spero che prima o poi
qualcosa possa migliorare e cambiare.”
Quale brano dell’album la rappresenta di più?
Sono tutti importanti, tutti rappresentativi: ogni canzone parla di me.
Ma Rispetto 6.1 credo la faccia da padrone: viviamo in una società straziata dal dolore, dalla smania di potere, dalla frenesia e dalla voglia di
superare il prossimo, e troppo egoismo prende tanto spesso il sopravvento. Circolano messaggi sbagliati, tutti tanto forti e tanto condizionanti. Io da sempre credo nei valori più puri della vita e con Rispetto ho
voluto proprio sottolineare questa mancanza con la speranza di un
domani migliore: più libero dal menefreghismo dilagante, senza odio o
disprezzo. Insomma: una società pulita che si basi sul senso della vita.
Dal rispetto parte tutto… La stima, l’amore la forza per qualsiasi cambiamento in positivo!
Che rapporto ha con i social network? Quanto sono importanti per la
pubblicizzazione?
I social network sono molto importanti ma lo è ancora di più l’approccio con la gente: nulla può surclassare l’anima.
Cosa ci dice del suo rapporto, infine, con la Calabria?
Tutte le volte che posso corro nella mia terra per trarne ispirazione.
Questo penso voglia dire molto e spiega il mio rapporto con la
Calabria!
Insomma Lisa è una donna prima che una cantante. Lo dimostra “Non
è perfetto” il singolo tratto da “Rispetto 6.1.
Ma è proprio in questo suo ultimo lavoro, nel suo album, che quasi
come in un diario o in una importante pagina scritta, Lisa commuove
e sorprende i suoi ascoltatori sfiorando, con argomenti e tematiche, le
corde più profonde dell’animo umano.
Sara Leone
Una voce che incanta
«Il mio sogno è diventato oro!»
Con questa esclamazione Francesca
Italiano, finalista del Gran Galà
Televisivo del Video Festival Live di
Canale Italia che avevamo intervistato
lo scorso mese, ci ha annunciato di essere riuscita finalmente a realizzare il proprio sogno e di essere stata indicata da
una giuria di espertissimi come la voce
rivelazione dell’anno nella categoria
Made in Europe. Adesso che questa
fatica è terminata e che Francesca può
finalmente godersi il suo nuovo status
quo, la giovane di Bovalino è tornata
nella sua terra di origine, nella quale
sarà ospite di serate e acclamazioni
completamente dedicate a lei. Si comincia domani sera, alle ore 20, con la
proiezione del Gran Galà presso
l’Auditorium Scuole Medie di Gioiosa
Jonica, organizzata dalla Consulta
Associazioni con il patrocinio del comune. Ma Francesca sarà anche in TV,
sempre domani, alle ore 21, sul canale
84 del Digitale Terrestre e, siamo certi,
è pronta a stupirci ancora con l’avvio
del suo nuovo progetto musicale.
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DOMENICA 05 GIUGNO 19
Il reggino Giacomo Conti sbarca
su Canale 5 in“Solo per amore 2”
“
HA INIZIATO COME MODELLO A 16 ANNI. NEL 2009 SI È CLASSIFICATOTERZO
AL CONCORSO“IL PIÙ BELLO D’ITALIA”.A OTTOBRE INTREPRETERÀ IL RUOLO DIVINCENZO
NELLA FICTION PIÙ AMATA DAGLI INGUARIBILI ROMANTICI.
i sarà anche il reggino Giacomo Conti nel
cast della seconda stagione della fiction televisiva “Solo per amore” che tornerà sugli
schermi di Canale 5 il prossimo autunno.
Fisico scolpito e sguardo intrigante,
Giacomo Conti ha iniziato la sua carriera
debuttando come modello a soli 16 anni. Ha
sfilato per grandi firme come Rocco
Barocco, Carlo Pignatelli, Versace, Armani, Gucci.
Contemporaneamente è stato protagonista di diversi fotoromanzi e spot pubblicitari. Nel 2009 si è classificato terzo
al concorso “Il più bello d’Italia”. Da qualche anno si dedica alla recitazione: dopo aver partecipato al film “Liberarsi
-Figli di una rivoluzione minore”, sbarca in tv nella fiction
di successo “Solo per amore 2”.
Quando quel “le faremo sapere” è diventato “il posto è
suo”, cos’hai pensato?
Ho gioito come non mai, pensando che i sogni si realizzano quando credi realmente in quello che fai. Sono entusiasta per tutto ciò che sta accadendo, è capitato tutto così
all’improvviso...
Il personaggio che interpreterai è Vincenzo. Chi è e quanto ti somiglia?
Vincenzo è uno dei sicari del boss, è un uomo cattivo e
spregiudicato. Giacomo è totalmente diverso da lui... direi
l’opposto.
Qualche anticipazione sulla prossima stagione?
Mmm... ti posso solo dire che la felicità ritrovata da Elena
(Antonia Liskova) e Pietro (quest’anno interpretato da
Roberto Farnesi) dopo aver riabbracciato Stefano, il loro
primo figlio, che credevano morto, potrebbe essere spazzata via da un momento all’altro da Gloria Keller (Valentina
Cervi), la nuova vera cattiva della seconda stagione di Solo
per Amore.
Tu vieni dal mondo delle passerelle. Il luogo comune sui
modelli che più ti fa incazzare?
La cosa che mi infastidisce di più è il binomio ormai assodato bello=stupido. Non credo che sia così per tutti. Io
sono laureato in Scienze Politiche, una laurea conquistata
con tanto studio e sacrifici.
La carognata più perfida che hai dovuto subire?
Fortunatamente di carognate non ne ho subite. Sono un
tipo abbastanza chiaro, determinato e con le spalle larghe.
Mi piace mettere le cose in chiaro sin da subito.
C
“Johnny Depp e Jim
Carrey sono i miei
idoli. Vederli recitare
è qualcosa di
pazzesco, le loro doti
vanno oltre ogni
immaginazione. ”
C’è qualcosa che hai visto nel mondo delle passerelle che
non ti è piaciuta?
Il mondo della moda è un bel mondo, l’importante è
sapere con chi hai a che fare, circondarti di persone
rispettose e serie. Il marcio c’è ovunque, in politica come
nello spettacolo, come nelle pubbliche amministrazioni...
La passerella punta tutto sull’aspetto fisico e il portamento. La recitazione richiede “qualche” requisito in
più. C’è un’icona cinematografica a cui ti ispiri?
L’aspetto fisico è importante, aiuta molto, ma il talento e
lo studio non vanno mai tralasciati altrimenti non arrivi
da nessuna parte. E anche calcare una passerella è impegnativo, magari non come recitare: recitare è il mestiere
piu difficile del mondo, credo. Vivere il set è un’esperienza fantastica ma ci vuole tanto studio, tanta dedizione e
carattere. Ma se lo si fa con passione diventa un gioco e
tutto si fa più semplice. Un’icona in particolare? Beh
vedere recitare Johnny Depp o Jim Carrey è qualcosa di
pazzesco, le loro doti vanno oltre ogni immaginazione.
Sappiamo che sei fidanzato e con una ragazza splendida
- anche lei modella, oltre che quinta classificata a Miss
Italia 2010. Cosa farebbe Giacomo “solo per amore”?
Sì, sono fidanzato da molto tempo, quando capisci che è
la persona giusta per te fai di tutto... l’amore è la forza che
muove il mondo! Solo per amore, quello puro e incondizionato, si è disposti a tutto. Amare è il segreto della felicità, non lo dimentichiamo.
Condividere gioie e momenti belli con una persona è
qualcosa di meraviglioso.
Una donna che ti consiglia e ti supporta è fondamentale
nella vita di ogni uomo. Lei è sempre stata dalla mia parte
così come la mia grande famiglia che è la mia vera forza.
Maria Giovanna Cogliandro
GLI STUDENTI D’ARTETRIONFANO ALL’ESTEMPORANEA DI PITTURA
Liceo artistico di Siderno: Ancora tu!
gni volta che metto
piede in questa fascinosa realtà, il Liceo
Artistico Statale di
Siderno, è come se un
amore "antico", ma
non per questo meno
intricante, mi prendesse per mano e
mi portasse indietro nel tempo facendomi riassaporare tutto ciò che di
bello è stato da me vissuto in questi
ambiti, sempre più aperti al futuro.
Maggio, si sa, è il mese dei fiori, la
natura si manifesta in tutto il suo
splendore: colori, profumi, emozioni... e in queste atmosfere si è svolta
giovedì 26 la premiazione degli allievi
che hanno partecipato all'estemporanea di pittura fatta a San Luca e aven-
O
te come tema: "Suggestioni paesaggistiche e floreali nel Borgo di San
Luca".
L'Associazione Culturale "Ritrovarsi
nell'Archetipo" presieduta dalla
Prof.ssa P. Cutrì, si è fatta promotrice
dell'evento, inserendo il tutto in un
programma
affascinante:
"Il
Linguaggio dei Fiori". Se i fiori
comunicano, se sanno parlare agli
umani con i loro colori, profumi, lo si
deve sicuramente a quel misterioso
processo evolutivo che ha visto
l'Homo Sapiens Sapiens, guardare
non solo in alto, ma anche in basso,
decifrando tutto ciò che intorno a lui
si evolveva in contemporanea.
La percezione dei luoghi in cui viviamo, ci dovrebbe spingere ad attenzio-
nare di più il nostro habitat, conservandolo con doveroso rispetto, perché la nostra vita dipende sicuramente da questo. Presenti alla manifestazione la Preside del Liceo Artistico
prof.ssa Giovanna Maria Autelitano,
con la sua collaboratrice prof.ssa
Ritorto, la prof.ssa Carmela Rita
Serafino, Preside della Scuola Media
di San Luca, che ha patrocinato l'evento, i colleghi delle altre discipline,
e infine gli "attori" principali, gli allievi di questa scuola storica, "officina di
cultura artistica e non solo...".
Dopo i saluti di rito si è proceduto
alla premiazione degli allievi: Laura
Panetta, Lorenzo Attacchi, Rocco
Coluccio, Martina Sorgiovanni,
Samanta Nigro, Roberta Loccisano,
Maria Grazia Marcianò, Alexandra
Dram, Alba Fiumara, Maria Pia
Iellamo, Erin Trimboli, Giammarco
Macrì. Nel suo intervento la Preside
Autelitano ha sottolineato quanto il
mondo della scuola sia basilare per la
crescita umana e sociale dei giovani,
supportati ovviamente da ambienti
familiari sereni e collaborativi. La cultura e la conoscenza sono condizioni
essenziali per ogni tipo di crescita: il
nostro territorio è tra i più belli del
mondo. La Magna-Grecia è stata
culla di civiltà aperta in un
Mediterraneo che oggi purtroppo si
tinge sempre più di "rosso".
La Locride in particolare deve riappropriarsi di quei valori ereditati
amplificandoli in un crescendo sem-
pre più ricco di amore, passione e
competenza.
Le Istituzioni, finisco io, devono far
proprie queste indicazioni e ognuno
per le proprie competenze dia il
meglio che può. Bello e coinvolgente
è il "linguaggio dei fiori" se interpretato e decifrato per quello che Madre
Natura ci vuole dire.
Un mondo a colori coinvolge più di
un mondo in bianco e nero: i giovani
del Liceo artistico lo hanno capito,
sulla loro strada c'è tutta la magia
della loro anima, dal greco "anemos"
vento, che ci porta lontano, verso
orizzonti, spesso impensabili ...è quell'
"oltre" di cui tutti abbiamo bisogno.
Giuliano Zucco
CULTURA
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DOMENICA 05 GIUGNO
21
Dopo la chiusura della scorsa estate, l’YMCA rinasce grazie agli accordi con
l’Amministrazione e a un’offerta socio-educativa davvero accattivante.
SOCIETÀ
“
YMCA: l’estate della rinascita
L’associazione
vuole rivivere i
suoi anni d’oro
sfidando
l’intrattenimento
videoludico che
ha preso il posto
dello sport.
Una volta c’era l’YMCA, oggi ci hanno
tolto pure quello”.
Vedendo le porte della sede di Siderno serrate, saranno stati molti i cittadini, giovani e
meno giovani, che hanno pronunciato questa frase. Anche voi che state leggendo,
probabilmente, durante l’umida estate
2015 avrete formulato questo pensiero
almeno una volta.
La cessata attività per sopraggiunte pretese
demaniali e totale disinteresse commissariale aveva fatto temere il peggio a tutti, in
primo luogo a chi l’YMCA lo gestisce e lo
vive quotidianamente e, pertanto, non voleva e non doveva perdere le speranze.
Poi,
però,
l’insediamento
di
un’Amministrazione Comunale disposta
ad ascoltare e in grado di comprendere
quanto l’YMCA rappresentasse per tutti i
Sidernesi, ha garantito l’avvio di trattative
con demanio e Regione, risolvendo un contenzioso che risaliva al lontano 1984 e che
oggi assume le sfumature un po’ vaghe di
un brutto sogno.
Incoraggiati
e
instradati
dall’Amministrazione, Michele Fonte,
Roberto Gerace, Carlo Sgarlato e Mario
Trichilo, sapientemente coordinati dal presidente Domenico Leonardo e dalla sua
vice Loretta Brullo, hanno siglato degli
accordi che salvaguardassero la vita dell’associazione e cominciato a organizzare l’estate 2016, l’estate della rinascita.
Con il desiderio e anzi la necessità di non
restare con le mani in mano e l’oculato
coordinamento del direttivo composto da
Claudio Antico, Carmelina Condarcuri,
Fabio D’Agostino, Antonio Diano, Luigi
Errigo, Giuseppe Galluzzo e Domenico
Pezzano, già da settimane, con il prezioso
aiuto dell’assistente Calogero Virone, si
opera per ripristinare le storiche attività
dell’associazione a cominciare da quelle
che si svolgono durante il periodo estivo e
che sono propedeutiche all’autosostentamento
dell’associazione
stessa.
L’aspirazione principale, mai ufficialmente
comunicata eppure facilmente intuibile, è
quella di riportare i ragazzi e le famiglie
all’YMCA, di lanciare un’offerta socioeducativa che sia in grado di far rivivere
all’associazione i suoi anni d’oro sfidando
l’intrattenimento videoludico e informatico
che ha preso prepotentemente il posto
dello sport e della socializzazione vecchio
stampo in questi anni in cui essa è stata latitante.
Ma come attrarre i nativi informatici
all’YMCA? Studiando certosinamente su
Le attività dell’YMCA non sono dedicate esclusivamente ai
più grandi o agli sportivi: anche i bambini sono protagonisti.
cosa investire, facendo una corretta campagna di pubblicità on line, rendendo maggiormente visibile il portale internet e, cosa
forse più importante, concedendo gratuitamente una rete Wi-Fi, il tutto restando
fedeli al caposaldo che ha sempre condizianato le azioni del direttivo: “estrapolare il
meglio da ogni ragazzo che si avvicina all’associazione e dare vita a nuovi scopi sociali”.
Intanto, il prossimo 15 giugno, parte un
progetto pilota a sostegno dei campionati
europei di basket che si svolgeranno proprio qui, a Siderno, dal 6 al 10 luglio. A partire dalla prossima settimana, in pratica, tre
volontari provenienti da Ucraina,
Inghilterra e Olanda lavoreranno nella
gestione dei programmi sportivi cercando
di garantire l’internazionalizzazione dell’associazione e di creare una comunicazione
diretta con i propri paesi d’origine, di modo
che, da qui al 2017, quando, propedeuticamente al successo di questa estate, l’inizia-
tiva verrà riproposta, il progetto potrà essere ampliato e saranno i nostri volontari a
essere ospitati all’estero.
Ma le attività dell’YMCA non sono dedicate esclusivamente ai più grandi o agli sportivi. Grazie all’impegno quotidiano di
Caterina Costa e Valentina Marrapodi
anche i bambini diventano protagonisti con
le attività di doposcuola per istituti elementari, medi e superiori che si svolgono tra le
15 e le 18 con un programma che si articola in invernale ed estivo. L’YMCA, con il
supporto dei volontari, offre i suoi servizi a
tutti coloro che lo richiedono, andando
incontro alle esigenze di tutte le famiglie
con il solo scopo di favorire l’integrazione
sociale. Se il programma invernale, appena
concluso, si concentra sulle attività ludicoricreative, la vera festa si svolge durante l’estate con l’YMCA Village che, aperto dalle
7:50 alle 20, soddisfa le esigenze dei genitori che lavorano dedicando la mattinata al
mare e il pomeriggio allo sport.
Rispettando la logica dell’ampliamento dei
servizi, inoltre, è in fase di sviluppo l’idea di
un baby parking estivo che favorisca il raggiungimento dello scopo integrativo, già
perseguito dalle attività esistenti grazie alla
presenza di bambini provenienti da ogni
parte del mondo.
Come ci tengono a ricordare sempre i
membri dell’associazione, l’YMCA resta
costantemente aperto a collaborazioni di
qualunque tipo con le altre associazioni
presenti sul territorio e che richiedano la
concessione di spazi che possano ospitare
le loro attività. Non solo, visto il ruolo fondamentale ricoperto dall’elemento umano,
l’associazione vuole ricordare a tutti di
essere sempre disposta ad accogliere nuovi
soci e proposte che aiutino a far crescere
non solo la propria offerta, ma anche (e
soprattutto!) la città di Siderno.
Jacopo Giuca
RIVIERA
Lettori istruiti
Anche Pino Aprile, in viaggio
nella Locride per la presentazione del suo ultimo libro, si
presenta in zona con la sua
personale copia della Riviera.
Pesce Prete Siamo nei fondali di Siderno per fotografare questo bellissimo esemplare di Pesce Prete
(Uranoscopus scaber) o Lumera nel nostro dialetto
locale. Difficile da individuare in quanto ha l’abitudine
di vivere seppellito nella sabbia, da cui lascia sporgere
gli occhi. (Carlo Codispoti)
Presentazione: check!
Durante la presentazione del libro di Pino
Aprile ha concluso il convegno il professore
Domenico Britti, che posa in questo scatto con
Michele Vumbaca.
Avvocati presenti
La Presidente dell’Unione Nazionale Camere
Civili Laura Jannotta posa con i colleghi Mario
Mazza e Antonino Lacopo.
Italiani!
L’onorevole Carbonella si affaccia dal balcone pronto per il suo prossimo comizio,
proprio come era solito fare il suo idolo
d’evocazione dittatoriale.
Benvenuti!
Al convegno organizzato dalla Camera
Penale di Locri lo scorso 1° giugno
erano pronte a fare gli onori di casa
Donatella e Antonella.
Istituzioni togate
Il sindaco di Palizzi Walter Scerbo
posa con l’avvocato Taddei a margine della conferenza indetta dalla
Camera Penale.
Presente!
Peppe Oppedisano e Agostino Baggetta
tengono fede al loro nome di “consiglieri
sempre presenti” e posano allegri in quel di
Siderno Superiore.
Concerto di strada
La sera del 27
maggio le suggestive atmosfere
dalla
generate
musica di Koko De
Leo e Peppe
hanno
Platani
reso più intrigante la serata offerta
dallo SpeakEasy
di Siderno.
I DJ stanno tornando!
Stanno cominciando i preparativi per il grande
DJ Set organizzato da Alfredo Vitale, Andrea,
Carlo e Carmelo Scordo e Francesco Barbaro.
Godetevi l’estate, gente, perché a scaldare i primi
giorni d’autunno ci penserà il sound della consolle di DJ Alfredo e l’intrattenimento di Giulia
Megna, Luana Buongiorno e Osvaldo Serra!
Tradizione forte
La processione del Corpus Domini arriva in tutto il
suo elegante splendore in Piazza San Nicola, a
Siderno Superiore.
www.larivieraonline.com
Foto armoniche
L’eccentrico Angelo Branduardi posa in
questa foto di qualche anno fa con un
giovane e sognatore dottore Rinaldo
Nicita.
L per Libertà
È di nuovo un uomo libero Rocco
Agostino che posa felice al centro commerciale assieme al fratello, che lo ha
atteso con pazienza per cinque lunghi
anni.
Pesca televisiva
Maria Fanito posa con Dave Marciano,
uno dei Big della pesca al tonno e protagonista di Lupi di Mare, serie televisiva americana.
DOMENICA05 GIUGNO
23
Premi storici
In questa foto d’epoca possiamo osservare le
fasi finali della Mostra di pittura dello Jonio, che si
svolse durante gli anni ’70, a Siderno. Si riconoscono il consigliere regionale Fragomeni e l’ex
sindaco Bugnano.
Sorrisi luminosi
Il caro Mauro Salmaso posa con la simpaticissima presidente FIDAPA Patrizia Pelle
all’ingresso del convegno della Camera
Penale.
Protetti eccellenti
L’avvocato Filippo Racco con posa con il
suo pupillo Vincenzo De Leo, protagonista in questi mesi di una brillante ascesa
politica.
Per una buona causa
Antonio Tallura, con sua moglie, suo fratello e Andrea
Commisso, posano allo stand dell’Unicef allestito in
piazza a Locri lo scorso 2 giugno.
Ritmi serrati
Pronti a girovagare durante l’intero arco della
stagione calda, i due tamburini di Martone
riscaldano gli strumenti per farsi colonna
sonora delle nostre vacanze.
Un drink e passa la paura
Carmine Verducci e il fotografo di Locri Roberto
Stranges vengono pizzicati dal nostro fotografo
durante una pausa dalle fatiche del giorno.
Metagiornalismo
L’operatore Enzo Lacopo viene ripreso dal
nostro fotografo mentre, a sua volta, riprende la
Riviera durante l’Instameet di Siderno Superiore.