Gli interisti abbracciano Moratti
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Gli interisti abbracciano Moratti
Calcio 26 lunedì 15 luglio 2013 INTER A Riscone si placa la contestazione romanista, Osvaldo applaudito RISCONE – Per la Roma (nella foto mister Garcia) prosegue la preparazione in Val Pusteria, con i giallorossi che sono scesi in campo ieri pomeriggio per la seconda seduta della giornata. Presenti a bordo campo a vedere l’allenamento tutti i bambini degli Asromacamp giunti a Riscone. A parte ha lavorato Osvaldo, per il quale, dopo i fischi Il numero uno nerazzurro poi dribbla i giornalisti e se ne torna a Milano degli ultimi giorni, sono piovuti oggi anche applausi e incitamenti. Alcuni tifosi gli hanno chiesto novità sul suo futuro e se rimarrà alla Roma. A questi l’attaccante ha risposto: «Parlate con Sabatini». Lavoro differenziato anche per il neo arrivato Benatia. Ancora riposo, invece, per il brasiliano Marquinhos, al centro di mille voci di calciomercato. La sessione si è aperta con un riscaldamento tecnico, caratterizzato dalle partite a tema con le mini porte. In seguito il gruppo ha svolto una fase tattica, con partitella a campo ridotto. L’allenamento si è concluso con una serie di allungamenti muscolari; poi appuntamento a stamattina, al via dalle 9.30. Gli interisti abbracciano Moratti I tifosi lo incitano «Solo un presidente» LUCA AVANCINI PINZOLO– È la calda domenica nerazzurra di Massimo Moratti. Dura un’oretta appena ma è piena di ardenti significati. Calda da un punto di vista metereologico perché a dispetto dell’abbigliamento pesante sfoggiato dal presidente, i pochi refoli d’aria che si infilano tra gli abeti del Pineta riescono appena a mitigare la calura che in questo fine settimana ha finalmente invaso anche i boschi della Rendena. Calda come la risposta dei tifosi che fin dalle prime ore del mattino avevano cominciato ad affollare il piccolo villaggio nerazzurro. Una testimonianza d’affetto calorosa e avvolgente che potrebbe aver toccato nel vivo Moratti, per ora chiuso nei suoi pensieri. Il futuro della società è ancora tutto da scrivere, mentre la trattativa per la cessione delle quote interiste all’imprenditore indonesiano Thohir attende ancora di ripartire. Moratti si presenta all’allenamento in tarda mattinata, intorno alle undici, quando le tribune del Pineta regalano già uno splendido colpo d’occhio e ribollono di passione. Il presidente guadagna rapido l’entrata, regala un buffetto e un cenno d’intesa al tecnico Walter Mazzarri, incrociato davanti gli spogliatoi, poi si apposta a bordo campo per seguire l’ultima mezz’ora di sgambata dei suoi. Gli applausi e i cori dei tifosi ora sono tutti per lui, a più riprese dalla tribuna vicina al Sarca parte il canto «Un presidente, c’è solo un presidente». Moratti ringrazia e saluta, poi si ferma a dialogare con Nicolò Frustalupi, fedele «secondo» di Walter Mazzarri, inseparabile uomo di fiducia del tecnico dal lontano 2002, e figlio di quel Mario Frustalupi che giocò in nerazzurro negli anni ’70 dopo aver sostituito Suarez. Vincendo uno scudetto e perdendo una finale di Champions con l’Ajax di un certo Cruiff. Curiosi corsi e ricorsi storici mentre il dialogo scorre fitto, fatto anche di gesti, che sembrano voler spiegare schemi, disposizioni tattiche. Moratti saluta i collaboratori di Mazzarri, volti nuovi per tutti o quasi, come quelli di Luca Vigiani, del preparatore dei portieri Nunzio Papale, del consulente dell’area tecnica Giuseppe Santoro e naturalmente di Giuseppe Pondrelli, da sempre al fianco dell’allenatore toscano. Il preparatore atletico bolognese che sta spremendo per bene da giorni la truppa nerazzurra. Quando tutti sono rientrati negli spogliatoi Moratti attraversa il rettangolo verde per firmare autografi, magliette e palloni alle centinaia di tifosi rimasti appollaiati in fondo alla tribuna per salutare il presidente. «Non mollare Massimo», gli grida qualcuno, lui sorride e poi, prima di tornare verso gli spogliatoi fa un gesto eloquente con la mano, mettendola sul cuore. Un cuore che batte ancora forte per questi colori. Il dribbling ai giornalisti è secco e netto, degno del miglior Diego Milito, nessuna dichiarazione sul dirompente effetto–Mazzarri che ha scosso nel profondo l’ambiente, nessun accenno come vorrebbero molti alla scomoda convivenza con l’ingombrante magnate asiatico. Più difficile aggirare i tifosi che lo attendono anche all’uscita, ma lui non si sottrae, firma pazientemente ogni foglio, abbraccia fan e ammiratori concedendosi alle foto di rito. Poi il pranzo in compagnia della squadra, prima di far perdere le sue tracce nel pomeriggio. I giornalisti lo aspettano al campo, invano. Moratti non si fa vedere, la giornata è calda e il cielo è meravigliosamente terso, invita a passeggiare nei boschi, ad assaporare l’aria dolce e fresca. Ma quando Milito e compagni sono tornati a sudare in campo il presidente probabilmente è già sulla strada di ritorno. Direzione Milano. Il presidente dell’Inter Massimo Moratti acclamato dal numeroso pubblico del «Pineta» IL MISTER In seimila nel weekend a Pinzolo per seguire gli allenamenti di Mazzarri Intanto cresce l’attesa per l’amichevole di mercoledì con il Trentino Team Il popolo nerazzurro già osanna WM Walter Mazzarri sabato sera sul palco di Piazza San Giacomo, dove è stato applaudito con tutto lo staff tecnico nerazzurro MARCO FONTANA PINZOLO – Febbre nerazzurra. Oltre seimila tifosi hanno invaso nel weekend la Val Rendena, per seguire da vicino la «nascita» della nuova Inter targata WM. E proprio l’ex tecnico del Napoli è diventato in un amen il nuovo idolo della tifoseria, osannato sabato sera nel CALCIOMERCATO corso della presentazione dello staff tecnico, seguito con grande interesse sul campo durante le lunghe sedute tattiche che dovranno inculcare nella testa dei giocatori quel 3–5–1–1 che il tecnico toscano ha deciso di sposare per questa prima fase della preparazione. Al mattino lunga seduta, con una serie di esercitazioni tecnico–tattiche alternate ad un lavoro di forza in palestra e ad un prolungato uno contro uno finale che ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi. Attorno alle dieci l’attenzione degli spettatori è però stata catalizzata dall’arrivo a Pinzolo del presidente Massimo Moratti, fin da subito acclamato a gran voce dai presenti. Al pomeriggio altra seduta tattica, nella quale si sono messi in evidenza gli argentini Palacio e Icardi, mentre hanno marcato visita l’acciaccato Kovacic e un Belfodil che in questa prima fase del ritiro, complice il ramadan, sta gestendo con oculatezza le energie assieme allo staff tecnico e medico nerazzurro. Lavoro specifico per i tre portieri, nel giorno in cui Handanovic ha festeggiato il proprio ventinovesimo compleanno. Prima di raggiungere gli spogliatoi la squadra ha svolto una seduta di lavoro atletico nei campi e nei boschi che circondano lo stadio Pineta. Sabato sera, invece, tanti applausi per lo staff dell’Inter, presentatosi ufficialmente in Piazza San Giacomo. Di fronte a più di duemila persone Roberto Scarpini, la voce ufficiale di Inter Channel, ha chiamato uno ad uno sul palco i collaboratori di Walter Mazzarri. «Ho trovato un ambiente eccezionale – ha spiegato il tecnico livornese – e grande disponibilità e professionalità da parte di tutte le persone che mi ha messo a disposizione la società. I ragazzi li ho trovati molto motivati ed io sono qui per aiutarli a riscattarsi, soprattutto dopo la scorsa stagione non in linea con la storia e la tradizione dell’Inter. Il Trentino è una terra che si presta per questo tipo di preparazione, ho trovato un clima ottimale, un’organizzazione meticolosa e strutture perfette per svolgere al meglio il nostro lavoro». Oggi Ranocchia e compagni si alleneranno sia al mattino che al pomeriggio, in due sedute aperte al pubblico. Nel frattempo si avvicina la prima, attesa, amichevole, in programma mercoledì a Pinzolo, quando Mazzarri «disegnerà» la sua prima Inter per il test contro il Trentino Team. L’ex portiere dell’Inter Julio Cesar a un passo dal Napoli, De Sanctis diretto a Roma Stevan Jovetic verso il Manchester City Se «Prince» Boateng va al Galatasaray il Milan tenterà la pista che porta a Ljajic ROMA – Stevan Jovetic (nella foto) a un passo dal Manchester City e Julio Cesar vicinissimo al Napoli. Queste le due voci dominanti nella domenica del calciomercato. Alla Fiorentina, che secondo il «SunSport» si è già accordata con i Citizens, andrebbero i 30 milioni di euro richiesti dai Della Valle; mentre ci sarebbe ancora da risolvere la questione dell’ingaggio, con l’attaccante montenegrino che potrebbe guadagnare 480.000 sterline al mese, ovvero circa 5,7 milioni di euro all’anno. Con l’arrivo di Jovetic, il nuovo manager dei Citizens, Manuel Pellegrini, andrebbe a colmare il vuoto lasciato da Carlos Tevez, passato alla Juventus. In attacco, quindi, il City sarebbe al completo, dal momento che Edin Dzeko, corteggiato a lungo dal Napoli, è stato «bloccato» dal tecnico cileno. «Ho parlato due settimane fa con Dzeko, quando era in vacanza, e non ha alcun problema. Resterà qui. Per me – ha spiegato Pellegrini al «Sunday Telegraph» – è un giocatore molto importante e quest’anno mostrerà tutte le sue qualità». In attesa di capire quale sarà il prossimo attaccante del Napoli, con Cavani ormai in partenza per Parigi, i partenopei si «consolano» con le dichiarazioni dell’agente di Julio Cesar, Josias Cardoso, il quale, ai microfoni di Calciomercato.it, ha detto: «Non è tutto fatto. Ci sono molte possibilità; ma mancano ancora dei dettagli tra il giocatore e il club partenopeo. Quando arriverà la firma? Non lo so. Potrebbe essere oggi, o domani, o ancora più in là». L’arrivo del numero uno del Brasile al Napoli dovrebbe «sbloccare» la partenza di Morgan De Sanctis in direzione Roma. Per i giallo- rossi potrebbe essere una settimana molto intensa, sia sul fronte degli arrivi che su quello delle partenze. Oltre all’estremo difensore dei partenopei, nei prossimi giorni potrebbero sbarcare alla corte di Rudi Garcia anche Maicon, che arriverebbe con la formula del prestito e con una riduzione dell’ingaggio, e Kevin Strootman, pronto a lasciare il suo Psv Eindhoven. Con la valigia praticamente in mano, invece, Osvaldo e Marquinhos. L’agente dell’attaccante sarà domani in Russia, per trattare con lo Zenit, anche se il suo assistito preferirebbe la Premier League. Quello del giovane difensore brasiliano ha incontrato ieri i dirigenti del Barcellona e domani andrà a Parigi per parlare con quelli del Psg. Su di lui, intanto, ha puntato i riflettori anche il Real Madrid. Molti i movimenti, o presunti tali, anche in casa Milan. Boateng è sempre più nel mirino del Galatasaray e, in caso di partenza, riaprirebbe la questione legata all’eventuale ingaggio di Adem Ljajic dalla Fiorentina. Il direttore generale del Cska Mosca ha dichiarato di voler accontentare Keisuke Honda, che sogna sempre più i rossoneri. Il dubbio da sciogliere è se l’operazione sarà fatta subito o a gennaio, con Galliani che continua a rinviare al prossimo inverno. Infine, Didac Vila, esterno sinistro spagnolo che non ha praticamente mai trovato spazio al Milan, secondo il «Marca», andrà al Betis; Beretta sarà il prossimo allenatore del Siena; Miccoli è combattuto fra le offerte provenienti da Melbourne e quelle della sua «amata» Lecce; Catania e Genoa discotuno lo scambio Lodi–Tachtsidis; mentre per Maxi Lopez è sempre più lotta a due fra Genoa e Toro.