I riferimenti delle celle - Campus
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I riferimenti delle celle - Campus
I riferimenti delle celle Ogni cella del foglio di calcolo è definita dalle sue coordinate o riferimenti, come intersezione tra una riga orizzontale, contraddistinta tipicamente da una lettera, e una colonna verticale, contraddistinta da un numero, del foglio di calcolo. Il nome della riga combinato al numero della colonna sono le coordinate di una cella, consentono l’indirizzamento. La cella selezionata nella figura è individuata dal riferimento A1: infatti si trova nella colonna A, riga 1. I fogli di calcolo seguono due convenzioni. La prima è quella sopra indicata. Una seconda modalità meno utilizzata e detta R1C1 (Riga 1, Colonna 1). Le coordinate di una cella sono individuate dal numero di riga preceduto dalla lettera R e dal numero della colonna preceduto dalla lettera C (esempio R1C1). Il foglio di calcolo prevede la possibilità di eseguire calcoli che coinvolgono dati provenienti da celle diverse, poiché è possibile usare i riferimenti delle celle dove i dati sono disponibili. ESEMPIO Calcolo del totale, da inserire in B3, noti due valori di costo che sono inseriti nelle celle B1=2,55 e B2=3,45. Riferimenti relativi e riferimenti assoluti I riferimenti relativi, espressi come gli usuali riferimenti, sono aggiornati automaticamente quando nuove colonne o righe sono inserite o copiate in un foglio di calcolo. Le formule si adattano opportunamente basandosi sulle formule presenti nelle celle esistenti. L’esempio riporta le somme mensili delle entrate. Se si copia la cella B4 in C4 e D4, il foglio di calcolo aggiorna automaticamente le formule in = C2+C3 e in = D2+D3. © Mondadori Education I riferimenti assoluti sono usati quanto una formula di calcolo deve fare riferimento a una specifica cella del foglio di calcolo. In questo caso se una formula che contiene un riferimento assoluto è copiata, questo non è modificato. Per ottenere un indirizzo assoluto si antepone il simbolo di dollaro ($) all’identificatore della colonna e del numero di riga (esempio: $A$1). L’esempio riporta le entrate mensili divise per tipologia. La cella B5 contiene la formula per la somma delle celle soprastanti =SOMMA(B2:B4). La cella C2 contiene la formula che calcola la percentuale di ogni tipo, =B2/$B$5. Copiando la formula in C3 e C4 la stessa si aggiorna in =B3/$B$5 e =B4/$B$5. LA formula contiene infatti sia un riferimento relativo, che si aggiorna, sia uno assoluto, che rimane invariato. Il foglio di calcolo cerca di capire la struttura delle formule e ci semplifica operazioni altrimenti ripetitive. Riferimento misto Viene detto riferimento misto un riferimento nel quale una delle due indicazioni delle coordinate di una cella è relativa e una assoluta, una senza $ e una con il $ (esempio: $A1 oppure A$1). L’utilizzo secondo le necessità è più complesso ma utile. L’estratto del foglio di calcolo seguente consente di costruire la tavola pitagorica. Intervallo di celle E’ possibile indicare un intervallo di celle, separando la prima e l’ultima cella dell’intervallo dai due punti (esempio: la scrittura A1:A4, indica le celle da A1 a A4) Nell’esempio precedente nella cella B4 è possibile scrivere la formula per la somma delle celle soprastanti =SOMMA(B2:B3). Se si copia la cella B4 in C4 e D4 automaticamente il foglio di calcolo aggiorna le formule in =SOMMA(C2:C3) e in =SOMMA(D2:D3). © Mondadori Education