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AICD
Dinghy News
NOTIZI ARIO ONLINE
28 settembre 2011
ANNO VII - N. 135
WWW.DINGHY.IT - WWW.DINGHYCLASSICO.IT
NON È LA GRANDEZZA CHE CONTA IN UNA BARCA, È IL CUORE DEGLI UOMINI CHE LA ARMANO
SOMMARIO
- Salone di Genova…………………..pag. 1
- Tanto per non dimenticare.…... pag. 9
- Dai campi di regata………. ...…..pag. 2
- Bordi golosi…………..…………..….. pag. 9
- Prossimamente ……................ pag. 7
- Foto campionato ……... ..….….…. pag. 11
- Dalle Flotte …………………………. Pag. 7
- Sito Dinghy ……………………………. pag. 11
AICD
al
SALONE DI GENOVA
Anche quest’anno la Classe Dinghy sarà presente al Salone di Genova con un proprio
stand dove soci, amici e simpatizzanti, nel tradizionale e caloroso clima di fraternità,
potranno incontrarsi e scambiare idee, notizie e novità.
Vi aspettiamo numerosi allo STAND B2 - PADIGLIONE “MONDO VELA” di fronte al TEATRO
DEL MARE dal 1° al 9 ottobre.
NOTA DI SERVIZIO: i soci che fossero interessati a dare la disponibilità per assicurare la
propria presenza nello stand durante i giorni d’apertura al pubblico sono pregati di
concordare le date con Titti Carmagnani.
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DAI CAMPI DI REGATA
Golfo Tigullio, 25 settembre 2011
RECORD DI PARTECIPANTI ALLA PRIMA EDIZIONE DELLA COPPA TIGULLIO REGATA
NAZIONALE DELLA CLASSE DINGHY 12’ VALEVOLE PER LA “COPPA ITALIA 2011”
Dopo quattro combattute prove con ben 48 imbarcazioni, Francesco Rebaudi si conferma
vincitore assoluto.
Oggi, nonostante la pioggia in mattinata, il vento sui 5-6 m/s, con raffiche fino a 7 metri, ha
permesso lo svolgimento di tre prove complete.
Dopo la prima regata vinta da Gin Gazzolo su “Epoxy Shark” (L.N.I . S.Margherita), il Comitato,
con la collaborazione degli efficienti mezzi d’assistenza, ha dovuto riposizionare il campo a
causa di un salto di vento di 360°. La Tramontana, calata di intensità e insolita nel Golfo
Tigullio, ha consentito comunque lo svolgimento di altre due prove, vinte rispettivamente da
Aldo Samele su “Canarino Feroce” (C.V. S.Margherita) e Maurizio Manzoli su “Scignoria” (C.N.
Rapallo).
Al termine di quattro prove, meno lo scarto, la classifica definitiva vede Francesco Rebaudi
(C.V. S.Margherita) vincitore della prima edizione della Coppa Tigullio Dinghy 12’ seguito da
Aldo Samele e in terza posizione Vincenzo Penagini su “Plotzich Barabba”(Y.C.I.) che si
aggiudica anche il premio Master over 60.
Primo degli scafi classici interamente in legno, Maurizio Manzoli (C.N. Rapallo) che con il
successo nell’ultima prova ha superato Emanuele Ottonello su ”Giulia” (C.N. Costaguta).
Primo posto Super Master ad Angelo (Pinne) Oneto su “Bob Hoara”(C.V.S.Margherita).
Il Segretario dell’Associazione Italiana Classe Dinghy Francesca Lodigiani su “Baffina” (C.V.
S.Margherita) si aggiudica il premio femminile (non difficile da conquistare essendo l’unica
donna in gara ndS).
Primo concorrente non ligure e ottavo in classifica Ezio Donaggio su “Viola Fastidio” (Circolo
Nautico Chioggia).
La premiazione si è tenuta alla Casa del Mare alla presenza dell’assessore allo sport e tempo
libero Ricci, dei Presidenti dei due Circoli Organizzatori, Gianni Castellaro (C.V. S.Margherita) e
Manlio Meriggi (C.N. Rapallo).
Questa prima edizione della regata nazionale Coppa Tigullio Dinghy 12’ conferma la vitalità e
l’entusiasmo che contraddistinguono gli appassionati di questa deriva quasi centenaria. Essi
infatti accorrono sempre numerosi e da diverse regioni italiane con le loro barche sia di legno
sia di plastica per ritrovarsi con gli amici e sfidarsi in piacevoli regate.
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REGATA NAZIONALE DEL TIGULLIO….(di elleaz)
Ultima regata Nazionale, cinquanta barche, i più bravi alla linea di partenza, il sole il sabato e
una pioggia della malora la domenica.
Ha vinto King Paco, grande, grandissimo e soprattutto sempre sorridente. Dovremmo
imparare in molti da lui. E una buona organizzazione, un’ottima assistenza in mare, una
Francesca da Lodi a fare gli onori di casa , mediati ovviamente dalle opportune titolarità dei
circoli organizzatori.
Tutto bene con un’ottima cena al sabato e focaccia genovese in gran quantità…
Un festival del carboidrato come dice una mia amica....
Io, zero tituli e zero voglia: sono stanco, una stagione lunga e ho voglia d’altro. Mi devo
ricaricare le pile e non credo basti infilare le dita nella presa di corrente.
Ma ce la farò..
E per questo mio ultimo appuntamento agonistico 2011 lascio tra storie… Tutte vere.
Le dividerò per capitoli. Come in un film di Tarantino.
Capitolo 1: Questo piccolo grande uomo.
E’ l’unico velista tascabile della classe Dinghy , è il bignami della vela, è il canarino giallo (non
quello feroce)della fortunata serie di cartoon Silvestro e Titti.
E’ lui , il genovese genoano del Tigullio al secolo Titti Carmagnani.
Quando l’ho conosciuto la prima volta correva su una barca verde chiamata Opus cactus. Di lì
a poco lo ritrovavo su una barca lignea chiamata molto più prosaicamente Karma Sutra.
Mi sono sempre chiesto che tipo di persona potesse essere quel signore, che dava un nome
così altisonante alla barca. Altisonante certo. Non puoi mutuare un nome di barca che
proviene, nell’immaginario maschile, da una “filosofia” a sfondo sessuale , senza sapere che
tutti ti avrebbero considerato un emulo di Rocco Siffredi.
Mi aspettavo un misto di fisici atletici tipo D’Albertas, Macchiarella e Benedetti…ed invece
eccolo lì, Attilio Carmagnani al secolo Titti, il Karmasutra’s owner….
Perché voglio celebrarlo ?
Perché non ce n’è per nessuno. Dal basso del suo metro e qualcosa, dall’alto della sua
simpatia è un coacervo di situazioni che mi fanno impazzire. Spero che sua moglie mi perdoni
ma me lo porterei volentieri a casa. Alle regate arriva perennemente in ritardo e riesce a
partire sempre. Nelle ultime 465 regate tutte le volte che arrivavo allo scaletto per mettere la
barca in acqua, dopo che quel malefico del mio amico Ezio mi aveva costretto a svegliarmi alle
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6.45 pur di essere pronto per le 10 , la sua barca era comodamente inguainata dal telone e di
lui…ovviamente, nessuna traccia.
Quando sul campo di regata sessanta o settanta barche mulinavano nei pressi della barca
giuria, ormai da due ore e facendosi due cosi così, arrivava sto malefico 2211 in pieno assetto
da bolina e senza una stilla di sudore stampata sulla fronte.
Un invidia da rimanere verdi per più tempo di Hulk.
Lui non è in ritardo, lui è il primo del giorno dopo.
A Maccagno quest’anno è stato visto arrivare in acqua ai cinque minuti e voci non controllate
parlano di scommesse tra amici per vedere se riesce a ritardare ancora di più.
Il brivido del ritardo perfetto dell’ultimo giro di lancette, dell’imponderabile ultimo secondo.
Devo chiedere a parenti e amici ma ,ho la quasi certezza che sia arrivato in ritardo anche al
matrimonio , con la moglie che lo aspettava all’altare.
Ma in realtà so di dire una cosa sbagliata. Lui non è in ritardo, lui è l’ultimo ad arrivare, lui è
sempre al limite del ritardo, e ,in poche parole non spreca secondi…..
Deve essere la sua indole genovese: pur di risparmiare risparmia anche sul tempo. Nello
scaletto di Santa , al proposito è stato visto un componente del circolo dire alla Francesca da
Lodi “Francesca chiama te Tizio che ho la batteria scarica del telefonino:::” (alle nove del
mattino???) ed il Vittorio guardarmi e dirmi “Sti genovesi le studiano tutte per non fare una
telefonata….”
Torniamo al canarino, tanto se parlo della notoria parsimonia dei liguri, banalizzo…..
E quando il nostro arriva sulla linea di partenza cosa mi dite?
E’ perennemente a torso nudo sia con trentasei nodi e pioggia, sia con un caldo africano.
Arriva a coprirsi solo nel momento in cui i marosi lambiscono la sua barca..E allora sfoggia
tenute da navigante oceanico con un sombrero messicano che lo fa sembrare uno strano
abitante dei flutti liguri.
E della strambata vogliamo parlare? Perfetta.
La prepara praticamente alla boa di bolina con un rituale che la haka degli All Blacks è una
bazzecola. Lo si vede alzarsi (Beh, alzarsi…) in piedi e mettere il timone in mezzo alle gambe e
tirare con pazienza certosina la scotta fino ad arrivare ad un bivio. Straorzare o strambare?
Non vi dico la risposta .
E da ultimo il suo gioiello, la sua barca. Un alinghy del dinghy un bmw oracle del tigullio, un
insieme impressionante di cavi, cavetti, apparecchiature, pinnacoli, tappi, ricchi premi e
cotillons. Ha perfino aggiunto dei puntapiedi per poter raggiungere il bordo della barca nelle
occasioni in cui il vento tenta di spadroneggiare.
Che dire di più? Il più grande piccolo uomo del nostro circuito. E bravo, a volte anche più dei
figli , corretto e sempre pronto a scherzare.
Solo per citarne una , vi passo la barzelletta che ha proposto al l circolo a Santa “ Un amico
dice all’altro: Quest’anno in Africa un gorilla mi ha fatto un coso così… E l’amico. Poverino!
Chissà che sofferenza. Non te ne parlo..risponde l’amico, sono tristissimo… Non scrive, non
telefona…”
Forse abbiamo capito il nome della barca…..
Capitolo 2: Segni di vita intelligente
Sabato sullo scivolo di Rapallo è successa una cosa che poteva avere consguenze ben peggiori.
Ne parlo perché è andato tutto bene , ma anche perché sono un malefico bastardo…
Il Sir Per Blake del lago di Santa Croce al secolo Maurizio Baroni è scivolato battendo la testa
ed è stato portato via dall’ambulanza. E questa la cronaca: tutto bene per fortuna
Ma il peggio viene dopo.
Il peggio sono i suoi amici, cioè noi.
Dal Massimo patavino che mentre lo caricavano in ambulanza diceva “dai Maurizio fatti fare
la tac così vediamo cosa c’è là dentro” alla tavolata della sera dove tutti, ma tutti, ivi
compresa una sua amica hanno messo in dubbio che potesse essersi fatto qualcosa,
dubitando che all’interno dell’involucro potessero alloggiare segni i vita…..intelligente.
E l’immagine della caduta, dell’ambulanza che arrivava, impietosamente riprese dal
simpaticissimo cameramen toscano accompagnate ogni volta da ilarità e applausi.
Non va, non abbiamo rispetto. Sarà perché abbiamo il gusto della goliardia?
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Dai Maurizio, scusaci, non lo facciamo più , ma come diceva Curzio Malaparte, meglio perdere
un amico che una battuta.
Comunque secondo me ci ha perdonato. Gli abbiamo chiesto, in fondo , come stava, a tavola
con noi c’erano persone premurose, è addirittura apparsa Anna con marito al seguito…
Anna ed Emanuele. Erano sul gommone dell’assistenza. Su una cosa di gomma. Senza vela,
Con il motore. E lui con il solito costume (non a fiori questa volta)
Non si può non c’è più religione. Facevano assistenza mi dicono….
Se non tornano al più presto tra di noi rapiamo dorado e chiediamo il riscatto….
Capitolo 3: Mi sento solo.
Ho guardato le nazionali di quest’anno, ho scorso le classifiche e mi sono accorto che mi
hanno abbandonato.
Persone che vedevo gli altri anni non vengono più alle Nazionali…. Sono triste. Escludendo che
preferiscano altre regate, escludendo che gli stia sui cosi qualcuno dei mie amici, escludendo
problemi di budget…rimane solo la mia tristezza di non vedere più alcuni vecchi compagni di
avventure.
Non credo sia dovuto ad una passione irrefrenabile per il dinghy ligneo e che si siano tutti
iscritti alla Jihad El lign….
Non credo sia dovuto al fatto che siano tutti soci dell’Ikea dove è di legno anche il bancomat…
Non credo sia dovuto al fatto che i mie stivaletti in neoprene emanano un odore che non
riesce a sopportare neppure il mio cane…
Mah non so, sono triste e basta.
Un appello. Tornate ragazzi che anche plastica è bello…
Plastica ho detto.
Non silicone.
Che magari pensano che mi sia fatto anch’io una protesi.
Alla prossima.
(elleaz)
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TIGULLIO FLASH
(di P&PB)
PACO REBAUDI HA VINTO….ANZI FILIPPO JANNELLO HA PERSO LA COPPA ITALIA 2011!
Paco Rebaudi per il terzo anno di fila ha vinto la Coppa Italia mettendo una seria ipoteca sulla
aggiudicazione finale del 2013. Non stupisce più nessuno Paco quando vince, anzi il contrario!
poi è bello ricordare che il forte timoniere genovese corre con un Nauticalodi del 1991, una
splendida ventenne capace ancora di stupire (…le barche non sono come le donne!)
*
TORNA ALLA GRANDE E….CAMBIA BARCA!
Divorzio in vista tra Aldo e il vecchio Canarino feroce. Tornato vincente
come ai tempi migliori, Aldo pensa al futuro e cambia barca. La notizia
circola insistente, ma non chiedete chi sarà la favorita perché sulla nuova
barca è assolutamente top secret!
*
È RIMASTO IN CUCINA IL RE PAOLINO.
Era il più atteso alla nazionale del Tigullio il vincitore dell’italiano, ma non avendo ancora
smaltito del tutto il trionfo di Scarlino ha saltato l’appuntamento. Un cliente bene informato
ci ha riferito che si è esibito nel suo regno culinario con una nuova specialità: grigliata di
timonieri in salsa piccante al pepe verde!
*
SUPER VELOCI.
Gli appassionati di sport motoristici ricordano che tanti anni fa chi voleva andare più forte
con il proprio mezzo (auto o moto che fosse) faceva come prima cosa lucidare i condotti
(scarico e aspirazione) ed aggiungeva olio di ricino nel serbatoio della benzina.
Alla luce delle andature sfoderate nel week end del Tigullio da Emanuele Tua e Vinz
Penagini, tornato sul vecchio Bonaldo, c’è qualcuno che giura di aver anche sentito sul
campo di regata il caratteristico ed inconfondibile odore (…per alcuni profumo!) della
miscela ad alta detonazione.
*
NON FINISCE MAI DI STUPIRE L’ENFANT PRODIGE MPM.
Maurizio Paolo Manzoli con il vecchio Scignoria (ITA-1475 legno al 100%) ha
grandiosamente vinto la quarta ed ultima prova del Tigullio mettendo in fila dietro la sua
poppa il fior fiore della classe. Non è una novità e Maurizio ci aveva già fatto vedere in
passato analoghe performance.
La novità questa volta era mamma Tay (mamma di Scignoria ovviamente!) che sulla barca
giuria con il cuore in gola se invece di stare nel Tigullio fosse stata a Napoli avrebbe sparato i
mortaretti!
6
*
QUANDO IL DINGHY DIVENTA ARTE.
Tra cantori, poeti, menestrelli e cantastorie al Dinghy non mancano certo gli artisti.
A Santa Margherita qualcuno ha scoperto e lanciato una nuova pittrice che ha messo in
mostra le sue produzioni dedicate al Dinghy. Si chiama Maria Mantero (
[email protected]) e tutti hanno guardato con interesse le sue opere che hanno prezzi
interessanti e possono essere realizzate anche dalle foto preferite del proprio dinghy. È
stato un successo, ed anche la bellezza dell’autrice non è passata inosservata.
*
PROSSIMAMENTE
•
TORRE DEL LAGO, 30 settembre/2 ottobre
“TROFEO RIVA” regata per il TNDC 2011
•
Salò, 2 ottobre
•
Bracciano, 2 ottobre
1a prova Invernale Salodiano
S.C. Garda Salò
Coppa Camilla
S.C. Trevignano
DALLE FLOTTE
FLOTTA LIGURE (a cura di Gianni Castellaro)
Cari amici,
informo che domenica 2 ottobre si disputerà a Santa il recupero della Coppa Daccà, regata
non disputata a Sori a causa del maltempo.
Per chi ha partecipato alla regata di Recco, le iscrizioni già formalizzate sono ritenute
valide per il recupero.
Le nuove iscrizioni potranno essere effettuate presso il Circolo Velico di Santa entro le
10.00 di domenica 2 ottobre.
La partenza è prevista per le 12.00 h.
Cordiali saluti
CIRCOLO VELICO
SANTA MARGHERITA L.
*
7
FLOTTA ALTO ADRIATICO (a cura di Emanuele Tua)
Campionato Invernale 2011-2012 “PUCCINI” Torre Del Lago -ViareggioComitato Organizzatore: Flotta Alto Tirreno.
Circolo di appoggio logistico: Circolo Velico Artiglio.
Date delle Regate 2 0 1 1
12 novembre - due prove
26 novembre - due prove
10 dicembre - due prove
Coppa BERTACCA
Coppa Cantiere LILLIA
Coppa AUTO-NIERI
2012
21 gennaio - una prova “lunga” - Coppa VILLA ORLANDO
4 febbraio
- due prove - Coppa Cantiere RIVA
18 febbraio
- due prove - Coppa QUANTUM RACING
3 marzo
- due prove -
VELERIA BALLARIN
17 e 18 marzo - quattro prove - Coppa GARNELL
*
FLOTTA ADRIATICA (a cura di Enrico Zaffalon)
Quest’anno il Campionato Invernale della Flotta dell’Adriatico si sposta al Lido di Venezia.
Sono in programma le seguenti regate
15 ottobre - 29 ottobre - 12 novembre - 26 novembre
Prossimamente tutte le date in programma per il 2012.
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TANTO PER NON DIMENTICARE….
Ci sono certi “mea culpa” che vanno espiati in pubblica piazza. Quando abbiamo pubblicato
la cronaca della tradizionale regata di Corenno (30/31 luglio) abbiamo dimenticato di
aggiungere la foto che gli amici di quel braccio del lago di Como ci avevano inviato.
Trattandosi di una foto singolare ed importante per il personaggio “catturato” abbiamo
fatto davvero una grassa omissione e compromesso seriamente il lavoro di propaganda per
averlo addirittura sul Dinghy nella prossima edizione.
Chi non conosce il personaggio al centro della foto? Nel 2012 lo venga a conoscere e sfidare
a Corenno.
BORDI GOLOSI
di Sinàm Pascià
Torre del Lago si associa a Puccini e, ça va
sans dire, alla musica – da un po’, anche
alle gioiose riunioni dei dinghy -, ma si
farebbe torto alla gastronomia, non
ricordando le scorribande gourmet di fins
becs che si riunivano intorno a Giacomo
Puccini. Quando il musicista scoprì Torre del
Lago nel 1884, il borgo era poco più di un
covo di bracconieri che metteva insieme un
centinaio di abitanti. Nel 1891 il maestro
decise di stabilirsi sul lago e prese in affitto
la casa del guardiano della tenuta dei
marchesi Ginori-Lisci; in seguito, quella
casa, grazie al successo, fu acquistata e
rasa al suolo per sostituirla con una villa
borghese. La villa era il luogo della musica,
mentre per la gola c’era la sordida bettola
di un ciabattino, soprannominato dal gruppo di buontemponi che venivano a trovare il
maestro, La Capanna di Giovanni dalle Bande Nere. Un giorno, però, il ciabattino emigrò per
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il Sud America e fu così che Puccini acquistò la bettola e la trasformò nella sede di quello che
fu subito battezzato Club La Bohème, luogo allegro di bisbocce di amici scapigliati ( i
dinghysti giuristi potranno di certo apprezzarne lo statuto che recitava, tra l’altro:. Art 1…i
soci giurano di bere bene e mangiare meglio; art. 4 l’illuminazione del locale è fatta con
lampade a petrolio: Mancando il combustibile, servono i “moccoli” dei soci: art.6 sono
severamente proibiti tutti i giochi leciti; art.8 la saggezza non è ammessa neppure in via
eccezionale. Il gruppo si riuniva per allegre battute di caccia che funzionavano come
magnifico pretesto per mettersi a tavola in allegria. Puccini, soprannominato dagli amici
l’”uomo palla”, per una certa tendenza ad ingrassare, non era un raffinatissimo gourmet
come Rossini, o un cultore di sapori di opulenza borghese, come Verdi, ma un gioioso
cultore di sapori da bracconiere:per comprenderlo, basta una scorsa a un corpus di ricette
che gli vengono attribuite, tra le quali figurano risotti con tinche, folaghe, colombacci,
tegamini e “girati” di tordi, beccacce sul crostone, pivieri (l’uccello di piccole taglia, becco
corto e ali lunghe a punta che arriva con la stagione della pioggia ), germano in salmì,
marzaiola ( una specie di anatra selvatica) in umido. Di questa gastronomia macha non vi
aspettate però nessuna traccia nella turistica Torre del Lago dei nostri giorni. Morale, meglio
una puntata a Viareggio, patria di una versione gentile del cacciucco, rivendicata dai locali
come “l’originale” e sdegnosamente corbellata dai livornesi. Comunque sia, una sosta
piacevole e un cacciucco di qualità li trovate da Buonamico ( via Sant’Andrea 27
tel.0584943266 – sui 40 euro), centenaria trattoria, cara alla famiglia Agnelli (con tanto di
citazione su Vestivamo alla Marinara). L’altro piatto da provare sono qui gli spaghetti alla
trabaccolara, classica ricetta povera dei pescatori che andavano in mare coi classici
trabaccoli a vela: ruvido soffritto di aglio, prezzemolo e zenzero (che qui però è il
peperoncino), qualche testa di pesce, un tentacolo, minutaglia e il gioco era fatto. Voglia di
lusso travestito da semplicità all’osteria? Allora il vostro posto è Pino ( via Matteotti 18
tel.0584.961536 – sui 50-60 euro), non lontano dal mercato, celebre per i suoi crudi, ma
soprattutto per una catalana di aragosta di rara bontà. Un po’ wine bar un poco trattoria
giovanile, simpatica nel suo stile esotico tutto legno fronte mare, Giordano Bruno ( viale
Europa 7 tel. 0584.392201 – sui 45 euro) offre opzioni variagate che vanno dai crudi alla
pizza, dal cacciucco ai taglieri di salumi, il tutto accompagnato da scelta davvero buona di
etichette. Per i dinghysti a vocazione gourmet, però, l’indirizzo indispensabile è Romano (
via Mazzini 120 tel. 0584.31382 – sui 90-100 euro). Qui il mare non si vede altro che nel
piatto, ma i bagliori di genialità di Franca si vedono nella sequenza magistrale di antipasti
(squisiti i fagioli con gli sparnocchi o lo stufato di calamaretti) o in virtuose esecuzioni come
l’orata farcita ai frutti di mare. Valore aggiunto la competenza profonda del marito Romano
che sovrintende alla sala, amministrando una cantina immensa, ricca di formidabili sorprese
(anche grazie a ricarichi incoraggianti). E se poi fosse venuta voglia di qualche scorribanda
carnivora, lasciando tuttavia al mare il suo onesto spazio, basta spingersi verso la pineta di
Ponente al Don Quixote (via Vespucci 165 tel.0584.31402 – sui 35 euro), simpatica versione
in chiave contemporanea dell’osteria tradizionale. Trippa, tordelli, cinghiale in umido, tanto
per gradire, ma anche baccalà o maccheroni coi coltellacci (nome locale dei cannolicchi) di
simpatica vocazione plebea. E ancora, spostandosi dalla costa, si appaga di sicuro la vista
salendo fino a Massarosa. Qui le opzioni sono due: alla Chandelle (via Casa Rossa 303
tel.0584.938290 – sui 40 euro) la vista si soddisfa con un panorama che spazia dal lago di
Massaciuccoli alla Corsica, mentre il palato trova sostanza in piatti di terra e di mare con più
di una buona citazione di funghi; in alternativa, vista superba con una cucina più ambiziosa
faranno l’affar vostro all’ Osteria l’Oliveta ( via delle Valli 272 tel .0584.976162 – sui 50
euro). Qui, in un ambiente caldo e curato potrete spaziare dal coniglio con pomodorini al
forno e olive taggiasche, alla pappa al pomodoro basilico cappesante e pancetta croccante.
Senza dimenticare una divertente variazione sugli animali da cortile, un cacciucco di terra,
che chiude il cerchio col giro cominciato a Viareggio.
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FOTO DEL CAMPIONATO 2011
Ecco il link per le foto del Campionato Nazionale di Scarlino di
Pier Giovanni Carta
http://www.papernew.eu/DINGHY11/DINGHY2011/
Le foto sono disponibili unicamente per l' uso PERSONALE dei Soci
AICD.
E' escluso ogni utilizzo per pubblicazioni, media e social netwok.
Il formato permette una stampa di 30x20 cm circa.
Qualsiasi ulteriore richiesta potrà essere indirizzata a:
[email protected] e verrà applicato il listino 2011.
Per scaricare la foto NON è necessaria la password (ma come
precisato scaricare le foto é consentito ai soli soci AICD)e basta
cliccare sull’apposito pulsante in basso a destra della foto.
Su richiesta si possono realizzare bellissimi book con le proprie
foto preferite.
WWW.DINGHY.IT
IL SITO DELLA CLASSE È
COSTANTEMENTE AGGIORNATO CON
CLASSIFICHE COMMENTI E FOTO
GALLERY CHE RICEVIAMO ALLA
SEGRETERIA AICD.
ULTIMISSIME
• REGATA NAZIONALE DEL TIGULLIO
• CLASSIFICA FINALE “COPPA ITALIA”
• “RANKING LIST” 2011
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Invito a sorridere (……….e per non sprecare spazio)
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