Il Sole 24 Ore 15 April 2012 / Il raggio verde che dirige la casa Carlo

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Il Sole 24 Ore 15 April 2012 / Il raggio verde che dirige la casa Carlo
Domenica 15 aprile 2012 - Il Sole 24 Ore
In Giappone bancomat con impronta
Idee
La Ogaki Kyoritsu Bank aprirà a settembre il primo bancomat
giapponese che funziona con il palmo della mano, grazie a un
sistema elaborato da Fujitsu. L’esperienza pilota nel mondo
era stata effettuata in Turchia.
coppa america
Tecnologia
di Luca Tremolada
ricezione
Nella Ue il satellite
batte Dtt e cavo
Un catamarano da Formula Uno
La tecnologia di bordo è sempre più sofisticata,
spiega Ian Burns. «Sulla barca avremo
600 sensori che ci guideranno nella navigazione»
di Antonio Vettese
I
l passaggio dai monoscafi a velocissimi catamarani ha amplificato
l’esigenza di tecnologia a bordo e a
terra. Per gestire l’immensa mole
di dati - un nuovo universo a disposizione di progettisti e timonieri - che serve per la costruzione e la conduzione delle barche. Non bastano più i vecchi metodi analitici: troppo lenti. Racconta Ian Burns, coordinatore del progetto delle barche
di Oracle che difenderanno la Coppa America nel 2013: «Per la prima volta avremo a
disposizione 5-600 sensori (nel 2010 erano 250, ndr), che analizzano ogni aspetto
del catamarano: prestazioni, sforzi, regolazioni. Sono tanti e non è facile per chi
deve leggere i dati arrivare alle soluzioni
giuste. Ci aiuta un programma di gestione business di Oracle, adattato alle nostre
esigenze, che aiuta ad analizzare meglio
la situazione. Lo possiamo interrogare secondo la direzione che vogliamo prendere e i dati che ci interessano. In questo modo possiamo arrivare a decisioni rapide e
assistite».
La conduzione delle barche sarà particolarmente complessa, perché con i catamarani della classe Ac 72, che navigano
fino a 42 nodi, ogni istante è decisivo. Prosegue Burns «Metteremo a disposizione
dell’equipaggio anche un sistema di analisi meteo molto complesso, che disegna panorami possibili prima della regata, anche in questo caso per prendere decisioni
AFP
Chi è
Ian "fresh" Burns è un velista
australiano. È alla sua settima
campagna nella Coppa America. Dal
2001 fa parte del team di Oracle: ha
cominciato come navigatore a bordo e
ora coordina il team di progettisti. Tutti
lo chiamano "fresh", un soprannome
che si porta dietro fin da ragazzino,
quando per guadagnare qualche soldo
distribuiva il latte fresco. La sua
competenza è profonda sia sulle
prestazioni in regata che sulla
meccanica della barca.
In Europa, il satellite è la
principale infrastruttura
televisiva, imponendosi rispetto
alla ricezione terrestre e via cavo.
Lo ha rilevato Ses, uno dei
principali operatori satellitari
mondiali e proprietario del
sistema satellitare Astra. In Italia,
15,1 milioni di case utilizzano la
rete terrestre quale principale
modalità di ricezione, ovvero il
61% di tutte le case con tv: 13,4
milioni hanno una connessione
Dtt, (+ 1,1 milioni rispetto al
2010), mentre 1,6 milioni
continuano a utilizzare la rete
analogica (-1 milione). In
particolare, sempre secondo i
risultati del Satellite Monitor a
fine 2011, il satellite ha
conquistato 8,8 milioni di
abitazioni tv, una quota di
mercato pari al 36 per cento.
Zoom sulle manovre. Ogni
barca è equipaggiata con
quattro apparecchi fotografici
che possono spostarsi,
zoomare e catturare ogni
elemento dell’azione a bordo.
Le immagini sono inviate in
tempo reale a internet e tv.
molto rapide». Sulle barche in regata nelle World Series di Napoli, con i più piccoli
Ac 45, non c’è uso di elettronica, «ma noi
la usiamo in allenamento, e cominciamo
a sperimentare il "futuro". A bordo dell’Ac
72 non ci sarà un vero navigatore: dovranno tutti avere tanta forza fisica e usare i
coffee grinder. L’equipaggio avrà al polso
uno schermo con i dati della barca e il timoniere speciali occhiali che riproducono gli strumenti e i risultati delle analisi».
Come ogni Coppa America però il progetto della barca sarà fondamentale quanto
il suo uso, un vecchio adagio dice che si
vince per il 95% con la preparazione, o meglio che le regate servono a convalidare i
risultati di anni di messa a punto e ricerca. Sarà così anche questa volta. «Il progetto dei due scafi che formano il catamarano – prosegue Burns – è relativamente facile, c’è una gabbia dimensionale piuttosto precisa che non crea grandi differenze
tra i team. Il problema sono le ali, la loro
efficienza, le loro proporzioni, ma ci
Total immersion. Sui
catamarani della Coppa
America sono applicati 14
microfoni in modo che il
timoniere possa sentire
perfettamente le istruzioni del
navigatore così come il
fruscio dell’onda.
rivoluzioni
La Nintendo 3Ds
in visita al Louvre
Visione aerea. Ogni regata di
Coppa, sia match race a due
barche che regate di flotta, è
seguita da elicotteri
equipaggiati con telecamere.
Le immagini servono anche alla
commissione che controlla
l’andamento della gara.
Il timoniere indosserà
occhiali capaci di riprodurre
i risultati delle analisi
Vietato stupirsi. È l’ennesimo
segno dei tempi. Console mobili
che si tuffano "di testa" nel
quotidiano. Anzi, arrivano
addirittura nei musei. Il Louvre,
per entrare nello specifico,
metterà a disposizione dei propri
visitatori alcune console portatili
Nintendo 3DS dotate di
un’audio-guida esclusiva
realizzata appositamente per
l’occasione: 700 commenti audio
e video sulle opere d’arte esposte
realizzati dai curatori del museo e
dai docenti, mappe interattive per
permettere di orientarsi, modelli
e immagini in 3D di quadri
importanti, la possibilità di
personalizzare le proprie visite e
molto altro ancora. Naturalmente
sarà vietato giocare a Supermario
durante la visita.
Sensori strategici. Oltre al
tradizionale Gps, agli schermi
e ai sistemi di navigazione
oltre 500 sensori applicati alla
barca raccolgono un’immensa
serie di dati che viene poi
analizzata per determinare le
strategie.
aspettiamo di fare un gran lavoro per le
derive, che possono essere costruite senza limiti e cambiare radicalmente le prestazioni delle barche. Andremo a prendere esperienze sulle ali rigide oltre che
dall’aeronautica dalla Formula Uno. Il
nuovo sistema che consente ai piloti di ridurre il carico aerodinamico somiglia a
quello che talvolta accade a bordo con vento forte». Con l’edizione del 2010, quella
in cui sul trimarano Bmw Oracle ha issato
l’ala rigida, Oracle ha conquistato un vantaggio sensibile nella sua progettazione.
«Non ci sono veri limiti a dividere l’ala in
diverse sezioni, il vero confine è il suo peso minimo imposto: più meccanismi si devono usare più aumenta il peso. Credo
che si possa arrivare a tre sezioni verticali, forse quattro». Dividere l’ala in più sezioni significa poterla regolare con più
precisione per diverse intensità di vento,
migliorando la sua efficienza. Ce la faranno gli altri team a colmare il vantaggio
che hanno gli americani? Alcuni uomini
chiave che erano con loro nel 2010 sono
adesso con Luna Rossa: lo skipper Max Sirena che era responsabile dell’ala e il navigatore Matteo Plazzi che ha la responsabilità della costruzione della barca e una
grossa esperienza nella gestione dei dati.
doppio display
Più tradizionalisti
con il telecomando
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Q al timone sull’ipad
Scarica il gioco e gareggia in coppa America
www.ilsole24ore.com/nova
elettrodomestici intelligenti
gustose connessioni
Il raggio verde
che dirige la casa
Scompaiono mascherine
e programmi: tutto emigra
nel cloud e parla attraverso
un flusso di led interattivi
di Carlo Ratti
P
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nòva - n. 104
resto tutti gli elettrodomestici
avranno al loro interno un chip
che li terrà costantemente collegati a internet. La nostra vita cambierà. Basterà avere in mano uno smartphone o
un tablet per selezionare uno degli infinti
programmi della lavatrice e non sarà più
necessario scervellarsi per impostare le
curve di cottura del soufflé (che richiedono variazioni successive di temperatura
tra i 220 e i 160 gradi). Potremo accedere a
tutte queste funzioni da una delle interfacce che ormai sono entrate a far parte
della nostra vita quotidiana: capaci di parlare direttamente all’elettrodomestico.
Che cosa resterà allora a quest’ultimo, frigorifero, lavastoviglie, forno o fornello
che sia? Forse qualcosa di simile a quel
che avviene nella relazione incestuosa
tra iPod e iTunes della Apple, con la piattaforma che ci permette di gestire tutti i nostri contenuti digitali, mentre il device ci
dà solo un accesso semplificato ad essi.
Allo stesso modo l’elettrodomestico, liberato da molte interfacce di controllo, potrebbe cambiare pelle (letteralmente!) e
presentarsi con un qualsiasi rivestimento. Mentre la sua superficie ci darebbe accesso solo alle funzioni di base: on/off,
tempo di cottura, temperature, eccetera.
In questo senso abbiamo immaginato
una maniglia a scomparsa, controllata a
sfioro e illuminata sul fronte con una striscia di Led interattivi per segnalare in modo ambient, anche a distanza, che cosa sta
succedendo nell’elettrodomestico (la fine
di un programma o il livello di cottura di
un cibo). L’abbiamo chiamato sensing ray
a significare anche la sua funzione di monitoraggio della casa. Ci può infatti allertare nel caso di fuga di gas o informare sulla
qualità dell aria. Può raccogliere una grande quantità di dati e trasferirli in rete (nella
cosiddetta Cloud), in modo che possano
poi essere consultati comodamente sul nostro tablet. Perché non pensare ad esempio a un forno con telecamera incorporata, che ci permetta di tenere il soufflé sotto
controllo mentre stiamo rispondendo alle
email in soggiorno? Oppure di condividere le immagini del pollo che sta arrostendo
con gli amici che stanno per arrivare per
cena? (versione futuristica dell’annoso
"Ho buttato la pasta"). Si potrebbe riproporre in chiave nuova anche il frigo intelligente, capace di riconoscere il tipo e nume-
Smart kitchen. Controllo remoto di tutti gli
elettrodomestici dal tablet: il progetto verrà
presentato a Milano il 17 aprile all’Hotpoint
Innovation Area presso Eurocucina.
Dall’anno prossimo la gran parte dei
prodotti Indesit includerà connessioni
wireless e l’interazione con i device di casa
sarà realtà. Quindi sarà possibile avere un
accesso immediato e wi-fi a molteplici
funzioni degli apparecchi.
Il prototipo che verrà presentato durante il
salone del mobile è una striscia di led
interattivi, Sensing Ray, che non appena
toccata apre un display, come fosse una
maniglia. L’interfaccia del tablet si specchia
ovunque nella cucina. E può contenere una
serie di informazioni aggiuntive. Oltreche
condividere queste informazioni sui social
network. Il concept del progetto di Indesit
è a cura di carlorattiassociati-walter
nicolino & carlo ratti. Carlo Ratti dirige a
Boston il Senseable City Lab del
Massachusetts Institute of Technology, da
lui fondato nel 2004.
ro di alimenti al suo interno e di ricordarci
quando il latte sta per finire. E una vecchia
idea, che risale a oltre dieci anni fa, ma che
non ha mai trovato applicazione a causa
dell assenza di un sistema universale di
identificazione automatica degli oggetti
con Rfid. Oggi sarebbe possibile trasformarlo in realtà semplicemente usando
sensori e telecamere per raccogliere dati
all’interno del frigo.
Proprio l’accesso ai dati sarà uno degli
aspetti fondamentali delle applicazioni
domestiche dei prossimi anni. Quelle che
ci consentiranno di tenere sott’occhio la
dispensa, fare la spesa in modo immedia-
to, controllare i valori nutritivi o allergenici di quello che mangiamo e scambiare
una ricetta con il nostro circolo sociale. E
che, più in generale, ci permetteranno di
rendere la nostra casa "smart", inseguendo un vecchio sogno che non si è ancora
realizzato ma che diventerà realtà quando le piattaforme saranno semplici, integrabili e a buon mercato. In questo senso
basta vedere il grande successo negli Stati
Uniti del termostato Nest, che si installa
da solo e può essere facilmente controllato online da computer o telefono, creando
anche nuove interazioni tra i membri di
uno stesso nucleo famigliare (con i bambi-
ni che giocano a controllare la temperatura della casa o fanno a gara per ridurre i
consumi). Perché in fondo proprio questo
è il paradosso di una tecnologia sempre
più onnipresente ("ubiquitous computing", o "ubicomp", come venne definita
negli anni Ottanta da uno dei pionieri
dell’informatica, Mark Weiser): essere
sempre e dappertutto affinché possiamo
dimenticarci di essa e tornare a concentrarci sulle cose che contano davvero, una
vita più semplice e la capacità di costruire
una folta trama sociale (o creare con le
proprie mani un bel soufflé?).
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Ancora una volta una impietosa
ricerca di Nielsen marca le
differenze tra le nostre abitudini
televisive e quelle degli altri
Paesi. Scopriamo di essere meno
multitasking e più tradizionalisti
davanti al televisore di casa. In
pratica non ci distraiamo con
sms, mail e tweet mentre
guardiamo la tv come e quanto
francesi, inglesi ma soprattutto
americani. Questi ultimi, con
percentuali dell’88% non
riescono a stare sul divano senza
avere in braccio un tablet. Noi
italiani, come anche i tedeschi,
non siamo però molto lontani. La
statistiche rilevano che solo tre
su dieci non ne vogliono sapere
di dispositivi mobili davanti alla
tv. Il resto del campione li adotta,
ma con più parsimonia.
CON IL TABLET DAVANTI ALLA TV
Qualche volta
al giorno
Una volta
al giorno
Qualche volta
alla settimana
Qualche volta
al mese
Una volta al
mese o meno
Mai
15%
14%
20%
13%
9%
29%
in azienda
Il cloud conquista
i cfo italiani
Uno studio condotto da Vanson
Bourne per conto di Google
sostiene che il 78% dei
responsabili finanziari (Cfo)
italiani è coinvolto nelle decisioni
di adozione di tecnologie cloud
computing e ben il 99% dichiara
che il cloud computing sarà un
fattore chiave per il successo delle
loro aziende nei prossimi 12-18
mesi. Gli intervistati sono peraltro
convinti (uno su due a dire il vero)
che il cloud computing offra
maggiori vantaggi al business
rispetto all’outsourcing
tradizionale.