il significato del cibo e dell`alimentazione
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il significato del cibo e dell`alimentazione
22 Novembre 2016 Il significato psicologico del cibo e dell’alimentazione Dr. Patrizia Garofano Psicologo, Psicoterapeuta “Durante il mio viaggio sulla Terra ho osservato che gli esseri umani sono onnivori. Mangiano qualsiasi cosa nasca, cresca o si muova, in quantità non calibrate e talvolta pericolose. Ma il cibo non è distribuito uniformemente su tutta la Terra: ogni anno ci sono 36 milioni di persone che muoiono di fame e 30 milioni di persone che muoiono per ipernutrizione.” G. Gulotta In “Relazione di uno zoologo alieno di ritorno dalla Terra” Perché gli esseri umani hanno un rapporto così strano con il cibo? “Per gli esseri umani è importante essere grassi in periodi di carestia ed essere magri in periodi di opulenza” Mangiare è un piacere Mangiare è un rituale sociale Partiamo con le migliori intenzioni ottenendo i peggiori risultati 1° tentativo: MI PRIVO “Nulla è più irresistibile di un divieto da trasgredire” (O.Wilde) 2° tentativo: MI CONTROLLO “Più mi controllo più rischio di perdere il controllo” (G. Nardone) 3° tentativo: CALCOLO Che fare? Riconoscere le proprie sensazioni fisiche ed emotive Cercare piacere e gratificazione in ogni ambito della propria vita Restringere senza restrizioni Rispettare se stessi Rendersi belli e non solo magri “Possiamo resistere a tutto tranne che alle tentazioni” O. Wilde Disturbi del Comportamento Alimentare obiettivo Offrire chiari criteri di comprensione basati su una descrizione delle differenti forme di DISTURBO del COMPORTAMENTO ALIMENTARE Anoressia 1 – dimagrire o non igrassare 2 – astinenza = maggiore forza 3 - autoreferenzialità 4 – dilagante astinenza dai piaceri 5 – vizio irrinunciabile reazioni fisiche reazioni del sistema Processo graduale di progressiva riduzione dell’alimentazione fino al completo rifiuto per il cibo Bulimia BOTERIANA CARCIOFO YO-YO Irrefrenabile compulsione a mangiare, non per fame ma per piacere vomiting Esordisce su base anoressica o su base bulimica, ma poi si trasforma in un rituale usato per continuare a godere del cibo senza ingrassare. Cosa fare? Coinvolgere subito la famiglia Contattare subito un esperto Evitare di: Dire “mangia!” all’anoressico Dire “vomitare fa male” al vomiter Dire “sei bello così” oppure “devi metterti a dieta” al bulimico Il limite di un piacere è rappresentato da un piacere più grande “Che si mangi troppo o non abbastanza, in entrambi i casi si finisce per ammalarsi. Nella nostra vita quotidiana dobbiamo evitare tutti gli estremi” Tenzin Gyatso (Dalai Lama)