Sono trascorsi quindi- ci giorni dal terribile incidente della SGC

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Sono trascorsi quindi- ci giorni dal terribile incidente della SGC
MARIA BIZZANTINI,
CRISTINA COMMISSO,
MARIAROSARIA
RUSSO, KATIA AIELLO,
MARIA SIMONE
Sono trascorsi quindici giorni dal terribile
incidente della SGC
Jonio-Tirreno, che ha
tolto la vita a sei persone e cambiato l'esistenza di molte altre.
continua a pagina 12
CONTROCOPERTINA
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Laprovocazione
JACOPO GIUCA
S
abato 22 novembre Gioiosa Jonica è
stata teatro di una singolarissima
lezione all'aperto che ha coinvolto gli
studenti del Liceo Scientifico. La
manifestazione, indetta dalla combattiva preside
Mariarosaria Russo, voleva focalizzare l'attenzione sul problema dell'edilizia e denunciare un
disagio di cui tutti gli studenti del comune locrideo sono vittime.
Nei pressi di via Diaz, infatti, si trova un terreno
inutilizzato, che da molti anni sarebbe destinato
all'edificazione di un liceo con annesso palazzetto dello sport in grado di garantire agli studenti
di trovare ricollocazione e, soprattutto, soluzione all'affollamento delle classi. Per vincoli di tipo
burocratico non meglio identificati, però, i lavori
si sono improvvisamente fermati e, a oggi, non
ancora una pietra è stata posata sul terreno in
questione.
Giunti sul posto abbiamo notato l'ottima orga-
nizzazione della preside, che si è premurata di
collocare sul prato cattedre, lavagne e banchi
occupati non solo da numerosi studenti, ma persino da cinque sindaci e amministratori della
cosa pubblica.
«Quando sono stata nominata preside di questo
istituto e del Liceo Scientifico di Roccella Jonica,
- diceva la Russo - il primo problema al quale ho
dovuto fare fronte è stato quello della riqualificazione degli edifici, per i quali erano stati stanziati 100.000 euro, inutili però a sbloccare una
situazione congelata da anni.
«Nonostante siano giunti finanziamenti europei
che hanno permesso l'avvio dei lavori nel 2007, la
vittoria dell’appalto non ha comunque consentito di posare la prima pietra. Quando ho compreso quanto inconcepibile fosse la paralisi dei lavori, ho interpellato l'architetto Mezzatesta e,
assieme a una delegazione di studenti, che hanno
dimostrato grande sensibilità nei confronti della
problematica, e alla dottoressa Rinaldo, mia collaboratrice, ci siamo recati presso gli organi delegati per avere risposte. Per quanto l'amministra-
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Una singolare lezione all'aperto
denuncia i problemi dell'edilizia
scolastica finanziata e mai realizzata
zione locale abbia dimostrato di voler soddisfare
le nostre richieste, tuttavia, lo Stato non ha dato
alcuna risposta, motivo per il quale continuiamo
ad avere aule totalmente sprovviste di adeguamenti che garantiscano agli studenti con disabilità di fruire di un diritto riconosciuto dalla costituzione e in comodato d'uso dal Comune.
«Nell'invitare il Presidente della Regione a partecipare alla prossima lezione, sabato prossimo,
voglio porre una domanda alle rappresentanze
statali: perché questo progetto è totalmente
fermo da così tanti anni? Dobbiamo pensare che
questo terreno sia di interesse per qualcuno? E,
se sì, di chi?»
Questa domanda così diretta dimostra tutta la
determinazione della signora Russo, già in altre
occasioni impegnata su tematiche di questo tipo,
come dimostra la sua partecipazione a un noto
programma televisivo di due anni fa, in cui, in
qualità di direttrice del Liceo di Rosarno, denunciò la marginalizzazione di alcuni suoi studenti
per l'apparente coinvolgimento delle famiglie in
affari di 'ndrangheta. «Ricordate sempre - disse
in quell'occasione - che non è la parentela che fa
l'uomo, ma il suo cammino.»
«Ci tengo a sottolineare - ha invece ripreso sabato mattina - che questa non vuole essere una
manifestazione di protesta, ma una lezione di
riflessione che invogli le amministrazioni qui
rappresentate a non limitarsi più a far rimbalzare le responsabilità da un organo all'altro, ma a
dare risposte concrete e immediate a questi
ragazzi.
«Nel giorno in cui si celebra la giornata internazionale dell'albero, - ha concluso la preside dobbiamo piantare in questo campo il seme dell'istruzione cittadina, perché solo una cittadinanza istruita può divenire domani una cittadinanza
responsabile!»
Adesso non resta che lanciare un appello al neopresidente Oliverio: non lasciamo inascoltate le
parole di questa donna straordinaria e, soprattutto, non lasciamo questi scolari senza scuola,
perché la regione potrà ripartire solamente con il
contributo fondamentale di quella cittadinanza
responsabile invocata dalla preside Russo.
Nelche
liceo
non c’è
Gioiosa Jonica:una
provocazione civile per dare
dignità agli studenti
RIVIERA
La Svizzera cerca interpreti di dialetto calabrese: la notizia ha spopolato sul web
Notizia flash e un po' confusa quella rimbalzata
nella rete riguardo a un ipotetico bando della
Fedpol che cercherebbe interpreti calabresi "per
proteggersi da infiltrazioni mafiose". Intanto, sul
sito Fedpol, di questo bando non c'è nemmeno
l'ombra, e sembrerebbe che l'avviso sia stato rivolto
solo alla facoltà di Lettere di una cittadina di un
cantone Romando. Chissà in quanti abbiamo pen-
PRIMO PIANO
GIUDIZIARIA
Appello del processo
“Il Crimine”
Nei giorni scorsi è approdato davanti ai giudici
della Corte d'appello di Reggio Calabria il
processo “Il Crimine”, che riguarda 27 imputati
giudicati dal tribunale di Locri nel luglio del 2013,
nel filone del rito ordinario. La Procura ha
appellato quattro assoluzioni, tra cui quella del
sidernese Francesco Marzano, per il quale in I
grado sono stati chiesti 12 anni di reclusione. I
magistrati inquirenti hanno aggiunto in sede di
appello anche la richiesta di aggravamento della
pena per altri imputati, preceduta dall'eventuale
riconoscimento dell'aggravante di “capi
promotori dell'associazione per delinquere di
stampo mafioso” contestata in rubrica nei
confronti degli imputati Vittorio Barranca,
Francesco Bonarrigo, Mario Giuseppe Stelitano,
Antonio Cuppari, Antonio Figliomeni, (cl. 49),
detto “topo”. Altri imputati contro i quali la
pubblica accusa ha chiesto una maggiore pena
riguarda le posizioni dei sidernesi Antonio
Commisso (cl. 25) e Roberto Commisso (cl. 72),
nonché per Domenico Rocco Cento, Giuseppe
Antonio Primerano, Michele Fiorillo, Giuseppe
Giampaolo e Rocco Bruno Tassone.
Per questi e per gli altri imputati sono pronti a
contrastare la Procura una folta formazione di
legali che hanno presentato, ognuno per il
rispettivo assistito, contestuali motivi di appello
chiedendo la riforma della sentenza di condanna
del I grado di Locri in favore di un'assoluzione.
Il processo, che riprende a fine gennaio, segna un
momento importante per comprendere la
consistenza dell'impianto accusatorio rispetto alle
conclusioni investigative della procura distrettuale
antimafia reggina. L'indagine “Il Crimine”, infatti,
ha segnato un'evoluzione delle inchieste
antindrangheta, un punto saldo di “non ritorno”
al passato costellato di “locali” sparpagliate nei
territori provinciali reggini ed extraregionali
calabri che sembravano “autonomi” l'una
dall'altra. L'operazione “Il Crimine” supera, a
livello investigativo, l'autonomismo e ne certifica
l'unitarietà della 'ndrangheta intorno ad un
cupola, definita “La Provincia” o “Crimine”, con
presunta “sede legale” a Polsi, presso il santuario
della madonna della montagna, tanto venerata
che nel 2009 sotto la statua che posta su una
colonnina che campeggia nel cortile, il presunto
“capo crimine” don Mico Oppedisano viene
abbracciato dai presunti sodali dopo la “nomina”
ricevuta nel corso di un banchetto di nozze che si
è svolto in due ristoranti della Locride, che si è
contraddistinto per l'alto numero di invitati e
commensali.
Il giudizio d'appello è un altro passo importante
per comprendere se la legislazione corrente può
sorreggere o meno l'ipotesi investigativa, che
segue un filo logico nuovo e diverso dai precedenti
processi di mafia, dove risultavano fondamentali
per determinare la penale responsabilità
dell'imputato il suo collegamento ai cd “ reati
fine”, quali estorsioni, armi etc, che nell'inchiesta
corrente non sono stati cristallizzati o posti a
fondamento del quadro accusatorio come lo è
stato in precedenti procedimenti penali.
Sarà quindi interessante seguire il processo per
scoprire quale sarà l'orientamento dei giudici
dell'appello, fermo restando che tutto si deciderà
in Cassazione.
sato di porporci? E già, perchè la paga sarebbe
stata di circa 60 euro l'ora. Niente male, anche se si
fatica a raggiungere gli onorari di psichiatri e
reumatologi. Così ha commentato su «Il Corriere
del Ticino» Daniélle Bersier, portavoce della
Fedpol: "Il dialetto calabrese è ritenuto uno dei più
ostici dagli stessi italofoni, per questo dobbiamo
ricorrere a esperti esterni".
Si vede che non hanno mai sentito parlare il veneto, verrebbe da aggiungere.
Tutto questo per escludere infiltrazioni mafiose
all'interno della pulitissima Svizzera. Così recitano
i comunicati stampa. Sarà, ma io se imparo una lingua, è perchè voglio chiedere qualcosa in quella lingua. Ci siamo capiti?
Lidia Zitara
Lanzetta, Pittari, Pirruccio
e la febbre del sabato sera
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Lanzetta e Pittari a Fantastico 7
Guido Quaranta, titolare di una
rubrica su l'Espresso, l'aveva lavata, pelata e tagliata così sottilmente fino a ridurla alla stregua di un
ectoplasma vagante all'interno del
governo Renzi. Anche il Corriere
si era chiesto perché non parla,
non dichiara, non va in tivù. Ma
cosa fa, di preciso, Maria Carmela
Lanzetta? L'Espresso è tornato
alla carica venerdì 21 novembre:
“Lanzetta chi?” C'è un passaggio
nel primo piano di Emiliano
Fittipaldi che dovrebbe far riflettere gli opinionisti Giovanni
Pittari e Vito Pirruccio, che stanno a Telemia rispettivamente
come John Travolta a “La febbre
del sabato sera” e Pippo Baudo a
“Fantastico 7”. Analizzano il
tutto con piglio sicuro, con gesti
coordinati di tipo nostrano e parlano de l'Espresso come del
Corriere di Bitonto.
«Al Dipartimento degli Affari
regionali - scrive Fittipaldi - per
tradizione ministero di compensazione per i piccoli partiti o politico da sistemare, [la Lanzetta c'è]
solo per uno sgarbo che Renzi ha
voluto fare al rivale Pippo Civati».
Chiaro, Pittari e Pirruccio, perché
la Lanzetta è ministro? Oppure
un dirigente scolastico non si
nutre e non nutre più le nuove
generazioni di meritocrazia? Non
ripudia, al fine di tramandare al
futuro uomini migliori, quei successi figli dell'appartenenza, dei
comparaggi e degli amici degli
DOMENICA 30 NOVEMBRE
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amici? O ancora, come può
una certa Locride, Pittari e
Pirruccio, vantarsi di uno
scorfano clonato merluzzo? Pronta conferma
su quest'ultimo punto:
«… in ufficio non gli fanno
toccare palla - scrive tra le
righe Fittipaldi riportando il
pensiero diffuso nel Palazzo … è una bravissima donna,
ma un corpo estraneo.
Qualche volta si dimenticano di
convocarla perfino alle riunioni di
sua competenza». Se la Locride,
abituata a esportare professionisti
di primo livello in tutto il mondo,
si ritrova, dove si appare di più e
tra i più sapienti, con una figura
per niente all'altezza, allora il
ministro diventa un boomerang
per il nostro territorio.
«La Lanzetta - continua
l'Espresso - preferisce viaggiare
verso sud… nelle ultime settimane ha inaugurato il “Palio del
Ciuccio” nel Cilento, ha premiato
gli studenti di Villafiorita vicino
Catanzaro, è stata a Cassano dello
Jonio, Botricello, Aprigliano,
Bagaladi e Vibo Valentia, passando dalla direzione marittima di
Reggio Calabria, da Gioiosa
Jonica e Rende, dove ha incontrato la minoranza linguistica albanese». La Lanzetta ci sta rimpicciolendo, ma Pittari e Pirruccio?
Contenti e contenti.
EM
Lavoro: le compagnie aeree chiedono
hostess, steward e assistenti alla Locride
Si terrà febbraio nella scuola “Edward Lear” di Locri
un corso a numero chiuso
per hostess, steward, assistente di volo e personale di
terra per le compagnie aeree
a Locri. Si preferiscono canditati con conoscenza della
lingua inglese, di età dai 18
in su, e successivamente, se
ritenuti idonei, potranno
sostenere un colloquio
durante i tanti open days
organizzati in tutta Italia da
Ryanair e da altre compagnie aeree. È un corso IATA
ufficiale e gli istruttori provengono
dall'Aeroporto
Internazionale di Dublino
(Irlanda).
Info. Email: [email protected] . Tel:
3287212173
PRIMO PIANO
Pessima p
Nessun consigliere alla Regione: alla Loc
ILARIO AMMENDOLIA
“C’era una volta…la Locride…. un terra che s’è battuta con tenacia per
rialzare la testa! …”
L’abbiamo vista reagire come un solo uomo a Platì ferita dalla criminalizzazione di massa. A Monasterace quando qualcuno ha messo fuoco alla
farmacia del sindaco.
L’abbiamo vista in piedi dinanzi al ministro dell’interno o al capo della
polizia, senza abbassare gli occhi dinanzi ad alcuno.
L’abbiamo vista a Polsi all’indomani di Duisburg.
L’abbiamo vista aggregarsi intorno a un progetto di sviluppo e a una Idea
alta di se stessa.
Una Locride capace di rialzare la schiena dinanzi agli oltraggi alla
Costituzione; ai consigli comunali arbitrariamente sciolti per mafia o
all’esercizio della giustizia sommaria senza alcun rispetto verso la sacralità
della persona umana.
L’abbiamo vista contestare Scopelliti quando veniva osannato e, successivamente, reagire con fierezza alle offese.
Quella Locride non esiste più e oggi è ritornata ad essere una mera
“espressione di carta geografica.”
Le elezioni regionali sono state il canto del De Profundis!
Una terra che conta il 10% della popolazione della Calabria non sarà presente nel consiglio regionale.
“Vuolsi così, colà dove si puote ciò che si vuole... e più non dimandare”.
Non domandiamo, ma ragioniamo.
Nessun eletto!
E se anche ci fosse stato qualcuno? Molti hanno tentato l’avventura con
lo stesso spirito con cui si acquista un biglietto al superenalotto.
Non si va in consiglio regionale (né in Parlamento, né in consiglio provinciale) a rappresentare solo se stessi! Non serve! Non è servito in passato,
non servirebbe oggi! Perdonerete questa intrusione di carattere personale. Quando i dirigenti del Pd, nella primavera scorsa, mi hanno contattato per una candidatura alle regionali non ho esitato un solo attimo a
rispondere: “... mi sentirei onorato e gratificato da una candidatura che va
ben oltre i miei meriti, ma potrei accettare solo dopo un confronto capace di coinvolgere i democratici, e non solo, dell’intera zona Jonica.”
Qualcuno mi ha guardato come un marziano. E ha avuto ragione.
Ormai non si cerca un’idea, una storia, un progetto, un movimento ma
semplicemente un candidato!
Tra gli eletti in provincia di Reggio c’è un eletto, persona rispettabilissima,
ma che è stato consigliere provinciale con la maggioranza di sinistra che
ha sostenuto Morabito, si è successivamente candidato con una lista civica di centro, al ballottaggio ha invitato a votare a destra. Oggi è eletto consigliere regionale a sinistra.
Questo modo di far politica ha scavato un baratro con la gente che, infatti, non è andata a votare.
I partiti hanno chiuso i battenti: al loro posto ci sono delle informi aggregazioni che contengono tanti comitati elettorali quanti sono i candidati
“forti”. Piccoli scambi di favori che hanno ucciso e uccidono la politica.
Così oggi la Locride appare ripiegata su se stessa, il popolo sdegnato e sfiduciato, il risultato è catastrofico: la maggioranza assoluta dei cittadini non
è andata a votare!
Se aggiungiamo le schede bianche e nulle, si scoprirà che nella Locride ha
votato solo una piccola minoranza.
Eppure recarsi alle urne non avrebbe avuto alcun costo! Questo, solo
apparentemente, perché, in realtà, votare senza convinzione equivale a
svendere la propria dignità, a trasformare se stessi in merce di scambio. In
questi casi, il voto costa così tanto che la maggioranza assoluta dei cittadini calabresi ha voluto che si sapesse della loro scelta di non recarsi alle
urne.
Avrebbero potuto annullare la scheda o deporla bianca.
Invece no! Chi si è astenuto non ha voluto coprirsi dietro l’anonimato. Ha
SIDERNO
PANETTA PERDE EVINCE. LA FRAGOMENI GRATTA
LOCRI, IL PIÙ GRANDE FALLIMENTO DOPO ILWEEK END
Domenico Panetta riesce a conquistare 1.869 voti a Siderno, stracciando i
438 voti racimolati dal concorrente Seby Romeo, portato dalla ex delfina di
Panetta Maria Teresa Fragomeni e dal gruppo dell'ex consigliere regionale
Cosimo Cherubino. Ma non è stato eletto. La Fragomeni senza Panetta gratta., Panetta senza un partito perde.
Locri caput disastri. C'erano più candidati alle regionali che pastori nei presepi cittadini lo scorso Natale. Tutti inseguivano la cometa, ma era una bufala. Tra Sainato, Passafaro, Cautela e
Marando ha prevalso il primo, staccando di pochi voti l'ex assessore all'ambiente, principale
rivale nel governo Calabrese. Cautela non ha spiccato il volo sperato, Marando non è stato capito. #Ilpiùgrandefallimentodopoilweekend
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DOMENICA 30 NOVEMBRE 7
EDITORIALE
ANTONIO TASSONE
Siderno impalpabile:
per un pugno di voti
N
prova
cride non resta che piangere
preteso di firmare la propria rabbia e la propria sfiducia verso una “casta” che
considera responsabile dei disastri che ci circondano.
La “casta” dei vitalizi, degli stipendi stratosferici dei dirigenti regionali, dei
grandi e piccoli interessi che intorno alla regione ruotano e di finanze regionali vivono ha accompagnato il precorso.
La campagna elettorale, come abbiamo più volte rilevato, è stata fredda,
distaccata, senza un Progetto, senza un’Idea né della Calabria, né della
Locride!
L’unico circuito che s’è messo in moto è stato quello delle promesse personali,
l’unico canale aperto è stato quello clientelare. Una “dirigenza indigena” con
un’aspirazione di essere coloni altrui e con comportamenti mercenari ha subito abboccato all’amo. La gente comune ha dimostrato più dignità!
Quelli che non sono andati a votare sicuramente hanno sbagliato ma i partiti
non hanno lasciato loro altra scelta.
A dire il vero parlare di partiti nella Locride è un eufemismo in quanto tutti, o
quasi, hanno dimostrato la loro assoluta inconsistenza. Che fare? Verrebbe da
rispondere con il titolo di un bel film di Troisi: “Non ci resta che piangere”.
Invece dobbiamo tenere gli occhi asciutti e la schiena dritta, consapevoli che
come diceva il nostro grande Edoardo “a ddà passà a nuttata”. Magari molti
di noi non vedranno l’alba, ma siamo un popolo forte che ha superato prove
ben più difficili e la nottata passerà!
essun candidato della Locride a Palazzo
Campanella. Le elezioni regionali calabresi del
2014 passeranno in rassegna come le più scontate
dai tempi del regionalismo. Alcune riflessioni vanno fatte
sezionando i territori dove le elezioni si sono svolte in prospettiva delle prossime amministrative del 2015. Il caso che
più incuriosisce i cultori delle statistiche e della lettura dei
dati elettorali si è verificato a Siderno. La prima considerazione da fare riguarda, appunto, il dato elettorale ottenuto
dai partiti nazionali proprio nella nostra città. A Siderno,
infatti, si è registrata le debacle di tutti i partiti di centrodestra e il dato numerico che maggiormente balza agli occhi
è rappresentato dai soli 18 voti raccolti dall’UDC. Due le
ipotesi: o i vertici dell’UDC hanno glissato queste elezioni
oppure i responsabili dello scudo crociato locale hanno
dirottato i propri voti verso altre liste o candidati in odore
di santità. In entrambi i casi (politicamente parlando e non
facendo discorsi personali) ci sarebbero le condizioni per
una seria riflessione interna all’UDC. Forza Italia e Nuovo
Centro Destra sembrano delle automobili senza conducente e nessuno ancora è uscito allo scoperto per rivendicare i
pochi voti raccolti. La statistica dice che il centro-destra
oggi a Siderno vale il 25 per cento del 40 per cento dei
votanti. Una percentuale irrisoria se si pensa che fino a
poco tempo fa la stessa coalizione governava la città.
Ma se la destra piange anche il centro sinistra ha poco per
cui stare allegro. L’unico candidato della città, Domenico
Panetta, grazie alla forte voglia di astensionismo ed al poco
appeal dei dirigenti locali di partito, ha raccolto oltre milleottocento preferenze, solo il 26 % dei votanti in città,
invogliando “strumentalmente” i cittadini a votarlo, chiedendo il voto “porta a porta”, e ribadendo a chiunque gli
capitasse a tiro di essere il solo candidato della città capace
di poter raccogliere le istanze di una popolazione da molti
anni inascoltata. Tra i sostenitori di Panetta ci sono stati
anche verosimilmente molti iscritti al Partito Democratico
locale, suoi fedelissimi, che di sicuro non hanno lasciato
contenta la segretaria del PD , Maria Teresa Fragomeni.
La prova di forza di Panetta, per chi ancora non lo avesse
capito (così come noi avevamo scritto prima delle elezioni)
era finalizzata a raccogliere il maggior consenso possibile in
questa tornata elettorale per poter eventualmente rivendicare una candidatura alle prossime comunali. Nonostante
le smentite di quest’ultimo su una ipotetica candidatura,
ormai tutti hanno capito che il vero obiettivo dell’ex sindaco era ed è proprio quello di mettersi in gioco per le prossime comunali. Lo scarso impegno oltre il Novito e il
Torbido ne sono la dimostrazione più evidente. Nonostante
la vittoria di Mario Oliverio e la prevedibile elezione del
segretario Provinciale del PD, Seby Romeo, bisogna registrare come a Siderno il PD ed il suo coordinamento non
abbiano ottenuto grandi risultati. Poco più di 400 voti raccolti da Sebastiano Romeo rispetto ai 12000 racimolati dal
segretario provinciale in tutta la provincia. Se si considera
che Siderno è il comune più grande del comprensorio e
che per giunta la segretaria Maria Teresa Fragomeni ricopre attualmente l’incarico di vice segretaria provinciale del
PD (grazie all’intercessione di Panetta quando ancora stava
nel PD), ci si aspettava di ricevere ben altri consensi. Se
aggiungiamo poi che il neo eletto consigliere regionale
Romeo è stato sostenuto anche dal gruppo Socialista, che
alle scorse elezioni regionali, racimolarono a Cosimo
Cherubino qualcosa come 2200 preferenze, si può allora
toccare con mano l’impalpabilità del PD sidernese. Il giornalista Pino Albanese del Quotidiano che al mattino
accompagna Panetta alla degustazione della miscela arabica ed il pomeriggio apre la segreteria politica di Piero
Fuda, però sapeva già tutto, ed ha anticipato ai lettori del
suo giornale che “la parte più a sinistra del Pd, forte del
consenso elettorale, avanzerà la proposta “Panetta
Sindaco”. Previsione tutt’altro che lungimirante. Delusione
anche per il risultato ottenuto in città dal Centro
Democratico del sen. Pietro Fuda che da più parti viene
ancora indicato come potenziale candidato a Sindaco ma
che ha raccolto solo 300 preferenze ripartite tra Pasquale
Tripodi e Dario Marando. Per non parlare poi della piccola
“Caporetto” elettorale locale dei Crinò. Prossimo esame
elettorale fissato per la sessione di maggio 2015. E ne
vedremo delle belle.
BOVALINO
IL RE DELLA CITTÀ È UN GIOIOSANO
Quando la redazione ha preparato i confronti tra i candidati locali, nelle ore
immediatamente precedenti alle elezioni regionali, nessuno avrebbe mai
potuto immaginare che Bovalino sarebbe stata teatro della sorprendente
presenza di un quarto incomodo. Tra Zappavigna, Crinò e Serranò, infatti, emerge vittorioso nientemeno che il gioiosano Mazza, incuneatosi nella
competizione con cotanta maestria da carpire i voti di 350 bovalinesi.
Bombardieri
bocciato
Vincenzo Bombardieri, l'uomo della miglior raccolta differenziata della
Calabria, è stata clamorosamente battuto in quel di Roccella da Gabriele
Alvaro. Per la prima volta un top player dello Zito Group viene sconfitto in
casa propria. Il derby del centrosinistra se l'è giudicato Gabriele Alvaro
con 866 voti, distaccando i nemici dichiarati di oltre 150 voti. Nemo profeta in patria? La bocciatura di Vincenzo Bombardieri ci ha dato l'ennesima
conferma.
RIVIERA
POLITICA
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8
“
“
Maria
Simone:
Cristina
Commisso:
«Abbiamo instillato in
tutte le fasce sociali il
dubbio che il voto non
cambi nulla, svilendo
la democrazia.
Oliverio
compenserà alla
mancanza di un
consigliere della
Locride facendosi
coadiuvare da
collaboratori
competenti.»
I
DOMENICA 30 NOVEMBRE
«Oliverio ha lavorato senza
sosta, non
concentrandosi
solamente sulle
settimane pre-elettorali.
Wanda Ferro è una
donna“con gli
attributi”. Purtroppo
ho sentito battute
sulla Ferro
abbastanza spinte,
del tipo:“Troviamole
qualcosa da fare la notte
così si calma!”»
I
Quello che le donne dicono
n campagna elettorale Mario Olivero e
Wanda Ferro, con programmi pressoché
identici, hanno parlato di ritardo nello sviluppo, occupazione e snellimento della
burocrazia. Come mai Olivero vince sulla
Ferro col 38% di distacco?
Oliverio ha grandi qualità e si è circondato di un’ottima squadra. La somiglianza dei programmi deriva da criticità oggettive, ma c’è differenza nel modo
di affrontarle. Dobbiamo poi tener conto dell’involontario aiuto di Scopelliti, che ha sfiduciato così
tanto l’elettorato di destra da spingerlo all’assenteismo.
Ventuno candidati nella Locride ma nessun eletto.
Perché? Come compenserà questa assenza il presidente?
Non dimentichiamo che il dovere di un consigliere
è rispondere di tutto il territorio. La fiducia dimostrata dalla popolazione deve spronare i consiglieri
a mantenere alta l’attenzione sulla nostra territorialità. L’alto numero di candidati, inoltre, è stato
controproducente, perché ha creato dispersione di
voti. Sarebbe più logico mettere da parte il campanilismo e pensare al bene di tutti. Per Oliverio,
comunque, compensare alla mancanza di un consigliere della Locride significherà farsi coadiuvare
da collaboratori competenti.
Le riforme vengono declamate con enfasi durante
la campagna elettorale, ma non si realizza quasi
mai nulla. Cosa può spingere fuori dall’immobilismo?
I tempi limitati della campagna elettorale impongono di concentrare le criticità in promesse.
L’immobilismo può essere risolto attraverso l’operato di un Consiglio Regionale trasparente e competente, che attui in tempi brevi politiche che realizzino queste promesse.
Guardando agli ultimi due governatori, c’è qualcosa da riprendere e imitare o non c’è nulla da salvare?
Possiamo prendere esempio dalle amministrazioni
Loiero e Scopelliti solo per comprendere cosa non
fare.
L’assenteismo è stato la scelta della maggioranza
dei cittadini. Perché? È colpa di Scopelliti e
Loiero?
La colpa si può attribuire alle amministrazioni precedenti, ma non sarebbe onesto perché anche noi
abbiamo delle colpe. Abbiamo instillato in tutte le
fasce sociali il dubbio che il voto non cambi nulla,
svilendo la democrazia.
Quali sono gli assi di sviluppo attraverso i quali
intraprendere nei prossimi cento giorni un’azione
dirompente dal punto di vista economico e sociale?
È necessario “entrare a gamba tesa” sulle criticità
e trovare soluzioni urgenti, perché avere delle linee
guida permetterà di amministrare nel modo giusto.
Perché poche donne tra i candidati alle regionali?
Una sola donna eletta dimostra che si è ancora
convinti che l’uomo sia più portato della donna a
ricoprire certi ruoli. La politica deve premiare di
più le donne.
Come vede la sua Marina di Gioiosa e che sogno
ha per la sua terra?
La politica deve ritrovare l’equilibrio che le faccia
avere il sostegno della società civile. Solo dando le
giuste motivazioni a ogni cittadino potrà produrre
qualcosa. Vorrei che Marina di Gioiosa sia lo specchio di un territorio in crescita, del quale gli abitanti vadano orgogliosi.
Jacopo Giuca
n campagna elettorale Mario Olivero e Wanda
Ferro, con programmi pressoché identici,
hanno parlato di ritardo nello sviluppo, occupazione e snellimento della burocrazia. Come mai
Olivero vince sulla Ferro col 38% di distacco?
Perchè Oliverio ha lavorato senza sosta e bene in tutti
questi anni, non solo qualche tempo prima della campagna elettorale. A capo della provincia di Cosenza, ha dato
ottimi risultati, mantenendo sempre le distanze da
ambienti poco “puliti”. Wanda Ferro ha delle qualità politiche notevoli e se fosse emersa in un altro contesto avrebbe dato molto filo da torcere al centrosinistra.
21 candidati nella Locride ma nessun eletto. Perché?
Come compenserà questa assenza il presidente?
Perché noi della Locride siamo l’espressione massima dei
pecoroni. Riusciamo, poi, a litigare per qualcosa che non
esiste e quindi è impossibile che vi sia un candidato unitario. Il problema si estende anche a Reggio, non riguarda
solo la Locride: non so chi tra i candidati eletti alla provincia di Reggio Calabria, la rappresenti in toto.
Probabilmente solo Sebi Romeo potrebbe essere il punto
di partenza per un raccordo tra Reggio centro, jonica e tirrenica, sebbene la sua candidatura sia nata nel giro di
poche ore: è stato il parto di una notte.
Le riforme vengono declamate con enfasi durante la
campagna elettorale, ma non si realizza quasi mai nulla.
Cosa può spingere fuori dall’immobilismo?
Una riforma deve essere fatta su un’idea comune. Chi si
trova all’opposizione deve appoggiare un’idea che ha
IN REDAZIONE
come obiettivo il bene comune.
Guardando agli ultimi due governatori, c’è qualcosa da
riprendere e imitare o non c’è nulla da salvare?
Io metterei non un velo ma un telo pietoso. Perché se
Scopelliti è stato il punto definitivo, Loiero ci ha messo
parecchie virgole prima del punto. Spero che Oliverio
non sia espressione di quella sinistra vista anni fa.
L’assenteismo è stato la scelta della maggioranza dei cittadini. Perché? È colpa di Scopelliti e Loiero?
No, è una “malattia” comune. È un cancro italiano. Se in
Calabria siamo riusciti a portare alle urne una piccola percentuale in più, questo è dovuto all’assistenza di tantissimi
intrecci personali molto radicati da noi.
Quali sono gli assi di sviluppo attraverso i quali intraprendere nei prossimi cento giorni un’azione dirompente dal punto di vista economico e sociale?
Abbiamo un patrimonio boschivo e un patrimonio turistico affatto valorizzati su cui potremmo puntare in tempi
strettissimi. Bisogna, poi, affrontare il problema idrogeologico, la cui risoluzione diventerebbe anche una prospettiva lavorativa futura per la Calabria.
Perché poche donne tra i candidati alle regionali?
Le donne si tengono più alla larga dai partiti e fanno politica lontano dai palazzi, perché spesso non amano comparire e sono come intimorite dagli uomini. C'è anche da
dire, però, che in molti casi le donne, passato l'entusiasmo
iniziale, non prendono la politica seriamente. Fare politica è un lavoro massacrante e di grande responsabilità. É
una vocazione.
Nella corsa alla Regione, piuttosto che dagli uomini, le
donne non sono forse state intimorite da una donna forte
e poderosa come Wanda Ferro?
Wanda Ferro è una donna “con gli attributi”. Ho assistito
a un suo intervento e mi è capitato di sentire alcuni commenti degli uomini su di lei. Battute anche abbastanza
spinte, del tipo: “Troviamole qualcosa da fare la notte così
si calma!”. Nel momento in cui una donna sente una considerazione del genere su un'altra donna - per altro una
donna molto capace che li ha messi in riga - è ovvio che si
intimorisca. E così, anziché prendere esempio, scatta un
meccanismo di difesa: scappo e mi salvo prima che sia
troppo tardi.
Come vede e che sogno ha per la sua Sant'Ilario?
Io amo il mio paese ma purtroppo vi è nei miei compaesani radicata l'idea di voler cambiare attraverso gli altri:
“Vai avanti tu che poi arrivo”. Un sogno per la mia terra?
Vedere lo stabilimento di Bricà a Bovalino all'opera, dopo
45 anni dalla sua chiusura.
Maria G. Cogliandro
TERRITORIO
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DOMENICA 30 NOVEMBRE
10
AIL: pensiamo
alla ricerca
AIL: Una giornata di sensibilizzazione, informazione e riflessione.
La Giornata Nazionale è uno degli
appuntamenti più attesi dell'AIL.
Dopo le molte iniziative che l'associazione promuove in tutta Italia
nel corso dell'anno, la “Giornata”
è una sorta di pausa di riflessione
dalla frenetica attività che vede
impegnate la Sede Nazionale e le
Sezioni per la raccolta di fondi. L'
associazione di Reggio Calabria è
stata una delle prime in Italia,
creata nel 1977 su impulso del
Professor Alberto Neri, allora primario, per affiancare e sostenere il
reparto di ematologia costituito
nell'ospedale cittadino. Una giornata per entrare in contatto e per
conoscere meglio la preziosa attività di ricerca, solidarietà e supporto che svolge nell'interesse
della comunità. Quella di venerdì
5 dicembre, sarà pertanto una
giornata importantissima per sottolineare l'importanza che la ricerca scientifica riveste per combattere le malattie del sangue e per
ribadire la necessità e l'urgenza del
sostegno da parte di tutti. La
sezione AIL di Gioiosa Ionica,
dalle ore 8.00 in collaborazione
con la scuola “Io Canto”, presso il
teatro Gioiosa si propone di organizzare una giornata di beneficienza per sensibilizzare i cittadini.
L'iniziativa vuole essere sia un
momento di riflessione sulla
malattia che un invito alla vita e
alla salute. Per questo motivo è
giusto che tutti noi ci avviciniamo
al concetto di prevenzione.
C. K.
Palizzi come ...
“Hollywood”
Mammola: l’attore Nick Mancuso torna a casa
Annarosa Macrì vince
il Premio Moncalieri
Annarosa Macrì stravince il XXXV Premio
Moncalieri con "Da che parte sta il mare"
(Rubbettino, 2013). Con lei nella foto, Wanda
Sorbilli, Alessandra Comazzi e il giovane
Sindaco di Moncalieri
Grande
successo
per la Festa
dell'Albero
di Agnana
Le scolaresche
hanno
celebrato come
ogni anno
la natura e il
ciclo della vita
Mancano gli studios, ma ci
sono i catoii, dove il nerello arriva sapido al cuore e nell’anima
prima di Via col vento; Walter
Scerbo, il sindaco, non è stato
protagonista di Pretty Woman
né di America Gigolò, ma per sexy appeal è
nettamente superiore a Richard Gere. E poi in
fondo c’è l’Etna, appeso a onde che scivolano
sulle secche, dalle cale di Verga all’oceano del
Titanic. Palizzi, frontiera d’eccellenza tra la
Locride e il Reggino, con i suoi 25 gradi tutto
l’anno, immersa in quel promontorio dove
cambia il vento, non vale solo una scritta sul
monte che la sovrasta... Palizzi vale l’oscar per
la “più bella di tutte”.(em)
Si è tenuta nella mattinata di
venerdì 21 novembre, la Festa
dell'Albero di Agnana. Di tradizione
quasi centennale (pare, infatti, che
la prima edizione risalirebbe niente
meno che al 1926), lo scopo della
manifestazione è quello di sensibilizzare e rendere partecipe la popolazione minorile alle tematiche della
salvaguardia della natura e del ciclo
della vita. La festa, alla quale hanno
partecipato con entusiasmo tutti gli
istituti scolastici infantili e di scuola
media inferiore di Agnana, ha visto
un'ottima partecipazione attiva da
parte di moltissimi bambini, che ci
hanno deliziato con poesie e riflessioni sul ciclo della natura. Al termine della manifestazione si è tenuto
Mondolio: i bambini scoprono
l’olio extravergine d’oliva
Più sicurezza per
gli operatori degli
spettacoli live
Nick Mancuso, all'anagrafe Nicodemo Antonio Massimo Mancuso, 67 anni il prossimo 29 maggio, nasce a
Mammola sotto il segno dei Gemelli. Stimatissimo attore canadese, è attivo in campo cinematografico, televisivo e
teatrale. Ha vissuto gran parte dell'infanzia e della giovinezza in Canada prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove
vive attualmente. Dalla metà degli anni '70 a oggi ha lavorato in oltre centoventi produzioni cinematografiche o
televisive e in dieci differenti Paesi. Tra i film celebri in cui Nick Mancuso ha recitato ricordiamo: The Resurrection
of Tony Gitone (2013), Trappola in alto mare (1992), Una storia a Los Angeles (1984), Mother Lode (1983), La
nave fantasma (1980) e Le ali della notte (1979). A quanto pare questo straordinario attore di fama mondiale in
questi giorni ha fatto ritorno alla sua terra natia. Si è, infatti, concesso un tour in Europa, un po' per lavoro un po'
per rilassarsi. E Mammola è stata naturalmente una tappa obbligata, anzi, addirittura la prima. Ad aspettarlo c'erano i suoi parenti e gli amici di una vita. Nella foto Nick è a pranzo presso “Casa della Divina Misericordia”, una
struttura che ospita anziani. “Una persona molto sensibile e umanamente eccezionale” lo ha definito l'amico
Filippo Zavaglia, che ha voluto condividere con noi i momenti trascorsi insieme inviandoci le sue foto.
un breve rinfresco ed è stato consegnato a ogni bambino un alberello
da piantare nel giardino di casa.
«Sono veramente soddisfatta del
successo della manifestazione e del
grande entusiasmo con il quale
hanno partecipato le scuole. - Ha
detto il sindaco Caterina Furfaro,
raggiunta dalla nostra Redazione Ci tengo a precisare, tuttavia, che
questo successo non è assolutamente da ascriversi all'amministrazione,
ma alla sensibilizzazione operata e
all'impegno dimostrato dagli insegnanti e dai presidi dell'istituto, ai
quali voglio rivolgere il mio più sincero ringraziamento e che non
nominerò solo per paura di dimenticare qualcuno.»
Sabato 24 novembre si è svolta a Locri la
II Edizione di “Mondolio”, manifestazione dedicata ai bambini per far loro
scoprire il processo produttivo dell’olio.
L’evento, organizzato dall’Oleificio
Capogreco presso la tenuta del titolare,
ha permesso agli organizzatori di svolgere il programma all’aria aperta,
dimostrando ai bambini come avviene la
fase della raccolta e la trasformazione
delle olive in olio presso il frantoio.
La manifestazione è proseguita con la
degustazione di specialità agroalimentari
tradizionali: un menù genuino, che
richiama i sapori, i profumi antichi e la
tradizione di un tempo.
Una giornata speciale, durante la quale
Giuseppe Capogreco ha aperto con
disponibilità le porte dell’azienda, entusiasta di far conoscere ai bambini la propria realtà imprenditoriale, in un viaggio
alla scoperta del processo produttivo, per
mostrare la passione e la dedizione necessari a dare vita all’olio extravergine d’oliva.
Pescato pesce misterioso
nel mare di Locri
Nel mare di Locri è stato pescato lunedì 24 novembre uno
strano esemplare di pesce. Il pescatore, Cosimo Aglioti, è
ancora incredulo davanti alla sua preda, che sembrerebbe
appartenere alla categoria dei pesci flauto, specie molto
rara che, a causa del clima impazzito nel Mediterraneo, si
è spostata dalle acque del Mar Rosso alle nostre.
SIDERNO
In funzione il semaforo
di via delle Magnolie
Dopo diverse settimane dalla sua acclamata comparsa,
entra finalmente in funzione il semaforo all'incrocio di via
delle Magnolie con Corso Garibaldi. Come non ricordare che il semaforo era stato sollecitato dalla cittadinanza
e da questa testata, e che la sua attivazione arriva all'indomani di una tragedia automobilistica che ha ferito l'intera comunità? Come non ricordare che a quell'incrocio
hanno perso la vita molte persone e molte altre si sono
ferite gravemente? Il semaforo per ora funziona, e speriamo continuerà a farlo doverosamente per gli anni a
venire, anche se da diligenti osservatori, annotiamo che la
chiamata pedonale su via delle Magnolie non è attiva, per
tal motivo il pedone “teoricamente” sarebbe impossibilitato al passaggio. Attendiamo la bitumazione delle strade, data per conclusa a primavera 2014 e non ancora
avviata.
Lidia Zitara
Grazie anche ad una petizione lanciata su Change.org da Paola Armellini, la madre di
Matteo, morto il 5 marzo 2012 a Reggio Calabria durante le operazioni di montaggio della
struttura del palco per un concerto di Laura Pausini, il contratto nazionale di lavoro è stato
esteso alla categoria dei tecnici e alle cooperative. Sarà valido a partire dal 2015. L'udienza
preliminare sulla morte di Armellini si terrà a Reggio Calabria il 9 dicembre. Al momento ci
sono sette indagati e due società annotate.
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LA TRAGEDIA DELLA LIMINA
DOMENICA 30 NOVEMBRE
12
Il valore delle vite spezzate
Siderno e Platì, con il loro ricordo, scrivono una meravigliosa pagina di giornalismo
S
ono trascorsi quindici giorni dal terribile incidente della SGC JonioTirreno, che ha tolto la vita a sei persone e cambiato l'esistenza di molte
altre. In questi giorni di dolore
abbiamo ascoltato numerose testimonianze di affetto e di amicizia,
commenti e ancora denunce circa la
pericolosità di questa strada, fuori da ogni norma
di moderna sicurezza. La Riviera, nel sito web e
nell'edizione cartacea, ha riportato la sofferenza
che in questi giorni è stata vissuta nelle famiglie e
nella comunità: ritengo che per la delicatezza, per
il rispetto e il coinvolgimento dimostrati abbia
scritto, così come è avvenuto anche per altri mezzi
di informazione, una bella pagina di giornalismo e
di umanità. Credo sia giusto dare questo riconoscimento, che forse non ha sorpreso, ma che è denso
di significato ed esprime il "sentire" della nostra
gente, a Siderno come a Platì. Ho vissuto, anche
per ragioni personali, quanto avvenuto a Siderno
in questi giorni di dolore: dalla mia esperienza
diretta nascono queste riflessioni che, pertanto,
riguardano solo una parte del dramma vissuto
nella Locride. Innanzitutto, voglio ricordare la
grande partecipazione delle persone: una presenza non formale, ma espressione di condivisione e
affetto. La commozione che tantissime persone
hanno vissuto e voluto esprimere, visitando i familiari e partecipando ai funerali, non è stata la conseguenza dello sconvolgimento che provoca la
morte "innaturale" e improvvisa o, solo, della semplice conoscenza dei quattro giovani e dei loro
familiari, peraltro ampiamente noti e stimati, ma è
stata dovuta, innanzitutto, all'affetto e alla stima
che hanno sempre circondato Leo, Gabriele,
Luigi e Giuseppe. Questi giovani erano gli amici di
tutti, avevano saputo dare amicizia e la loro capacità di volere bene è tornata, a seguito di un evento assurdo, manifestandosi con le lacrime e gli
abbracci ai familiari. Nell'imminenza dell'incidente, appena vi è stata certezza, la notizia si è diffusa
attraverso i social network, raggiungendo anche i
sidernesi che vivono lontani. Molti genitori, a
Siderno, sono stati informati dai figli che vivono
lontano per motivi di studio o di lavoro. Ecco l'evento imprevisto, violento, che spazza la coscienza, eliminando orpelli e illusioni, che mette a nudo
il nostro essere e ci riporta all'essenziale con le
domande di sempre circa il senso della vita e della
morte. E la domanda si impone con forza: perché?
mentre il pensiero va alle cose belle vissute assieme, alla fragilità della nostra esistenza. Esistenze
brevi, le loro, ma già dense di impegno, serietà,
voglia di fare e di vivere da giovani seri e innamorati della vita: lo avevano imparato nelle loro famiglie dalla parole e dall'esempio dei genitori, innan-
“
Gli uomini e le donne
delle due comunità
locridee, con la loro
speranza che la morte non
sia l’ultima parola, hanno
impedito che il dolore
diventi disperazione, che lo
smarrimento diventi
indifferenza e che
il cuore ferito si corazzi
di disumanità
zitutto, ma anche dall'esperienza di vita dei nonni
e di altri familiari. Anche per questo lo sconcerto
è stato grande e bene ha fatto la Chiesa a organizzare la veglia di preghiera. Un momento importante per non lasciare che il dolore diventi disperazione, che lo smarrimento diventi fredda indifferenza, che il cuore ferito si corazzi di disumanità.
La risposta non è mancata: giovani, uomini e
donne uniti nel dolore, ma anche dalla speranza
che la morte non è l'ultima parola: la preghiera,
quindi, per riannodare un filo, un rapporto, ritrovare le persone perse e il senso stesso del vivere in
una dimensione superiore e misteriosa, ma vera:
forse in tanti si erano allontanati dalla pratica religiosa e forse non pregavano da tanto, ma a seguito di questa esperienza hanno deciso di aprirsi,
magari c'è chi si è confessato per meglio fare la
comunione in occasione dei funerali e ritrovare,
nella Messa che unisce il tempo all'eternità, la presenza delle giovani vite spezzate e il senso stesso
della vita.
E' questa la via, è questa esperienza esistenziale,
che non rende inutile quanto avvenuto, permettendo che le ferite, come ci ha insegnato Mons.
Bregantini, si trasformino in feritoie: la luce è già
lì pronta a entrare!
Giuseppe Giarmoleo
ERRATA CORRIGE
Una delle macchine coinvolte nel tragico incidente verificatosi domenica 16 novembre non era una Mini Cooper S,
come abbiamo erroneamente riportato nel numero di Riviera di venerdì 21 novembre, ma una Mini Cooper 1.600
che presenta sia prestazioni che un numero di cavalli inferiori alla Mini Cooper S. Ce ne scusiamo con Nicodemo
Angì, autore della scheda tecnica, per avergli fornito un'indicazione sbagliata.
IL RICORDO
Non possimo
lasciali andare
- Non possiamo lasciarli andare
Li abbiamo tenuti in braccio appena nati
- non possiamo lasciarli andare
Li abbiamo visti crescere
- non possiamo lasciarli andare
Li abbiamo seguiti nei primi percorsi di vita, li abbiamo
rimproverati, spronati, applauditi al compimento degli
studi, ammirati per la dedizione al lavoro
-non possiamo lasciarli andare
Abbiamo riso con loro, mangiato con loro, talvolta
sofferto con loro
- non possiamo lasciarli andare
Fanno parte della nostra vita e del nostro cuore
- non possiamo lasciarli andare
Abbiamo ancora tante cose da fare per loro, dobbiamo
seguirli nelle tappe naturali della vita, il matrimonio, i
figli...........
-No, No, non possiamo
lasciarli andare.
Aiutaci, Signore, a trovare una
ragione. Forse avevi bisogno
di angeli nuovi, moderni,
operativi, allegri, pieni di
entusiasmo e li hai voluti con
te in Paradiso. -Li hai scelti.
Se è così, è meno amaro il
calice.
Allora, Signore, tienili vicino a
te. Rendili partecipi della tua
gioia e della tua luce. Ti
rallegreranno i nostri ragazzi.
A noi dai la forza di andare
avanti, infondi nei nostri cuori
la certezza di ritrovarli in cielo.
Sarà meno amaro il calice.
Allora chiniamo il capo, lasciamoli andare e diciamo
insieme "fiat voluntas tua, domine".
La cugina Franca
GERENZA
Registrata al Tribunale
di Locri (RC) N° 1/14
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione
di preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da
intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla
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rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali,
sono da ritenersi direttamente responsabili.
Direttore responsabile:
ANTONIO TASSONE
Editorialista:
ILARIO AMMENDOLIA
COLLABORATORI:
Ercole Macrì, Eleonora Aragona,
Franco Parrello, , Lidia Zitara,
Patrizia Pellegrini, Domenico Spanò, Sara
Leone, Sara Jacopetta, Francesca Barranca..
PRIMO PIANO
La carcassa del
cane sulla 106
www.rivieraweb.it
A
JACOPO GIUCA
seguito di una denuncia
dove si evidenziano presunte irregolarità nella
procedura di selezione
di due candidati per
ricoprire il ruolo di agenti di polizia
municipale a Marina di Gioiosa,
abbiamo voluto approfondire l'argomento, constatando che il concorso,
in atto in questi giorni, sarebbe stato
oggetto di alcune modifiche regolamentari in fase di svolgimento che,
secondo i denuncianti, potrebbero
essere state introdotte per favorire
alcuni dei numerosi candidati presentatisi per partecipare.
Se la commissione d'esame aveva fissato il punteggio di 21/30 come minimo per il superamento della prova
preselettiva, che ha avuto luogo il 6
ottobre scorso, avrà sicuramente
fatto specie a moltissimi candidati
vedere ammessi colleghi che avevano conseguito un punteggio di gran
Vincent Bruzzese,
*biologo e dottore in veterinaria
Innanzitutto mi presento. Mi chiamo Mazza
Oreste, vivo a Gioiosa Jonica, in Via Maratà n.44.
Sono titolare di una piccola impresa individuale
con tre dipendenti e risulto iscritto alla CCIAA e al
Registro delle Imprese di Reggio Calabria sin dal
14 maggio 1974. Sì, sì, avete letto bene: 38 anni di
sana attività in un'azienda specializzata nella distribuzione di prodotti agricoli, concime e mangime,
fitofarmaci, e quant'altro necessario all'agricoltura
di base con un'esposizione di 1000 metri di magazzino. L'azienda è, inoltre, specializzata nella fornitura di un elevato servizio di consulenza, attraverso un aggiornamento costante e continuo del proprio personale su tutte le innovazioni tecnologiche.
Or bene, chi legge in modo critico capisce che questa è un'attività che risente dell'andamento delle
stagioni, con alti e bassi nella commercializzazione
di prodotti specifici; capirà anche che è una vera
“impresa” tenersi aggiornati e avere un magazzino
che sia in condizione di far fronte a tutte le esigenze e richieste degli agricoltori. Ne discende che il
ricorso al credito bancario è - da sempre - una componente imprescindibile del bilancio di esercizio
della mia azienda. All'apparire dei primi sintomi
della crisi che sta strangolando l'Italia (e il meridione in particolare) precisamente nel mese di
novembre del 2011, su suggerimento e d'accordo
con specialisti del settore, ho pensato che fosse
giunta l'ora di procedere a una ristrutturazione dei
debiti aziendali, e in particolare ai debiti di finanziamento provenienti dalla principale banca di riferimento: Unicredit spa.
Dicevamo era il lontano 2011. Mi sono preoccupato per tempo chiedendo un colloquio con l'allora
dirigente della filiale di riferimento; quando questi
ha pensato di potermi finalmente ricevere, ho
esposto le mie considerazioni chiedendo una
ristrutturazione del mio credito per una normale
attività, così da avere una minore incidenza di interessi passivi da pagare sui debiti a breve e ridurre
l'esposizione debitoria della mia azienda in un
tempo medio-lungo. Il tutto, ovviamente, senza
ledere in alcun modo le garanzie offerte all'importante istituto di credito. La mia proposta è stata
positivamente valutata - almeno in apparenza -con
tanto di stretta di mano e un bel “ci sentiremo presto e le faremo sapere”.
Intanto il tempo scorre e gli interessi continuano
per la loro strada. Da allora, nonostante i solleciti
avanzati, nessun effettivo riscontro. Sul finire del
decorso anno ricevo una visita inaspettata di un
consulente-gestore dell'istituto di Credito in questione: di nuovo belle parole e strette di mano con
l'impegno personale di affrontare e addivenire a
una soluzione procedendonell'immediato con la
riduzione dell'esorbitante tasso d'interesse: dal
13,60 % con capitalizzazione trimestrale al 12,00
%. Cosa che è avvenuta ma solo e soltanto per un
trimestre… un contentino per il periodo dall'
01.01.2014 al 31.03.2014, una vera presa in giro!
Un tasso trimestrale di quest'entità rasenta la
soglia di usura stabilita periodicamente dalla
Banca d'Italia (riscontrabile dai siti ufficiali). E a
questo punto una richiesta di risarcimento per anatocismo è stata d'obbligo! Così le banche italiane e
gli operatori bancari del meridione trattano gli
imprenditori onesti.
Oreste Mazza
STAMPA: Master Printing S.r.l. Modugno (BA)
EDITORE - No così srl - via D.Correale, 5 - 89048
Siderno
DOMENICA 26 OTTOBRE 14
Concorsi viziati a Marina di Gioiosa?
A distanza di 100 giorni dalla mia segnalazione, la
povera carcassa del cane di cui “Riviera” ha pubblicato recentemente una fotografia, è ancora lì: ai
bordi della galleria “Calipea I” della strada 106
bis, direzione nord. A chi tocca, secondo la legge,
rimuovere la carcassa? Alla Polizia Stradale? Agli
operai che effettuano la manutenzione? Certo è
che il Servizio Veterinario dell'Asp di Locri
dovrebbe perlomeno controllare se il cane era
dotato di microchip, per risalire ad un eventuale
proprietario. Purtroppo la realtà che viviamo quotidianamente è che la maggior parte dei veterinari ha una doppia vita: di giorno lavorano al
Servizio Veterinario, per lo Stato, insomma; e di
pomeriggio in ambulatori privati. Se un cane o un
gatto sta male durante la mattina, i veterinari sono
introvabili, tranne i pochi ambulatori che effettuano servizio esclusivamente privato (nell'areale
dell'Asp di Locri sono solo tre o quattro). Una
persona non può occupare due spazi nello stesso
tempo, ma pare che i veterinari possano avere due
stipendi: uno dallo Stato, e uno che viene dalle
visite private.
Poveri cani, poveri noi!
Il sud dell’Italia non
potrà mai decollare
Per richieste di pubblicità rivolgersi a:
PI GRECO Comunication srl Via Gramsci, 72/A info 0964383251
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riportati sono registrati dai legittimi proprietari.
Presunte irregolarità nel concorso della polizia
municipale: in attesa di prove certe auspichiamo
un'indagine da parte degli organi competenti
A Siderno e Platì
bandiere abbassate
lunga inferiore. La giustificazione
degli organi adibiti alla valutazione,
stando a ciò che ci è stato riferito,
sarebbe stata comunicata in un verbale che rettifica il criterio di superamento della prima prova, sostenendo che, per un errore del sistema
informatico, la selezione era stata
allargata ai venti candidati che avevano conseguito il punteggio più elevato. Eppure, qualche smaliziato ha
approfondito la questione, facendo
sui nomi delle persone ammesse una
breve indagine che ha portato a
risultati forse non troppo sorprendenti. Sembrerebbe infatti che la
commissione, in fase di elaborazione
dei dati, avrebbe violato il criterio di
anonimato concedendosi l'accesso ai
nominativi dei candidati e, resasi
conto che le persone per le quali
avevano interesse non avevano superato la prova, avrebbe allargato la
selezione a un numero sufficiente di
candidati.
Mentre la questione è già stata sottoposta anche agli organi giudiziari, ci
è stato chiesto di scrivere queste
righe per dare risonanza alla presunta macchinazione, sulla quale preghiamo di fare luce in tempi brevi
anche al sindaco Vestito, perché il 4
dicembre, data della seconda prova,
si sta avvicinando molto rapidamente.
L’ANGOLO DI PARRELLO
andiere non abbrunate
ma abbassate, perché il
dramma vissuto dalle
famiglie e da due intere comunità è immenso. Domani “il
sole sorgerà ancora”, ma per
genitori, parenti, amici, esso
sarà pallido, perdendo il calore
di un tempo. La primavera
B
sarà sempre meno primavera,
l'autunno sempre più cupo,
l'inverno sempre più freddo.
Ma bisogna vivere nel loro
ricordo e fare quelle cose che a
Loro piacevano tanto. Glielo
dobbiamo: per Amore e per
Rispetto.
Franco Parrello
La Mediterranea omaggia LauraThermes
con“110 su 110 Archidettati Capitelli”
Uno dei problemi più interessanti della storia dell'arte
e, in special modo, dell'architettura, è filtrare la
maestosità dell'antichità attraverso la lente, severa, della
modernità. Questa è una vera e propria sfida che nel
mondo dell'architettura in particolar modo fa sì strada
sempre più, offrendo soluzioni artistiche che spaziano
dal concettualismo più minimale ad una tenera nostalgia del classico, passando per l'innovazione della
geometria verticale, la regina delle forme del XXI secolo.
Questa sfida è stata raccolta nel mondo dell'architettura
e testimonianza di ciò è la splendida mostra, attualmente installata presso la sede dell'Università
Mediterranea di Reggio Calabria, nel polo delle facoltà
di Ingegneria ed Architettura, dedicata alla grande
Laura Thermes, architetto di comprovata fama internazionale che, recentemente, ha lasciato la carriera
accademica dopo un lungo percorso fatto di successi e
riconoscimenti: “110 su 110 Archidettati Capitelli a
Laura Thermes”.
Il frutto di questa sinergia tra classico e moderno è la
rivisitazione di uno dei componenti architettonici più
importanti della storia dell'arte nel bacino del
Mediterraneo ma non solo, il capitello. Le opere, che
nella fattispecie sono tavole rappresentanti diverse
“versioni” di capitello, a firma di alcuni dei più importanti protagonisti dell'Architettura italiana - Franco
Purini e Richard England su tutti - costituiscono un corpus unitario che va a
costruire
un
"Grande Fregio" su
cui si collocano le
medesime interpretazioni rivisti alla
luce del contemporaneo. 110 su 11,
che è la cifra per
eccellenza che si dà
agli studenti brillanti, in tal caso viene
attribuita alla carriera di una docente e
a uno dei protagonisti della scena architettonica italiana, meridionalista convinta, che ha fatto di una terra
d'adozione come la Calabria, anche la sua terra.
Antonio Cormaci
ANNUNCIO: RICERCA PERSONALE
Locale ben avviato nel campo della ristorazione cerca una
figura professionale da inserire in organico. Se interessati
e con esperienza nel settore culinario rivolgersi al
numero 329.3786863.
…E bravi i
vicini lucani!
Sì, bravi davvero! Per essere stati
nominati capitale europea della cultura. È un evento che, non lo
nascondo, anche se da calabrese, mi
fa immensamente piacere. Perché
ho avuto modo di apprezzare da
vicino, in qualche situazione passeggera, l'entusiasmo e la passione che i
materani hanno sempre profuso
nelle cose per cui alla fine hanno
raggiunto questo grandioso traguardo. Mi piace pensare, però, che a
questo obiettivo hanno partecipato,
anche se minimamente, pezzettini di
Calabria. Intellettuali, impresari e
artigiani calabresi che, in qualche
modo, in quel pezzo di mondo,
hanno lasciato tracce culturali di sé
che si sono intessute e anche integrate. È vero, come dice il prof. Teti
che Matera può essere la via di
riscatto per tutto il sud, a condizione
però che la si smetta di stare in attesa di una risoluzione dei nostri problemi dall'alto. Certo, Basilicata e
Calabria sono due facce della stessa
medaglia: l'una capitale della cultura, l'altra capitale della 'ndrangheta.
L'una che corre spedita e unita per
la valorizzazione delle proprie risorse e la ricerca del proprio bene
comune, l'altra che corre follemente
verso il baratro guidata da una classe
politica miope connivente col malaffare che non si vergogna di essere
fallita, ma che anzi si ricandida per
completare lo svilimento e la demolizione della nostra amata terra. Ai
calabresi onesti che faticano quotidianamente per il proprio riscatto,
dunque, rimane allora l'esempio dei
nostri vicini di casa, quello che un
altro sud è possibile, sperando che
un giorno anche in Calabria si possa
avverare un grande sogno, qualunque sia, per cui vale la pena di gridare al mondo intero “ci siamo pure
noi”.
Pasquale Aiello
PRIMO PIANO
Violenza sulle donne: dato
statistico ma anche segnale
che il“sesso debole”che
alza la testa è scomodo per
tanti vigliacchi. Nella
settimana in cui si è celebrata
la giornata contro la violenza
sulle donne proponiamo
non solo due riflessioni
sull'argomento ma,
soprattutto, le storie di due
donne locridee che, con la
loro determinazione,
stanno facendo tantissimo
per il nostro territorio.
Violenza
sulle
SARA JACOPETTA
donne
C'è una mamma che un giorno scopre di essere in attesa. Cresce la pancia e il sogno di avere
una creatura tra le braccia. Questo semino è una bambina, una bambina che sarà come una
piccola principessa, a cui verranno comprate bambole, set da cucina in plastica e delle scarpette col fiocchetto. Forse rosse. Questa bambina si allungherà, di statura e di orizzonti.
Desidererà il rossetto sulle labbra e un ragazzetto che si innamori di lei. Desidererà qualcuno che la guardi come una dea, prendendo esempio dal telefilm pomeridiano che la fa sognare e che le dà la conferma che l'amore esiste. E lo incontrerà. Forse sarà un amore passionale, aggettivo dato in prestito anche a quel tipo particolare di delitto. Già, perché in questi casi
non si uccide per difesa, per resoconti di mafia o che. Si uccide per amore. Uomini che amano
troppo. O donne che amano troppo, come l'ha
scritto e raccontato nel suo libro Robin
Norwood. È pane quotidiano ormai, servito al
Tg come un pasto caldo che siamo abituati a
mangiare. Uccisa un'altra donna, accoltellata,
strangolata, bruciata, gettata in un fiume. È il teatro dell'orrore. Le più macabre strategie vengono rivolte al proprio oggetto d'amore, da un tizio che di noi sapeva tutto: posizione di nei,
cicatrici, punti deboli. Quello che spaventa di più è che questo fenomeno sta diventando così
comune al punto che si è dovuto inventare un termine (che prima non esisteva) per definirlo: femminicidio. Parola che un elaboratore di scrittura come Microsoft Word riconosce
ancora come errore, con una stringhetta rossa sotto. Mi piacerebbe pensare che questa linea
rossa non scompaia mai.
Ogni tre giorni viene uccisa una donna. Nello stesso identico frangente di tempo che una
donna impiega tra un lavaggio e l'altro dei capelli, una sua simile viene uccisa.
Ma la storia parte da molto lontano.
25 novembre 1960, Repubblica Dominicana. Le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa
Mirabal, note per la lotta alla dittatura di Trujillo, vennero messe a tacere, per sempre. Prese
a bastonate in una piantagione di canna da zucchero, vennero caricate sulla macchina in cui
stavano viaggiando e gettate con essa giù per un dirupo, per simulare un incidente. Il simbolo delle scarpe rosse è stato lanciato dall'artista Elina Chauved in Messico, luogo in cui è nato
il termine femminicidio, proprio laddove migliaia di donne vengono rapite, stuprate e uccise
con totale impunità per gli assassini. Il 25 novembre centinaia sono state le manifestazioni in
tutta Italia e oltre. Anche la Locride si è unita in un flashmob che ha visto protagonisti le
diverse scuole di danza presenti sul territorio e chiunque altro abbia voluto partecipare all'iniziativa. Ballerine, bambini, mamme si sono piazzati all'incrocio di Marina di Gioiosa Jonica,
SS 106, bloccando il traffico sulle note di Break
the chain. La coreografia ha preso forma sotto il
suono dei clacson impazienti e seccati, ignari di
cosa stesse succedendo. Dopo questo momento
di dinamico impatto, le riflessioni sono proseguite all'interno della Sala comunale, adornata dagli scatti di Cinzia Lombardo. Petali e scarpe
rosse sotto le stampe fotografiche hanno fatto da cornice alle riflessioni della Dott.ssa D.
Diano, psicologa e psicoterapeuta, che ha approfondito in che modo si sviluppa una relazione a rischio di femminicidio. Le società tipicamente patriarcali, le ripetizioni dei transfert
materni e l'ergersi di una personalità narcisistica sono solo alcuni dei tasselli di un quadro
molto più complesso.
“La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre”, così scriveva
Shakespeare in Otello, che uccide l'amata Desdemona travolto da gelosia.
Che di tragedie del genere si possa leggere solo sui grandi classici, e non più sui giornali.
L'amore è un'altra cosa
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DOMENICA 30 NOVEMBRE 17
Maria Bizzantini, una madrina
morale per il Banco Alimentare
MariaBizzantiniècapodellaProtezioneCivilediSiderno
e Presidente dell'associazione ArciPesca Fisa, impegnata
nella disposizione di un servizio ittico e ambientale che
si accompagna a interventi di beneficienza.
L
a signora entra in redazione con fare deciso,
determinata a spiegare che cosa sta costruendo,
assieme ai suoi collaboratori, per Siderno e la
provincia tutta. «Con l'aiuto dell'ArciPesca provinciale, - esordisce - che collabora con la
Protezione Civile delegandone l'operato, abbiamo avviato
nel 2013 un Banco Alimentare che aiuti le famiglie bisognose. Oggi serviamo quasi settecento persone e, grazie a una
convenzione che l'Italia ha siglato con l'UE, possiamo distribuire i beni di prima necessità quattro volte al mese. Vista la
portata crescente di persone che possono usufruire del servizio, presto i rifornimenti giungeranno con gli autoarticolati
da Cosenza. «Il servizio si rivolge a famiglie che non superino gli 8.000 euro di reddito annuo. Possono entrare in contatto col Banco dopo aver depositato il modello ISEE, la
carta di identità e il codice fiscale del capofamiglia, vagliati
dalla ONLUS della Calabria. Il 20% del prodotto viene poi
distribuito a persone non registrate o provenienti da fuori
città. Si tratta di un aiuto che offriamo per smaltire prodotto
in eccesso anche a case di riposo e ospedali. A tale proposito voglio smentire le voci infamanti che sostengono la distribuzione dei prodotti sulla base di criteri arbitrari da parte di
coloro che organizzano il Banco Alimentare. Se si presenta
una persona al volante di un'auto da 50.000 euro, ma regolarmente iscritta nelle liste perché ha dichiarato di rientrare
nel reddito per il quale avrebbe il diritto di ricevere l'ausilio,
non possiamo condurre una verifica fiscale e ci troviamo
dinanzi a un fatto singolare che viene contraddetto da una
IN REDAZIONE
ne
documentazione oggettiva. Qualora venissero fatte
affermazioni diverse da quelle da me dichiarate in questa sede, chi le pronuncerà sarà oggetto di querela, perché tutto ciò che dico e che il Banco fa viene registrato
e documentato attraverso ricevute fiscali rilasciate a
chi usufruisce del servizio.
«La presenza del Banco Alimentare a Siderno, infine, è a discrezione della dottoressa Alessia
Leonetti, sua titolare. In caso dovesse cambiare
sede lo farà anche il Banco. Il fatto che oggi si
trovi in questa città a seguito di numerosi sforzi, ritengo costituisca per il comune un valore
aggiunto che sarebbe utile mantenere. Per
questo abbiamo chiesto la collaborazione
del Comune, che garantirebbe di proseguire con un'iniziativa sopravvissuta
solo grazie al contributo dei suoi
volontari. Nonostante il Comune ci
abbia chiesto tempo per valutare la
richiesta, siamo fiduciosi a seguito
delle parole di sostegno del
Commissario, dimostratosi disponibile».
Aggiungere altro sarebbe inutile. Limitiamoci
a unirci alla speranza che i commissari comprendano il valore delle iniziative qui esposte e dimostrino anch'essi interesse a farle restare su suolo
cittadino.
Katia Aiello e le arance
del Parco Argheologico
Architetto di professione, la signora Aiello
ci racconta la sua passione per la storia e la
cultura e come questa si sia trasformata in
iniziative che valorizzano il nostro territorio.
L
a signora Aiello entra in redazione
con il passo sicuro di chi si sente
forte di ciò che ha realizzato nella
propria vita. È un architetto di professione, interior designer per passione e, nel tempo libero, può vantare di promuovere attività culturali di vario tipo grazie
alla collaborazione con amministrazioni e
associazioni locali interessate alla salvaguardia
del territorio di appartenenza.
«La mia passione per la tutela dei beni culturali nasce venti anni fa, quando ho promosso
con una manifestazione i “Tesori di Nazca”, in
Perù, che conoscevo bene grazie all'amicizia
con una persona coinvolta negli scavi» - ci racconta Katia.
«Il mio matrimonio e il conseguente trasloco a
Marina di Gioiosa, - prosegue - mi ha obbligato a frenare un po' i miei progetti ma, nel biennio 2007-2009, divenuta presidente Fidapa a
Roccella Jonica, ho potuto riprendere con la
mia attività di promozione culturale senza più
riuscire a smettere. Nel 2009 ho avuto modo di
entrare nel Sidus Club, un'associazione che
nasce trentuno anni fa a Siderno, composta
totalmente da donne determinate a promuovere le discipline e beni culturali con ogni
mezzo a propria disposizione, vera e propria
“creatura” di Albarosa Dolfin, oggi sua presidente. Senza essere legate ad alcun tipo di
ideale politico o femminista, ci dividiamo
equamente i compiti base delle diverse competenze messe a disposizione dell'associazione. Il
nostro obiettivo era e resta quello di far nascere una vera e propria sensibilità per la cultura
e possiamo affermare con orgoglio di aver raggiunto tutti i nostri obiettivi e di avere anche
importanti progetti per il futuro, dei quali,
però, è ancora prematuro parlare. Una delle
nostre belle iniziative, ad esempio, è quella dei
“Borghi in fiore” che, da molti anni, prevede
un vero e proprio tour dei paesi più belli della
Locride da parte di un capannello di nostri collaboratori, col fine di valutare quale sia quello
che si impone sugli altri per tutela del patrimonio e accoglienza. Il Sidus, inoltre, ha raccolto
molti pezzi che testimonino la nostra storia in
questi campi, oggi riuniti al museo dell'associazione a Siderno Superiore.
«Un progetto che invece curo personalmente
in ogni suo aspetto è “SOS Archestoria
Locride”. Anch'esso nasce nel 2009, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica
della Calabria, e punta alla sensibilizzazione
dei giovanissimi alla storia del nostro territorio. I bambini hanno reagito molto bene a que-
sta iniziativa, che ha permesso loro di ripercorrere il passato attraverso l'esposizione di reperti
archeologici che li hanno spinti a trasmettere un
grande entusiasmo persino ai genitori. Nello
stesso ambito si iscrive il progetto “Le arance
del Parco Archeologico di Locri Epizefiri” che,
nata l'anno scorso, prevede la vendita a scopo
benefico di arance novellino. Questo frutto cresce proprio sulle piante del parco, cosa che
unisce la valorizzazione di un prodotto
della terra alla meravigliosa storia
che rende la Calabria un museo a
cielo aperto. L'iniziativa è stata un
successo e il ricavato, modesto, ci
ha comunque permesso di
restaurare e rivalutare il “Piccolo
Marte”, bronzetto ritrovato in
località Petrara dalla professoressa
Lucia
Lepore
dell'Università di Firenze,
che ha voluto presenziare
al ricollocamento della
statuetta, oggi visitabile
presso Casino Macrì.
Visto il successo, ripetere l'esperienza era d'obbligo. Come l'anno
scorso abbiamo coinvolto le scuole e raccolto la partecipazione di
ben sette associazioni.
Non so cosa faremo
quest'anno con il ricavato, ma posso confermare che contribuiremo
nuovamente al recupero
di un reperto archeologico e che lo stesso verrà
fatto, visto il successo dell'iniziativa, in tutti gli anni
a venire».
Aggiungere altro alle
parole della signora
Aiello sarebbe assolutamente inutile. L'unica cosa che
possiamo fare è augurarle (e
augurarci) davvero che il progetto abbia lunga vita e che, almeno
una volta l'anno, potremo ricordare
la nostra storia anche solo mangiando un'arancia
RIVIERA
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DOMENICA 30 NOVEMBRE
18
“Te lo do io il libro”: la nuova
iniziativa dell’associazione
Amici del libro e del bibblioteca
Pellegrino: “Ci ritroveremo in piazza a Siderno ogni
primo del mese. Basta un libro e un numero di telefono
così da potersi ritrovare per un nuovo scambio”
S
iderno ha vissuto per troppo
tempo un vuoto di socialità: un
esercito di presenze-assenze si
aggirava senza alcun vincolo di
comunità e appartenenza, come
una somma d'individualità atomizzate e di
anonimati senza storie e senza storia.
Senza cultura. Un'esistenza tenuta troppo
a lungo lontana da quel mondo fantastico
che è la cultura è un'esistenza che rischia di
impoverirsi piano piano, fino a svuotarsi
completamente.
Il cuore pulsante della cultura di un territorio è la biblioteca e quella di Siderno è
stata, in maniera irriverente e sfrontata,
trasferita nei locali della scuola elementare
“Carlo Lorenzini” di Siderno Superiore.
Qui i libri languono tra l'umidità e la polvere. Qui il silenzio mistico della biblioteca si
fa triste. «È per questo che l'Associazione
“Amici del Libro e della Biblioteca” (ALB)
si batte affinché la biblioteca torni a essere
un salotto vivace e pieno di spunti - dichiara il presidente Cosimo Pellegrino Occorre costruire un'identità. Creare un
pubblico cosciente. Offrire qualità e spessore a un territorio segnato da decenni di
isolamento e di difficoltà sociali. Abbiamo
intenzione di far carico la nuova Giunta
regionale della situazione che si è venuta a
creare con la biblioteca di Siderno.
Chiederemo che vengano messi a disposi-
zione quegli spazi che non sono utilizzati o
addirittura che risultano sottoutilizzati». I
membri dell'ALB hanno stimato che a
Siderno il 40% degli immobili di proprietà
dell'amministrazione pubblica è non utilizzato, in particolare gli spazi destinati originariamente a plessi scolastici e allo stato
attuale chiusi e abbandonati in seguito alle
procedure di accorpamento. «L'istituto
tecnico per geometri “Marconi” ha il 50%
delle aule non utilizzate. Interi spazi vuoti e
noi non riusciamo a trovarne uno per allo-
tamento sarà posticipato al 7 cosicché i
nostri ragazzi che studiano fuori possano
rientrare e magari suggerirci delle letture
anche loro».
Un'iniziativa straordinaria nella sua semplicità: basta un libro e un numero di
telefono per potersi ritrovare per un nuovo
scambio. «Se la nostra iniziativa verrà
apprezzata dalle comunità vicine, la esporteremo con immenso piacere, così da creare un circuito di socializzazione che interessi tutta la zona». Il sogno di Pellegrino è
IlsognodelpresidentePellegrinoèquellodirealizzare
unaCasadellaCulturaper offrirequalitàespessore
aunterritoriosegnatodadecennidiisolamento
care la nostra biblioteca» - continua
Pellegrino determinato a chiedere alla
nuova Giunta regionale che venga anche
prestata maggiore attenzione a tutte le iniziative che hanno a cuore la cultura.
Dopo la manifestazione estiva “Sette libri
per sette sere” che ha registrato numerosi
consensi, l'associazione ha in programma
una nuova iniziativa: “Te lo do io il libro”.
«Un appuntamento a cadenza mensile: ci
ritroveremo in piazza a Siderno ogni primo
del mese. Per il mese di dicembre l'appun-
quello di realizzare una Casa della Cultura
che ospiti, oltre la biblioteca - dove poter
sentire ancora l'allegro cicaleggio delle
pagine sfogliate e i sussurri dei lettori che si
scambiano opinioni - una scuola di recitazione, una di musica, e uno spazio in cui
scambiare una tesi, ascoltare un dibattito.
Un luogo, dunque, in cui la cultura sia veicolo di trasformazione e di accompagnamento alla crescita sociale. Per non diventare grigi, cera sciolta, informi.
Maria Giovanna Cogliandro
Pillole Naturopatiche
A cura di:
Patrizia Pellegrini
Naturopata Bioterapia Nutrizionale®
Presidente Associazione Culturale Tone
Il sale rosa dell’Himalaya: il re dei sali
Il sale fossile dell’Himalaya, come l’oceano primigenio da cui si è originato,
offre quanto necessario e prezioso
alla vita
Prendere in mano un cristallo del sale
rosa dell’Himalaya è un po’ tenere fra
le dita un pezzo di storia della Terra:
un minerale vecchio 250 milioni di
anni, un tempo che è praticamente
impossibile immaginare. Che ha visto
il tempo in cui sulla terra c’era
Pangea, un unico grande continente e
lui, il mare primordiale, che conteneva in se tutta la promessa della vita.
Dopo è andata come più o meno sappiamo: separazioni di continenti,
oceani, mari, vulcani e grandiose
catene montuose. Ne Giurassico, in
una zona che si trova nell’odierno
Punjab pakistano, il sole ed il vento
fecero evaporare quelle acque marine
lasciando dei sedimenti salini che poi
subirono pressioni straordinarie con
l’innalzamento
della
catena
himalayana. Sono questi fenomeni
che hanno dato vita al sale fossile
ritenuto il re dei sali, un “unicum” in
natura cui vengono riconosciute da
centinaia di anni, nella medicina indiana e tibetana, proprietà terapeutiche. Un sale che, come l’oceano
primigenio da cui si è originato, è
puro e incontaminato e conserva rac-
chiusi in una solida struttura cristallina quanto necessario e prezioso alla
vita, 84 elementi fra minerali ed oligoelementi.
Sale e miniere
E’ sale marino divenuto roccia, halite
per la geologia, i cui elementi principali sono calcio, magnesio, potassio,
rame e il ferro, che regala le sfumature rosa ai cristalli. Khewra, Mayo o
Kelabagh : le miniere dei contrafforti
della catena himalayana da cui si
estrae, molte conosciute da centinaia
di anni, hanno nomi per noi esotici.
Luoghi dove i grandi cristalli vengono
estratti praticamente a mano per non
contaminarne la purezza, selezionati,
lavati ed asciugati al sole, macinati.
L’ayurveda conta numerosi tipi di sale
ma Saindhava lavana, questo il nome
sanscrito del sale fossile, è per la
naturopatia indiana quello con le
migliori caratteristiche biochimiche e
bioenergetiche, il riflesso della
interezza, ricchezza e purezza della
sua origine. Possiede la forza e l’energia accumulate per milioni di anni di
irraggiamento solare, la ricchezza di
elementi del mare primigenio, l’ordine impartito dalla pressione che ha
fatto sorgere dalla crosta terrestre le
vette più alte della Terra.
Seguiteci e ne scopriremo usi e virtù!
Salviamo Kaulonia
dalla furia del mare
È l’appello che la gente e il buon senso rivolgono alle autorità
competenti che continuano a latitare nonostante la disponibilità
di fondi destinati al sito.
Per dare speranza alla cittadina di Monasterace pubblichiamo la
poesia “Sud” di Giuseppe Gangemi
SUD
Ora che resta solo qualche rudere
della tua passata grandezza,
volgi lo sguardo a oriente
e aggiungi ogni giorno una pietra.
Con fatica, piano piano, risorgeranno
le cattedrali e scorreranno impetuosi i fiumi.
Divideremo il pane caldo e profumato
e riempiremo i calici
per salutare il nuovo giorno.
Torneremo sulle colline
per coltivare la vite e l'ulivo,
intrecceremo ghirlande di fiori
e spargeremo sui nostri corpi odorosi unguenti.
La sera, briganti vittoriosi,
parleremo intorno al fuoco
delle nostre conquiste
innalzando al cielo una preghiera.
Giuseppe Gangemi
IlManhattan
un locale giovane,
ideale per tutti!
D
Dopo una lunga gita in barca o un'intensa giornata di sole, ma anche nelle fredde giornate invernali,
rigenerati al Ristorante-pizzeria Manhattan. La nostra specialità è essere unici 12 mesi l'anno!
Cosa aspetti? Tuffati nel piacere della buona cucina e godrai gratis dell'azzurro frizzante del mare!
irettamente sul lungomare Delle Palme di Siderno, in una
cornice mozzafiato da cui è possibile ammirare le acque cristalline dello Jonio, sorge il Ristorante-Pizzeria Manhattan.
Ad accoglierti e coccolarti il calore di un ambiente raffinato
e rilassante, inondato di luce naturale. L'ambiente perfetto
per una colazione in riva al mare, un pranzo sano e leggero o un aperitivo
al tramonto. Il locale, su due piani e dotato di un'ampia terrazza, è specializzato in pizzeria e cucina locale. Qui potrete degustare deliziosi e succulenti primi piatti o pizze golose e prelibate cotte al forno a legna, ricche di
ingredienti tipici calabresi, come la 'nduja, che potete ordinare anche a
pranzo. La scelta sapiente delle ricette della tradizione gastronomica
Calabrese e Mediterranea, la passione per una cucina di qualità in grado di
soddisfare anche i palati più esigenti, la vocazione a una selezione degli
ingredienti più genuini, sono gli elementi distintivi della nostra “filosofia del
cibo”. Nel nostro locale è possibile organizzare cene di gruppo e aziendali,
con eventuali menù personalizzati, e ogni genere di feste ed eventi, tutti
allietati da coinvolgenti sottofondi musicali.
Ultimissima novità è il New Aperimanhattan con cui sarete sorpresi dalle
11.30 alle 13.30 e dalle 18.30 alle 20.30 con tantissime cose sfiziose da stuzzicare.
Il Manhattan è un locale giovane, gestito da giovani ma ideale per tutti!
Dopo una lunga gita in barca o un'intensa giornata di sole, ma anche nelle
fredde giornate invernali, rigenerati al Ristorante-pizzeria Manhattan. La
nostra specialità è essere unici 12 mesi l'anno!
Cosa aspetti? Tuffati nel piacere della buona cucina e godrai gratis dell'azzurro frizzante del mare!
SAN LUCA
No alla pena di morte
La dottoressa Rosaria Giuffrè, commissario di San Luca già nota alle cronache per i suoi sforzi volti alla rivalutazione e al recupero del proprio paese,
ha indetto un'importante manifestazione che si è tenuta domenica 30
novembre. In occasione della giornata mondiale contro la pena di morte,
infatti, tutti i cittadini di San Luca e della Locride sono stati invitati a partecipare, dalle ore 10.30, all'incontro tenutosi presso il centro aggregazionale
“Padre Stefano de Fiores”, dove la tematica è stata trattata in modo anticon-
venzionale.
«Il nostro obiettivo - ha spiegato la dottoressa Giuffrè - non è soltanto manifestare contro l'applicazione di una legge severa e non adeguata ai tempi che
stiamo vivendo, ma condurre piuttosto una vera e propria riflessione relativa a come la pena di morte sia diventata uno strumento intimidatorio, come
i recenti atti criminali perpetrati dall'ISIS dimostrano.»
All'incontro hanno partecipato l'ingegnere Domenico Richichi, appartenen-
te alla comunità Sant'Egidio di Reggio Calabria, don Pino Strangio, che ha
fatto le veci del vescovo, impossibilitato a partecipare, l'ex consigliere provinciale Alessandra Polimeno e la giornalista Samantha Viva, inviata catanese
dall'Afghanistan. I temi trattati hanno sottolineato tutti la santità della vita e
riportato le riflessioni e le esperienze personali di ogni relatore.
La dottoressa Giuffrè, organizzatrice e moderatrice dell'incontro, ha potuto
constatare con grande soddisfazione il successo dell'evento. (J.G.)
CULTURA
MARTEDÌ 2 DICEMBRE A SAN LUCA SARÀ PRESENTATO IL LIBRO “LA MALEDIZIONE DELLA COMETA ROSSA”
La Calabria medievale
Fortunato Nocera ci racconta il suo libro
M
artedì 2 dicembre la Biblioteca
“Corrado Alvaro” della Scuola
Primaria di San Luca ospiterà
Fortunato Nocera, autore di un
affascinante
romanzo
sul
medioevo calabrese: “La maledizione della cometa rossa”.
Noi abbiamo avuto la fortuna di accogliere in redazione l'autore, che ci ha spiegato in anteprima
come è nato il romanzo e di quale messaggio vorrebbe farsi portatore.
«Questo romanzo - ha esordito Nocera - nasce dall'intento di realizzare una serie di racconti
sull'Aspromonte che abbracciassero dieci secoli di
storia ma, lavorando su questo progetto, ho scoperto che il materiale era così tanto da farmi optare
per la stesura di un singolo romanzo.
«Si tratta di un romanzo storico, in cui tutti i personaggi sono inventati, così come le vicende di cui
sono protagonisti, eppure calati in un momento
peculiare del nostro passato, quello del regno di
Federico II di Svevia.
«Andrea, il protagonista, intraprende un viaggiopellegrinaggio partendo da Noto, dove il padre era
notaio, per andare prima a Ceuta, in Marocco,
quindi in Spagna, con l'intento di fuggire dal sanguinario Guglielmo I “Il Malo” dopo che questi
aveva riconquistato il regno che gli era stato sottratto. Gli innumerevoli episodi che coinvolgeranno Andrea sono metafora dell'esistenza, che ho
amato descrivere indagando sullo stile di vita derivante dalla clausura nei monasteri.
«Non è un caso se il periodo da me scelto è quello
in cui la Calabria veniva definita “Santa”, perché
sul nostro territorio si trovavano almeno quattrocento monasteri basiliani, chiamati così perché i
monaci lì presenti rispettavano la regola di San
Basilio. Ho voluto compiere una rivisitazione del
mondo medievale calabrese perché, contrariamente a quanto si pensa, vi era grande fervore culturale e intellettuale. È grazie a questi monaci se possiamo leggere straordinari scritti della cultura
greca e orientale e vantare grande livello intellettuale in tutta la nazione. Il monastero dove ho
ambientato il romanzo, presso Pietra Cappa, è
La nuova biblioteca
accende una luce nella
scuola di San Luca
stato il luogo in cui sono stati trascritti documenti
giunti in tutto il mondo. È indubbiamente questo il
vero incipit della storia della nostra cultura.
«Il titolo, “La maledizione della cometa rossa”,
deriva da un fatto storico: l'apparizione di una
cometa di colore purpureo, rimasta in cielo per
circa sei mesi e portatrice di eventi catastrofici,
come un terremoto devastante che colpì proprio la
nostra terra. Ciò che la vicenda narrata vuole
dimostrare è infatti la potenza indiscussa della
natura, che l'uomo può soltanto subire indipendentemente da quanto lotti per la propria esistenza.
«La ricerca delle fonti è stata condotta attraverso le
biblioteche e il reperimento dei pochi documenti
risalenti ai tempi. Ho consultato sessantadue libri
che mi hanno permesso di comprendere la mentalità e la cultura araba; ho compreso le logiche di
vita dei villaggi schiavizzati dai feudatari e immaginato atti di ribellione che, a causa dello squilibrio di
forze, non sarebbero volti a favore della classe
povera. «Non ho voluto scrivere con l'intento di
rimandare all'attualità, ma esaltare la spiritualità in
luogo della materialità, intento trasmesso attraverso uno stile di scrittura che ritengo “elementare” e
che spero renda semplice la comprensione di una
vicenda che riconosco complessa».
La manifestazione di San Luca terminerà con la
donazione di libri sequestrati dalla Guardia di
Finanza di Catanzaro, iniziativa che speriamo
possa diffondere il culto della lettura tra i nostri
conterranei.
Jacopo Giuca
Mercoledì 19 novembre Sua Eminenza Monsignor Francesco
Oliva, in compagnia del Professor Mario Caligiuri, ha inaugurato, presso la Scuola Primaria di San Luca, la Biblioteca
"Corrado Alvaro". Il messaggio lanciato con questa bella iniziativa è “Leggere per sognare la Ri-Nascita di San Luca”, prontamente colto dagli organizzatori, che già per questa settimana
hanno preparato i primi incontri da tenersi presso l’istituto.
SALUTE & MEDICINA
Pillole
“Al centro Raymat si ripete la giornata gratuita di prevenzione del melanoma,
tumore maligno della pelle da degenerazione dei nei, con relativa mappatura”
LE LESIONI MENISCALI
menischi sono due strutture fibrocartilaginee a forma di “C” presenti all'interno del ginocchio. Il menisco interno viene detto
mediale e quello esterno, laterale. Fungono da cuscinetti ammortizzatori tra femore e tibia. Le lesioni meniscali possono essere traumatiche,dovute a distorsioni o traumi diretti al ginocchio, degenerative,legate all' usura.Nel giovane sportivo la lesione è sempre traumatica.Esistono diversi tipi di lesione meniscale: longitudinale,
radiale,orizzontale, con flap meniscale,a manico di secchio. Le lesioni possono riguardare il menisco in toto o in
una sola parte,ad es. il corno posteriore o
anteriore. La rottura del menisco a volte si
associa a lesioni legamentose. I sintomi di
lesione
meniscale
sono:
gonfiore,dolore,ginocchio bloccato.La diagnosi si avvale di tests clinici e della
Risonanza Magnetica del ginocchio.La
terapia varia a seconda del tipo di lesione:
in quelle longitudinali l'intervento è necessario sia per alleviare il dolore che per evitare il blocco articolare. L'intervento chirurgico si effettua in artroscopia:attraverso
due piccoli buchi si inserisce una telecamera dentro il ginocchio e si asporta soltanto
la porzione di menisco rotta.In alcuni tipi di lesioni in pazienti giovani si può effettuare la sutura meniscale.Per le lesioni meniscali isolate i tempi di recupero si aggirano di solito attorno ai 20-30 giorni.La
riabilitazione post intervento indicata dallo specialista ortopedico è
importante per recuperare il tono muscolare e riprendere l'attività
agonistica in modo graduale,perché un ginocchio debole è fortemente a rischio.
I
L’esperto
“
Allergia. . . ma a cosa?
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TOSELLI, 94 SIENA INFO
0577/222224
Oggi identificare la sostanza responsabile
dell'allergia è diventata una corsa ad ostacoli
non priva di rischi. E' inutile e dannoso sottoporsi ad esami a tappeto, va capito caso per
caso quali possono davvero servire. I sintomi
che possono far pensare ad un'allergia sono
diversi: dal rossore al gonfiore, comparsa di
bollicine, disturbi gastrointestinali, lacrimazione e naso che cola. Ma come capire a
che cosa? Prima di tutto bisogna diffidare dal fai da te e recarsi dal
medico non quando i sintomi
sono diventati insopportabili.
Con un'accurata amamnesi clinica, lo specialista arriva ad ipotizzare quali possono essere le
sostanze incriminate. Le allergie respiratorie sono le più facili
da individuare infatti quelle ai pollini danno sintomi respiratori associa-
L’intervista
a Antonio Cassone
IL DOTT. VINCENZO CALAFIORE
RICEVE PREVIO
APPUNTAMENTO PRESSO:
STUDIO MEDICO PRIVATO,
VIA DEL TORRIONE 24,
REGGIO CALABRIA,
TEL 0965/21079;
CELL 329/4255444
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0964/416856;
-
l Consigli
dell’ Endocrinologo
L’ ipotiroidismo
“
A cura di:
Drssa Anna Perri
Dr Rocco Valeriano
[email protected]
Specialisti
in Endocrinologia
Università degli Studi di
Pisa
DOMENICA 30 NOVEMBRE 21
www.larivieraonline.com
ISTITUTO ORTOPEDICO DEL
MEZZOGIORNO D'ITALIA ,
DI REGGIO CALABRIA
TEL 0965/361221
(IN REGIME
DI CONVENZIONE COL SSN).
L'ipotiroidismo è una condizione
morbosa caratterizzata da un rallentamento generale delle funzioni metaboliche per insufficiente
azione degli ormoni tiroidei sui
tessuti. Nella maggior parte dei
casi è dovuto a deficit di produzione ormonale da parte della tiroide. Le cause più
frequenti di ipotiroidismo sono: tiroidite cronica
autoimmune, post-tiroidectomia totale e postradioiodio. Le manifestazioni cliniche legate all'ipotiroidismo sono: astenia, difficoltà di concentrazione, intolleranza al freddo, parestesie, perdita capelli, voce roca e riflessi osteotendinei ritardati. Le indagini di laboratorio utili per una corretta diagnosi sono: FT3, FT4, TSH anticorpi
anti-Tg, anti-TPO ed ecografia tiroidea. La terapia dell'ipotiroidismo si basa sulla somministrazione continuativa di ormone tiroideo. Il farmaco
di scelta è il sale sodico della L-tiroxina, un preparato sintetico che costituisce la fonte continua di
T3 per i tessuti periferici riproducendo fedelmente la situazione
fisiologica. La L-T4
deve essere assunta
a digiuno 20 min
prima della colazione. Dopo l'inizio
del
trattamento
sostitutivo i livelli
sierici del TSH
devono essere controllati periodicamente per verificare l'adeguatezza
della terapia sostitutiva.
Drssa A Perri
Dr R Valeriano
ti talvolta a dermatite atopica. Per arrivare a
diagnosi bastano il Prick test per inalanti e il
RAST test per la ricerca delle IgE. Nel caso
dell'orticaria il percorso invece può essere
più lungo perchè sintomi e segni possono
essere diversi: da manifestazioni cutanee a
disturbi gastrointestinali escludendo malattie importanti che danno sintomi simili come
patologie autoimmuni o infiammatorie,
tumori, malattie del fegato e del sangue. In
questo caso si devono fare il PATCH TEST, il
RAST TEST e anche il test per l'orticaria fisica. Per le allergie alimentari è difficile stabilire quale sia l'alimento incriminato anche
perché pur effettuando test specifici quali
PRICK test e ricerca di IgE molte volte questi risultano negativi, ciò non esclude comunque un'allergia al cibo per cui in caso di esami
negativi si passa al PATCH test e al test di
provocazione. Nessuno dei test diversi da
quelli allergologici codificati può dare risposte attendibili quindi diffidare da quelli senza
alcuna validità scientifica come i test per le
intolleranze. Perciò si consiglia di rivolgersi
allo specialista allergologo o dermatologo
per arrivare nel minor tempo possibile ad
una diagnosi corretta.
Rosa Maria Strangi
“Solo una visita otorinolaringoiatrica
consente di fare una corretta diagnosi:
l’esame obiettivo del cavo orale permetterà
di individuare possibili cause di ostruzione”
Roncopatiaeapneenelsonno
La patologia interessa il 40-45% della popolazione, soprattutto maschile
Il russare è sempre stato oggetto di irrisione e scherno oltre che fonte di disturbo per
il partner e, non di rado, origine di conflitti familiari. Ma questa particolare forma di
emissione sonora può provocare anche
serie conseguenze per la salute e costituisce il segnale d’allarme di due patologie: la
roncopatia cronica e la più grave sindrome
da Apnee del Sonno. Abbiamo discusso di
roncopatia con il dott. Antonio Cassone,
specialista in Otorinolaringoiatria.
Dott. Cassone, in che cosa consiste la roncopatia?
La roncopatia o russamento cronico consiste in una respirazione rumorosa e difficoltosa durante il sonno. Si tratta di una
patologia molto comune che interessa
circa il 40-45 % della popolazione con una
discreta prevalenza per il sesso maschile.
Quali sono le cause?
Le deviazioni settali, i polipi nasali, l’ipertrofia dei turbinati, delle adenoidi, delle
tonsille o anche della base linguale rendono il flusso aereo turbolento, quest’ultimo
mette in vibrazione il palato molle e l’ipofaringe, derivando da ciò il rumore caratteristico del russamento.
Quali sono i sintomi più evidenti e quali i
rischi?
Il sonno del paziente affetto da roncopatia
è caratterizzato da frequenti risvegli, da
agitazione, da continui cambiamenti di
posizione, da violento russamento interrotto da fasi di silenzio in cui il soggetto
non riesce a respirare, avvertendo una sensazione di soffocamento.
Il frequente ripetersi di queste pause configura il quadro delle apnee ostruttive del
sonno (OSAS, Obstructive Sleep Apnea
Syndrome), da cui è affetto il 5% della
popolazione.
I soggetti presentano grave sonnolenza
diurna, riduzione dell’ossigenazione, facile
irritabilità, difficoltà nella concentrazione e
riduzione della libido. La probabilità che i
medesimi si ammalino di ipertensione arteriosa, infarto o ictus aumenta notevolmente.
Come diagnosticare le apnee ostruttive del
sonno?
Solo una visita otorinolaringoiatrica consente di fare una corretta diagnosi: l’esame
obiettivo del cavo orale permetterà di individuare possibili cause di ostruzione quali
il prolasso del palato molle, l’ipertrofia
tonsillare e la macroglossia; successivamente, con un esame endoscopico a fibre
ottiche flessibili (rinofaringolaringoscopia)
si ricercheranno eventuali ostacoli alla
respirazione presenti nel naso, nel faringe
o nel laringe (deviazione settale, ipertrofia
dei turbinati o delle adenoidi, polipi rinosinusali, tumori).
Durante quest’ultimo esame sarà possibile
eseguire la manovra di Muller che ha lo
scopo di simulare ciò che in realtà accade
al paziente durante il sonno: facendo com-
“
Dott. Antonio Cassone
Specialista
in Otorinolaringoiatria
Responsabile dell’Unità Operativa di
Otorinolaringoiatria della
Casa di Cura “Cappellani-Giomi”.
Messina
Responsabile del DS di
Otorinolaringoiatria della
Casa di Cura “Carmona”.
Messina
Riceve:
Studio Raymat,
Via Calvario
15 A Marina di Gioiosa Jonica
Tel 0964 /416856;
Via Riviera 13
Villa San Giovanni
tel 0965/794842 339/1459340
Via Torrione 6
Reggio Calabria
tel 0965/794842 – 339/1459340
piere al paziente alcuni atti inspiratori forzati a bocca e naso chiuso si osserverà la
sede esatta dell’ostruzione.
La visita ORL dovrà essere completata
dall’esame polisonnografico che consente
di monitorare durante il sonno la regolarità del respiro e il battito cardiaco, mettendo in evidenza la frequenza e la durata
delle apnee.
Quale terapia consiglia?
Al paziente affetto da OSAS, oltre che
essere forniti consigli igienico-sanitari
(riduzione dell’alcool, fumo di sigarette,
dimagrimento) dovrà essere prescritta
un’adeguata terapia medica, tesa al miglioramento della respirazione nasale.
A coloro i quali non possono eseguire l’intervento chirurgico potrà essere consigliato l’uso della maschera a pressione positiva (CPAP), che insufflando aria sotto pressione durante il sonno riduce sensibilmente l’insorgere delle apnee.
Nei casi in cui vi è indicazione alla terapia
chirurgica, specificamente adenoidectomia e/o tonsillectomia, settoplastica, turbinoplastica in anestesia locale o generale
con laser, radiofrequenze o con tecnica
tradizionale, polipectomia con svuotamento sinusale per via endoscopica (FESS), la
stessa offre una soluzione definitiva al problema, consentendo altresì il miglioramento della respirazione diurna.
Altro intervento è l’uvulopalatoplastica
con cui si risolve l’eccessivo prolasso del
palato molle attraverso la tecnica delle
“tende a pacchetto”, con speciali fili di sutura autobloccanti (Barbed). Si tratta di un
vero e proprio “lifting del palato” non gravato da rischi e complicanze con recupero
veloce.
RIVIERA
Attaccanti di razza
Francesco Sculli del Gambero Rosso di
Marina di Gioiosa assieme al celebre calciatore calabrese del Sassuolo, Sergio Floccari. Tra
insalata di mare cotta a bassa temperatura e
le delizie preparate dallo chef Riccardo, il calciatore vibonese ha ritrovato lo smalto dei bei
tempi.
A volte lo Jonio è figlio di una maga incantatrice, che porta tra i capelli onde
salmastre ricche d'invisibile vita. Si presenta al giorno placido come dopo
una notte d'amore, e colma pensieri ed emozioni degli uomini di bellezze
ataviche, le stesse dei sogni misteriosi. Bova Marina, alba di fine Novembre.
Che coppia vincente!
Selfie di Maggio
a Novembre
Popeye braccio di ferro e Pepe del Bar Royal di
Locri. Io sono simpatico sono aromatico amo gli
smak e spuff. Però se mi schiacciano sono irascibile picchio con scrash e sbumm. E se sono debole
mando giù spinaci a quintali: glup glup.
Il mago del “non finito” calabrese si
conncede un selfie. L'estetica parla
la lingua del bello e del brutto, del
gradevole e dello sgradevole.
Nizzardo ok
Il cantante gioiosano
Vincenzo Nizzardo è
pronto per la prima di
Les Conte
d'Hoffmann”. Il canto è
da sempre la sua più
grande passione e lo
studia dall'età di sei
anni. Speriamo che
possa ottenere il medesimo successo ottenuto
con il musical “Notre
Dame de Paris” scritto
dal celebre cantautore
italo-vietnamita
Riccardo Cocciante.
Pietro il creativo
Damocle “ciclista di sinistra”
Pietro senz’altro Naso. Se il fiuto
è buono non ci resta allora che
avallare la celebre frase di
Edward De Bono, scrittore e
studioso dei processi cognitivi
che recita: La creatività è senza
dubbio la risorsa umana più
importante.
Senza creatività non ci sarebbe
progresso e ripeteremmo
sempre gli stessi schemi.
Un politico di lungo corso
con un passato da ottimo
corridore. Stiamo parlando di Damocle Argirò,
ideologo della sinistra
radicale sidernese beccato mentre dialoga con
Ercole Macrì ed alcuni
nostri amici in vista delle
elezioni regionali.
"È proprio vero che la
libertà è preziosa; così
preziosa che dovrebbe
essere razionata"
(Lenin)
Vu cumprà, vu pagà?
“Vu comprà?”, ormai dalla metà degli anni
Ottanta, i venditori ambulanti di origine africana,
sono chiamati così, nomignolo a prim’acchito simpatico ma che ha la sua valenza discriminante, poiché fa riferimento a una presunta incapacità degli
immigrati, d’imparare correttamente la lingua italiana. Il termine rievoca un’immagine stereotipata
dei migranti e senza andare per le lunghe, è sinonimo di: venditore abusivo, senza arte né parte,
clandestino, pataccaro, marocchino, fratellastro
dell’ambulante D.O.C.Sorvolando sulle provocazioni dei vari: Salvini, Borghezio, e Casapound, la
fobia dell’africano portatore d’Ebola, rimane che,
forse inconsapevolmente, i “vu cumprà” tanto
quanto i rom, sono associati a marciapiedi e spiagge invase, campi sporchi, usurpatori di lavoro. Chi sono realmente questi stranieri che, in
una situazione economica
fragile come la nostra,
spesso accettano
paghe
più
basse, situazioni di lavoro
massacranti,
Oggi, in allegato al Corriere
della Sas, "L'Europei" dedica
la copertina al nostro minitour
estero, con una grafica accattivante che ricorda le pagine di
cronaca della gazzetta del sud
o meglio i celebri confronti
all'americana. Con questi visi,
alla stregua di commercianti
punici, ci toccherà prendere
sentieri di montagna per evitare i doganieri.
Siamo vicini alla meta
Manifesti sui bidoni della spazzatura,
della carta, della plastica, degli indumenti e del vetro. L'affissione selvaggia della campagna elettorale. E
meno male che
nessuno avrebbe dovuto imbrattare
le cittadine di manifesti elettorali
negli spazi vietati". "Ora chi pulirà
quei bidoni?
Testo & Foto di Caterina Niutta
vivendo in condizione di clandestinità non pagano
le tasse e qualche posto di lavoro, finisce che lo
rubano? Arrivano ormai dall’Europa dell’Est,
dall’Africa, Pakistan, India, Cina, Filippine e pur
avendo dimora abituale nei nostri centri, la diffidenza nei loro confronti non è del tutto scemata.
Ci siamo evoluti linguisticamente, oggi li chiamiamo: migranti, extracomunitari, immigrati, clandestini, però il pregiudizio rimane. A tal proposito, mi
ha fatto molto riflettere un episodio avvenuto
tempo fa in un paese della Locride. “Ci rubano il
lavoro, non pagano le tasse e quindi possono
mantenere i prezzi più bassi, fate pagare prima
loro”. I venditori ambulanti di Bova Marina, sostenevano a spada tratta questa tesi, quando si son
trovati a dover disciplinare la loro posizione riguardo alla tassa comunale per l’occupazione del suolo
pubblico, la Tosap, dovuta al Comune per l’utilizzo
della piazza in occasione del mercatino settimanale. A onor del vero, c’è da puntualizzare che l’inadempienza non era da attribuire agli ambulanti,
ma al Comune che non aveva provveduto, vuoi
per problemi tecnici, o per cattiva gestione, a
riscuotere la tassa ma non divaghiamo e ritorniamo ai nostri “vu cumprà”, che superata la diffiden-
za iniziale, nei confronti dell’ente incaricato alla
riscossione del tributo, invece, hanno accolto di
buon grado la possibilità di rateare l’importo
dovuto, e pare che paghino regolarmente. Allora
mi dico che, se mettessimo da parte i luoghi
comuni e prendessimo atto del fatto che il volto
della Calabria sta cambiando, diventando sempre
più multietnico, potremmo capire che la popolazione residente è in crescita grazie a questi “nuovi
italiani”, figli d’immigrati che vivono e lavorano in
Calabria ormai da tanto tempo da essere perfettamente integrati, tanto da parlare correttamente
non solo l’italiano ma anche il nostro dialetto. Non
voglio scrivere di numeri, o statistiche, perché non
è di questo che si tratta, ma di un cambiamento
culturale che è in atto, in una regione che è stata
sempre territorio di frontiera, di transito, un punto
d’approdo per gente in fuga da problematiche,
spesso molto sopra la nostra comprensione. Oggi,
la Calabria è divenuta terra d’accoglienza, d’incontro e confronto, è tempo che ce ne rendiamo
conto.
Se a differenza di quel che si pensa, anche i “vu
cumprà” si adeguano e pagano, una presa di
coscienza da parte nostra è necessaria.
SETTIMANALE
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DOMENICA 30 NOVEMBRE
23
Auguri a Lory, una donna sempre al Top
Ogni anno è come un libro con 365 pagine vuote. Fa di ogni giorno il tuo
capolavoro, usa tutti i colori della vita e mentre scrivi sorridi. Auguri da tutti noi!
Il giovane sidernese Giacomo Barbaro accanto alla stella
calcistica olandese, ex attaccante del Milan, Klaas-Jan
Huntelaar, attuale attaccante dello Schalke 04 e della
Nazionale olandese nonchè capocannoniere della
Bundesliga. Il suo ultimo stipendio medio è stato di 5
milioni di euro. Divideranno?
Delusione Bombardieri
Il trio delle meraviglie
Ci domandiamo, tra noi e noi, che ci azzecca la
giovane Annarita Leonardi sul palco a Rc insieme
al “trombato” Nino De Gaetano ed al neo consigliere regionale Seby Romeo.
Il Presidente
Il Presidente di seggio
sidernese Girolamo
Stalteri, integerrimo
esecutore della norme
elettorali. A lui la palma
del migliore. E’ stato
uno dei primi a chiudere
il seggio
Risultato deludente per il candidato di punta
del partito democratico roccellese Vincenzo
Bombardieri. Le facce dei “fedelissimi” Vittorio
Zito, Luca Marrapodi e Lorenzo Surace testimoniano la delusione del gruppo di riferimento
del senatore Sisinio Zito che riponeva grande
fiducia sulle potenzialità elettorali di
Bombardieri. Flop
Imperitura-Curciarello
Abbracciamose come ai vecchi tempi.
L’eterno Giorgio Imperitura ed il segretario del comune di Roccella Jonica, Pino
Curciarello. Pietro Crinò cercava un solo
voto a Martone ma ancora lo sta cercando. Chissà a chi ha dato la preferenza
Imperitura?
Christopher
The Conquered
Pino Albanese al voto
Il giornalista del Quotidiano della
Calabria,Pino Albanese è
convinto di arrivare sempre prima
degli altri sulla notizia giornalistica
anche quando si tratta di andare al
voto per esprimere la preferenza.
Valico Passafaro-Sainato
Le frontiere poste al valico della città di Locri non
hanno sortito gli effetti sperati nonostante il buon
risultato elettorale ottenuto nella loro città dai
due candidati. Dopo la battaglia, bisognerà vedere in quale area politica si collocherà l’attuale
assessore al bilancio del comune, Raffaele Sainato.
Passafaro, invece, continuerà a fare la sua parte in
consiglio comunale.
Nino Tarzia a
6 stelle
Nonostante tutto Nino non
perde la sua fiducia nel
movimento grillino: cosa
accadrebbe se Batman fosse
in Italia?
I Gazzusa
Lotta in famiglia tra i
“Gazzusa” per lo scudetto!!! Totti contro Pirlo.
Oggi in Italia ci sono due
squadre più forti rispetto
alle altre e da qui alla fine
sarà un duello tra Juve e
Roma per la conquista dello
scudetto. Ci saranno altri
scontri dialettici, ma è
importante che i protagonisti lancino messaggi positivi. I due però sembrano
disposti a giocarsi la partita
senza alcun timore riverenziale ed alla fine,
sportivamente parlando, non possiamo che
augurarci che possa vincere il migliore. Sarà la
Roma di Garcia o la
Juventus di Allegri? Lo
vedremo...
Rosso: per amore solo per amore
La Presidente Avv. Antonella Sotira insieme alla madrina
della gara IUSgustando Matilde Brandi, alla giornalista enogastronomica Camilla Nata. Coltelli alla mano solo per
affettare pomodori, peperoni, peperoncini e lamponi “per
Amore, solo per Amore” si sono ritrovati per dipingere di
rosso la tavola nella Giornata Mondiale contro la Violenza
sulle donna.
Christopher the Conquered (Chris
Ford), cantautore eclettico e dagli
approcci istrionici, è in questi giorni in
tour in Italia. Insieme al resto del trio,
giovedì 4 dicembre, sarà all'Ombligo
de la Luna a Roccella Jonica, per l'imperdibile serata live. Con piano, corista
e sax, Christopher The Conquered
proporrà una serie di brani incalzanti,
tra cui il singolo “What's The Name Of
The Town”, tratto dall'album “A
Passing Memory”, uscito martedì 11
novembre. Questo trio straordinario
capace di fondere mainstream rock,
folk e soul, e che tanto ricorda i maestri
del genere Billy Joel e Randy
Newman, vi trasporterà nell'America
che conta, in un live fatto di musica fantasiosa e mai scontata.