Un - Bcc San Marzano di San Giuseppe
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GIUGNO 2010 - ANNO VII - N° 2 BCC San Marzano di San Giuseppe Direzione chiara •Sava: inaugurata la decima filiale •Banca del Sud: cosa ne pensa Facebook? •Pianeta BCC: viaggio nel cuore di Roma 35Il riconoscimento 20Universiadi 2 Editoriale Gli studenti si sfidano La nostra crescita è al servizio del territorio La politica dei fatti a quella delle parole. Vuote 3 sul trading 21 Chi va dove Filiali, ecco i nuovi direttori 4 L’Assemblea dei Soci 22Le nostre aziende Gaspare Cardamone, Ambasciatore di Puglia 37 La ricerca Ecco le qualità del leader moderno 38L’iniziativa Il Mediterraneo ha il suo Festival 39Il concerto Sava per noi merita un 10 24Pianeta BCC 40La mostra Standard & Poor’s conferma il rating alla nostra Banca BCC Roma: da banca della borgata a banca della Capitale 42Cultura La tua banca sull’iPHONE Bilancio 2009, un voto all’unanimità per premiare l’impegno della Banca Vibrotek ha scelto la BCC San Marzano di San Giuseppe: Benfatto 6 L’inaugurazione FARE CENTRO IN PERIFERIA 8 Il giudizio Un Coro Gospel per l’Unitalsi La Cultura Arbëreshë in Mostra a Roma 9 Tecnologia 27Il prodotto 10 L’evento alla base della tua tranquillità 43Il Premio Maria Santoro a Tutti insieme, dalla parte 44Tennis Basic. 2.0 di BCC Vita, Eugenio Benetazzo: benvenuti alla Fiera delle Verità 12 Il dibattito 28Il campanile di Taranto 29Prevenzione Banca del Sud: fra tammurriata e tarantella 30L’impegno 47 Incentivi 2010 16 La provocazione 32Il magistrato 15 Il premio IL “MENICHELLA” Progetto Abruzzo: premiata la nostra Banca Giugno 2010 - Anno VII - N° 2 Periodico di economia, cultura e sociale Registrazione Tribunale di Taranto numero 247/2004 Direttore Editoriale Emanuele di Palma Direttore Responsabile ed editing Rocco Viola Direzione e Redazione Via Vittorio Emanuele, 190 Tel. 099 9577420 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) [email protected] BCC San Marzano www.bccsanmarzano.it [email protected] Impegno sociale sotto rete Porte aperte per gli acquisti 48Negozio amico Il Maresciallo Dimitri dieci anni dopo GIUGNO 2010 - ANNO VII - N° 2 studenti Il risparmio e il Credito Cooperativo: un buon progetto Hanno collaborato Maurizio Aletti Domenico Arces Eugenio Benetazzo Silvia Bertero Antonio Borsci Micol Bruni Fabrizio Burelli Paolo Campagna Raffaele Casaburi Rosellina De Santis Gerardo Di Punzio MImmo Eletto Fernando Fedele Francesco Lenti Alessandro Leo Francesco Leo Gianluca Lomastro Beatrice Lucarella Fabio Matacchiera Mimmo Mazza Francesca Alessandra Nicolini Sante Pellegrino Fiorella Pennone Paolo Pro Ignazio Punzi Antonia Ragusa Alfonso Raguso Mimmo Rodia Perla Suma Il Giudice Ayala incontra gli Derivati al veleno: la punta dell’iceberg dell’azione deviata 18 Il convegno Gli Open Città della Ceramica confermano il proprio Re 45Volley Veleni e segreti nell’inchiesta di Giovanni Lannes 31 Il ricordo Sistema finanziario etico ed arabo, dialogo possibile “Il Futuro ha un Cuore Antico” LILT raddoppia: controlli gratuiti anche ai polmoni 14 Il forum Giuseppe Battista, la sua Arte Poetica 400 anni dopo 34Giovani Impresa Lavoro: il futuro comincia qui Mina Tomaselli Sara Trovato Paola Valentini Giulia Zanuttini Anna Zingarello Pasanisi Foto Antonio Carriere Archivio BCC Roma Archivio Directa Sim Archivio Federcasse Caffè Letterario “A Sud-Est” Centro Studi e Ricerche Bruni Circolo Tennis Grottaglie Confindustria Taranto Gianpiero Antonicelli Polisportiva Villa Castelli Volley Pro Loco Marciana Vibrotek Fotovideo 2000 L’Archivio Storico di Sportello Aperto è scaricabile gratuitamente in formato PDF sul sito www.bccsanmarzano.it Stampa Litografia Ettorre - Grottaglie (Ta) Sportello Aperto è amico dell’ambiente. È stampato su carta ecologica Presidenza e Direzione Generale Via Vittorio Emanuele, 190/A 74020 San Marzano di S.G. Centralino 099 9577411 Segreteria Generale 099 9577412 Relazioni Esterne 099 9577420 Borsa e Finanza 099 9577428 Fax 099 9575501 San Marzano di San Giuseppe Via Vittorio Emanuele, 190/A 099 9577441 - 099 9577442 (fax) Taranto Via Pupino, 13 (ang. C.so Umberto) 099 4535806 - 099 4538017 (fax) Taranto 2 Cittadella delle Imprese - V.le Virgilio 099 374973 - 099 331181 Faggiano Via V. Emanuele (ang. Via Alfieri) 099 5914229 - 099 5914230 (fax) Grottaglie Filiale: Via Messapia (ang. Via Emilia) 099 5637899 - 099 5669074 099 5670147 (fax) Tesoreria: Via Calò, 72 (ang. Via Giordano) 099 5612586 - 099 5619518 (fax) BCC San Marzano di San Giuseppe Direzione chiara •Sava: inaugurata la decima filiale •Banca del Sud: cosa ne pensa Facebook? •Pianeta BCC: viaggio nel cuore di Roma Leporano Via De Gasperi, 37 (Pal. A) 099 5315002 - 099 5316856 (fax) Francavilla Fontana C.so Garibaldi, 77 0831 812855 - 0831 812856 (fax) Villa Castelli Via per Ceglie 0831 860195 - 0831 867257 (fax) Massafra Via Falcone, 8 099 8854266 - 099 8800588 (fax) Sava Via Mazzini, 120 099 9746172 - 099 9726427 (fax) 1 Editoriale • Francesco Cavallo La nostra crescita è al servizio del territorio A Dalla decima filiale alla conferma del rating. La BCC San Marzano di San Giuseppe non risparmia il proprio impegno contro la nuova ondata di crisi 2 bbiamo tagliato da poco un nuovo e prestigioso traguardo, quello della decima filiale. E’ un punto di arrivo ma allo stesso tempo di partenza verso nuove e avvincenti sfide. La scelta di Sava non è stata casuale: abbiamo voluto in maniera ancora più marcata far sentire il nostro apporto al territorio sul quale operiamo. I nostri tanti clienti di Sava hanno così un punto di riferimento in più, con la loro banca sotto casa. Ed è lo stesso discorso che stiamo mettendo in campo per Taranto dove a breve, per accorciare ulteriormente le distanze con la clientela del capoluogo fornendo alla città una seconda filiale a tempo pieno. In tale contesto, salutiamo con favore – in un momento in cui molti istituto di credito sono incasellati alla voce downgrade – la conferma del rating da parte di Standard & Poor’s per la nostra Banca. E’ un risultato che condividiamo, rendendo omaggio, con i nostri Soci e Clienti e Collaboratori. Sono loro l’anima del nostro Istituto. Ma, ciò che accompagna queste riflessioni, oggi, è uno stato d’animo contra- stante. Da un lato registriamo l’entusiasmo a fare sempre meglio e ad essere impegnati in prima linea sul territorio. Dall’altro, non si può non annotare i venti negativi, dettati dal riverbero di crisi che in maniera sempre più ciclica e a intervalli sempre più stretti rende tumultuosi questi primi anni del nuovo secolo. La recessione figlia di un sistema ossidato, le intemperie greche, la grande piaga dell’occupazione e lo stallo del tessuto produttivo del nostro Paese, sono dati di fatto con i quali siamo chiamati a confrontarci pressoché quotidianamente. Sono le risultanze, queste, della mancanza di una rete capace di sostenere la ripresa in modo da far affrontare in maniera adeguata l’impatto sull’economia reale. Su questo dobbiamo avviare una riflessione senza pregiudizi. E’ il momento di rimboccarsi le maniche, tutti. Lo diciamo da sempre: per uscire dalla recessione è opportuno fare qualche passo in più, non è sufficiente essere semplici notai e registrare lo stato delle cose, ma impegnarsi in prima persona. E’ questa l’unica strada percorribile. E non ce ne sono altre. • Emanuele di Palma La politica dei fatti a quella delle parole. Vuote A I mali della nostra area: fiumi di chiacchiere e poca sostanza. Tavoli di concertazione inutili e poca volontà di costruire il futuro prire oggi una nuova filiale a Sava, piccolo paese del versante orientale della provincia di Taranto, sembra più una provocazione che una scelta fondata su motivi di convenienza economica. Ed effettivamente è così. Costruire una sede di complessivi 500 metri quadrati di superficie (dando così lavoro a numerose maestranze locali) per fare Banca, in un momento in cui l’economia sembra andare a rotoli, non è certo dettata da volontà di fare business, ma da altro. La provincia di Taranto è caratterizzata, da anni, da un immobilismo imprenditoriale che trova riscontro solo in alcune tra le più depresse aree del mezzogiorno. Vige la cultura del non fare, di attendere gli eventi. A qualcuno verrà l’idea vincente perché possa crearsi occupazione per tutti. Avevo i calzoni corti e si parlava della vocazione turistica del nostra provincia, delle grandi potenzialità dell’agricoltura, c’era già l’aeroporto di Grottaglie (e gli aerei volavano), il futuro sembrava roseo. Gli ultimi 40 anni sono sotto gli occhi di tutti e non credo sia necessario commentarli: anche nel 2009 il saldo tra nuove imprese e quelle cessate è negativo. Lo sviluppo economico della provincia è ingessato, la classe dirigente è impotente, e come un disco rotto continua a ripetere parole come Distripark, retroportualità, logistica avanzata, tavoli di concertazione (di che?), dragaggi, aereoporto e via di seguito. Il risultato di tutto questo è la staticità più assolu- ta, con una continua fuga di giovani dal territorio e una totale mancanza di idee concrete per il futuro. E allora? Qui ritorna la provocazione di Sava. Lanciamo un’altra pietra nello stagno e gridiamo a tutti: «vedete? Si può fare qualcosa, si può scommettere sul futuro! Si può evitare di rimanere arroccati sulle proprie posizioni, vivendo su quanto accumulato negli anni precedenti. Si può continuare a scommettere sulle forze sane di questa provincia. Si può dare occupazione, si può crescere». Si! Si può fare tutto questo, ma bisogna volerlo con forza, bisogna conquistarselo giorno dopo giorno, lavorando con serietà e concretezza. Si possono porre degli obiettivi di sviluppo, raggiungibili, credibili da perseguire con professionalità e una sincera volontà di fare e non solo parlare. Si può dire e fare, altrimenti si può solo dire, promettere, fare tavoli, litigare, portare avanti proprie misere rendite di posizione, si può rimanere abbarbicati a cariche e ruoli privi di qualunque risvolto pratico. Si può, in poche parole, farsi prendere dall’aria che da anni si respira in questa provincia, aprire tavoli senza mai chiuderli, fare progetti senza mai realizzarli. Si può parlare di occupazione creando disoccupazione, si può parlare di lotta all’inquinamento senza prospettare soluzioni concrete. In una parola si può continuare a fare chiacchiere. Noi, abbiamo deciso di dedicarci ai fatti e tra i fatti, concreti, reali, c’è anche la filiale di Sava. 3 L’Assemblea dei Soci Bilancio 2009, un voto all’unanimità per premiare l’impegno della Banca I dati confermano il sostegno al territorio: gli impieghi volano a +12,37%; la raccolta +7,31%. Utile ok: +7,39% Assemblea 2010: la relazione del Presidente Francesco Cavallo; un momento dei lavori; i soci 4 P ieno apprezzamento per il lavoro svolto dalla Governance della Banca per i risultati conseguiti. Il messaggio che emerge dall’Assemblea dei Soci 2010 della BCC San Marzano di San Giuseppe è proprio questo, giunto con l’approvazione all’unanimità del bilancio d’esercizio 2009 che ha visto l’istituto di credito ionico affrontare con determinazione la globale fase di recessione. E segnando a fine anno un risultato in controtendenza rispetto alla crisi stessa e raggiungendo contestualmente due obiettivi: consolidare ulteriormente il proprio patrimonio e sostenere in maniera importante il territorio grazie a un capitolo impieghi piuttosto robusto. Tutto ciò ha fatto aumentare la fiducia nella BCC San Marzano di San Giuseppe da parte dei risparmiatori (la base sociale è arrivata a 1500 soci e 18mila clienti) con riflessi positivi anche sull’utile d’esercizio. I DATI I dati nel dettaglio. A famiglie e imprese per poter affrontare la fase di ripresa, infatti, nel 2009 sono stati erogati 191 mi- lioni 400 mila euro (+12,37% rispetto all’esercizio precedente). Un sostegno importante, questo, ricambiato dalla fiducia del territorio verso la Banca, e testimoniato dall’aumento della raccolta che sale a 318 milioni 417 mila euro (+7,31%) e dall’utile: 1 milione 963mila euro (+7,39% rispetto al 2008) che contribuisce ad aumentare in maniera considerevole il patrimonio della Banca, superiore ai 35 milioni di euro. «La finanza del futuro ha detto il Presidente Francesco Cavallo nel corso della sua relazione - sarà certamente una finanza con un assetto più moderato, più regole e più patrimonio, come afferma da tempo il Governatore della Banca d’Italia. La finanza di domani sarà più “personale” di quella di ieri e più “personalizzante”, in grado di valorizzare la conoscenza e la relazione, per ridurre le asimmetrie informative; di produrre un’offerta adatta alle diverse taglie dei differenti interlocutori, senza appesantire i costi». «Quanto sta avvenendo nelle ultime giornate a livello globale – commenta il Direttore Generale Emanuele di Palma – comporta una presa di coscienza circa il fatto che il sistema economicofinanziario è completamente mutato. L’esempio della Grecia è un tassello del domino che già da due anni sta percor- Messa a fuoco la strategia futura con un occhio al potenziamento della presenza all’interno dell’area di appartenenza. A cominciare da Taranto rendo le strade mondiali con riverberi importanti sull’economia reale. In questo quadro occorre avere punti di riferimento chiari e strategie ben definite. Solo così si potrà affrontare il colpo di coda di una crisi imponente» IL FUTURO In chiave locale, per il Presidente Francesco Cavallo ha delineato le strategie future dell’Istituto: «espansione delle attività nelle piazze limitrofe ai comuni di insediamento delle filiali esistenti a cominciare dalla nuova sede della Filiale Taranto 2; accordi commerciali con primari enti e imprese del territorio, per sviluppare prodotti e servizi della Banca, ponendo specifica attenzione alla crescita dell’imprenditoria giovanile e al consolidamento delle imprese già presenti sul territorio, al fine di sviluppare occupazione e crescita economica; contatti con altre realtà del credito cooperativo sul territorio al fine di perseguire aggregazioni che rafforzino ulteriormente la capacità operativa del movimento». Per il Direttore Generale Emanuele di Palma: «L’azione messa in campo nelle scelte strategiche della nostra Banca, se da un lato ci consente di affrontare la crisi generale in maniera più decisa e sostenuta, raggiungendo buoni risultati; dall’altro prepara il terreno ai futuri scenari che ci chiamano a confrontarci non solo con una normativa stringente, come Basilea, ma anche con panorami economico-finanziari e assetti completamente nuovi». 5 L’inaugurazione Sava per noi merita un Inaugurata in un bagno di folla la decima Filiale della nostra Banca Sava: la decima filiale della nostra Banca è realtà. Il taglio del nastro a cura del Sindaco Aldo Maggi e la benedizione di Don Teodoro Tripaldi 6 «I n questi anni di globalizzazione totale, avere banche a dimensione umana, capaci di trasmettere e ricevere fiducia, di guardare oltre i numeri, è di sicuro un aspetto importante nella vita dell’economia di una realtà piccola o grande che sia. L’esempio delle storiche casse rurali, particolarmente vicine alla gente è particolarmente attuale». Con queste parole don Teodoro Tripaldi, parroco della Chiesa Madre, ha concluso la benedizione della nuova filiale della BCC San Marzano di San Giuseppe a Sava, il cui taglio del nastro è stato effettuato dal Sindaco, Ing. Aldo Maggi: «Siamo entusiasti che la BCC San Marzano di San Giuseppe abbia scelto Sava per continuare il suo importante percorso di crescita. La nostra è una comunità frizzante sotto il profilo dell’economia e la realizzazione dell’area industriale, il cui percorso è in piena evoluzione lo Don Teodoro Tripaldi: «Attuale l’esempio delle Casse Rurali» L’Assessore Provinciale Giampiero Mancarelli: «Puntiamo insieme sul Grande Salento» Il Sindaco Aldo Maggi: «Siamo una realtà frizzante» dimostra. In un contesto in cui gli istituti di credito ragionano sempre più in termini di macro-accorpamenti, avere delle banche locali di eccellenza non può che essere un fattore positivo per lo sviluppo del territorio». E di sviluppo ha anche parlato l’Assessore Provinciale Giampiero Mancarelli: «Il versante orientale della provincia ionica è destinato a vivere un ruolo di protagonista nell’equilibrio della nostra area. E’ importante che la spinta arrivi dalle istituzioni, ma è altrettanto importante che poi siano i diversi tessuti sociali ed economici ad accompagnare la fase di crescita. In quest’ottica la parte meridionale della nostra provincia non sarà zona di frontiera ma punto d’ingresso nel progetto del Grande Salento. Siamo sicuri che il nostro Ente contribuirà in maniera determinante a realizzare questo progetto, ma anche che amministrazioni e aziende lungimiranti saranno le principali artefici. Un esempio immediato arriva dal dinamismo e dall’azione della nostra BCC». «Sava per noi merita un dieci – ha detto il Presidente Francesco Cavallo, parafrasando il claim della campagna di comunicazione che ha accompagnato l’apertura – e non solo perché è la nostra decima filiale, ma per l’operosità della gente e della classe imprenditoriale. La conosco bene, avendo avuto i natali proprio qui. Ecco perché possiamo dire che ci sentiamo a casa. Adesso, l’asticella si sposta leggermente in avanti. In oltre mezzo secolo di storia non abbiamo mai fatto mancare il sostegno alla nostra area e questo ci ha messi nella condizione di ricevere una fiducia incondizionata da parte dei risparmiatori, siano essi famiglie o aziende». «Anche in queste settimane – ha detto il Direttore Generale, Emanuele di Palma, riferendosi agli scenari economico-finanziari negativi – registriamo importanti scossoni per una crisi che più che ciclica rischia di diventare endemica. Ciò che emerge da questa nuova filiale è il fatto che la BCC San Marzano di San Giuseppe è qui e continua il processo di crescita e di attenzione in maniera chiara e costante. E’ troppo facile fare banca quando le cose vanno bene. Credo che l’importante sia, come in questo caso, fare banca quando il territorio ha bisogno di una mano». La nuova filiale di Sava della BCC San Marzano di San Giuseppe è diretta da Paolo Pro ed è attenta a proporre servizi di elevato standing, risposte appropriate a tutte le richieste, privilegiando la qualità della vita dei clienti integrando i servizi prettamente bancari al canale informativo all-news su schermo al plasma, al parcheggio riservato. 7 Il giudizio Standard & Poor’s conferma il rating alla nostra Banca L’annuale revisione della Società attesta stabilità, solidità e affidabilità 8 S tabilità, solidità e affidabilità certificate. Standard & Poor’s, con la release di aprile conferma il rating 2010 alla BCC San Marzano di San Giuseppe, indicando una tripla B- (BBB-) sul lungo termine a A-3 sul breve periodo. Giudizi positivi quelli espressi dalla principale agenzia mondiale di rating che sottolinea l’azione messa in campo dall’Istituto pugliese ad oggi l’unico (da Teramo in giù) ad essere retato da Standard & Poor’s. Un parametro ancor più rilevante se commisurato all’ambito di riferimento nel settore delle imprese bancarie medio-piccole su scala nazionale e internazionale, essendo la BCC San Marzano di San Giuseppe, la più piccola Banca al mondo sottoposta al rating da S&P, in uno scenario segnato anche da diversi downgrade, si contraddistingue l’outlook stabile della banca ionica. «Il settore del credito negli ultimi due anni è stato al centro dell’attenzione per diversi aspetti – spiega il Direttore Generale, Emanuele di Palma -. Oggi, più che mai al comparto viene richiesta una maggiore attenzione tanto alla solidità interna e quindi ad una corretta capitalizzazione, quanto al cliente. Elementi importanti e capaci, in uno, di trasformarsi in sana gestione del credito. L’aver ottenuto per il terzo anno consecutivo il rating investment grade conferma il nostro ruolo di banca d’eccellenza. E’ un riconoscimento che ci sprona verso nuovi impegni e ulteriori sfide». «L’azione della BCC San Marzano di San Giuseppe – commenta il Presidente Francesco Cavallo – è improntata al sostegno dell’economia locale. Per raggiungere tale obiettivo, però, occorre un marcato contorno, ben delineato, che accrediti il nostro istituto al di là della singola volontà. Il rating di Standard & Poor’s è sicuramente un attestato importante, un riconoscimento e allo stesso tempo un impegno che pone la Banca nel ruolo di guida per i processi di sviluppo, andando anche oltre la pura e semplice erogazione del credito». A conferma di tutto ciò, arrivano i primi dati del 2010. La prima nota trimestrale di quest’anno, infatti, è in linea con la performance dell’ultimo anno segnando un trend positivo: cristallizza un +9,93% sulla raccolta che si attesta – periodo su periodo (gennaio-marzo 2010 sullo stesso trimestre dell’anno precedente) – su 316,1 milioni di euro (287,5 milioni nel primo trimestre dello scorso anno) e segna un notevole balzo del capitolo impieghi (+10,45%) a 199,202 milioni di euro. Dati in linea, dunque, con la crescita costante dell’istituto che lo scorso anno ha chiuso con un utile del +7%, circa 2 milioni di euro, e che in proiezione dovrebbe essere confermato anche sul 2010. Tecnologia • Ignazio Punzi La tua banca sull’iPHONE Simply Bank per i nostri Clienti oggi è anche Mobìle I l mobile banking è un settore interessante che dovrebbe identificare il futuro del mercato bancario e che in Italia, dovrebbe servire un potenziale di oltre 30 milioni di italiani che hanno un conto in banca e un cellulare. E’ un dato imponente, soprattutto in considerazione del fatto che per l’utenza dell’Internet Home Banking, ad oggi, parliamo di solo 14,6 milioni di utenti. La BCC San Marzano di San Giuseppe presenta SimplyMobile. E’ la nuova applicazione web per il mobile banking ottimizzata per il touchscreen dell’iPhone e per tutti gli smartphone di ultima generazione. Sfruttando al meglio proprio le opportunità offerte da terminali di tipo touchscreen, mediante un’interfaccia grafica accattivante, semplice e veloce, rende le funzionalità tipiche dell’Internet banking più che mai accessibili via smartphone e - letteralmente - a portata di dita. Per utilizzarlo è sufficiente collegarsi dal proprio mobile al sito istituzionale della Banca e accedere all’area Simply Bank o, in alternativa, direttamente a https://www3.simplybank.it/bccsmarzano/, utilizzando di seguito le stesse credenziali (user-id e password) di SimplyBankWeb. Le funzioni di sicurezza attivate da SimplyBankWeb saranno attive anche sul mobile. Nel caso di abilitazione del certificato client in SimplyBankWeb per accedere al servizio dal mobile è necessario utilizzare la password one shot. Le operazioni al momento abilitate sono quelle dell’estratto conto, bonifico, giroconto, ricarica cellulare. Al fine di semplificare l’utilizzo delle funzioni dispositive non è possibile inserire dal mobile i dati di un beneficiario delle disposizioni di bonifico o i dati delle utenze telefoniche da ricaricare. Tali dati dovranno essere selezionati rispettivamente dalla rubrica dei beneficiari e dalla rubrica delle utenze preventivamente alimentate attraverso SimplyBank Web. 9 L’evento • Mimmo Mazza Eugenio Benetazzo: benvenuti alla Fiera delle Verità Irriverente e dissacratore. Il Grillo parlante dell’economia non risparmia niente e nessuno. Ecco il prossimo futuro 10 V erità sacrosante, verità discutibili e autentiche suggestioni. Tutto esaurito e applausi, tra il timido ed il convinto, lunedì sera al teatro Orfeo per Eugenio Benetazzo, il 37enne predicatore finanziario cresciuto nel Triveneto, ospite della Banca di credito cooperativo di San Marzano. Lo stile di Benetazzo, a suo agio sul palcoscenico come a piazza Affari, è tra l’irriverente e il dissacratore. Affronta in maniera forte, quasi traumatica, argomenti serissimi come la crisi economica, la sostenibilità sociale e ambientale, l’alimentazione. E lo stile tra Grillo e Travaglio rischia di travolgere le argomentazioni, a volte solide, a volte probabilmente alimentate unicamente dalla voglia di stupire. Benetazzo processa il premio Nobel Milton Friedman In queste pagine alcuni momenti dello spettacolo di Eugenio Benetazzo al Teatro Orfeo di Taranto. Qui sopra, il Presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo. A lato, la presentazione dello show a cura del Direttore Generale Emanuele di Palma e i Chicago Boys, mettendo liberismo e privatizzazioni sul banco degli imputati (il laissez-faire sarebbe la causa dei problemi finanziari dei nostri giorni), ed esaltando, di converso John Maynard Keynes e l’intervento dello stato nell’economia. Teorie contro teorie, con appunti veri (la Thatcher e Reagan in effetti privatizzarono il privatizzabile, con risultati peraltro da valutare caso per caso) e altri discutibili (in Italia il dichiarato seguace dei monetaristi è Antonio Martino, deputato Pdl, che non ha mai avuto - e non per caso - la guida di un dicastero economico). Tutto il modello americano finisce al centro della vera e propria requisitoria del Beppe Grillo dell’economia, che non risparmia nemmeno Obama e la sua riforma sanitaria (perché secondo Benetazzo è un regalo alle compagnie assicurative, che ora avranno 40 milioni di contratti in più, pagati dallo Stato). Ma è sull’alimentazione che il guru veneto colpisce la platea, invitando - senza figure retoriche e ricorrendo a immagini assai crude - ad una deriva vegetariana, mostrando come, e con cosa, vengono allevati gli animali che finiscono nei nostri piatti. E allora? Mai fatta la rivoluzione con la pancia piena, chissà che non ci si riesca inserendo nella nostra dieta solo e soltanto alimenti di terra nostra. Taranto ha sete di sapere • Rocco Viola C’è una Taranto che corre e che s’interroga, che va oltre lo scenario ovattato dei salotti televisivi frequentati da tronisti e futuri disoccupati dello show-business. Che salta a piè pari il buonismo imperante, alla ricerca di risposte pratiche e concrete, strizzando l’occhio a temi attuali e caldi, come l’energia pulita, lo sfruttamento, il divario ricchipoveri, il futuro. Quel futuro che Taranto non deve vedere già scritto nel proprio destino, ma che è chiamata, tutta l’area, a progettarlo secondo i propri desideri. Primo, non arrendersi. Alla crisi imperante e ai malesseri locali. Una parte di questa comunità l’abbiamo incontrata al Teatro Orfeo di Taranto in occasione dello spettacolo di Eugenio Benetazzo, la cui recensione in punta di penna a cura di Mimmo Mazza rende bene i contorni e la sostanza dell’evento. Ed è proprio il risultato ottenuto da quest’evento: il teatro esaurito in ogni ordine di posti, in una serata angusta e piovosa, caratterizzata dagli ultimi fuochi elettorali, mette in luce la sete di informazioni che la nostra comunità, legittimamente ha. Apertura al confronto, ad ascoltare una voce fuori dal coro e non la solita monocorde versione del mondo. E’ vero, la conferenza spettacolarizzata di Eugenio Benetazzo, era gratuita. Ma è anche vero che proprio per questo, per oltre due ore 650 persone hanno partecipato in maniera attiva e attenta ad un copione che avrebbero potuto cancellare in qualsiasi momento, alzandosi dalla poltroncina. Invece, no. La sete di sapere, di confronto ha tenuto tutti lì fino all’ultimo frame di uno spettacolo imprevisto e imprevedibile. Perché Taranto ha sete di sapere. E noi, come Banca locale, continueremo ad essere impegnati in questa diffusione di confronto. 11 Il dibattito Banca del Sud: fra tammurriata e tarantella L L’interrogativo è: serve un istituto di credito per il Mezzogiorno? Rispondono i nostri amici su Facebook 12 a Banca del Sud è ancora un ectoplasma. Difficile dire, almeno per il momento, quando si materializzerà. E soprattutto in cosa si sostanzierà. Le linee guida dell’emanazione sono note per essere rimbalzate dal Palazzo del Governo: 1) non sarà un carrozzone; 2) servirà per sostenere le imprese del Mezzogiorno d’Italia; 3) emetterà prestiti a tasso agevolati pescando anche da emissioni bond-Sud ad hoc; 5) coinvolgerà la rete del Credito Cooperativo e Poste Italiane. Detto ciò, poco in verità, aspettiamo di conoscere le pieghe del progetto, sperando che non ripercorra la stessa strada della Cassa per il Mezzogiorno, il cui fallimento su tutti i fronti, la cui eco si confonde anche con un altro progetto similare, che doveva partire da Napoli, qualche anno fa e che doveva viaggiare sotto il nome di Banca del Mezzogiorno (sempre di tremontiana emanazione). Sulla que- stione rimane da comprendere quale ruolo giocherà il sistema delle banche di credito cooperativo (la rete ancora è all’oscuro di tutto) che sono poi l’anima reale di una banca di prossimità già esistente; ed eventualmente le popolari, che per numeri e presenza, costituiscono un importante punto di snodo. Non avendo notizie dai vertici, abbiamo pensato di raccogliere le opinioni degli internauti. Così, su Facebook abbiamo costituito un gruppo che risponde alla domanda “Cosa ne pensate della Banca del Sud?”. Finora oltre 300 gli iscritti. Qui di seguito alcune riflessioni da parte di coloro che poi, in definitiva, della Banca del Sud, dovrebbero essere i primi fruitori, i risparmiatori. Per vedere gli altri commenti è sufficiente andare su Facebook al Gruppo “Cosa ne pensate della Banca del Sud?” Luca Caristina Se ho capito bene, la banca del sud servirà a finanziare progetti produttivi e imprese nel sud. Ma se è così il meridione si ritroverà ben presto incastrato in una folle corsa a competere per non rimanere schiacciato dai debiti (suppongo gravati dagli interessi sui prestiti) contratti verso la stessa banca finanziatrice. E’ una soluzione intelligente? Irene Milone Sarebbe stato utile individuare misure di uguaglianza di applicazione dei tassi di interessi tra nord e sud, anche nello stesso gruppo delle banche a partire dalle BCC. Non è vero che al sud è difficile accedere al credito:le imprese al sud sono penalizzate rispetto al nord garanzie eccessive, tassi per tre volte maggiori...forse su questi ultimi fronti si sarebbe dovuto muovere il governo! Angelo Vincenzo Blasi Questa iniziativa può avere concreto significato, solo se riuscirà a finanziare progetti produttivi che siano di vera qualità, senza se e senza ma, per tutto l’importo occorrente, una volta valutata la positività e la capacità di rientro dei capitali. Solo così sarà consentita la crescita del Sud. Non essendoci al momento tale prospettiva, nessuno spreca un tempo minimo dietro un’idea che mai troverà soluzione. Se la Banca del Sud non ha tali prospettive, secondo il personale e modestissimo parere, può farne a meno di ripetere soluzioni già largamente esistenti. Francesco Leo Al sud non serve un piano marshall all’Italiana che elargisca soldi in maniera incontrollata. Lo stesso piano, tra l’altro, ad oggi rimane vago in molti punti a dimostrazione dello scopo prettamente elettorale di questo annuncio. Al Sud i problemi sono tanti e soprattutto strutturali e non bastano solo i soldi per risolverli: mancanza di infrastrutture, diffusa criminalità, mancanza di indotti attorno a vari processi produttivi (vedi Fiat in Sicilia), evidenti problematiche ambientali che pregiudicano le vere vocazioni di questi territori e, problemi comuni al resto d’Italia, tasse alte ed eccessiva burocrazia! BCC e Banche Popolari fanno egregiamente il loro lavoro. Fabio Millarte Non sono un grande esperto ma è una scommessa persa. Meglio dare respiro alle aziende attraverso le piccole banche cooperative che conoscono bene il territorio. Sebastiano Scarfato Sarebbe stato meglio impegnarsi per rilanciare una rinnovata politica economica e finanziaria per il sud che coinvolgesse l’intero sistema bancario italiano a sostegno di tutte quelle realtà positivamente già sperimentate che, nel settore specifico,... privilegiano iniziative localistiche, legate all’economia del territorio di riferimento. Mi riferisco all’esperienze delle banche cooperative e popolari che già da tempo operano al sud del paese. Eduardo Di Salvo Sono perplesso, molto perplesso e sicuramente scettico. Sino ad ora le banche non hanno sofferto come i loro clienti della ridotta capacità di disponibilità economica ed a riprova abbiamo i super-premi elargiti ancora oggi ai loro dirigenti. Questo vuol dire, che vi sono stati maggiori profitti per le istituzioni bancarie. Un banca che distribuisce finanziamenti a chi ne ha bisogno per aprire un’attività economica o investire in nuove tecnologie in azienda, mah, i soldi da qualche parte li deve prendere ed è dalle nostre misere tasche. Non scordiamoci che la mission di una banca è fare profitto e non credo che ce ne fosse bisogno di un’altra. Mi sorge il sospetto che il governo abbia fiutato il “business”. Eugenio Maccarinelli L’importante che non sia come il Banco di Napoli avevo 340.000 mila azion e ci ho rimesso alla fine 400 milioni che per chi son sa le equivalenzecorrispondono pressapoco a 200.000 euro.Tanti o pochi? Dipende dai punti di vista. Dario Giovanni Pellè Un atavico rigetto nei confronti degli istituti bancari in genere mi spinge a tenermi lontano. Il fatto che dietro a questo progetto ci sia la volontà di Tremonti e l’assenso di Berlusconi mi ispira speranza. Il progetto fine a se stesso non credo che abbia un gran futuro se non accompagnato da iniziative di ben altro ...respiro. Vero è che senza l’iniziativa dei privati, le banche e lo Stato possono fare poco...spero che l’imprenditoria si risvegli e che lo Stato si decida ad abbassare le tasse. Una banca da sola potrà fare ben poco. Silvio Veo Ho grande fiducia in Tremonti!!! Ben venga questa banca. Guardiamo avanti. Rosy Merola Alla luce di come (non) funzionano le cose nelle nostre regioni,sono assolutamente scettica in merito a questa iniziativa. I corsi e ricorsi storici mi inducono pessimisticamente a pensare al solito epilogo. E’ l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi (Seneca). Enzo Mastropasqua E’ una iniziativa senza nè capo nè coda. Solo una becera propaganda del Governo che VORREBBE dimostrare che il Sud decollerà.Ci vuole ben altro, questo governo deve soltanto favorire gli investimenti e quindi l’occupazione.Caro Berlusca non credi che la cosiddetta Banca del Sud sia un bel carrozzone e farà la fine della Cassa del mezzogiorno? E’ mai possibole che si continua a prenderci in giro? Nettamente contrario a questa inutile iniziativa!!!!! Davide Benedetto Ricciardi staremo a vedere disse il cieco... 13 Il forum Sistema finanziario etico ed arabo, dialogo possibile Il Direttore Generale Emanuele di Palma fra i relatori dell’Alternative Investment Forum di Bari 14 «T ornare alle origini per costruire il futuro». Un salto indietro nel tempo per recuperare i valori di una finanza etica. Questo l’intervento del Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma, intervenuto all’Alternative Investment Forum di Bari al convegno su “Finanza classica, etica ed islamica a confronto”. «Il futuro - ha detto il Direttore di Palma - non può non prevedere una collaborazione totale con il coinvolgimento di tutti, compresi gli amici arabi. Tutti dobbiamo essere impegnati nel sostenere le idee positive e favorire il microcredito». Per il Direttore Generale ruolo importante, in tale contesto, lo rivestono «Le Banche di Credito Cooperativo, le quali non hanno fini di lucro. Per quanto ci riguarda, i nostri risparmiatori sono consapevoli che i loro investimenti effettuati con la nostra Banca, sono eti- ci e non finanziano, giusto per fare un esempio, aziende belliche o situazioni al di fuori dell’ambito sociale». Dunque, ritorna in maniera prepotente, in questo modo, il claim utilizzato dalla rete del credito cooperativo due anni fa in una fortunata campagna di comunicazione il cui senso era: quando ritirate i vostri soldi in banca fatevi dire dove sono stati, quasi a significare le diverse tipologie di investimento che le banche effettuano con la raccolta dai risparmiatori. L’Alternative Investment Forum rappresenta per il capoluogo pugliese un interessante momento di confronto a 360°. Nella quarta edizione del Forum, i protagonisti dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi internazionali e nazionali hanno incontrato risparmiatori e investitori per dialogare, formare e trasmettere conoscenza rispetto alle novità in materia di risparmio, credito, assicurazione ed investimento. «Siamo particolarmente soddisfatti – dice Sante Pellegrino, anima dell’evento promosso da Pellegrino & Partners – perché anche l’edizione di quest’anno ha confermato la particolare attenzione alle dinamiche economiche e finanziarie del nostro territorio. Dopo la crisi la gente ha sete di sapere, essere maggiormente informate e di aprirsi a nuove culture e scenari. Ecco, l’edizione 2010 dell’Alternative Investment Forum ha offerto tutto questo». Il premio IL “MENICHELLA” Progetto Abruzzo: premiata la nostra Banca Riconoscimento per aver contribuito alla ricostituzione del patrimonio librario delle popolazioni colpite dal sisma dello scorso anno A Palazzo Altieri, sede dell’ABI, il Direttore Generale Emanuele di Palma riceve l’attestazione di stima da parte del comitato promotore del Premio Menichella U n riconoscimento all’impegno della BCC San Marzano di San Giuseppe per il “Progetto Abruzzo”, teso alla ricostituzione del patrimonio librario delle popolazioni colpite dal terremoto di un anno fa. Con questa motivazione è stato assegnato all’interno della IX Edizione del Premio “Donato Menichella”, un premio speciale. L’iniziativa si è svolta nella prestigiosa sede dell’ABI a Roma. Nella splendida cornice di Palazzo Altieri, il Direttore Generale della nostra Banca, Emanuele di Palma, ha sottolineato il ruolo delle Banche locali verso il territorio d’appartenenza, evidenziando comunque «l’animo sociale soprattutto delle casse rurali. Da qui, il nostro impegno verso le popolazioni abruzzesi. Impegno in cultura con la ricostituzione del patrimonio librario delle biblioteche, ma anche economico con una serie di campagne volte a contribuire alla ricostruzione». Il Premio-Testimonianza, come è stato chiamato dalla Fondazione Nuove Proposte, è stato motivato per il lavoro «eccellente di una banca locale sia per la sua politica creditizia che per la grande sensibilità e disponibilità nel sostenere iniziative culturali». Contestualmente, in un parterre molto qualificato, il “Premio Menichella” (vinto lo scorso anno dalla nostra Banca) è stato assegnato, su proposta del comitato scientifico, presieduto dal prof. Paolo Savona e del quale fanno parte Pierluigi Ciocca, Mario Sarcinelli, Gianni Toniolo, Vincenzo Desario, Paolo Baratta, Tommaso Gozzetti, Francesco Lenoci, Mario Paone, Pietro Chirulli, Enrico Greco e di diritto in qualità di vincitore il Direttore Generale Emanuele di Palma, al Prof. Guido Rey; mentre. La tradizionale Medaglia d’Oro di Nuove Proposte, legata al “Premio Donato Menichella”, è stata conferita a Giovanni De Censi, Presidente dell’ Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane. Fra le banche, premiato quest’anno il Credito Valtellinese. 15 La provocazione • Mimmo Rodia Derivati al veleno: la punta dell’iceberg dell’azione deviata Si moltiplicano i casi di risparmiatori finiti sul lastrico per investimenti sbagliati 16 C ominciamo con un interrogativo: quante volte ancora assisteremo quasi impotenti di fronte a notizie di episodi gravi che riguardano il dramma di quanti sono coinvolti nella perdita dei propri risparmi per scelte sbagliate da parte di alcune banche? E ancora: quante altre volte ancora sentiremo parlare dei derivati ad altissimo rischio, come quelli - ad esempio - sottoscritti con una banca nazionale di caratura internazionale e che avrebbero causato il fallimento di tre aziende baresi? Prima tra tutte la “Divania”, fabbrica di divani che prima del 2003 era una delle prime industrie esportatrici della Puglia, con 65 milioni di euro di fatturato. Nel 2006 ha chiuso, licenziando 430 operai e una truffa (potremmo chiamarla diversamente?), subita per ben 25 milioni di euro. La seconda società è “Tre Z Plast”, azienda leader nel settore edilizio e termoidraulico, passata nel giro di due anni da un fatturato di 6 milioni di euro al fallimento. C’è ancora silenzio sul nome della terza società truffata pare per almeno 56 milioni di euro. Nel fascicolo della pm Isabella Ginefra si ipotizzano i reati di associazione per delinquere, estorsione e truffa nei confronti di alcuni dirigenti dell’istituto di credito coinvolto. La banca non avrebbe informato correttamente dei rischi connessi agli strumenti di finanza complessa, proponendoli come sicuri, inoltre, non avrebbe concesso il credito o pagamenti in genere, se le aziende fallite, non avessero sottoscritto quei contratti. LA DOMANDA Perché, mi chiedo, molti dei nostri risparmiatori continuano ad operare con banche che nulla hanno a che fare con il nostro territorio, con la nostra storia, sembrano delle banche calate dall’alto, ed impiantate nei nostri territori con un unico scopo, far accrescere sempre di più i loro capitali ed i loro guadagni, che reinvestiranno sicuramente in territori lontani dai nostri, e magari al nord. Il radicamento nel territorio è un incentivo a promuovere lo sviluppo locale, per questo la BCC San Marzano di San Giuseppe si è caratterizzata per la capacità di riuscire a fare in modo che i benefici effettivi dell’economia locale, privilegiassero i rapporti con le imprese locali e le famiglie, cercando di creare benessere e occupazione e non i drammi della disoccupazione e del fallimento. Essere banca locale significa qualificarsi in un atteggiamento di reale operatività verso il territorio in cui si opera, ne condivide le sorti, cercando proprio di non recar danni, difendendo con tutti i mezzi le aziende sane nello sviluppo e nella produzione delle loro attività, specialmente in virtù della grave crisi finanziaria ed economica che ora stiamo vivendo. Spesso si parla di ingordigia e guadagno facile. Molte volte, però, si tratta di consigli subdoli Noi ci mettiamo la faccia: in alto Mimmo Rodia, autore del contributo sui derivati. Nella sequenza qui sopra: un sorridente e sornione funzionario della Northern Rock Bank mentre consegna il dossier d’investimento ad una cliente; i clienti presidiano la sede dell’istituto per chiedere conto dei loro risparmi LA DICHIARAZIONE Più volte infatti, di recente, il Ministro dell’Economia ha dichiarato che le piccole banche cooperative proseguono i loro affidamenti alle imprese del territorio sostenendole, mentre altri istituti bancari non locali, gli hanno ridotti. La BCC San Marzano di San Giuseppe, la nostra Banca, ha sempre associato il suo localismo alla mutualità, e al venire incontro a tutti i sui clienti, i quali devono sempre ricordare che possono diventare soci della loro banca, nata senza nessuno scopo di lucro, ma che fonda la sua operatività prevalente proprio nei confronti dei suoi soci. E’ necessario dunque diventare sempre più clienti e soci della nostra BCC San Marzano di San Giuseppe, per essere testimoni del nuovo assetto locale, volto ad animare la ricerca di nuovi standard di vita e di nuove forme di coesione sociale nella vita pubblica, economica e culturale, capaci di accrescere lo sviluppo di un’economia artigianale, industriale e turistica del nostro territorio. IL RUOLO La nostra Banca, ogni giorno testimonia che è possibile competere nel mercato della finanza e dello sviluppo anche rimanendo piccola, ma fedele alla comunità locale, cercando di costruire nuove sinergie capaci di migliorare se stessa e la relazione con i soci, i clienti, le imprese e le rispettive comunità locali. Sono queste le capacità della nostra Banca, che ha sempre interagito nel proprio territorio non soltanto con i fattori economici ma anche quelli umani e sociali, orientando sempre più la propria missione verso il cliente, diventando una banca pronta ad affrontare le sfide più avvincenti e utili a migliorare sempre più la propria presenza sul territorio di appartenenza, dove vita, storia e cultura si intrecciano in un’unica e grande realtà sociale. 17 Il convegno • Francesca Alessandra Nicolini Il risparmio e il Credito Cooperativo: un buon progetto L’esempio delle antiche Casse Rurali punto di riferimento per l’economia moderna Da sinistra: Umberto Filotto (professore universitario), Angelo Mambretti (Presidente Aureo Gestioni), Giuseppe Malinverni (Direttore Generale Aureo Gestioni), Stefano Milani (Direttore Generale BCC Vita), Giuseppe Maino (Presidente BCC Vita) 18 P resso le suggestive sale del Museo Diocesano, a Milano, ha avuto luogo il convegno “Il risparmio: un buon progetto” organizzato dalle due società retail del Gruppo Bancario Iccrea, Aureo Gestioni e BCC Vita. L’evento è stato pensato per trattare il tema del risparmio a partire dall’attuale panorama italiano alla luce della recente crisi economica. Tema del risparmio che è stato affrontato da diversi punti di vista. Il compito di affrontare la questione da un punto di vista numerico è stato affidato al professor Renato Mennheimer, presidente dell’ISPO, al quale Aureo Gestioni e BCC Vita hanno commissionato la ricerca “Il risparmio: un buon progetto”, condotta su un campione di 1.000 soggetti equamente distribuiti sul territorio italiano. I risultati di tale indagine hanno mostrato un’immagine chiara e precisa del contesto socio-economico che accompagna gli italiani in questo particolare periodo storico, mettendo in luce la crescente importanza degli aspetti psicologici che muovono il risparmiatore nella gestione del proprio capitale quali sicurezza, fiducia, vicinanza, aiuto e semplicità. Gli italiani, anche a causa di un panorama economico non particolarmente roseo, hanno sviluppato una spiccata propensione al risparmio, ma solo una piccola percentuale di essi si definisce anche investitore. Più della metà del campione intervistato ha affermato che lo strumento preferito per il deposito del denaro resta infatti ancora il conto corrente, seguito a grande distanza dai tradizionali titoli di Stato. Monsignor Brambilla, vescovo ausiliare di Milano, Preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e Vicario Episcopale di settore per la cultura, ha invece affrontato il tema dell’eticità del risparmio. Egli ha esortato ad un nuovo modello di etica che valorizzi le relazioni interpersonali quali punti di forza nella sopravvivenza dell’individuo. Egli ha inoltre suggerito cinque importanti istanze per costruire una nuova coscienza civile e sociale volta a rafforzare quella responsabilità di cooperazione che è caratteristica del movimento del Credito Cooperativo. Inusuale la partecipazione ad un con- Da sinistra: Umberto Filotto (professore universitario), Giorgio Faletti , Susanna Messaggio, Yuri Chechi vegno economico di alcuni personaggi noti al grande pubblico. Giorgio Faletti, Susanna Messaggio e Yuri Chechi hanno raccontato come sia importante il risparmio per le persone di successo che hanno si grossi guadagni, ma spesso concentrati in brevi periodi di tempo. Inoltre la notorietà e le entrate arrivano spesso dopo una lunga carriera di fatica e sacrifici. Per queste ragioni è importante capire l’importanza del risparmio già nella gestione del primo denaro disponibile. L’onore e l’onere di contestualizzare gli spunti forniti dagli attori del convegno nella realtà del Credito Cooperativo è spettato ai principali rappresentanti delle due Società prodotto. Giuseppe Maino e Angelo Mambretti, rispettivamente Presidente di BCC Vita e Presidente di Aureo Gestioni, hanno sottolineato come le famiglie, anche se si trovano in una situazione difficile, non hanno del tutto perso la loro propensione al risparmio ed è quindi responsabilità del Credito Cooperativo, in quanto per sua natura predisposto, sostenere la propria clientela rispondendo ai quei bisogni di semplicità, sicurezza e fiducia di cui hanno bisogno. Giuseppe Malinverni e Stefano Milani, rispettivamente Direttore Generale di Aureo Gestioni e Direttore Generale di BCC Vita, hanno invece approfondito più nel dettaglio, come le due società stiano lavorando nella direzione di proporre ai propri clienti soluzioni su misura e per continuare a supportare le BCC nel loro modo di essere Banca. Il decalogo del Credito Cooperativo 1. semplicità nel rendere facilmente accessibili i servizi finanziari; 2. chiarezza nel comunicare e nell’essere attenti alla comunità; 3. sicurezza nell’offerta e nei rapporti; 4. fiducia nell’essere interlocutori capaci e competenti, ma soprattutto leali e fedeli; 5. consulenza nell’affiancamento del proprio territorio di riferimento; 6. legame al territorio; 7. fidelizzazione nel tempo intesa come la capacità delle BCC di essere antidoto contro la spersonalizzazione e l’anonimato della clientela; 8. responsabilità nell’offerta al cliente e nell’educazione ad una domanda consapevole; 9. mutualità volta a promuovere le leve della cooperazione e del vantaggio reciproco; 10. scopo sociale inteso come potenziamento di stili di comunicazione, relazione e offerta propri comuni a tutto il sistema. Universiadi Gli studenti si sfidano sul trading Al giro di boa la prima edizione della competizione per team universitari sostenuta dalla nostra Banca L’Ing. Mario Fabbri, numero uno di Directa Sim, protagonista dell’iniziativa in favore degli studenti universitari. In alto il tema della campagna di comunicazione 20 E ntrano nel vivo le Universiadi del trading, primo campionato universitario italiano di trading online in Borsa con denaro reale. Organizzata da Directa (con il sostegno della BCC San Marzano di San Giuseppe, unico partner pugliese e del centro-sud Italia), e una rete di banche di altri territori) la competizione è partita il primo marzo dopo essere rimasta aperta fino al 6 aprile a nuove iscrizioni. In gara ci sono più di 30 squadre provenienti da Università di tutta Italia, da Trento a Bari, e da facoltà non esclusivamente economiche. La competizione, che si concluderà il 30 settembre, consiste in una sfida nell’ottenere il rendimento più alto investendo nei mercati finanziari. Le squadre possono operare sui mercati disponibili sulla piattaforma Directa: Borsa di Milano, Nyse, Nasdaq, Cme, Eurex, Xetra e Chi-X, ad esclusione del segmento Sedex, e hanno a disposizione tutti gli strumenti (quotazioni e analisi) e 5.000 euro di denaro reale, che con la leva permettono di investire fino a 25.000 euro sul mercato. Le plusvalenze rimarranno agli sfidanti, le minusvalenze saranno prese in carico da Directa. Sarà proclamata vincitrice la squadra che otterrà la migliore performance in termini percentuali. La premiazione avverrà a Palazzo Mezzanotte con consegna del trofeo alle prime 3 squadre classificate. Ciascun concorrente della squadra vincitrice riceverà una borsa di studio di 1.000 euro, erogata sotto forma di contributo all’iscrizione a corsi di formazione e/o specializzazione o all’adesione ad altra iniziativa pertinente approvata da Directa. L’obiettivo delle Universiadi del trading è anche quello di dare la possibilità agli studenti di entrare a contatto con il mondo del lavoro ed eventualmente di trovare uno sbocco professionale. Grazie alla rete di rapporti con gli istituti di credito convenzionati con Directa, ciascuna Università avrà a disposizione 2 stage presso la filiale di una banca del territorio: sarà la banca stessa, tramite colloquio e valutazione, ad individuare gli stagisti tra i partecipanti alla competizione Chi va dove L’INTERVISTA Così l’uomo batte gli algoritmi «Mettersi alla prova con denaro reale sui mercati finanziari è un’esperienza di formazione unica. Perché l’adrenalina nelle operazioni è la stessa di un vero trader». Per Duccio Martelli, ricercatore di Banca e Finanza presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata nonché curatore delle selezioni del team di studenti che oggi guida la classifica delle Universiadi del trading «il fattore psicologico è determinante nel trading». Cosa si aspetta dalle Universiadi del Trading? «Per gli studenti che partecipano a questa competizione rappresenta un momento di apprendimento straordinario perché è ben differente acquistare strumenti finanziari reali rispetto a effettuare delle simulazioni online. Allo stesso tempo può rappresentare il viatico per entrare nel mondo del lavoro visto che l’iniziativa prevede anche degli stage e dei contatti con varie aziende del settore. Per i ricercatori rappresenta una possibilità di analisi molto interessante perché in questo modo è possibile studiare quali sono le dinamiche di gruppo che si creano in una squadra composta da operatori finanziari che hanno tutti lo stesso obiettivo. Ed è interessante capire anche se e in che misura la notorietà che la competizione andrà via via assumendo (termina il 30 settembre, ndr) influenzerà le scelte di trading. È risaputo, infatti, che un trader deve essere freddo e non farsi condizionare dall’emotività». Cosa si aspettano le squadre da questa gara? «Molto dipende dagli obiettivi che si sono posti. Nel trading online l’importante è, infatti, la coerenza nel seguire l’obiettivo iniziale. Nel caso delle Universiadi del Trading le finalità possono essere diverse: dall’ottenere il capital gain più alto al massimo coinvolgimento di tutti i componenti del gruppo. Partendo dal primo gradino che è quello di migliorare le proprie competenze operative al fine di poter trovare anche uno sbocco professionale successivo». Nell’era degli scambi algoritmici lei crede che un piccolo trader possa ancora dire la propria? «Sì, l’importante è che non sia un hobby ma che eserciti il lavoro di trading come professione principale. E che abbia le idee chiare e sistematicità nell’applicarle. Sono convinto che l’uomo prevale alla macchina, anche nelle stanze del trading». Filiali, ecco i nuovi direttori L ’inaugurazione della nuova Filiale di Sava ha visto una rotazione del personale e della direzione di alcune filiali della nostra Banca. Ecco, qui di seguito i nuovi direttori. A Sava, da Taranto 1, arriva Paolo Pro. A Taranto 1, dopo una breve ma intensa esperienza a Francavilla Fontana, arriva Nico Arces. A Francavilla Fontana il nuovo direttore è Mimmo Eletto. Sono volti per lo più noti ai nostri Soci e Clienti, ecco i loro profili con gli auguri di buon lavoro da Sportello Aperto. Conosciamoli da vicino. È il direttore della nuova Filiale di Sava. Sposato, 39 anni, tre figli, è laureato in Scienze economiche e Bancarie ed è in BCC San Marzano di San Giuseppe dal 2007. La sua lunga esperienza nell’area regionale (Bari, Brindisi, Lecce, Manduria, Martina Franca e Taranto) con altri istituti di credito, lo ha portato a conoscere in modo capillare il territorio. Appassionato di filatelia, gioca a tennis, gira in bici e veleggia con la Lega Navale Italiana. Paolo Pro (Sava) Per lui, pochi mesi alla guida della Filiale di Francavilla Fontana prima del passaggio a quella di Taranto (Via Pupino). Grottagliese, in precedenza era stato alla guida della direzione di Faggiano dove era approdato dopo una lunga esperienza nelle altre filiali della Banca. Ha 37 anni, coniugato. Appassionato di musica, suona la chitarra ed altri strumenti, e compone brani. È entrato in BCC San Marzano di San Giuseppe nel 1998. Domenico Arces (Taranto 1) Per tutti è Mimmo. Ha 44 anni, nativo di San Marzano di San Giuseppe con laurea in Economia e Commercio all’Università di Bari. E’ in BCC San Marzano di San Giuseppe dal 1992, ricoprendo diversi ruoli e competenze. In passato è stato direttore alle filiali di Faggiano e Grottaglie. È sposato e da qualche mese è diventato papà. Appassionato di cucina e lettura è anche il portiere della squadra di calcio a cinque della nostra Banca. Cosimo Eletto (Francavilla Fontana) 21 Le nostre aziende Vibrotek ha scelto la BCC San Marzano di San Giuseppe: Benfatto L’Azienda dei Fratelli Di Giuseppe è leader nel settore delle pavimentazioni “chiavi in mano” Massimo e Antonio Di Giuseppe, sono i pionieri del progetto “Benfatto” della Vibrotek. L’Azienda, nostra Cliente, è operativa nella zona industriale di Faggiano. Nella pagina a lato alcuni particolari dei lavori eseguiti 22 A Faggiano spiccano i grandi silos della moderna struttura produttiva di Vibrotek, azienda specializzata nella produzione dei masselli autobloccanti . Questa straordinaria avventura dei fratelli Massimo e Antonio Di Giuseppe è cominciata esattamente 20 anni fa. Oggi come allora, in costante rapporto con il territorio ed in sinergia con la nostra Banca, Vibrotek continua a proporre non semplici pavimenti ma soluzioni per la casa, il giardino e gli spazi pubblici. In quest’ottica, grazie al supporto della BCC San Marzano di San Giuseppe, Vibrotek ha messo a punto l’innovativo sistema Benfatto, in grado di fornire risposte chiare e complete alle esigenze di un pavimento a perfetta regola d’arte. Benfatto è il sistema integrato di pavimentazione per cui progettazione, fornitura, servizio in opera e garanzia sono offerti in un’unica soluzione; è il pavimento chiavi in mano. Questo servizio è frutto di un’organizzazione di quindici squadre di posa in opera e di più di dieci collaboratori tra tecnici, commerciali e amministrativi in grado di individuare con velocità le esigenze del cliente puntando dritta alla sua totale soddisfazione. Prima d’ora il cliente, una volta acquistato il pavimento, doveva anche occuparsi di reperire chi avrebbe dovuto progettarne il sottofondo, lo strato di allettamento, la cordonatura finanche provvedere alla posa in opera. Era facile così cadere nella “trappola” tesa dai tanti operatori improvvisati pronti a vanificare qualunque sforzo di dare valore alla propria casa con un pavimento pregevole anche nei contenuti. Con Benfatto, siamo ad una svolta: il cliente è assistito in tutte le fasi: dalla consulenza tecnica in cui si ricavano le indicazioni per la scelta dei materiali, al rendering basato sulla pre-visualizzazione dei luoghi, alla organizzazione dei lavori in cui ogni attività relativa a ciascun servizio è pianificata in ogni particolare, alla fornitura, alla posa in opera e ai pagamenti personalizzati in comode rate. Per i più esigenti c’è persino una soluzione di pavimentazione foto catalitica, in grado di abbattere lo smog. Questa nuova tecnologia si chiama Skystone, prodotto con principio attivo fotocatalitico TX di Italcementi group. Grazie all’azione catalitica del Titanio, le sostanze inquinanti tossiche quali PM10 (polvere sottili), ossidi di azoto, aromatici policondensati, benzene e ossido di carbonio vengono trasformate in componenti non tossici. I test condotti hanno dimostrato che 1.000 mq di superficie fotocatalitica sono in grado di pulire un volume d’aria di 200.000 metri cubi ogni 10 ore di irraggiamento. Che gran bel regalo all’ambiente! 23 Pianeta BCC FARE CENTRO IN PERIFERIA BCC Roma: da banca della borgata a banca della Capitale È la più grande BCC italiana e gravita in un’area molto vasta e diversa dove coesistono esigenze differenti Il Presidente della BCC di Roma, Francesco Liberati. Incastonata fra le bellezze della Capitale: qui sopra il Foro Romano e il Campidoglio; a lato uno scorcio di Piazza Navona; in alto la Presidenza della BCC di Roma in Via Sardegna; in basso gli uffici operativi in Via Oceano Indiano 24 E ra il 1954 quando 38 volenterosi cittadini decisero in una trattoria dell’estrema periferia romana di riunirsi per dare vita ad una cooperativa di credito che chiamarono Cassa Rurale e Artigiana dell’Agro Romano. Un nome che ben rendeva l’idea del contesto rurale in cui si collocava e a cui si riferiva. I 38 volenterosi non avrebbero mai immaginato che la loro iniziativa si sarebbe poi trasformata, dagli anni ’80 in poi, nella prima BCC d’Italia, una banca di medie dimensioni con quasi 20 mila soci, 1.200 dipendenti e 160 sportelli al pubblico. Come una volta disse Don Primo Mazzolari ai suoi cooperatori: “Quella piccola porta è diventata una grande porta”, metafora che si attaglia benissimo alla BCC di Roma il cui primo sportello al pubblico fu posto in un retrobottega dietro una stazione di servizio al 18° km. della Via Casilina. Di quegli anni la Banca ha puntato a conservare lo spirito originario e l’entusiasmo, ponendosi sempre al servizio della gente. Questo il segreto del successo di questa storica cooperativa, ottenuto combattendo contro i tanti oppositori che contrastarono un progetto considerato per certi versi anomalo, cioè quello di coniugare il piccolo credito offerto da una Cassa rurale ed artigiana e la realtà economica della metropoli, che era all’epoca a prevalente carattere amministrativo e commerciale. Lo sviluppo successivo della Cassa, è stato il risultato di scelte sempre fondate sulla missione di banca della gente comune, puntando sulle vaste periferie romane, aree fino a tutti gli anni ’70 assolutamente carenti di servizi, compresi quelli bancari; zone tuttavia vive e vitali, ricche di piccolo artigianato, laboratori e commercio di vicinato. Una ricchezza umana e im- 25 prenditoriale che è stata alla base dello sviluppo della Banca, costituendo una premessa per la futura forte crescita avviata negli anni ’80 e proseguita ancora più decisamente negli anni ’90 con la trasformazione di Roma in città del terziario e dell’industria avanzata. Una storia questa che un giornalista di successo riassunse dicendo “Fare centro in periferia”. Dal 1990 in avanti la Banca ha intrapreso una crescita anche all’esterno dell’hinterland romano in ottica di solidarietà di sistema. Nel corso degli anni, infatti, sono state effettuate 14 operazioni di fusione per incorporazione con BCC del Lazio e dell’Abruzzo, 3 acquisizioni di attività e passività e 2 acquisizioni di sportelli. Operazioni condotte in armonia col Movimento e richieste per le difficoltà da parte di alcune BCC a procedere autonomamente o perché in vera e propria crisi per il nuovo contesto competitivo venutosi a creare a seguito della riforma bancaria del 1993. Oggi la Banca di Credito Cooperativo di Roma è un’azienda che opera nel Lazio e nell’Abruzzo interno. Ne è Presidente dal 2000 Francesco Liberati, già dipendente della Banca dal 1962 sino alla carica di Direttore Generale. Tra i quasi 20.000 soci sono presenti il Comune di Roma, la Regione Lazio, la Provincia di Roma e la Provincia dell’Aquila, a testimonianza del ruolo territoriale della Banca e della collaborazione sperimentata con la realizzazione di numerosi programmi di sostegno alle imprese e di inclusione finanziaria per i soggetti più deboli. I “numeri” della BCC di Roma (fine 2009) Soci 19.735 (dei quali oltre il 60% risiedono fuori Roma) Clienti 280.700 Dipendenti 1.170 Agenzie 163 Impieghi 4.081 milioni (+16,9%) Raccolta allargata 7.416 milioni (+8,2%) Utile 33,6 milioni (-23,6%) Patrimonio aziendale 571,7 milioni (+10,6%) 26 Al fianco dell’Abruzzo Una Banca in prima linea per la sua gente Una Banca in prima linea. Nel sostegno all’economia e alla cultura. Ma soprattutto una banca in prima linea in ambito sociale.Nella zona tragicamente interessata dal terremoto BCC Roma è presente con 6 agenzie e 33 dipendenti, 1.600 soci residenti e oltre 8.000 clienti. In quest’area la Banca ha avviato numerose iniziative sia di carattere operativo, per ripristinare la normale attività bancaria (foto in basso), sia per assistere finanziariamente soci, famiglie e imprese. Dal punto di vista creditizio sono stati predisposti: crediti di sussistenza, in favore dei soci, sino a 4.000 euro a tasso zero per un anno; plafond di 30 milioni di finanziamenti chirografari di primo aiuto alle imprese, sino a 15.000 euro a tasso zero con rimborso a tre anni a partire dal secondo anno; crediti sino a 10.000 euro per l’acquisto di un’auto a tassi agevolati; finanziamenti specifici a tassi agevolati per l’acquisto di camper e prefabbricati come residenza provvisoria; per la ricostruzione e/o ristrutturazione delle dimore residenziali; finanziamenti per la ricostruzione e/o ristrutturazione delle parti comuni dei condomini; finanziamenti di anticipo sui contributi pubblici; adesione alla convenzione siglata da ABI e CDP per la concessione di finanziamenti agevolati fino ad 80.000 euro ai proprietari di abitazioni gravemente danneggiate dal sisma per la loro riparazione. La Banca è intervenuta anche con un sostegno solidale. È stato deciso di devolvere i fondi per la tradizionale Festa del Socio del primo maggio per interventi in Abruzzo; inoltre, allo stesso fine, l’Assemblea ha deliberato un maggiore importo di due milioni di utili da destinare a iniziative nella Regione: di questi, 1,5 milioni sono stati destinati per la ricostruzione di Palazzo Margherita, il Palazzo Municipale della Città (insieme alle altre BCC italiane, sono stati stanziati complessivamente 5 milioni per la ricostruzione di Palazzo Margherita). Il prodotto Basic. 2.0 di BCC Vita, alla base della tua tranquillità La polizza assicurativa è disponibile presso gli sportelli della nostra Banca A ffidabilità, stabilità e sicurezza. Queste tre parole hanno un denominatore comune: sono sinonimi di “solidità”. Quello della solidità è un concetto sentito, poiché, nei progetti di vita di ogni persona, il desiderio di assicurare la giusta sicurezza e tranquillità a sé ed ai propri cari, riveste un ruolo di primaria importanza. Per programmare un futuro che non riservi incertezze e che dia garanzia di totale serenità si devono, però, scegliere gli strumenti più idonei ad assolvere questo compito così importante per la propria vita. Nasce con la volontà di tutelare e di preservare il futuro dei propri clienti Basic. 2.0 di BCC Vita, una polizza assicurativa sulla vita a prestazioni rivalutabili con garanzia prestata direttamente dalla Compagnia, per offrire ai Clienti della Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe le certezze di un investimento sicuro su cui poter sempre contare. La certezza offerta al Cliente è il fatto di poter contare su un rendimento minimo garantito del 2,00%, ricapitalizzato annualmente per l’intera durata del contratto. Tramite la Gestione Separata “BCC Vita Garantita”, dove confluiscono i capitali versati, il Cliente avrà modo di veder consolidato nel tempo il proprio capitale, con una garanzia aggiuntiva prestata direttamente dalla Compagnia. Grazie a Basic. 2.0, il Cliente ha anche la possibilità di scegliere l’opzione di versamento più idonea per le proprie esigenze: la versione a premio unico, per proteggere e consolidare i propri risparmi, oppure la versione a premio ricorrente, per costruire il proprio capitale passo passo, con versamenti annuali o mensili. Questo strumento di investimento assicurativo, affidabile, semplice e flessibile, è particolarmente indicato a chi non ama correre i rischi di un mercato instabile come quello odierno o per chi sente la necessità e la voglia di mantenere stabile nel tempo il proprio risparmio con un prodotto che gli offra la serenità finanziaria desiderata. Con Basic. 2.0 di BCC Vita tutti hanno modo di pensare all’avvenire proprio e della propria famiglia, potendo contare su basi solide che permettano di affrontare in totale tranquillità il futuro. BCC Vita è la Compagnia di Assicurazioni Vita nata a fine 2001 all’interno del Sistema del Credito Cooperativo per creare prodotti che diano ai Clienti la possibilità di valorizzare il proprio risparmio con soluzioni sicure ed orientate a dare maggiore valore al futuro, per accrescere la tranquillità di oggi e di domani. 27 Il campanile • Fabio Matacchiera (*) Tutti insieme, dalla parte di Taranto Le nostre Obbligazioni Etiche sostengono il Fondo Antidiossina P La nostra ONLUS sta portando avanti un progetto unico nel suo genere, con il quale si desidera portare alla luce la drammaticità della situazione ambientale in cui versa Taranto, città nella quale si produce il 90% della diossina nazionale. Ci proponiamo, infatti, attraverso la rilevazione dei valori di diossina nel latte materno, nel sangue dei cittadini ed in alcuni alimenti, di dimostrare quanto ed in che misura il nostro organismo possa essere stato eventualmente esposto a contaminazione. Questo, nel tentativo di sensibilizzare tutti, abitanti ed istituzioni, su quelle che potrebbero essere le conseguenze devastanti, causate dall’inquinamento industriale, che ormai sta assumendo l’aspetto della vera calami- Come verificare il Fondo Antidiossina https://bancopostaimpresaonline.poste.it/bpiol/ AZIENDA: 0041504479 UTENTE: fat1 oppure fat2, fat3, fat4, fat5 PASSWORD: ++fondo++ I BONIFICI BANCARI sono visualizzabili alla lista movimenti. Versamenti tramite bonifici bancari: Codice Iban: IT-29-Q-07601-15800-000001894105 Versamenti tramite servizi postali ordinari e online: conto corrente postale: 1894105 In entrambi i casi la causale sarà: Fondo Antidiossina Taranto - Viale Virgilio 51 – 74100 Taranto Su Facebook: Fondo Antidiossina Taranto 28 tà, in considerazione anche dell’altissima incidenza di patologie cancerogene che si registrano nel territorio jonico ed alle luce delle recenti notizie in merito all’abbattimento di bestiame contaminato e alla distruzione ed al sequestro di parti di esso (vedi notizie riportate sulla stampa più recente). Il Fondo Antidiossina Taranto, nella massima trasparenza, vuole raccogliere i contributi da destinare ai centri universitari ed ai laboratori che effettueranno le rilevazioni dei livelli di diossina nel latte materno e nel sangue di un certo numero di tarantini. La rendicontazione delle entrate e delle uscite è aperta a tutti, tramite il web, ed un comitato di Garanti, costituito da 4 persone note di Taranto, controlleranno la contabilità del Fondo: Augusto Bruschi (Magistrato); Giuseppe Walter Tomaselli (Sostituto Commissario Polizia di Stato); Tommaso Anzoino (Dirigente Scolastico); Piero Massafra (Docente ed Editore). (*) Presidente Fondo Antidiossina Taranto Onlus Prevenzione LILT raddoppia: controlli gratuiti anche ai polmoni Continua in maniera permanente la campagna lanciata dalla Lega Italia Lotta ai Tumori di Taranto I Altro importante tassello nel campo della prevenzione. A firmarlo, ancora una volta è la LILT di Taranto. Infatti, alle visite senologiche il sodalizio, partner della BCC San Marzano di San Giuseppe, presieduto da Perla Suma, aggiunge le visite spirometriche. La sezione provinciale di Taranto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori si pone in questo modo ancora in prima linea sul terreno della prevenzione oncologica, organizzando controlli gratuiti della salute polmonare, presso Il Presidente della Lilt Taranto, Perla Suma e il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma nel corso della presentazione delle attività. Fra l’Associazione e la nostra Banca è collaborazione continua la propria sede-ambulatorio di Via Regina Elena 107. L’attività è partita lo scorso ventuno aprile, e si snoda per tutti i mercoledì dalle dieci e trenta alle dodici. Gli esami sono svolti grazie alla collaborazione dello pneumologo Giuseppe Pavone a disposizione di quanti faranno richiesta di una visita spirometrica, prenotandosi tutti i giorni feriali, escluso il martedì, dalle dieci alle dodici e dalla diciassette e quindici alle diciannove al numero 099 4587360. «Come detto – spiega il presidente Perla Suma –, l’iniziativa fa il paio con quella delle visite senologiche, tuttora in corso, e segue a stretto giro il successo ottenuto dalla LILT ionica durante la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, tenutasi nello scorso mese di marzo. In quell’occasione, i Punti Prevenzione allestiti a Taranto e Crispiano hanno accolto numerosissimi interessati a saperne di più sulle buone pratiche alimentari per il benessere e la salute della persona, oltre che sulle attività di controllo medico-sanitario». I presìdi della Settimana per la Prevenzione sono stati resi possibili, oltre che per l’abnegazione del personale volontario LILT, anche grazie all’importante aiuto delle associazioni tarantine FIDAPA (nelle persone di Annamaria Esposito e Adriana Baruffa) e “L’Aurora” (nella persona di Francesco Spina), e dall’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore di Crispiano, oltre che della BCC San Marzano di San Giusppe che ha ospitato nella propria filiale di Corso Umberto a Taranto, il desk informativo LILT. 29 L’impegno • Antonia Ragusa Veleni e segreti nell’inchiesta di Giovanni Lannes Il giornalista ospite a Grottaglie racconta la sua verità sul peschereccio “Francesco Padre” L La penna investigativa di Giovanni Lannes all’Auditorium della nostra Filiale di Grottaglie per parlare dei veleni che inquinano la nostra terra e i nostri mari. L’occasione è stata la presentazione del suo libro “Nata: colpito e affondato. La tragedia insabbiata del Francesco Padre”, edito da Edizioni La Meridiana. Ma l’appuntamento con Lannes, promosso da Movimento per la Rinascita Civica, Comitato Vigiliamo per la discarica, Casa per la Pace, in collaborazione con la BCC San Marzano di San Giuseppe, è stato particolarmente ricco di spunti anche per lo studio, presentato da Valentina Linoci su “Impianti indesiderati e movimenti di protesta: il ComitatoVigiliamo per la discarica”. IL LIBRO DI LANNES E’ il viaggio nell’indagine svolta da Giovanni Lannes sulla storia, insabbiata, dell’imbarcazione Francesco Padre sulla quale persero la vita quindici anni fa cinque uomini di Molfetta (Giovanni Pansini, Luigi De Giglio, Saverio Ga- 30 daleta, Francesco Zaza e Mario De Nicolo). Il libro riporta gli atti secretati e le interviste agli attori che ruotarono attorno alla vicenda. A offendere la memoria dei cinque marinai, delle loro famiglie e di tutta la marineria molfettese l’insinuazione che sul Francesco Padre vi fosse un illecito trasporto di materiale esplosivo che, di fatto, avrebbe provocato l’esplosione del peschereccio, oltre al rifiuto dell’autorità competente di recuperare il relitto e le salme. In realtà quello specchio di mare in cui è avvenuta la tragedia era teatro di un’esercitazione militare della Nato denominata “Sharp Guard”, e non era neanche la prima volta che ignari marinai si ritrovassero coinvolti in episodi militari e che il loro silenzio venisse comprato risarcendo i danni subiti alle imbarcazioni. Grazie all’inchiesta di Lannes la Procura di Trani ha riaperto le indagini dopo 16 anni di depistaggi e manomissioni della verità, e la strage targata Nato è approdata in Parlamento con la richiesta che sia istituita un’apposita Commissione parlamentare d’inchiesta e che il Governo italiano – come primo atto di buona volontà – provveda al recupero immediato dei resti umani che si trovano a 243 metri di profondità . I VELENI DEI MARI Gianni Lannes ha proiettato un filmato sullo spiaggiamento dei capodogli in Adriatico avvenuto qualche mese fa e ha posto inquietanti interrogativi sul tipo di notizie che vengono fatte trapelare agli organi di informazione, sulle cause dello spiaggiamento di ben 7 cetacei e la loro morte sull’istmo di Varano, sul’ Inquinamento chimico e radioattivo, o sonoro dei nostri mari. Ha parlato dell’inchiesta che sta svolgendo sulla nave recentemente arenata a Castellaneta e ha riferito che precise domande agli organi preposti sono state rivolte circa il suo carico, la rotta, l’armatore, il noleggiatore ed il numero Imo; che è stato richiesto un immediato controllo sulla radioattività della nave e del carico sbarcato, dal momento che non è stato effettuato alcun tipo di controllo a bordo e neppure identificato l’equipaggio. LO STUDIO ha presentato il suo studio “Impianti indesiderati e movimenti di protesta: il comitato Vigiliamo per la discarica” , sulla base del quale ha discusso lo scorso febbraio la sua tesi di laurea, magna cum laude, in Scienza delle comunicazioni presso l’Università di Pavia. Dopo aver inquadrato il contesto della politica ambientale e passato in rassegna la letteratura sui movimenti sociali di protesta, la neo dottoressa ha affrontato l’analisi del comitato “Vigiliamo per la discarica”, e ha illustrato l’indagine conoscitiva da lei svolta, basata su questionari rivolti alla cittadinanza grottagliese. Quindi ha illustrato da un punto di vista sociologico, politologico e della comunicazione il lavoro svolto dal comitato Vigiliamo per la discarica dalla sua nascita, nel 2004, fino a gennaio 2010. Il ricordo Il Maresciallo Dimitri dieci anni dopo A Francavilla Fontana il ricordo dell’eroico Carabiniere in una manifestazione culminata all’Aiuola della Legalità «I l Maresciallo Antonio Dimitri, valoroso carabiniere, esempio di elevato senso del dovere e di sereno coraggio, il 14 luglio dell’anno 2000, immolava eroicamente la sua giovane esistenza per tener fede al giuramento prestato all’Arma e alla Patria. Non cercava la morte, non cercò neppure di sfuggirla perché giudicava che la fedeltà ai suoi ideali di giustizia, libertà e verità fosse più importante della sua paura di morire. A dieci anni dalla morte i giovani di Francavilla Fontana, con vivo ricordo, rinnovano la loro gratitudine assicurando il rispetto di tutti quei valori per i quali il loro “Eroe”, donò la vita». E’ questo il pensiero dei giovani studenti della Scuola Media “Bilotta-Marone” di Francavilla Fontana, che rappresenta l’omaggio alla memoria del Maresciallo dei Carabinieri Antonio Dimitri a dieci anni dalla sua tragica scomparsa quando, con sprezzo del pericolo, ingaggiò un conflitto a fuoco con i rapinatori di una banca. E questo messaggio è stato letto, al culmine della marcia silenziosa che mondo della scuola, istituzioni e tessuto sociale, hanno tributato all’eroico carabiniere ai piedi dell’Aiuola della Legalità, nel corso di una sobria commemorazione alla quale hanno preso parte i genitori del Maresciallo Dimi- tri, autorità e istituzioni territoriali e scolastiche. Proprio l’Aiuola della Legalità, promossa e fortemente voluta dal produttore cinematografico Alessandro Contessa, realizzata dall’Associazione Libera di Don Luigi Ciotti e dalla nostra Banca e sostenuta dal mondo scolastico francavillese, è diventata il simbolo e allo stesso tempo il valore dell’appartenenza. «L’Aiuola della Legalità rappresenta per noi e soprattutto per i nostri giovani – dice il Direttore Generale, Emanuele di Palma – quello che è l’Albero di Falcone a Palermo: un punto di riferimento sul quale costruire la nostra coscienza civile. Ecco perché c’è bisogno dell’intervento e del sostegno di tutti per poter innaffiare con buoni sentimenti e buone pratiche questa pianta della speranza». Per Alessandro Contessa, «Il sacrificio del Maresciallo Dimitri è stato una brutta cicatrice per Francavilla, lo sfregio ad una comunità che ha il dovere di non dimenticare vigilando e prendendosi cura di un luogo che, grazie al verde delle sue piante, deve rappresentare un inno alla vita in risposta alla morte e alla violenza». «Questa – dice Alessandro Leo, dell’Associazione Libera - è la maniera migliore per onorare la memoria dei caduti per la libertà dal crimine organizzato. La manifestazione può diventare l’impegno quotidiano di ognuno per la legalità. Tutti siamo chiamati a metterci in gioco con responsabilità. Ci auguriamo, in tale contesto, che la nuova delega conferita dal Sindaco nell’ambito della cittadinanza attiva, sia occasione per costruire una comunità più responsabile e solidale». 31 Il magistrato Il Giudice Ayala incontra gli studenti «I Qui sopra, la copertina del Libro del Giudice Giuseppe Ayala: “Chi ha paura muore ogni giorno”. Nella pagina a lato, un momento dell’incontro con gli studenti e l’intervento del nostro Direttore Commerciale Giancarlo Airò 32 valori dell’amicizia, di quella vera, sopra ogni cosa». Al magistrato Giuseppe Ayala si illuminano gli occhi quando parla di queste cose: «Non avendo fratelli o sorelle o trovato in Giovanni Falcone quel riferimento quasi intimo che ognuno di noi vorrebbe avere nella sua vita. In una vita complicata, fatta di privazioni, anche delle cose più elementari e semplici, come prendere un caffè in un bar qualsiasi, andare a mangiare una pizza, vedere un film al cinema. Ecco, di fronte a questa vita blindata, la cosa che rimane è l’affetto sincero . E’ la molla che ti fa andare avanti». Un concentrato di emozioni e vita vissuta, Giuseppe Ayala, protagonista degli anni delle grandi stragi. Lo abbiamo ospitato nella Sala Assemblee della nostra Banca a San Marzano di San Giuseppe nel corso dell’incontro inserito nel ciclo “I Ragazzi e la Legalità”, promosso dalle scuole locali: Istituto Comprensivo “Casalini”, Istituto Comprensivo “Castriota” e Isti- tuto Professionale Industria e Artigianato “Falcone”), in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la BCC San Marzano di San Giuseppe e l’Agenzia Alfalibri di Manduria. Anni che oggi sono raccolti nel libro “Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino” (Edito da Mondadori). La sana e genuina curiosità delle ragazze e dei ragazzi delle scuole di San Marzano di San Giusppe ha reso felice Giuseppe Ayala, che non si è sottratto alle domande, anche quelle particolarmente impegnate. Il saluto della Banca è stato portato dal direttore commerciale Giancarlo Airò, il quale ha omaggiato l’illustre ospite con il volume sui primi 50 anni della storia della BCC San Marzano di San Giuseppe, che il magistrato ha apprezzato sfogliandolo fin da subito. «Riteniamo – ha detto Airò ringraziando Ayala per la presenza – che l’Italia debba essere fiera dei suoi esempi positivi, dell’eroica normalità di donne e uomini che lavorano ogni giorno nel silenzio, sacrificando la propria vita e i propri affetti per poter garantire uno stato civile e democratico, una Legge che sia una e al di sopra delle parti, che non risparmiano energie per affermare il senso della legalità». IL PERSONAGGIO Giuseppe Ayala - Magistrato e politico, è nato il 18 maggio 1945 a Caltanissetta. Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita all’Università degli studi di Palermo, esercitò la professione di sostituto procuratore della Repubblica, e fu pubblico ministero al primo maxiprocesso, diventando, poi, Consigliere di Cassazione. Amico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ebbe un ruolo di spicco nel pool antimafia. Dal 1992, dopo l’omicidio di Falcone e Paolo Borsellino, si occupò anche di politica diventando deputato nelle file del Partito Repubblicano Italiano. In seguito a Tangentopoli, che lo vide partecipare attivamente, ed alla crisi del PRI, Ayala passò ad Alleanza Democratica, confermando il seggio alla Camera dei Deputati nel 1994. Dopo la scomparsa di AD, insieme a Giovanna Melandri passò tra i Democratici di Sinistra, partito con il quale venne eletto senatore nel 1996 e nel 2001, fino al 2006. Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia durante il governo Prodi I, l’incarico gli fu riconfermato anche nei successivi governi D’Alema. IL LIBRO “E’ bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. Campeggia questa frase di Paolo Borsellino sulla copertina di “Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino”, un’autobiografia del pool antimafia letta con gli occhi appassionati di chi ha vissuto quella fase della storia italiana. Nell’estate del 1992 due esplosioni di enorme potenza annientarono la vita di tre magistrati (Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino) e di otto giovani che li scortavano, ribadendo al mondo intero cosa significa opporsi alla mafia siciliana. Fu un trauma terribile per quei milioni di italiani che consideravano Falcone, Borsellino e gli altri giudici del pool antimafia gli eroi di una stagione di straordinario successo nella lotta a Cosa nostra. A Giuseppe Ayala quelle esplosioni strapparono tre amici caris- simi, lasciando lo struggente ricordo di dieci anni di vita insieme e un rabbioso, mai sopito rimpianto. Ayala venne coinvolto nell’attività del pool antimafia sin dall’inizio. Rappresentò in aula la pubblica accusa nel primo maxiprocesso, sostenendo le tesi di Falcone, Borsellino e della procura di Palermo di fronte ai boss e ai loro avvocati, interrogando i primi pentiti (tra cui Tommaso Buscetta) e ottenendo una strepitosa serie di condanne che fecero epoca. E fu sempre al fianco dei due magistrati in prima linea, nell’attività quotidiana come nei viaggi per le rogatorie internazionali, nel condiviso impegno di lavoro come nelle vacanze passate insieme, fino a quando, dopo i primi, grandi successi, la reazione degli ambienti politicomediatici vicini a Cosa nostra, la diffidenza del Consiglio superiore della magistra- tura e l’indifferenza di molti iniziarono a danneggiarli, a isolarli. Oggi Ayala ha deciso di raccontare la sua verità su Falcone e Borsellino, ricordandone il fondamentale contributo alla lotta alla mafia e le attualissime riflessioni sulla Sicilia, Cosa nostra, la giustizia e la politica, ma anche la loro travolgente ironia, la gioia di vivere, le passioni civili e private, le vicende quotidiane che nessuno ha mai potuto descrivere con tanta affezionata e intima conoscenza. La storia di quegli anni, delle vittorie e dei fallimenti, dell’impegno di pochi e delle speranze deluse di molti, riporta al centro dell’attenzione di tutti noi la tremenda capacità di sopravvivenza della Piovra, che si nutre dei silenzi, delle complicità, delle disattenzioni e delle colpe di una Sicilia e di un’Italia che non sono, forse, abbastanza cambiate da allora. 33 Giovani • Paolo Campagna Impresa Lavoro: il futuro comincia qui Successo per la due-giorni promossa dai Giovani di Confindustria e sostenuta dalla nostra Banca U n incontro tra i giovani che stanno per fare il loro ingresso nel mondo del lavoro e le principali aziende che operano sul territorio . Un’occasione per analizzare risorse e problemi della realtà imprenditoriale ionica e fornire ai ragazzi informazioni e spunti su come muoversi in un mercato, quello appunto del lavoro, in continua evoluzione. E’ stato tutto questo e molto di più “Impresa Lavoro”, il salone di orientamento al lavoro, alla formazione e alle professioni organizzato il 9 e il 10 marzo scorsi dal Gruppo Giovani Imprenditori della Confindustria di Taranto con il sostegno della BCC San Marzano di San Giuseppe. All’appuntamento hanno partecipato in tanti: gli studenti delle scuole superiori e gli universitari, gli enti di formazioni e le imprese della provincia. Rappresentanti di aziende che muovono l’economia dell’intero territorio, come Ilva e Alenia, di università prestigiose come la LUISS, ma anche dell’universo delle Forze Armate si sono messi a disposizione in un momento critico per l’economia italiana, e tarantina in particolare, per creare un nuovo sistema di relazioni tra impresa e capitale umano, nella convinzione che una corretta formazione di quest’ultimo sia fondamentale per garantire il futuro delle imprese, e che un sistema di relazioni e confronto tra gli attuali attori del processo produttivo e coloro che lo diventeranno sia utile per comprendere obiettivi e problemi del mercato del lavoro e per cogliere le opportunità che esso offre. Nel corso delle due giornate vari workshop e conferenze hanno ben illustrato la situazione attuale dell’area ionica in termini di operatività delle strutture operanti sul territorio, i programmi e le ricerche tecnologiche destinati a modificarne l’impatto in futuro, le potenzialità ancora da sviluppare. Un vero e proprio viaggio a 360° nel mondo del lavoro nel capoluogo ionico che ha consentito inoltre, ai giovani intervenuti, di incontrare di persona, in stand appositamente allestiti, le istituzioni, gli enti di formazione e le aziende coinvolte nel progetto, che hanno fornito indicazioni più dettagliate sulle opportunità formative ed occupazionali e consigli sugli strumenti e le tecniche più efficaci per la ricerca di occupazione. Un segnale di dinamismo e concretezza, quello lanciato attraverso questo evento dalla Confindustria e dai partner dell’iniziativa, che vorremmo non rimanesse isolato e che costituisse solo il primo passo verso un più strutturato e costante scambio di informazioni ed esperienze destinato a creare opportunità e sviluppo. Il riconoscimento • Sara Trovato Gaspare Cardamone, Ambasciatore di Puglia L’Editore del Gruppo Studio 100 TV, nostro Cliente, premiato dall’Associazione Regionale Pugliesi di Milano L’imprenditore Gaspare Cardamone è alla guida del gruppo editoriale Studio 100: con radio e tv terrestre e satellitare proietta il Marchio Puglia oltre i confini nazionali A mbasciatore di Terre di Puglia 2010 all’editore, nostro cliente, Gaspare Cardamone, che con il Gruppo Studio 100 TV si è reso protagonista di un’attenta politica di promozione del territorio. A riconoscere il Premio, giunto alla quinta edizione, è stata l’Associazione Regionale Pugliesi di Milano che raggruppa una serie di sodalizi impegnati proprio nella promozione del Marchio Puglia. Riconoscimento che negli anni scorsi era stato assegnato alla band dei Negramaro, Albano Carrisi, Edoardo Winspeare, solo per citare alcuni prestigiosi nomi. Fra le motivazioni dell’assegnazione al Gruppo Studio 100, si legge: «in considerazione dell’eccellenza che rappresenta per la comunicazione in terra di Puglia e anche fuori dei confini regionali. La professionalità, la caratterizzazione culturale, il radicamento sul territorio del gruppo televisivo che Lei presiede costituiscono indubbi motivi di prestigio che rientrano tra i requisiti del Premio che vede promotrice l’Asso- ciazione Regionale Pugliesi di Milano, insieme ad altri sodalizi di valorizzazione delle risorse delle Terre di Puglia». «Quando ho ricevuto la notizia – ha detto Gaspare Cardamone, ritirando il Premio a Milano - sono rimasto sorpreso ma contemporaneamente soddisfatto. Da anni io, la mia famiglia e il mio gruppo lavoriamo per promuovere la nostra Puglia su scala nazionale ed Europea. Ingenti investimenti, infatti, sono stati fatti per creare le due emittenti satellitari che raccontano della nostra regione. Sono molto felice che il nostro lavoro e i nostri sacrifici adesso siano ricompensati. Questo non è un premio solo mio, ma di tutto il gruppo Studio100. Ne sono onorato. Da anni con il mio gruppo abbiamo puntato sul satellite. Credo fortemente in questa forma di comunicazione, tanto che, in tempi non sospetti ho investito nel canale 925 Studio100 Sat, che ormai passerà definitivamente a chiamarsi Puglia Report, per promuovere il territorio pugliese non solo entro i confini regionali, ma permettendo all’Italia intera e all’Europa di venire a conoscenza delle meraviglie che questa terra offre. Ed è per lo stesso motivo che è nato anche Salento Channel, il canale 952 interamente dedicato alla promozione del tacco d’Italia. Noi facciamo promozione ormai da anni 24 ore su 24, non in modo episodico perché la diffusione non può essere limitata ad una sola ora, per pochi eletti. Ma deve arrivare a tutti, sempre. Tanto ai pugliesi che sono lontani dalla loro terra, quanto ai turisti che possono così conoscere le nostre bellezze. Informazione e promozione. Sono queste le nostre armi». 35 www.interlaced.it “Perchè nella vita servono le basi” BCC Vita - Basic. 2.0 Getta ora le basi per un futuro solido: Basic. 2.0, per vedere il tuo capitale crescere insieme a te. Per i clienti delle Banche del Credito Cooperativo, BCC Vita ha creato Basic. 2.0, il nuovo prodotto di investimento assicurativo semplice e flessibile, per garantire una sicurezza su cui poter sempre contare. www.bccvita.it Getta 36 ora le basi per un futuro solido con Basic. 2.0, visita i nostri sportelli. Messaggio pubblicitario. Prima della sottoscrizione leggere attentamente la Scheda sintetica e la Nota informativa disponibili nelle Filiali delle Banche di Credito Cooperativo. San Marzano di San Giuseppe La ricerca • Mina Tomaselli Ecco le qualità del leader moderno Presentati i risultati di uno studio sul “Diversity Management” condotto dal Ciofs di Fragagnano in collaborazione con Confindustria e la nostra Banca R ilevare il livello di conoscenza ed implementazione di strategie di Diversity Management nelle aziende del nostro territorio è stato l’obiettivo dell’indagine conoscitiva realizzata dal CIOFS/FP Puglia, Sede Operativa di Fragagnano in collaborazione con Confindustria Taranto e la nostra Banca. Lo studio è stato realizzato attraverso la compilazione di un questionario, elaborato dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Concetta Conte e somministrato a dirigenti e dipendenti di imprese con sede legale sul territorio ionico. Dalla lettura dei dati emersi relativamente ai possibili fattori di motivazione sul lavoro, la dott. ssa Conte sottolinea che “l’aspetto della comunicazione e della relazione si rileva prioritario e determinante nello sviluppo e mantenimento della motivazione al lavoro, tanto da prevalere sul bisogno di retribuzione adeguata. Si dimostra che l’instaurazione di buoni rapporti con i colleghi, la chiarezza della specificità dei ruoli e dei compiti di ciascuno e il riscontro della utilità del proprio lavoro sono considerati gli strumenti maggiormente motivanti per il soddisfacimento dei bisogni dei dipendenti e portano alla fidelizzazione del dipendente con una ricaduta sull’azienda in termini di aumento della produttività”. Le risposte ottenute relativamente allo stile di leadership in azienda “permettono di evidenziare una prevalenza degli atteggiamenti di direzione e controllo rispetto alla flessibilità e all’accettazione del fatto che i dipendenti possano lavorare in autonomia. Nella specificità dello stile di leadership, nelle aziende si ritrovano: leader che alimentano l’attività o la creano con l’ausilio dei dipendenti, i quali, per mantenere dei rapporti personali tra loro e i membri del loro gruppo, adottano canali di comunicazione e sostegno socio emotivo, gratificazioni psicologiche e assumendo comportamenti agevolanti; leader che hanno l’abilità di sorvegliare l’energia e l’entusiasmo insieme ai comportamenti, i quali, per organizzare e definire il ruolo dei membri del loro gruppo, adottano canali di comunicazione e metodi predeterminati per raggiungere un obiettivo. «In realtà - conclude la dottoressa Conte - il leader ideale dovrebbe essere capace di creare una combinazione di stili distribuiti tra orientamento al compito (stile direttivo) e orientamento al comportamento di relazione e alla persona (stile relazionale). Le differenze rilevate tra le due tipologie di leader, come emerso, evidenziano la tendenza allo stile direttivo con una predisposizione allo stile relazionale, che lascia libertà d’azione e fiducia in un contesto di chiarezza di ruoli e mansioni. Pertanto, si può dedurre che la leadership situazionale sia pensata come possibile, ma non sempre messa in atto». 37 L’iniziativa • Francesco Leo Il Mediterraneo ha il suo Festival San Marzano di San Giuseppe ha ospitato la prima edizione della rassegna artistica U n piccolo centro storico impreziosito dal fascino di una luminosa luna e dall’intreccio di luci e colori: San Marzano di San Giuseppe in occasione del Med Festival. L’evento organizzato dall’Associazione Turistica “Pro Loco Marciana”, “InsiemeLiberamente” e Associazione Culturale “Centro Storico” con la collaborazione dell’Associazione Popularia e Istituto Musicale Paisiello e patrocini della Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Provincia di Taranto, Comune di San Marzano di San Giuseppe e Terra Ionica e il sostegno della BCC San Marzano di San Giuseppe ha appassionato i circa cinquemila spettatori che hanno potuto ammirare performance artistiche di varia natura e degustare prodotti tipici della nostra terra destagionalizzando l’offerta del territorio. Tanti e vari sono stati gli appuntamenti arricchiti dall’originale e coreografica “MedGallery” con giocolieri e musicisti: dal “Caffè Letterario Incensurati” (nella splendida cornice del Palazzo Marchesale) con due autrici a confronto, Giu- 38 se Alemanno ed Elisabetta Liguori; al gruppo della Compagnia Teatrale della Pro Loco Marciana con la partecipazione di Giuseppe Mazzarino e altri autori; all’esibizione del gruppo “Shote Marshalla”, una formazione di musicisti balcanici ed italiani che da alcuni anni promuove il recupero e la conservazione dei repertori tradizionali più antichi e originari delle comunità d’Albania e del Kosovo, in una miscela di suoni e danze dei Balcani. E ancora: il quintetto di fiati “Paisiello Winds”, che ha ispirato giovani pittrici sull’onda delle emozioni suscitate dalla musica; e poi il “Tocco di Tacco”, performance teatrali da “Ossessi1” di e con Marianna Di Muro a “La Topastra” di Stefano Benni interpretata da Stefania Bove. A contorno, gli allestimenti artistici di pittura e scultura di Giuseppe De Simone, Aldo Lato e Marcello Pavone hanno animato le vie del centro storico. E poi la musica fino a notte fonda: da “I Katundi Ne Zembra”, gruppo di musica popolare che nasce alle soglie del secondo millennio con l’intento di ridare voce alle vicende di quei luoghi a levante del capoluogo jonico che vanno sotto il nome di Arberia Tarentina, ai “Geusi Mori”, i quali, regalando emozioni in lingua grica, siciliana e salentina, accompagnate da suoni dolci tipici della chitarra classica, da quelli orientali del bouzoki, con quelle popolari della fisarmonica, hanno reso partecipe l’intero pubblico presente che ha danzato e cantato fino alle ultime ore della notte. Il concerto • Gerardo Di Punzio Un Coro Gospel per l’Unitalsi La nostra Banca al fianco del Caffè Letterario di Francavilla Fontana T utto esaurito al Cinema Teatro Italia di Francavilla Fontana per l’attesissimo concerto musicale diretto dal maestro Graziano Leserri dei Wake Up Gospel Project, travolgente formazione pugliese che nata nel 2005 a Martina Franca mette insieme qualità musicali, divertimento, fede e testimonianza attraverso l’estro e la bravura di giovani cantanti e musicisti tutti provenienti dalle provincie di Bari, Brindisi e Taranto. Il sostegno all’evento conferma ancora una volta l’impegno della BCC San Marzano di San Giuseppe verso il supporto concreto alle organizzazioni che svolgono attività sociali e culturali sul nostro territorio. La Banca ha sempre affiancato iniziative di carattere umanitario e sociale, tanto che i singoli interventi sono sempre stati effettuati allo scopo di sensibilizzare la comunità ai bisogni degli altri e alla diffusione della cultura nelle comunità locali. L’obiettivo del Credito Cooperativo è proprio quello di creare utilità, valore economico ma anche sociale e culturale a beneficio della comunità locale e “fabbricare fiducia” (art. 2 della Carta dei valori del Credito Cooperativo). L’iniziativa musicale dal titolo “Il Canto degli Angeli” è stata infatti promossa da due associazioni no profit particolarmente impegnate nella crescita e la promozione della cultura e della solidarietà: il Caffè Letterario a Sud Est, presieduta da Savino D’Andrea, e l’Unitalsi, la cui responsabile per il territorio di Francavilla è la prof.ssa Carmela Calò. La benefica associazione ecclesiastica ha una “storia di servizio” a carattere nazionale che dal 1903 si esprime soprattutto attraverso l’assistenza ai malati, ai disabili, agli anziani che si dirigono a Lourdes nei pellegrinaggi annuali e per i quali la Bcc San Marzano è stata da sempre felice di sostenere attraverso generosi contributi. L’impegno dei volontari dell’Unitalsi dura comunque tutto l’anno e si concretizza in una serie di progetti che assicurano una presenza quotidiana, affettuosa ed appassionata affianco a chi soffre ed è solo, per fornire una risposta concreta ai bisogni della comunità e per costruire una società dove ci sia spazio e tempo alla carità. Attraverso il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Francavilla, dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Brindisi e l’egida della Diocesi di Oria, il grande successo del concerto gospel tenutosi a Francavilla è stato quindi un omaggio al lavoro dell’Unitalsi, alla passione dei suoi volontari ed è un messaggio di speranza per gli ammalati, gli anziani e i disabili. 39 La mostra • Micol Bruni La Cultura Arbëreshë in Mostra a Roma L Viaggio nella memoria alla ricerca dei Luoghi, dei Segni e delle Voci La Rassegna, promossa Anche dalla nostra Banca è stata ospitata nel prestigioso complesso di Sant’Andrea a cultura degli Italo–Albanesi incontra la cultura Albanese in una chiave di lettura storica, artistica, antropologica. È questo il tema della mostra dal titolo“Gli Arbereshe La Cultura degli Italo–Albanesi”, allestita a Roma nel Complesso di S. Andrea. Tale evento rientra in un progetto curato da Pierfranco Bruni per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Lo stesso Pierfranco Bruni ha dichiarato che “La Mostra rientra in un Progetto che riguarda la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, letterario della cultura degli Italo-Albanesi, al quale lavora il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per i Beni librari e gli Istituti culturali. Si tratta di un percorso all’interno degli itinerari di ricerca sulle minoranze linguistiche in Italia in una visione complessiva dell’idea di lingua ed etnia come strumento valorizzante dei beni culturali”. Un evento di portata nazionale che ha impegnato anni di ricerca e di studi con approfondimenti su le comunità attualmente di lingua Italo–Albanese ma anche di paesi che hanno perso la lingua oltre che il rito. La mostra è stata organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune di San Marzano di San Giuseppe, dalla BCC di San Marzano di San Giuseppe (a Roma rappresentata dal Direttore Commerciale, Giancarlo Airò), dal Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, dai Lions Club di Grottaglie, dal Sindacato Libero Scrittori Italiani, dalla Provincia di Taranto. «La mostra, sottolinea Pierfranco Bruni, è un percorso costituito da pannelli che raccontano, in sintesi, la storia, la letteratura, l’arte, la musica e la tradizione degli Arbereshe, ovvero Italo– Albanesi in Italia. Infatti delinea, in Alla riscoperta delle radici Arbëreshë. I giovani sono protagonisti di un viaggio nella Cultura. Un momento del Convegno e della Mostra allestita nella Capitale 40 un racconto pannellare, un itinerario attraverso i codici della storia (grazie anche a tasselli sui personaggi importanti che hanno caratterizzato il mondo italo-albanese) e quelli della tradizione in un articolato disegno che attraversa la civiltà di un popolo. Un Progetto che punta a sottolineare l’importanza del patrimonio culturale di comunità che hanno una ricchezza non solo sul piano linguistico ma anche storico e che si è avvalso di una ricerca che ha stabilito un dialogo tra cultura e appartenenza, tra linguaggi e territorio, tra realtà geografiche e modelli culturali provenienti dalle identità dei Balcani. All’interno del Percorso Arbereshe è stata inserita una ulteriore mostra che rimanda alla cultura albanese dal titolo: “Linee d’urto primitive” di Pancrazio Leonardo De Padova». «Gli Italo-Albanesi – ha evidenziato ancora Pierfranco Bruni – sono presenti in sette Regioni dell’Italia e sono estesi in dodici Province. Il percorso che si è voluto tracciare attraverso i luoghi, la memoria, i segni, le voci è un attraversare la cultura Arbereshe grazie ad alcuni aspetti che vengono raggruppati in sezioni. Un itinerario piuttosto didattico che cerca di porre all’attenzione la realtà geografica, la storia, l’arte, la letteratura, l’antropologia, la musica di una civiltà che costituisce, tuttora, un raccordo tra Oriente ed Occidente». Nel corso della manifestazione sono stati illustrati dei pannelli dedicati completamente alla comunità di San Marzano di San Giuseppe attraverso gli itinerari storici, religiosi ed artistici in una visione in cui la Puglia diventa punto centrale nel confronto tra Arbereshe e Albanesi. Sono stati realizzati dei tracciati storici ad incastro. Per questo si trovano, come in una griglia di un mosaico, scrittori, paesi, luoghi, elementi artistici e letterari. Uno sviluppo a rete della ricerca perché l’obiettivo, in fondo, era quello di insistere sul tema dell’identità in una dimensione eterogenea e vasta come proposta problematica. Il filo, ha dichiarato ancora Pierfranco Bruni, che unisce è quello del patrimonio culturale dell’etnia italo–albanese. Un filo che lega i vari punti nella riflessione che questa civiltà è un bene culturale che va chiaramente tutelato e conservato ma anche valorizzato e partecipato nelle sue varie componenti. Dalla storia ai luoghi, dalla letteratura alle biblioteche, dalle riviste al rapporto tra le diverse culture. Un penetrare, di volta in volta, realtà che alla fine si amalgamano da sole. Ciò che maggiormente si è cercato di fare è stato quello di proporre delle tesi non perdendo di vista mai il legame con la storia, la realtà, i documenti. 41 Cultura Giuseppe Battista, la sua Arte Poetica 400 anni dopo U n importante e interessante convegno sull’opera e sulla figura di Giuseppe Battista a 400 anni dalla nascita si è svolto nell’Auditorium “Banca Credito Cooperativo di San Marzano” di Grottaglie. Al Convegno, voluto dal Club Lions di Grottaglie e dal Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi” in collaborazione con la BCC San Marzano di San Giuseppe, hanno partecipato con relazioni scientifiche Pierfranco Bruni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Marilena Cavallo, docente e saggista, Pio Rasulo dell’Università del Salento. Sono intervenuti, tra gli altri, Giancarlo Airò, Direttore Commerciale della nostra Banca, Roberto Burano, Vice presidente del CSR “F. Grisi”, Marisa Patruno, assessore del Comune di Grottaglie, Giacinto Leone, Direttore dell’Accademia Belle Arti di Lecce, Elio Greco, presidente Fondazione “Nuove Proposte”. I lavori sono stati introdotti da Giuseppe Tarantino, presidente del Lions Club. Mentre il regista Alfredo Traversa ha recitato passi delle opere di Battista con la collaborazione di Ciro De Vincentis, Luisa Radicchio, Maristella Lorusso e Maria Rosario Iorio. La poesia barocca è una dimensione della cultura del Seicento che ha caratterizzato modelli non solo letterari 42 Il compositore grottagliese al centro di un fitto cartellone mirato al recupero e alla valorizzazione delle sue opere ma anche artistici e filosofici. La cultura meridionale ha trovato nel barocco una testimonianza di forte espressività artistica. Nella poesia ci sono elementi non solo lirici ma anche problematici e filosofici. Un rappresentante della poesia barocca, in contesto in cui la visione della cultura mediterranea esprimeva valori profondamente etici, è stato certamente Giuseppe Battista. Sulla figura di Giuseppe Battista, nato a Grottaglie nel 1610 e morto a Napoli nel 1675, Pierfranco Bruni ha le idee molto chiare in merito: «Battista va oltre il marinismo. Utilizza materiale “colto” e immediato e si inserisce in un rapporto che ha una chiave di lettura straordinaria nel gioco tra la struttura mitica (ovvero il recupero del mito nella sua classicità ma anche nella sua modernità post cultura umanistica e pre-illuminista) e quella simbolica. Battista è come se si servisse di archetipi, la cui “ricercatezza” del verso si riversa nella metafora del fuoco che fa scintille ma non esplora il buio con l’illuminante fiamma. Il verso è depositato nella storia. Meglio sarebbe dire che l’esplosione dell’innesto del mito trova nella storia una decodificazione di un verso che potrebbe leggersi nella sua apparenza realistica». Il Premio Maria Santoro a “Il Futuro ha un Cuore Antico” Oltre 140 artisti interpretano gli “Antichi Sapori e Colori di Puglia” L’opera olio su tela “Il futuro ha un cuore antico” del Maestro Nicola Serinelli ha vinto il Premio “Maria Santoro”. Per l’autore, visibilmente soddisfatto, è la rappresentazione di una metafora biblica L a Settima Edizione del Premio “Maria Santoro” concorso di arte pittorica e scultura, promossa grazie all’impegno e la tenacia della nostra socia, Professoressa Enza Musardo Talò (coordinatrice del Centro Ricerca e Museo dedicati alla Nobil Donna Maria Santoro) in tandem fra il Comune di San Marzano di San Giuseppe, la BCC San Marzano di San Giuseppe, Pro Loco, Parrocchia San Carlo Borromeo ha registrato oltre 140 partecipanti che hanno interpretato i propri percorsi artistici sul tema “Antichi Sapori e Colori di Puglia”. Gran parte di queste opere hanno regalato ai visitatori e alla Giuria un ritorno al passato ed alla semplicità. La Professoressa Musardo ha degnamente descritto questa iniziativa «come il fiore all’occhiello del Centro Ricerca e del Museo dedicato alla N.D. Maria Santoro». Presenti, in una sera- ta all’insegna dell’arte a 360°, il nostro Presidente Francesco Cavallo, il Sindaco di San Marzano di San Giuseppe Giuseppe Borsci, l’Assessore al Turismo e Cultura Lucia Vecchio, il Presidente della Pro Loco Marciana Jenny Sapio, il Parroco don Cosimo Rodia, oltre agli organizzatori dell’evento e al presentatore Gregorio Talò. Il Premio ha imposto una Giuria di tutto rispetto di cui elenchiamo nomi e ruoli: il Prof. Salvatore Sbenaglia Presidente di Giuria, la Prof.ssa Francesca Massari (ideatrice e figlia della N D Maria Santoro), il Dott. Cosimo Miccoli, la Dott.ssa Lucia Parente, il Sig. Leonardo Stranieri (Pres. Uniti per San Pietro) il Prof. Ignazio Talò, l’Assessore Cultura Turismo Sig. ra Lucia Vecchio, tutti Membri Giudicanti, terminando con il Segretario di Giuria Dott. Vito Fumarola. Il Premio “Maria Santoro” è stato assegnato al Maestro Nicola Serinelli con l’opera ad olio su tela “Il Futuro ha un Cuore Antico”, nella quale si esalta l’innocenza di una bambina che porta ad intravedere un passato doloroso descrittoci dalla Bibbia. Secondo posto per l’artista Michele Loconsole Michele con “Antica Devozione” (acrilico su tela), la visione della Madonna con bambino della Chiesa Madonna delle Grazie in Bari. Terzo podio per Grazia Annicchiarico con il pastello su cartoncino “La Raccolta Delle Olive”, una storia antica, ancor oggi viva nelle nonne di tutti noi raccontate da un pennello. Il Premio della Critica invece è andato a Cataldo Mastrorilli con “Odore di Vino”, un misto di colori e ombre di un paesino del Nord Barese condito da foglie e uva. 43 Tennis Gli Open Città della Ceramica confermano il proprio Re Stefano Cobolli è il vincitore del torneo sostenuto dalla nostra Banca Ancora lui. Stefano Cobolli ci ha preso gusto e anche nell’edizione 2010 è stato il mattatore assoluto dell’appuntamento grottagliese 44 S i riconferma campione per il secondo anno consecutivo Stefano Cobolli, trionfatore della seconda edizione dell’Open Maschile di Tennis - Grottaglie Città d’Arte (montepremi 2600 euro), battendo in finale in due set (6-4, 7-6) Giulio Di Meo. L’Open è stato organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica - Circolo Tennis di Grottaglie, patrocinato dalla Città di Grottaglie, Provincia di Taranto e sostenuto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe. Un torneo singolare maschile di carattere nazionale autorizzato dalla FIT (Federazione Italiana Tennis), aperto a tutti gli atleti iscritti nelle va- rie categorie tennistiche articolatosi in quattro parti: un tabellone di qualificazione per non classificati, una sezione intermedia di quarta categoria, una sezione intermedia di terza categoria e in un tabellone finale. Questo importante evento sportivo nasce dall’esigenza di rappresentare l’esistenza e la buona salute del movimento tennistico grottagliese all’interno di una manifestazione di carattere nazionale. Il Circolo Tennis è una realtà ormai affermata nel territorio locale. Un’ associazione che si pone l’obiettivo di rinvigorire la cultura del tennis in una panorama che ha già delle buone tradizioni in questo ambito, attraverso soprattutto la sua Scuola d’Addestramento, diretta dalla maestra federale Maria Romanazzi. Il Circolo ha già al suo attivo ben quattro Tornei Primavera, una kermesse cittadina che ha riscosso notevoli adesioni in questi anni e che nel corso della stagione diventerà anche Torneo Federale aperto alla terza categoria. «Siamo molto soddisfatti - dice Ettore Bavaro, presidente del Circolo Tennis Grottaglie -. A dar forza a quest’edizione è stata la presenza e la novità di atleti di grande elevatura e di alto spessore tecnico. Cobolli si è rivelato un grande campione riuscendo a battere in semifinale la testa di serie numero 2 Giuseppe Menga del CT Brescia, e in finale la testa di serie numero uno Di Meo. Sono inoltre soddisfatto - continua Bavaro - del numeroso pubblico che ha partecipato alle tante partite del torneo, rivelando un notevole interesse per questo sport ormai a tutti gli effetti tra i più praticati nella città». Volley Impegno sociale sotto rete La passione della Polisportiva Volley Time di Villa Castelli Una rappresentanza del team Polisportiva Volley Time di Villa Castelli. In alto a destra, il Presidente Pietro D’Urso P assione sotto rete. E’ solo questo che spinge il Presidente della Polisportiva Volley Time di Villa Castelli, Pietro D’Urso ad affrontare problemi su problemi, con la determinazione e la costanza di chi ha un obiettivo: offrire ai giovani un momento d’aggregazione e sport. «Nonostante i problemi di gestione di una squadra di pallavolo – dice –, come la mancanza di strutture idonee, l’aumento delle tasse per l’iscrizione ai campionati, la mancanza di risorse economiche, la disaffezione dei ragazzi dallo sport per rifugiarsi in sale da gioco e videogame, è dal 1978 che siamo impegnati, con Giuseppe Almiento in un progetto sociale e sportivo allo stesso tempo. Il volley già di per sé non è uno sport ricco come il calcio o altre discipline. E in periferia, soprattutto a livello giovanile, è ancora più povero. Ma ciò che ci spinge è la passione di dover lavorare con i nostri ragazzi con lo stesso impegno di atleti che stanno preparando la World League. Per questo sono molto orgoglioso e lo sarò ancora di più quando cominceranno ad arrivare i risultati agonistici con le giovanili Under 12/14 e 16 .Oggi, dopo tanti anni, non posso affermare di aver raggiunto grandi risultati agonistici ma sono fiero di dire che anche a togliere un bambino dalla strada o dalla sala gioco per me è sempre e rimane un grande risultato. Però questo mio senso di filantropia, senza fondi economici, non basta da solo a far crescere la mia associazione,motivo per cui, è mio vivo desiderio ringraziare e sottolineare l’im- portanza di contributi e sostegni, come quello offerto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe, che ci dà un po’ di respiro per assolvere a necessità primarie della nostra “missione”. Utilizzo il termine “missione”, perché solo chi è dentro queste piccole realtà sportive può essere a conoscenza degli enormi sacrifici che bisogna sostenere, per far funzionare tutto in modo adeguato, professionale e responsabile. Per tutto il periodo in cui ci viene concesso l’utilizzo della palestra comunale e cioè quasi 8 mesi l’anno, il lavoro che facciamo, dà la possibilità a tutti i ragazzi che vogliono partecipare, di frequentare durante la settimana, un ambiente sano, sicuro e formativo, sia sotto il profilo atletico che caratteriale. Nella speranza che altre persone possano dare il proprio contributo e nella speranza di dire grazie, un giorno, a chi completerà i lavori al palazzetto dello sport, faccio un appello a quanti credono nello sport, credono nel progetto, nel lavoro che svolge la nostra associazione, affinché possa crescere sempre di più e possa portare sempre più in alto, il valore dello sport e di Villa Castelli». 45 46 Incentivi 2010 • Rosellina De Santis (*) Porte aperte per gli acquisti D Ecco come accedere alle agevolazioni, anche se i contributi sono quasi al capolinea al Governo un sostegno per gli acquisti soprattutto domestici. Un apposito decreto legge (noto come DL incentivi) ha infatti previsto – all’articolo 4, comma 1 – l’istituzione di un fondo per favorire la domanda in determinati settori produttivi, finalizzata ad obiettivi di efficienza energetica, ecocompatibilità e sicurezza sul lavoro. Le risorse finanziare stanziate sono complessivamente 300 milioni di euro (quasi esauriti), stanziate dal decreto interministeriale (Sviluppo economico, Economia e Finanze, Ambiente e Tutela del territorio e del mare). I punti cardine intorno ai quali si sono indirizzati gli interventi del Governo sono il miglioramento dell’eco-sostenibilità ambientale, l’innovazione e la sicurezza sul lavoro. L’agevolazione è riconosciuta sotto forma di riduzione del prezzo di vendita praticata dal venditore al momento dell’acquisto. I contributi, tranne quelli per l’acquisito di immobili ad alta efficienza energetica (per i quali è prevista la certificazione da parte dell’ENEA), non sono cumulabili con ulteriori benefici previsti da altre norme per i medesimi prodotti. La procedura prevede che, per garantire la massima trasparenza, i venditori dovranno registrasi, da martedì 6 aprile, tramite l’apposito call center gestito da Poste Italiane, al numero verde 800.556.670 prima di poter attivare l’effettiva erogazione degli incentivi ai consumatori. Le Poste Italiane ricopriranno un ruolo importante nel procedimento che permetterà la distribuzione degli incentivi, in quanto gestiranno il sistema di prenotazione per l’accesso alle risorse tramite l’attivazione di un centro di contatto. Il centro di contatto dovrà gestire le diverse procedure: dal predisporre un elenco dei beneficiari dei contributi al rimborsare i rivenditori che hanno anticipato lo sconto agli acquirenti, dalla gestione del sito per lo svolgimento delle procedure all’informare i cittadini. Per gli abbonamenti ad internet veloce, invece, sempre da martedì 6 aprile , dovranno registrasi solo gli operatori delle telecomunicazioni (e non i rivenditori) utilizzando esclusivamente l’indirizzo di posta elettronica: [email protected]. I consumatori e le imprese possono acquistare i prodotti oggetti degli incentivi dallo scorso 15 aprile e sino al 31 dicembre di quest’anno, fino ad esaurimento delle somme stanziate. Il Ministero dello Sviluppo Economico informerà periodicamente, via internet, in merito ai fondi disponibili, annunciando altresì il loro eventuale esaurimento. Tutti i consumatori potranno chiedere informazioni al numero messo a disposizione 800 123 450. (*) Consulente del Lavoro 47 Negozio Amico Negozio Amico: la catena commerciale al fianco dei nostri Correntisti San Marzano di San Giuseppe: Salute Store - Sanitaria, Ortopedia (Via V. Emanuele, 140); Emilia Vacca - Tessuti, Corredi (Via Casalini, 19); Sotto L´Arco - Articoli da Regalo (Via Petrarca, 30); Nero di China - Cartolibreria, Gadget (Via Piazza, 4); Pinocchio - Calzature Bimbi (Via Tagliate, 27); Tecnoceramiche - Settore Edilizio (Via V. Emanuele); Victory Moda (Via R. Margherita, 86/A); Bimbo In - Articoli per l´infanzia (Via V. Emanuele, 111). Grottaglie: De.Ga srl - Computer, Telefonia (Via Don L: Sturzo, 42); Atletic - Articoli Sportivi (Via Marconi, 126); Atletic Kids (Via Marconi, 118); New Atletic Srl (Via Marconi, 13); Athletes (Via Marconi, 112); Bamby Calzature (Via Marconi, 94); Casa Bella (Via Calò, 65); Cripta Sistemi - Informatica Hw e Software (C.so Europa, 1); Hady srl - Tappeti Persiani (Via Veneto, 9); Sogni d´Oro - Gioielleria (Via Parini, 26); Video & Company (Via Marconi, 70); Studio d´Arte 2DN (Via Caravaggio, 23); La Ricerca del Particolare - Abbigliamento (Via Parini, 44); New Center - Apparati Elettrici (Via Giotto, 8); New Energie Abbigliamento (Via Marconi, 75/A); New Energie Woman (Via Marconi, 77/D); Ora Zero - Orologeria (Via Parini, 30); Ottica Marino (Via Collodi, 40); Pizzeria Il Solito Posto (P.zza San Ciro, 28); Viaggi Criptaliae (Via Alfieri, 28); E.G.Net - Informatica (Via Salgari, 82); Black Out Abbigliamento (Via Marconi, 20/B); Phantasy Calzature (Via Parini, 4); Centro Estetica di Anna Carrieri e C. (Via Campitelli, 78); Il Fermarcarte - Edicola, Articoli da Regalo (Via De Gasperi); Vantage - Casalinghi, Giocattoli (Via F.lli Bandiera, 32); Autoricambi di Giuseppe Ligorio (Viale Gramsci, 99). Galeone Tessuti, Biancheria, Tendaggi, Tappeti (Via Diaz ang. Via Garibaldi); Il Sole e la Luna, centro abbronzatura (Via Giotto, 10); Matra Sport (Via Madonna di Pompei, 44 - 68). Faggiano: Charme - Articoli Regalo (Via Marconi, 18). Francavilla Fontana: Number One - Calzature, Accessori (Viale Lilla, 71); Automobilidiesse (Via Filippo D’Angiò, 29); Ottica Galeone (Viale Lilla, 91); Birilli Abbigliamento (Viale Lilla, 47); Biancaneve Boutique (C.so Garibaldi, 12); Boutique Marisa (Via Pisacane, 73); Ferplastic - Ferramenta (Via D´Angiò, 10); Jeanseria Maria Salicandro Srl (Via Quinto Ennio, 97); Maria Ada Milone - Abbigliamento (C.so Garibaldi, 7); L´Erboristeria (Via Roma, 76); Marisa Gioielli (Via Roma, 47); New Atletic - Articoli Sportivi (Viale Lilla, 40/A); New Fashion - Abbigliamento Casual C.so Garibaldi, 33); Original Marines - Abbigliamento Bimbi (Viale Lilla, 16); Solito Gioielli (C.so Capitano Di Castri, 12); Jolie Corredo e Tendaggi (Via Ribezzo, 9); Topolino - Calzature Bimbi (Viale Lilla, 27); La Casa dei Fiori (C.so Capitano Di Castri, 128); Jonathan Cartoleria (Via Regina Elena, 73); Antica Azienda Agricola Villa Buontempo (Contrada Buontempo, 1). Pulsano: Antonucci Couture - Abbigliamento (Via Matteotti, 54); Old Style - Oggettistica (Via Roma, 18), Magia dei Fiori (Via V. Emanuele, 66); Galeone Tessuti, Biancheria, Tendaggi, Tappeti (Via Roma, 16); Elettroforniture (Via Bellini, 39). San Giorgio J.: Buffetti - Cartoleria, Pelletteria (C.so Italia, 43); New Planet - Abbigliamento (Via Mattei, 1). Sava: New Comunication - Audio, Video, Suono, Telefonia (Via Vittorio Emanuele III, 34); Vanity Gioielli (Via Sardegna, 86). Talsano: Carmen Boutique (Via Maiorano, 2); Beauty Carmen - Estetica, Parrucchiere (Via Maiorano, 2); Matra Sport (c/o “Il mio mercato”, Via Cacace). Taranto: Andriani - Abbigliamento (Via Di Palma, 130); De Lorenzo - Abbigliamento, Borse, Scarpe (Via Pupino, 35); De Lorenzo - Borse, Calzature (Via Anfiteatro, 166); Dottus - Oggettistica (Via D´Aquino, 64); F.A.R. Moto - Abbigliamento Motociclisti (Via Pupino, 15); Formula Bimbi Srl - Abbigliamento Ragazzi Bimbi (Via C. Battisti, 136); Formula 3 - Abbigliamento Uomo Donna (Via C. Battisti, 52); Fuoritempo Dischi (Via Pupino, 19/B); Griffe & Stock Abbigliamento (C.so Umberto, 110/A); Hibiscus - Abbigliamento, Intimo (Via Liguria, 92); Insogna Corredi Srl (C.so Italia, 215); Le Physique dû Role - Palestra (Via Giovinazzi, 3); Living Natuzzi Design Srl - Arredamento Interni (Via Medaglie d´Oro, 2); Lovable e Co. - Intimo Uomo Donna (Via Di Palma, 47); Maxiboutique Tagarelli Srl (Via P. Amedeo, 137); Mc Donald´s (c/o Auchan); Mixer - Abbigliamento Uomo (Via C. Battisti, 120); Paradise - Abbigliamento Donna (Via C. Battisti, 55); Petrelli Uomo (Via Liguria, 72/A); Profumeria Carella (C.so Umberto, 64); Sagitta Gioielli (Via Anfiteatro, 160); Sogni - Abbigliamento Bimbo, Intimo -(Via C. Battisti, 112); Tessuti Elena e Giovanni Iurlaro (Via P. Amedeo, 80); Ortuglio Gioielli (Via Emilia, 77/A); Il Punto d´Oro (c/o Galleria Auchan); La Bottega delle Ceramiche (C.so Italia, 227); Matra Sport (c/o Galleria Auchan); Macotex Junior (Piazza M. Immacolata, 11); Trends - Abbigliamento (Via Anfiteatro, 169). Villa Castelli: Elettricammirabile - Condizionatori, elettricità (Via Monti, 6); Farmasanitaria di Maria Rossana Valente (Via della Pace, 3); Ezio Giovanni Valente - Cartolibreria (Via Umberto I, 12); Giovanni Valente Gioielli (Via Umberto I, 2); Rocco Valente - Abbigliamento Sportivo (Via Umberto I, 5); Scialpi Giuseppe - Ferramenta, caminetti (Via Puglie, 4); Superbike - Moto, Abbigliamento Sportivo (Via Reggio Calabria, 16); Tecnocart - Computer, articoli per ufficio (C.so V. Emanuele, 22); TM Strumenti Musicali (L.go Cimabue, 1); Happy Casa - Casalinghi (Via Belvedere). Martina F.: Marangi Strumenti Musicali (Via Taranto, 22).