OLTRE 2 - Questionario di Rosen

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OLTRE 2 - Questionario di Rosen
INSERTO del n. 2 di OLTRE - Settembre / Dicembre 2005
QUESTIONARIO DI ROSEN
Adattamento del Dott. Ugo Langella, Psicologo, Psicoterapeuta
Il questionario qui presentato, passa in rassegna alcune sintomatologie che presuppongono
psicopatologie gravi o potenzialmente gravi. Il lettore può verificare se tali sintomatologie lo
riguardino, o riguardino persone a lui vicine. Se quanto elencato si presenta raramente, non è da
considerare. Se si presenta saltuariamente è bene non trascurarlo, cominciando ad annotarlo
unitamente agli eventi ai quali appare associato. Occorre invece incominciare a preoccuparsi
qualora si presenti frequentemente, anche se è assai probabile che in molti casi l'interessato non
sia in grado di farlo o non voglia, per cui dovrebbero pensarci i parenti o i conviventi. Nel caso si
decida di consultare uno specialista, si consiglia uno psicologo iscritto all'Albo degli Psicoterapeuti
presso l'Ordine degli Psicologi, o un medico psichiatra iscritto all'Albo degli Psicoterapeuti presso
l'Ordine dei Medici, che abbiano preparazione ed esperienza nel trattamento psicoterapeutico
degli psicotici, eventualmente consegnando copia del presente, opportunamente compilata.
Il trattamento psicoterapeutico di queste psicopatologie, laddove possibile, richiede un minimo
di tre sedute alla settimana, ma talvolta anche 4 o 5, per un tempo non facilmente definibile.
Solo con un sostegno molto robusto è possibile evitare al paziente eventuali ospedalizzazioni o la
somministrazione di psicofarmaci.
Una ricognizione periodica delle varie voci del questionario circa sé stessi, può costituire
un'interessante forma di riflessione e di autocontrollo dei propri punti deboli.
Dati relativi alla persona affetta da una o più delle sintomatologie sotto descritte.
Sesso______ Età______ Titolo di studio o ultima classe frequentata______________________
Stato civile________________Num. figli_______Professione ___________________________
Da quanto tempo si osservano i sintomi sotto descritti?_________________________________
Se tali sintomi sono associati a degli eventi, di quali eventi si tratta?______________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
RISPONDERE circolando il
sintomatologia riscontrata.
trattino
posto
a
sinistra
della
domanda
coincidente
con
la
LINGUAGGIO
- Il soggetto non parla, per periodi di tempo che vanno da giorni ad anni.
- Il soggetto parla raramente, pronunciando abitualmente solo poche parole in occasioni
sporadiche.
- Il soggetto parla continuamente con poche interruzioni per ore o giorni di seguito, a volte
includendo anche notti insonni consecutive.
- Il soggetto interrompe il discorso improvvisamente, talvolta a metà della frase, senza
riprenderlo o non riprendendolo finché non è incitato da un'altra persona.
- Il discorso del soggetto scorre pianamente, passando da un argomento all'altro per via
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associativa; per un'altra persona può essere difficile interromperlo o dirigerlo.
- Il discorso del soggetto può essere coerente, ma le parole sembrano "tirate fuori con le
tenaglie".
- In confronto con il normale ritmo del discorso, il soggetto parla precipitosamente.
- Confrontato con quello normale, il linguaggio del soggetto è notevolmente sommesso, spesso
impercettibile.
MOVIMENTO
- Il soggetto sta seduto o in piedi senza muoversi per lunghi periodi di tempo.
- Il soggetto, generalmente abbattuto, non si muove quasi per niente; all'occorrenza, può alzarsi
o sedersi o attraversare la stanza.
- Il soggetto si muove in continuazione, camminando, correndo, scalciando, urtando in giro e così
via.
- Si può vedere il soggetto compiere un certo atto più e più volte, oppure seguire uno schema di
movimento in modo preciso, ripetendolo continuamente.
- Il soggetto è capace di giocare con grazia e abilità sorprendenti.
- Confrontata con la velocità normale dei movimenti, la motilità del soggetto è notevolmente
ritardata.
- Camminando, salendo le scale, mangiando e così via, il soggetto fa frequenti interruzioni o
pause del movimento.
- Confrontato con il ritmo ordinario dei movimenti, quelli del soggetto sono notevolmente veloci.
- Il soggetto prende a pugni e a calci le altre persone, oppure distrugge i mobili o cerca di
precipitarsi attraverso una porta o una finestra, o sembra persino attaccare il muro, l'aria,
etc.
NUTRIZIONE
- Il soggetto non vuole mangiare di sua volontà; può realmente rifiutare il cibo oppure sembrare
indifferente al cibo o al mangiare.
- Il soggetto non vuole mangiare di sua volontà; può realmente rifiutare il cibo oppure sembrare
indifferente al cibo o al mangiare o lo vomita volontariamente di nascosto.
- Il soggetto prende grosse porzioni di cibo ai pasti e mangia tutto; cerca anche di mangiare
molto fra i pasti, in particolare gelati, latte, biscotti, pasticcini, cioccolato, canditi, etc.
- Il soggetto prende grosse porzioni di cibo ai pasti e mangia tutto; cerca anche di mangiare
molto fra i pasti, in particolare gelati, latte, biscotti, pasticcini, cioccolato, canditi, etc.
vomitandolo poi volontariamente per poter riprendere a mangiare o semplicemente per liberarsi
dal mal di stomaco.
- Il soggetto rovescia e pasticcia il suo cibo e va aiutato nel mangiare.
- Il soggetto non domanda o non dimostra alcuna preferenza riguardo al cibo che mangia, e anzi
cerca di mangiare oggetti non commestibili.
- Il soggetto fa precedere i suoi pasti da alcuni tipici modelli di comportamento o da alcune
invocazioni speciali, oppure continua a mangiare solo finché gli oggetti sulla tavola rimangono
fermi in una certa posizione da lui fissata.
- Il soggetto mima la "nutrizione" in modi fuori dell'ordinario, usando oggetti e orifizi impropri.
ASPETTO E ATTEGGIAMENTO
- Il soggetto è accentuatamente claudicante o dinoccolato (cioè ha movimenti lenti, ciondolanti,
slegati) mentre sta in piedi, sta seduto o si muove; le braccia gli penzolano lungo i fianchi, la
testa gli pende giù, etc.
- Il soggetto sembra rigido, e raramente si muove del tutto; se talvolta mette il braccio o la
gamba in una certa posizione, può mantenere quella posizione indefinitivamente, per quanto
scomoda possa sembrare all'osservatore.
- Il soggetto altera l'espressione del suo volto in un breve spazio di tempo, sorridendo,
aggrondandosi (facendo il viso serio e scuro), facendo smorfie, etc.
- Il soggetto non sembra cambiare l'espressione del suo volto, che ci siano o meno altre persone
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vicine a lui.
- Il soggetto non sembra essere in grado di controllare la minzione e la defecazione.
- Per quanto riguarda l'orinare o il defecare o l'igiene personale, il soggetto compie atti infantili
o azioni innaturali, oppure si astiene dall'orinare o dal defecare per un periodo di tempo
estremamente lungo.
- Confrontato ai criteri abituali di ordine e di pulizia, il soggetto è trascurato, con le mani e il
viso sudici, i capelli disordinati, etc.
- Il soggetto si lava, si pettina, si trucca etc, da solo in modo inconsueto o fuori dalla norma.
- Il soggetto sembra privo di interesse per le condizioni del suo abbigliamento e può macchiarlo,
versandovi sopra qualcosa, sporcandolo con orina o feci, cambiandosi d'abito solo quando è
incitato a farlo, lasciando le scarpe slacciate, i bottoni sbottonati e così via.
- Il soggetto si veste da solo indossando abiti sorprendenti o genericamente inusitati; oppure ha
una chiara avversione per qualche particolare capo di vestiario; o non indossa assolutamente
alcun abito, a meno che non sia spinto a farlo dalle persone che gli sono vicine.
UMORE
- Il soggetto sembra preoccupato o distratto; può avere un'espressione perplessa.
- Il soggetto agisce minacciosamente, sia verso una persona reale che può essere o non essere
presente al momento, sia verso personaggi chiaramente fittizi. Di conseguenza può cercare
anche di attuare una minaccia; oppure può far del male o uccidere qualcuno senza averlo prima
minacciato; o può scagliarsi contro un oggetto inanimato, per esempio il muro, o l'impianto della
luce o l'aria; il suo viso può essere eccitato come il viso di una persona normale che sia adirata.
- Il soggetto sorride, ride o ridacchia, come reazione apparente a incidenti insignificanti o privi
di comicità dell'ambiente esterno, o anche senza riferimento apparente ad avvenimenti
dell'ambiente esterno.
- Il soggetto appare come se recentemente avesse sofferto di una grande perdita, come la morte
di una persona amata; in taluni casi, questo aspetto continua per molti mesi con pochi o
inosservabili cambiamenti.
- Il soggetto, all'apparenza è felice o allegro in modo estatico; ride, sorride, parla molto ed è
attivo.
- Il soggetto sembra terrorizzato da qualcosa che ha provato o sente imminente, sebbene un
osservatore non riesca a trovare nessuna causa di paura nell'ambiente esterno.
COMPORTAMENTO DI FRONTE AGLI ESTRANEI
- Il soggetto non sembra accorgersi del mondo esterno e non risponde a quello che è detto o
fatto da altre persone presenti.
- Il soggetto apparentemente non presta attenzione a quelli che cercano di iniziare con lui una
conversazione, o è attento solo in maniera discontinua a chi cerca di catturare e di conservare
il suo interesse.
- Il soggetto dice di essere osservato, spiato; afferma che si parla di lui o che si fanno
esperimenti su di lui da parte di altre persone. Egli può riferirsi a persone presenti o assenti,
reali o immaginarie.
- Il soggetto abitualmente o invariabilmente fa ciò che gli si dice di fare, senza indugi e senza
discutere, qualsiasi sia l'ordine.
- Il soggetto spesso nega o confuta ciò che gli si dice riguardo a lui stesso, alla sua famiglia,
alla sua malattia o a un gran numero di altri argomenti.
- Il soggetto attacca o cerca di attaccare le persone dell'ambiente esterno come attaccherebbe
le figure delle allucinazioni.
MODELLI DI LINGUAGGIO
- Le parole del soggetto, la struttura delle frasi e così via, non sembrano strani, ma...
- Il soggetto usa parole, strutture sintattiche e così via, fuori dal comune.
- Il discorso del soggetto si muove da un argomento all'altro in un ordine apparentemente
proprio. Il contenuto del discorso può essere bizzarro, per esempio un'elaborata costruzione
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delirante, o può essere strettamente limitato ad argomenti della vita di tutti i giorni.
- Quando il soggetto parla, c'è una chiara dissociazione fra una frase e la successiva.
- Uno o più specifici argomenti continuano a ricorrere nel discorso del soggetto. Egli può usare
ripetutamente le stesse precise parole o variare solo il vocabolario.
CONTENUTO DEL DISCORSO
- Il soggetto dice che il suo corpo "sta cambiando" o è "differente", o descrive inconsuete
sensazioni fisiche in alcune aree specifiche.
- Il soggetto dichiara di avere talenti straordinari o notevolissimi possedimenti o grandissimo
potere; per esempio di essere un'importante personalità religiosa o politica.
- Il soggetto si sminuisce, si ingiuria con brutti titoli, si accusa di crimini come l'assassinio, per i
quali insiste per andare a farsi punire.
- Il soggetto dice che deve danneggiarsi o uccidersi per una qualche ragione.
- Il soggetto accusa altre persone di complottare contro di lui, di cercare di danneggiarlo in
qualche modo e così via.
- Il soggetto sembra temere danni futuri da parte di certe persone (reali o fittizie), che egli può
nominare o descrivere, o citare solo vagamente per esempio come "esso".
- Il soggetto minaccia esplicitamente o implicitamente coloro che sono intorno a lui, o esprime
minacce verso persone che non gli sono intorno.
- Il soggetto parla di specifici avvenimenti e oggetti dell'ambiente esterno come se la sua
percezione di essi fosse distorta.
Bibliografia essenziale
- Bettelheim Bruno - La fortezza vuota - Garzanti 2001
- Bion W. R. - Analisi degli schizofrenici e metodo psicoanalitico - A. Armando 1970
- Attenzione e interpretazione - A. Armando 1970
- Federn Paul - Psicosi e psicologia dell'IO - Boringhieri 1976
- From-Reichmann Frieda - Psicoanalisi e psicoterapia - Feltrinelli 1971
- Ferrero Piero - Psicosi: programma di trattamento, percorso di vita - Franco Angeli 1998
- Galimberti Umberto - (Dizionario di) Psicologia - Garzanti 1999
- Klein Melanie - Scritti 1921 / 1958 - Boringhieri 1978
- Mahler Margaret S. - Le psicosi infantili - Bollati Boringhieri 1999
- Pankow Gisela - L'uomo e la sua psicosi - Feltrinelli 1977
- Quaderni di psicoterapia infantile - Borla
- N. 2 - Le psicosi (1979)
(C. Brutti - A. Cerletti - G. Ferrara-Mori - M Harris - D. Meltzer - F. Scotti)
- N. 3 - L'autismo (1980)
(D. Meltzer - M. Harris - B. Jaccarino - S Maiello - A. Piontelli - C. Brutti - R. Parlani)
- Rosen John N. - Psichiatria psicoanalitica diretta - Astrolabio 1974
(Solo per la parte che ha consentito lo sviluppo del questionario)
- Rosenfeld Herbert - Stati psicotici - A. Armando 1973
- Comunicazione e interpretazione - Bollati Boringhieri 1991
- Vandereycken W. Ron van Deth - Dalle sante ascetiche alle ragazze anoressiche Cortina 1995
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