Piccolo Uomo

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Piccolo Uomo
39_39_Man 805.qxp_VT 24/11/16 11:52 Pagina 39
PRODOTTO
Man TgE
Piccolo Uomo
La Casa di Monaco ‘sfrutta’ la parentela con
Volkswagen e presenta l’attesissimo Lcv
alto di gamma. Obiettivo: dare i numeri...
P
rima all’Iaa, poi a truckEmotion,
ecco il veicolo commerciale che
tanto ha fatto parlare di sé, e
non soltanto per i value di prodotto
quanto per l’inconsueta livrea, quella
di un marchio da big truck: Man.
A quanto pare il gioco del piccolo è bello piace anche ai clienti italiani, finora
abituati ai giganti TgA/X e al TgL.
Vedremo poi cosa dirà il mercato,
specie in concorrenza con il clone
Volkswagen, il Crafter.
Probabile che la sfida interna produca
anche risultati tangibili in una direzione
da noi fortemente auspicata e per la
quale ci stiamo battendo, ovvero sottrarre il veicolo commerciale dall’orbita
dell’auto per lasciarlo confluire in quella sicuramente più attinente del veicolo
da lavoro.
Non ci sono soltanto motivazioni di posizionamento o di allargamento di
gamma nella decisione (già vissuta
senza troppa convinzione da Renault
Trucks) per inserire un Lcv nella gamma pesante, quanto la previsione di
una crescita forte in Europa del segmento tra le 3,5 e le 6,0 tons. Si parla
del 10 per cento in tre anni (fonte: Man).
Di fatto, anche se in forma blanda nel
nostro Paese, le prevendite sono già
iniziate, per partire ufficialmente in
marzo. Consolidato il primo mese di
ordini, ad aprile inizierà la produzione,
che consentirà ai clienti di Germania,
Austria, Svizzera e Benelux di disporre
del veicolo per l’estate 2017. Gli altri
Paesi europei, Italia compresa, dovranno attendere l’autunno (prime prove
a vanEmotion 2017?).
Oltre 18 metri cubi
Il line-up iniziale del ‘piccolo Man’ prevede propulsori tra 75 e 130kW (120 e
177 Cv), su un’unica dislocazione volumetrica da 1.968 centimetri cubi, e
spazi di carico fino a 18,3 metri cubi
(tetto alto-passo lungo). Le masse totali
a terra oscillano tra le 3,0 e le 5,5 tons,
più un carico trainabile da 3,5 tons.
Per quanto riguarda la trazione, il TgE
disporrà sia dell’anteriore che della posteriore, più l’integrale. Il propulsore
di cui sopra si accoppia a un cambio
manuale da cinque rapporti o automatico a otto.
Un asso nella manica è certamente il
service, visto che le logiche sono quelle
del tutto e subito, tipiche del mondo
truck, assicurando al possessore di TgE
piena assistenza anche nel weekend.
E senza appuntamento.
Le prime immagini del nuovo veicolo d’accesso di Man nel settore
della distribuzione sono abbastanza avare di caratteristiche
distintive. D’altra parte, anche l’esemplare schierato in prima
assoluta a truckEmotion vanEmotion (in alto) era molto avaro
di dettagli utili.
Tutto da scoprire e verificare, anche se la stretta parentela
con il Crafter suona certo rassicurante.
Il rischio stradale si abbatte anche con la ISO39001
Meglio adottare subito la norma che prevede la certificazione dell’azienda di autotrasporto
e quindi l’analisi dei rischi potenziali legati anche alla scarsa performance
Lo Studio Pitagora ([email protected], 347 7223645) ci tira l’orecchio e ci ricorda
che l’argomento certificazione è troppo spesso dato
per scontato. Facciamo ammenda e ci soffermiamo
proprio sul loro cavallo di battaglia, la ISO 39001
(Road Traffic Safety Management) legata alla qualità
del trasporto (e quindi per Vie&Trasporti in chiave
OITA molto interessante).
I rischi analizzati riguardano l’autista (mancata
formazione, scarsa esperienza e conoscenza), la
manutenzione (scarsa o errata), la tipologia di
strada (pericolosa per un determinato trasporto), la
gestione della flotta (non efficace).
I benefici della applicazione delle indicazioni di
certificazione consentono un’ ottimizzazione
continua del trasporto, per quanto possibile al
www.vietrasportiweb.com
riparo da rischi legati alla scarsa professionalità o
superficialità di gestione.
In definitiva, la norma ha come obiettivo sociale la
riduzione della sinistrosità dei veicoli da lavoro,
mentre per l’azienda valgono anche come valore la
riduzione delle dispute legali e dei costi di ripristino
e riparazione e nella gestione di flotta, un minor
onere assicurativo e Inail, un maggiore redditività
dell’azienda anche nella competitività in gara
d’appalto, la riduzione costo/dipendente e infine
una maggiore credibilità sul mercato.
Quattro le fasi del sistema di gesione Iso 39001:
pianificare i fattori di prestazione e i requisiti degli
stakeholders, attuare i miglioramenti, controllare e
monitorare i risultati, risolvere le eventuali difficoltà
e migliorare il sistema.
N. 805 dicembre 2016 - 39