dIaBete - Ascensia Diabetes Care Switzerland AG

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dIaBete - Ascensia Diabetes Care Switzerland AG
21 ATTIVO
Edizione 21, 2011
www.bayerdiabetes.ch
DIABETE
La rivista del team sul diabete di Bayer per le persone con il diabete,
i loro familiari e tutti coloro che si prendono a cuore le esigenze dei diabetici.
Ipoglicemia – Come reagite
in caso di calo dei livelli
degli zuccheri?
I carboidrati visti da vicino
Non troppi ma nemmeno troppo pochi!
Contour USB – il nostro
consiglio d'investimento:
acquistare!
Domande
e risposte
2
Impressum
INDICE
Editore
Il team di Bayer Diabetes Care
Contour USB
Speciale Contour USB Fuori casa con il tubino nero Just numbers – soltanto cifre … Redazione
Simon Lutstorf
Direttore del team Diabetes Care
Walter Bechtiger
4
6
7
Motivazione
Se la motivazione è corretta, il successo è quasi assicurato 8
Conoscere il diabete
Ipoglicemia – Quali sono gli effetti del calo dei livelli
degli zuccheri
10
Il diabete nel mondo
Bambini sovrappeso – La diffusione del diabete di tipo 2
13
Conoscere il diabete
Errori di misurazione – Come ottenere valori sicuri
16
Persone
Stephan Lehner – Un paziente diabetico con valori ideali 20
Alimentazione
Antipasto, pasto principale e dessert – Alcune ottime ricette 23
In primo piano: I carboidrati – Trovare l’equilibrio giusto 26
Domande e risposte
29
Intrattenimento
Parole crociate, concorso
31
Bayer Diabetes Care
Grubenstrasse 6
8045 Zürich
Hotline 044 465 83 55
Fax 044 465 82 82
E-Mail [email protected]
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EDITORIALE
Da alcuni anni il Bayer Contour è lo strumento standard di migliaia di pazienti diabetici.
Grazie alla sua modalità di funzionamento
affidabile, semplice e sicura, questo apparecchio è oggi il glucometro più utilizzato in
Svizzera. Ma noi sappiamo che nulla è scolpito nella pietra: siamo riusciti a sviluppare
ulteriormente anche l’efficace Contour. È
nato il Contour USB, un elegante glucometro
con sperimentata tecnologia di misurazione.
Ancora più semplice da utilizzare e ancora
più dettagliato per i pazienti diabetici più esigenti – ce lo conferma anche la nostra sperimentatrice Olivia Fischer. Abbiamo fornito un
Contour USB alla ex-Miss Zurigo affetta da
diabete di tipo 1. Le sue esperienze positive
con il nuovo apparecchio sono riportate a
partire da pagina 4.
Un'ipoglicemia è un evento veramente sgradevole. Oltre ai rischi per la salute, per molti
pazienti diabetici la perdita di controllo e di
coscienza è un importante fattore di stress.
Ma ci si può preparare. Per conoscere come
si può affrontare il calo dei livelli di zuccheri,
leggete l’articolo a partire da pagina 10.
Carboidrati, grassi e proteine: sono le componenti principali della nostra alimentazione.
In un articolo speciale in tre parti illustriamo
l’importanza di questi tre componenti e come
potete anche voi contribuire a un’alimentazione sana e compatibile con il diabete. In
questo numero iniziamo con i carboidrati e
l’indice glicemico a pagina 26.
Simon Lutsdorf
Marketing Manager Kommunikation
E infine desidero presentarmi brevemente: in
qualità di nuovo responsabile della comunicazione sono veramente lieto di realizzare questo numero di Diabete Attivo. E naturalmente
di conoscere tutti voi, cari lettrici e lettori!
Scriveteci se avete proposte di miglioramento
o idee per la nostra rivista o i nostri prodotti.
Saremo lieti di ricevere i vostri suggerimenti e
siamo curiosi di conoscere la vostra opinione
sul numero 21 di Diabete Attivo.
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speciale CONTOUR USB
Contour USB: Il futuro della
misurazione della glicemia
Da poco tempo è finalmente­
disponibile anche in Svizzera: il nuovo misuratore della­
glicemia Contour UBS di
Bayer Diabetes Care. Il
Contour USB nero brillante
rappresenta la nuova elegante generazione di apparecchi: con la sua forma sottile,
i bordi arrotondati e un peso
di soli 34 grammi è uno
strumento raffinato e moderno. L’impiego non potrebbe
essere più semplice: aprite
la confezione, caricate l’apparecchio: pronto per l’uso!
L’apparecchio è un partner perfetto, che
svolge per voi praticamente tutte le operazioni
relative ai test.
Non dovrete più preoccuparvi delle batterie:
l’apparecchio dispone di una batteria ricaricabile che può essere caricata senza problemi
dal computer. È inoltre disponibile un caricabatterie che consente la ricarica da qualsiasi
presa elettrica.
Un display a colori OLED con luminosità ad
alto contrasto (diodo organico ad emissione
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di luce, ingl.: organic light emitting diode,
OLED) e l’apertura per il sensore anch’essa
illuminata consentono una misurazione sicura
in qualsiasi condizione di illuminazione, anche
al cinema o di notte.
I valori e i simboli di grande formato sono
comprensibili e ben leggibili. La guida a menu
avviene in formato testo e tramite messaggi
anziché con codici. Ciò rende l’uso dello
strumento più sicuro, semplice e autoesplicativo.
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Le cifre in rosso segnalano quando durante la
misurazione vengono superati o non raggiunti
i valori massimi o minimi definiti individualmente.
Sperimentata tecnologia Contour e
sensori conformi agli standard più
recenti
Contour USB utilizza la moderna tecnologia
dei sensori Contour di Bayer. Essa garantisce
risultati di misurazione affidabili praticamente
in tutte le situazioni. Le striscette reattive
codificano l’apparecchio automaticamente,
un requisito importante per la correttezza dei
risultati. Dal momento che si utilizzano i noti
sensori Contour, con il Contour USB è possibile continuare a utilizzare le striscette reattive
già acquistate. La misurazione richiede soltanto 0,6 µl di sangue e fornisce il risultato già
dopo 5 secondi. La reazione elettrochimica
sul sensore con la combinazione enzimatica
GDH-FAD riduce al minimo gli effetti di diversi
fattori esterni. In tal modo i valori misurati vengono ad esempio visualizzati correttamente
anche in presenza di altre forme di zuccheri,
come maltosio e galattosio. Gli utilizzatori e il
personale specialistico possono quindi fare
affidamento sul Contour, anche in situazioni
eccezionali. La procedura di misurazione corrisponde ai più recenti requisiti vigenti negli
Stati Uniti. Il Contour USB – come il Contour –
è collaudato e omologato dall’autorità sanitaria
americana FDA ed è certificato dal marchio
CE.
più informazioni e attività: massima
semplicità di misurazione e di analisi
dei risultati
L’uso dell’apparecchio e del software è semplice e intuitivo: i valori misurati vengono salvati
automaticamente. Se lo si desidera, è possibile
raccogliere importanti informazioni aggiuntive:
contrassegni «prima» e «dopo» il pasto, dati
integrativi come «stress», «malattia», «attività» e una utile funzione di memoria fanno
dell’apparecchio uno strumento completo di
consultazione sul proprio metabolismo – se
volete farlo. In caso contrario, potete comunque godervi il design raffinato e la semplicità
di misurazione.
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Finalmente è possibile anche fare a meno
dei cavi: il Contour USB è dotato di un proprio collegamento USB, esattamente come
una chiavetta USB. Non appena si inserisce
l’apparecchio nella porta USB di un computer, si apre la panoramica delle immagini. È
sufficiente inserire il Contour USB per avviare
il software Glucofacts Deluxe, che visualizza
i trend a breve e lungo termine sotto forma
di chiare tabelle e grafici. È finita l’era della
faticosa trasmissione manuale o persino del
logorante inserimento dei dati. È sufficiente
innestare l’apparecchio e i valori compaiono
immediatamente. È poi possibile inviare al
medico i file in formato PDF per e-mail oppure
analizzarli e discuterli con lui sul PC durante
l’orario di visita.
Contour USB – il futuro della misurazione della
glicemia è già iniziato – ci siete anche voi?
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SpeCIale Contour uSB
Fuori casa con il tubino nero
Il Contour uSB è moderno,
alla moda e trendy.
Olivia Fischer ha il diabete di tipo 1. Nel
2004 è stata eletta Miss Zurigo e oggi
lavora come modella. Da tempo è al centro
dell’attenzione pubblica per il suo diabete.
È noto il suo impegno per la campagna
«Dai un volto al diabete!» della Società
svizzera di diabetologia.
In settembre ho ricevuto in prova il Contour
USB. Avevo già sentito parlare in passato
di questo nuovo glucometro e avevo anche
letto alcuni articoli a riguardo. Ero estremamente curiosa quando ho finalmente
avuto il pacchetto tra le mani. Ho aperto la
confezione con grande piacere e sono stata
positivamente sorpresa. Non mi aspettava
semplicemente un nuovo apparecchio: no,
il Contour USB è moderno, alla moda e
trendy. Anche le funzioni soddisfano tutte
le aspettative. Il mio unico timore era che il
glucometro fosse troppo tecnico per me. Ma
le istruzioni sono gradevoli e comprensibili,
praticamente autoesplicative. Ma ciò che
trovo veramente fantastico è che finalmente
il display a colori illuminato consente di leggere bene i valori anche di notte.
La nuova funzione AutoLog è un ulteriore
strumento che trovo estremamente utile.
Mi guida dolcemente ma senza esitazioni
attraverso la procedura di misurazione,
chiedendomi se sto eseguendo la misurazione prima o dopo il pasto, come sto e
quando desidero ripetere la misurazione, e
memorizza per me queste informazioni nel
software Glucofacts Deluxe sul mio laptop.
In tal modo ho un’ottima visione d’insieme di tutte le informazioni necessarie.
Naturalmente esiste ancora il tasto «Salta»
se si esegue la misurazione di tanto in tanto,
una condizione che comunque si verifica
abbastanza spesso. Durante la misurazione
è persino possibile inserire informazioni
come «attività sportiva», «stress», «influenza» e molto altro ancora. È possibile programmare anche il promemoria: «Ricorda
di eseguire un’altra misurazione 2 ore dopo
il pasto!« I valori glicemici bassi o alti sono
visualizzati come avvertenza in cifre di colore arancione. In questo modo nulla viene
veramente lasciato più al caso. Il Contour
USB è un glucometro con cui si può migliorare il proprio livello di zuccheri quasi come
se fosse un gioco. Per me è molto importante misurare in modo regolare. E se ho uno
strumento anche bello che posso mettere
in mostra e che mi dà piacere, ciò rende
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più facile e gradevole la faticosa disciplina
quotidiana che mi impone il diabete.
Sono molto spesso fuori casa e mi trovo
in viaggio di frequente. Ed è facile dimenticare qualcosa. A volte manca il cavo di
trasmissione con cui scarico i miei valori
glicemici sul laptop da inviare poi per e-mail
alla mia diabetologa. Da quando lavoro con
il Contour USB non conosco più questo
problema. So dove e quando potrò rapidamente collegarmi nel mio laptop. Entro
alcuni secondi, grazie al software di gestione del diabete «Glucofacts Deluxe» sul mio
laptop compaiono i miei valori glicemici in
modo chiaro e ben visibile. Ciò semplifica
lo scambio di dati con la mia diabetologa
e mi fa risparmiare anche molto tempo.
Le numerose opzioni offerte dal software
Glucofacts Deluxe mi consentono di avere
una rappresentazione ben visibile e a colori
dei miei valori. Posso creare panoramiche
giornaliere, andamenti settimanali o analisi
dei trend. In tal modo ho sempre una visione chiara dei miei valori glicemici, molto
migliore del diario glicemico scritto a mano
che usavo in precedenza, dove talvolta
dimenticavo di registrare un valore.
Per concludere posso consigliare a tutte le
persone con il diabete di provare direttamente il Contour USB. Sono entusiasta di
questo apparecchio e non voglio più farne
a meno.
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Just numbers – soltanto cifre …
Il nuovo Bayer Contour USB
si propone in una veste elegante e garantisce test semplici e sicuri. Se lo desiderate, l’apparecchio vi guida
tranquillamente ma chiaramente attraverso la misurazione. Tutte le indicazioni sul
display compaiono in formato
testo – non occorre più imparare nessun codice.
Ma il nuovo apparecchio può fare ancora
di più: con il collegamento USB è possibile
collegarlo sia al PC che al Mac e analizzare i
valori misurati mediante grafici. La particolarità: il software necessario è già sulla chiavetta.
Basta inserire: i cavi sono un ricordo del passato. Trattare professionalmente i dati non è
mai stato così facile!
Glicemia: mantenere una visione
d’insieme!
Esistono numerose possibilità per mantenere
la visione d’insieme della propria glicemia. Il
metodo più semplice fino ad oggi: il diario
della glicemia. Al suo interno si possono
riportare i valori da mostrare al medico
che gli consentono, assieme alla glicemia
a lungo termine, di prendere decisioni
sulla terapia. La registrazione in sé rende
consapevoli delle oscillazioni della glicemia
e consente di comprendere le variazioni.
Anche la documentazione delle misurazioni
è un’importante premessa per la corretta
gestione del diabete.
Lo svantaggio risiede tuttavia nel fatto che,
con tante cifre, si perde rapidamente la
visione d’insieme. I programmi per compu-
ter ricavano
curve ben definite dalle molteplici
cifre. Esse mostrano in
modo molto più evidente la
frequenza delle misurazioni, la presenza di ipo- o iperglicemie e la necessità di eseguire adattamenti. Grazie all’analisi visiva, è ad esempio possibile riconoscere
che al mattino i valori sono troppo elevati
oppure che alla sera occorre adattare il cibo
o la dose di insulina. È possibile affrontare
in modo mirato tali informazioni – e il medico può fornire preziosi consigli.
I valori glicemici sempre presenti
Il Contour USB semplifica la gestione dei
valori glicemici. Memorizza 2.000 valori con
data, orario, indicazioni «prima del pasto» o
«dopo il pasto» ed eventi particolari; mostra
poi tali dati sul display a colori ben leggibile e
sul computer. Al primo utilizzo sul PC occorre
eseguire una breve procedura di installazione. Poi è sufficiente inserire l’apparecchio
e compare immediatamente la panoramica
del giorno corrente oppure di un intervallo
di tempo a piacere. Il Contour USB avvia il
software Glucofacts Deluxe automaticamente. È così chiaro e autoesplicativo che basta
pochissimo tempo per imparare. I nostri specialisti della hotline saranno lieti di rispondere
alle vostre eventuali domande. Siamo certi
che presto anche voi sarete tra gli utilizzatori convinti del Contour USB e del software
Glucofacts Deluxe.
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MOTIVAzione
Se la motivazione è corretta, il successo è quasi
assicurato
Le piccole decisioni quoti­
diane che ci complicano la
vita sono perfettamente note
a tutti. Zucchero o dolci­
ficante nel caffè? Salire le
scale a piedi o prendere
l’ascensore? Misurare la glicemia o la pressione sanguigna? Troppo spesso si sceglie la variante più semplice
o più allettante, oppure ci
si dimentica semplicemente
che cosa ci farebbe bene.
Il presente articolo fornisce
consigli che possono aiutare
a superare eventuali ostacoli
mentali.
Consigli motivanti:
1. Sentire in modo consapevole.
Non importa se si tratta di mancanza di
movimento (la scusante dei «non sportivi»),
di sovrappeso, di mancanza di disciplina
nella misurazione della glicemia o dell’abitudine al fumo: una delle tattiche preferite per
affrontare questi argomenti è … eluderli. Se
ci si occupa del problema il meno possibile,
si può far finta che non esista. Il primo e
più importante passo da compiere è quindi
rendersi conto qual è il problema o la cattiva
abitudine che si vuole affrontare e occuparsene attivamente. Ponetevi direttamente alcune
domande: ma perché fumo? Oppure, per
quale motivo ogni sera dimentico di eseguire
la misurazione? Quali azioni compio in modo
consapevole e quali in modo inconsapevole?
Parlatene con una persona fidata che vi
conosce bene, e cercate di capire se state
sfuggendo il problema.
2. Cercate fattori motivanti
Supponiamo che vi siate ripromessi di fare
più movimento. Che cosa potrebbe esservi
d’aiuto per raggiungere questo obiettivo?
Spesso risultano molto utili i cosiddetti fattori
motivanti. Può trattarsi di persone, rituali
oppure oggetti. Forse fare jogging vi riuscirà più facile se potrete farlo in compagnia.
Oppure acquistare e preparare verdura e
insalata può essere più semplice se cercate
un altro negozio, lo raggiungete in bicicletta e
poi vi incontrate con un amico per un caffè.
Cercate questi fattori motivanti e integrateli
nella vostra vita quotidiana. Vedrete che
anche le attività in precedenza meno gradevoli potranno risultare interessanti.
3. Utilizzate gli strumenti adatti per
visualizzare i progressi compiuti
Un punto iportante: per molte persone gli
ausili ottici sono molto importanti. Poiché
soltanto se si raggiungono progressi visibili si
è disposti ad andare avanti. Se ogni giorno i
valori della glicemia o della pressione sanguigna vengono riportati soltanto sotto forma di
cifre, non è visibile nessun miglioramento. Se
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Lu Ma Me Gi
invece si disegna una curva oppure, ancora
più semplicemente, si fa tracciare una curva
dal software sul PC, tutto appare diverso.
La curva mostra come si è venuti a capo di
quel problema. In tal modo si è motivati ad
affrontare un ostacolo difficile e si è premiati
dal momento che i risultati sono visibili. Ad
esempio, se fumate una sigaretta in meno
alla settimana, ogni settimana sul vostro
«fabbisogno giornaliero» ci sarà un trattino
in meno.
nelle azioni quotidiane. Naturalmente non
è necessario strutturare ogni cosa: a volte,
ad esempio nel fine-settimana, si possono
anche interrompere intenzionalmente determinati rituali. Questa viene chiamata la regola
80 – 20: 80% disciplina, 20% rilassamento.
La misurazione deve tuttavia rappresentare
un’eccezione e va naturalmente eseguita
anche nel fine-settimana soltanto se si devono conoscere i valori per eventuali adattamenti.
4. pensate positivo!
6. Festeggiatevi e premiatevi
Non sappiamo come appare esattamente
la nostra debolezza interna, ma si tende
a consigliare che si debba combatterla e
superarla. Si tratta di un modo di pensare
completamente sbagliato! Fino a quando fare
jogging, mangiare sano oppure misurare la
glicemia regolarmente richiederà uno sforzo,
si troveranno sicuramente dei motivi per non
farlo. Occorre invece semplicemente partire
da una visione diversa: considerate l’attività
sportiva, l’alimentazione sana o la misurazione regolare come un premio! Ad esempio,
premiatevi dopo una dura giornata di lavoro
concedendovi un po’ di tempo per fare una
lunga passeggiata rilassante. Oppure potete
dire a voi stessi: ogni giorno posso misurare
la glicemia tre volte – ciò mi dà sicurezza,
quindi lo voglio.
Un premio può essere un’ulteriore motivazione. Utilizzate questa circostanza! Premiatevi
in modo mirato per prestazioni svolte, obiettivi raggiunti oppure sforzi compiuti, tenendo
però sempre ben presente che i premi spesso producono un effetto motivante soltanto
a breve termine. Già dopo alcuni giorni la
motivazione è scomparsa. L’apprezzamento
è invece efficace a lungo termine, sia proveniente da se stessi, sia formulato da persone vicine, ad esempio il medico specialista,
la famiglia o gli amici. La disciplina e la capacità di giudicarsi criticamente e cambiare in
Molti fanno fatica ad accettare i cambiamenti,
sia in modo consapevole che inconsapevole. Vale quindi la pena affrontare le attività
sgradevoli o i problemi in modo strutturato.
Definite orari fissi, create una struttura giornaliera ben definita oppure integrate tali
attività nella routine quotidiana sotto forma di
rituali. Se infatti è diventata ormai una consuetudine svolgere ogni mattina più o meno
le stesse azioni, si potrebbe ad esempio
inserirvi anche la misurazione della glicemia.
In questo modo, dopo un certo periodo di
ambientamento ne entrerebbe a far parte a
pieno titolo e non sarebbe più percepita come
un fastidioso «intruso» da aggiungere a tutto
ciò a cui si deve già pensare. Se possibile,
rispettate le strutture fin all’inizio delle nuove
attività, in modo da integrarle perfettamente
modo positivo vi procurerà grande rispetto
e apprezzamento da parte delle persone a
voi più vicine: la migliore motivazione in
assoluto.
la motivazione con la tessera del diabetica
5. Costruite una struttura e dei rituali
Con la tessera del diabetico, Bayer
Diabetes Care vi fornisce un pratico fattore
motivante e un utile strumento d’aiuto.
Nella tessera del diabetico potete fissare
gli appuntamenti con il medico, i risultati
dei test, i progressi compiuti nella misurazione del valore di HbA1c e molto altro
ancora. Contemporaneamente, la tessera
fornisce anche al medico specialista una
preziosa panoramica delle vostre condizioni di salute e i prossimi obiettivi che
desiderate raggiungere insieme.
È possibile ordinare la tessera del diabetico sul nostro sito web all’indirizzo www.
bayerdiabetes.ch, inviarci un’e-mail (info@
bayerdiabetes.ch) oppure telefonare alla
hotline. Tel. 044 465 83 55
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Ve Sa Do
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Conoscere il diabete
Ipoglicemia – Evitare il calo dei livelli degli
zuccheri: ma come?
Quando si tratta di diabete
spesso si parla di conseguenze secondarie: problemi a carico di reni e occhi,
danni vascolari o piede diabetico. Tuttavia, anche una
glicemia trattata in modo
scorretto determina immediate conseguenze reali e
dirette. L’ipoglicemia, quindi
il calo dei livelli degli zuccheri, prima o poi colpisce
la maggior parte dei diabetici e può causare perdita di
coscienza. Una situazione
estremamente sgradevole e
pericolosa, durante la quale
non soltanto i diabetici, ma
anche parenti, amici o collaboratori devono assolutamente sapere come comportarsi.
Cosa accade durante un’ipoglicemia
Ruth Hirschmann conosce i sintomi che
si manifestano durante un calo del livello
degli zuccheri. La responsabile del servizio
di consulenza sul diabete presso l’Ospedale
universitario di Zurigo sa anche che le ipoglicemie sono spesso il risultato di un’erogazione di insulina. Ma anche i diabetici trattati in
modo corretto potrebbero a volte sorprendentemente manifestare un’ipoglicemia. Ruth
Hirschmann sa per esperienza che la forte
concentrazione su un problema (ad es. sul
lavoro) può a volte allontanare la percezione
del diabetico dai segnali provenienti dal suo
corpo. «Ho avuto un caso in cui una paziente
perfettamente trattata, che stava quasi per
perdere il volo di ritorno dalle ferie, ebbe
improvvisamente un’ipoglicemia dovuta alla
situazione di stress«. Per Ruth Hirschmann si
tratta di una situazione tipica, in cui la distrazione può mettere in secondo piano il diabete
e quindi il rischio di ipoglicemia.
Durante un’ipoglicemia, il livello glicemico
cala così drasticamente che le cellule dell’organismo, in primo luogo quelle cerebrali,
ricevono un insufficiente apporto di glucosio
(energia) e non funzionano più in modo
corretto. La riduzione degli zuccheri può
avvenire perché il o la paziente diabetico/a
ha assunto una quantità insufficiente di
cibo oppure si è iniettata troppo insulina. La
mancanza di energia all’organismo provoca i
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sintomi più disparati: palpitazioni, accessi di
fame incontrollata, comportamento aggressivo, cefalea, stanchezza o disturbi della
concentrazione sono segni tipici di un calo
dei livelli di zuccheri.
Ogni diabetico reagisce diversamente dagli
altri a una glicemia troppo bassa, afferma
Ruth Hirschmann. «I sintomi possono inoltre
modificarsi nel corso della malattia». Esistono
poi casi, per lo più nei diabetici di tipo 1,
in cui valori glicemici estremamente bassi
si manifestano praticamente senza sintomi,
con possibile perdita di coscienza in tempi
rapidissimi.
Anche le ipoglicemie lievi hanno
conseguenze
Le ipoglicemie possono avere conseguenze
anche senza che si manifesti perdita di
coscienza. Spesso è la perdita di controllo,
anche del corpo, che può causare cadute
o incidenti. Ma anche le ipoglicemie lievi
possono avere un effetto negativo. Il nostro
organismo si adatta infatti alla glicemia come
parte del metabolismo. Se ad esempio un
paziente con diabete di tipo 1 mantiene la
glicemia sempre troppo bassa per timore di
raggiungere valori troppo elevati, l’organismo
si abitua a questo livello e non mostra alcun
sintomo, oppure manifesta soltanto deboli
sintomi, quando in realtà l’ipoglicemia sta
già avanzando. «I sintomi possono mani-
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festarsi in modo ritardato» dichiara Ruth
Hirschmann. Si ipotizza anche che il calo
dei livelli di zuccheri possa indurre ulteriori
ipoglicemie. L’organismo assume in tal caso
il valore più basso come riferimento e, in caso
di ulteriore ipoglicemia, manifesta sintomi
ancora più deboli.
Le ipoglicemie, se frequenti, possono determinare anche altri rischi, ad esempio danni
al cervello e al sistema cardiocircolatorio,
oppure depressione.
Al contrario, i pazienti con diagnosi recente
di diabete spesso percepiscono anche valori
normali come ipoglicemici, poiché l’organismo si era adattato ai valori elevati di zuccheri.
Sintomi in caso di ipoglicemia
Gli specialisti distinguono ­
due tipi di sintomi: segnali
adrenergici, influenzati dal
sistema nervoso autonomo,
oppure sintomi neuroglicopinici, causati dalla carenza ­
di glucosio nel cervello.
Imparare dal proprio corpo
Le possibili gravi conseguenze dei cali dei
livelli di zuccheri suscitano ansia e vergogna
in numerosi pazienti diabetici e nelle loro
famiglie. La perdita di controllo e il comportamento spesso imprevedibile in presenza di
una ipoglicemia sono sgradevoli e vengono
pertanto considerati come tabù. «Spesso si
manifesta un comportamento aggressivo»
afferma Ruth Hirschmann. Il paziente diabetico a volte non rammenta più il proprio
comportamento dopo la scomparsa dell’ipoglicemia. Si parla di amnesia retrograda.
Ed è ancora più difficile, prosegue Ruth
Hirschmann, anche perché molti pazienti
diabetici non accettano nessun aiuto quando
si trovano in ipoglicemia. Dal momento che
non possono valutare la situazione, essi non
comprendono il motivo per cui si offre loro,
ad esempio, un succo d’arancia o tavolette
di destrosio, che è esattamente ciò che essi
avrebbero dovuto assumere.
Ma proprio i sintomi male accettati sono
la chiave per riconoscere un’ipoglicemia.
Affinando la loro percezione dei segni di una
glicemia troppo bassa, i pazienti diabetici
potrebbero accorgersi in futuro di pericolose
ipoglicemie in modo più rapido e più mirato.
Esistono diabetici che non hanno praticamente mai sofferto di ipoglicemie, poiché hanno
imparato ad ascoltare i segnali provenienti dal
loro corpo e a reagire in modo adeguato. Ma
ciò non è affatto facile e non sempre riesce.
I seguenti suggerimenti possono semplificare
la gestione delle ipoglicemie e aiutare a riconoscerne correttamente i sintomi.
Effetti dell’ormone dello stress:
• Agitazione interna, nervosismo
• Palpitazioni
• Rapide contrazioni muscolari (tremori)
• Impulso estremo a immediata assunzione di cibo (accessi di fame incontrollata)
• Pallore
• Sensazione di freddo
• Sudori freddi
• Sensazioni dolorose nella zona del capo (cefalea)
• Respiri profondi (sbadigli), stanchezza
Effetti sul cervello:
Iniziali:
• Cefalea
• Irritazione
• Perdita di concentrazione
• Disturbi di coordinamento
In caso di ulteriore calo del livello glicemico:
• Perdita di controllo del corpo
• Disturbi della concentrazione
• Disturbi della coscienza
• Disturbi del senso del movimento e della posizione
• Disturbi di coordinamento dei movimenti
• Disturbi dell’orientamento spaziale e temporale (confusione)
• Comportamento infantile
• Compromissione dell’articolazione e della capacità di linguaggio
(disturbi del linguaggio)
• Sdoppiamento delle immagini
• Insensibilità. ad es. sulla punta della lingua
• Automatismi primitivi, come fare smorfie, afferrare, schioccare le labbra
• Segni focali: Sdoppiamento delle immagini, crampi, paralisi
• Disturbi respiratori e circolatori centrali
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Conoscere il diabete
Suggerimenti per la gestione delle ipoglicemie
▲ È opportuno tenere un diario in cui annotare tutti i segnali percepiti dal proprio corpo
(accessi di fame, capogiri, cefalee) e che
potrebbero eventualmente avere a che fare
con un'ipoglicemia. Con il tempo è possibile
scoprire quali sintomi si manifestano regolarmente (prima di eseguire un’annotazione, si
consiglia tuttavia di misurare la glicemia per
sicurezza e se necessario mangiare qualcosa).
▲ Se si teme che la glicemia sia troppo bassa, una misurazione glicemica può
sempre essere d’aiuto. In base ai sintomi, è
utile cercare innanzitutto di valutare quale
potrebbe essere il livello glicemico in quel
momento. Con il tempo le proprie valutazioni
diventeranno sempre più precise.
In presenza di sintomi gravi, è necessario
fare PRIMA assolutamente qualcosa contro
l’ipoglicemia (bere mezzo bicchiere di CocaCola, mangiare una banana, due tavolette
di destrosio) e soltanto dopo eseguire la
misurazione.
▲ In caso di crampi o addirittura di perdita
di coscienza, i soccorritori non devono in
alcun modo somministrare liquidi o alimenti
attraverso la bocca, per il rischio di soffocamento, ma piuttosto eseguire un’iniezione
di glucagone. I parenti o le persone vicine
dovrebbero essere in grado di praticare l’iniezione.
Importante: se la persona priva di conoscenza ha assunto alcol in precedenza, l’organismo può non riuscire ad assimilare il glucagone poiché deve prima eliminare l’alcol.
In tal caso, rivolgersi immediatamente a un
medico.
▲ Prestare attenzione agli orari. Nell’arco
della giornata vi sono eventuali spazi vuoti in
cui non si è mangiato nulla in modo regolare
(oppure poco prima ci si è iniettata troppa
insulina) e in cui la glicemia si abbassa più
spesso. Anche l’assunzione di alcol a digiuno, l’attività sportiva o una malattia possono
causare un calo dei livelli di zuccheri.
▲ È inoltre estremamente utile parlare dei
propri sintomi (e, per sicurezza, anche di altri
eventuali segnali) con parenti e amici, spiegando loro che un comportamento incomprensibilmente aggressivo può ad esempio
essere la conseguenza di una glicemia troppo
bassa, come affrontarlo nel modo migliore e
dove vengono conservati carboidrati ad effetto rapido o una siringa di glucagone in caso
di necessità.
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ricerca
Bambini sovrappeso: un futuro pieno di ombre
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS), in tutto il mondo circa
22 milioni di bambini sotto
i cinque anni sono già in
sovrappeso. Un numero sempre maggiore di bambini si
ammala di diabete di tipo 2,
il cosiddetto «diabete dell’età
adulta». La Federazione
Internazionale del Diabete
(IDF) teme che questa grave
patologia metabolica possa
diffondersi a livello endemico,
fino a diventare una malattia
da civilizzazione. Già oggi i
costi per il trattamento del­
diabete sono enormi. Basterebbe un semplice cambiamento di direzione: muoversi
di più e mangiare più sano.
Il «diabete dell’età adulta»
nei bambini
Il diabete dell’età adulta si manifesta soltanto
nelle persone in età avanzata: questo è ciò
che hanno imparato generazioni di medici
durante la loro formazione e da qui il nome
del diabete di tipo 2. I bambini e i ragazzi
sono sempre stati associati esclusivamente
ad un'altra forma di malattia metabolica: il
diabete di tipo 1. L’attuale evoluzione rivela
tuttavia che un numero sempre maggiore
di bambini e ragazzi soffre di diabete di tipo
2. Da una malattia cronica, che riguardava
soprattutto i pazienti anziani, si è arrivati a
una lenta epidemia, che colpisce pazienti
sempre più giovani e persino i bambini.
Le organizzazioni sanitarie sono pertanto in
allarme. La Federazione Internazionale del
Diabete (IDF) avverte che nei bambini e nei
ragazzi oggi già in sovrappeso, in un prossimo
futuro potrebbe avviarsi una vera e propria
epidemia di diabete di tipo 2. «Se non si
interviene per invertire l’attuale tendenza,
quando questa generazione compirà trentaquarant’anni, in tutto il mondo vi saranno
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più di 380 milioni di persone costrette a
convivere con questa malattia.» Già oggi
246 milioni di persone soffrono di diabete.
Secondo le stime dell’IDF, un bambino su tre
nato negli Stati Uniti corre il rischio di sviluppare il diabete dell’età adulta nel corso della
vita. Il numero in costante ascesa di diabetici
rappresenta un problema anche in termini
politico-economici: secondo il cosiddetto studio KoDiM (costi del diabete mellito), il maggiore studio tedesco condotto in Germania sui­
costi totali del diabete, l’assistenza di un
paziente diabetico rispetto a un non diabetico
causa ogni anno costi supplementari pari a
Fr. 2700.– pro capite. A ciò si aggiungono
i costi indiretti, soprattutto per incapacità
lavorativa e pre-pensionamento, pari a circa
Fr. 2000.–. L’IDF valuta che nel 2007 sono
stati spesi almeno 232 miliardi di dollari statunitensi per trattare o prevenire il diabete e
le relative complicanze.
Troppi chili sulla bilancia …
… sono spesso la causa di questa evoluzione.
Molti bambini e ragazzi sono troppo grassi.
Uno studio dell’OCSE del 2009 ha rilevato
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ricerca
che il numero di ragazze obese di 15 anni è
raddoppiato nell’arco di 8 anni. Alimenti troppo dolci o troppo grassi, nonché la mancanza
di movimento, fanno sì che spesso persino
i piccolissimi siano in sovrappeso. Il grasso
rende gli organismi giovani più soggetti a
malattie metaboliche, come il diabete dell’età
adulta. Sono a rischio soprattutto i giovani
in forte sovrappeso durante la pubertà. Ma
anche i bambini obesi in età scolare possono
già ammalarsi di diabete di tipo 2. Spesso
entra in gioco anche una certa familiarità al
sovrappeso. In questo caso si presenta un
altro problema: un numero sempre crescente
di pazienti diabetici trasmette, attraverso la
predisposizione genetica, un maggiore rischio
di diabete alle generazioni successive. Ciò
riguarda anche il diabete di tipo 1, anch’esso
in aumento nei bambini. Poiché questa forma
di diabete si manifesta in modo indipendente
dall’alimentazione corretta o non corretta, si
ipotizza che una delle cause possa essere
ricercata nella predisposizione genetica.
Il sovrappeso rende insensibili
Nella persona sana, l’ormone insulina trasporta regolarmente lo zucchero dal sangue
alle cellule dell’organismo. Lo zucchero for-
nisce all’organismo l’energia necessaria per
vivere, pensare e lavorare. I pazienti con
diabete di tipo 2 producono ancora insulina,
ma le cellule non reagiscono più all’ormone
in misura sufficiente. Se manca l’insulina, lo
zucchero rimane nel sangue e il livello glicemico aumenta. Nel sangue è così presente
una quantità di zucchero superiore a quella
che le cellule sono in grado di utilizzare.
Contemporaneamente, il pancreas produce
sempre più insulina per trasportare lo zucchero in eccesso dal sangue alle cellule. Se
tale sovrapproduzione continua, l’organo si
indebolisce e interrompe lentamente la produzione di insulina. A seconda della gravità,
interviene una crescente insensibilità o un’alterata produzione di insulina, che determina
un accumulo sempre maggiore di zucchero
nel sangue.
Lento decorso della malattia
Le persone colpite non si accorgono di nulla
per molto tempo. Di solito si manifestano
conseguenze secondarie dopo decenni, dai
danni vascolari alle nefropatie, fino alla cecità. Per i bambini e i ragazzi che si ammalano
di diabete, ciò significa la previsione di complicanze croniche fin dall’età di 25 o 30 anni.
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Una prospettiva opprimente, poiché già oggi,
in tutto il mondo, oltre tre milioni di persone
muoiono ogni anno per le conseguenze di
livelli glicemici troppo elevati, come ad esempio ictus o infarto cardiaco.
In particolare nei bambini si ritiene che molti
casi non vengano segnalati. I tipici sintomi del
diabete di tipo 2, come stanchezza, maggiore
stimolo alla minzione, forte sete o difficile
guarigione delle ferite, spesso non vengono
riconosciuti anche dai medici come complicanze del diabete, poiché questa forma di
diabete non si è mai manifestata in precedenza nei bambini.
La via d’uscita: modificare il proprio
stile di vita
Un cambiamento conseguente e duraturo del
proprio stile di vita può prevenire il diabete di
tipo 2 o per lo meno ritardarne la comparsa.
Innanzitutto la riduzione del peso corporeo,
che può essere raggiunta prevalentemente
mangiando in modo più sano ed evitando di
assumere dolci. Ma è necessario anche fare
più movimento: svolgere più giochi all’aperto
e attività sportive, provare nuovi hobby e
attività per il tempo libero, limitare il tempo
trascorso davanti alla TV o ai videogiochi.
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Per riconoscere i segnali d’allarme, i genitori dovrebbero presentarsi regolarmente
alle normali visite di prevenzione con i loro
figli. Dovrebbero inoltre essere consapevoli
dell’importante funzione d’esempio da essi
svolta: tendono al sovrappeso soprattutto
i figli di genitori che ugualmente pesano
troppo.
Importante: misurazione della
glicemia come controllo
Molti bambini in sovrappeso o addirittura
obesi non hanno ancora sviluppato nessuna
forma di diabete, ma mostrano già i primi
segni di disturbi del metabolismo. Anche in
questo caso si consiglia di misurare regolarmente la glicemia. Una volta accertata la
diagnosi, è possibile rivolgersi a un consulente specializzato in diabete infantile che può
aiutare ad affrontare la malattia. In seguito
è necessario ricorrere all’assistenza medica
intensiva.
dove i bambini giocano a
calcio: la Bayer diabetes
Kids Cup!
La mancanza di movimento non è un
problema soltanto dei bambini in sovrappeso. In generale i bambini oggi si muovono troppo poco. Nella Kids Cup i bambini possono fare tutto il movimento che
vogliono: ogni anno Bayer Diabetes Care
invita bambini diabetici alla Kids Cup,
dove potranno giocare e tirare calci al pallone – naturalmente sotto la supervisione
di accompagnatori e operatori specializzati per il diabete. Nel 2011 la Kids Cup,
che si terrà già alla fine di maggio, avrà
luogo nella regione di Zurigo:
Bayer diabetes Kids Cup
domenica 29 maggio 2011
centro sportivo di Milandia, Greifensee
I genitori e i bambini interessati possono
iscriversi fin d’ora dal sito web
(www.bayerdiabetes.ch) oppure direttamente per e-mail all’indirizzo [email protected]. Vi aspettiamo!
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Conoscere il diabete
Errori di misurazione –
le cause e le misure per evitarli
Perché si misura la glicemia? Semplicissimo: perché
si desidera la sicurezza. La
sicurezza che i propri valori
non siano troppo alti o troppo
bassi. La sicurezza di essersi
iniettati la giusta quantità di
insulina. Oppure la sicurezza
di potere affrontare un po’ di
jogging senza rischio di ipoglicemia. Questa sicurezza è
importante nella vita quotidiana: ciò nonostante spesso
si commettono errori durante
la misurazione. «Imparare
dai propri errori», dice il
proverbio. Tuttavia, nella
misurazione della glicemia
si dovrebbe commettere il
minor numero di errori possibile, poiché i valori misurati
sono la base delle decisioni
da prendere. In caso di valore basso, si mangia qualcosa; un valore alto induce a
fare un po’ di movimento o a
compensare con il farmaco.
Ugualmente importanti sono
i corretti valori misurati. Ed
essi dipendono non soltanto
dalla precisione del glucometro, ma anche dalla correttezza della misurazione.
«Nessun problema, eseguo la misurazione
più volte al giorno. Fa parte delle mie abitudini quotidiane esattamente come lavarmi i
denti o chiudere la porta di casa», dichiarano
alcuni pazienti diabetici. Complimenti! Questa
è la premessa più importante per le decisioni
quotidiane relative al diabete. Ma non tutti
i pazienti diabetici eseguono correttamente
la misurazione, come evidenziato persino
da alcuni studi scientifici. Lo studio tedesco
EDGAr pubblicato nel 2006 ha mostrato
dati sorprendenti. Su 462 pazienti diabetici
selezionati casualmente, l’83% commetteva
mediamente 3,7 errori durante una simulazione della tecnica di misurazione applicata.
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Si può immaginare che i risultati non corretti
siano all’ordine del giorno. Dopo alcuni esercizi eseguiti con un operatore specializzato di
una farmacia, la percentuale d’errore è scesa
drasticamente: durante la seconda seduta,
soltanto il 41% dei pazienti diabetici commetteva mediamente 1,8 errori.
Vale quindi la pena controllare di tanto in
tanto il proprio metodo di misurazione della
glicemia con uno specialista. Poiché con il
tempo possono insinuarsi abitudini sbagliate.
Ma dove nasce la maggior parte degli errori?
Abbiamo raccolto le più frequenti fonti di
errore.
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Fonte di errore:
non lavarsi le mani prima del test.
motivo: sulla cute possono esservi residui di
creme, sudore o zucchero (ad esempio di
frutta). Tali residui si trasferiscono sulle gocce
di sangue necessarie per la misurazione e
Fonte di errore:
prima del test si è pulita la cute con alcol o
altri disinfettanti.
Motivo: non è necessario disinfettare con
alcol il sito di iniezione. Al contrario: anche
Fonti di errore:
utilizzo ripetuto delle lancette – il dispositivo
automatico di prelievo e le lancette non si
adattano tra loro.
problema: le lancette sono prodotti sterili
monouso. L’applicazione sterile previene le
infezioni.
Si raccomanda di utilizzare una nuova
lancetta per ogni misurazione oppure di
sostituirla al più tardi quando si sente dolore durante l’iniezione! La punta sottile si
incurva leggermente già dal secondo utilizzo
possono alterare il risultato. Misura di adottare: prima della misurazione, lavarsi le mani
con acqua calda e sapone.
L’acqua calda favorisce il sanguinamento,
agevolando il prelievo di sangue. Asciugarsi
sempre le mani: anche l’acqua può modificare il risultato della misurazione.
l’alcol può influire sul risultato della misurazione. È sconsigliata anche la pulizia della
cute con salviette inumidite: molti di questi
prodotti contengono alcol o lozioni. Se non
è possibile lavarsi le mani, si può utilizzare
anche un telo pulito.
e l’iniezione sul polpastrello con lancette
usate causa quindi più dolore. Può inoltre
fuoriuscire una maggiore quantità di liquido tissutale, che altera in seguito il valore
misurato.
Le lancette Bayer sono rivestite in silicone
e riducono sensibilmente il dolore. Anche il
paziente può contribuire a ridurre il dolore
utilizzando sempre il dispositivo automatico
di prelievo per cui le lancette sono state
realizzate. Ciò garantisce il rispetto della
profondità di iniezione prevista e la perfetta
guida della lancetta.
I motivi per cui si è sempre sicuri con un glucometro Bayer
I glucometri della Bayer sono
realizzati con le tecnologie più
moderne. numerose misure di
sicurezza garantiscono sempre la
correttezza dei valori misurati:
nessuna codifica: I sensori codificano automaticamente gli apparecchi. Ciò consente
di escludere con sicurezza errori dovuti a
codifica errata o dimenticata.
Con valori riferiti al plasma: La nuova generazione di glucometri Bayer fa riferimento a
valori misurati sul plasma e non sul sangue
intero. I risultati del test sono pertanto confrontabili con gli strumenti di analisi presenti
negli ospedali o presso il proprio medico.
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Sicurezza, anche durante la dialisi: I sensori
Contour e Breeze garantiscono risultati sicuri
anche in presenza di altri tipi di zuccheri nel
sangue (maltosio, galattosio) oppure di valori
di ematocrito fortemente modificati.
Semplicità: Alcuni studi mostrano che i
pazienti diabetici apprezzano soprattutto la
semplicità di utilizzo dei glucometri della
Bayer. Tale caratteristica garantisce inoltre
valori affidabili e previene gli errori.
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Conoscere il diabete
Fonte di errore:
Selezione di un diverso sito di prelievo.
Motivo: la maggior parte dei dispositivi automatici di prelievo consentono di eseguire il
test in siti alternativi (AST – Alternate Site
Testing). Grazie all’apposito accessorio, è
possibile eseguire il prelievo di sangue anche
sul palmo della mano, nell’avambraccio o
sulla coscia. Queste misurazioni NON sono
tuttavia direttamente confrontabili con i test
Fonte di errore: «Spremitura» delle gocce a
causa della scarsa fuoriuscita di sangue.
Motivo: con i dispositivi automatici di prelievo si esegue una puntura minuscola, da
cui spesso esce pochissimo sangue. Molti
pazienti diabetici cercando quindi di ottenere
gocce più grandi premendo o massaggiando
il dito. Queste manovre possono provocare
la fuoriuscita di una maggiore quantità di
Fonte di errore: La goccia di sangue non viene
aspirata dalla punta del sensore, ma viene
spalmata sulla striscetta reattiva.
Motivo: i pazienti diabetici più anziani ricordano le striscette reattive tradizionali dei tempi
passati oppure le strisce per le urine, sulle
quali si doveva applicare un liquido. I moderni sensori della glicemia funzionano però in
modo completamente diverso: il sangue non
Fonte di errore:
I sensori sono codificati in modo errato.
Motivo: un numero crescente di glucometri è
dotato di striscette reattive che devono essere
codificate manualmente. Fare attenzione alla
corretta codifica o che il codice non venga
dimenticato, oppure passare a un glucometro che non richiede nessuna codifica. In
Fonte di errore:
I sensori sono scaduti.
Motivo: Le striscette reattive possono
essere conservate senza problemi per
un certo tempo, ma hanno una data di
scadenza. Oltre tale data i produttori non
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eseguiti sul dito. Il sangue si modifica durante
la circolazione nei vasi. Il tenore di zucchero
si adatta in modo graduale, verso l’alto e
verso il basso. Soprattutto durante le variazioni predomina una disparità di concentrazioni.
Per tale motivo i valori non sono mai uguali.
Non eseguire la puntura sul polpastrello: si
tratta di una zona ben irrorata di sangue, ma
l’iniezione può essere dolorosa. È preferibile
il lato del dito, ma senza avvicinarsi troppo
all’unghia.
liquido tissutale, che altera il valore misurato.
Si consiglia invece di lasciare penzolare il
braccio e/o di passare la mano massaggiando
soltanto leggermente in direzione dell’iniezione.
Importante: l’irrorazione sanguigna varia da
individuo a individuo. Se si fa fatica a prelevare una quantità sufficiente di sangue, lasciare
penzolare il braccio prima della misurazione
e scaldarsi le mani con acqua calda.
viene applicato sulle striscette, ma è aspirato
nel minuscolo tubicino situato sulla punta.
Questa tecnologia sip-in di Bayer funziona nel
modo seguente: tenere sulla goccia di sangue
il glucometro con il sensore inserito. Il sangue
viene aspirato automaticamente nell’apertura
del sensore. Il glucometro riconosce quando
il tubicino è pieno e lo segnala. Riconosce
anche quando il sangue è insufficiente e in tal
caso compare un messaggio d’errore.
tal modo si ottiene una maggiore libertà: è
possibile utilizzare anche sensori prelevati
da contenitori diversi, senza cambiare l’apparecchio.
Bayer ha messo a punto una particolare
tecnologia: La tecnologia no-coding di Bayer.
Ciò significa che ogni sensore codifica automaticamente l’apparecchio. La fonte di errore
"Codice dimenticato" è quindi esclusa.
possono garantire che le striscette reattive
o le sostanze chimiche in esse contenute
continuino a misurare in modo corretto.
Si raccomanda di non utilizzare striscette
reattive scadute, perché si potrebbe correre il rischio di ottenere risultati errati.
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Fonte di errore:
I sensori non sono stati conservati correttamente.
motivo: Il contenitore delle striscette reattive
è provvisto di un essiccante (da cui deriva
l’odore caratteristico quando si apre la con-
Fonte di errore:
temperatura troppo elevata o troppo bassa per
il glucometro.
motivo: I glucometri funzionano soltanto entro
un determinato intervallo di temperature.
Con i glucometri Bayer è possibile eseguire
le misurazione entro un range compreso tra
Fonte di errore:
rapidi sbalzi termici sollecitano eccessivamente l’apparecchio.
motivo: Gli apparecchi Bayer sono provvisti
di un sensore di temperatura. Esso misura
la temperatura esterna e ricalcola il risultato misurato in presenza di oscillazioni.
Ciò garantisce risultati corretti in qualsiasi
Fonte di errore: l’apparecchio misura un valore apparentemente completamente errato.
motivo: Può accadere che durante la misurazione tutte le operazioni vengano svolte correttamente, ma che sull’apparecchio compaia un valore completamente errato. Purtroppo
non si può sempre sapere con certezza dove
sia il problema - qualche anomalia si verifica
con qualsiasi metodo di misurazione. Si tratta
comunque di casi molto rari. Se compare un
valore che non sembra attendibile, si consiglia di eseguire una seconda misurazione.
Fonte di errore: utilizzo precedente di un altro
apparecchio.
motivo: i valori misurati con apparecchi di
altri produttori non possono essere confrontati direttamente, poiché non esiste nessuna
standardizzazione vincolante a livello generale per i glucometri, nemmeno per quelli
di laboratorio. I valori si discostano tra loro
a causa della diversità delle tecnologie e
dei riferimenti. L’apparecchio può pertanto mostrare al medico un valore diverso,
anche se entrambi i sistemi, vale a dire il
glucometro del paziente e lo strumento di
analisi del medico, misurano correttamente.
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fezione). L’essiccante consente la conservazione delle striscette. Si consiglia quindi di
aprire il contenitore soltanto per prelevare
i sensori, e di richiuderlo subito dopo. Non
lasciare in giro le striscette reattive. Anche in
questo caso non è più garantita l’affidabilità
dei prodotti.
5°C e 45°C. Se superano o non raggiungono
tali limiti compare un messaggio d’errore.
Modificare le condizioni esterne e riavviare
la misurazione. Fare attenzione che il glucometro, in caso di rilevanti differenze di
temperatura, abbia tempo sufficiente per
adattarsi alle nuove condizioni (vedere anche
il prossimo paragrafo).
condizione meteorologica. In ogni caso, gli
apparecchi hanno bisogno di alcuni minuti
per adattarsi. Per tale motivo, se si passa dal
freddo al caldo (o viceversa) e si esegue subito una misurazione, può comparire un codice
d’errore. In tal caso è sufficiente attendere
alcuni minuti, fino a quando l’apparecchio si
è adattato alle nuove condizioni.
Per il primo valore misurato, in genere si
tratta di una di queste rare anomalie.
Se si desidera verificare che l’apparecchio
funzioni ancora correttamente, è possibile
utilizzare una soluzione di controllo. Tale
soluzione contiene una quantità definita di
zucchero e controlla se l’apparecchio misura
correttamente il valore. Per ordinare la soluzione è possibile rivolgersi al servizio clienti di
Bayer Diabetes Care: E-mail: [email protected], telefono 044 465 83 55 oppure al
proprio operatore specializzato.
Naturalmente i valori misurati dovrebbero
essere compresi entro gli stessi limiti, ma
discrepanze di circa 1 mmol sono completamente normali e non devono essere motivo di preoccupazione. Esistono inoltre due
metodi di misurazione: oggi in Svizzera sono
disponibili quasi esclusivamente glucometri
con valori riferiti al plasma. Ciò significa che
calcolano la glicemia su un valore del plasma.
Gli apparecchi più vecchi e quelli di produzione estera, ad esempio realizzati in Germania,
eseguono le misurazioni sul sangue intero.
Tali valori sono normalmente del 10–15% più
bassi rispetto a quelli misurati dai glucometri
al plasma.
20
persone
«Il mio valore di HbA1c è da anni attestato
al 6,2%»
Stephan Lehner siede nel
suo giardino, un ambiente
accogliente e curato, molto
tranquillo. Ha il suo glucometro accanto e dichiara,
non senza un certo orgoglio:
«Se misuro un valore superiore a 10 mmol/l, posso
essere certo che si tratta
di un errore». Dal momento della diagnosi della sua
malattia, è riuscito a mantenere costantemente il valore
di HbA1c attestato al 6,2%.
L’automisurazione eseguita
di routine mostra che effettivamente anche l’attuale
valore glicemico è pari a
circa 6 mmol/l.
Stephan Lehner è diabetico da 8 anni, o
per lo meno è diagnosticato come paziente
diabetico da 8 anni. Come spesso accade, il
diabete è stato riconosciuto tramite un esame
di routine eseguito prima di un ricovero in
ospedale. Il medico non credeva ai propri
occhi, sorride Stephan Lehner: secondo il test
delle urine il valore era pari a circa 30 mmol/l.
L’aspetto un po’ irritante era comunque che,
in qualità di precedente lavoratore sociale,
avrebbe dovuto riconoscere il diabete e nota-
re segnali quali forte sete e frequenti viaggi
alla toilette.
L’alimentazione è centrale
Caso volle che Stephan Lehner, alla fine
degli anni novanta, richiedesse una consulenza nutrizionale completa, che ritiene lo
abbia enormemente aiutato. Dopo soli 14
giorni dalla diagnosi di diabete, lo zucchero
era già regolato in modo ottimale. La consu-
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lenza ebbe un esito particolarmente positivo
poiché, analizzando le sue precedenti abitudini alimentari, riuscì ad ottenere ottimi
risultati con piccoli adattamenti. Nessuna
prescrizione, ma piuttosto l’aiuto di preziose
indicazioni. Oggi esegue lui stesso la prevenzione, sintetizzata nella frase: «2⁄3 verdi
e 1⁄3 colorato!» Ciò significa che Stephan
pianifica così la propria alimentazione: 2⁄3 di
verdura, legumi e insalata, un terzo di carboidrati carne e dolci. Alla domanda se si
21
Sostegno da parte della famiglia
Stephan Lehner è sposato, ha tre figli e due
nipoti. «Siamo molto legati» dice mostrando
una foto in cui il nipotino gli infila qualcosa da
mangiare in bocca. Il supporto della famiglia
è importante. In particolare sua moglie, ormai
esperta nel trattamento del diabete, conosce
perfettamente le sue esigenze.
Stephan Lehner ritiene di essere fortunato
di essere vivo. Si può affermare che non
ha veramente preso il diabete alla leggera.
Si serve in modo consapevole e cosciente
degli ausili di cui dispone, dall’insulina alla
misurazione della glicemia e all’alimentazione
equilibrata.
ritratti sul diabete
«Come posso affrontare il mio diabete?» Questa può essere una domanda
che si pongono alcuni pazienti diabetici. Lontano dagli appuntamenti con il
medico, il diabete comporta, nella vita
quotidiana, numerosi piccoli problemi,
decisioni da prendere e sfide da affrontare. Esattamente come accade nella vita,
ogni paziente diabetico gestisce il proprio
rapporto con il diabete in modo diverso.
Spesso manca tuttavia lo scambio di informazioni con altri malati, non tutti sono in
grado di navigare in Internet o si occupano
ogni giorno in modo intensivo della propria
malattia.
Per questo motivo, noi di «Diabete Attivo»
intendiamo presentare il ritratto di una
concede ancora qualche dolciume, Stephan
Lehner risponde ridendo: «Naturalmente
sì. Non se ne può fare a meno, ma con
misura».
Sebbene abbia «soltanto» il diabete di tipo
2, Stephan Lehner misura disciplinatamente
la glicemia tre-quattro volte al giorno. In tal
modo sa sempre che cosa deve ancora mangiare e come può dosare l’insulina. I valori gli
danno sicurezza.
Nonostante la fatica che comporta la gestione
del diabete, egli ritiene tuttavia la malattia
cronica al massimo come «un fatto marginale
da considerare attentamente». Molto peggiori
sono per lui i forti dolori conseguenti a una
polio (paralisi infantile). La parte superiore
del braccio destro è paralizzata e Stephan
fa fatica a stare in piedi per più di un paio
di minuti. Ciò nonostante è estremamente
attivo: frequenta regolarmente la fisioterapia o
un corso di nuoto, e ci va con la propria macchina. Per lui l’indipendenza è fondamentale.
È già andato in auto fino in Svezia, a trovare
suo fratello. «In Germania abbiamo viaggiato
in treno, per il resto mia moglie e io siamo
andati in auto». La naturalezza con cui padro-
neggia i lavori di giardinaggio, i viaggi durante
le ferie e altre attività è impressionante.
Il sovrappeso ha scatenato il diabete
La paralisi infantile ha causato a Stephan
Lehner una sindrome postpoliomielite: «Tutto
ciò che ha a che fare con la mobilità, richiede
tempi veramente molto lunghi». Malgrado
Stephan continuasse a seguire un’alimentazione sana, la mobilità ridotta aveva determinato il peggioramento dell’indice di massa
corporea: l’attuale diabete di tipo 2 ne è in
parte una conseguenza. Poiché il diabete è
ben trattato, Stephan Lehner non presenta
nessun danno conseguente. Soltanto la cute
presenta un quadro abbastanza modificato.
Pelle secca e screpolata e difficile guarigione
delle ferite rappresentano infatti un problema.
Stephan Lehner riconduce la sua disciplina per quanto concerne l’alimentazione, la
misurazione della glicemia e le iniezioni di
insulina anche a esperienze decisive dei
suoi i parenti e alla sua precedente occupazione. La nonna ha sofferto di diabete,
ricorda ancora le siringhe per l’insulina che
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persona con diabete in ogni numero della
rivista. Si tratta di persone vere con diversi
destini e amicizie: «tu come me» si potrebbe dire. Desideriamo così mostrare quanto
siano molteplici, a volte estremamente difficoltosi, oppure forse anche sorprendentemente semplici i modi con cui i pazienti
diabetici affrontano la propria malattia. Il
ritratto sul diabete è uno sguardo sulla vita
di altri pazienti diabetici: si può imparare,
ci si può rallegrare per le storie raccontate
da altri oppure ci si può chiedere come
avremmo affrontato determinate situazioni.
E soprattutto si può osservare che il diabete
è sempre qualcosa di individuale, poiché
ogni paziente diabetico lo gestisce in modo
diverso – per tutta la vita.
22
allora venivano sterilizzate facendole bollire
e poi riutilizzate. La nonna è poi morta per le
complicanze del diabete. «Era molto golosa di
cioccolata e dopo averla mangiata si iniettava
semplicemente più insulina» ricorda. «Ma in
questo modo barava solo con se stessa.» Al
mattino è sempre un po’ ostinato e ogni giorno misura la glicemia più o meno alla stessa
ora prima di fare colazione. In questo modo
sa come sarà la giornata e come suddividere
gli alimenti. Proprio durante le ferie il cibo
e la suddivisione giornaliera rappresentano
però il problema maggiore, dal momento che
non è possibile sapere come è stato cucinato
e quali valori nutritivi si nascondono negli
alimenti.
Ci sono 4 deliziosi gusti, vaniglia, cioccolato, fragola e mocca.
Senza lattoslo e senza glutine.
Elaborati in collaboratione con l'Istituto
dei Diabetici della region di Basilea.
Tenendone conto nella dieta, può
essere consumato dal diabetici.
Disponibile da:
Gelati Gasparini
Allschwilerstarsse 71 · 4055 Basel · Tel 061 302 93 93 · [email protected]
Gasser Tiefkühlprodukte
Ringenmatt 2A · 3150 Schwarzenburg · Tel 031 734 10 10 · [email protected]
Chäs & Co
Manessestrasse 192 · 8003 Zürich · Tel 044 201 61 11 · [email protected]
Etter Beat
Moosbachstrasse 1 · 4911 Schwarzhäusern · Tel 062 922 49 66
Wespi+Co
Würzenbachstrasse 21 · 6006 Luzern · Tel 041 370 38 81 · [email protected]
Diabetes-Gesellschaft · Mittlere Str. 35 · 4056 Basel · Tel. 061 261 03 87 · Fax 061 261 04 43
Email: [email protected] · www.diabetesgesellschaft.ch/region-basel
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ALIMENTAZIONE
Anche i pazienti diabetici possono godersi il cibo
Conoscete questa situazione? Già soltanto
sfogliando un libro di cucina si inizia ad avere
l’acquolina in bocca. È vero che si deve cuci-
nare da soli, ma noi abbiamo cercato per voi
le ricette più appetitose: Un menu completo
dall’antipasto al dessert.
ANTIPASTO Zuppa di avocado con formaggio gratinato
Ingredienti
1 avocado
1 limetta
100 ml panna parzialmente scremata
1 piccola cipolla
1 spicchio d’aglio
½ pomodoro
½ cucchiaio da té di salsa piccante (tipo Sambal Oelek)
sale
pepe bianco appena macinato
300 ml brodo di verdura concentrato
Preparazione
Tagliare a metà l’avocado, eliminare il nocciolo, togliere la polpa dal guscio utilizzando un
cucchiaio e metterla in una ciotola.
Spremere il succo della limetta, versarlo sulla
polpa dell’avocado e schiacciarla con una
forchetta. Aggiungere la panna e mescolare.
Tagliare finemente la cipolla e l’aglio. Tagliare
il pomodoro a cubetti togliendo i semi.
Mescolare cipolla, aglio e cubetti di pomodoro, aggiungere la salsa piccante e le spezie e
infine la polpa di avocado.
Per la gratinatura:
30 g di Tortilla-Chips
40 g di formaggio Gruyère
Per persona:
212 chilocalorie
5 g proteine
18 g di grassi
5 g di carboidrati
2 g di fibre alimentari
31 mg di colesterina
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Buon appetito!
Per 4 persone
Portare il grill del forno a 250° e preriscaldare
4 scodelline al suo interno.
Fare bollire il brodo, lasciarlo raffreddare un
poco e quando è ancora caldo, ma non bollente, aggiungerlo mescolando all’impasto di
avocado. Dividere la zuppa nelle scodelline.
Sbriciolare le Tortilla Chips e distribuirle sulla
zuppa. Grattugiare finemente il formaggio e
distribuirlo sulle chips.
Gratinare la zuppa sotto il grill per alcuni
minuti fino a quando il formaggio è fuso.
Servire subito.
24
ALIMENTAZIONE
PIATTO PRINCIPALE Scaloppina di tacchino gratinata
Ingredienti
4 scaloppine di tacchino
da 100 g l’una
Per la marinata:
1 spicchio d’aglio
½ mazzetto di origano
pepe nero appena macinato
2 cucchiai da cucina di olio d’oliva al limone
Per la garnitura:
100 g di formaggio fresco in fiocchi
¼ peperone rosso
3 cucchiai da cucina di capperi
½ mazzetto di timo
sale, pepe appena macinato
Preparazione
Per la marinata sminuzzare finemente l’aglio,
sfilare le foglioline di origano ed eventualmente sminuzzarle, mescolare con pepe e olio
d'oliva. Spalmare il tutto sulla carne e lasciare
marinare almeno 1 ora.
Per la guarnitura versare i fiocchi di formaggio
in una ciotola. Mondare il peperone e tagliarlo
a dadini, sminuzzare finemente i capperi e le
foglie di timo. Versare il tutto sul formaggio,
mescolare e regolare di sale e pepe.
Eventualmente un rametto di timo fresco e
qualche frutto di cappero per guarnire.
Per persona:
187 chilocalorie
28 g di proteine
8 g di grassi
+ carboidrati
0 g di fibre alimentari
41 mg colesterina
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Per 4 persone
Preriscaldare il forno a 140–160°. Porre le
scaloppine di tacchino in una pirofila, distribuirvi sopra l'impasto di formaggio e coprire
il tutto con foglio di alluminio. Fare cuocere
nel forno preriscaldato per 20–30 minuti,
a seconda dello spessore delle scaloppine.
Servire la carne su piatti preriscaldati e guarnire con timo e frutti di capperi.
25
deSSert mousse di cioccolato
Per 4 persone
Ingredienti
50 g di cioccolato leggermente
amaro con arancia (ad es.
Suchard, 70% di cacao)
50 g di cioccolato leggermente
amaro con chili (ad es. lindt,
70% di cacao)
acqua bollente
200 ml panna parzialmente scremata,
fredda
2 misurini di agglutinante vegetale, ad es.
Nestargel, farina di semi di
carrube o farina di semi di guar
2 chiare d’uovo fresche
1 pizzico di sale
1 cucchiaio da tè di cacao in polvere non
zuccherato da spolverare sul
dolce
4 piccoli peperoncini e
4 barrette di cioccolato mikado
per guarnire
preparazione
Spezzettare le due qualità di cioccolato e versarle in due ciotole separate. Versarvi sopra
l’acqua bollente e lasciare riposare per circa
3 minuti, poi togliere con precauzione l’acqua
e lasciare raffreddare il cioccolato. Mescolare
la panna all’agglutinante e montare a neve
ben ferma. Versare metà della panna montata sotto ognuna delle qualità di cioccolato
tiepido.
Montare a neve ben ferma le chiare d’uovo
con il sale, versarne la metà sotto ciascuno
degli impasti di cioccolato e porre il tutto al
fresco coperto per almeno 1 ora.
Sagomare la mousse con 2 cucchiai da cucina
formando delle palline, e distribuire sul piatto.
Spolverare la mousse e il bordo del piatto con
cacao in polvere, guarnire con i peperoncini e
le barrette di cioccolata Mikado.
per persona:
303 chilocalorie
5 g di proteine
26 g di grassi
9 g di carboidrati
2 g di fibre alimentari
43 mg di colesterina
voglia di qualcosa di più?
Altre golose ricette per tutti i giorni e per i
propri ospiti sono riportate nel libro di cucina
per diabetici di Zumbrunn-Loosli & Parera,
che è possibile ordinare presso il nostro
e-shop all’indirizzo www.bayerdiabetes.ch
oppure telefonando alla nostra hotline 044
465 83 55.
disponibile solo in lingua tedesca.
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26
ALIMENTAZIONE
I carboidrati visti da vicino
Per i pazienti diabetici la
terapia dovrebbe prevedere anche un’alimentazione
equilibrata. Poiché l’alimentazione determina in
ampia misura le modalità
di funzionamento del nostro
metabolismo. Purtroppo,
proprio nell’attuale società
degli eccessi è facile alimentarsi in modo sbagliato.
L’immagine dei supermercati
è definita da fast food e dolciumi. Sempre più spesso
si risparmia sul prezzo, ma
anche sulla qualità. Per
tale motivo vale veramente
la pena informarsi su quale
sia l’alimentazione corretta.
Occorre fare la scelta giusta
e interessarsi in modo attivo
delle proprie abitudini alimentari. Si vedrà così che
anche mangiare sano e fare
acquisti consapevoli può
essere molto divertente!
In questa edizione ci dedichiamo
soprattutto a un pilastro fondamentale della nostra alimentazione: i
carboidrati. Assieme ai grassi e alle
proteine, essi formano i tre componenti nutrizionali necessari per
un'alimentazione e una vita sana. Ciò
che risulta determinante è la combinazione, e le diverse tipologie, di
carboidrati, grassi o proteine.
Che cosa sono effettivamente
i carboidrati?
I carboidrati sono la componente principale
di numerosi alimenti di base. Il riso, le patate,
il pane, la pasta, i cereali, le castagne, tutta
la frutta, i dolci, il latte e lo yogurt contengono carboidrati. La verdura viene classificata
tra i carboidrati, ma in realtà ne contiene
pochissimi ed è praticamente irrilevante ai
fini della glicemia. Durante la digestione,
i carboidrati vengono tra l’altro trasformati
in zuccheri semplici. L’organismo utilizza
l’insulina per trasportare il glucosio nelle cellule, in cui può essere bruciato. In tal modo
otteniamo l’energia necessaria per svolgere
le attività quotidiane in modo efficiente. Tutti,
anche i diabetici, hanno bisogno di glucosio
come fonte di energia. Esso attiva i muscoli,
fornisce energia al cervello e ci rende prestanti ed efficienti. In modo corrispondente
si dà per acquisito che il 30–60% degli alimenti assunti giornalmente debbano essere
costituiti da carboidrati. Numerosi pazienti
diabetici ricorrono con moderazione ai carboidrati poiché essi influiscono nel modo più
diretto sulla glicemia, causando stanchezza,
fiacchezza e a volte carenza vitaminica. I
carboidrati sono importanti affinché il nostro
organismo possa funzionare correttamente e
ricevere sufficiente energia. È tuttavia decisiva la quantità e la tipologia di carboidrati
che si assumono. Esaminiamo ora il tipo di
carboidrati.
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I carboidrati non sono tutti uguali
Sapevate che anche lo zucchero è un carboidrato? Il semplice zucchero da cucina provoca, esattamente come un’arancia, il pane o
la pasta, un incremento della glicemia. Tale
incremento può avere un andamento più o
meno rapido a seconda dell’alimento. È noto
fin dagli anni ottanta che diversi alimenti
contenenti la stessa quantità di carboidrati
agiscono in modo diverso sull’aumento della
glicemia. I carboidrati del pane bianco hanno
un effetto completamente diverso rispetto
alla stessa quantità di carboidrati contenuti
nel pane integrale. Tale diverso effetto dei
carboidrati può essere espresso attraverso
l’indice glicemico. Si tratta di un valore che
misura la velocità con cui gli alimenti vengono
trasformati in glucosio. Il destrosio ha un valore pari al 100% - poiché si tratta di glucosio
vero e proprio. Ad esempio anche il miele ha
un indice glicemico molto elevato, mentre le
lenticchie, con solo il 28%, vengono assorbite
molto lentamente nel sangue.
Il fatto che un alimento possieda un valore alto o basso dipende ad esempio dalla
consistenza (i carboidrati in forma liquida
giungono nel sangue più rapidamente), dalla
presenza di fibre, ma anche dal contenuto
di proteine e grassi, che rallentano l’assorbimento dei carboidrati nel sangue.
Nutrirsi in modo equilibrato con
i carboidrati giusti
Nella vita quotidiana è tuttavia abbastanza
scomodo affidarsi all’indice glicemico per
la composizione del proprio menu. Poiché
durante un pasto noi assumiamo i carboidrati
non da soli, ma abbinati ad altri alimenti.
Esistono però anche altri fattori che influiscono sui valori dell’indice glicemico. I carboidrati agiscono ad esempio diversamente
a seconda dell’orario della giornata, il peso
corporeo e il sesso del paziente rivestono una
certa importanza (almeno per quanto riguar-
27
da la quantità) e producono effetti anche le
modalità di preparazione e la lavorazione (ad
esempio nel caso del riso). In presenza di un
numero così elevato di fattori, diventa difficile
utilizzare attivamente l’indice glicemico. Si
possono invece fornire raccomandazioni di
base, ricavate dall’indice glicemico:
• Preferire sempre alimenti i cui carboidrati
vengano digeriti e trasferiti al sangue lentamente. Il glucosio salirà così lentamente e
impiegando un tempo più lungo, piuttosto
che in modo rapido e incontrollabile. Dare
quindi la preferenza al pane integrale, anziché al pane bianco, ai fiocchi d’avena anziché ai corn flakes, ecc.
• Anche i pazienti diabetici possono godersi
il cibo. I dolci possono rappresentare fino al
10% dell’intero apporto calorico oppure se
ne può consumare 1 al giorno. È importante
che ciò avvenga dopo il pasto principale,
in modo che il dolce possa mescolarsi agli
alimenti assunti. In tal modo viene rallentato
l’assorbimento nel sangue. Si deve inoltre
fare attenzione al fatto che numerosi alimenti
dolci spesso contengono molti grassi e che
quindi producono effetti negativi sul peso
corporeo. Fino a quando il peso rimarrà
stabile oppure entro i limiti desiderati, anche
l’energia aggiuntiva non sarà un problema.
• Chi assume prevalentemente carboidrati
a lento effetto, approda automaticamente
ad alimenti che comunque dovrebbero fare
parte di un’alimentazione sana: molta verdura, prodotti integrali, legumi o latticini poveri
di grassi.
• Distribuire i carboidrati su diversi pasti.
Poiché i carboidrati esercitano un effetto
diretto sulla glicemia, occorre dare tempo
all’organismo affinché trasformi il glucosio
acquisito in una forma di energia.
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28
ALIMENTAZIONE
Sig.ra Zumbrunn-Loosli, in quale misura sono
cambiate le raccomandazioni alimentari relative ai carboidrati per i diabetici negli ultimi
anni?
Le raccomandazioni sono diventate sensibilmente più liberali. Nuovi studi hanno
evidenziato che anche un modesto 30%
dell’energia totale sotto forma di carboidrati
può avere un effetto positivo sulla glicemia
così come sui valori lipidici. Un risultato che
può essere ugualmente raggiunto con il 50%
dell’energia totale sotto forma di carboidrati.
Nella pratica ciò significa che un paziente
diabetico è libero di proseguire le proprie
precedenti abitudini alimentari. Misurando
la glicemia prima e dopo i pasti, può controllare in modo molto semplice se, dopo avere
assunto quella quantità di carboidrati, i valori
rientrano ancora nella norma.
Intervista con la Sig.ra Zumbrunn-Loosli,
consulente nutrizionista diplomata HF e
autrice di numerosi manuali di cucina. La
Sig.ra Zumbrunn è docente presso diverse
scuole superiori specialistiche e organizza
corsi e seminari sul tema dell’alimentazione. Per ulteriori informazioni, consultare
l’indirizzo: http://www.nataliezumbrunn.ch
L’alimentazione speciale per diabetici, ad
esempio le tavolette di cioccolata per diabetici, è veramente necessaria?
Le tavolette di cioccolata per diabetici contengono alcoli di zucchero che vengono sconsigliati. È molto meglio mangiare, con misura,
una normale tavoletta dopo un pasto. I
pazienti diabetici possono trarre vantaggio da
altri prodotti light, come bevande o marmellate light, oppure conserve senza aggiunta di
zuccheri, poiché questi prodotti contengono
molto meno carboidrati rispetto ai prodotti
dolcificati con lo zucchero.
Gli spuntini confondono spesso l’equilibrio
glicemico e a lungo termine causano sovrappeso. Che cosa consiglierebbe ai pazienti
diabetici come spuntino?
La raccomandazione ufficiale dice: se possibile, rinunciare agli spuntini. Chi desidera
comunque fare uno spuntino, deve preferire
frutta fresca, un craker o uno yogurt light.
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La frutta contiene in parte alcuni zuccheri – i
pazienti diabetici possono mangiare senza
problemi qualsiasi tipo di frutta? Esiste frutta
più o meno adatta?
La frutta contiene una miscela di glucosio,
fruttosio e saccarosio (zucchero da cucina).
Un frutto di medie dimensioni, ad es. una
mela o una pera, contiene circa 15 grammi
di carboidrati, che corrisponde a circa 4 zollette di zucchero. Un frutto aumenta moderatamente la glicemia, 1 kg di frutta fa salire
rapidamente la glicemia.
Tra i tipi di frutta ricchi di carboidrati vi sono:
uva, banane, ciliegie, prugne, ecc.
Esiste un alimento contenente amido (riso,
patate, legumi) più indicato per i pazienti
diabetici?
Sono sostanzialmente indicati tutti gli alimenti
contenenti amido. Per avere informazioni
sulle quantità più adeguate è opportuno
richiedere una consulenza nutrizionale individuale. I carboidrati contenuti nei prodotti
integrali con amido aumentano più lentamente la glicemia a causa delle fibre alimentari
in essi presenti. Sono pertanto da preferire,
purché graditi.
I pazienti diabetici possono mangiare anche
dolciumi, ma con misura. Che cosa raccomanda ai suoi clienti come dessert?
Come dessert sono indicati la frutta, dessert
a base di frutta, 1 tavoletta di cioccolata, 2–3
biscotti o 1 pallina di gelato alla panna.
L’alcol: anche la birra contiene ad esempio
carboidrati?
Un bicchiere di birra contiene circa 10 g di
carboidrati. Poiché i carboidrati sono disciolti, l’incremento di glucosio avviene in modo
rapido. Se si vuole bere una birra, è opportuno farlo durante un pasto, limitandone la
quantità.
29
Spesso si parla di fibre vegetali. Che cosa si
intende e per quale motivo sono sane?
Le fibre vegetali, anche chiamate fibre alimentari, sono componenti indigeribili di un
vegetale. Sono indigeribili per noi esseri
umani, ma vengono ugualmente eliminate.
Le fibre presentano i seguenti vantaggi: saziano, ritardano l’assorbimento dei carboidrati
e provocano quindi un debole incremento
della glicemia dopo i pasti; aiutano inoltre ad
andare di corpo regolarmente, un vantaggio
che rappresenta un importante aiuto proprio
nei processi di dimagrimento.
Se dovesse riassumere in una sola massima
le numerose regole e indicazioni relative
all’alimentazione dei pazienti diabetici, cosa
direbbe?
Guardate attentamente, scegliete in modo
consapevole, godetevi il cibo e controllate se i
vostri valori glicemici sono corretti.
la piramide alimentare
Che cosa e quanto devo mangiare? Una
domanda difficile, a cui una piramide simbolica può fornire la risposta: la piramide
alimentare. Gli alimenti raffigurati nei piani
più bassi devono essere mangiati (e bevuti)
con maggiore frequenza, quelli nei piani più
alti con moderazione. Nessun alimento è
tuttavia vietato. La piramide non deve inoltre
essere esattamente rispettata ogni giorno, ma
funge piuttosto da raccomandazione a lungo
termine.
I carboidrati sono uno dei principali componenti della piramide. Sono contenuti nella
frutta, nel pane, nella pasta e nei latticini
e garantiscono una sana alimentazione. È
opportuno che gli alimenti presenti nella
piramide siano poi integrati da movimento
regolare, ma non devono nemmeno mancare
attività mirate di relax.
30
Domande e risposte
In questa rubrica rispondiamo alle domande che ci sono
state poste dalle nostre/dai
nostri pazienti e che possono
essere interessanti anche per
altri pazienti diabetici.
Gentile Signora, Egregio Signore
Caro team Bayer
Buongiorno,
La mia domanda: 12 settimane fa ho misurato
un valore di HbA1c pari a 8, la settimana
scorsa 3,8. È possibile? Prendo l’insulina
quattro volte al giorno. Grazie per la sua gentile
risposta.
Vorrei elaborare i miei dati sul mio Mac. Il mio
glucometro è un Contour con numero di serie
XXXXXX. Ho bisogno di un altro apparecchio?
Grazie mille S.H.
Ho letto il vostro DIABETES NEWS. Mia
madre (95 anni) e io (70 anni) siamo entrambe malate di diabete di tipo 2. Grazie alla
ricerca abbiamo però tutto sotto controllo.
Sig. B.S.
Caro Sig. H.
Gentile Sig. S.
Grazie per la sua domanda a cui posso
rispondere soltanto in linee generali. Per
un paziente diabetico, un valore di HbA1c
inferiore al 6% o persino al 5%, viene quasi
sempre raggiunto soltanto con grave calo dei
livelli di zuccheri. Personalmente non ho mai
visto un valore di HbA1c inferiore al 4%.
No, non ha bisogno di un altro apparecchio.
I dati del suo Contour possono essere analizzati anche sul Mac. A tal fine è disponibile
da poco tempo il nostro software Glucofacts
Deluxe, compatibile con il sistema operativo
del Mac. Il software può essere scaricato
online. Visiti il nostro sito web all’indirizzo
www.bayerdiabetes.ch e poi vada su Prodotti
> Software.
Per lo smaltimento, in particolare degli aghi,
ho un mio sistema: a casa ho un piccolo recipiente di plastica richiudibile (per le vitamine,
per la panna) e per l’esterno o per risparmiare
spazio un contenitore vuoto di striscette reattive. Così nessuno si ferisce, anche durante il
prelievo dell’immondizia.
Sig.ra T. G.
Gentile Sig.ra G.
Grazie per il suo pratico consiglio, che ci è
piaciuto molto dal momento che il nostro
slogan è proprio: «semplicità vince». Saremo
lieti di pubblicare il suo consiglio sulla nostra
rivista!
Le auguriamo tanta salute e che lei e sua
madre continuiate ad avere questo controllo
del diabete anche in futuro.
Suppongo quindi che il valore sia il risultato di
una misurazione o di una trascrizione errata,
oppure che non si tratti del valore di HbA1c,
cioè che vi sia stato uno scambio di cifre.
La prego di informarsi presso la sede in cui
è stato rilevato tale valore, probabilmente il
medico, e comunichi che c’è qualcosa che
non va. Tanti auguri per la sua salute!
Cordiali saluti
Hotline: 044 465 83 55
Walter Bechtiger,
direttore del team
diabete
Avete anche voi domande?
Avete domande sul vostro apparecchio?
Cercate una pratica tabella dei valori glicemici oppure siete interessati a dati scientifici, ad esempio il valore di HbA1c? Per
risposte, ulteriori informazioni o molto altro
ancora, consultate il nostro sito web all’indirizzo www.bayerdiabetes.ch. Se avete altre
richies­te, non esitate a contattarci per e-mail
all’indirizzo [email protected], oppure a
contattare il nostro team Hotline al numero
044 465 83 55.
www.bayerdiabetes.ch
31
IntrattenImento e SHoppIng
Blocco
Colonna
per gli amanti degli enigmi
ecco come funziona
Il gioco è composto da una griglia con blocchi
3 × 3, ciascuno suddiviso in campi 3 × 3, per
un totale di 81 campi su 9 file e 9 colonne.
Per iniziare, in uno di questi campi sono già
riportate cifre comprese tra 1 e 9 («numeri di
soluzione»). Su ogni riga, ogni colonna e ogni
blocco (campi 3 × 3) le cifre da 1 a 9 devono
comparire una volta sola.
Strategia: esclusione
Si parte da una determinata casella e si
cercano i numeri che vi potrebbero comparire. Possono essere già esclusi i numeri che
già compaiono nel blocco, nella riga o nella
5
7
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4
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1
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5
2
7
1
4
8
2
2
6
9
1
colonna corrispondente. Più caselle sono
già riempite, più è facile escludere i numeri:
conviene, quindi, cominciare dove sono già
presenti più numeri.
e i calzettoni ideati appositamente per le persone malate di diabete non hanno fasce che
stringono, né fastidiose cuciture. In tal modo
assicurano la formazione del minor numero
possibile di pieghe e la protezione ottimale
della cute sensibile.
visitate il nostro e-shop all’indirizzo www.
bayerdiabetes-shop.ch. lo shop è aperto ventiquattro ore su ventiquattro!
Sudoku - la soluzione:
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9
Il paziente: «Dottore, ho la sensazione che
nessuno mi prenda sul serio». Il dottore: «Sta
scherzando».
3
Ferdinand incontra il suo compagno di tennis: «Sembri così riposato. Sei in ferie?» «No,
ma mia moglie sì!»
5
«Dottore, perché da qualche tempo sono così
smemorato?» Il medico vuole capire meglio:
«Come si manifesta?»
«Cosa?»
8
Un dentista richiede la pubblica assistenza:
vive ancora alla giornata, portando soltanto la
mano alla bocca.
9
L’autista ubriaco farfuglia: «Signor poliziotto, ho bevuto soltanto un tè» E il poliziotto:
«Allora ha come minimo 1,8 di camomilla».
6
In clinica un giovane assistente si scontra con
il primario: «Oh, mio Dio, mi scusi!» – «Va
bene, va bene, ‹professore› è sufficiente.»
sto?» – «Ero un arbitro di calcio. Durante la
partita Italia – Inghilterra ho concesso agli
italiani un calcio di rigore. Ma era sbagliato.»
– «Quanto tempo fa?» chiede San Pietro. «Più
o meno 30 secondi».
Un uomo bussa alla porta del Paradiso. San
Pietro apre e domanda: «Se mai stato ingiu-
1
7
per ridere un po’
9
5
Da alcune settimane è in preparazione nel
nuovo abito: il nostro e-shop per pazienti diabetici. Lì potrete trovare tutto ciò che desidera
il cuore di un paziente diabetico: accessori di
misurazione, schiuma per i piedi, contapassi, sfigmomanometri, scatole refrigeranti e
anche le nuove calze per diabetici. Le calze
2
1
per i fanatici dello shopping
4
2
I primi Sudoku sono stati
pubblicati negli uSa, ma il
gioco ha avuto successo solo
nel 1884 in giappone con
il nome: «S ji wa dokushin
ni kagiru» («ogni numero
compare solo una volta»).
attualmente il Sudoku è
popolare in tutto il mondo
ed è praticato da giovani e
anziani.
Riga
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E-Mail: [email protected]
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del display e dell’apertura dei sensori
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Data:
Inviare il tagliando a: Bayer Diabetes Care, Grubenstrasse 6, 8045 Zurigo oppure ordinare tramite la Diabetes Hotline al n.
044 465 83 55 o all’indirizzo e-mail [email protected]