montecchio maggiore

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montecchio maggiore
MONTECCHIO MAGGIORE
Domenica, 25 ottobre 2015
MONTECCHIO MAGGIORE
Domenica, 25 ottobre 2015
Montecchio Maggiore
25/10/2015 Il Giornale Di Vicenza Pagina 1
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«Inizio lavori prima di finire l' incarico»
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«Ogni anno le società dovevano rifare le carte»
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È abbandonato in aeroporto Ora è in fin di vita
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Infortunio sul lavoro Inflitti 3 mesi
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L' alpino Visonà è andato avanti Fu anche in giunta
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L' Ulss cerca fondi per il Cazzavillan Alloggi in vendita
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Sotto le Priare con i Templari
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Voci e note sulla Guerra
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Museo Zannato Laboratori per bambini
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Seraticense all' esame della Calidonense Sovizzo al big match
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Settecento in due anni i nuovi cittadini italiani
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Sol Lucernari col Bergamo pronostico da rovesciare
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Statale, in quattro chilometri 65 incidenti
24/10/2015 ilgazzettino.it
Spaventoso frontale all' alba: auto distrutte, miracolati i conducenti
LUCA POZZA
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«Inizio lavori prima di finire l' incarico»
La direzione dell' Ulss 5 Ovest Vicentino,
come le altre unità socio­sanitarie della
Provincia, sta completando il mandato, in
scadenza il 31 dicembre. E potrebbe non
esistere più, sulla base del disegno di legge
della Regione Veneto destinato a ridurre le
Ulss venete da 21 a 7: nel Vicentino ne è
prevista una sola, che andrebbe ad accorpare
le quattro esistenti.
Martedì in Commissione sanità a Venezia
inizia la discussione sulla proposta, che la
giunta Zaia ha annunciato di voler attivare dal
1° gennaio 2016.
«Attendiamo indicazioni operative ­precisa il
direttore generale dell' Ulss 5 Giuseppe Cenci
­ spero comunque prima di fine mandato di
poter mettere la posa della prima pietra del
nuovo ospedale di Montecchio. Ci terrei molto.
Siamo alla conclusione di alcuni adempimenti
burocratici previsti per legge e poi ci sarà l'
aggiudicazione definitiva dell' opera. E quindi
entro la fine di dicembre potremmo riuscire a
dare il via ai lavori. Ci penserà comunque il
direttore generale della nuova unica Ulss a
farsi carico della programmazione prevista».
L.N.
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Montecchio Maggiore
«Ogni anno le società dovevano rifare le carte»
Tra gli ultimi, in ordine di tempo, ad ottenere la
cittadinanza italiana inmMunicipio a
Montecchio Maggiore c ' è a n c h e E r g y s
Shkembi, oggi 29enne.
«Sono arrivato in Italia dall' Albania ­ racconta
in un perfetto italiano che molti veneti
invidierebbero ­ quando avevo appena 12
anni. La domanda per ottenere la cittadinanza
l' ho presentata quattro anni fa: rispetto a
quanto ha dovuto aspettare mio padre, che di
anni ne ha dovuti attendere sette, nel mio caso
l' iter burocratico è stato più veloce».
Quando Clara Larigno Mensi gli ha
consegnato la pratica, per il giovane non è
mancato un pizzico di emozione.
Passione per il calcio, Shkembi ha militato in
diverse squadre dilettanti dell' Ovest Vicentino:
i primi passi li ha mossi a Montecchio dove ha
giocato prima con gli Esordienti e poi nei
Giovanissimi; successivamente è passato alle
Alte dove ha esordito in prima squadra all' età
di 17 anni.
Quindi il trasferimento al Gambugliano, al
Castelgomberto dopo la fusione, e quindi alle
Tezze di Arzignano.
Quest' anno veste la maglia del Real San
Zeno. Per lui ogni anno «occorreva rifare tutti i documenti dato il mio status di straniero ­ ricorda tra glio
aneddoti ­, ma non ci sono mai stati problemi».G.Z.
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IL CASO. Drammatica evoluzione della storia del bengalese a Istanbul
È abbandonato in aeroporto Ora è in fin di vita
Era cominciata come una disavventura in
grado di strappare un sorriso. Ma ora la
vicenda di Mahabub Bapari sta assumendo
toni drammatici. Il cittadino bengalese con
famiglia a Vicenza è in fin di vita per un'
appendicite acuta e le autorità turche hanno
deciso di farlo rientrare nel suo paese, in
Bangladesh, dopo che per cinque giorni era
rimasto senza cibo all' interno dell' aeroporto
di Istanbul, dove era bloccato dallo scorso 11
ottobre.
A riferirlo è Agron Xhanaj, l' avvocato vicentino
che fin dai primi giorni ha cercato di sbloccare
un paradossale caso di malaburocrazia che
starebbe per sfociare in tragedia. Bapari, 29
anni, operaio orafo per una ditta di Arezzo,
aveva già sofferto qualche anno fa di un
principio di appendicite. Durante la
permanenza forzata all' interno dello scalo
turco è stato colpito da un' appendicite acuta
che ha provocato febbre alta e l' indebolimento
del suo organismo.
«Nonostante le reiterate e quotidiane richieste
di intervento ­ attacca Xhanaj ­ presentate dal
sottoscritto sia al consolato italiano a Istanbul,
che si è attivata solo venerdì pomeriggio, che
alla polizia aeroportuale, nessuno si è mosso, nemmeno per fornire un pasto a questo ragazzo, che per
cinque giorni, sprovvisto di denaro e di qualsiasi altro mezzo, è rimasto senza cibo all' interno dell' area
internazionale dell' aeroporto Ataturk. La polizia ha ignorato la sua presenza e le sue richieste personali
di fornirgli un pasto».
Ieri l' avv. Xhanaj è stato contattato dallo zio di Bapari, residente a Montecchio, che gli ha fornito gli
ultimi aggiornamenti. Mahabub si trova in condizioni critiche, con un' appendicite avanzata e febbre alta,
ed è stato rispedito in Bangladesh attorno alle 18 di venerdì. Alle 5 di ieri è atterrato a Dacca, dove è
stato accompagnato d' urgenza all' ospedale più vicino con l' ossigeno che lo tiene in vita.
«La polizia del Bangladesh ­ riferisce Xhanaj ­ ha contattato la madre di Bapari per informarla dell'
arrivo del figlio e soprattutto per chiederle di pagare la somma di 2 mila euro richiesta dalla Turchia per
i costi del volo e dell' assistenza medica prestata prima di farlo imbarcare.
Oltre al danno dunque, anche la beffa. È stato fatto salire in aereo in fin di vita per fare un volo di oltre
sette ore, scelta che ha aggravato ulteriormente le sue condizioni.
Tutto questo poteva essere evitato, portando Bapari in ospedale a Istanbul».
Domani il legale vicentino presenterà un nuovo ricorso alla Corte europea per i diritti dell' uomo. «Visto
ciò che è successo, non potrà più dichiarare la propria incompetenza di intervento, in quanto l' assenza
di pericolo di vita che la Corte precedentemente lamentava, oggi è drammaticamente superata».
Intanto lo zio di Bapari ha annunciato l' intenzione di presentare un esposto alla procura di Roma per
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accertare eventuali responsabilità in capo ai funzionari del consolato italiano a Istanbul.
«Solo alle 17 di venerdì ­ conclude l' avvocato ­ mi hanno contattato per poi attivarsi alla ricerca del
ragazzo, che ormai non si trovava più da nessuna parte, perché in fin di vita imbarcato su un volo per il
proprio Paese».
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BRENDOLA
Infortunio sul lavoro Inflitti 3 mesi
Il giudice Velo ha inflitto, nei giorni scorsi, in
tribunale a Vicenza, tre mesi di reclusione
(pena sospesa) a Tiziano Tecchio, 55 anni, di
Montecchio Maggiore (avv. Albertazzi), per
lesioni colpose gravi.
L' imputato è stato prosciolto da una serie di
altre accuse, cadute in prescrizione. Prosciolta
nel merito invece Maria Loredana Cariolato,
4 8 , d i Montecchio; alla società "Tecchio
Tiziano srl" (avv. Alifuoco) inflitta una sanzione
di 34 mila euro.
I fatti contestati erano avvenuti a Brendola il 24
settembre 2010: sulla copertura dell' azienda,
il lavoratore Umberto C., 39 anni, di
Castelgomberto, era scivolato ed aveva
sfondato una lastra di fibrocemento, volando
per 5 metri all' interno del capannone. Era
rimasto seriamente ferito ed era stato
giudicato guaribile in più di 40 giorni per i
numerosi traumi che aveva subito.
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MONTECCHIO/2. A 85 anni dopo una malattia
L' alpino Visonà è andato avanti Fu anche in giunta
Se n' è andato Antonio Visonà, una delle
colonne storiche di Alte Ceccato. Ha destato
commozione in città la notizia della morte dell'
ex assessore, che fu primo presidente del
corpo bandistico "Pietro Ceccato" e anche
capogruppo degli alpini di Alte, mancato ieri
mattina a 85 anni dopo una breve malattia.
Un uomo buono, generoso e molto impegnato
nel campo del sociale, così lo ricordano in
tanti, amici e conoscenti. «Si è sempre dato da
fare per gli altri ­ ricorda il fratello Carlo ­.
Aveva oltre 20 anni più di me e io l' ho sempre
visto come un padre. Amava molto Alte
Ceccato ed è sempre stato attivo per far
progredire la frazione e per aiutare i suoi
abitanti».
Visonà, che in città era conosciuto da tutti
come Toni, per 10 anni, dal 1980 al 1990,
aveva ricoperto il ruolo di assessore durante l'
Amministrazione del compianto Dino Zanni.
Dopo aver lavorato per anni alla cantina
sociale dei Colli Vicentini come direttore con i
fratelli avviò una propria attività: le Cantine
Visonà, appunto.
Per 20 anni, dal 1974 al 1994, fu capogruppo
degli alpini di Alte. «Era davvero una persona
speciale, entusiasta e carismatica ­ raccontano l' attuale capogruppo, Giovanni Cinquetti, e il segretario
Mario Tramuzzi ­. Grazie a lui, a metà degli Anni '80, venne creata la nostra sede in piazzale Don Milani.
Amava le penne nere e fu uno dei soci fondatori del gruppo Ana di Alte nel lontano 1966».
Furono proprio le penne nere, con Visonà, a creare sempre trent' anni fa la prima squadra antincendio
boschivo in città. Gli Anni '80 furono un periodo di grande attività per l' imprenditore e, sempre con il
gruppo Ana, ebbe l' idea di creare una banda alpina, quella che poi sarebbe diventata il gruppo
bandistico "Pietro Ceccato". Anche in questo caso Visonà ricoprì il ruolo di presidente dell' associazione
per diversi anni.
«Era un uomo carico di grandi entusiasmi. Generoso nel prestare la sua opera anche sul piano
economico a favore del volontariato, che allora reggeva l' attività sociale e parrocchiale di Alte» afferma
l' attuale presidente Lino Vandin.
Il funerale sarà celebrato martedì alle 10 nella parrocchia di San Paolo. oA.F.COPYRIGHT.
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ARZIGNANO/1. Per i lavori di riqualificazione interverrà poi la Regione
L' Ulss cerca fondi per il Cazzavillan Alloggi in
vendita
Servono risorse per finanziare la progettazione
della riconversione dell' ospedale Cazzavillan
di Arzignano. E per delineare il futuro della
struttura sanitaria dopo la costruzione dell'
ospedale unico a Montecchio Maggiore l '
azienda sanitaria mette in vendita il suo
tesoretto immobiliare.
Dopo due tentativi di vendita andati deserti, l'
Ulss 5 Ovest Vicentino ha rilanciato il bando
per l' alienazione di tre proprietà immobiliari
situate in via Trento, nei pressi della sede
direzionale dell' azienda sanitaria. La nuova
asta pubblica, gara che verrà chiusa il 15
dicembre, ha ridotto del 10% la valutazione del
valore degli immobili, inizialmente fissata in
156mila euro come base d' asta, ed ora
portata a poco oltre 140mila euro.
«Avviare la progettazione è fondamentale
anche per capire quante risorse saranno
necessarie per la riconversione dell' ospedale
arzignanese ­ spiega il direttore generale dell'
Ulss 5 Giuseppe Cenci ­.
Ad oggi infatti una stima ancora non c' è.
Perché sarà proprio il progetto preliminare a
dover definire quali interventi di
riorganizzazione interna degli spazi dovranno
essere realizzati. In pratica quanto si butta giù e quanto viene conservato».
I 144 mila euro non saranno comunque sufficienti per l' incarico di progettazione, spiegano all' unità
socio­sanitaria, ma rappresentano comunque una prima quota per l' investimento. Anche perché l' Ulss
5 ha altri immobili di proprietà che potranno essere venduti. Intanto è stato comunque predisposto uno
studio di fattibilità per delineare come verrà riorganizzato l' ospedale Cazzavillan.
«Abbiamo cercato di procedere per aree omogenee ­ continua il direttore generale dell' azienda
sanitaria ­ quindi area distrettuale, area servizi amministrativi, area igiene pubblica e area servizi.
Tenendo presente le caratteristiche di ogni settore con una distribuzione di spazi secondo logica. E
considerando ovviamente la tipologia dei servizi: le vaccinazioni dei bambini, per esempio, non
potranno mai essere negli spazi limitrofi all' area veterinaria».
In futuro al Cazzavillan si trasferiranno tutti i servizi distrettuali, la direzione e gli uffici amministrativi dell'
Ulss 5, gli uffici igiene pubblica.
«In pratica riunendo tutte le sedi e i servizi che attualmente si trovano ai quattro angoli della città»
precisa il direttore generale.
Lo studio di fattibilità è stato quindi consegnato ai capistruttura, dipartimento amministrativo,
responsabili distretto e dipartimento prevenzione, per le rispettive osservazioni.
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Montecchio Maggiore
«Per la parte più complessa, ovvero i 22 posti di ospedale di comunità e hospice che saranno attivati al
Cazzavillan, dovremo invece procedere con un progetto specifico ­ conclude Cenci ­ potrebbe essere
un concorso di idee, comunque un incarico diverso, in quanto questo sarà l' aspetto più complicato da
affrontare».
Intanto si lavora per avviare la progettazione, fondamentale tra l' altro per presentare alla Regione
Veneto la richiesta di finanziamento per la riconversione dell' ospedale, destinato a diventare una
"cittadella della salute".
«Della progettazione se ne fa carico la nostra azienda sanitaria ­ conclude Cenci ­ mentre per i lavori
alla struttura chiederemo le risorse a Venezia».
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Montecchio Maggiore
Sotto le Priare con i Templari
La maledizione dei Templari va in scena a Le
P r i a r e d i Montecchio Maggiore. I b a m b i n i
potranno fare, accompagnati da un genitore,
un viaggio tra streghe e mostri in un percorso
sotterraneo alle ricerca del tesoro dei
Templari. Si viaggerà in gruppi per una
ventina di minuti venerdì 30 (dalle 15 alle 20)
sabato 31 (alle 16 alle 24) e domenica 1
novembre (dalle 14 alle 20). Prenotazioni dal
lunedì al sabato dalle 9 alle 18 al numero 342
9466721.
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Montecchio Maggiore
Voci e note sulla Guerra
MONTECCHIO MAGGIORETre e v e n t i c h e
spazia dalla musica antica d' autore a quella
sacra con un omaggio alla Grande Guerra.
Ritorna a Montecchio Maggiore "Concerti d'
Autunno" organizzatI dall' associazione
"Quarta Giusta" con il Duomo di San Vitale e il
patrocinio comunale. Ad aprire oggi alle 17 in
sala civica corte delle Filande, "Voci dalla
trincea". Un viaggio nella realtà della guerra
vista dai soldati: lo scrittore montecchiano
Michele Santulliana col coro maschile
VirilVocale e l' Ensemble Strumentale Quarta
Giusta. Ingresso libero. oA.F.
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Montecchio Maggiore
MONTECCHIO
Museo Zannato Laboratori per bambini
Musica, archeologia e divertimento. sono gli
ingredienti principali dei due laboratori,
dedicati a bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni,
organizzati nel museo Zannato e inseriti nella
mostra interattiva "La scienza... in musica! Con
un pizzico di archeologia".
I due appuntamenti, previsti oggi e domenica 8
novembre alle 15.30, permetteranno ai giovani
partecipanti di conoscere e ricostruire con
semplici materiali e un po' di fantasia alcuni tra
i più antichi strumenti musicali del passato,
dalla preistoria all' età dei longobardi, e
provare a farli suonare ancora.
Al termine dell' attività verrà offerta ai
partecipanti una merenda. Il costo per l'
ingresso all' attività è di 5 euro a bambino.
Sempre oggi, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle
18.30, sarà possibile visitare gratuitamente la
mostra allestita a villa Lorenzoni.
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Montecchio Maggiore
DILETTANTI. Motta, testa­coda col 7 Mulini
Seraticense all' esame della Calidonense Sovizzo al
big match
Cambia l' orario di inizio delle partite: da oggi
(fino al 24 gennaio 2016) si scenderà in campo
alle 14.30.
Eccellenza. Stagione complicata per le nostre
squadre che per ora non riescono a cambiare
passo: l' EuroMarosticense vola in Coppa, ma
in campionato non decolla. Ed oggi arriva il
Bardolino che dispone del miglior attacco del
girone. Sta peggio, però, l' Azzurra Sandrigo
che continua a sciupare occasioni per
cancellare lo zero alla voce vittorie. Serve una
svolta.
Promozione. Copertina dedicata al girone C e
al derby Sitland Rivereel­Camisano.
Per le "anguille" della Bassa l' occasione di
restare agganciate al gruppetto­playoff;
mentre il Cerealdocks non può permettersi
ulteriori rallentamenti. Cambio al vertice nel
girone B, con il Cartigliano, indicato da molti
come favorito, che si è lasciato alle spalle un
avvio stentato, raggiungendo la vetta. Oggi,
sotto i Castelli, verifica importante. Nelle
retrovie vietato sbagliare in Seraticense­
Calidonense.Prima. Nel girone B la matricola
Sossano Villaga Orgiano può allungare il
momento sì.
Continuano i sorpassi nel girone C: rallenta il Sovizzo, il Marola ne approfitta per superarlo ed oggi il
calendario li mette uno contro l' altro in 90' ad alta tensione. Chiusura con il girone F in cui spiccano
Rossano­Virtus Romano e Galliera­Virtus Cassola, due compagini da "tutto o niente" (nessun pari
finora).
Seconda. Altra domenica ricca di scontri interessanti, a cominciare dalla partitissima del girone F tra
Pedemontana e Sanvitocatrenta. Nel girone C la Nova Gens ospita un Gambellara in crescita (poker di
successi in serie); mentre nel girone E è duello tra le inseguitrici dell' Alte Ceccato. Nel girone G, infine,
ce n' è per tutti i gusti: la capolista Tezze sul Brenta all' esame­Arsiè, ancora imbattuto.
Terza. Zitto zitto il Bassan Team Motta, mai sconfitto finora, è salito in cima alla vetta del girone di
Vicenza, ma attenzione oggi al testa­coda con un 7 Mulini bloccatosi proprio sette giorni fa. A Bassano
S. Croce­S.P.F. vale punti pesanti nell' inseguimento del Giavenale. oS.A.
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Montecchio Maggiore
MONTECCHIO/1. Il consigliere delegato: «Tutte le settimane ci sono quattro o cinque
consegne»
Settecento in due anni i nuovi cittadini italiani
Concessioni di cittadinanza italiana,
Montecchio Maggiore si conferma ai vertici
della graduatorie nazionali, stilate tenendo
conto del rapporto con la popolazione
residente, alle spalle solo dei grandi centri
metropolitani.
Poco meno di 24 mila abitanti, la cittadina che
sorge ai piedi dei castelli di Giulietta e Romeo,
nel giro di un anno (dal 2012 al 2013) è salita
dal quindicesimo al quarto posto della
classifica nazionale per quanto riguarda i
nuovi italiani, passando da 80 a 278. Un dato
registrato dall' Istat che, su 4.096 (31 dicembre
2013) non italiani residenti a Montecchio,
segnala che il 6.5% ha giurato fedeltà alla
Costituzione e alle leggi della Repubblica
italiana entrando in possesso del passaporto
del nostro Paese.
E nel 2014 ha fatto segnare un nuovo record
con la concessione di 410 nuove cittadinanze
italiane, trend confermato sebbene con una
leggera diminuzione anche nel corso di quest'
anno (282 al 30 settembre scorso).
Nel 2005 le cittadinanze rilasciate erano solo
due, per salire a 36 nel 2005, alle 131 del
2010.
CONSIGLIERE DELEGATO È il consigliere Clara Larigno Mensi, su delega del sindaco, ad accogliere
in sala consigliare e a dispensare ufficialmente la nuova cittadinanza ai neo italiani. «È divenuto ormai
un appuntamento settimanale, durante il quale consegno mediamente quattro­cinque nuove
cittadinanze. Va sottolineato che il nuovo status riguarda anche i figli minori di chi diventa italiano. I
vantaggi per chi la riceve sono notevoli: può spostarsi liberamente negli stati dell' Unione europea e
godere delle agevolazioni conseguenti, in particolare nel cercare lavoro. Sono frequenti da parte di chi
riceve la cittadinanza il trasferimento in altri Paesi Ue. Molti conservano anche la cittadinanza del loro
Paese d' origine, per altri invece, come ad esempio i cinesi, devono rinunciarci. I casi burocraticamente
più complicati? Riguardano le donne romene: quando si sposano prendono il cognome del marito, ma
la cittadinanza italiana viene concessa con quello da nubile: bisogna rifare praticamente rifare tutti i
documenti, a partire dal codice fiscale».
IMMIGRATI A Montecchio Maggiore, centro dell' industria meccanica ed alle porte di Arzignano, il polo
conciario più importante d' Europa, gli stranieri sono arrivati a frotte negli anni in cui l' economia girava a
mille. Alcuni ora sono partiti, ma in tanti sono restati. Attualmente (dati al 31 dicembre 2014) qui
risiedono 3.936 stranieri.
La comunità più numerosa è quella del Bangladesh (1.272), seguita da quella della Serbia (404), India
(367), Ghana (316), Albania (293), Romania (288), Cina (137), Marocco (130). Al di là dei numeri, che a
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Montecchio molti stranieri avessero acquisito la cittadinanza si era notato anche alle ultime elezioni
amministrative dal momento che diversi neo italiani si erano candidati, sia nelle file del centro destra
che del centro sinistra, per sedere su una poltrona da consigliere comunale.
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Sol Lucernari col Bergamo pronostico da rovesciare
Il Sol Lucernari Montecchio è atteso questo
pomeriggio a Lallio per incontrare sottorete
dalle 17 l' Olimpia Caloni Agnelli Bergamo, a
segno nella prima giornata sul Novi Ligure ed
una tra le principali contendenti al salto di
categoria. «Ci aspetta una partita molto
difficile ­ racconta alla vigilia il diesse, Sergio
Meggiolaro ­ con una formazione che ritengo
tra le più forti del campionato ed in più in casa
loro sarà ancora più difficile affrontarli. Per
avere delle possibilità dovremmo giocare una
partita perfetta; abbiamo fiducia nei ragazzi e
nel mister e siamo convinti faranno il
massimo».
Dichiarazioni indubbiamente di rito per una
società cui piace camminare con estrema
prudenza cercando di non fare la spavalda,
raccogliendo però lungo il percorso tutto
quello che è possibile. Non sarà del gruppo il
vice di Michele Pranovi in posto 2, Mirco
Lovato, fermo ai box per circa un mese. Per lui
si parla di una infiammazione al tendine
rotuleo. Tutti presenti gli altri della rosa che si
ritroveranno alle 13 al Palacollodi. oAND.
MAR.
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IL BILANCIO. I dati dall' inizio dell' anno relativi al tratto tra Cereda di Cornedo e Trissino
confermano la necessità di una viabilità alternativa per evitare gli ingorghi
Statale, in quattro chilometri 65 incidenti
Quattro chilometri d' inferno. Con incidenti che
si ripetono tutti i giorni. E le conseguenze, il
più delle volte sono gravi. Accade al mattino,
quando il traffico di lavoratori è sostenuto
verso le aree produttive della pianura, e nel
tardo pomeriggio quando la viabilità è in
direzione opposta perché i pendolari fanno
ritorno a casa.
Dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19 nel tratto della
strada provinciale 246, compreso fra Cornedo
e Trissino, per essere precisi dalla rotatoria
cosiddetta "della Melonara" a Cereda al rondò
così chiamato "delle Ramonda" a Trissino in
località Tezze. Un tratto funestato da incidenti,
anche con conseguenze mortali: in tutto, dall'
inizio dell' anno, ci sono stati 65 scontri.
Ormai in tutte le ore del giorno l' arteria
provinciale, l' unica via di grande viabilità che
collega la Valle dell' Agno con la pianura, è
molto trafficata. E gli incidenti stradali sono
continui. Si va dai tamponamenti, agli scontri
per mancata precedenza o per sorpasso fino
all' investimento di ciclisti ed a scooter travolti.
Tutto, dovuto spesso alla guida imprudente e
disattenta.
L' ultimo incidente in ordine di tempo è
avvenuto l' altra sera, quando un tamponamento fra due auto all' altezza dell' incrocio Cozza Pilon di
Castelgomberto, ha mandato in tilt la viabilità per quasi due ore. Il primato nero spetta al famigerato
incrocio Jolly a Trissino, dove si parla mediamente di un morto l' anno negli ultimi 20 anni. Il 2015, con 6
sinistri, non si è smentito con un anziano vittima poco meno di un mese fa.
Nella maggior parte dei casi ci sono stati uno o due feriti, costretti al ricovero ospedaliero. Spostandoci
alla rotatoria Ramonda, sempre trafficata di veicoli diretti e provenienti da Montecchio Maggiore e
Arzignano, si contano 10 incidenti di cui tre di ciclisti investiti da auto, finiti all' ospedale.
Negli ultimi mesi, poi, si sono intensificati i botti lungo il tratto di via Pecori Giraldi a Castelgomberto per
la presenza di una deviazione del percorso tradizionale a seguito della realizzazione del sottopasso
della Pedemontana: vuoi per distrazione e vuoi per la velocità, una dozzina di auto è finita contro le
barriere di protezione anche con tamponamenti.
I sette incidenti alla rotatoria della stazione Ftv e i quattro recenti all' incrocio di via Cozza Pilon, sempre
più usato da chi è diretto a Trissino per evitare le colonne di auto, sono stati causati prevalentemente da
tamponamenti. Il rettilineo di via Palazzetto ha registrato due scontri fra auto con feriti leggeri. Altri
quattro incidenti, inoltre, si sono registrati quest' anno al sempre più trafficato incrocio di Brogliano nella
zona dell' innesto della strada provinciale Priabonese con la Sp 246 verso l' incrocio successivo in
direzione sud. Le rotatorie di via Pigafetta e della Melonara causano incolonnamenti chilometrici e i
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25 ottobre 2015
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Il Giornale Di Vicenza
Montecchio Maggiore
tamponamenti sono sempre più frequenti: quelli, di cui si è a conoscenza sono addirittura una ventina.
Un lungo elenco quello dei punti neri dell' ex statale 246, con automobilisti sui cui volti si vedono
espressioni di misto tra rassegnazione e rabbia. Lo si vede a ogni incidente, tra cui è coinvolto e chi è
rimasto per ore in coda. Il coro è unanime: «Gli incroci sono pericolosi e quando accade uno scontro la
viabilità si blocca: servirebbe una strada alternativa». Le alternative all' attuale collegamento nord­sud
tra la Valle dell' Agno e la pianura sarebbero due: un allargamento della carreggiata utilizzando il
percorso demaniale su cui una volta correva il treno Ftv oppure la realizzazione del tratto nuovo di
strada in Sinistra Agno, facendo proseguire l' attuale Destra Agno da Brogliano a Trissino.
o COPYRIGHT.
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24 ottobre 2015
ilgazzettino.it
Montecchio Maggiore
Spaventoso frontale all' alba: auto distrutte,
miracolati i conducenti
di Luca Pozza CASTELGOMBERTO ­
Spaventoso incidente stradale , ma con
conseguenze non gravi per i due automobilisti,
all' alba di oggi lungo la regionale "246" che
collega Montecchio Maggiore con Valdagno,
nel territorio di Castelgomberto . Attorno alle
5.40 si sono scontrate frontalmente due vetture
che proseguivano in senso contrario: dopo l'
urto, violentissimo, uno dei mezzi è volato per
molti metri finendo nella scarpata sottostante,
mentre l' altra ha fatto un testacoda di 360
gradi, rimanendo sulla carreggiata. Distrutte le
due macchine, ma entrambi gli automobilisti
hanno riportato miracolosamente solo
contusioni. Sul posto, oltre ad una pattuglia dei
carabinieri e dei vigili del fuoco, sono giunte
due ambulanze dell' ospedale di Valdagno,
dove poi i due automobilisti sono stati
accompagnati per alcuni controlli, che però
hanno escluso problemi. © RIPRODUZIONE
RISERVATA Sabato 24 Ottobre 2015, 11:02 ­
Ultimo aggiornamento: 11:11.
LUCA POZZA
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