Diapositiva 1
Transcript
Diapositiva 1
“Se io fossi nei vostri panni quale sarebbe la cosa che più mi urgerebbe? Che cosa resta di tutti i vostri tentativi, di tutti i vostri sforzi? ....Abbiamo il coraggio di verificare quello che stiamo facendo o no? Per noi e per gli altri. Perché con tante energie che si sono poste a disposizione in tanti Paesi, la vostra è una tra i tanti tentativi che si fanno, si è generato più sviluppo? O sono meno in grado di essere se stessi e hanno sempre più bisogno delle briciole che portiamo loro?” (Assemblea AVSI dicembre 2011, Julian Carron, Presidente Fraternità Comunione e Liberazione) Questa sollecitazione di don Carron sta generando una serie di riflessioni sul lavoro che svolgiamo, progetti di sviluppo, e sulla sua utilità. Ci sembra decisivo affrontare queste domande anche rispetto al programma sostegno a distanza. Tanti anni di lavoro e di storie: distribuzione di briciole o cura di soggetti che oggi sono diventati giovani adulti presenti nelle loro comunità? Il pensiero va alle migliaia di bambini, ormai cresciuti, che sono stati sostenuti da famiglie italiane nel tempo. Oltre 65.000 hanno terminato il percorso, oltre 100.000 compresi gli attuali e i progetti speciali. Cosa ne è oggi di loro? Quale è stato l’esito del rapporto con loro? Ogni tanto succedono cose sorprendenti che ci fanno scoprire che i semi gettati hanno dato frutto, e che ci sono storie di bambini, ormai adulti che evidenziano come il sostegno a distanza sia stato decisivo. Un aiuto con cifre contenute, ma costanti nel tempo, che ha cambiato la vita di molti, rendendola allora dignitosa e oggi incidente nella realtà di appartenenza. Come quel giovane ugandese che ci ha contattato, perché ora che ha un lavoro stabile e importante in una banca, desidera impegnarsi a sostenere un bambino del suo Paese per dargli la stessa opportunità che a lui ha dato una famiglia Italiana. O i giovani rumeni che in agosto ’13 sono venuti in Italia, al Meeting di Rimini, a presentare le loro abilità nel produrre mosaici dopo una vita così difficile che hanno potuto affrontare con il sostegno di famiglie italiane. Oggi, loro che sembravano destinati alla sopravvivenza nella marginalità, lavorano in una impresa sociale. Per andare a fondo della domanda sull’utilità del nostro lavoro e del sostegno a distanza, abbiamo pensato di fare non analisi, ma di cercare i ragazzi ormai cresciuti e raccontare le loro storie, e vedere insieme a voi se il nostro supporto ha lasciato un segno. L’Associazione educativa São Charbel attraverso lo sguardo dei più piccoli Cari sostenitori, stiamo crescendo nel centro educativo São Charbel e vogliamo raccontarvi un pò della nostra storia durante questo anno. Le attività ludiche Giochiamo insieme tantissimo! Siamo come una famiglia perché viviamo insieme da quando siamo piccolissimi. Adoriamo lo spazio da gioco: possiamo correre, giocare a squadre, a calcio e a pallavolo! Le nostre maestre Le nostre tate sono davvero molto brave: ci sono quelle che si occupano dei laboratori e del nostro apprendimento e poi ci sono quelle che ogni mattina ci preparano pasti sani e nutrienti. Altre attività del 2013 Al pomeriggio chi rimane nella scuola fa i compiti per casa con l’aiuto degli educatori: così prende buoni voti e diventa più bravo! Al centro possiamo seguire le lezioni di chitarra e impariamo a suonare alcune percussioni. Facciamo passeggiate in luoghi belli che ci divertono e ci insegnano a rispettare la natura. Riunioni e formazione Le nostre mamme partecipano alle riunioni per sapere come ci siamo comportati durante questi mesi e per conoscere meglio le nostre attività. I nostri compagni e amici più grandi seguono corsi professionali per riuscire ad entrare nel programma “giovani apprendisti” ed in più aiutano nel loro lavoro gli educatori del nostro centro a São Charbel. Da grandi vogliamo essere come… Fabrizio Uno dei nostri amici che ha frequentato il centro fin dall’asilo ha fatto uno splendido percorso grazie alla sua tenacia, all’accompagnamento dei nostri educatori ed al programma di Sostegno a distanza che ci supporta: prima è stato un giovane apprendista presso una catena di fast food e poi ha avuto accesso all’apprendistato dell’università UCP. Adesso è diventato un funzionario dell’UCP ed è entrato ad Ingegneria avendo accesso alla borsa di studio per merito! I nostri auguri Cari padrini e madrine, con l’invio di queste notizie abbiamo voluto mandarvi i nostri migliori auguri di Natale e di felice 2014, spero che apprezziate i nostri disegni e le nostre parole. Abbiamo realizzato anche un oggetto che potete appendere in casa o in macchina per ricordarvi di noi. Grazie di cuore per la vostra compagnia che ci ha seguito durante tutto quest’anno! “Scomettete sui grandi ideali, sulle cose grandi”. “Noi cristiani non siamo stati chiamati dal Signore per cose piccole, ma sempre ad andare oltre, verso corse grandi”. Papa Francesco Il nostro Centro scommette sulla nostra educazione, seminando il bene, conducendoci ad una vita degna e verso cose grandi per noi. Attenzione come è stato comunicato per email l’indirizzo del nostro Centro Educativo è stato cambiato se volete potete risponderci a: AVSI Rio De Janeiro c/o Paola Gaggini Praia de Botafogo, 132/1202 Scrivendo all’interno il nostro nome e codice. CEP 22250-145 - Botafogo - Rio de Janeiro Brasil scrivendo il nostro nome e codice all’interno della busta. A presto! Contatti Fondazione AVSI Telefono 0547.360811 - [email protected] AVSI è una FONDAZIONE ONLUS - ONG idonea DM n. 0347 del 5 luglio 1973 - Codice Fiscale 81017180407