Le Ama_Com. stampa Fosco Maraini

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Le Ama_Com. stampa Fosco Maraini
COMUNICATO STAMPA
LE AMA DI HEKURA
NELL’OPERA DI FOSCO MARAINI
ISR, Istituto Svizzero di Roma - Sala Elvetica
Via Liguria 20, Roma
Orari apertura : lunedì - sabato 11-13 / 15-19
Ingresso libero
Info : 06.4814234 - www.istitutosvizzero.it
Conferenza di presentazione : giovedì 19 aprile 2007, ore 18.00
Inaugurazione mostra : giovedì 19 aprile 2007, ore 19.00
Alla presenza di Mieko Namiki Maraini
Periodo espositivo : dal 20 aprile al 19 maggio 2007
Seminario di studi “Teorema Maraini” : 2 maggio 2007, ore 16.15
L'Istituto Svizzero di Roma, in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano e
il Gabinetto Scientifico e Letterario G. P. Vieusseux di Firenze, organizza dal 20 aprile
al 19 maggio 2007, presso i propri spazi espositivi, la mostra L'incanto delle Donne del
Mare. Le Ama di Hèkura nell'opera di Fosco Maraini.
Saranno esposte trenta fotografie in bianco e nero, scattate da Fosco Maraini (1912- 2004)
all'isola di Hèkura nel 1954. Alpinista, viaggiatore, etnologo, narratore, fotografo e
soprattutto cittadino del mondo, in Italia come in Giappone, Fosco Maraini è uno dei
personaggi culturali italiani più prestigiosi e rinomati anche all'estero.
Il tema di questa mostra sono gli Ama, un gruppo etnico che viveva in piccoli villaggi
sulle rive del mare, distribuiti lungo tutta la costa centrale e meridionale del Giappone.
Gli Ama, oggi ormai completamente assimilati dalla cultura giapponese, conservavano
ancora a quell’epoca alcuni tratti culturali originali che ne distinguevano peculiarmente
sia la struttura sociale, sia l’ideologia e le manfestazioni della vita spirituale. Fra questi
tratti, quello senz’altro più evidente riguardava la pesca di un particolare mollusco,
l'awabi (in italiano «orecchia di mare»), che costituiva la principale occupazione dei mesi
estivi e la fonte di reddito di gran lunga più importante dell'intera comunità.
All'isola di Hèkura, al largo delle coste centro occidentali del Giappone, la pesca agli
awabi era un compito riservato alle donne che la praticavano in apnea lungo i fondali
prospicienti l'isola, in alcuni casi profondi anche venti metri. “Le giovani – scrive Maraini
in una delle sue pagine – erano spesso bellissime; i loro corpi gentili e forti scivolavano
nell’acqua con la naturalezza di un essere che si trova nel proprio elemento. Ma le
anziane, in genere molto meno avvenenti, con le tracce di numerose maternità nel petto,
nel ventre o nei fianchi, riempivano di meraviglia e d’ammiraziuone per la loro bravura.”
Oltre al documentario realizzato, oggi purtroppo perduto, Fosco Maraini realizzò un
reportage fotografico che ritraeva il villaggio, la sua gente, le cerimonie ma, soprattutto,
l’incanto della vita delle donne e la loro attività sottomarina. Non essendoci allora in
Giappone attrezzature di ripresa subacquea, sulla scorta delle esperienze fatte qualche
anno prima alle Isole Eolie, Maraini fece appositamente costruire uno scafandro per la
cinepresa e uno per la fotocamera, così da avventarsi lungo i fondali al seguito delle Ama.
In mostra si potranno vedere alcuni esemplari delle sue macchine fotografiche,
recentemente ritrovate e restaurate.
In quel celebre servizio fotografico, forse il primo reportage etnografico subacqueo,
Maraini seppe coniugare attraverso la sua visione solare e disincantata, quello che agli
occhi occidentali appariva come il fascino erotico delle donne di Hèkura, con la
narrazione di fotogrammi di una quotidianità contrassegnata da un profondo rapporto
della cultura con l’ambiente. Un Giappone, per molti versi sconosciuto, che l’obiettivo
dell’etnologo e del fotografo riuscì ad immortalare ancora nella sua piena vitalità, mentre
all’orizzonte si poteva intravedere già l’autunno di un mondo destinato, di lì a poco, a
scomparire per sempre.
Le foto di Maraini furono pubblicate per la prima volta nel volume “L’isola delle
pescatrici”, nel 1960. Il volume fu un grande successo editoriale cui concorsero diversi
motivi, fra i quali – senz’altro – la singolarità dell’argomento, l’abbondanza dei nudi
femminili e, soprattutto, il bisogno di un pubblico internazionale di tornare a sognare
quei paradisi lontani che potevano allontanare i fantasmi ancora vivi della Guerra e le
dure ristrettezze degli anni della ricostruzione. Nel giro di quattro anni, il volume ebbe
quattro edizioni italiane, un’edizione inglese/americana di grande tiratura e, a seguire,
un’edizione norvegese, una tedesca ed una prima edizione giapponese, con la bella
traduzione di Fumiko Makino, ma con un corredo fotografico ridotto dalla moralistica
censura del Sol Levante.
Mostra a cura di Francesco Paolo Campione e Domenico Lucchini
Catalogo “Fosco Maraini” a cura di F. P. Campione, Edizioni MCEL/Città di Lugano
SEMINARIO DI STUDI “TEOREMA MARAINI”
ISR - Sala Conferenze
A complemento della mostra è organizzato per il pomeriggio del 2 maggio un seminario
di studi dal titolo “Teorema Maraini”. Incentrato attorno alla figura di Fosco Maraini, il
seminario intende dare testimonianza della sua personalità eclettica che, con grandi
risultati, coltivò almeno cinque campi diversi: l’antropologia, gli studi orientali,
l’alpinismo, la letteratura e la fotografia. Dall’altra propone una riflessione profonda sul
legame della cultura con l’ambiente e sulla necessità implicita di salvaguardare le
specificità delle culture.
Programma:
16.15
Registrazione
16.30
Apertura dei lavori
Dott. Domenico Lucchini, Direttore Culturale dell'Istituto Svizzero di Roma
Dott. Maurizio Bossi, Responsabile delle attività del programma “Vieusseux
Asia” (Gabinetto Vieusseux, Firenze)
17.00
En route. Rhétorique du voyage dans la photographie Suisse après 1945
Dr. Peter Pfrunder, Direttore della Fotostiftung Schweiz
17.30
Le Ama. Etnologia e mito
Prof. Francesco Paolo Campione, Direttore del Museo delle Culture di Lugano
18.00
Roman à Clé. Cronaca e invenzione nella scrittura di Fosco Maraini
Prof. Giorgio Amitrano, Professore ordinario di Lingua e cultura giapponese
dell'Università degli Studi di Napoli «L'Orientale»
18.30
La lingua di Fosco Maraini: tra arte e scienza
Dott. Franco Marcoaldi, saggista ed editorialista di «Repubblica»
Ufficio stampa :
Silvia Barbarotta per Intesa & C.P. S.r.l.
Via dei Banchi Vecchi 58, 00186 Roma
Tel. 06.6832740 - Fax 06.6832770
Mail : [email protected]